L’esercito russo stringe il cerchio su Kiev e Odessa

UKRAINIAN COUNTRYSIDE IN NORTH LWIV CHECKPOINT FOR THE ARRIVAL OF BUSES FOR CIVILIANS RUNNING TO POLAND. HUSBANDS AND FAMILIES ACCOMPANY WOMEN AND CHILDREN BEFORE SAYING GOODBYE AND RETURN TO LWIW UCRAINA NORD LVIV LEOPOLI PUNTO DI CHECKPOINT PER L'ARRIVO DI AUTOBUS PER CIVILI IN FUGA VERSO LA POLONIA

KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – L’attacco russo, al nono giorno di invasione, si sta concentrando su quelli che sono i due principali obiettivi: Kiev e Odessa. La conquista della capitale sposterebbe in maniera irreversibile il conflitto e gli equilibri geopolitici successivi. La conquista del più importante porto ucraino sul Mar Nero consentirebbe di creare una fascia controllata dai russi lungo tutta la parte sud del Paese. Se i due eventi dovessero arrivare in contemporanea, le trattative di pace diventerebbero inutili, e si andrebbe incontro a un’inevitabile escalation. E la cronaca rende quasi scontato che ciò accada. Secondo lo stato maggiore ucraino, infatti, dalle 16 di questo pomeriggio i principali sforzi delle truppe russe si stanno concentrando su Kiev e sull’indebolimento della resistenza. I russi hanno continuato a lanciare attacchi missilistici, anche l’artiglieria e i sistemi di lancio multiplo sono stati utilizzati per distruggere infrastrutture critiche e edifici residenziali. Uno di questi ha colpito Markhalivka, poco fuori la capitale, uccidendo sette persone, tra cui due bambini. A Kiev i militari continuano a respingere l’offensiva del nemico, ma questa notte si teme il peggio. Intanto emerge come le vittime dei bombardamenti a Borodyanka, nella regione di Kiev, potrebbero esserci circa 100 persone.

Le immagini di bombardamenti sempre più frequenti arrivano intanto da Odessa, ma questo è uno dei fronti, anche se cruciale. Si combatte infatti anche in direzione di Volyn, a Seversky, mentre a Chernihiv gli ucraini resistono. A Mikhail-Kotsiubynske il ponte sul fiume è stato distrutto. Si spara anche Slobozhansky, mentre verso Primorsky, il raggruppamento operativo di truppe copre la costa del mare e impedisce ai russi l’ingresso a Nikolaev. Sempre a sud, lungo il mar d’Azov, i bombardamenti hanno interrotto le forniture di elettricità e acqua a Mariupol, che i russi affermano di aver conquistato. I funzionari della città assediata raccontano: “Siamo distrutti”, smentendo che la città sia cpaitolata. La Russia rivendica anche il “controllo completo” di un’altra città portuale meridionale, Kherson, cruciale collegamento tra Crimea e Ucraina continentale, Kiev però contesta da giorni questa posizione, affermando che in città si combatte ancora.

A nord gli occhi del mondo hanno guardato alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, che fornisce il 20% dell’energia ucraina. L’impianto è stato colpito da bombardamenti russi, anche se mosca smentisce, nelle prime ore del giorno. I servizi di emergenza statali ucraini solo a metà giornata hanno affermato che non ci sarebbero pericoli di perdite o esplosioni. A essere colpito è stato il centro di addestramento vicino ai reattori nucleari, inizialmente i vigili del fuoco sono stati impossibilitati a raggiungere l’edificio dai russi, e solo dopo qualche ora sono stati in grado di estinguere l’incendio. Nell’assalto, tre soldati ucraini sono stati uccisi e due feriti, secondo la compagnia nucleare statale ucraina. In serata l’ambasciatore russa all’Onu, Vassily Nebenzia ha spiegato che l’area è presidiata dalle truppe russe e che è stato portato personale con “esperienza pertinente”. Nebenzia afferma anche che un’operazione simile è in corso presso la centrale di Chernobyl, anch’essa sotto il controllo russo, i cui reattori sono però spenti dal 2000. Mentre continua la guerra della propaganda, inevitabilmente si aggrava il bilancio del conflitto. Secondo l’Onu finora sono stati uccisi 331 civili, l’Ucraina afferma che 9.166 soldati russi sono morti nel conflitto. E 37 aerei sono stati abbattuti insieme a altrettanti elicotteri. Mosca ha affermato che questo numero sarebbe molto più basso, circa 500, tra cui ci sono sicuramente tre comandanti.

(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]