PALERMO (ITALPRESS) – “La telemedicina ha un ruolo importantissimo, perché stiamo discutendo di nuovi modi in cui potere erogare servizi al cittadino, in un momento in cui è difficile l’erogazione di servizi perché mancano i posti letto e una serie di possibilità. In questo senso i servizi di telemedicina aiutano molto, perché permettono di erogare lo stesso servizio a cosa del cittadino, senza bisogno che lo stesso si debba spostare e andare in ospedale”. Così Giuseppe Sajeva, Director of PNT Special Projects di Engineering Ingegneria Informatica Spa, a margine del convegno, “E-Health: Innovazione e Sviluppo. Interventi per migliori infrastrutture e contenimento della migrazione sanitaria nel Mezzogiorno”, organizzato dall’associazione I Sud del Mondo e che si è svolto a Palermo. “La Sicilia – sottolinea – fa parte, come le altre regioni italiane, di un processo generale per acquisizione delle infrastrutture regionali di telemedicina. Quindi, direi, che la Sicilia sia a buon punto, avendo – come le altre regioni – seguito un percorso nazionale che sicuramente la porterà molto presto a erogare questa tipologia di servizi”. xd6/vbo/gtr
Iacolino “In Sicilia verso sanità modernizzata e al passo con i tempi”
PALERMO (ITALPRESS) – “Il tema è quello delle infrastrutture, del potenziamento della digitalizzazione: a cominciare dalla telemedicina, dal fascicolo sanitario, dal collegamento del Dipartimento di assistenza di primo e secondo livello, fino al teleconsulto per dare uno spazio di agibilità e adeguatezza delle prestazioni anche rispetto ai pazienti che insistono in area disagiate o nelle isole minori. E’ un momento di confronto serio sulle prospettive del PNRR. Noi come Regione siamo avanti con le progettualità che riguardano le case di comunità e gli ospedali di comunità e anche – a breve – le centrali operative territoriali saranno rese attive e funzionanti, che sono il sistema di riferimento sotto il profilo tecnologico per veicolare le informazioni e avere una sanità modernizzata e al passo con i tempi, capace di rispondere ai bisogni e alle esigenza da parte del cittadino”. Così Salvatore Iacolino, dirigente generale Dipartimento per la pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute della Regione Siciliana, a margine del convegno, “E-Health: Innovazione e Sviluppo. Interventi per migliori infrastrutture e contenimento della migrazione sanitaria nel Mezzogiorno”, organizzato dall’associazione I Sud del Mondo e che si è svolto a Palermo. xd6/vbo/gtr
Cascio “Spinta Pnrr velocizza processo digitalizzazione della sanità”
PALERMO (ITALPRESS) – “La scommessa del digitale è attuale e anche impellente. Perché la digitalizzazione dei processi è l’argomento che dopo la pandemia è venuto fuori con grandissima forza, peraltro la spinta data dalle risorse del PNRR sta velocizzando questa strada, per cui credo che il processo sia ormai avviato e in corso. Il governo nazionale sta lavorando in questi ultimi anni con grande sollecitudine, spingendo le amministrazioni locali a fare tutta una serie di atti che servono a rendere il digitale sempre più a misura della popolazione e questo passa attraverso la formazione del personale, la digitalizzazione dell’utente finale e una completa sintonia nel percorso”. Così Francesco Cascio, amministratore unico di Sicilia Digitale, a margine del convegno, “E-Health: Innovazione e Sviluppo. Interventi per migliori infrastrutture e contenimento della migrazione sanitaria nel Mezzogiorno”, organizzato dall’associazione I Sud del Mondo e che si è svolto a Palermo. xd6/vbo/gtr
Galvagno “Impegnati nel contrasto al fenomeno della droga”
PALERMO (ITALPRESS) – “Insieme al presidente Cracolici abbiamo fortemente voluto la presenza degli studenti ad ascoltare un anno di attività della Commissione antimafia: vogliamo avviare un percorso di educazione culturale, perché non si possono cambiare determinate persone a una certa età ma è meglio farlo nella formazione scolastica”. Lo sottolinea il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno a margine della relazione in Aula sull’attività della Commissione regionale antimafia nel 2023. “Il problema delle droghe è centrale, già nell’ultima finanziaria abbiamo messo oltre un milione di euro per il contrasto a questo fenomeno così dilagante; spero di portare avanti anche il disegno di legge che mi è stato sottoposto qualche mese fa dal presidente del Tribunale dei minori di Catania”, prosegue Galvagno. xd8/vbo/gtr
Presentato all’Ars bilancio attività della Commissione Antimafia
PALERMO (ITALPRESS) – “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in aula, all’Ars, della relazione sull’attività della commissione a un anno dal suo insediamento e che restituisce uno spaccato drammatico della Sicilia. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali, due le risoluzioni approvate e la stipula di un protocollo d’intesa con la Cesi. L’intervento del presidente Cracolici si è svolto in aula alla presenza del presidente della Regione, Renato Schifani, del presidente dell’Assemblea, Gaetano Galvagno, dei parlamentari, dei prefetti dell’Isola, del commissario dello Stato per la Regione e di una cinquantina di studenti del liceo linguistico Ninni Cassarà di Palermo. xd8/vbo/gtr
Mafia, Cracolici “Protocollo con Chiesa segnale concreto di contrasto”
PALERMO (ITALPRESS) – “Il protocollo d’intesa con la Chiesa siciliana è un incentivo a fare di più contro la mafia e confermare l’intervento della Chiesa stessa contro attività simboliche, come il divieto di far passare le processioni sotto le case dei boss o di far celebrare i funerali dei mafiosi”. Così il presidente della Commissione antimafia Antonello Cracolici, a margine della presentazione all’Ars della relazione sull’attività del suo ufficio a un anno dall’insediamento. “Come Papa Wojtyla anche Papa Francesco ha voluto far passare l’impegno della Chiesa tutta contro i mafiosi – prosegue Cracolici -. I siciliani hanno saputo reagire alle stragi del 1992, ma c’è bisogno che le istituzioni siano fisicamente presenti anche con le loro divise: in tantissimi Comuni della regione non esiste la videosorveglianza e questo è gravissimo“. xd8/vbo/gtr
Danni per forte vento all’aeroporto di Trapani, scalo rimane operativo
TRAPANI (ITALPRESS) – “In seguito al forte vento che si è abbattuto nel Trapanese, abbiamo aperto un tavolo di crisi in aeroporto per valutare i danni. Abbiamo messo in sicurezza il terminal che ha subito ingenti danni per garantire i primi voli regolari. Abbiamo ripristinato un minimo di normalità in aeroporto e si stanno valutando i danni del vento con raffiche che superavano i 150 km/h. Ora il vento è calato, tanto da assicurare regolari voli”. E’ quanto ha dichiarato Salvatore Ombra, presidente di Airgest, società di gestione dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani-Birgi. xa3/vbo
(fonte ufficio stampa Airgest)
Moro, Grasso “Si cerca verità? Novità ci sono ma non le legge nessuno”
PALERMO (ITALPRESS) – “Quando si pena a Moro si pensa a sei morti, ma Moro è la Costituzione, la persona, la storia di Italia”. Così Gero Grassi, autore del libro “Aldo Moro: la verità negata”, all’Italpress a margine di un convegno organizzato dalla DC nella sala Mattarella di Palazzo dei Normanni, a Palermo. “Moro – aggiunge – ci riporta anche alla guerra in Ucraina oggi, perché si fonda sugli accordi di Yalta nel 1945 e Moro fu ucciso per avere pensato e tentato di superare la bipolarizzazione mondiale tra Stati Uniti e Russia. Ancora si cerca la verità? Le novità ci sono, ma non le legge nessuno. La relazione approvata dal parlamento il 13 dicembre 2017, dopo i lavori della seconda commissione Moro, contiene l’80% della verità. Arrivare a 100 è impossibile perché ci sono dei fatti che se non li raccontano i protagonisti non possono essere scoperti”.
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