ROMA (ITALPRESS) – L’assemblea degli azionisti di Consap ha esaminato e approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2023, che evidenzia un utile pari a 9.577.220 euro, registrando un notevole aumento rispetto al risultato dell’anno precedente (3.522.569 euro). “Un ottimo risultato che è stato possibile soprattutto grazie a due fattori: una gestione accurata e la presenza di un evento straordinario legato al rilascio di un Fondo”, ha commentato l’Ad Vincenzo Sanasi d’Arpe.
“E’ in atto in Consap un efficientamento dei processi a tutti i livelli. Tale percorso sta dando i suoi frutti e, soprattutto, sta ponendo le basi per i prossimi anni per la creazione di giuste economie di scala che riescono a valorizzare, all’interno dell’azienda, il merito e la giusta allocazione delle risorse”, ha aggiunto. Per il presidente Sestino Giacomoni, “siamo un’azienda che svolge in maniera seria, professionale e tempestiva i compiti che le vengono affidati dalle pubbliche amministrazioni. Consap è uno strumento dello Stato a sostegno delle istituzioni e dei cittadini e svolge la sua importante funzione sociale intervenendo, da oltre 30 anni, in forma sussidiaria rispetto al mercato, attraverso la gestione proattiva di oltre 40 attività”. Il risultato della gestione finanziaria (pari a 5,240 milioni) è in notevole incremento (1,586 milioni) rispetto al bilancio 2022, registrando un +43,4%. Anche il margine operativo, pari a 4,348 milioni, risulta in significativo aumento rispetto all’esercizio 2022, raggiungendo così gli obiettivi di efficientamento fissati dal Mef. Al contempo, rispetto al bilancio 2022, i costi della produzione si riducono dell’8%, così come sono in diminuzione i costi per materie prime, sussidiarie, di consumo, di merci e i costi per servizi.
La società ha avviato un insieme di azioni finalizzate alla crescita dell’efficienza operativa interna, intesa sia in termini di riduzione del numero di risorse impiegate per unità di prodotto/servizio sia come riduzione dei tempi di esecuzione in un quadro complessivo di contenimento dei costi. Consap ha focalizzato le proprie attività su tre direttrici chiave: giovani, innovazione e sostenibilità. Inoltre, nel corso del 2023 si è assistito ad un significativo cambiamento in ambito di business intelligence in termini tecnologici, organizzativi e di processo. Sono stati realizzati, infatti, numerosi progetti nell’ambito del piano di aggiornamento ed evoluzione dell’infrastruttura e dei servizi Ict. Nello specifico, sono stati costantemente perseguiti obiettivi di efficientamento, di incremento del livello di qualità dei servizi erogati a cittadini, imprese e PA e di contrasto dei rischi correlati alla sicurezza informatica e alla conformità in tema di privacy.
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– Foto: ufficio stampa Consip –
Consap, redditività ed efficienza in crescita
Lavoro domestico, Zini confermato presidente di Assindatcolf
ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio Direttivo di Assindatcolf, Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, riunitosi oggi pomeriggio presso la sede di Confedilizia, ha confermato i propri vertici, che resteranno in carica per il triennio 2024-2026. Andrea Zini – 68 anni, consulente del Lavoro – è stato confermato nel ruolo di presidente, così come il vice presidente, l’avvocato Alessandro Lupi, ed il tesoriere, dott. Dario dal Verme.
“Ringrazio i consiglieri di Assindatcolf – dichiara Andrea Zini – che per il secondo mandato mi hanno rinnovato la loro fiducia. Come presidente di una delle associazioni datoriali più rappresentative, nonchè firmataria – insieme alla Fidaldo – del Ccnl di settore, continuerò a lavorare per sostenere economicamente le famiglie che hanno bisogno di affidarsi al prezioso aiuto di colf, badanti e baby sitter per conciliare tempi di vita e di lavoro. Un vero e proprio pilastro del welfare pubblico che conta circa 2 milioni di lavoratori, di cui solo 894.299 regolarmente assunti. Numeri che, stando a quello che ogni anno certifica l’Inps, sono in costante calo. Per arginare questa deriva continuiamo ad essere convinti che servano non solo aiuti specifici ma, soprattutto, agevolazioni fiscali. Il modello francese ce lo insegna: dove sono state fatte scelte precise per abbattere il costo, i numeri del lavoro irregolare si sono ridotti. Per questo oggi, insieme all’Intergruppo parlamentare sul lavoro domestico presieduto dall’onorevole Andrea Giaccone, abbiamo accolto una delegazione francese al fine di studiare un modello virtuoso che speriamo possa essere implementato con successo anche in Italia”.
– Foto ufficio stampa Assindatcolf –
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Lavoro, dallo Statuto alle nuove sfide dell’intelligenza artificiale
FIRENZE (ITALPRESS) – In un Festival del Lavoro che affronta il tema dell’impatto dell’Intelligenza artificiale sul lavoro, il Centro studi #IlLavoroContinua ha scelto di circoscrivere la questione al microcosmo della relazione tra lavoratore e azienda. In particolare, ha voluto esaminare lo stato della normativa regolatrice dell’IA nel rapporto di lavoro, nel suo pieno divenire, che inizia ad apparire sia nella regolamentazione europea sia in quella nazionale, per la creazione di nuove tutele giuridiche e per l’adattamento di quelle tradizionali alle nuove procedure.
Il presidente del Comitato tecnico-scientifico del Centro studi, l’avvocato Fabrizio di Modica, ha esordito affermando: “La nuova normativa insegue il futuro che è già arrivato”. In altre parole, per quanto il legislatore cerchi di far presto, la velocità con cui l’IA interviene sul mercato del lavoro rende impossibile quell’andare “pari passo” che garantiva la presa forte del diritto sulla realtà. Eppure, sia la normativa europea sia il Ddl italiano ribadiscono principi forti, e altri ne introducono, per combattere il rischio di una “discriminazione algoritmica”. Per questo Di Modica ha inquadrato i concetti base legati al diritto del lavoratore alla propria identità e all’autodeterminazione e ha identificato i nuclei normativi tradizionali che contengono i limiti e le tutele con cui si scontrerà qualsiasi nuova procedura legata all’utilizzo dell’algoritmo.
Questi ultimi sono stati analizzati da tre componenti del Comitato tecnico-scientifico del Centro studi. Tiziana Orrù, presidente della Sezione Lavoro del Tribunale di Roma, ha affrontato le questioni etiche, di sicurezza e di trasparenza poste dall’utilizzo delle nuove tecnologie sul luogo di lavoro, con particolare riferimento ai limiti imposti dagli artt. 4 e 8 dello Statuto dei Lavoratori e dal Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR) in materia di protezione dei dati personali nel caso di processi decisionali automatizzati.
Giuseppe Tango, magistrato della Sezione Lavoro del Tribunale di Palermo, ha illustrato la posizione della giurisprudenza in merito al rapporto tra IA e il Decreto legislativo n. 81/2015 (art. 47 bis e ss.) in materia di tutela del lavoro tramite piattaforme digitali, con particolare riferimento all’ormai celebre caso dei “riders”.
Antonino Alessi, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Palermo, è intervenuto in merito al cosiddetto Decreto Trasparenza (D. legislativo 81/2015) in materia di obblighi informativi nel caso di utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati, analizzando la questione anche dal punto di vista degli oneri per il datore di lavoro. Il suo intervento si è chiuso con una proposta interessante: prevedere quanto prima la figura del Responsabile dei lavoratori per l’IA, così come esiste nel settore della sicurezza.
E si arriva così a una questione cruciale: il ruolo delle parti sociali nella partita in gioco. Per Andrea Cafà, presidente dell’associazione di imprese CIFA Italia e del fondo interprofessionale Fonarcom “non si può lasciare il compito di disciplinare questa materia unicamente al legislatore. E’ un compito impari che, come detto, vedrà la norma sempre in ritardo sulla realtà che cambia. Direi che al legislatore spetterebbe formulare una disciplina quadro, lasciando alle parti sociali normare alcuni aspetti con le regole puntuali messe in campo dalla contrattazione collettiva di qualità di Cifa Italia e Confsal”.
La proposta di Cafà viene rilanciata dal segretario generale di Confsal, Angelo Salvatore Margiotta: “Le parti sociali hanno affrontato in questi ultimi anni diversi tipi di sfide ma quella dell’IA è una vera sfida esistenziale che riguarda lavoratori e datori di lavoro. Alle sfide che ci hanno coinvolto insieme con Cifa Italia, abbiamo risposto attraverso una molteplicità di intelligenze: mentale, culturale, sindacale, contrattuale. Grazie al reciproco riconoscimento rispondiamo oggi con l’intelligenza relazionale. L’intelligenza che sovrintende al nuovo modello di relazioni industriali di Cifa e Confsal”.
– Foto Italpress –
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Lavoro, Meloni “Siamo su strada giusta ma non ci culliamo su allori”
FIRENZE (ITALPRESS) – “Il lavoro è il cuore di questa manifestazione ed è anche al centro del nostro impegno alla guida della Nazione. In questo anno e mezzo di governo abbiamo fatto le nostre scelte, abbiamo adottato i nostri provvedimenti avendo sempre ben in mente il ruolo che spetta esercitare allo Stato, cioè mettere le aziende e i lavoratori nella condizione di creare occupazione e ricchezza, e redistribuire nel modo più giusto possibile quella quota di ricchezza che con le tasse torna nelle mani dello Stato e che deve essere utilizzato per aiutare le persone più fragili e più esposte”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo con un videomessaggio al Festival del lavoro in cors di svolgimento a Firenze.
“Fin dal nostro insediamento abbiamo lavorato in questa direzione e i primi risultati ci dicono che siamo sulla strada giusta”, ha aggiunto. “Da quando siamo al governo abbiamo 600mila occupati in più e il tasso occupazionale ha toccato il record del 62,1%, abbiamo superato per la prima volta il tetto dei dieci milioni di lavoratrici, i contratti stabili aumentano, la precarietà diminuisce e si riducono anche gli inattivi, cioè coloro che non solo non lavorano ma che anche hanno smesso di cercarlo un lavoro. E’ un segnale molto positivo, di grande fiducia nell’economia ed anche nel futuro, dati che ci rendono orgogliosi e che anche il presidente della Repubblica Mattarella, che voglio ringraziare ancora una volta, ha salutato con soddisfazione. Non intendiamo ovviamente cullarci sugli allori, cioè non significa che vada tutto bene. Noi continuiamo a lavorare per consolidare questi dati e migliorarli ancora”, ha concluso Meloni.
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– Foto: Palazzo Chigi –
Assegno unico, nel primo trimestre 2024 erogati 4,8 miliardi
ROMA (ITALPRESS) – E’ stato pubblicato dall’Inps l’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale. Per il primo trimestre di competenza del 2024 sono stati erogati alle famiglie assegni per 4,8 miliardi di euro, che si aggiungono ai 18,1 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Sono 6.087.406 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno per il 2024, per un totale di 9.648.554 figli. Con riferimento al mese di marzo 2024, l’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili, va da circa 57 euro per chi non presenta ISEE o supera la soglia massima (che per il 2024 è pari a 45.574,96 euro), a 225 euro per la classe di ISEE minima (17.090,61 euro per il 2024).
– Foto: Agenzia Fotogramma –
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Mattarella “Il lavoro è diritto, dignità e inclusione”
ROMA (ITALPRESS) – “Il lavoro è un diritto, è dignità, è inclusione. E non è un caso, come hai ricordato, che di lavoro parli l’articolo 1 della nostra Costituzione, facendone il fondamento della Repubblica. Così come l’articolo 3 aggiunga non soltanto che ogni cittadino ha eguale dignità ma che lo Stato deve assicurare che venga rimosso quel che la ostacola”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella rivolgendosi a una ragazza di nome Beatrice nel suo intervento, in videocollegamento dal Quirinale, in occasione dell’inaugurazione della sesta edizione di Milano Civil Week.
“Quindi buon lavoro a te e agli amici di PizzAut, che vivono e lavorano in un clima di grande amicizia e di allegria”, ha aggiunto Mattarella.
“La Costituzione, ieri come oggi, riguarda tutti da vicino. I suoi principi indicano modi di vivere che vanno realizzati, messi in pratica con l’esercizio della propria libertà e per il presente e il futuro comune di quella che viene chiamata, appunto, comunità nazionale”, ha sottolineato il capo dello Stato.
“Chi opera nell’ambito della cittadinanza attiva e solidale – ha continuato Mattarella – giorno per giorno verifica il valore dell’attenzione alle necessità delle persone, si rende conto di quanto i valori della nostra Carta si trovino alla base del vivere insieme”.
– Foto ufficio stampa Quirinale –
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Intesa Sanpaolo, con “Giovani e Lavoro” formati oltre 4.300 under 30
ROMA (ITALPRESS) – Sono più di 4.300 i giovani che dal 2019 hanno frequentato i corsi di formazione gratuita di Giovani e Lavoro, programma di Intesa Sanpaolo per giovani non occupati tra i 18 e i 29 anni in cerca di opportunità e con voglia di mettersi in gioco, realizzato con la Fondazione Generation Italy, iniziativa non profit creata da McKinsey & Company. 2400 imprese sono state coinvolte e hanno avuto così la possibilità di organizzare colloqui con i giovani formati, senza costi, nelle attività scelte.
Il tasso di assunzione per le classi con attività di placement concluso è superiore all’80% (dati al 31/03/2024). Nei prossimi mesi partiranno 15 nuove classi di formazione in tutta Italia per un totale di più di 300 posti gratuiti.
In Italia da anni si verifica quello che comunemente viene chiamato “il paradosso della disoccupazione giovanile”, che vede da un lato circa 1 milione di giovani disoccupati e dall’altro 1,14 milioni di posizioni di lavoro, anche entry level, disponibili e considerati dalle imprese come difficili da ricoprire (Fonte: dati Istat e Unioncamere, 2022).
Il programma Giovani e Lavoro è finalizzato a far incontrare offerta e domanda di lavoro nei settori più richiesti ovvero Hi-Tech (Java, Salesforce, Cyber Security e Data Engineer), Industria meccanica di precisione (CNC), Vendite, Alberghiero e Ristorazione: ai giovani è offerta la formazione gratuita finalizzata allo sviluppo di competenze tecniche, attitudinali e comportamentali (soft skills); alle aziende garantisce un bacino di persone formate per soddisfare le loro richieste.
I percorsi durano tra le 3 e le 14 settimane a seconda del profilo formativo, sono tenuti per il 90% da remoto e per il 10% con attività laboratoriale, con 2 docenti sempre presenti in aula e un mentor che segue i giovani dall’inizio dei corsi fino al termine del placement. Per poter accedere ai corsi non è richiesta nessuna competenza pregressa nè particolari titoli di studio ma solo il superamento di un test online e un colloquio motivazionale.
“Giovani e Lavoro” ha inizialmente preso il via nelle aree a maggiore presenza di disoccupazione giovanile e posizioni aperte come Napoli, Roma, Milano per poi estendersi progressivamente sul territorio nazionale fino a coinvolgere 15 regioni. Intesa Sanpaolo attraverso le proprie divisioni commerciali coinvolge le imprese clienti come potenziali employer degli studenti; inoltre mette a disposizione la squadra di formatori interni della struttura Impact Learning ed erogano la maggior parte dei moduli di soft skills.
“Il programma rientra pienamente nell’impegno ESG di Intesa Sanpaolo a favore della crescita del Paese, un impegno che si declina con grande attenzione verso i giovani, il diritto all’istruzione, la formazione e l’accesso al mondo del lavoro”, si legge in una nota.
Per corsi in partenza e per iscriversi: https://www.intesasanpaolo.com/it/common/landing/formazione-gratuita-giovani.html; per le imprese che vogliono partecipare: https://www.intesasanpaolo.com/it/common/landing/formazione-gratuita-aziende.html
– Foto: Agenzia Fotogramma –
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Inps, Valeria Vittimberga nominata direttore generale
ROMA (ITALPRESS) – Con la nomina di Valeria Vittimberga a Direttore Generale prende il via definitivamente il nuovo corso dell’INPS presieduto da Gabriele Fava.
Valeria Vittimberga, già Direttore Centrale Risorse strumentali e Centrale acquisti, fonda le basi della sua azione manageriale su un solido curriculum di studi e su una lunga carriera nei ruoli dirigenziali.
“La DG sarà a capo di una macchina complessa, pilastro del Welfare del Paese, chiamata ad alimentare e sostenere una rete di protezione sociale fatta di più di 400 prestazioni erogate a 42milioni di cittadini-utenti. Questa nomina avviene in un momento importante, in una fase di ricambio generazionale dell’Istituto e di definizione di nuovi equilibri tra il centro e il territorio”, si legge in una nota.
“L’Inps è attivamente ingaggiato nell’attuazione del PNRR ed è protagonista della digitalizzazione della PA. In questo senso, tra gli indirizzi del mio mandato – ha affermato Valeria Vittimberga – ci saranno la trasparenza e il rigore morale come riferimento di una rinnovata azione amministrativa. Per ampliare ancor più il suo ruolo di presidio di legalità, l’Inps dovrà presentarsi come una casa di vetro, dove proprio la trasparenza nei confronti dei cittadini, degli stakeholder e dell’ecosistema comunicativo non deve essere solo uno slogan o un dettato normativo, ma una prassi interiorizzata”.
Commentando la nomina il presidente Gabriele Fava ha affermato: “La tempestività della decisione tra l’insediamento del nuovo CDA, la proposta del nome del nuovo Direttore generale e l’effettiva nomina rappresenta un segnale forte che vogliamo dare al Paese e di cui ringrazio il Ministro Elvira Calderone e il Governo tutto. Ringrazio, inoltre, Antonio Pone (DG Facente Funzioni) e tutti i dirigenti e funzionari che con spirito di servizio hanno guidato questa delicata fase di passaggio. Con il nuovo assetto organizzativo prende il via quel progetto di INPS su cui il Parlamento mi ha dato fiducia e che ha l’obiettivo di supportare l’evoluzione del nostro sistema di welfare da difensivo a generativo, puntando sulla effettiva centralità delle persone, che sarà connotato da concretezza, efficienza e semplificazione su obiettivi definiti”.
– Foto ufficio stampa Inps –
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