NAPOLI (ITALPRESS) – “Ho visto che la Meloni ci ha tenuto a comunicare la sua nuova e vera identità e noi non possiamo che concordare ovviamente”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che, parlando con i giornalisti a margine di un appuntamento all’ospedale Cardarelli di Napoli, commenta, con il suo consueto sarcasmo, il momento del saluto di ieri a Caivano con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La premier, avvicinandosi a De Luca, aveva detto: “Buongiorno presidente, la stronza della Meloni…”. “Ieri non ho sentito le cose dette dalla premier, ho sentito solo quando si è avvicinata a me per dire ‘presidente come sta?’. Infatti ho risposto ‘sto bene in salute e benvenuta qui'”, spiega il Governatore. “Ho appreso – aggiunge De Luca – nel pomeriggio dai social della performance che era cominciata qualche metro prima, ma non avevo sentito sinceramente. Ho appreso dai social della raffinata eleganza con cui la Meloni si era avvicinata al presidente della Regione che era lì per accoglierla e darle il benvenuto”. xc9/vbo/gsl
(Fonte video: Regione Campania)
De Luca “Meloni ci ha comunicato la sua nuova e vera identità”
Caivano, don Patriciello “Grazie al Governo per l’impegno”
CAIVANO (NAPOLI) (ITALPRESS) – “Quando ho scritto al presidente Meloni non avrei scommesso un euro, e invece dopo 8 giorni qui è venuto mezzo governo. Quello che sto vedendo faccio fatica a crederlo”. Lo ha detto il parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello, alla riapertura del centro sportivo ex Delphinia dopo l’opera di riqualificazione voluta dal Governo.
sat/gsl (Fonte video: Presidenza del Consiglio)
Beni per 200 milioni sequestrati a due imprenditori di Acerra
NAPOLI (ITALPRESS) – Nuovo maxi sequestro di beni da 200 milioni di euro nei confronti dei fratelli Pellini, dopo l’annullamento del precedente. I militari dei Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno dato esecuzione ad un ordine di dissequestro e restituzione della Suprema Corte di Cassazione e, contestualmente, ad un “nuovo” decreto di sequestro adottato dal Tribunale di Napoli – Sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, avente ad oggetto un ingente patrimonio del valore complessivo di oltre 200 milioni di euro nella disponibilita’ dei fratelli Giovanni, Cuono e Salvatore Pellini, imprenditori di Acerra operanti in diversi settori economici, tra i quali la gestione del recupero, smaltimento e riciclaggio di rifiuti urbani e industriali. Sotto i sigilli sono finiti 8 società, 72 autoveicoli, 75 rapporti finanziari, 224 immobili, 75 terreni, 3 imbarcazioni e 2 elicotteri, per un valore complessivo stimato di 201.476.743 euro. Nel 2017 il vasto patrimonio degli imprenditori era gia’ stato oggetto di un sequestro di prevenzione sulla scorta degli esiti processuali che avevano portato alla loro condanna definitiva per il reato di disastro doloso continuato nell’ambito di una delle inchieste sulla terra dei fuochi, e delle indagini del Gico di Napoli che avevano permesso di accertare la sproporzione fra i beni individuati e le disponibilita’ ufficiali dei Pellini e di dimostrare che gran parte dei detti beni rappresentavano il frutto o il reimpiego di attivita’ illecite. I beni sequestrati hanno poi formato oggetto di confisca di primo grado nel 2019, confermata con decreto della Corte di Appello di Napoli depositato il 19 giugno 2023. Con sentenza depositata il 29 aprile 2024, la Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha poi annullato il citato decreto della Corte di Appello di Napoli disponendo la restituzione di quanto in sequestro agli aventi diritto.
Conseguentemente, in esecuzione di tale sentenza, la Procura Generale presso la Corte d’Appello di Napoli ha demandato i relativi adempimenti all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, con facoltà per quest’ultima di avvalersi della Guardia di Finanza di Napoli. Parallelamente, ravvisando la possibilità di emettere un nuovo provvedimento di sequestro prodromico alla confisca in ragione del fatto che il primo titolo ablativo era perento in sede di legittimità per ragioni esclusivamente formali, la D.D.A. di Napoli ha delegato il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria alla sede ad effettuare una compiuta e analitica ricognizione dei beni degli interessati. Sulla base degli accertamenti svolti il Tribunale di Napoli – Sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione ha “nuovamente” disposto nei confronti degli imprenditori di Acerra e dei componenti i rispettivi nuclei familiari il sequestro dei beni. vbo/gsl
Caivano, Meloni a De Luca “Sono la stronza, come va?”
CAIVANO (NAPOLI) (ITALPRESS) – “Presidente De Luca, quella stronza della Meloni. Come sta?”. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha salutato al suo arrivo a Caivano il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Dopo la stretta di mano il governatore che ha risposto: “Benvenuta, bene di salute”. Il video dell’insolito saluto è pubblicato dal profilo di Atreju su X. L’episodio è collegato a quanto era avvenuto nel febbraio scorso, quando in un video trasmesso dalla trasmissione di La7 Tagadà si vedeva De Luca definire “stronza” la premier.
sat/gsl (Fonte video: Profilo X Atreju)
Meloni a Caivano “Lo Stato può fare la differenza”
NAPOLI (ITALPRESS) – “Lo Stato e le istituzioni possono fare la differenza, si possono mantenere gli impegni. Tutto il Governo è impegnato su Caivano e lo Stato e le istituzioni si sono comportate come dovrebbero comportarsi sempre”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo a Caivano
alla cerimonia per la riapertura del centro sportivo ex Delphinia, che viene restituito alla cittadinanza al termine della riqualificazione voluta dal Governo.
sat/gsl (fonte video Presidenza del Consiglio)
Meloni a Caivano per inaugurazione centro sportivo
NAPOLI (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è appena arrivato a Caivano, in provincia di Napoli, dove parteciperà alla riapertura del centro sportivo ex Delphinia, oggi restituito alla cittadinanza dopo l’imponente opera di riqualificazione. Il complesso sportivo, abbandonato e vandalizzato dal 2018, è balzato tristemente agli onori della cronaca nera quale “teatro” degli stupri perpetrati ai danni di due cuginette di 10 e 12 anni. Poi l’intervento del Governo che ha affidato a Sport e Salute il compito di dare “luce” all’impianto, attraverso un intervento su un’area complessiva di 50 mila metri quadri, per un impegno economico di 9milioni e 300 mila euro. Attrezzato, a cura dei Carabinieri Forestali, il complesso è dotato di piccole strutture fisse per lo svolgimento di attività sportiva all’aperto a corpo libero. L’intervento ha previsto, oltre alla riqualificazione della palestra, della piscina, del campo polivalente e di quello da calcio a cinque, anche l’inserimento di uno skatepark, di un’area fitness outdoor, di due campi da tennis, tre campi da padel, un campo di bocce, una pista per l’atletica, una pedana per il salto in lungo e salto con l’asta ed una parete per l’arrampicata sportiva. L’intero centro sportivo potrà ospitare oltre 40 discipline. xc9/vbo/gtr
Stroncato traffico di rifiuti in Campania, 12 arresti
NAPOLI (ITALPRESS) – Stroncato dai Carabinieri del Noe di Napoli un traffico illecito di rifiuti. Dodici persone sono state arrestate. I militari, nelle province di Napoli, Avellino, Benevento e Salerno, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 12 persone, ritenute responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, furto aggravato ai danni della Città Metropolitana di Napoli e corruzione.
Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Napoli, fa riferimento ad una serie di condotte illecite riscontrate nel corso dell’attività investigativa eseguita dai carabinieri del Noe di Napoli protrattasi per circa sei mesi coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli – Gruppo Specializzato sul Traffico di Rifiuti.
L’indagine, condotta anche con l’ausilio di attività tecniche quali intercettazioni di conversazioni, video riprese e pedinamenti, ha avuto origine nel gennaio 2023 a seguito delle segnalazioni della Sapna, società interamente partecipata dalla città metropolitana di Napoli che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani della area metropolitana del capoluogo campano, in merito ad anomalie nel trattamento dei rifiuti all’interno dell’impianto di Tufino, nel quale venivano smaltite tipologie di rifiuti di provenienza industriale e dunque estranee al ciclo di raccolta dei rifiuti urbani. Nel corso delle investigazioni, il Reparto Speciale dei Carabinieri ha accertato l’esistenza di un’associazione che vedeva coinvolte diverse figure professionali tra cui gli amministratori di alcune aziende di rifiuti speciali delle province di Napoli e Salerno, autisti di automezzi adibiti alla raccolta di rifiuti urbani e alcuni dipendenti infedeli dell’impianto di Tufino, che avrebbero organizzato, nei minimi dettagli, un articolato “modus operandi” che avrebbe consentito loro di smaltire illecitamente rifiuti speciali, di provenienza industriale, nell’impianto pubblico, a spese dell’Ente pubblico.
L’agire degli indagati era oramai consolidato: gli autisti delle due società, aggiudicatarie di appalti per la raccolta di rifiuti urbani in alcuni paesi vesuviani, fungevano da tramite, tra i produttori di rifiuti speciali e gli operai addetti alla gestione dei rifiuti all’interno dello STIR, nella gestione dell’illecito traffico, finalizzato all’esigenza dei privati di smaltire illecitamente i loro rifiuti, conseguendo un significativo risparmio in termini economici, di contro, consentiva ai dipendenti pubblici di intascare profumate mazzette, in cambio del servizio reso.
Essenziale il ruolo degli addetti al TMB di Tufino, perfettamente organizzati per bypassare il rigido sistema di controllo previsto dalla Sapna, e consentire agli autisti degli automezzi di operare indisturbati e scaricare i rifiuti illecitamente. Una intera squadra forniva i propri turni di servizio ai complici esterni, che dunque pianificavano in totale tranquillità gli illeciti sversamenti nella certezza della compiacenza di tutti i componenti di quel turno, remunerati dal capo squadra, ciascuno in proporzione del contributo fornito.
Al fine di incrementare ulteriormente gli illeciti profitti, alcuni degli indagati, sia dipendenti dello STIR che autisti, dopo avere effettuato gli smaltimenti illeciti, completavano la loro illecita collaborazione rendendosi protagonisti del furto delle bobine di ferro, del valore di circa 20 mila euro, utilizzate nell’impianto di Tufino per imballare i rifiuti, occultandole negli autocompattatori. Nel corso dell’attività sono stati accertati smaltimenti illeciti per oltre 1.000 tonnellate di rifiuti speciali che hanno determinato un aggravio di costi alla Sapna, per circa 500 mila euro, oltre i danni spesso causati all’impiantistica dallo sversamento di rifiuti anche ferrosi, che hanno bloccato anche per lunghi periodi il ciclo di trattamento dell’impianto pubblico. Nello stesso contesto investigativo i militari dell’Arma hanno sottoposto a sequestro le due aziende private produttrici di rifiuti industriali. vbo
Ucraina, Salvini “Stoltenberg pericoloso, chi può lo fermi”
NAPOLI (ITALPRESS) – “Stamattina mi dicono che il Segretario generale della Nato, Stoltenberg, a Sofia, continua a ribadire che le armi italiane e le armi europee dovrebbero colpire e uccidere in Russia. Questo signore è pericoloso, perché parlare di terza guerra mondiale, di armi occidentali, europee e italiane che vadano a colpire e uccidere nel cuore della Russia, mi sembra molto molto pericoloso, avventato. Quindi chi può lo fermi”. Lo dice il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, parlando con i giornalisti a Napoli a margine di un sopralluogo tecnico alla nuova stazione marittima del Molo Beverello.
xc9/sat/gtr





