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Anas, 435 cantieri in meno per migliorare la mobilità estiva

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ROMA (ITALPRESS) – Per la mobilità estiva del 2021, alla luce anche della graduale uscita dal contesto pandemico, Anas (Gruppo FS Italiane) prevede che gran parte degli italiani si sposterà all’interno del Paese privilegiando la mobilità su gomma, contribuendo ad un sensibile incremento del traffico sulle strade rispetto agli anni precedenti, non solo per spostamenti di breve e medio raggio, ma anche di lungo raggio.
In vista delle prime partenze per le vacanze, con l’obiettivo di facilitare gli spostamenti dei vacanzieri lungo la rete di strade e autostrade gestita, Anas provvederà a rimuovere, a partire dal 23 luglio e fino al 5 settembre, 435 cantieri degli 800 presenti sulla rete che possono avere impatto sulla viabilità estiva. Parallelamente è stata programmata una intensa attività informativa, con l’impiego di molteplici canali di diffusione, per informare gli utenti della rete Anas.
(ITALPRESS).

 

Sicurezza stradale, spot effetto “sliding doors” su reti Rai

Prosegue l’impegno di Anas sul fronte della sicurezza stradale. Per sensibilizzare gli utenti della strada e richiamare all’adozione di comportamenti responsabili, a partire dal 6 luglio sulle reti Rai andrà in onda “Vite parallele”. Lo spot, ideato nell’ambito di “Guida e basta”, la campagna per la sicurezza stradale promossa da Anas in collaborazione con il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e la Polizia di Stato, e veicolata attraverso gli spazi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, verrà diffuso anche sui principali media nazionali privati. Nel filmato, che narrativamente usa la tecnica dello “sliding doors”, si vede uno schermo diviso a metà dove, in merito alla guida, si confrontano un comportamento virtuoso in contrapposizione ad una condotta pericolosa che può causare incidenti gravissimi. Nel finale un effetto “rewind” riavvolge il nastro concludendo il videoclip con scelte responsabili. L’obiettivo è suscitare una riflessione sulla scarsa attenzione sui pericoli mentre si è al volante, dalle distrazioni di ogni genere, all’utilizzo del cellulare in modo non appropriato, senza auricolare e vivavoce, passando per l’assunzione di alcol e il mancato rispetto del codice della strada. Il videoclip pone dunque l’accento sull’importanza del comportamento alla guida e che al volante gli atteggiamenti da assumere sono fondamentali non solo per se stessi ma nei confronti degli altri, una scelta di condotta disattenta può cambiare per sempre la vita di una persona. Il messaggio è chiaro: “Finchè non è troppo tardi puoi fare la cosa giusta. Quando guidi, guida è basta”. La campagna sulla sicurezza stradale “Guida e Basta” è dedicata ai rischi che derivano dalla distrazione, dall’abuso di alcol, dall’assunzione di sostanze stupefacenti, dalle cattive abitudini alla guida e dal mancato rispetto delle regole del codice della strada. Nell’ambito della campagna è stata inoltre lanciata la app per smartphone Ios e Android, Valentina-Guida e basta, in memoria di Valentina Cucchi, una giovane torinese che ha tragicamente perso la vita dopo essere stata investita da un guidatore distratto mentre attraversava la strada. L’applicazione, dedicata ad automobilisti e pedoni, segnala agli utenti la presenza di incroci e attraversamenti pedonali pericolosi nelle vicinanze e neutralizza tutte le distrazioni provenienti dallo smartphone durante il viaggio, permettendo a chi è alla guida di compiere una sola azione, la più importante: guidare. Inoltre, grazie alla collaborazione con Bosch, la app è tra le prime in Italia ad avere al suo interno le funzionalità della libreria Wrong Way Driver: gli utenti alla guida vengono avvisati se si trovano in prossimità di un automobilista che sta guidando contromano in autostrada o se lo stanno facendo loro stessi. (ITALPRESS).

Anas e Lndc contro abbandono animali e randagismo

Abbandono di animali e randagismo sono anche un grave e concreto pericolo per tutti gli automobilisti ogni anno in viaggio sulle strade italiane. Per questo torna anche quest’anno
la campagna di informazione #AMAMIeBASTA firmata Lndc Animal Protection e Anas – Gruppo FS italiane, ancora uniti per contrastare gli incidenti provocati sulle strade dall’abbandono di animali, in forte e tragico aumento nel periodo estivo. In Italia, infatti, si registrano migliaia di incidenti stradali, spesso anche mortali, causati da animali vaganti o randagi: chi abbandona un animale non commette solo un reato ai danni dell’animale stesso, ma potrebbe rendersi responsabile anche di omicidio colposo. La campagna #AMAMIeBASTA invita fortemente ogni cittadino che incontri un animale randagio o vagante a fare principalmente due fondamentali azioni: la prima metterlo immediatamente in sicurezza, la seconda chiamare subito il numero verde “Pronto Anas” 800.841.148 e le forze dell’ordine preposte per legge a intervenire. Nel caso in cui si assista direttamente
all’abbandono, inoltre, e’ importante se possibile prendere il numero di targa del veicolo che lascia l’animale, da segnalare alle autorita’ per facilitare l’identificazione del colpevole.
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Superato crash test nuova barriera bordo laterale discontinua

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Esito positivo per i crash test di una nuova famiglia di barriera bordo laterale interamente progettata da Anas. La barriera di classe H2 e H3 è stata validata in campo prova certificato Aisico Test House & Lab e testata in presenza di scarpata, terreni soft e spazi ristretti. La barriera consente pertanto un utilizzo ampio e versatile, con la possibilità di essere installata velocemente, su strade con spazi ridotti e in base alle necessità può essere inoltre montato il profilo salvamotociclista in acciaio Anas. Il ridotto numero di elementi di composizione e la loro semplice conformazione ne determinano l’estrema facilità costruttiva, consentendo il raggiungimento di due obiettivi principali, una notevole semplificazione e diminuzione dei tempi della fase produttiva con l’ottenimento anche di un processo di produzione controllata a garanzia della qualità del prodotto finale.
La nuova famiglia di barriere stradali Anas, inoltre, presenta un distanziatore di nuova concezione, che è stato appositamente progettato e si distingue per la sua forte identità consentendo di ottenere risultati eccellenti sia dal punto di vista delle deformazioni (W4), che per la protezione degli occupanti i veicoli leggeri (ASI “A”), sia per la classe H2 sia per la classe H3. Il distanziatore realizzato, che ha ottenuto nei test ottimi riscontri, è un’evoluzione di quello noto a “testa di gatto” universale Anas, sempre uguale per tutte le classi di barriere, nel passato anche brevettato. Fra le altre novità: per la classe H3 il mancorrente superiore con sezione a “C” sicuro per affiancamenti a piste ciclabili e facilmente installabile anche nei tratti in curva; per la classe H2, che mantiene ottime prestazioni (W4 e ASI A), un ridotto peso per una barriera testata in spazi limitati. Le componenti sono tutte realizzabili con impianti di produzione standard: in particolare il nuovo distanziatore presenta una sezione aperta ed è privo di saldature così da semplificare al massimo la fase produttiva.
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Aperta al traffico nuova variante di Cividale del Friuli

Anas ha aperto al traffico la nuova variante di Cividale del Friuli, in provincia di Udine. La nuova opera, del valore complessivo di oltre 4,5 milioni, è costituita da un sottopasso alla linea ferroviaria Udine – Cividale, ed ha una estensione complessiva di 1,8 km. “La nuova variante di Cividale – ha dichiarato il presidente della Regione Massimiliano Fedriga – era molto attesa dalla popolazione e risolve un vero e proprio collo di bottiglia. Vanno apprezzati i criteri di razionalità – di cui l’attenzione alla mobilità ciclopedonale è un requisito ormai essenziale – e di avanzamento tecnologico che hanno accompagnato la progettazione dell’opera e l’esecuzione dei lavori. In Friuli Venezia Giulia promuoviamo la realizzazione di infrastrutture di larga e media portata accanto alla capillare manutenzione stradale con interventi mirati a snellire il traffico e a connettere con efficacia reti e abitati, tenendo la sicurezza di pedoni e automobilisti come stella polare. Oggi salutiamo un nuovo tassello della buona mobilità”.
“Il tratto che oggi apriamo al traffico – ha dichiarato l’Ad di Anas Massimo Simonini – ha una significativa importanza per il territorio e per la sua sostenibilità misurabile con benefici in termini di riduzione dei tempi di percorrenza, di innalzamento dei livelli del comfort di guida e della sicurezza stradale. Rappresenta anche un contributo alla salvaguardia ambientale con la riduzione della CO2 emessa dai veicoli, grazie alla più fluida mobilità consentita dalla variante, e all’istallazione di impianti di illuminazione a led a basso consumo energetico. E’ anche un’opera che supporta la mobilità sostenibile, grazie al nuovo percorso ciclopedonale lungo il tracciato”.
Il progetto della variante di Cividale del Friuli nasce dalla necessità di alleggerire dal traffico automobilistico l’abitato cittadino, il cui centro storico e residenziale è oggi attraversato nella sua interezza dall’attuale S.S.54 “del Friuli”, che da Udine arriva al confine di Stato in località Stupizza. La variante bypassa parte della zona sud-ovest dell’abitato di Cividale del Friuli. Il tracciato è costituito da un primo nuovo tratto di 800 metri, realizzato ex novo, che si innesta alla rotatoria posta al km 13,900 della strada statale 54 “del Friuli”, e dall’adeguamento del secondo tratto dell’esistente viabilità comunale, di pari lunghezza. Sono state inoltre realizzate due rotatorie dotate di un impianto di illuminazione a led a basso consumo energetico. La prima nuova rotatoria si trova al termine del nuovo tratto, presso l’intersezione via del Laterano – via Boiani mentre la seconda, a fine tracciato, si trova in prossimità del Palazzetto dello Sport. Nel tracciato di nuova costruzione assume particolare rilevanza il sottopasso della linea ferroviaria Udine-Cividale che, grazie all’adozione di tecniche ingegneristiche d’avanguardia, è stato realizzato senza dover mai interrompere il traffico ferroviario. La galleria realizzata integra anche la nuova pista ciclabile costruita per aumentare la sicurezza dell’utenza debole.
(ITALPRESS).

In Slovenia per lavori nella galleria del Predil

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Si è svolto oggi un incontro tra Anas, gli enti istituzionali sloveni e la società Kolektor CGP, impresa esecutrice dei lavori nel tratto sloveno della SS 54, al fine di discutere dei prossimi lavori di manutenzione della galleria del Predil, sita tra il km 82,900 ed il km 83,350 della SS54 in Comune di Tarvisio. “Anas – ha dichiarato Mario Liberatore, responsabile della Struttura Territoriale Veneto e Friuli Venezia Giulia – è lieta di aver avviato una collaborazione con la Slovenia per poter condurre al meglio la gestione del traffico nel tratto della statale che mette in collegamento i due paesi. L’attenzione verso il territorio e le persone che lo abitano è un valore importante che si può raggiungere anche grazie alla collaborazione tra gli enti territoriali interessati, per questo oltre che la Repubblica Slovena voglio ringraziare anche Renzo Zanette, Sindaco del Comune di Tarvisio”.
Dopo la prima riunione dello scorso 24 febbraio, si è svolto oggi un incontro presso il Valico di confine al fine di poter coordinare al meglio le attività connesse al traffico transfrontaliero in virtù dei lavori programmati lungo la strada statale 54 “del Friuli”. Ad aprile è infatti programmato l’avvio di importanti interventi di consolidamento strutturale della galleria del Predil e la realizzazione dell’impianto di illuminazione, al fine di aumentare gli standard di sicurezza. I lavori, con un importo di oltre 4 milioni, renderanno necessaria la chiusura al transito del tratto. Per evitare la chiusura totale della galleria, che a causa della mancanza di itinerari alternativi avrebbe comportato enormi disagi al traffico transfrontaliero, ed accogliendo in tal senso le istanze del governo Sloveno e del Sindaco di Tarvisio, l’esecuzione dei lavori e le relative modifiche alla circolazione sono state al momento fissate tra le ore 18 e le ore 6 dei giorni feriali, così consentendo nelle restanti ore, la domenica i giorni festivi, il transito a senso unico alternato. Sarà anche analizzato e condiviso uno specifico piano di emergenza per l’eventuale transito dei mezzi di soccorso e/o delle forze dell’ordine tramite l’attivazione della sala operativa Anas operativa nelle 24 ore. L’occasione è stata utile anche per scambiare le informazioni circa i lavori programmati da Anas lungo la SS13 “Pontebbana” e la SS 54 nella zona tarvisiana, prossime ai confini con la Slovenia e con l’Austria.
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Secondo piano di rientro strade da rete provinciale

Al via la seconda tranche di rientro strade ad Anas da parte delle amministrazioni locali per circa 3.000 km, che unita ai trasferimenti della prima tranche avviata alla fine del 2018, incrementa la rete in gestione ad Anas a un totale di oltre 32.000 km. Nel dettaglio, è stata effettuata la consegna di 872 km da parte delle regione Emilia-Romagna. Seguiranno nei prossimi giorni il Piemonte con 1.000 km, la Lombardia con 1.075 km e la Toscana con 39 km (che si aggiungono ai 573 km trasferiti dalla Toscana nel 2018). Le operazioni di passaggio si concluderanno entro la fine del mese di aprile. Con questa seconda tranche, entrano nella gestione di Anas altri circa 1.300 ponti, che saranno immediatamente inseriti nel programma Bridge Management System che prevede cicli cadenzati di monitoraggi e ispezioni. Anas, sulla base delle prescrizioni contenute nel parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del 18 aprile 2019, ha svolto in via preventiva sulla rete della seconda tranche in corso di trasferimento una due diligence infrastrutturale con lo scopo di controllare la presenza di eventuali criticità per la sicurezza degli utenti e verificare lo stato di conservazione e funzionalità delle strutture, comprensive di ponti, viadotti e gallerie. Questa attività ispettiva, interamente a carico di Anas, è stata propedeutica alla conoscenza degli asset stradali per programmare i necessari interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle tratte oggetto di rientro in gestione ad Anas. Le attività sono state completate a marzo 2021 per consentire l’effettivo trasferimento delle strade.
“Il Piano Rientro Strade ad Anas – ha dichiarato l’Ad Massimo Simonini – ha diversi obiettivi che riguardano l’ambito della sostenibilità nell’ottica di migliorare la qualità del servizio complessivo offerto agli utenti. Aumenta l’efficienza della gestione dell’intera rete, con interventi di manutenzione programmata più omogenei, potenzia gli standard di sicurezza con benefici in termini di accessibilità a tutti i territori e alle aree interne. Inoltre, concentrare le competenze in un unico gestore, che ha un unico core business, evita la frammentazione delle competenze nella gestione delle strade e dei trasporti e rappresenta una garanzia per la destinazione degli investimenti, mantenendo e sviluppando al contempo il know how di Anas. Mi riferisco anche all’implementazione delle nuove tecnologie come le Smart Road Anas, la nuova sensoristica per il monitoraggio di ponti e viadotti, il sostegno alla mobilità elettrica. Nell’ambito del Contratto di Programma – ha aggiunto – abbiamo stanziamenti appositamente dedicati al Piano rientro strade, prima e seconda tranche, pari a 1,1 miliardi di euro che abbiamo messo da subito in produzione. A fronte dei circa 6.500 km di strade rientrate con la prima e la seconda tranche, il nostro obiettivo è di accrescere l’investimento complessivo nel prossimo Contratto di Programma e potenziare il relativo piano assunzioni, che al momento ha riguardato 63 nuove risorse tecniche tra ingegneri e personale di esercizio su strada”, ha concluso Simonini. (ITALPRESS).

Pubblicato bando per l’assegnazione di 100 case cantoniere

Anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un bando per l’assegnazione di 100 case cantoniere dislocate su tutto il territorio nazionale. “Questa operazione – spiega l’Ad di Anas, Massimo Simonini – si inserisce nell’ottica della riqualificazione, dell’accessibilità e della fruizione degli immobili di proprietà Anas. Attraverso il recupero di questi edifici dal rilevante valore iconico vogliamo promuovere un modello di sviluppo sostenibile in termini ambientali e socio economici per i territori dove sono ubicati, rivitalizzando l’economia locale ed i suoi microsistemi industriali, incentivando un turismo diffuso di qualità, oltre ad offrire all’utenza della strada quanti più servizi possibili, in linea con gli standard comunitari, a sostegno della mobilità e della viabilità, inclusa quella sostenibile. In ultima sintesi restituendo una nuova dimensione a questo patrimonio architettonico che da un secolo testimonia la storia e l’evoluzione del nostro Paese”.
Il bando fa seguito a una manifestazione d’interesse, condotta lo scorso autunno, finalizzata a promuovere richieste di concessione di case cantoniere. Tra le numerose proposte pervenute, oltre un centinaio si sono dimostrate di rilevante valore, con presentazione di progetti non solo rispondenti ai requisiti esposti, ma anche definiti nel complesso e nei particolari, che hanno fatto intendere una reale disposizione all’impegno. Per quanto riguarda la distribuzione geografica delle case cantoniere interessate dal bando, la regione con più fabbricati richiesti è la Sardegna (30), seguita da Lombardia (12), Abruzzo (10), Toscana e Lazio (entrambe 7). A quota 5 si attestano Puglia, Emilia Romagna, Calabria e Piemonte, mentre con 3 ciascuna Valle d’Aosta e Sicilia. Infine chiudono la lista, Marche, Campania e Veneto con 2 e Liguria ed Umbria con una ciascuna. Tra i soggetti che hanno depositato le richieste, il 41% è rappresentato da società, il 31% da privati, il 15% da Enti, Amministrazioni pubbliche e protezione civile, l’8% da associazioni e cooperative e il restante 5% da aziende agricole. In linea con gli strumenti urbanistici vigenti si prevede di realizzare nelle case cantoniere, sulla base delle proposte imprenditoriali e in funzione della localizzazione e della consistenza, un’attività ricettiva di qualità e funzioni complementari come ristorazione, bar o punti di ristoro, centri informativi e didattici, stazioni per la ricarica dei veicoli elettrici. Nella trasformazione degli immobili sono previsti dal bando, oltre alla conservazione dei manufatti originari e il loro miglior inserimento nel paesaggio sia da un punto di vista ambientale che percettivo, anche l’utilizzo di materiali compatibili con l’ambiente e con l’architettura storica, e colori coerenti con i caratteri paesaggistici del luogo, garantendo il permanere del colore rosso pompeiano codificato dal Mibact con il RAL 3001, della targa con l’indicazione della Strada Statale e della chilometrica e dello stemma identificativo di Anas. I soggetti interessati dovranno far pervenire le offerte digitali, corredate dalla documentazione richiesta, sul portale acquisti Anas (https://acquisti.stradeanas.it), pena esclusione, entro le ore 12 del 15 giugno. (ITALPRESS).