REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – I carabinieri del Nas di Reggio Calabria, nell’ambito di mirati servizi per il contrasto alla diffusione della peste suina, hanno sequestrato 2 tonnellate di salumi e 400 kg di carne. I militari, con l’ausilio del personale del Servizio Veterinario dell’ASP di Reggio Calabria, nel corso di un’ispezione dello stabilimento di salumificio di un’azienda specializzata nella lavorazione e commercializzazione di carne, hanno rinvenuto nelle celle di stagionatura oltre 2.000 kg di salumi (salame, capocollo, pancetta), di cui era mancante qualsiasi documento attestante la provenienza della carne di suino, mettendo in potenziale pericolo la salute dei consumatori in quanto non erano conosciuti né l’allevamento e neanche il luogo in cui gli animali erano stati macellati, dati fondamentali per il contrasto alla diffusione della peste suina. Presso una macelleria i carabinieri hanno rinvenuto ulteriori 150 kg di carne suina e di vitello, anche in questo caso privi di informazioni riguardanti la tracciabilità. I salumi e la carne, del valore di circa 100.000 euro, destinati alla commercializzazione per le festività natalizie, sono stati immediatamente distrutti da una ditta specializzata. Ai titolari delle aziende sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 7.000 euro.
pc/gsl (Fonte video: Ufficio stampa Arma dei Carabinieri)
Reggio Calabria, sequestro di salumi e carne per due tonnellate
Salerno, Open Fiber porta la fibra al complesso di San Michele
SALERNO (ITALPRESS) – Grazie a un investimento complessivo di circa 15 milioni di euro sia con fondi privati sia nell’ambito del Piano BUL, Open Fiber ha già connesso 60mila unità immobiliari a Salerno, che risulta tra le città più cablate d’Italia. Tra gli edifici collegati alla rete in fibra ottica di Open Fiber c’è ora anche lo storico complesso conventuale di San Michele, gestito dalla Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana. Grazie a un progetto di ristrutturazione e di riqualificazione urbana, oggi l’antico edificio ospita spazi di co-working e promuove diverse iniziative socio-culturali.
col/fsc/gtr/gsl
Controlli Polizia contro lo sfruttamento della manodopera irregolare
ROMA (ITALPRESS) – È in corso, dalle prime luci dell’alba, una vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dal Servizio Centrale Operativo (SCO), nelle province di Barletta-Andria-Trani, Cuneo, Foggia, Latina, Matera, Prato, Reggio Calabria e Trapani, per il contrasto al fenomeno dello sfruttamento del lavoro connesso all’immigrazione illegale. In particolare, sono in corso perquisizioni, controlli e verifiche nei confronti di soggetti, esercizi commerciali e basi logistiche riconducibili allo sfruttamento della manodopera di cittadini extracomunitari irregolari. L’operazione, fanno sapere dalla Polizia di Stato, è orientata ad effettuare controlli combinati presso diversi punti di raccolta di lavoratori stranieri irregolari, destinati a svolgere, al di fuori della prevista normativa, giornate lavorative in aziende agricole, opifici o esercizi commerciali, frequentemente riconducibili a cittadini stranieri. Le attività sono condotte dal Servizio Centrale Operativo e dalle Squadre Mobili delle varie province interessate, con il supporto delle SISCO, dei Reparti prevenzione crimine e di alcune unità di elicotteristi, in sinergia con personale specialistico delle ASL e dell’Ispettorato del lavoro. Sono impiegati sul territorio nazionale oltre 300 operatori della Polizia di Stato. Il dispositivo in campo sul territorio nazionale, attuato in aree ad alta densità criminale per lo sfruttamento del lavoro irregolare, sottolineano gli investigatori, valorizza il patrimonio informativo acquisito dalla Polizia di Stato nell’ambito della costante azione di contrasto al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’operazione colpisce duramente i network criminali dediti al traffico di migranti ed alle connesse forme di sfruttamento della manodopera irregolare. vbo
(fonte video Polizia di Stato)
Dissesto al comune di Caivano, indagati ex sindaco e 6 assessori
CAIVANO (NAPOLI) (ITALPRESS) – Sanzioni per oltre 250 mila euro per 7 persone, tra cui un ex sindaco e assessori, ma anche l’impossibilità per 10 anni di ricoprire incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali. Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura presso la Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Regione Campania, i Carabinieri del Comando Compagnia di Caivano hanno dato esecuzione alla notifica ad un ex sindaco e sei assessori del comune di Caivano, nell’arco temporale compreso tra l’anno 2006 e l’anno 2015, del ricorso per responsabilità sanzionatoria conseguente al dissesto finanziario dell’ente, deliberato dal Consiglio comunale nel 2016. Le complesse e articolate indagini delegate dalla Procura – pubblici ministeri Licia Centro e Davide Vitale – hanno consentito, al termine di un lungo percorso istruttorio iniziato nel 2016 al momento della ricezione della delibera di dissesto trasmessa dal Segretario generale dell’ente, di suffragare l’ipotesi di responsabilità, ora sottoposta al vaglio della locale Sezione giurisdizionale, degli indagati.
Nella ricostruzione del requirente pubblico i sette, “con le loro condotte scriteriate e la disinvolta gestione dei soldi pubblici, avrebbero condotto al tracollo finanziario un ente locale già afflitto da svariate ed incancrenite problematiche gestionali, creando un terreno favorevole allo sviluppo della criminalità organizzata ed alimentando un generale clima di illegalità, recentemente balzato, anche per altri, spesso consessi episodi, agli onori della cronaca”. Dalle pagine del ricorso con cui è stata contestata agli ex amministratori del Comune di “avere causato il dissesto con le loro condotte scriteriate, gravemente colpose”, emerge come i bilanci, approvati dalla compagine amministrativa convenuta in giudizio, fossero caratterizzati dalla “esposizione di residui attivi inesistenti, che alimentavano una fittizia capacità di spesa, da una massiccia mole di debiti fuori bilancio, frutto di una gestione degli appalti improntata alla illegalità”, come accertato anche dall’Anac in una indagine amministrativa concomitante, con una totale assenza di qualsiasi provvedimento atto e direttiva volto a sanare le rilevantissime criticità contabili, tra cui spicca anche la bassissima capacità di riscossione delle entrate, sensibilmente inferiore alla media nazionale. vbo
Gros-Pietro (Intesa Sanpaolo) “Servono obiettivi etici per l’economia”
NAPOLI (ITALPRESS) – “Non basta lottare contro la criminalità ma bisogna fare in modo che l’economia possa svilupparsi in direzione degli obiettivi etici”. Lo dice Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, a margine di un incontro su etica, legalità, economia a Napoli.
xc9/mgg/gtr
Lecce (Intesa Sanpaolo) “Forte impegno per il terzo settore”
NAPOLI (ITALPRESS) – “Come Intesa Sanpaolo siamo fortemente impegnati per aiutare le organizzazioni del terzo settore. Eroghiamo mediamente 300 milioni di finanziamenti ogni anno ed effettivamente molte delle persone sono impegnate non solo nell’attività bancaria in senso stretto, ma proprio nell’offrire consulenza e supporto”. Lo dice Andrea Lecce, Responsabile Direzione Impact di Intesa Sanpaolo, parlando con i giornalisti a margine del convegno “Etica, legalità, economia: un approccio integrato ed efficace”, organizzato dalla banca nella sede di via Toledo a Napoli.
xc9/mgg/gtr
Acquedotto Pugliese, Portincasa “Investimenti in forte crescita”
RIMINI (ITALPRESS) – “Siamo orgogliosi della crescita degli investimenti. Il 2023 non è ancora finito e già abbiamo bandito gare per 1,611 miliardi, di cui 1,1 miliardi di investimenti”. Lo dice Francesca Portincasa, direttore generale di Acquedotto Pugliese, a margine della 26esima edizione di Ecomondo, a Rimini.
col/sat/gsl
Basilicata, Bardi “Con Digitale facile semplificato accesso a servizi”
POTENZA (ITALPRESS) – “Un segnale importante per avvicinare i cittadini ai servizi digitali e renderli più autonomi. L’obiettivo è quello di innalzare l’indice delle competenze digitali della regione e portare sempre più cittadini a fruire dei servizi on line”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, presentando il progetto “Digitale facile”, per l’iniziativa la Regione ha a disposizione un milione e 400 mila euro del Pnrr che serviranno ad attivare 31 centri di facilitazione digitale dislocati in diversi Comuni.
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