PALERMO (ITALPRESS) – “Unire legalità e sviluppo è fondamentale. Con queste premesse, penso che in Europa si possa fare un gran bel lavoro”, con l’obiettivo di “fare squadra” per evitare “alcuni ‘picconamenti’ delle norme antimafia che arrivano anche dall’Europa”. Lo ha detto Giuseppe Antoci, candidato con il Movimento 5 Stelle nella circoscrizione Isole, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni Europee” dell’agenzia Italpress. “In questi anni sono sempre stato candidato a qualcosa: pur rispettando tutti coloro che me lo hanno chiesto, non mi sono sentito pronto. Questa volta ho capito” che era “il momento giusto per farlo con le persone giuste, con il Movimento 5 Stelle” che dà importanza “al tema della lotta alla mafia” e che “certamente potrà portare avanti con autonomia un percorso di legalità, ma anche di sviluppo”, spiega.
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Antoci “Vogliamo essere costruttori di pace in Europa”
Europee, Reguzzoni “Ppe sarà in maggioranza, l’Italia pesi di più”
MILANO (ITALPRESS) – Bisogna “portare il lavoro in Europa: se non recuperiamo competitività delle nostre imprese e potere d’acquisto nelle nostre buste paga e nei nostri redditi, saremo sempre più poveri”. Lo spiega Marco Reguzzoni, candidato indipendente di Forza Italia, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni europee” dell’agenzia Italpress. Per quanto riguarda le alleanze post-voto, “dipende come voteranno gli altri Paesi europei e dalle decisioni che prenderanno i leader. Salvini ha già detto che sta all’opposizione, quindi il voto alla Lega è un voto politicamente inutile, mentre invece il PPE, indipendentemente da quello che faranno gli altri, sarà al governo. Auspico che ci sia una vittoria di un centrodestra moderato in tutta Europa, se questo però non dovesse accadere si dovranno prendere altre decisioni, ma il Partito Popolare Europeo sarà in maggioranza. Ho scelto di candidarmi nel PPE, perché in questo modo si possono difendere i nostri interessi”. Potrebbero esserci dei riflessi nazionali di questo voto? “Questo dipende dalle posizioni che prende Salvini: ho visto attaccare il presidente Mattarella in maniera pesante, questo è sbagliato, il Presidente della Repubblica non si attacca mai. Sono toni da campagna elettorale, credo che non ci si debba mai spingere oltre un certo livello”.
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Ricci “Se vince la destra l’Europa rischia l’irrilevanza”
ROMA (ITALPRESS) – “Si sta sottovalutando il pericolo che stiamo vivendo. L’Europa è circondata dalla guerra, è la parte più anziana e più frammentata del pianeta ed è una delle poche parti democratiche. In questi giorni parlo spesso dell’Inghilterra, non solo perché sono usciti dall’Europa e forse se ne sono pentiti, ma è sempre stata una potenza mondiale, protagonista negli scenari mondiali. Ora è completamente scomparsa, perché è la dimostrazione plastica che le singole nazioni, in un mondo che cambia velocemente e drammaticamente, non ce la fanno più. Allora queste elezioni saranno un bivio. Se nel prossimo Parlamento europeo ci sarà una maggioranza tra il Partito Popolare Europeo, il centrodestra classico e l’estrema destra, io temo che noi rischiamo sempre più l’irrilevanza e la disgregazione”. Lo ha detto Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e candidato alle europee nella circoscrizione centro per il Pd, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni Europee” dell’agenzia Italpress.
“Io spero ovviamente nelle forze europeiste, il gruppo al quale noi apparteniamo – ha aggiunto -. Finché l’Europa non metterà insieme almeno la politica estera e di difesa, la politica energetica e migratoria, noi non conteremo nulla”.
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Ue, Bandecchi “Serve unica politica estera ed esercito”
ROMA (ITALPRESS) – “Noi abbiamo in testa un’Europa che avrà la capacità di fare una sola politica estera e un unico esercito, anche se ogni nazione avrà l’esercito predisposto ad una vera e propria difesa. Noi abbiamo in mente un’Europa che non è guerrafondaia, non aiuta nessuno a fare le guerre e non aiuta nessuno con le armi. Però deve essere una nazione che non può essere invasa da nessuno: Russia, Cina e India. Gli stessi Stati Uniti non devono mettere bocca sulle cose europee”. Lo ha detto Stefano Bandecchi, candidato alle elezioni europee con Alternativa Popolare, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni Europee” dell’agenzia Italpress.
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Europee, Rizzo “Contro sovranismo di cartone, a favore della pace”
ROMA (ITALPRESS) – “Democrazia sovrana e popolare è una formazione politica che declina il sovranismo popolare. Noi ci rivolgiamo anche a quelli che non votano, che non hanno tutti i torti. Quando la politica non conta niente, le persone non vanno a votare. A Rovereto, in Trentino Alto-Adige, dove sono residente, ha votato il 49,8 per cento, e c’erano 400 candidati. Significa che non hanno votato neanche i parenti”. Lo ha dichiarato Marco Rizzo, capolista (nelle Marche, nell’Umbria, in Toscana e nel Lazio) alle prossime Europee per la lista Democrazia sovrana e popolare, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni Europee” dell’agenzia Italpress. “C’è sovranismo e sovranismo: uno è di cartone, ed è usato con le maschere dai potenti dell’Occidente. Per esempio il Movimento 5 Stelle, che diceva cose giuste e poi quando va al governo ne fa di sbagliate; inoltre, si dicono contro la guerra, però quando si è votata la missione nel Mar Rosso, un mese fa, hanno votato a favore”. I conflitti bellici e geopolitici sono al centro dell’agenda di Rizzo: “Oggi esiste un unico partito dell’informazione: il popolo italiano è contro la guerra, eppure i partiti votano tutti per la guerra. La rappresentazione parlamentare va a senso unico perché anche l’informazione va a senso unico. C’è un conflitto tra il mondo unipolare a guida statunitense, e un mondo multipolare fatto dalle nuove emergenti Nazioni (India, Cina, Russia, Brasile, Sudafrica), che non è un blocco, ma sono Paesi che non stanno più dietro al tema del dollaro che informa il commercio generale”. Secondo Rizzo, “l’Europa poteva mediare questa diatriba, e invece i gruppi dirigenti europei si sono accostati alle scelte statunitensi, penalizzando le nostre economie. La guerra tra Usa e Russia viene pagata principalmente dall’Europa. Noi vorremmo che l’Europa tendesse a una politica di pace. Chiederemo l’uscita dell’Italia dall’Unione Europea e dalla Nato: sono strade percorribili. Se l’Italia interviene a favore dei Paesi invasi e contro gli invasori, allora dovremmo farlo anche con la Palestina”.
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Europee, Lupi “Necessaria una politica estera comune”
MILANO (ITALPRESS) – “L’Europa deve essere popolare perché deve mettere al centro il benessere dei popoli. Vuol dire che ognuno non è che va per conto proprio. Una politica estera comune e un esercito comune ci devono essere. Anche perché se no continuiamo a dipendere da altri. Questo vuol dire fare un passo in avanti”. Così il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, riferendosi al via libera del cancelliere tedesco Olaf Scholz e del presidente francese Emmanuel Macron all’utilizzo delle armi Nato per colpire obiettivi in Russia, durante un’intervista di Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni europee 2024” dell’agenzia Italpress. “La guerra in Ucraina ha messo in discussione uno dei principi fondamentali dell’Occidente: il valore delle nazioni e del rispetto del diritto internazionale”, ha proseguito. Perciò, serve “un’Europa popolare a fianco dell’Ucraina, che non entra in guerra nel senso che non manda uomini e armi per attaccare la Russia e che cerca l’idea della diplomazia”.
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Ue, Tovaglieri “Serve unione politica più forte su esteri”
MILANO (ITALPRESS) – “In cinque anni è emersa la debolezza dell’unione politica europea. In politica estera non riusciamo a parlare con una voce unica. L’Europa non ha quella caratura politica che consentirebbe di imporsi sulla scena internazionale e proporre un negoziato di pace” in Ucraina. “Quindi serve un’unione politica più forte ma solo ed esclusivamente in queste materie, come gli esteri, e non in quelle in cui l’Europa interferisce in questioni che non la riguardano”. Lo ha detto Isabella Tovaglieri, eurodeputata uscente della Lega e ora candidata alle prossime elezioni europee, intervistata da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni europee 2024” dell’agenzia Italpress.
Secondo Tovaglieri, l’Ue dovrebbe cambiare approccio in materie come l’efficientamento degli immobili, la mobilità e l’agricoltura.
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