Lavoro & Welfare

Calderone “No al salario minimo per legge, stimolare contrattazione”

ROMA (ITALPRESS) – «Non sono favorevole al salario minimo per legge. Penso che sia importate guardare alla direttiva europea sul salario minimo, là dove c’è un sistema di contrattazione collettiva forte come quello che abbiamo noi va assegnata la responsabilità di individuare le soglie minime per i singoli contratti. E’ importante stimolare la contrattazione, più che imporre per legge un importo che potrebbe non essere adeguato alle singole attività e a i contesti territoriali. Credo sia importante dare segnale di rivitalizzazione e di contrattazione collettiva». Lo afferma il ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone, ai microfoni di “Non stop news” su Rtl 102.5.

– foto Agenziafotogramma.it –

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Lavoro, disoccupazione in calo al 7,8%

ROMA (ITALPRESS) – A marzo 2023, rispetto al mese precedente, all’aumento degli occupati si associa la diminuzione dei disoccupati e la sostanziale stabilità degli inattivi. Lo rileva l’Istat. L’occupazione cresce (+0,1%, pari a +22mila unità) per uomini e donne, dipendenti e per tutte le classi d’età tranne quella dei 25-34enni, per cui risulta in calo. Il tasso di occupazione è stabile al 60,9%. Il numero di persone in cerca di lavoro, rispetto a febbraio 2023, diminuisce (-1,1%, pari a -22mila unità) tra gli uomini, le donne e tra chi ha almeno 35 anni. Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,8% (-0,1 punti), quello giovanile al 22,3% (-0,1 punti).
La stabilità del numero di inattivi – tra i 15 e i 64 anni – è sintesi della crescita tra gli uomini e tra chi ha 50 anni o più e della diminuzione tra le donne, i 15-24enni e i 35-49enni. Il tasso di inattività rimane invariato al 33,8%.
Confrontando il primo trimestre 2023 con quello precedente, si registra un incremento del numero di occupati (+0,4%, pari a +90mila unità).
La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa all’aumento delle persone in cerca di lavoro (+0,6%, pari a +12mila unità) e alla diminuzione degli inattivi (-1,0%, pari a -125mila unità).
Il numero di occupati a marzo 2023 supera quello di marzo 2022 dell’1,3% (+297mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa; il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 0,9 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,5 punti) perchè la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.
Rispetto a marzo 2022, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-5,1%, pari a -106mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,2%, pari a -281mila).

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Sogin, a Caorso il teatro per la salute e la sicurezza sul lavoro

CAORSO (ITALPRESS) – La centrale nucleare di Caorso ha ospitato una rappresentazione teatrale sulla salute e sicurezza sul lavoro dal titolo “Il Bianco Silenzio. Per un lavoro sicuro”. Un’iniziativa sostenuta dall’Organo Commissariale di Sogin in occasione della Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, che si celebra il 28 aprile, per promuovere e diffondere la cultura della sicurezza dei lavoratori e degli ambienti di lavoro.
La Giornata Mondiale della Salute e Sicurezza sul Lavoro è stata istituita nel 2003 dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) per sensibilizzare e riflettere sulla cultura della prevenzione nei contesti professionali.
Lo spettacolo è stato messo in scena da Manicomics Teatro e narra le storie di tre lavoratori vittime di incidenti sul lavoro. L’opera è scritta per rafforzare nel pubblico la sensibilità? e la consapevolezza nei confronti di un tema cosi? importante e delicato.
All’iniziativa sono intervenute, tra l’altro, le rappresentanze sindacali territoriali e le diverse figure professionali di Sogin e della controllata Nucleco impegnate, in prima linea, nella protezione dei lavoratori. L’appuntamento è stato un momento di riflessione comune.
Le misure adottate da Sogin nell’ambito della tutela della salute e dell’ambiente durante le attività quotidiane, in particolare, nel mantenimento in sicurezza degli impianti nucleari, nel decommissioning e nella gestione dei rifiuti convenzionali e radioattivi sono allineate agli standard internazionali, all’interno del Sistema di Gestione Integrato – che comprende la Sicurezza sul Lavoro – certificato secondo gli standard UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001 e UNI ISO 45001.
Con la formazione sui temi legati alla sicurezza l’azienda, “da sempre, investe per il suo personale e per quello degli appaltatori. Lo scorso anno sono state erogate circa 17 mila ore di formazione specifica – si legge in una nota -. Sogin conferma, con questa iniziativa, il suo costante impegno al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile n. 3 – Salute e benessere – e n. 8 – Lavoro dignitoso e crescita economica – dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”.

– foto ufficio stampa Sogin –

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Sicurezza sul lavoro, in Veneto nasce Innova Consulting

Innova Safety Srl e Sis Consulting Srl hanno deciso di unirsi per formare il più grande polo padovano in materia di servizi e formazione nella sicurezza sul lavoro. L’accordo tra le due società, sancito alla fine del 2022, ha dato vita ad Innova Consulting Srl, una realtà che conta oltre 4.000 clienti sparsi in tutto il territorio regionale e non solo. Questa unione fa parte di un piano strategico di espansione e crescita continuativa intrapreso da Innova negli ultimi dieci anni.

Le origini di Innova Safety

Innova Safety è stata fondata nel 2010 come società di servizi per consulenze e formazione in materia di sicurezza sul lavoro (https://www.innovaformazione.it/). L’azienda, che ha sede a Ponte San Nicolò, Padova, rappresenta un punto di riferimento per migliaia di piccole e medie imprese del territorio che si affidano ai professionisti di Innova per essere in regola con le numerose normative riguardanti la sicurezza sul lavoro.

La fusione con Sis Consulting Srl, realtà affermata nel campo della formazione aziendale, sicurezza sul lavoro e consulenza ambientale, permette quindi di aggiungere una nuova sede anche a Santa Giustina in Colle, andando così a coprire capillarmente il territorio provinciale, espandendosi anche nell’alta padovana.

Innova Consulting Srl: specialisti e professionisti del team

I quattro soci di Innova Consulting Srl, Filippo Biolo, Marco Bordin, Federico Gusella e Alberto Calzavara, hanno commentato l’operazione con grande soddisfazione, sottolineando come la fusione con Sis Consulting e i nuovi soci Chiara Pinton e Sebastiano Caon, abbia permesso alla società di arricchire ulteriormente l’offerta di servizi e corsi formativi: “La fusione con Sis Consulting e con i nuovi soci Chiara Pinton e Sebastiano Caon, ci darà l’opportunità di fornire un ventaglio di servizi maggiore ai nostri clienti, grazie a un rinnovato apparato di specialisti e professionisti che entrano a far parte del team. L’obiettivo è espandersi ancora, per raggiungere nuovi clienti e sviluppare un’economia di scala”.

L’offerta formativa di Innova Consulting Srl

La società ha ampliato il ventaglio dei corsi già esistenti, offrendo soluzioni personalizzate in base alle esigenze delle singole aziende. Il polo formativo di Innova Consulting Srl si è arricchito con nuovi corsi di formazione, tra cui quello sui diisocianati, un tema di grande attualità nell’ambito della sicurezza sul lavoro. Grazie a questo corso, i partecipanti acquisiscono le competenze necessarie per prevenire gli effetti nocivi dei diisocianati, sostanze presenti in molti prodotti industriali e che possono causare gravi malattie respiratorie. Il corso, che è disponibile sia in modalità online che in aula, è tenuto da docenti altamente qualificati e prevede sia lezioni teoriche che esercitazioni pratiche.

Ma i nuovi corsi di formazione di Innova Consulting Srl non si fermano qui. La società offre una vasta gamma di corsi su vari temi, tra cui la sicurezza nei luoghi di lavoro, la prevenzione degli incendi, la gestione dei rischi, l’ergonomia, la sicurezza alimentare, la formazione dei lavoratori, la sicurezza sulle macchine e molti altri. Tutti i corsi sono tenuti da docenti altamente qualificati e prevedono un’attenta analisi delle esigenze del cliente, al fine di offrire un servizio personalizzato e adatto alle proprie necessità.

Oltre al corso sui diisocianati, Innova Consulting Srl ha ampliato la propria offerta formativa con corsi su altri temi cruciali per la sicurezza sul lavoro. Ad esempio, la società offre corsi sulla prevenzione incendi, sulle procedure di evacuazione, sulla gestione dei rischi chimici, sulla sicurezza nei cantieri edili, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e molto altro ancora.

Tutti i corsi sono tenuti da docenti altamente qualificati, che vantano una vasta esperienza nel campo della sicurezza sul lavoro e della formazione professionale.

Innova Consulting Srl adotta un metodo di formazione personalizzato, in grado di soddisfare le esigenze specifiche dei propri clienti e garantire un’esperienza formativa altamente efficace. Rappresenta, quindi, un punto di riferimento per le aziende che desiderano investire nella sicurezza dei propri lavoratori, offrendo servizi di alta qualità e corsi di formazione sempre aggiornati.

Lavoro, G7 “Puntare su investimenti in competenze e cooperazione”

ROMA (ITALPRESS) – Il G7 dei Ministri del Lavoro di Kurashiki (Giappone) si chiude con la firma di un piano d’azione che impegna Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti a investire sulle competenze delle persone e la loro inclusione nel mercato del lavoro per lo sviluppo delle carriere e una maggiore resilienza di fronte ai cambiamenti strutturali a cui assistiamo.
Ampio il confronto nel corso degli incontri del 22 e 23 aprile, durante i quali si è guardato alle politiche necessarie per far fronte alle nuove articolazioni e richieste del mercato del lavoro, e quindi della società, alla luce dei cambiamenti demografici, della trasformazione digitale e della transizione verso la cosiddetta “green economy”. Sugli strumenti utili a intervenire a ridurre cause ed effetti della mancanza di manodopera, del mismatch tra competenze richieste e offerte, della bassa inclusione di donne, giovani, disabili si è concentrata la Dichiarazione finale della riunione del G7 con cui si sottolinea l’importanza di un impegno congiunto a promuovere il lavoro dignitoso.
«Abbiamo condiviso – ha detto il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone – la necessità di sostenere lavoratori e imprese nel percorso di adattamento ai cambiamenti, anche rispetto alle innovazioni richieste dai mutati contesti produttivi e relazionali a cui facciamo riferimento, assicurando che le transizioni avvengano in modo equo e sostenibile a ogni livello».
L’impegno – spiega il ministero del Lavoro – è a non lasciare indietro nessuno, contribuendo attraverso la cooperazione di tutti gli stakeholder del mondo del lavoro a creare un circolo virtuoso tra il benessere dei lavoratori e la vitalità dell’economia affinchè una crescita in linea con la produttività sia in grado di generare ulteriori investimenti sul capitale umano. Resilienza, inclusione, formazione continua, salute e sicurezza sul lavoro alcune delle parole chiave del G7 di Kurashiki per la progettazione degli interventi nel mondo del lavoro nel post-pandemia, richiamati anche dal ministro Calderone durante i suoi interventi, insieme alla necessità di promuovere l’equità di genere e la partecipazione attiva dei giovani.

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In 5 anni 2,7 milioni di occupati andranno in pensione

ROMA (ITALPRESS) – Tra il 2023 e il 2027 il mercato del lavoro italiano richiederà 3,8 milioni di addetti, nel dettaglio 2,7 milioni (pari al 71,7 per cento del totale) in sostituzione delle persone destinate ad andare in pensione e più di un milione di nuovi ingressi (il 28,3 per cento del totale) legati alla crescita economica prevista in questo quinquennio. A legislazione vigente, pertanto, nei prossimi 5 anni quasi il 12 per cento degli italiani lascerà definitivamente il posto di lavoro per aver raggiunto il limite di età. La stima è dell’Ufficio studi della CGIA che ha elaborato i dati del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal.
Dei 2,7 milioni di addetti totali che nei prossimi anni scivoleranno verso la quiescenza, la metà, poco meno di 1,4 milioni, interesserà i dipendenti privati e oltre 670 mila ciascuno il pubblico impiego e il mondo del lavoro autonomo. “Tuttavia, se calcoliamo l’incidenza della domanda sostitutiva sul totale del fabbisogno occupazionale in ciascuna delle tre posizioni professionali analizzate (dipendenti privati, dipendenti pubblici e indipendenti), il valore più elevato, pari al 91,6 per cento del totale, riguarderà il pubblico impiego”, spiega la Cgia.
“Se, invece, analizziamo le filiere produttive/economiche più interessate dall’esodo degli occupati verso la pensione, in termini assoluti scorgiamo la salute (331.500 addetti), attività immobiliari, noleggio/leasing, vigilanza/investigazione, gli altri servizi pubblici e privati (pulizia, giardinaggio e pubblica amministrazione che non include la sanità, l’assistenza sociale e l’istruzione) (419.800) e, in particolar modo, il commercio e il turismo (484.500) – prosegue la nota -. Se, anche in questo caso, misuriamo l’incidenza della domanda sostitutiva sul fabbisogno occupazionale, i settori che entro i prossimi 5 anni si troveranno maggiormente in “difficoltà” saranno la moda (91,9 per cento), l’agroalimentare (93,4 per cento) e, in particolar modo, il legno-arredo (93,5 per cento). Insomma, i principali settori del nostro made in Italy rischiano di non poter più contare su una quota importante di maestranze di qualità e di elevata esperienza”.
A livello regionale, nel prossimo quinquennio l’incidenza percentuale della domanda sostitutiva sul fabbisogno occupazionale totale interesserà, in particolare, il Veneto (73,4 per cento), il Molise (78,5 per cento), il Piemonte/Valle d’Aosta (82 per cento), l’Abruzzo (82,5 per cento) e la Liguria (85,5 per cento). La regione d’Italia più investita da questo fenomeno sarà la Basilicata (88,3 per cento).
“Il progressivo invecchiamento della popolazione italiana sta provocando un grosso problema al mondo produttivo – sottolinea la Cgia -. Da tempo, ormai, gli imprenditori – anche del Sud – denunciano la difficoltà di trovare sul mercato del lavoro personale altamente qualificato e/o figure professionali di basso profilo. Se per i primi le difficoltà di reperimento sono strutturali a causa del disallineamento che in alcune aree del Paese si è creato tra la scuola e il mondo del lavoro, per le seconde, invece, sono opportunità di lavoro che spesso i nostri giovani, peraltro sempre meno numerosi, rifiutano di occupare e solo in parte vengono “coperti” dagli stranieri. Una situazione che nei prossimi anni è destinata a peggiorare: in primo luogo, come dicevamo, per gli effetti della denatalità e in secondo luogo per la cronica difficoltà che abbiamo a incrociare la domanda e l’offerta di lavoro”.

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Calderone “Garantiremo sostegno ai più deboli”

ROMA (ITALPRESS) – “Si tratta di interventi frutto di una visione globale, quindi vanno valutati tutti assieme quando saranno ufficiali. L’obiettivo è non escludere nessuno dalle iniziative dello Stato, che devono però mirare non all’assistenza fine a sè stessa, ma a far lavorare il maggior numero possibile di persone”. Lo dice, in un’intervista al Corriere della Sera, la ministra del Lavoro Marina Calderone a proposito delle modifiche al Reddito di Cittadinanza. “L’errore in passato è stato quello di volere gestire con la stessa misura politiche passive e attive”. “Anzi – afferma ancora la ministra – pensiamo di ampliare la platea dei nuclei familiari in condizioni di fragilità, come ad esempio chi ha in famiglia malati molto gravi. E sul fronte politiche attive stiamo creando le condizioni affinchè i disoccupati trovino occupazione nei posti di lavoro che in Italia ci sono”. Su una possibile riforma delle pensioni “la sostenibilità è un tema centrale e richiede attente valutazioni sulle risorse da impiegare e sui percorsi da attivare. A questo proposito, per la valutazione dell’incidenza della spesa previdenziale e assistenziale, abbiamo ricostituito l’Osservatorio per la spesa previdenziale”.
La legge sull’equo compenso “è un primo passo verso tutele più ampie per i lavoratori autonomi. Potrà essere migliorata, anche grazie ai tavoli di confronto con gli organismi di rappresentanza delle professioni che ho avviato appena insediatami”.
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Fondimpresa, promuovere la formazione e l’innovazione

ROMA (ITALPRESS) – Il futuro del lavoro protagonista della due giorni promossa da Fondimpresa, il primo Fondo Interprofessionale italiano con oltre 211.000 aziende aderenti e quasi 5 milioni di lavoratori, “Il lavoro al centro. Innovare la formazione continua, innovare il paese nell’anno europeo delle competenze”.
Annamaria Trovò, vicepresidente Fondimpresa, ha aperto l’evento: “il lavoro non è solo mezzo di sostentamento, ma anche fattore di integrazione sociale e forma fondamentale di espressione della persona. C’è chi prevede un futuro in cui l’automazione porterà precarietà e disoccupazione. Altri invece, come noi, ritengono che l’innovazione tecnologica possa produrre crescita e nuovo lavoro, com’è accaduto nella storia fino dalla Rivoluzione Industriale”. Trovò ha spiegato che “il futuro del lavoro non dipende soltanto dalla tecnologia, sarà condizionato da come sapremo affrontare l’innovazione in un contesto sociale e globale caratterizzato da cambiamenti e trend importanti a livello demografico sociale ed economico. Non sappiamo con certezza quali e quante professioni svaniranno da qui al prossimo futuro, ma quello che sappiamo con certezza è che tutti o quasi i lavori si trasformeranno e avranno bisogno di lavoratori con competenze aggiornate per potere essere svolti”.
Fondimpresa con i suoi ospiti ha affrontato il tema lavoro legato alle principali trasformazioni produttive, ai cambiamenti professionali e alle sfide e le nuove opportunità che ne derivano.
Il convegno ha lo scopo di stimolare il dibattito sul ruolo della formazione continua e l’innovazione nel campo del lavoro, nonchè di promuovere l’importanza delle competenze nel contesto dell’Anno Europeo delle Competenze. Nel messaggio inviato alla platea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato come “gli investimenti nella formazione rappresentano un importante catalizzatore di opportunità in mercati del lavoro in continua evoluzione”.
Il presidente di Fondimpresa, Aurelio Regina, ha espresso “gratitudine per il sostegno del Presidente Mattarella” e ha ribadito l’impegno dell’organizzazione a lavorare insieme a istituzioni, imprese e lavoratori per promuovere la formazione e l’innovazione, migliorando così la competitività e la qualità del lavoro in Italia: “il messaggio del Presidente Mattarella arriva in un momento in cui l’Italia e l’Europa stanno affrontando sfide significative nel campo del lavoro, tra cui la crescente digitalizzazione, l’automazione e la necessità di nuove competenze per affrontare le sfide ambientali e sociali. L’investimento nella formazione continua e nella formazione professionale è cruciale per garantire che i lavoratori possano adattarsi e prosperare in questo scenario in rapida evoluzione”.
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