Si è chiusa con un successo l’attività di ricerca e sviluppo condotta nell’ambito di FIRE, progetto dedicato allo sviluppo di rivelatori innovativi a supporto delle terapie radioterapiche finanziato e coordinato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, a cui hanno collaborato l’Istituto per la microelettronica e i microsistemi, il CNR, il TIFPA e le Università di Bologna, Federico II di Napoli, Roma Tre, Padova e Trento.

sat/gsl

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