Mezzogiorno

Droga a domicilio durante Covid, 11 arresti nella Piana di Gioia Tauro

GIOIA TAURO (ITALPRESS) – Nella notte un’operazione antidroga è scattata nelle province di Reggio Calabria, Benevento, Vibo Valentia e Siracusa dove i carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, hanno eseguito 11 misure cautelari emesse dal GIP del Tribunale di Palmi (9 in carcere e 2 ai domiciliari), nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili, tra l’altro e a vario titolo, dei reati di “Produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope”. L’operazione è il frutto di una articolata attività investigativa, svolta tra il mese di agosto 2020 e giugno 2022 finalizzata all’individuazione di un gruppo di soggetti originari di alcuni Comuni della Piana i quali, utilizzando un sistema rodato e ben collaudato, si occupavano di gestire, in varie località, lo spaccio di sostanze stupefacente, principalmente cocaina, marijuana e crack. “Le attività di spaccio risalgono al periodo del Covid – spiega il tenente Samuele De Cintio, comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gioia Tauro (RC) -, e le indagini hanno fatto emergere una vera e propria consegna a domicilio che veniva effettuata da parte dello spacciatore nei confronti del cliente. L’indagine ha anche permesso di rinvenire la presenza di una pistola mitragliatrice nonché di un ordigno esplosivo”.
col3/gtr

Edilizia, Decaro “Quello di Bari è il secondo Saie del Paese”

BARI (ITALPRESS) – “Io credo che questa fiera sia la testimonianza del fatto che la collaborazione tra Camera di Commercio e BolognaFiere porti a risultati importanti. Quello di Bari è il secondo Saie del nostro Paese”. Così il sindaco di Bari, Antonio Decaro, a margine dell’evento inaugurale di “Saie – la Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti”, in corso fino al 21 ottobre alla Fiera del Levante di Bari. “Ormai l’evento raddoppia, una volta a Bologna, una qui a Bari – aggiunge -. È una delle fiere specializzate. Si è chiusa Agrilevante con 95.800 presenze, e parliamo di persone che sono legate al settore, non di cittadini che vengono a fare una passeggiata per divertimento o per svago come accade con la campionaria. Saie è una fiera con 240 aziende del settore, 150 convegni che si occuperanno dei temi legati all’edilizia, alla sostenibilità, al riuso, che sono temi che riguardano le nostre città: il riutilizzo delle acque meteoriche, il riutilizzo dei materiali della demolizione, la rigenerazione, la riqualificazione urbana: sono temi di grande attualità anche perché stiamo utilizzando molte risorse, quelle del Pnrr, che ci permetteranno di realizzare opere pubbliche che porteranno poi servizi nuovi nelle zone periferiche delle nostre città. Sono migliori condizioni di vita dal punto di vista sociale ed economico e qui si discuterà anche di questi temi, una fiera specializzata che si aggiunge a quelle che già ci sono nella nostra città e che tenderanno ad aumentare nei prossimi mesi”. xa2/vbo/gtr

Fiamme in un’azienda di materie plastiche nell’avellinese

AVELLINO (ITALPRESS) – Squadre dei vigili del fuoco di Avellino, con il supporto di personale da Salerno, sono intervenute nella zona di Pianodardine per l’incendio dei locali di un’azienda che lavora plastiche. Le fiamme sono sotto controllo.
mgg/gtr

A Napoli Gdf sequestra quattro quintali di sigarette di contrabbando

NAPOLI (ITALPRESS) – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, nel corso di un intervento effettuato nel quartiere San Lorenzo, ha sequestrato 4 quintali di Tabacchi lavorati esteri detenuti in un “basso” del Borgo Sant’Antonio Abate e custoditi da una pensionata di 83 anni. I finanzieri hanno notato movimenti sospetti e la presenza di alcuni cartoni confezionati, nelle adiacenze di un’abitazione ubicata al livello stradale.
col3/gtr

Sequestrate a Goia Tauro 2 aree comunali adibite a discariche abusive

GIOIA TAURO (ITALPRESS) – Due discariche abusive in aree comunali sono state sequestrate dai carabinieri di Gioia Tauro, coadiuvati da personale del Nucleo Forestale Carabinieri di Cittanova, hanno sequestrato due aree. Nello specifico, si legge in una nota dell’Arma, “i militari hanno posto sotto sequestro l’area insistente in una intersezione nei pressi di via Ciambra del Comune di Gioia Tauro, da tempo oggetto di deposito di materiale di scarto e una seconda area in zona Guardiola. Nel primo luogo, sottostante al Ponte Petrace, e nei pressi di quel fiume, a poca distanza dalla sua foce, è stata realizzata una discarica non autorizzata e contenente rifiuti pericolosi, tutti completamente sparsi su un’area pubblica. Tra gli altri, erano presenti rifiuti miscelati su un’area di quasi 300 metriquadrati: sul terreno nudo erano presenti anche lastre di amianto, scarti di meccanica e autocarrozzeria rimossi da veicoli, rifiuti della lavorazione del legno, pneumatici di varia misura e grandezza. Nella seconda area, la discarica, estesa per circa 150 mq, è stata riscontrata la presenza di rifiuti di varia natura tra cui pericolose lastre danneggiate di amianto o materiale di risulta proveniente da attività di demolizione edilizia”.
col3/gtr

Operazione anticamorra, arrestati 27 appartenenti al clan Di Lauro

NAPOLI (ITALPRESS) – I Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale e del Comando Provinciale di Napoli, hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare, emesso dal GIP di Napoli su richiesta dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di 27 indagati poiché gravemente indiziati a vario titolo dei reati di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata, violenza privata aggravata, associazione a delinquere finalizzata alle turbative d’asta aggravata agevolata, associazione a delinquere aggravata dall’aver agevolato un clan mafioso e dal carattere della transnazionalità finalizzata al contrabbando dei tabacchi lavorati esteri. Contestualmente è stato eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore complessivo di circa 8 milioni di euro. Le investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, dirette a ricostruire l’operatività del clan Di Lauro nell’arco di tempo tra il 2017 ed il 2021, in continuità rispetto alle indagini per la cattura del latitante Marco Di Lauro (arrestato il 2 marzo 2019), hanno documentato la ristrutturazione organizzativa della consorteria pur nel rispetto delle tradizionali regole imposte da Paolo Di Lauro (Ciruzzo o Milionario detenuto al 41bis O.P. dal 2005 e non indagato), tra cui l’assunzione del comando da parte del fratello maggiore d’età non detenuto. Le indagini hanno consentito di ricostruire, oltre alle tradizionali attività illecite quali stupefacenti, estorsioni ed altro, tra cui le minacce ai familiari di un collaboratore di giustizia, una vera e propria “svolta imprenditoriale” quale scelta di fondo del clan DI LAURO che, abbandonando quasi del tutto l’opzione militare, che ha visto la consorteria soccombente rispetto agli Scissionisti nelle sanguinose faide per il controllo del territorio e delle piazze di spaccio. In questa prospettiva strategica si collocano le attività imprenditoriali e finanziarie, con ingenti investimenti nel settore delle aste giudiziarie immobiliari, in cui gli affiliati ponevano in essere condotte di turbata libertà degli incanti, attraverso minacce rivolte ad altri partecipanti per costringerli a non presentarsi, permettendo di fatto agli emissari del sodalizio di aggiudicarsi gli immobili, la cui successiva rivendita avrebbe finanziato le ulteriori attività illecite del sodalizio. Nel contesto, veniva rilevata una sorta di joint venture, ovvero una vera e propria alleanza organica o partnership, quale forma di stretta collaborazione tra varie organizzazioni operanti in Secondigliano, come i Licciardi e la Vinella Grassi, finalizzata al raggiungimento di comuni interessi economici come l’aggiudicazione di aste immobiliari ovvero l’intervento per la revoca di richieste estorsive rivolte a imprenditori vicini al clan Di Lauro da parte di terze organizzazioni criminali. Gli investimenti in attività meno rischiose rispetto al passato hanno anche riguardato la costituzione di alcune società fittiziamente intestate a terzi (ora sottoposte a sequestro), attraverso cui l’organizzazione gestiva una nota palestra, una sala scommesse e alcuni supermercati nonché il settore del contrabbando dei tabacchi lavorati esteri. Infatti, in quest’ultima attività illecita è stata cristallizzata l’esistenza di un’associazione a delinquere, stabile e transnazionale, diretta dal clan Di Lauro, finalizzata al traffico di tabacchi, con importazioni da paesi dell’Est europeo, quali Bulgaria e Ucraina di circa 1500 Kg di sigarette, caratterizzata da un sistema di distribuzione sul mercato campano, attraverso una rete di grossisti che rifornivano, in conto vendita, i rivenditori al dettaglio e da cui, settimanalmente, venivano prelevate le somme di denaro relative al pagamento delle forniture. Le indagini permettevano anche di chiarire come l’organizzazione, finanziata dal vertice del clan Di Lauro, da un noto cantante neo melodico e dalla moglie, con una somma complessiva di circa 500.000 euro, avesse provveduto, dopo l’acquisito dei materiali e dei macchinari necessari, all’allestimento di una fabbrica di sigarette, successivamente sequestrata, dove, importando il tabacco grezzo dall’estero, avrebbero potuto confezionare direttamente i pacchetti di sigarette da rivendere nel territorio nazionale ovvero esportare all’estero. L’aspirazione imprenditoriale del clan Di Lauro ha riguardato anche investimenti in società di abbigliamento e, unitamente al citato cantante neo melodico, l’ideazione di un brand d’abbigliamento registrato con marchio Corleone, oltre che nella realizzazione di una bevanda energetica denominata 9 mm, evocativi e quasi ammiccanti al mondo della criminalità organizzata.(ITALPRESS).

trl/gsl (Fonte video: Profilo X Arma dei Carabinieri)

Vola l’export al Sud, Campania maglia rosa

NAPOLI (ITALPRESS) – Vola l’export al sud e la Campania e la regione capofila per le esportazioni. Il punto dell’economista Gianni Lepre.
fsc/gsl

Controlli nelle zone “calde” della movida a Palermo

PALERMO (ITALPRESS) – Nel corso della serata di ieri e per tutta la notte sono stati effettuati capillari servizi interforze che hanno riguardato una vasta porzione di Palermo che hanno coinvolto simultaneamente personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale, dei Vigili del Fuoco, dell’Asp e dell’ispettorato del lavoro, con uno spiegamento complessivo di circa 70 unità. In particolare, sono stati condotti mirati servizi con finalità di prevenzione e contrasto, non solo delle manifestazioni di criminalità diffusa, ma anche di tutti quei fenomeni e condotte improntate all’illegalità, costituenti manifestazioni di degrado incidenti sulla percezione di sicurezza, in modo da contemperare e garantire le esigenze e le legittime aspettative tanto dei residenti, quanto degli esercenti e dei loro clienti.

tvi/red

video: ufficio stampa Polizia di Stato