Sicilia

Polizia salva 12 cani nel nisseno, forse usati per combattimenti

NISCEMI (CALTANISSETTA) (ITALPRESS) – La Polizia di Stato di Niscemi (Cl) ha denunciato per maltrattamento di animali un uomo che teneva reclusi dodici cani. Tre meticci, due di grosse dimensioni e uno di piccola taglia, erano assicurati ad una catena e non potevano percorrere più di qualche metro; forse usati per combattimenti. Altri nove cani, probabilmente allevati per la caccia erano chiusi a chiave in un box abusivo. Questi ultimi piccoli animali erano malnutriti (tecnica utilizzata nel periodo di caccia per aumentare il rendimento per la ricerca delle prede), in ipotermia e costretti a vivere in gabbie strettissime tra il materiale fecale, in un fabbricato abusivo privo delle basilari condizioni igieniche e in quasi totale assenza di luce.

tvi/gsl (Fonte v ideo: Ufficio stampa Polizia di Stato)

Tenta suicidio a Palermo, salvato da Carabiniere libero dal servizio

PALERMO (ITALPRESS) – Ad evitare la tragedia è stato l’intervento di un carabiniere, libero dal servizio, che ha salvato un uomo che aveva intenzione di gettarsi dal cavalcavia della circonvallazione di Palermo, in direzione via Belgio. Il militare, alla guida della propria auto, come spiega nel video, ha notato una persona che si sporgeva dal guard rail con l’intenzione di gettarsi nel sottopasso, qualche istante e l’intuito del sottoufficiale l’ha portato ad agire senza alcuna esitazione. Il Maresciallo capo, Ivan Sarvallo, ha fermato la sua auto ed ha raggiunto l’uomo, il dialogo e la fiducia ed in pochi minuti il militare è riuscito a tranquillizzare il malcapitato, portandolo in sicurezza. Sul posto è intervenuta anche un’ambulanza del 118 che ha proceduto alle prime cure e al trasporto dell’uomo al pronto soccorso. vbo/gtr

Malandrino “Unicredit è da sempre vicino a esigenze del territorio”

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PALERMO (ITALPRESS) – UniCredit, nell’ambito del progetto ‘Il Corradini in giro’, ha donato un pulmino al Centro di accoglienza per disabili Corradini Onlus di Palermo. Il Centro Corradini, diretto da Nino Camarda e presente nel capoluogo siciliano dal 2000, ha trovato in via Allotta la propria sede definitiva nel 2017 in un bene confiscato alla mafia: al suo interno vi sono quindici ragazzi con disabilità che variano da medio-gravi a gravissime, ma non manca mai il supporto né degli operatori né dei genitori stessi, alcuni dei quali hanno assistito alla presentazione del pulmino. “Siamo da sempre vicini alle esigenze del territorio – sottolinea Salvatore Malandrino, responsabile di UniCredit Sicilia, – fornendo un contributo concreto alle necessità delle comunità in cui opera. La nostra donazione nasce su impulso dei nostri clienti che frequentano il centro Corradini ed è stata resa possibile grazie a UniCreditCard Flexia Etica, collegata a un progetto etico. La carta prevede che il due per mille delle spese effettuate dai clienti vada ad alimentare, senza alcun onere a carico del titolare della carta, uno specifico fondo le cui disponibilità sono destinate a diverse iniziative e progetti di solidarietà portate avanti da organizzazioni senza scopo di lucro, che si prefiggono obiettivi socialmente utili. Dal 2011 ad oggi, attraverso la nostra carta etica, la banca ha assegnato in Sicilia oltre 2.3 milioni di euro a circa 200 progetti di Onlus che operano nell’isola”. xd8/vbo/gtr

Unicredit dona un pulmino a Centro accoglienza per disabili di Palermo

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PALERMO (ITALPRESS) – UniCredit, nell’ambito del progetto ‘Il Corradini in giro’, ha donato un pulmino al Centro di accoglienza per disabili Corradini Onlus di Palermo. Il Centro Corradini, diretto da Nino Camarda e presente a Palermo dal 2000, ha trovato in via Allotta la propria sede definitiva nel 2017 in un bene confiscato alla mafia: al suo interno vi sono quindici ragazzi con disabilità che variano da medio-gravi a gravissime, ma non manca mai il supporto né degli operatori né dei genitori stessi, alcuni dei quali hanno assistito alla presentazione del pulmino.
Daniela Mannino, coordinatrice è responsabile del Centro, evidenzia come “grazie a questo pulmino avremo la possibilità di vivere il territorio e farlo vivere ai nostri ragazzi, in modo da ampliarne le relazioni sociali al di fuori del loro contesto abituale e permettergli di apprendere con naturalezza, semplicità e divertimento ciò che magari le altre persone imparano in maniera scontata. Il pulmino ci permetterà di fare uscite di gruppo, in cui anche i ragazzi con disabilità molto gravi possono entrare in contatto con odori, suoni e oggetti a cui non sono abituati”. Tra le attività in programma, spiega Mannino, “possono andare insieme a fare la spesa, ad acquistare materiali per attività di bricolage, al mare, in centro città: sono uscite tra amici, naturalmente con il supporto degli operatori”. xd8/vbo/gtr

Furti in abitazione nel Catanese, sgominata organizzazione

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CATANIA (ITALPRESS) – “Un gruppo criminale ben organizzato con un leader carismatico che pianificava quelli che dicevano essere i colpi da eseguire e che orientava i partecipanti a commettere i furti in maniera celere e sicura per sfuggire ogni volta alla giustizia”. Così il comandante della Compagnia Carabinieri di Gravina di Catania, capitano Riccardo Capodivento, in merito all’operazione “Gioiello”, che ha consentito ai militari di sgominare un’organizzazione specializzata in furti in abitazione nel Catanese. Nove persone sono state raggiunte da misure cautelari. L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania e condotta dai Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania, ha consentito di individuare un gruppo criminale particolarmente attivo sul territorio etneo, specializzato nella commissione di furti in abitazione, che tra l’aprile 2019 ed il dicembre 2021, avrebbe messo a segno ben 12 colpi in diversi Comuni della Provincia catanese, accaparrandosi introiti illeciti per oltre 120 mila euro. Individuati anche i canali della ricettazione dei vari “bottini”, consistenti per lo più in oggetti preziosi e monili in oro, realizzata grazie alla complicità di due fratelli, titolari di una gioielleria di Catania (destinatari anche loro di misura cautelare), che si premuravano anche di ripulire la refurtiva da pietre e da possibili altri inserti non di loro interesse, per rendere più difficoltoso un possibile riconoscimento da parte delle vittime. L’operazione ha preso il nome dalla gioielleria “Il Gioiello”, presa di mira dalla banda. xo1/vbo/gtr

L’Università di Palermo si innova e digitalizza

PALERMO (ITALPRESS) – “Presentiamo la sintesi di un lavoro di due anni, circa nove progetti per un investimento di circa 23 milioni di euro, quindi investimenti assolutamente innovativi che coinvolgono l’Ateneo per il suo miglior funzionamento, ma che per la prima volta pongono l’Università di Palermo al vertice di una scala per offrire ai territori, agli enti soluzioni sicuramente nuove e moderne”. Così il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri, a margine dell’incontro all’Ars su “Innovazione digitale: dall’Università ai territori” durante il quale ha presentato i molteplici progetti di matrice digitale, realizzati negli ultimi due anni, riguardanti diversi ambiti tecnologici e funzionali, che possono trovare applicazioni concrete ed immediate nei più ampi contesti delle Smart Cities, della formazione, della valorizzazione del territorio e dello stimolo alla imprenditoria. “Faccio riferimento, per esempio, a piattaforme digitali che permettono di poter seguire le pratiche amministrative – ha spiegato il rettore -. Il tema della pubblica amministrazione, della lentezza, della burocrazia è notorio a tutti. Ecco, questo è un sistema che permette la tracciabilità della pratica in ogni singolo momento e questo permette quindi di controllare momento per momento quello che succede. Abbiamo una realtà virtuale che permette il monitoraggio e l’assessment delle manutenzioni. Anche questo, in una pubblica amministrazione, è un tema fondamentale”. “Ci sono temi che riguardano la sicurezza, temi che riguardano la segnalazione intelligente con telecamere intelligenti per la sicurezza dei plessi – sottolinea Midiri -. Il tema della sicurezza in città è diventato, purtroppo, un tema emergente. Abbiamo creato delle aule ibride che permettono una didattica interattiva con la popolazione studentesca anche a casa, ma in maniera molto più moderna perché c’è la presenza fisica. Abbiamo l’assistente virtuale per i ragazzi, per le segreterie studenti. Abbiamo veramente uno scenario di soluzioni realizzate con un lavoro veramente importante del mio gruppo di lavoro di informatica e universitario in appena 16 mesi e che, tra l’altro, hanno permesso a tutti i ragazzi di lavorare insieme”. xd6/vbo/gtr

Operazione “Gioiello” nel catanese, sgominata banda di ladri

CATANIA (ITALPRESS) – I carabinieri del Comando provinciale di Catania, nell’ambito dell’operazione denominata “Gioiello”, hanno sgominato un’organizzazione specializzata in furti in abitazione.
Oltre 100 militari, in collaborazione con reparti specializzati, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 9 persone: 5 in carcere, 1 applicazione degli arresti domiciliari, 1 obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e di permanenza in casa in orario notturno, 2 obblighi di dimora e di permanenza in casa in orario notturno. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Catania. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio.
L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania e condotta dai Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania, ha consentito di individuare un gruppo criminale particolarmente attivo sul territorio etneo, specializzato nella commissione di furti in abitazione, che tra l’aprile 2019 ed il dicembre 2021, avrebbe messo a segno ben 12 colpi in diversi Comuni della Provincia catanese, accaparrandosi introiti illeciti per oltre 120 mila euro. Individuati anche i canali della ricettazione dei vari “bottini”, consistenti per lo più in oggetti preziosi e monili in oro, realizzata grazie alla complicità di due fratelli, titolari di una gioielleria di Catania (destinatari anche loro di misura cautelare), che si premuravano anche di ripulire la refurtiva da pietre e da possibili altri inserti non di loro interesse, per rendere più difficoltoso un possibile riconoscimento da parte delle vittime. vbo

Mafia, Mori “Verità processuale è difficile, spero in commissione”

ROMA (ITALPRESS) – ”Sono passati più di 30 anni, una verità di natura giudiziaria e processuale è molto difficile”. Lo ha detto il generale Mario Mori, a margine del convegno “Lo Stato e la mafia: il tempo della verità”, promosso dalla Fondazione Italia Protagonista. ”Forse si può ancora fare un accertamento di natura politica, una commissione parlamentare può ottenere qualcosa”, aggiunge.
xc3/mgg/gtr