Lavoro & Welfare

Cooperative agricole, Uila “Grande risultato il rinnovo del contratto”

ROMA (ITALPRESS) – “L’accordo sottoscritto ieri con le centrali della cooperazione agricola prevede un giusto salario, più diritti e tutele, restituendo così valore e dignità alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto che ogni giorno sono impegnati a fare grande le eccellenze del nostro made in Italy. Con questo rinnovo, le parti sociali hanno, inoltre, dimostrato come la contrattazione collettiva possa garantire risposte efficaci su tanti importanti temi, quali la tutela della salute, la conciliazione dei tempi di vita e lavoro, l’assistenza ai figli e familiari; aspetti solidaristici che vanno ben oltre la legislazione vigente”. E’ quanto dichiara la Segretaria Generale Uila Uil Enrica Mammucari commentando il rinnovo del CCNL per i lavoratori dipendenti delle cooperative e consorzi agricoli, valido per il quadriennio 2024-2027, sottoscritto da Fai-Flai-Uila e da Agci-Agrital, Fedagripesca-Confcooperative, Legacoop-Agroalimentare.
“L’intesa, giunta dopo una complessa trattativa e una giornata di sciopero, lo scorso 1° luglio, valorizza le professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, assicurando importanti risultati normativi ed eccomici di cui siamo molto soddisfatti” spiega Mammucari “a partire da un incremento salariale di 170 euro che, nel quadriennio di vigenza del contratto, assicura un montante complessivo di 6.885 euro, consentendo di tutelare la perdita del potere di acquisto delle retribuzioni fortemente eroso negli ultimi anni”.
L’accordo prevede, tra l’altro, maggiori risorse da destinare al miglioramento dell’assistenza sanitaria che consentiranno l’accesso al Fondo Filcoop a una più grande platea di lavoratori stagionali. Definite anche 16 ore complessive di permessi retribuiti per congedi e assistenza, di cui otto finalizzate per l’inserimento all’asilo nido dei figli al di sotto dei 3 anni. Attraverso il sistema delle convenzioni sono state migliorate le garanzie occupazionali per gli stagionali, al fine di incrementare e consolidare percorsi di stabilizzazione della manodopera. Particolarmente positiva è anche l’introduzione, in via sperimentale, di una indennità di un euro a turno per gli operai agricoli che svolgono attività per almeno sei mesi consecutivi in turni, valorizzando le competenze richieste in alcuni processi produttivi.
“Siamo molto soddisfatti per questo rinnovo – conclude Mammucari – che, dopo un percorso non facile e grazie al forte supporto delle lavoratrici e dei lavoratori, di cui siamo orgogliosi, si è concluso con un risultato molto positivo, dimostrando che le sfide della competitività e la crescita del comparto si vincono investendo sul lavoro buono, ben retribuito e sicuro, contribuendo non solo alla promozione del benessere delle persone ma, più complessivamente allo sviluppo sociale ed economico del Paese”.

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Lavoro, Calderone “Nel primo semestre 2024 circa 63mila ispezioni”

ROMA (ITALPRESS) – “Nel 2022 sono state effettuate oltre 63mila ispezioni, nel 2024 più di 81mila, nel primo semestre del 2024 parliamo di circa 63mila ispezioni. Oggi schieriamo in campo una forza ispettiva che ci consente di avere una maggiore presa sul territorio e sui fenomeni che stiamo andando a contrastare. Aumentano le situazioni in cui troviamo il lavoro nero, in aumento ancor di più la fattispecie della somministrazione illecita e dell’appalto illecito di manodopera; ecco perchè siamo intervenuti ripenalizzando l’appalto illecito di manodopera perchè quel reato depenalizzato ha prodotto conseguenze in termini di aumento di numeri”. Così la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, nelle sue comunicazioni in relazione ai fatti riguardanti il lavoro in agricoltura.
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Pensioni, Giorgetti “Interventi in base alla sostenibilità dei conti”

ROMA (ITALPRESS) – “Interventi legati alla sostenibilità del sistema pensionistico dovranno essere valutati in modo coerente alla sostenibilità complessiva della finanza pubblica”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, al question Time della Camera. “La nuova governance europea ha introdotto esplicitamente la questione dell’ageing della popolazione: non è semplicemente una questione pensionistica, ma è anche soprattutto una questione demografica legata al tasso di natalità. Nessun sistema pensionistico è sostenibile in un quadro demografico come quello attuale”, ha sottolineato.
Inoltre, “il tasso di crescita della spesa pensionistica fa anche riferimento all’adeguamento sostanzioso che le pensioni hanno ottenuto in relazione al tasso di inflazione e che ha garantito fino a 5 volte il trattamento minimo e il pieno recupero nell’inflazione medesima”, ha ricordato il ministro.
“Non intendo rinnegare la giusta aspettativa di pensionamento anticipato – ha sottolineato Giorgetti -: quello che è stato fatto nell’ultima legge di bilancio era quanto possibile, relativamente al quadro di finanza pubblica che era particolarmente complesso per il nostro Paese”.

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Consap incontra Abi e Cdp per il potenziamento del Fondo Studio

ROMA (ITALPRESS) – Si è tenuta oggi una riunione del Tavolo tecnico permanente istituito da Consap a febbraio scorso, per un confronto con ABI e CDP sulle tematiche legate al “Fondo per gli studenti meritevoli”, il cosiddetto Fondo Studio, a seguito della recente approvazione dell’emendamento al Decreto Sport ed Istruzione.
All’incontro di oggi hanno partecipato i vertici Consap, promotori del tavolo, il Presidente Sestino Giacomoni e l’AD Vincenzo Sanasi d’Arpe, Gianfranco Torriero, Raffaele Rinaldi, Angelo Peppetti di ABI e Andrea Nuzzi, Livio Schmid di CDP, con l’obiettivo di individuare le attività da portare avanti per l’attuazione del processo di sviluppo e digitalizzazione del Fondo Studio.
«A seguito dell’emendamento che consentirà di applicare la garanzia dello Stato ai prestiti del Fondo per lo studio,» afferma l’AD Vincenzo Sanasi d’Arpe, «ci siamo subito messi a lavoro convocando per oggi il primo di una serie di incontri tra Consap – gestore del Fondo dal 2010 – ABI e CDP».
«Tema del tavolo tecnico di oggi – continua il Presidente Giacomoni – è stato il rilancio del Fondo presso le banche, attraverso un nuovo Protocollo d’Intesa che preveda la partecipazione di un numero maggiore di Istituti di credito rispetto agli attuali, su modello del Fondo Prima casa, anch’esso gestito da Consap. Da oggi, infatti, con la sostanziale novità della garanzia di ultima istanza dello Stato, le banche non dovranno fare accantonamenti e potranno concedere questi prestiti alle condizioni migliori. Inoltre, Consap continuerà a lavorare con ABI e CDP e proseguirà il suo impegno per il potenziamento del Fondo e per la completa digitalizzazione delle procedure».
L’AD Sanasi d’Arpe afferma anche che «il Fondo Studio è diretto agli studenti meritevoli privi di mezzi finanziari, al fine di consentire loro una maggiore inclusione finanziaria, grazie a un prestito garantito dallo Stato da utilizzare per un percorso di studi universitari e per completare la propria formazione. Perseguire il valore del merito – ha sostenuto Sanasi d’Arpe – è un dovere per uno Stato che vuole cambiare da un punto di vista culturale. Senza merito e competenza non ci può essere competitività. Il Fondo per il credito agli studenti meritevoli è uno strumento utile anche per valorizzare la cultura del merito tra le nuove generazioni».
«La riunione di oggi è soltanto il primo passo verso il potenziamento del Fondo e dimostra come Consap continui a svolgere il suo ruolo sociale – ha concluso Sanasi – sostenendo i giovani, le famiglie, le persone in difficoltà, anche con attività come il Fondo di Garanzia per i mutui Prima Casa, il Fondo Sospensione Mutui, il Fondo per le vittime della Strada e il Fondo per le vittime di reati di tipo mafioso».
«La garanzia dello Stato per il fondo per lo Studio chiesta da Consap ed inserita dal Parlamento nel decreto sport ed istruzione» ha dichiarato Giacomoni in conclusione «è un’importante passo avanti per agevolare l’erogazione del credito agli studenti meritevoli. Ora, come ho avuto modo di dire ai vertici dell’Abi, durante l’incontro svoltosi oggi presso la sede di Consap, tutte le banche dovranno fare la loro parte. E’ importante che aderiscano tutte o quasi alla Convenzione con Consap, che ci consentirà di pubblicare sul nostro sito l’elenco delle banche aderenti, in modo che i giovani meritevoli possano scegliere gli istituti che applicheranno le condizioni migliori».

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Inclusione Donna al lavoro con Uni e Valore D su valutazione impatto di genere

ROMA (ITALPRESS) – Valutazione di impatto di genere ex-ante obbligatoria per la Pubblica Amministrazione da fare su tutti i programmi di investimento e interventi legislativi nazionali, regionali e comunali per garantire un’allocazione più efficiente delle risorse. È questa la “rivoluzione” a cui sta lavorando Inclusione Donna e di cui si è discusso nel convegno “Vig-Valutazione Impatto di Genere. Uno strumento strategico per il gender mainstreaming” in Campidoglio. La Valutazione di impatto di genere (Vig) è una metodologia innovativa pensata per analizzare e valutare la qualità di politiche, programmi e iniziative pubbliche garantendo un’allocazione più efficiente delle risorse e sarà essenziale per promuovere l’uguaglianza di genere e garantire che ogni decisione tenga conto delle diverse esigenze di tutti per creare una società socialmente più giusta e sostenibile.
Il convegno, promosso da Inclusione Donna, è stato aperto dai saluti istituzionali di Monica Lucarelli, Assessora alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e alle Pari Opportunità di Roma Capitale, e di Virginia Raggi, Consigliera di Roma Capitale. Al dibattito, moderato dal giornalista Rai Valerio Iafrate, hanno partecipato Eugenia Roccella, Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità; Giulio Lo Iacono, Segretario Generale ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile; Aline Pennisi, Unità missione NG-EU/RGS del Ministero dell’Economia e delle Finanze; Sila Mochi – co-fondatrice di Inclusione Donna. La discussione si è concentrata sulla Valutazione di impatto di genere (Vig), una metodologia innovativa pensata per analizzare e valutare la qualità di politiche, programmi e iniziative pubbliche garantendo un’allocazione più efficiente delle risorse. Questo strumento sarà essenziale per promuovere l’uguaglianza di genere e garantire che ogni decisione tenga conto delle diverse esigenze di tutti per creare una società socialmente più giusta e sostenibile. Sila Mochi, co-fondatrice di Inclusione Donna, ha affermato: “L’evento ha un duplice obiettivo. Il primo è quello di chiedere alle istituzioni di valutare seriamente la possibilità di cambiare le regole di redazione del bilancio preventivo dello Stato centrale e locale e della pubblica amministrazione affinché possa essere concretamente fatta la valutazione di impatto di genere ex ante, su tutti i programmi di investimento. Questo consentirebbe al nostro Paese -che è il paese delle imprese che poi operano sulla base dei requisiti della Pubblica Amministrazione- di lavorare in un contesto dove la parità di genere non sia più un problema da risolvere, ma uno stato di fatto e di diritto. Il secondo obiettivo è quello di avviare un percorso di cambiamento culturale all’interno della politica affinché anche tutte le misure legislative dello Stato centrale e locale tengano conto della valutazione di impatto di genere ex-ante, ancora prima di iniziare a redigere un disegno di legge. Tutto ciò che occorre è che, oltre alle organizzazioni private, sia anche la pubblica amministrazione e lo Stato in generale, a fare proprie tutte le politiche del gender mainstreaming e tutto ciò che serve perché effettivamente la parità di genere non sia più motivo di dibattito e che rientri, come tante cose, nella nostra quotidianità di lavoro e di vita”.
Giulio Lo Iacono, Segretario Generale ASviS-Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ha dichiarato: “L’ASviS da anni evidenzia che, per capire se le politiche possono effettivamente ridurre le disuguaglianze di genere esistenti, è necessario avere dati dettagliati che consentano una valutazione preventiva e successiva delle politiche stesse: un obiettivo fondamentale per raggiungere gli obiettivi del Goal 5”.
Barbara Falcomer, Direttrice Generale di Valore D. ha commentato: “L’adozione della VIG può trasformare radicalmente il modo in cui vengono pianificate e implementate le politiche pubbliche, garantendo che siano eque e sostenibili. È necessario un impegno collettivo, ma è particolarmente importante che il settore pubblico dia l’esempio applicando leggi e promuovendo il cambiamento per accelerare uno sviluppo economico sostenibile e favorire una cultura che valorizzi le diversità, a partire da quella di genere. Per raggiungere una vera inclusione, è cruciale che ogni intervento legislativo e programmatico venga valutato anche per il suo impatto sulle donne”.
Giuseppe Rossi, Presidente di Uni, ha dichiarato: “La normazione tecnica è pronta a mettere a disposizione le competenze e le metodologie già sviluppate con la UNI/PdR 125 sulla gestione della parità di genere (e la sua certificazione di parte terza), affiancandole con un approccio quantitativo (“se non si misura non si conosce e non si può migliorare”) per dare ulteriore concretezza alle iniziative di parità quando vengono applicate in nuove iniziative di investimento o in misure legislative”. Inclusione Donna nasce il 3 dicembre 2018 da un’idea di alcune donne, tra cui Sila Mochi e Carolina Gianardi, già impegnate nell’associazionismo femminile e convinte della necessità di unire le forze per promuovere la parità di genere nel mondo del lavoro e della rappresentanza. A oggi riunisce 75 associazioni e 50 Ambassador e rappresenta oltre 55 mila donne, professioniste, manager, imprenditrici, impiegate in diversi settori del mondo lavorativo e non, dal sud al nord del nostro Paese.
-foto ufficio stampa Inclusione Donna –
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Consap, Giacomoni “Prosegue il rilancio del Fondo Studio”

ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici SpA Sestino Giacomoni sottolinea l’importanza del lavoro svolto da Consap in sinergia con il Governo e con il Parlamento sul Fondo Studio.
“Ci tengo ad esprimere i miei più sentiti ringraziamenti – dichiara il presidente Giacomoni – alla Commissione Cultura, scienza e istruzione, presieduta dall’onorevole Federico Mollicone, al Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, al Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, al Ministro dell’Università e della ricerca, Annamaria Bernini, al Ministero dell’Economia e delle Finanze ed a palazzo Chigi, che hanno sostenuto l’emendamento che consentirà di applicare la garanzia dello Stato ai prestiti del Fondo per gli studenti meritevoli. Si tratta di un grande risultato che consentirà a Consap SpA di mettere in atto il rilancio e il potenziamento del Fondo Studio”.
“Il Fondo per il credito ai giovani, cosiddetto Fondo Studio – spiega il presidente – è stato istituito presso Consap nel 2010 durante il Governo Berlusconi e voluto dall’attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ai tempi ministro della Gioventù, per garantire l’accesso al credito bancario agli studenti meritevoli. E, in occasione dei 30 anni di Consap a novembre scorso, è stato lo stesso Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ci ha invitato ad apportare modifiche e migliorie al Fondo, nella speranza che si possa dare l’opportunità al nostro Paese di crescere ed evolversi attraverso la formazione dei giovani meritevoli, che ora possono investire nel proprio futuro anche se non hanno le possibilità economiche per farlo”.
“Appena il provvedimento verrà approvato definitivamente dal Parlamento – conclude Giacomoni – convocheremo presso Consap il tavolo che abbiamo istituito con ABI e CDP per far sì che tutte le banche possano erogare in tempi celeri il credito agli studenti meritevoli, con la garanzia di ultima istanza dello Stato, infatti le banche non dovranno fare accantonamenti e potranno concedere i prestiti ai giovani alle condizioni migliori. Consap proseguirà il suo impegno per la completa digitalizzazione delle procedure. Si tratta, indubbiamente, di uno strumento fondamentale per il Sistema Paese: l’agevolazione all’accesso del credito farà crescere non solo il numero degli studenti e dei laureati, ma anche in prospettiva l’economia italiana”.

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Da Fondazione Lottomatica l’Agenda FAST contro l’inverno demografico

ROMA (ITALPRESS) – Combattere l'”inverno demografico” attraverso soluzioni concrete, immediate e a misura di famiglia. Questo il tema al centro del dibattito questo pomeriggio al Centro studi americani a Roma, in occasione della presentazione dell’Agenda FAST per la natalità in Italia, il primo rapporto promosso da Fondazione Lottomatica sull’emergenza demografica e le strategie per contrastarla, realizzato dal gruppo di ricerca di Percorsi di secondo welfare. FAST è l’acronimo di quattro parole chiave: “Famiglia, Asili, Servizi, Tempi”. Si tratta delle quattro direttrici che guidano un piano d’azione concreto per invertire la rotta della denatalità in Italia, concentrandosi nel modo più efficace e rapido possibile su aspetti chiave come gli asili nido, l’attenzione alla famiglia, il miglioramento dei servizi e una diversa gestione del tempo che includa la conciliazione vita-lavoro. L’agenda FAST sottolinea quindi l’urgenza con cui è necessario intervenire per scongiurare gli impatti negativi di questo fenomeno sulla produttività, sull’economia e sulla sostenibilità del paese. Tra le proposte, si suggerisce una riflessione sui prossimi passi da fare nell’immediato futuro per quanto riguarda la governance, come la necessità di istituire una Commissione d’inchiesta sulle tendenze demografiche che possa rappresentare il primo passo verso la creazione di un Osservatorio permanente sul fenomeno.
In Italia, più che di “inverno demografico”, è possibile parlare di vera e propria “era glaciale”. Negli ultimi anni la costante riduzione della natalità ha portato il tasso di fertilità del nostro Paese ben al di sotto del livello di sostituzione generazionale, generando pesanti conseguenze presenti e future. L’aumento del tasso di dipendenza degli anziani, la contrazione della popolazione in età lavorativa e il generale invecchiamento della società mettono infatti sotto crescente pressione economia, sanità e sistema pensionistico. Secondo Roberto Sgalla, direttore del Centro Studi Americani, il tema “ha un fortissimo risvolto sociale nazionale e internazionale. Sappiamo cosa significa una società senza bambini e con un tasso bassissimo di natalità. Siamo, insieme al Giappone, la nazione più vecchia e che fa meno figli”.
L’agenda FAST “garantisce una visione per superare il problema – spiega Riccardo Capecchi, presidente della Fondazione Lottomatica -, dobbiamo occuparci di garantire alle famiglie le opportunità di sviluppare la fertilità e la famiglia stessa”. Quindi più asili, più reddito a famiglie che fanno figli e più infrastrutture scolastiche.
“La nostra struttura demografica sta cambiando rapidamente e renderà il nostro modello sociale ed economico insostenibile nel medio e lungo periodo”, avverte Maurizio Ferrera, scientific supervisor di Secondo Welfare e docente del Dipartimento di scienze sociali e politiche dell’università degli Studi di Milano. Su queste politiche “spendiamo circa 20 miliardi l’anno meno di altri Paesi – ricorda – la nostra classe politica è molto focalizzata sulla categoria dei pensionati, non ha coraggio o lungimiranza per ricalibrare la spesa per famiglie e minori”.

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Federalberghi, Faita e sindacati rinnovano contratto 410 mila lavoratori

ROMA (ITALPRESS) – Nella notte tra il 4 e il 5 luglio Federalberghi e Faita, insieme a Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, hanno sottoscritto l’accordo di rinnovo del CCNL per i dipendenti da aziende del settore Turismo.
Le trattative erano iniziate il 27 febbraio 2020, pochi giorni prima del grande lockdown, l’inizio di una tempesta che ha sconvolto la vita degli italiani, con un impatto devastante sull’economia del turismo. Alle ferite inferte dalla pandemia si sono poi aggiunti ulteriori danni, provocati dall’impennata dei prezzi dell’energia, dalle guerre e dalle tensioni geopolitiche e da eventi metereologici avversi.
“Per circa tre anni – sottolinea Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – le parti sociali hanno dovuto conferire priorità alla gestione dell’emergenza, per tutelare la sopravvivenza delle imprese e dei posti di lavoro. Oggi, con un mercato che è tornato in condizioni di normalità, possiamo finalmente volgere lo sguardo al futuro, concentrando l’attenzione sulle misure che sostengono lo sviluppo”.
“Questo accordo – prosegue il presidente degli albergatori italiani – realizza il giusto equilibrio tra le esigenze dei lavoratori e quelle delle imprese, sia sul versante economico sia su quello normativo. Mi piace, in particolare, sottolineare che le parti, oltre a definire lo sviluppo delle retribuzioni per i prossimi quattro anni, hanno investito su un pacchetto di istituti volti a rendere più attrattivo il lavoro nel turismo, tra cui spiccano le soluzioni in favore delle donne e dei giovani, di strategica importanza per un settore in cui il 55% degli occupati è di sesso femminile e il 48% dei lavoratori ha meno di quarant’anni”.
“E’ un ottimo modo – conclude Bocca – per augurare buon lavoro agli imprenditori e ai lavoratori del turismo, che si apprestano ad affrontare un periodo di intenso impegno, al servizio delle decine di milioni di turisti, italiani e stranieri, che trascorreranno le vacanze estive nel nostro paese”.
Il CCNL si applica ai lavoratori occupati in alberghi, villaggi turistici, campeggi, porti turistici, ostelli, bed and breakfast e, più in generale, in tutte le attività turistico ricettive italiane, alberghiere ed extralberghiere nonchè alle attività annesse alle stesse, quali centri congressi, stabilimenti termali, stabilimenti balneari, bar, ristoranti, etc.
La sfera di applicazione comprende 28.000 aziende, in cui sono occupati circa 290mila lavoratori, che diventano 410 mila durante il periodo estivo.
Secondo i dati del CNEL, il CCNL che è stato rinnovato da Federalberghi e Faita è di gran lunga il contratto collettivo più rappresentativo nel comparto turistico ricettivo, essendo applicato a più dell’81% dei lavoratori dipendenti (la quota residua è polverizzata tra altri diciotto contratti minori).
Il nuovo contratto sarà in vigore sino al 31 dicembre 2027, con un primo aumento salariale pari a 70 euro, che sarà pagato con la retribuzione del mese di luglio 2024. Sono previste ulteriori 4 rate, che determineranno un aumento complessivo di 200 euro.
Ecco le principali novità previste dall’accordo.
La classificazione del personale è stata aggiornata, con lo sguardo rivolto all’innovazione e alla digitalizzazione e la creazione di nuove figure con competenze in materia di controllo di qualità, pricing, revenue, digital marketing, reputation e social media.
Un focus specifico riguarda il wellness e le terme, con le nuove figure di coordinatore della spa, dietista, personal trainer, operatore di assistenza termale e addetto al centro benessere.
Sono stati definiti dei percorsi di carriera per i giovani che entrano in azienda, prevedendo il passaggio al livello superiore dopo quindici mesi di servizio sia per gli addetti al food and beverage (commis di cucina, sala, bar, etc.) sia per gli addetti all’animazione.
Grande attenzione anche per le donne, che costituiscono il 55% delle persone occupate nel settore. Sono stati irrobustiti i trattamenti spettanti ai genitori durante i periodi di congedo obbligatorio e facoltativo, con effetti positivi su tredicesima, quattordicesima, ferie e permessi. Per le donne vittime di violenza, i tre mesi di congedo previsti dalla legge saranno raddoppiati grazie all’intervento del datore di lavoro.
Il contratto conferisce attuazione alle norme di legge concernenti i contratti a termine di durata superiore ai dodici mesi, che saranno utilizzabili in occasione dei grandi eventi, a partire dal Giubileo del 2025 e dalle Olimpiadi invernali 2026.
A livello aziendale, potranno essere definiti percorsi di reinternalizzazione degli appalti, con l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio offerto alla clientela e aumentare la stabilità dei rapporti di lavoro.
Tra gli indicatori che la contrattazione di secondo livello potrà utilizzare per l’assegnazione dei premi di risultato, oltre ai classici parametri economici correlati a incrementi di produttività, competitività, qualità, redditività, efficienza e innovazione, entra in gioco il giudizio della clientela, misurato con il tasso di fidelizzazione e le recensioni certificate.
L’accordo ha integrato il contributo destinato ai fondi di assistenza sanitaria integrativa di categoria (FAST e Qu.A.S), con l’obiettivo di offrire ai lavoratori del settore una rete di protezione sempre più efficace.
Le parti, inoltre, hanno rivolto congiuntamente un appello al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero del Turismo per chiedere la revisione del trattamento fiscale applicato all’alloggio che le imprese turistico ricettive forniscono ai lavoratori stagionali.

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