Sicilia

Augusta, cane antidroga scopre marijuana, arrestato spacciatore

AUGUSTA (SIRACUSA) (ITALPRESS) – Gli agenti del Commissariato di polizia di Augusta hanno arrestato un uomo di 46 anni nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è stato eseguito nel corso di un’operazione di polizia finalizzata al contrasto della vendita di droga nel territorio megarese e scaturisce dall’ attività d’indagine svolta in un complesso di abitazioni, sito in contrada Scardina, ove gli investigatori notavano un andirivieni, da una delle palazzine in argomento, di soggetti conosciuti alle forze di polizia in quanto assuntori di droga. La presunta attività di spaccio veniva acclarata dalla perquisizione domiciliare effettuata dagli agenti i quali rinvenivano, all’interno dell’abitazione del quarantaseienne, 248 grammi di marijuana. L’uomo, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, veniva posto ai domiciliari.

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Palermo, Lagalla “Su situazione rifiuti avvertito il prefetto”

PALERMO (ITALPRESS) – “Abbiamo ritenuto doverosamente di avvertire ed informare nelle prossime ore il Prefetto di questa situazione per eventuali e sinergiche azioni che potranno eventualmente essere adottate, così come, a partire da questa settimana, saranno nuovamente intensificati i rapporti tra Rap, Polizia municipale e Polizia provinciale per il controllo delle discariche abusive e la prevenzione del rilascio irregolare dei rifiuti”. Così, in una nota, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, al termine della riunione settimanale che raggruppa i componenti della cabina di regia sul tema dell’igiene pubblica e della raccolta dei rifiuti.

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(Fonte video: ufficio stampa Comune di Palermo)

Da Bergamo a Palermo per completare gli studi. “Qui si vive meglio”

PALERMO (ITALPRESS) – Da Bergamo a Palermo per studiare all’università. Giulia Trapletti è riuscita a non demordere dal suo intento di iscriversi alla triennale in Scienze politiche e delle relazioni internazionali all’Università degli Studi di Palermo. Da Nord a Sud una migrazione in controtendenza che, a pochi giorni dalla laurea con il massimo dei voti, racconta con orgoglio. La storia di Giulia rappresenta ancora una piccola percentuale rispetto al totale delle iscrizioni dell’Ateneo palermitano, ma si tratta di una incidenza in crescita. Non è la sola studentessa che ha fatto questa scelta se si pensa che nell’anno accademico 2023-2024 le prime tre province non siciliane nella classifica delle iscrizioni dell’ateno sono state Torino, Roma e Milano. Il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri.

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Giulia, da Bergamo a Palermo per studiare Relazioni Internazionali

PALERMO (ITALPRESS) – Giulia Trapletti, nonostante le perplessità di parenti e amici, è riuscita a non demordere dal suo intento di iscriversi alla triennale in Scienze politiche e delle relazioni internazionali all’Università degli Studi di Palermo. Da Nord a Sud una migrazione al contrario che oggi, a pochi giorni dalla laurea conquistata nel capoluogo siciliano con il massimo dei voti, racconta con orgoglio.
“Non solo non me ne sono pentita – spiega in una intervista – ma continuerò a Palermo anche il percorso magistrale iscrivendomi al corso in International Relations”. “Cresce – sottolinea il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri – alla crescita della reputazione del nostro Ateneo che non è più legata a un certo provincialismo ma all’idea di un’università al centro del Mediterraneo, proiettata all’internazionalizzazione”.
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(Interviste ufficio stampa Rettorato Università di Palermo)

Caterina Chinnici “Porto avanti il lavoro di mio padre contro mafie”

PALERMO (ITALPRESS) – “Rocco Chinnici ha avuto la capacità di innovare in modo davvero significativo il metodo di contrasto alla mafia: al tempo le sue innovazioni non furono del tutto comprese, ma oggi sono patrimonio della legislazione europea. Mi riferisco alla cooperazione giudiziaria e delle forze di Polizia, allo scambio di informazioni e alle misure patrimoniali”. Lo sottolinea Caterina Chinnici, eurodeputata e figlia dell’ex presidente dell’Ufficio istruzione del Tribunale di Palermo, assassinato 41 anni fa dalla mafia in via Pipitone Federico, nel capoluogo siciliano. “Mio padre diede un contributo importante alla legge Rognoni-La Torre per quanto riguarda le confische, ma anche all’introduzione del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso – aggiunge Chinnici -. Nei dieci anni che ho trascorso al Parlamento europeo ho portato avanti il suo lavoro e così farò nei prossimi cinque. L’obiettivo era far diventare questo lavoro patrimonio dell’intera Ue nella lotta alla criminalità organizzata, che ha caratteristiche transnazionali: Rocco Chinnici questo l’aveva già intuito e io porto avanti il suo lavoro, per consolidare questo impegno che tanti magistrati hanno portato avanti dopo di lui”. xd8/vbo/gtr

Ricordato a Palermo il giudice antimafia Rocco Chinnici

PALERMO (ITALPRESS) – Quarantuno anni fa una città già martoriata da guerre di mafia e omicidi eccellenti si risvegliò con il boato dell’ennesima esplosione, quella che in via Pipitone Federico, a Palermo, tolse la vita al presidente dell’Ufficio istruzione del Tribunale Rocco Chinnici, al maresciallo dei Carabinieri Mario Trabassi, all’appuntato Salvatore Bartolotta e a Stefano Li Sacchi, portiere dello stabile in cui Chinnici risiedeva. Il ricordo del magistrato, padre del pool antimafia, e di coloro che insieme a lui morirono è stato celebrato dinanzi all’abitazione in cui la Fiat 126 imbottita di tritolo saltò in aria quel drammatico 29 luglio 1983, attraverso la deposizione di una corona di fiori da parte di Caterina Chinnici, eurodeputata e figlia del presidente dell’Ufficio istruzione, del presidente della Regione Renato Schifani, del vicepresidente dell’Ars Nuccio Di Paola, del presidente dell’antimafia all’Ars, Antonello Cracolici, del vicesindaco Giampiero Cannella. Alla cerimonia hanno preso parte anche Giovanni Paparcuri, autista di Rocco Chinnici scampato alla strage di via Pipitone Federico, il procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia, il presidente della Corte d’Appello del Tribunale Di Palermo Matteo Frasca, il procuratore generale della Corte d’Appello Lia Sava e i rappresentanti delle Forze dell’Ordine. xd8/vbo/gtr

A Casa Italia di Parigi anche una riproduzione della Cappella Palatina

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – C’è anche un pezzo di Sicilia a Casa Italia a Parigi in occasione dei Giochi Olimpici. Tra le opere più imponenti c’è infatti “Il tappeto volante”, in cui 41472 corde di canapa con terminali di rame riproducono le muqarnas del soffitto della Cappella Palatina di Palermo. “Questo soffitto, riprodotto dal gruppo Stalker nel 2000, insieme a un gruppo di rifugiati curdi, un ragazzo rom e un ragazzo nigeriano, ci dà la possibilità di parlare di uno stare insieme facendo. Questi ragazzi hanno rifatto insieme il soffitto della Cappella Palatina di Palermo, che per noi è il simbolo unico al mondo di quattro culture che si incontrano: quella greca, quella latina, quella normanna e quella araba. È straordinario che Ruggero II ci abbia pensato allora ed è un omaggio doveroso alla complessità della Sicilia e della nostra nazione a tenere insieme le differenze” ha dichiarato Beatrice Bertini, curatrice artistica di Casa Italia a Parigi. “Per rappresentare la delegazione olimpica, abbiamo deciso di parlare del tema dell’Ensemble e della fratellanza, una delle tre leve della rivoluzione francese, che pensiamo che possa rappresentare il paradigma di un nuovo modo di stare insieme”.
eb/gm

La nave “Ticino” arrivata a Licata con 1200 metri cubi d’acqua

PALERMO (ITALPRESS) – È arrivata al porto di Licata nel primo pomeriggio la nave cisterna “Ticino” della Marina militare con un carico di 1.200 metri cubi di acqua destinati a
mitigare gli effetti della crisi idrica nell’area dell’Agrigentino e di Gela. Un intervento sollecitato dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, per tamponare l’emergenza in una delle aree più colpite e coordinato dal capo della Protezione civile
siciliana, Salvo Cocina, d’intesa con la Protezione civile nazionale.

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