Video UEFA Euro 2024

Primo Piano Euro2024 – Settima Puntata

MILANO (ITALPRESS) – Nella settima puntata di Primo Piano Euro2024 condotta da Claudio Brachino, con il direttore editoriale di Italpress Italo Cucci, sono intervenuti: il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete, il campione del mondo 1982 Fulvio Collovati e il giornalista Pierluigi Pardo.
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Classe e lucidità Calafiori, adrenalina Retegui

LIPSIA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Storie piccole o grandi diceva Spalletti alla vigilia. Il capitolo scritto ieri, di enorme, ha avuto il pathos con cui gli azzurri hanno acciuffato una qualificazione che stava scivolando via verso calcoli e speranze sui fallimenti altrui. Al minuto 98 la storia è cambiata. Più in là vedremo se si potrà raccontare qualcosa di grande quando verrà il tempo dei bilanci. Promozioni a pieni voti, sufficienze e bocciature azzurre dopo la folle notte di Lipsia.
DONNARUMMA 7.5: Autogol a parte, insuperabile contro la Spagna, sulla soglia della perfezione contro i croati. Dice no al bolide di Susic dopo 5 minuti. Poi nella ripresa, in rapida sequenza para un rigore a Modric, fa un miracolo su Budimir, poi deve arrendersi all’eterno centrocampista del Real. CAPITAN NUMERO 1
DARMIAN 5: Spalletti lo manda in campo puntando sulla sua esperienza. Gioca nella difesa a tre, fa un paio di buone diagonali, ma perde palloni pericolosi nei pressi dell’area di rigore. Dopo l’1-0 croato va a fare il quinto di centrocampo, ma anche lì non è quello visto in nerazzurro. RIMANDATO
CALAFIORI 7.5: Prestazione da gigante. In difesa non sbaglia nulla, si sgancia a centrocampo come gli ha insegnato Thiago Motta. Gioca sempre a testa alta, il pallone tra i piedi non brucia mai, anche quando per gli altri scotta. Al minuto 98 tutti avrebbero buttato palla in area affidandosi ai santi e alle speranze, lui guadagna campo, punta dritto e allarga al momento giusto per Zaccagni. Sul pass per gli ottavi c’è la sua firma.
RIVELAZIONE AZZURRA
RETEGUI 6.5: Dopo due gare in panchina, ha la sua chance dall’inizio. Mette in campo quel che ha, lotta come sanno fare i centravanti argentini, attacca la profondità e ingaggia una bella battaglia con i centrali croati. Niente pigrizia, solo tanta voglia. Ma tra deviazioni ed errori di mira, una conclusione pulita non arriva. ADRENALINICO
ari/mrv

Tifosi azzurri felici dopo il pari con la Croazia che vale gli ottavi

LIPSIA (GERMANIA) (ITALPRESS) – La sofferenza prima, per un gol che sembrava non arrivare mai. Poi la gioia, in pieno recupero, quando tutto era praticamente perso e c’era già chi faceva i calcoli per capire come e se prenotare viaggi e biglietti per Francoforte o Monaco di Baviera. Alla fine l’ottavo estratto è quello sulla ruota di Berlino, stadio tanto caro agli azzurri dopo la vittoria del Mondiale 2006. Motivo di vanto e orgoglio, per chi è emigrato in Germania le notti magiche con la Nazionale valgono doppio. L’ironia non è mancata soprattutto dopo un pareggio simile che ha permesso alla squadra di Luciano Spalletti di strappare una qualificazione che stava sfuggendo via di mano, tra “il tiro a giro” e quel consiglio ai tifosi croati di iniziare a prenotare subito le meritate ferie.
pia/ari/gm/gtr

Zaccagni, da seconda linea a salvatore della patria

LIPSIA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Escludendo i due portieri, se non la 24esima scelta, è arrivato qui in Germania come una delle ultime soluzioni a disposizione di Spalletti. Mattia Zaccagni da Cesena, classe 1995, è entrato in lista in extremis. Il ct ha preferito lui ad Orsolini che, in campionato, aveva fatto meglio. Il centrocampista o esterno offensivo della Lazio, ha vinto la sfida con Orso grazie alla sua duttilità. Mentre la barca stava per affondare, il ct ha pensato a lui, lo ha gettato nella mischia a 8 minuti dalla fine, più gli 8 di recupero. E proprio all’ultimo istante, si è inventato un destro a giro da chirurgo…Sì, perchè quel piatto di prima intenzione aveva una precisione tale da raccogliere e incollare i cocci di un sogno che ormai sembrava svanito. Lì la differenza, oltre al tocco, la fa la lucidità, in una frazione di secondo, quando la palla, l’ultima palla, pesa quintali, lui ha trovato la scelta e la giocata giusta. Un tiro che ha ricordato quello di Del Piero a Dortmund nel 2006, o nel passato più recente quelli di Insgine. Ma nessuna sorpresa, Zaccagni questi colpi li ha, i tifosi della Lazio lo sanno. Con quella di ieri per lui settima presenza in azzurro. Quello di ieri è stato il suo primo gol. Il modo giusto per lasciare, finalmente, il segno anche in Nazionale. Fin qui anonimo, ora eroe e salvatore della patria. Ha tolto i campioni d’Europa dal baratro, li ha portati a Berlino dove ci attende la Svizzera. Zaccagni c’è, Spalletti lo ha sempre saputo e l’ha lanciato nel momento giusto. Ora quel che verrà si vedrà, ma intanto Zac…la storia continua.
ari/gm/gsl

Primo Piano Euro2024 – Sesta Puntata

MILANO (ITALPRESS) – Nella sesta puntata di Primo Piano Euro2024 condotta da Claudio Brachino, con il direttore editoriale di Italpress Italo Cucci sono intervenuti Marco Bellinazzo del Sole 24 Ore e Dario Ricci di Radio24.
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La barba al palo – L’Italia ringrazia Eupalla e va agli ottavi

PALERMO (ITALPRESS) – Il direttore editoriale di Italpress, Italo Cucci, parla di Croazia-Italia 1-1, un pari raggiunto in extremis dagli azzurri grazie a Zaccagni che permette di approdare agli ottavi degli Europei.
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Italia avanti a Euro2024, Lollobrigida “Ci ho sempre creduto”

NEW YORK (ITALPRESS) – Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, al Fancy Food di New York, esulta per il passaggio del turno degli azzurri arrivato in extremis contro la Croazia grazie al gol di Zaccagni.

xo9/mgg (video di Stefano Vaccara)

I tifosi croati colorano Lipsia in vista della gara con l’Italia

LIPSIA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Venticinquemila contro poco più di 10mila. La Croazia vince la sfida del tifo al Leipzig Stadium contro l’Italia. Già da ieri i tifosi croati hanno invaso Lipsia colorandola di bianco-rosso, ma anche del blu della seconda maglia. Un bel colpo d’occhio, ma anche tanto rumore, tra cori, balli, brindisi e fumogeni. La polizia tedesca, molto presente nelle zone più frequentate dal tifo croato, è dovuta intervenire avvisando, megafoni alla mano, che in Germania è vietata l’accensione dei fumogeni.
pia/ari/gm/gtr