Dalla riqualificazione di parchi e aree verdi all’abbattimento delle barriere architettoniche, fino a interventi su servizi pubblici e mobilità sostenibile. Sono solo alcune delle 80 proposte presentate dai cittadini con #RomaDecide, la sperimentazione del bilancio partecipativo di Roma Capitale avviato dall’amministrazione capitolina in VIII Municipio, che chiuderà così la vicenda di Piazza dei Navigatori e vedrà la nascita di quelle opere accessorie che i cittadini di quel quadrante della città aspettano da 18 anni. A lanciare la votazione è stato il sindaco di Roma Virginia Raggi, in una conferenza stampa in Campidoglio insieme agli assessori all’Urbanistica, Luca Montuori e a Roma Semplice, Flavia Marzano, al presidente della commissione Roma Capitale e Statuto, Angelo Sturni e al presidente dell’VIII Municipio, Amedeo Ciaccheri.
Dal mese di giugno i cittadini residenti o city user del quadrante hanno potuto contribuire attivamente al processo partecipativo inviando idee e proposte relative a 4 ambiti tematici – ambiente, paesaggio e verde pubblico, mobilità sostenibile, riqualificazione urbana e infrastrutture – che sono state poi analizzate da un tavolo tecnico che ne ha valutato la fattibilità tecnico-amministrativa.
Dal 13 al 26 settembre, infatti, sul portale di Roma Capitale i cittadini residenti o domiciliati nel Municipio VIII – e coloro che svolgono in quel territorio attività di studio e/o lavoro – potranno scegliere le opere pubbliche che l’amministrazione provvederà a realizzare sul territorio tra le 80 selezionate e pubblicate online. È possibile esprimere al massimo sei preferenze: tre individuate tra le proposte del focus group e dei cittadini e tre scelte nell’ambito dei progetti presentati dall’amministrazione. La votazione resterà aperta 14 giorni, al termine dei quali sara stilata una graduatoria finale. Per votare è sempre possibile avere un supporto da parte dei facilitatori digitali all’interno dei Punti Roma Facile. Le opere più votate avranno priorità nel piano di realizzazione fino al completo impiego dei 17 milioni di euro a disposizione.
“Oggi presentiamo l’ultima fase di un progetto partecipato su piazza dei Navigatori. Cosa è la democrazia partecipata? La risposta abbiamo voluta darla con questo progetto concreto” ha detto il sindaco di Roma, Virginia Raggi – Sostanzialmente – spiega – abbiamo deciso di sbloccare una situazione che comporta l’investimento di 17 milioni di euro derivanti dagli oneri di urbanizzazione. Per la prima volta stiamo cercando di invertire una prassi che era consolidata, ossia, lasciar liberi i costruire di edificare e in un secondo momento pensare alle opere di urbanizzazione che poi non venivano costruite perché le società fallivano”.
“17 milioni sono una cifra importante e devono ricadere in quel quadrante per ricucire il tessuto e abbiamo deciso di non calarle dall’alto ma facendo decidere ai cittadini – ha detto ancora la Raggi -. Abbiamo iniziato un percorso con i cittadini per ipotizzare una serie di progetti sottoposti all’amministrazione, che ne ha valutato la fattibilità, le ha quotate e oggi i cittadini sono chiamati a scegliere tra queste 80 proposte. Quindi prima ci hanno indicato le proposte e poi abbiamo chiesto loro di votare su quale investire quei 17 milioni. Un bell’esempio di democrazia partecipato, non è una deresponsabilizazione dell’amministrazione che deve ascoltare i territori e costruiamo così un progetto fatto su misure dei cittadini, delle loro esigenze. Io credo che al di là delle parole contano i fatti, i risultati saranno poi presentati all’interno del Global Forum della democrazia diretta”.
“Quella di piazza Navigatori non è una delle storie più rosee della città, e risale addirittura a prima del 2000, all’amministrazione Rutelli – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori -. È una vicenda tipica romana, chi propone i progetti poi cambia idea e chiede la variante, vuole trasformare la destinazione d’uso: abbiamo un mare di progetti che nascono in un modo e finiscono in un altro. È chiaro che questa situazione necessita di essere affrontata con strumenti che si fanno carico del passato e cercano di traghettarla al presente. Nella firma della convenzione noi non abbiamo dato fiducia ai concessionari, anche perché non esistono più: siamo semplicemente riusciti a recuperare soldi, che non sono pochi per il nostro bilancio. In quel territorio abbiamo già fatto tantissime cose, la Fiera di Roma con una riduzione significativa delle cubature, il centro pubblico e l’asilo di Grotta Perfetta recuperando un progetto rimasto chiuso nei cassetti, abbiamo affrontato il tema del parco di Tormarancia. Tutto questo è frutto di un lavoro quotidiano e faticoso, siamo convinti di poter dare a questo territorio delle risposte di risarcimento per la sofferenza dovuta a programmi urbanistici fortemente impattanti, dopo che per anni nessuno si era mai fatto carico di tutto questo. Il passaggio di oggi chiude una pagina sicuramente non bellissima, ma lo fa nel migliore dei modi, recuperando risorse e con una visione complessiva del territorio nel suo insieme”.
In particolare sono arrivati al tavolo tecnico per la valutazione di fattibilità 131 progetti: 84 proposte provenienti dai cittadini (17 emerse dal focus group e i 67 progetti che hanno ottenuto più di 50 consensi online tra le 149 proposte totali caricate sul portale istituzionale) e 47 provenienti dall’amministrazione centrale e municipale. II tavolo tecnico, formato dai diversi dipartimenti capitolini e dal Municipio VIII con il coordinamento della vicedirezione generale, ne ha infine approvati 80: 37 le proposte dei cittadini, 19 quelle dell’amministrazione capitolina, 19 i progetti del Municipio e 5 i progetti dei cittadini accorpati ad altri già previsti dall’amministrazione. Per votare basterà collegarsi al sito del comune: https://www.comune.roma.it/web/it/processo-partecipativo.page?contentld=PRP156137.
“Sarà possibile votare fino al 26 settembre – ricorda l’assessore a Roma Facile -. Il tavolo tecnico ha visto impegnati tanti dipartimenti, dal 3 luglio al 22 è stato possibile caricare idee e proposte, ma anche contemporaneamente consultare quelle degli altri e dar loro il proprio consenso. Ad agosto è settembre il tavolo tecnico ha valutato la fattibilità delle proposte, prendendo in considerazione solo quelle che avevano ottenuto almeno 50 consensi”.
“Sono arrivate – ha concluso Marzano – 149 proposte e il tavolo tecnico ne ha selezionate la 131, 84 dei cittadini, 47 dell’amministrazione, di cui 22 dell’amministrazione centrale e 25 del municipio. I risultati sono questi: i progetti approvati sono stati 80, 37 dei cittadini, 19 dell’amministrazione centrale e 19 municipio, mentre 5 sono stati accorpati”.









