PALERMO (ITALPRESS) – “Abbiamo già abbandonato la chemioterapia per trattare i nostri pazienti affetti da leucemia linfatica cronica. Adesso ci avviamo a una terapia target, cioè che colpisce direttamente le cellule neoplastiche nelle fasi patogenetiche della malattia, quindi con tossicità sempre più limitate”. A dirlo Caterina Patti, direttore dell’Unità operativa complessa di Oncoematologia “Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello” di Palermo, a margine di un seminario pazienti-medici organizzato dall’AIL nel capoluogo siciliano.
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