“Abbiamo suonato tante volte insieme, era una persona unica. Lo invidiavo molto perché aveva un erede naturale, Alberto”. Lo ha detto Renzo Arbore uscendo dalla camera ardente di Piero Angela in Campidoglio.
xc5/mgg/gsl

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]