Sicilia

In via D’Amelio a Palermo minuto di silenzio in memoria di Borsellino

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PALERMO (ITALPRESS) – Alle 16:58 in via D’Amelio, a Palermo, un minuto di silenzio per ricordare la strage che 32 anni fa costò la vita al magistrato Paolo Borsellino e ai cinque agenti della sua scorta: Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Agostino Catalaneo e Claudio Traina. Sul palco, allestito dal Movimento delle Agende Rosse, sono presenti i parenti delle vittime di mafia, insieme a Salvatore Borsellino.
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Via D’Amelio, 100 giovani a Palermo per dire no alla mafia

PALERMO (ITALPRESS) – Un momento di confronto e di riflessione per promuovere la diffusione della cultura della legalità contro tutte le mafie. E’ questo l’obiettivo dell’evento organizzato a Palermo, dall’Agenzia Italiana per la Gioventù in occasione dell’anniversario della strage di via D’Amelio.
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Strage via D’Amelio, Abodi “Mantenere viva la memoria”

PALERMO (ITALPRESS) – “Bisogna mantenere viva la testimonianza di Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e degli uomini e delle donne delle scorte perché siano di ispirazione quotidiana all’azione politica di chi ha responsabilità istituzionali, ma anche dei giovani”. Lo ha detto, a Palermo, il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, durante la terza giornata di “Legalità è libertà – Giovani europei per un nuovo movimento culturale”, evento organizzato dall’Agenzia italiana per la gioventù per commemorare la strage di via d’Amelio e le vittime di mafia.
xi6/mgg/red

Via D’Amelio, Varchi “Il piu grande depistaggio della storia d’Italia”

PALERMO (ITALPRESS) “c’è stato il più grande depistaggio della storia d’Italia e a distanza di 32 anni molti dei protagonisti di quella vicenda sono morti: dopo la strage tantissimi ragazzi scesero in piazza per chiedere che venisse fatta piena luce. Per la prima volta siamo alla guida della commissione parlamentare Antimafia e abbiamo chiesto chiarezza sugli avvenimenti successivi alla strage del 1992”. Ad affermarlo è la deputata di Fratelli d’Italia
Carolina Varchi, intervenuta a margine di una conferenza stampa a Palazzo dei Normanni a Palermo per fare una sintesi sull’attività della commissione parlamentare Antimafia nella legislatura in corso.
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Malan “L’abuso d’ufficio finisce quasi sempre nel nulla”

PALERMO (ITALPRESS) – “L’abuso d’ufficio nella stragrande maggioranza dei casi finisce nel nulla, ma nel frattempo migliaia di persone si ritrovano con la vita e la reputazione rovinate: è meglio che magistratura e Forze dell’Ordine si concentrino su forme più concrete di reati”. Così Lucio Malan, presidente del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia in Senato, a margine di una conferenza stampa a Palazzo dei Normanni a Palermo per fare una sintesi sull’attività della commissione parlamentare Antimafia nella legislatura in corso. “Nessun comportamento scorretto resta scoperto dalla legge, ma è bene concentrarsi su quei reati che poi portano a dei risultati: se così non fosse si rischia di infangare degli innocenti e al contempo spingere migliaia di sindaci e funzionari pubblici a non firmare più”, continua Malan.

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Via D’Amelio, Piantedosi a Palermo per la cerimonia alla caserma Lungaro

PALERMO (ITALPRESS) – Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha partecipato, presso la caserma Lungaro a Palermo, alla cerimonia commemorativa per la strage di via D’Amelio, avvenuta il 19 luglio 1992, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Emanuela Loi, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Agostino Catalano e Vincenzo Li Muli. Piantedosi, accompagnato dal capo della Polizia Vittorio Pisani, ha preso parte alla deposizione di una corona d’alloro presso la lapide che all’interno dell’Ufficio scorte della Questura ricorda i caduti di Capaci e via D’Amelio; il ministro ha successivamente assistito alla scopertura di una targa nella cappella della caserma Lungaro, infine alla proiezione del film I ragazzi delle scorte “Ricordo tutto”.

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Università, Midiri “Riconoscimento a Guardì come grande divulgatore”

PALERMO (ITALPRESS) – “Abbiamo voluto conferire a Michele Guardì questa importante onorificenza perché secondo noi è un grande esponente della pedagogia della comunicazione che in questi anni lo ha reso un grande divulgatore”. Lo ha detto Massimo Midiri, rettore dell’Università di Palermo, alla cerimonia di conferimento della laurea magistrale honoris causa in Scienze Pedagogiche al regista e autore televisivo Michele Guardì.

col4/sat

Lagalla “Laurea a Guardì riconoscimento per ruolo pedagogico”

PALERMO (ITALPRESS) – La laurea honoris causa in Scienze Pedagogiche a Michele Guardì è “un provvedimento che ritengo significativo, in qualche modo iconico da parte dell’Università di Palermo di fronte al ruolo che Michele Guardì ha rivestito e continua a rivestire nella televisione di Stato”. Lo ha detto Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, alla cerimonia di conferimento del riconoscimento al regista da parte dell’Università del capoluogo siciliano.

col4/sat