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Curatoli “È la terza medaglia, non è da tutti”

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BASILEA (SVIZZERA) (ITALPRESS) – “È la terza medaglia, sono molto contento perché non è da tutti. Non era facile tornare a certi livelli ma con la mia costanza e tenacia, anche in un momento di piccola flessione vissuto nel corso dell’ultima stagione, ce l’abbiamo fatta”. Così Luca Curatoli dopo aver conquistato l’argento nella sciabola maschile agli Europei di scherma a Basilea.

mc/gtr (Fonte video: Federscherma)

Samele “Mi verrebbe da dire scusate il ritardo…”

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BASILEA (SVIZZERA) (ITALPRESS) – “Mi verrebbe quasi da dire scusate il ritardo… Sono felicissimo, vengo da un periodo complicato e difficile ed ero anche in dubbio se partire per questa gara. Sono molto soddisfatto, ho vinto una medaglia che cercavo da una vita”. Lo ha dichiarato Luigi Samele dopo la medaglia di bronzo conquistato nella sciabola maschile agli Europei di scherma a Basilea.

mc/gtr (Fonte video: Federscherma)

Gallo “Qualcosa di immenso vincere l’oro europeo”

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BASILEA (SVIZZERA) (ITALPRESS) – “Una gioia immensa vincere un Europeo 19 anni dopo un campione straordinario come Aldo Montano. Ed è fantastico farlo nel giorno in cui ha trionfato anche Arianna Errigo, la nostra portabandiera alle Olimpiadi, nonché su uno storico podio con tre sciabolatori azzurri“. Lo ha dichiarato Michele Gallo dopo aver vinto l’oro agli Europei di scherma nella sciabola maschile.

mc/gtr (Fonte video: Federscherma)

Errigo “Stanca ma felicissima, finalmente ho vinto”

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BASILEA (SVIZZERA) (ITALPRESS) – “Fantastico vincere dopo le emozioni vissute al Quirinale. E ora si può dire che, con me e Gimbo Tamberi, l’Italia ha scelto come alfieri anche due campioni d’Europa in carica. Un po’ come lui, in finale, ho messo del pathos…“. Così Arianna Errigo commenta l’oro nel fioretto femminile vinto agli Europei di Basilea.

mc/gtr (Fonte video: Federscherma)

Il Prescelto: Lamine Yamal, 16 anni e un futuro da star

PALERMO (ITALPRESS) – Non ha dovuto scegliere fra pillola rossa o pillola blu come il Neo di Matrix ma che sia il Prescelto in pochi hanno dubbi. Pure Thiago Messi, il figlio di Leo, è un suo ammiratore e sogna di giocare un giorno al suo fianco. Sedici anni appena, 17 il prossimo 13 luglio, alla vigilia della finale degli Europei, Lamine Yamal è già una star e non solo del calcio spagnolo. Il ct de la Fuente, parlando di lui, sostiene che abbia il talento degli eletti e non è l’unico a pensarlo. Nato a pochi chilometri dal Camp Nou, altro segno del destino, papà marocchino e mamma originaria della Guinea Equitoriale, Lamine Yamal si è preso di prepotenza la scena nell’ultimo anno. In realtà già a settembre 2022 Xavi, che di talento se ne intende, lo aveva aggregato alla prima squadra del Barcellona e nell’aprile dello scorso anno gli ha regalato il debutto a 15 anni, 9 mesi e 16 giorni, il più giovane esordiente di sempre nella storia blaugrana. Di record di precocità ne verranno altri, in Liga, in Champions e soprattutto in nazionale: lo scorso settembre arriva la prima chiamata della Spagna, de la Fuente lo butta dentro contro la Georgia e Lamine va subito a segno, diventando allo stesso tempo il più giovane ad aver esordito e segnato con le Furie Rosse a soli 16 anni e 57 giorni. Velocità, dribbling, sterzate, gol ma anche assist, una capacità di saltare l’uomo impressionante: anche se lui si sente più vicino a Neymar, i paragoni con Messi, un altro che dalla Masia si è fatto largo fra i grandi, sono già arrivati puntuali. E Lamine? In ritiro si è portato i libri per studiare, perchè ha ancora la scuola dell’obbligo da finire e poco tempo davanti visto che potrebbe giocare anche alle Olimpiadi di Parigi. Perchè i piedi sono importanti ma la testa conta anche di più e quella di questo ragazzino sbarbatello sembra già quella di chi vuole ritagliarsi uno spazio nella storia.
pia/ari/gm/gtr

Esperienza e talento, la ricetta che fa sognare la Spagna

PALERMO (ITALPRESS) – Prendere del talento, mescolarlo all’esperienza, aggiungere giusto un pizzico di tiki-taka come condimento per un gioco posizionale che tende alla profondità. Chef: Luis de la Fuente. Come una paella raffinata in cui far sposare gli ingredienti più diversi, nella Spagna versione Euro2024 convivono varie anime, dal vecchio Jesus Navas all’infante Lamine Yamal, dal motore Rodri al puntero Morata, dall’elettrico Nico Williams al jefe Nacho. Un bel mix sul quale puntare forte dopo la grande delusione del Mondiale in Qatar, con conseguente rivoluzione in panchina: adios Luis Enrique, panchina a de la Fuente, uno che si è fatto tutta la gavetta in Federazione fra le varie nazionali giovanili e che parecchi di quelli oggi in gruppo li ha cresciuti e allevati. Il nuovo corso ha già dato i primi frutti: Nations League in bacheca e un girone di qualificazione dominato. E se qualcuno avesse ancora dei dubbi, ecco i tre schiaffi alla Croazia per inaugurare l’Europeo. Non sarà forse la generazione d’oro che nel 2012 vinceva il suo secondo Europeo di fila ma sul fuoco è in cottura un piatto da ristorante stellato. Se è vero che in difesa non ci sono più i Sergio Ramos o i Puyol, è sempre in mezzo al campo che le Furie Rosse hanno il loro centro di gravità permanente: Rodri è lo stakanovista del Manchester City perchè Guardiola non ci rinuncia quasi mai, ma anche i piedi di Zubimendi e Pedri sono abbastanza educati. Morata non è un bomber di razza ma i suoi gol sono sempre pesanti, Oyarzabal è un altro su cui poter contare e poi c’è lui, il prescelto, l’eletto, 16 anni appena e un futuro da campione già scritto, Lamine Yamal. Le ambizioni della Spagna passano da soprattutto da lui, dalle sue intuizioni, dalla sua intesa con l’amico Nico Williams, altro ragazzino terribile al soldo di de la Fuente. Il rischio che la paella spagnola ci vada di nuovo di traverso è alto: negli ultimi cinque confronti tre vittorie delle Furie Rosse e due pareggi, compreso quello del 2021 dove poi l’Italia passò ai rigori. Nei novanta minuti non li battiamo dagli Europei del 2016: era la nazionale underdog di Conte, opposta alla Spagna campione in carica di Piquè, Iniesta e David Silva. Perchè un bel piatto di pasta asciutta sa essere più buono di qualsiasi paella.
glb/gm/gtr

Primo Piano Euro2024 – Terza Puntata

MILANO (ITALPRESS) – Nella terza puntata di Primo Piano Euro2024 condotta da Claudio Brachino, con il direttore editoriale di Italpress Italo Cucci sono stati ospiti in studio i giornalisti Marco Civoli e Franco Ordine.
gm/ic/ari/mrv/gtr/gsl

Palma “Quasi tutte le big azzurre al Palermo Ladies Open”

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PALERMO (ITALPRESS) – La 35esima edizione del Palermo Ladies Open (Wta 250) prende forma con un tabellone di partecipanti di grande prestigio: da Elina Svitolina a Laura Badosa, da Sara Errani a Elisabetta Cocciaretto. L’entry list del torneo è stata resa nota al Country Club di Palermo dal presidente del circolo Giorgio Cammarata e dal direttore della manifestazione Oliviero Palma. Il Ladies Open si svolgerà dal 13 al 21 luglio e sono quattro le italiane in tabellone: oltre a Cocciaretto, quinta testa di serie nonché numero 44 del ranking Wta, ci sono Lucia Bronzetti (finalista nel 2022 e n. 67 Wta), Martina Trevisan (90) e appunto Sara Errani (91), che su questi campi aveva esordito nel 2003 vincendo il torneo nel 2012. La prima testa di serie sarà l’ex numero 3 Wta Svitolina, mentre Badosa (ex 2) entrerà con una wild card. “Sarà un tabellone davvero interessante, sia in singolo che in doppio, e verrà compilato sabato 13 luglio in una cerimonia all’Hotel La Torre che trasmetteremo in diretta sui social – racconta Palma – Non era mai successo nelle precedenti 34 edizioni che l’ultima testa di serie del tabellone principale fosse dentro la top 100 del ranking Wta”.
(ITALPRESS).
xd8/mc/gtr