Lavoro & Welfare

Assegno unico, nel primo semestre erogati 9,9 mld

ROMA (ITALPRESS) – Nel corso dei primi sei mesi del 2024, l’Inps ha erogato un totale di 9,9 miliardi destinati a 9,8 milioni di figli e 6,2 milioni di nuclei familiari per l’assegno unico universale (Auu). I quasi 10 miliardi erogati nel primo semestre segnano un nuovo record rispetto ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi del 2022. In totale, ad oggi, sono stati destinati alle famiglie 41,3 miliardi. In dettaglio, per i primi sei mesi del 2024, sono stati beneficiati 6.198.748 nuclei familiari, per un totale di 9.819.357 figli. Nel mese di giugno l’importo medio per figlio, inclusi i relativi incrementi, si attesta sui 170 euro.

– foto: Agenzia Fotogramma –
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Marcinelle, Mattarella “Monito ineludibile per la dignità del lavoro”

ROMA (ITALPRESS) – “Da ventitrè anni la data del disastro minerario di Marcinelle del 1956 ha dato vita alla Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. La portata della tragedia che sessantotto anni fa sconvolse 262 famiglie – di cui 136 italiane – le ha fatto assumere una fortissima carica simbolica”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 68° anniversario della tragedia di Marcinelle e della 23^ Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo.
“Quanto accadde al Bois du Cazier è dunque un richiamo alla memoria del sacrificio di tutti lavoratori italiani deceduti all’estero nello svolgimento delle proprie attività professionali e a quanti hanno recato il contributo della propria industriosità a Paesi anche lontani.
Fin dal suo primo articolo la Costituzione della Repubblica stabilisce un vincolo ideale inscindibile tra democrazia e lavoro. Il pieno rispetto della dignità dei lavoratori ne è un principio fondamentale, affermato anche al livello internazionale; un obiettivo che, tuttavia, non è stato ancora pienamente raggiunto”.
“Svolgere la propria attività lavorativa in sicurezza è la prima elementare condizione.
Marcinelle e le altre tragedie che hanno coinvolto migranti italiani nei cinque continenti costituiscono ancora oggi un monito ineludibile a promuovere la dignità del lavoro, valore irrinunciabile della identità della nostra comunità.
A quanti hanno perso familiari, amici e colleghi, vittime del lavoro, al Bois du Cazier e in altre parti del mondo, rinnovo l’espressione dei sentimenti di vicinanza e di solidarietà della Repubblica”.
– foto Quirinale –
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Ad agosto 315mila assunzioni, in crescita del 7,5%

ROMA (ITALPRESS) – Sono circa 315mila i contratti di assunzione, di durata superiore ad un mese o a tempo indeterminato, programmati dalle imprese ad agosto. Le previsioni evidenziano un andamento positivo rispetto al mese di agosto 2023, con +22mila ingressi e un tasso di crescita del +7,5%, e anche per il trimestre agosto-ottobre la richiesta si attesta su 1,3 milioni di assunzioni, in aumento rispetto all’analogo periodo del 2023 (+2,3% con +30mila contratti). Sale al 48,9% la difficoltà di reperimento dei profili ricercati dalle imprese dovuta prevalentemente alla mancanza di candidati. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che elabora le previsioni occupazionali di agosto.
“Le imprese italiane continuano a trovare con grande difficoltà i lavoratori che stanno cercando e questo problema, che ha anche a che fare con il tema della denatalità, ci sta costando molto anche in termini di pil – ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete – questa situazione è causata da un disallineamento tra percorsi formativi e bisogni del sistema produttivo. Per risolverla bisogna agire sulla formazione e l’informazione dei giovani perchè sappiano dove è più facile che verranno soddisfatte le loro giuste aspirazioni. Ma nel breve periodo uno sforzo importante di programmazione dei flussi migratori potrà certamente aiutare”.
Ad agosto, l’industria nel suo complesso ricerca circa 88mila lavoratori e prevede 392mila assunzioni nel trimestre agosto-ottobre. Per il manifatturiero, che è alla ricerca di quasi 57mila lavoratori nel mese e di circa 243mila nel trimestre, le maggiori opportunità di lavoro sono offerte dalle industrie alimentari, bevande e tabacco che ricercano circa 16mila lavoratori nel mese e oltre 47mila nel trimestre, seguite dalle industrie della meccatronica che ricercano 14mila lavoratori nel mese e 61mila nel trimestre e da quelle metallurgiche e dei prodotti in metallo (9mila nel mese e 43mila nel trimestre).
La domanda di lavoro proveniente dal comparto delle costruzioni, poi, supera le 31mila assunzioni nel mese e nel trimestre si attesta su circa 150mila.
Sono invece 227mila i contratti di lavoro previsti dal settore dei servizi nel mese in corso e oltre 919mila nel trimestre agosto-ottobre. E’ il turismo a offrire le maggiori opportunità di impiego con oltre 68mila lavoratori ricercati nel mese e 227mila nel trimestre, seguito dal commercio (circa 46mila nel mese e 183mila nel trimestre), dal comparto dei servizi alle persone (40mila nel mese e oltre 201mila nel trimestre) e dai servizi operativi di supporto a imprese e persone (quasi 26mila nel mese e oltre 103mila nel trimestre).
Il tempo determinato si conferma la forma contrattuale maggiormente proposta con 187mila unità, pari al 59,4% del totale, seguiti dai contratti a tempo indeterminato (52mila, 16,5%) e da quelli di somministrazione (34mila, 10,8%).
Ad agosto, le imprese dichiarano difficoltà di reperimento per circa 154mila assunzioni (il 48,9% del totale), confermando come causa prevalente la “mancanza di candidati” con una quota del 32,4%, mentre la “preparazione inadeguata” si attesta al 12,3%. L’analisi del Borsino delle professioni del Sistema Informativo Excelsior segnala, tra quelle di più difficile reperimento, ingegneri (60,4% è di difficile reperimento) e insegnanti di scuola primaria e pre-primaria (57,5%) per le professioni intellettuali, scientifiche e con elevata specializzazione; tecnici in campo ingegneristico (70,8%) e tecnici della salute (60,6%) per le professioni tecniche; operatori per la cura estetica (80,1%) ed esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (55,5%) per le professioni qualificate nelle attività commerciali e dei servizi; operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (79,1%) e fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (75,8%) per gli operai specializzati.
Le imprese sono alla ricerca di lavoratori immigrati per coprire circa 69mila ingressi programmati nel mese di agosto, pari al 21,8% del totale contratti. Tra i settori che ricorrono maggiormente alla manodopera straniera si segnalano: i servizi operativi di supporto a imprese e persone (il 36,4% degli ingressi programmati sarà coperto da personale immigrato), i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (32,3%), la metallurgia (27,3%), l’alimentare (24,6%) e i servizi di alloggio e ristorazione (22,9%).
Sotto il profilo territoriale il più elevato mismatch è riscontrato dalle imprese nel Nord est, per cui sono difficili da reperire circa il 54,2% dei profili richiesti, seguono le imprese del Nord ovest (49,9%), del Centro (47,4%) e quelle del Mezzogiorno (44,9%).

– foto: Agenzia Fotogramma –
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A giugno +0,1% occupazione, disoccupazione sale al 7%

ROMA (ITALPRESS) – A giugno 2024, rispetto al mese precedente, crescono sia gli occupati sia i disoccupati e diminuiscono gli inattivi. Lo rileva l’Istat.
L’occupazione aumenta (+0,1%, pari a +25mila unità) per gli uomini, i dipendenti permanenti, gli autonomi, i 25-34enni e gli ultracinquantenni; cala invece tra le donne, i dipendenti a termine, i 15-24enni e i 35-49enni. Il tasso di occupazione sale al 62,2% (+0,1 punti). Il numero di persone in cerca di lavoro aumenta (+1,3%, pari a +23mila unità) per entrambe le componenti di genere e tra i 35-49enni, mentre diminuisce tra i 15-24enni e gli ultracinquantenni. Il tasso di disoccupazione sale al 7,0% (+0,1 punti), quello giovanile al 20,5% (+0,1 punti).
Il numero di inattivi è in diminuzione (-0,3%, pari a -41mila unità) tra gli uomini, i 25-34enni e i maggiori di 50 anni, cresce invece tra le donne, i 15-24enni e i 35-49enni. Il tasso di inattività scende al 33,0% (-0,1 punti).
L’incremento del numero di occupati si osserva anche confrontando il secondo trimestre 2024 con il primo (+0,5%, pari a +124mila unità).
La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-4,0%, pari a -74mila unità) e all’aumento degli inattivi (+0,1%, pari a +18mila unità).
Il numero di occupati a giugno 2024 supera quello di giugno 2023 del 1,4% (+337mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione in un anno sale di 0,7 punti percentuali.
Rispetto a giugno 2023, cala il numero di persone in cerca di lavoro (-6,4%, pari a -122mila unità) e quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,8%, pari a -103mila).
-foto ufficio stampa Istat –
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P.A., Zangrillo “Rendere più efficace la valutazione delle performance”

ROMA (ITALPRESS) – Il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, è tornato a riunire l’Osservatorio nazionale sul lavoro pubblico. L’incontro, che si è svolto oggi pomeriggio a Palazzo Vidoni, è stato l’occasione per fare il punto sulle attività dell’organismo, istituito per promuovere lo sviluppo strategico del Piao e le connesse iniziative di indirizzo in materia di lavoro agile, innovazione organizzativa, misurazione e valutazione della performance, formazione e valorizzazione del capitale umano.
“Lavoriamo con senso pratico per mettere a terra le idee e i progetti pensati per consentire alle amministrazioni di offrire ai loro utenti, cittadini e imprese, servizi sempre più efficienti, in linea con le loro aspettative – sottolinea il Ministro Zangrillo -. Ringrazio i componenti dell’Osservatorio per il lavoro che stanno svolgendo e per questo importante confronto, un utile momento di approfondimento su temi rilevanti per il buon funzionamento della pubblica amministrazione”.
Oltre a supportare il ministro per la PA con analisi, studi, proposte e monitoraggi, in raccordo con il Dipartimento della funzione pubblica, l’Osservatorio favorisce la diffusione di buone pratiche, attraverso lo scambio di esperienze, e promuove iniziative, incontri e seminari non solo con le pubbliche amministrazioni, ma anche con istituzioni nazionali e internazionali, universitarie, scientifiche, di ricerca.
Particolare attenzione nella riunione odierna è stata posta al sistema di misurazione e valutazione della performance, da collegare allo sviluppo delle carriere. “Vogliamo rendere il sistema di valutazione della performance nella PA più efficace e attuare una strategia in grado di valorizzare al meglio il merito – spiega il ministro Zangrillo -. Non si tratta di giudicare le persone, di esprimere una valutazione valoriale nei loro confronti, ma di declinare il loro profilo di competenze, di esperienze e, quindi, il loro potenziale. Valutare il merito non significa soltanto misurare la performance in termini di risultati, ma vuol dire anche considerare la capacità che abbiamo di esprimere i nostri talenti, le nostre virtù, ma anche individuare le aree di miglioramento. Significa, in sostanza, impegnarsi a far crescere le persone e creare valore pubblico”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Poste Italiane, rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro

ROMA (ITALPRESS) – Poste Italiane e le Organizzazioni sindacali hanno raggiunto un’intesa sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale non dirigente di Poste Italiane valido fino al 31 dicembre 2027. Il contratto è esteso anche ad altre società del Gruppo, tra le quali SDA Express Courier e Poste Logistics, che in precedenza applicavano discipline contrattuali diverse. L’ipotesi di accordo prevede un incremento retributivo di 230 euro lordi medi che saranno ripartiti lungo l’intero periodo di validità del contratto, con un aumento dei minimi tabellari pari a 192 euro lordi medi. I dipendenti di Poste Italiane riceveranno inoltre un importo una tantum di 1000 euro lordi medi a settembre prossimo, a titolo di competenze contrattuali arretrate 2024 e di anticipazione sui futuri miglioramenti economici. Nei termini dell’intesa, inoltre, è compreso un aumento di 1,26 euro del buono pasto giornaliero e un aumento di 5 euro del contributo a carico dell’azienda per il pacchetto base del piano di assistenza sanitaria integrativa, per il quale sono anche state ampliate notevolmente le prestazioni. Infine, il contributo aziendale per Fondoposte, il Fondo di previdenza complementare per i dipendenti, sarà aumentato dal 2,3% al 2,5% della retribuzione.
“Voglio esprimere il mio apprezzamento per i rappresentanti dei lavoratori che hanno affrontato questo negoziato con grande senso di responsabilità – ha dichiarato Silvia Rovere, Presidente di Poste Italiane – L’intesa raggiunta ci permette di guardare con grande ottimismo all’ulteriore crescita dell’azienda e al futuro dei dipendenti di Poste Italiane che grazie alle novità del contrato ottengono garanzie economiche e di welfare, nel solco della grande attenzione che l’azienda riserva al benessere dei dipendenti”.
“La firma dell’accordo – ha commentato l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante – è frutto di un percorso nel quale ciascuno ha saputo fare la propria parte con un grande senso di responsabilità per raggiungere un obiettivo comune, cioè migliorare i livelli retributivi dei nostri 120.000 dipendenti, sostenendone il potere d’acquisto, e contribuire al percorso di crescita dell’azienda per consolidarne la leadership nel panorama aziendale italiano. Questo accordo contrattuale è quindi la migliore premessa per raccogliere la sfida posta dal nuovo Piano Industriale “The Platform Company””. “Questo accordo costituisce la pietra miliare di una strategia più ampia con la quale Poste Italiane ha messo la valorizzazione delle persone al centro dello sviluppo delle proprie attività – ha spiegato il Direttore Generale di Poste Italiane Giuseppe Lasco -. Siamo un grande elemento di attrazione per il mercato del lavoro, avanguardia di modernità nelle relazioni industriali, e questa intesa ci permette di rafforzare il sistema delle tutele, dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, e la valorizzazione degli istituti di partecipazione”.

– Foto ufficio stampa Poste Italiane –

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Frontalieri, accordo tra Mef e sindacati

ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto al Mef l’incontro risolutivo con le organizzazioni sindacali in materia di frontalieri e telelavoro. Presenti alla riunione il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e, tra gli altri, Giuseppe Augurusa (Cgil Frontalieri), Rossella Marinoni (Cgil Nazionale), Marco Contessa (Cisl Frontalieri), Ignazio Ganga (Cisl Nazionale), Pancrazio Raimondo (Uil Frontalieri), l’assessore regionale Lombardia agli enti locali e alla montagna Massimo Sertori.
“Con reciproca soddisfazione – si legge in una nota del Mef – l’accordo pone fine a una lunga discussione in materia e prevede, tra l’altro, per i cosiddetti vecchi frontalieri dei comuni entro 20 km il mantenimento del carico fiscale precedentemente in vigore. Altre questioni trattate riguardano la retribuzione convenzionale e il contributo statale ai comuni, i cosiddetti ristorni. L’auspicio condiviso è che tale accordo possa essere recepito con urgenza sotto il profilo legislativo”.

– Foto ufficio stampa Ministero dell’Economia –

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Eurostat, nel 2023 Italia seconda per aumento degli occupati

ROMA (ITALPRESS) – Calato tra il 2019 e il 2020 (al 71,5%), il
tasso di occupazione dell’UE per le persone di età compresa tra 20 e 64 anni è rimbalzato nei successivi tre anni per raggiungere il 75,3% nel 2023. E’ quanto emerge dal report Ue “Key figures on Europe”, diffuso dall’Eurostat.
Tra il 2022 e il 2023 il tasso di occupazione per le persone di età compresa tra 20 e 64 anni è aumentato in 21 Paesi UE, è rimasto invariato in uno ed è sceso nei rimanenti 5. I maggiori aumenti annuali si sono verificati a Malta (+1,6 punti percentuali) e Italia (1,5 punti), mentre la Lituania (in calo di 0,5 punti) ha registrato il calo più rilevante.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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