Lavoro & Welfare

Healthy virtuoso e Aidp, “E’ welfare challenge”

La sfida lanciata sull’app Healthy Virtuoso da parte di AIDP Lombardia (Associazione italiana per la Direzione del Personale) è un’iniziativa che attraverso un meccanismo di gamification, incentivi e riconoscimenti ha visto sfidarsi oltre 100 HR Manager tra le più importanti aziende Italiane. Durante la challenge lanciata il 3 agosto 2020 e conclusa l’11 settembre 2020, tutti i partecipanti (Direttori del Personale e professionisti del settore delle Risorse Umane) hanno avuto la possibilità di misurare la propria attività fisica ed il proprio stile di vita, avendo come primario riferimento se stessi. La sfida consisteva in una challenge in cui le persone potevano accumulare crediti camminando, correndo, dormendo, facendo meditazione o sfidando gli altri utenti a chi svolge più passi o attività fisica in un arco temporale.
I risultati sono stati sorprendenti: durante i 38 giorni della Challenge AIDP sono stati effettuati 30.242.296 passi, pari a 2.117.480 chilometri.
In alcuni giorni la media di passi giornaliera registrata dei partecipanti AIDP è stata di oltre 11 mila passi per persona, doppiando le performance medie standard degli Italiani (5296 passi al giorno). La corsa è stata infine l’attività fisica preferita, con una media di 220 minuti per utente, seguita da bici con 146 minuti, e infine da “hiking”, tennis e nuoto.
(ITALPRESS/WEWELFARE.IT).

Mobilità sostenibile, un benefit da pagare

I voucher per la mobilità sostenibile erogati ai dipendenti, pubblici o privati, sono tassabili come un qualunque altro fringe benefit se si supera nel complesso la soglia di esenzione (quella ordinaria è di 258,23 euro) per il periodo di imposta d riferimento.
Lo ricorda l’Agenzia delle Entrate rispondendo all’interpello n.
293 del 31 agosto 2020, secondo l’Agenzia delle Entrate, gli incentivi aziendali erogati in relazione al tragitto casa lavoro concorrono interamente a formare il reddito del lavoratore.
La domanda era stata sottoposta da una città metropolitana capofila di un gruppo di Comuni aderenti al progetto “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casascuola e casa-lavoro di cui al Decreto Ministeriale 20 luglio 2016, n. 208, in forza del quale erano intenzionati a erogare ai propri dipendenti dei “buoni mobilità”per il tragitto “casa-lavoro-casa” pari a euro 0,25/km, con un tetto massimo all’importo del “buono mobilità” di 50 euro/mese, da erogare in un’unica soluzione, alla fine del periodo (31 ottobre 2019) e comunque non oltre dicembre 2019.
L’interpretazione letterale dell’art 51 comma 2 lettere d) e d) bis del TUIR, infatti, non contempla come welfare aziendale esente, senza limiti di importo, i bonus che nascono per incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi. Tale norma fa rientrare invece nel welfare aziendale esente, senza limiti di importo: gli abbonamenti a mezzi di trasporto pubblici e le somme per l’acquisto degli abbonamenti stessi (circolare 29 marzo 2018 n. 5/E) Con il decreto agosto, il tetto di esenzione si è innalzato a 516,46 euro ma solo per il 2020 dal DL n. 104/2020 (cd. Decreto Agosto). In misura ordinaria, il tetto massimo oltre il quale scatta la tassazione è 258,23 euro.
(ITALPRESS/WEWELFARE.IT).

Generali Italia e Bocelli Foundation, dono per ospedali pediatrici

MILANO (ITALPRESS/WEWELFARE.IT) – Generali Italia continua a perseguire la sua attenzione alle politiche di welfare e a soluzioni allargate alla sfera sociale che interessino da vicino gli individui e il rispetto del loro benessere, per questo insieme ai suoi Agenti ha deciso di supportare i bambini e i ragazzi dei reparti di lunga degenza degli ospedali pediatrici italiani. ABF Andrea Bocelli Foundation e Generali si schierano così, ancora una volta, dalla parte delle comunità che si trovano in situazioni di difficoltà. L’accesso all’educazione è da sempre il fulcro del lavoro di ABF, in Italia e all’estero, quale elemento di espressione della mission “empowering people and communities”. Come community leader, ABF, grazie ai fondi raccolti con la seconda campagna avviata nella fase 2 dell’emergenza Covid-19, ha deciso di sviluppare “Con Te, per disegnare il futuro”.
Un impegno concreto che Generali Italia, insieme alla Fondazione The Human Safety Net, porta avanti in Italia anche con “Ora di Futuro”, il progetto di educazione per i bambini che coinvolge insegnanti, famiglie, scuole primarie e reti non profit.
Quest’autunno, ABF, con il supporto di Generali Italia, sarà pronta per consegnare a studenti e insegnanti gli strumenti necessari a migliorare la didattica a distanza con la realizzazione di spazi didattici all’interno di alcuni ospedali della rete AOPI, per contribuire ad abbattere le barriere che possono ostacolare lo sviluppo del talento delle nuove generazioni, soprattutto in un contesto delicato come quello del ricovero ospedaliero.
In particolare, le nuove iniziative ABF per l’educazione a distanza saranno mirate alla creazione di:
Creazione di una biblioteca di devices, in grado di permettere agli studenti di connettersi con insegnanti ed educatori;
Elaborazione di piattaforma per l’ABF Lab, che consentirà l’accesso a una serie di contenuti on line anche interattivi per l’educazione;
Formazione della figura dell’atelierista digitale, un bibliotecario 4.0 in grado di supportare insegnanti, genitori e studenti nel corretto uso degli strumenti e nell’uso degli stessi anche per mantenere o sviluppare relazioni.
“Già prima dell’emergenza Covid-19 ci eravamo avvicinati al mondo della didattica negli ospedali – spiega Laura Biancalani, Direttore ABF – Oggi, dopo che tutti noi abbiamo sperimentato cosa significa apprendere a distanza e quali difficoltà porta con sè, l’Andrea Bocelli Foundation e Generali si impegnano a cercare di fornire agli studenti che affrontano un percorso ospedaliero gli strumenti necessari per la realizzazione del proprio potenziale, in linea con il Global Goal dell’ONU 4 ‘Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tuttì”.
Daniela Ara, Head of CSR and Sponsorship di Generali Italia, ha dichiarato: “Siamo impegnati ogni giorno per avere un impatto positivo nell’economia reale e rafforzare il nostro ruolo sociale di assicuratori. Con questo progetto, insieme alla Fondazione Bocelli, siamo vicini ai bambini dei reparti di lunga degenza degli ospedali pediatrici italiani per offrire loro un supporto concreto. Questo significa per noi agire insieme per generare fiducia attraverso azioni concrete e immediate a supporto delle comunità”.
Generali Italia da anni sostiene l’Andrea Bocelli Foundation. Solo un mese fa, avveniva la donazione di ABF della Tac multistrato 128 slices Revolution Evo all’Ospedale di Camerino (MC), realizzata con i fondi raccolti nella fase 1 dell’emergenza e grazie al prezioso sostegno di Generali, i cui dipendenti hanno devoluto 10.000 ore lavorative per il Fondo Internazionale di Generali.
(ITALPRESS).

Intesa Sanpaolo, premiato il welfare della diversità e inclusione

MILANO (ITALPRESS/WEWELFARE.IT) – Intesa Sanpaolo è stata inclusa al 76esimo posto nel Diversity & Inclusion Index di Refinitiv, indice internazionale che seleziona le 100 aziende al mondo quotate in borsa, come più inclusive e attente alle diversità nell’ambiente di lavoro. L’indice viene composto analizzando i dati disponibili da fonti pubbliche come bilanci di sostenibilità, relazioni finanziarie, siti web aziendali, notizie stampa.
Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO Intesa Sanpaolo, ha commentato “L’inserimento nell’indice premia l’impegno di Intesa Sanpaolo verso i temi di equità, impegno che si esprime in misure concrete come l’inserimento di un KPI (obiettivo gestionale) specifico per premiare chi ha una gestione attenta all’equità di genere, strumenti di welfare all’avanguardia, progetti per la disabilità. Un ambiente di lavoro inclusivo a ogni livello permette alle persone di esprimere al meglio le proprie competenze e rende il Gruppo sempre più solido e competitivo a livello internazionale”.
Il Diversity & Inclusion Index pubblicato da Refinitiv si propone di misurare in modo trasparente e oggettivo l’operato di oltre 9.000 società, a livello globale, in termini di diversità e inclusione sulla base di 24 metriche riconducibili a quattro categorie chiave: diversità di genere, inclusione, sviluppo delle persone e controversie.
In fatto di pari opportunità e inclusione, Intesa Sanpaolo ha fatto scuola: sono stati introdotti strumenti concreti come un KPI (obiettivo gestionale) specifico per premiare i manager attenti all’equità di genere, oltre a programmi di accelerazione delle carriere femminili e specifici percorsi formativi per favorire l’inclusione; il sistema integrato di welfare si è evoluto negli anni, con un’ampia gamma di soluzioni – ad esempio banca del tempo, asili nido aziendali, permessi più ampi per maternità/paternità, smart working, orari flessibili in entrata e uscita, part-time – che affrontano concretamente il tema della gestione del tempo e dell’equilibrio tra esigenze
aziendali e personali dei dipendenti. Con la creazione nel 2018 di una struttura ad hoc a diretto riporto della Chief Operating Officer, l’approccio di Intesa Sanpaolo alla D&I ha ricevuto nuovo impulso e metodo.
Oltre alla consolidata collaborazione con la Fondazione Marisa Bellisario e Valore D Intesa Sanpaolo si distingue per le numerose iniziative che promuovono la parità di genere, tanto da essere stata inserita nell’indice 2020 “Bloomberg Gender-Equality Index” (GEI), che valuta l’impegno e le azioni delle principali società quotate a livello globale ed è stata riconosciuta da Equileap Research nella top 5 del FTSE MIB 40 (al secondo posto) nella classifica “2020 Gender Equality in Spain, Italy and Greece”. Ha inoltre ricevuto il Diversity & Inclusion Award 2019, riconoscimento alle aziende che promuovono politiche di avviamento lavorativo per le persone svantaggiate.
Alcune delle principali iniziative di Diversity Management di Intesa Sanpaolo: Adesione ai Women’s Empowerment Principles – WEPs promossi dall’ONU; KPI dedicato alla valorizzazione del talento femminile incluso nella valutazione delle performance di oltre 1.100 manager; Survey sul tema inclusione per tutto il perimetro Italia e successive iniziative di ascolto mirato in molte strutture; Definizione della Strategia Diversity & Inclusion; Formazione su uncoscious bias per Top Management; Avvio programma per le persone lungo-assenti per instaurare un rapporto di vicinanza durante l’assenza (avviata fase pilota su lungo-assenza per maternità); Inserimento in tirocinio di persone con Sindrome di Down; Progetti specifici per supportare l’empowerment e il talento femminile; Partecipazione attiva di più di 65 Role Model all’iniziativa Inspiring Girls (in partnership con Valore D).
(ITALPRESS).

Welfare, Confindustria Cuneo, 4 webinar di formazione

Non si è fermato nonostante l’emergenza pandemica, il progetto “WWW-We Want Welfare” nato lo scorso anno e vincitore del bando attuativo “Disseminazione e diffusione del welfare aziendale tramite enti aggregatori” (Por Fse 2014/2020-Misura 1.8iv.3.2.6.) che la Regione Piemonte ha pubblicato nell’àmbito della strategia di innovazione sociale “We care”. Per concretizzarne la realizzazione è stata costituita un’associazione temporanea di scopo (Ats) tra Confindustria Cuneo, capofila del progetto, e Confcommercio Imprese per l’Italia provincia di Cuneo.
Con una serie di quattro webinar (il primo si è tenuto il 10 settembre), Confindustria Cuneo si rivolge a tutte le imprese formando e informando sugli strumenti a disposizione e su ciò che rappresenta il welfare a 360 gradi. A ciò si aggiunge la mappatura dei servizi di welfare presenti sul territorio, per verificare cosa offra il settore pubblico e valutare le possibili collaborazioni tra pubblico e privato, soprattutto laddove le aziende sono piccole e non in grado di strutturare servizi di welfare ad hoc.
L’appuntamento di giovedì 10 settembre rappresenta la prima parte del capitolo in due puntate “Welfare: istruzioni per l’uso”, dedicata ai regolamenti e agli accordi aziendali (agevolazioni fiscali, modalità di inserimento in azienda, regolamenti e accordi di secondo livello).
La seconda parte del miniciclo “Welfare: istruzioni per l’uso”, giovedì 17, consentirà di accrescere le conoscenze in merito agli strumenti di conciliazione dei tempi di vita e lavoro (smart working, flessibilità oraria e servizi a supporto dei dipendenti).
Infine, venerdì 7 ottobre, si parlerà del welfare aziendale nel territorio di Cuneo analizzato da Adapt e del ruolo delle associazioni datoriali per lo sviluppo di una cultura di welfare aziendale. Parteciperanno Giuliana Cirio e Marco Manfrinato, direttori rispettivamente di Confindustria Cuneo e di Confcommercio della provincia di Cuneo, Francesco Seghezzi, direttore di ADAPT, l’associazione senza fini di lucro fondata da Marco Biagi nel 2000 per promuovere, in un’ottica internazionale e comparata, studi e ricerche nell’àmbito delle relazioni industriali e di lavoro.
Le iniziative del progetto “WWW-We Want Welfare” proseguiranno con cinque eventi, dalla seconda metà di ottobre a novembre, denominati “Aperiwelfare on-line”. Saranno workshop di approfondimento sui temi del welfare visto a 360 gradi i cui temi saranno: “Inserimento dei disabili in azienda: ruolo del disabilty manager e collaborazioni virtuose con enti e consorzi”, “Comportamenti discriminati e molesti sul luogo di lavoro: come può/deve intervenire un’azienda”, “Il welfare sul territorio: mappatura e possibili collaborazioni” (tre eventi, il primo focalizzato su Cuneo e dintorni, il secondo su Saluzzo, Savigliano e Mondovì, il terzo su Alba e Bra).
In Confindustria Cuneo si stanno altresì organizzando tre workshop interclub Hr/Rspp (risorse umane e responsabili del Servizio prevenzione e protezione). Si parlerà delle luci e delle ombre psicofisiche e organizzative dello smart working e della loro gestione, del passaggio dalla prevenzione primaria alla promozione della salute in ambiente di lavoro e del Wellbeing (benessere organizzativo) quale investimento aziendale.
Nella seconda metà di novembre, si auspica in presenza, si terrà il convegno finale, durante il quale sarà proposto il riepilogo di quanto fatto nell’àmbito del progetto “WWW-We Want Welfare”, con l’illustrazione dei dati rilevati dal Centro studi di Confindustria Cuneo, con l’intervento di relatori che analizzeranno il welfare in Europa e con il coinvolgimento di attori e partner del progetto e istituzioni pubbliche, come la Consigliera di parità provinciale.
Il Presidente di Confindustria Cuneo, Mauro Gola, al momento della presentazione del progetto, aveva commentato: «Si tratta di un tassello molto importante di un puzzle più ampio, che vede Confindustria Cuneo e Confcommercio protagoniste di numerose attività volte a sensibilizzare le imprese in tema di welfare. Curare il benessere dei collaboratori è molto importante per la salute dell’azienda stessa e il welfare rappresenta uno dei principali strumenti a disposizione per aumentare il potere d’acquisto, favorire la conciliazione lavoro-vita privata dei dipendenti e, attraverso il miglioramento del clima sul posto di lavoro, favorire anche la diminuzione di turn-over e assenteismo. E’ un progetto molto impegnativo che ci vede agire in modo capillare su tutto il territorio, in collaborazione anche con gli enti locali».
(ITALPRESS/WEWELFARE.IT).

Intesa Sanpaolo, prestito welfare per la formazione a distanza

Intesa Sanpaolo lancia XME StudioStation, il prestito welfare pensato per consentire alle famiglie di affrontare le spese relative all’acquisto di hardware, software e canone di un abbonamento ad Internet per permettere la fruizione continuativa della formazione scolastica a distanza, resasi indispensabile a seguito del lockdown. La formazione è uno dei requisiti fondamentali del welfare, non solo aziendale, e che ha rappresentato in questi mesi scorsi di lockdown uno tra i bisogni primari da dover soddisfare durante l’emergenza.
Con 1 euro al giorno sarà possibile avere una “stazione di studio” per i propri figli Micro-prestiti a tasso 0%, grazie alla copertura del Fund for Impact della banca Potranno accedere tutte le famiglie con reddito ISEE fino a 40 mila euro Grazie alla copertura del Fund for Impact di Intesa Sanpaolo verranno erogati micro-prestiti da 500 a 1.500 euro, rimborsabili da 12 a 48 mesi a tasso 0%, il lungo ammortamento porta la rata a max 31€ al mese, ovvero 1 euro al giorno. Potranno accedere al prestito tutte le famiglie con figli a carico ed ISEE fino a massimo 40.000 euro.
Il Covid-19 ha cambiato il modello di formazione scolastica, dalla classica formazione frontale a quella a distanza. Da un primo bilancio sulla didattica a distanza risulta che 2 studenti su 3 delle superiori fanno lezione in modo interattivo, collegandosi in video-conferenza con i professori, grazie alle piattaforme più evolute e 6 studenti su 10 delle scuole medie utilizzano software di ultima generazione, anzichè limitarsi all’uso del registro elettronico o alla mera assegnazione di compiti.
I dati segnalano, tuttavia, che circa il 20% degli studenti non ha potuto seguire la didattica a distanza per via di assenza di dotazioni tecnologiche. Si stima che circa 1 milione di studenti si trovano in questa condizione.
“Dopo PerMerito, il prestito per università e master e Mamma@work, un sostegno economico per le giovani madri lavoratrici, questa iniziativa rappresenta un ulteriore tassello del nostro impegno per la crescita culturale e sociale del Paese. – ha sottolineato Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori – Il prestito è pensato per avere rate sostenibili con un impatto minimo sul bilancio famigliare, consentendo così ai genitori di poter dare continuità di accesso alla formazione a distanza dei propri figli. I giovani sono il nostro futuro e la cultura è certamente un fattore imprescindibile per la loro formazione nonchè uno dei motori per il rilancio del nostro Paese”.
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Ritorno a scuola in sicurezza con congedi parentali e smart working

ROMA (ITALPRESS) – Nonostante il dibattito e gli scontri di queste ultime settimane, la ripartenza della scuola il 14 settembre resta la priorità del Governo, e per far ripartire il sistema didattico evitando la diffusione del contagio, le linee guida dell’ISS prevedono la quarantena, fino all’esito negativo del tampone, per gli studenti che mostrano i sintomi del coronavirus.
L’esecutivo sta infatti valutando una proposta che preveda congedi retribuiti e diritto allo smart working per i genitori in caso di malattia o della quarantena del figlio. Secondo le nuove normative, qualora uno studente dovesse risultare positivo al coronavirus, i medici potranno imporre la quarantena e quindi il bambino e tutta la classe potrebbe finirebbe con molta probabilità in isolamento a casa. Se poi lo studente ha avuto dei contatti con altre alunne di altre classi anche queste dovranno andare in quarantena.
La ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti in un’intervista a Sky tg24 afferma: “Nel momento in cui un bambino è a casa in quarantena, il genitore deve essere nelle condizioni di poter stare a casa: o tramite il congedo straordinario o continuando a lavorare ma rimanendo a casa per evitare, ad esempio, che ci si affidi ai nonni”. “Per quanto riguarda i congedi parentali, mi permetto di dire che dovrebbe esserci una parità uomo-donna perchè non devono essere solo le donne a pagare”. Nel concreto la ministra propone due strumenti che già hanno dato buoni frutti durante il lockdown “Congedi straordinari e smart working, due strumenti che ritengo efficaci, sui quali i miei uffici stanno già lavorando dal punto di vista normativo.
Siamo già in contatto con il ministero del lavoro e con il ministero dell’economia congedi straordinari e il diritto dello smart working”. Si tratta di “provvedimenti straordinari – ha sottolineato – che già dovrebbero essere messi in campo nel dl di agosto; stiamo ragionando su questo perchè devono essere pronti prima possibile”.
(ITALPRESS/WEWELFARE.IT).

Fondi pensione, rendimenti meglio del Tfr nonostante Covid

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I rendimenti delle forme di previdenza complementare sono risaliti, pur continuando in media a rimanere negativi rispetto alla fine del 2019. Sono le risultanze che emergono dai dati del secondo trimestre 2020, diffusi da Covip. “Al netto dei costi di gestione e della fiscalita’, i fondi negoziali hanno perso l’1,1%; il 2,3 e il 6,5, rispettivamente, i fondi aperti e i PIP di ramo III, caratterizzati in media da una maggiore esposizione azionaria. Per le gestioni separate di ramo I, che contabilizzano le attivita’ a costo storico e non a valori di mercato e i cui rendimenti dipendono in larga parte dalle cedole incassate sui titoli detenuti, il risultato e’ stato pari allo 0,7%”.
Tuttavia, si legge nel comunicato Covip, “valutando i rendimenti su orizzonti piu’ propri del risparmio previdenziale, essi restano nel complesso soddisfacenti nonostante la recente crisi. Nei dieci anni da inizio 2010 a fine 2019, il rendimento medio annuo composto e’ stato pari al 3,6% per i fondi negoziali, al 3,8 per i fondi aperti e per i PIP di ramo III, e al 2,6% per le gestioni di ramo I.
(ITALPRESS).