ROMA (ITALPRESS) – Il conflitto in Ucraina, i rapporti di forza tra gli Stati, una “calzamaglia” che avvolge la terra formata da decine di migliaia di satelliti. Il giornalista Frediano Finucci, nel suo libro “Operazione satellite. I conflitti invisibili dalla Guerra Fredda all’Ucraina” di Paesi Edizioni, punta a svelare e capire perché questi satelliti sono così importanti, a che cosa servono e perché questa tecnologia è diventata così pervasiva e fondamentale nei rapporti tra gli Stati. Finucci ne parla in un’intervista di Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia Italpress,
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Finucci esplora conflitti invisibili nel libro “Operazione satellite”
Lavoro, Cuzzilla “Fondamentale dare più opportunità alle donne”
MILANO (ITALPRESS) – “Se noi non portiamo la donna a lavorare, se non diamo un supporto di welfare alle donne, non solo non aumenta il Pil, ma al contempo perdiamo un’altra occasione: non ci sono nascite e questo vuol dire che avremo una popolazione sempre più adulta e meno attiva. Le donne diventano centrali”. A dirlo il presidente di Federmanager e di Cida, Stefano Cuzzilla, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’Italpress.
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Cultura, Veronesi “Serve una rivoluzione del merito”
MILANO (ITALPRESS) – “In Italia ancora c’è da fare un grande cambiamento. L’Unesco ha riconosciuto il canto lirico italiano come patrimonio dell’umanità” ma “noi ci troviamo con una classe dirigente musical-culturale che massacra l’opera lirica. Trovo che sia uno scandalo che, per esempio, in Turandot vengano stravolte le scene e riscritta la trama, quando invece è una storia che dovrebbe essere approfondita ed esaltata dal regista”. Lo ha detto Alberto Veronesi, direttore d’orchestra e presidente del Comitato delle celebrazioni pucciniane presso la Presidenza del Consiglio, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’agenzia Italpress.
“Quello che sta succedendo adesso è un cambiamento graduale della classe dirigente culturale”, ha detto Veronesi, parlando anche di “rivoluzione del merito”. “È una cosa che prenderà un po’ di tempo – ha aggiunto – ma che Sangiuliano sta realizzando in maniera determinata. Questo è il futuro di speranza per i tantissimi in Italia che hanno merito, sono bravissimi e hanno grande talento ma non hanno spazio”.
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Donzelli “Sul Mes il Governo difende l’interesse nazionale”
ROMA (ITALPRESS) – “Finirà tutto nel miglior modo possibile, perché se c’è una possibilità di far finire bene una trattativa è grazie a Giorgia Meloni”. Lo dice Giovanni Donzelli, responsabile nazionale Organizzazione di Fratelli d’Italia, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress, da Castel Sant’Angelo, dove si svolge Atreju, rispondendo a una domanda sul Pnrr, Mes e Patto di Stabilità. “Sul Mes la discussione non deve essere ideologica. Lo strumento lo ratifichiamo se conviene all’Italia”, ha aggiunto.
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Sisma 2016, Castelli “Per la ricostruzione cambio di passo”
ROMA (ITALPRESS) – Il Superbonus “ha prodotto un effetto tossico” sulla ricostruzione post-terremoto “perché molte imprese si sono orientate verso il 110, lasciando sguarniti i cantieri del sisma”. Lo ha detto Guido Castelli, commissario straordinario di Governo per la ricostruzione post-sisma del 2016, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress. “Sono stato chiamato a superare le molte false partenze che hanno afflitto le procedure della ricostruzione, che si annunciavano già particolarmente complesse: si parla spesso del terremoto, ma in realtà sono stati quattro che si sono susseguiti tra il 24 agosto 2016 e il 18 gennaio del 2017, per oltre 8mila km di cratere”. Il governo ha cercato di “dare un cambio di passo e posso dire che finalmente, dopo 11 mesi, i dati ci dicono che quel cambio di passo c’è stato”, spiega Castelli.
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Abodi “Il richiamo costituzionale dello sport responsabilizza”
ROMA (ITALPRESS) – Il mondo sportivo declinato a 360° gradi. Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, si racconta, intervistato da Claudio Brachino, nella rubrica “Primo Piano” dell’agenzia Italpress a partire dalla necessità di far diventare lo sport non solo una competizione, ma un nuovo modello di socialità attraverso il quale trasmettere valori. “Spesso si approccia allo sport in un’ottica più di competizione che di socializzazione. Ecco perché il richiamo costituzionale ci mette di fronte alla responsabilità di trasformarlo in un diritto da riconoscere a tutti a scuola e nelle città. Dobbiamo farlo a partire dal PNRR che ci dà 300 milioni, che sono pochi. Serve arrivare a una emancipazione infrastrutturale che serve a consolidare lo sport”, le sue parole.
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Sara Doris racconta papà Ennio “Ha aperto nuovi sentieri”
MILANO (ITALPRESS) – Ennio Doris “ha aperto nuovi sentieri, non per percorrerli da solo, ma per aprirli agli altri: la cifra della sua vita è sempre stata la condivisione, tant’è vero che la famiglia si mischiava con l’ambito lavorativo e l’ambito lavorativo si mischiava con la famiglia. Non c’è mai stata distinzione”. È il ritratto che fa di suo padre Sara Doris, vicepresidente di Banca Mediolanum e presidente di Fondazione Mediolanum Onlus e di Fondazione Ennio Doris, intervistata da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress, in occasione dell’uscita del suo libro “Ennio, mio padre”, nel quale racconta la storia dell’imprenditore e parla del loro rapporto, i cui diritti “saranno devoluti proprio alla Fondazione Ennio Doris, che si occupa principalmente di sostenere ragazzi con le borse di studio per poter accedere all’università”.
“Da bambina invidiavo i miei compagni di scuola che avevano dei papà con un mestiere ‘semplice’ da descrivere, ad esempio il papà della mia compagna di banco faceva il macellaio. Quando toccò a me parlarne, dissi che il mio papà faceva diventare di più i soldi che uno risparmia. Allora un compagno di classe disse: ‘fa il mago!’…grazie al cielo non mi chiesero come faceva a farli diventare di più, perché sarei stata incapace di spiegarlo”, ha raccontato.
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Sbarra “Il sindacato deve rinnovarsi per gestire il cambiamento”
ROMA (ITALPRESS) – “Il sindacato deve qualificare la sua azione attraverso il dialogo e il confronto, senza pregiudizi e ideologie, con tutti gli interlocutori pubblici e privati. Deve sapersi organizzare per stare dentro il cambiamento rappresentando e intercettando il lavoro nuovo, quello digitale, su piattaforme e da remoto. Deve aprirsi al contributo dei giovani, delle donne, dei migranti”. Così Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’agenzia Italpress.
Per Sbarra “serve un sindacato di prossimità, che si concentri sul valore della contrattazione collettiva aziendale, un sindacato di cultura partecipativa”.
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