Sicilia

Lagalla “AZ Salute un valore aggiunto per Palermo”

PALERMO (ITALPRESS) – “L’informazione sanitaria è un pilastro particolarmente delicato del rapporto tra medicina e paziente. Il lavoro rigoroso di AZ Salute e del suo direttore Carmelo Nicolosi è un valore aggiunto per Palermo”. Lo dice Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, a margine dell’evento per i 20 anni di AZ Salute.

xd6/gsl/sat

AZ Salute compie 20 anni, Nicolosi “Una scommessa vinta”

PALERMO (ITALPRESS) – “AZ Salute è stata una scommessa. Vent’anni fa non c’era in Sicilia una pubblicazione che parlasse di medicina e sanità. Ci siamo riusciti, anche facendo formazione, non solo informazione”. Lo dice Carmelo Nicolosi, direttore di AZ Salute, a margine dell’evento per i 20 anni del periodico.

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Sequestrati 11 chili di cocaina nel Palermitano, arrestato corriere

PALERMO (ITALPRESS) – I finanzieri del Comando provinciale di Palermo hanno sequestrato circa 11 chili di cocaina: era nascosta in un’auto sottoposta a controllo nei pressi dello svincolo autostradale di Buonfornello, in direzione Palermo. Durante la perquisizione del mezzo, occultati all’interno del serbatoio, grazie al fiuto dei cani antidroga Anouk e Ethoo del Gruppo Pronto Impiego di Palermo, sono stati trovati 10 involucri avvolti in buste di cellophane trasparente, per un peso complessivo di 10,9 chilogrammi di cocaina. La sostanza stupefacente, qualora immessa sul mercato, avrebbe fruttato al dettaglio ricavi per circa 1 milione di euro. Il corriere, di nazionalità italiana, è stato arrestato e successivamente posto ai domiciliari. vbo/gsl

Migranti, tre fermi per gli incendi al Centro di permanenza di Milo

TRAPANI (ITALPRESS) – È stato convalidato il fermo operato dalla Polizia nei confronti di tre ospiti del CPR di Milo, indagati per i due incendi che hanno devastato la struttura d’accoglienza nel trapanese. I fatti risalgono al 22 gennaio scorso, quando un gruppo di stranieri, nel primo pomeriggio, fece divampare le fiamme in alcuni locali del Cpr.
fsc (fonte video: Polizia di Stato)

Ruba in una villa mentre proprietaria dorme, denunciato nel Catanese

CATANIA (ITALPRESS) – I Carabinieri della Stazione di Camporotondo Etneo, a conclusione di un’articolata attività d’indagine, sono riusciti ad individuare e denunciare un 23enne di Viagrande, ritenuto responsabile di furto in abitazione.
I fatti si sono verificati a San Pietro Clarenza, nel Catanese. Un libero professionista 55enne, proprietario di una villetta, in via Catania, si è tranquillamente allontanato dalla propria abitazione per sbrigare alcune faccende, lasciando in casa la figlia 18enne che dormiva ancora. Rientrato dopo circa un’ora, ha trovato l’abitazione completamente a soqquadro, armadi e cassetti aperti e vari oggetti personali sparsi sul pavimento. Il primo pensiero è subito andato alla figlia, che stava ancora dormendo nella sua stanza e non si era accorta dell’accaduto.
Il ladro, nonostante il breve tempo e in maniera assolutamente silenziosa, è riuscito a portare a termine il colpo, rubando soprattutto preziosi per un valore di circa 4 mila euro.
La vittima, rassicurata la figlia, ha denunciato il caso ai carabinieri, consegnando loro tutti i filmati del suo impianto di videosorveglianza, istallato all’esterno della villa. I militari hanno avviato le indagini, che hanno portato all’identificazione dell’indagato. Ad incastrarlo, due elementi: il “particolare” modo di camminare e soprattutto, la presenza di tatuaggi estremamente caratteristici e distintivi sul collo e su un polpaccio. Il giovane, che oltretutto era in quel momento sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico, poiché coinvolto in una lunga serie di analoghi reati, ovvero furti in abitazione private ed esercizi commerciali, è stato denunciato per furto in abitazione. vbo/gtr

Galvagno “Vogliamo riavvicinare i giovani alle istituzioni”

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PALERMO (ITALPRESS) – Deputati per due giorni, con l’obiettivo di conoscere dall’interno la politica siciliana e i suoi meccanismi, in particolare gruppi parlamentari e disegni di legge: destinatari dell’iniziativa sono 78 studenti provenienti da due licei dell’isola, gli istituti Pirandello di Bivona e Russo di Caltanissetta. L’evento, che prende il nome di “Parlamento siciliano. Statuto e cultura” e costituisce a tutti gli effetti una simulazione dei lavori dell’Assemblea regionale, si svolgerà dall’1 al 2 febbraio: a organizzarlo il presidente Ars Gaetano Galvagno in collaborazione con United Network a Europa e la Fondazione Federico II. I lavori si svolgeranno interamente a Palazzo dei Normanni, a Palermo. Nella prima giornata gli studenti formeranno i gruppi parlamentari, con l’elezione di tutte le componenti parlamentari (presidente, vicepresidenti, segretari, questori e ufficio di presidenza), e inizieranno la discussione di un disegno di legge (preparato dagli stessi ragazzi in prima istanza e completato da United Network) a sostegno del diritto allo studio nelle università e nel sistema di istruzione superiore siciliano; nella seconda giornata si passerà alla discussione e alla votazione degli emendamenti e in seguito all’approvazione del disegno di legge, prima articolo per articolo e dopo con votazione finale. L’iniziativa sarà inoltre fondamentale per sgombrare il campo da equivoci legati alle istituzioni del territorio in quanto, spiega Galvagno, “puntiamo a dare agli studenti un’infarinatura sulla nostra attività, a partire dallo statuto, ma anche sulla distinzione tra Palazzo dei Normanni e Palazzo d’Orleans, tra deputato e assessore, tra presidente dell’Assemblea regionale e presidente della Regione. Vogliamo riavvicinare i giovani alle istituzioni, provando a spiegargli come ci si occupa dello Stato”. xd8/vbo/gtr

Colpo al vertice della cosca mafiosa di Carini, 5 arresti

PALERMO (ITALPRESS) – I Carabinieri del Comando provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 5 persone (4 in carcere e 1 agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico), ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni aggravate commesse avvalendosi del metodo mafioso e reati in materia di armi. Il provvedimento è stato emesso dal gip presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.
Il provvedimento restrittivo scaturisce dalle indagini condotte – nel periodo 2021/2023 – dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo, i cui esiti avrebbero documentato, da un lato, il rientro “a pieno titolo” di pregiudicati mafiosi, dopo lunghi periodi di detenzione, nelle fila della famiglia mafiosa di Carini, dall’altro, l’inserimento di giovani e ambiziosi associati, appartenenti a famiglie di sangue che storicamente hanno diretto lo scacchiere mafioso carinese.
Secondo gli investigatori le risultanze delle indagini, che nel settembre 2022 hanno già portato all’arresto di 3 persone per il reato di scambio elettorale politico mafioso (Operazione convenzionalmente denominata “Feudo”, condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo), consentirebbero di delineare gli assetti interni della famiglia mafiosa di Carini, inserita nel mandamento di “Tommaso Natale/San Lorenzo” e di individuare le presunte responsabilità dei singoli associati anche in ordine ad alcune estorsioni, commesse nell’ambito delle mediazioni immobiliari attraverso le cosiddette“sensalerie”. Dalle investigazioni è, infine, emerso che i vertici dell’associazione mafiosa avrebbero gestito una condotta idrica abusiva mediante la quale, dietro pagamento, fornivano acqua per uso civile a una consistente fetta della locale popolazione che non aveva altre possibilità di approvvigionamento.
“L’operazione di oggi – fanno sapere gli investigatori -, restituisce un quadro in linea con più recenti acquisizioni investigative, ovvero quello di una Cosa nostra affatto rassegnata a soccombere, che mantiene ancora una piena operatività e che aspira a ritornare potente, riacquistando la capacità militare del passato, soprattutto attraverso il continuo richiamo alle proprie regole fondanti”. vbo/gsl

Stabilimento balneare di Marina di Modica a fuoco, le immagini

RAGUSA (ITALPRESS) – I Vigili del fuoco del distaccamento di Modica e dalla sede centrale di Ragusa sono intervenuti a Marina di Modica per l’incendio sviluppatosi nello chalet “Lido Sud”, ubicato sulla spiaggia della frazione rivierasca. La struttura in legno è andata completamente distrutta, ed una bombola coinvolta nell’incendio è prima scoppiata e poi il contenuto esploso, senza arrecare ulteriori danni a cose o persone. Sul posto personale della Polizia di Modica, in attesa dei rilievi della scientifica.

tvi/gtr
(Fonte video: vigili del fuoco di Ragusa)