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Gas, offerta ‘PLACET in derogà prorogata a tutto il 2025

MILANO (ITALPRESS) – Resterà in vigore anche per tutto il 2025 la ‘PLACET in derogà, l’offerta introdotta da ARERA per accompagnare i clienti gas non vulnerabili nel passaggio al mercato libero avvenuto quest’anno. L’offerta PLACET in deroga, con condizioni economiche e contrattuali definite dall’Autorità ma con componente fissa annuale (Pfix) definita dal venditore, è stata applicata quest’anno ai clienti non vulnerabili, famiglie e condomìni, che con la fine della tutela gas non avevano ancora sottoscritto un contratto di fornitura nel mercato libero.
I venditori dovranno inviare, ai clienti attualmente titolari di un’offerta PLACET in deroga, una comunicazione scritta e separata dalla bolletta entro il 30 settembre 2024. Con tale comunicazione, i venditori proporranno il rinnovo, per l’anno 2025, alle condizioni economiche più vantaggiose per il cliente tra la PLACET in deroga (che lascia libera al venditore la sola componente fissa di commercializzazione) e la PLACET ordinaria (che lascia libera al venditore sia la componente fissa sia la componente variabile di commercializzazione) Solo qualora le condizioni economiche non subiscano variazioni rispetto a quelle attualmente applicate, il venditore potrà comunicare il rinnovo nella prima bolletta utile senza una comunicazione a parte.
Le nuove condizioni entreranno in vigore il 1° gennaio 2025 e avranno validità 12 mesi, a meno che il cliente non decida di sottoscrivere una offerta diversa sul mercato libero.
“L’Autorità ha deciso di prorogare l’offerta PLACET in deroga per dare più tempo ai clienti di esercitare una scelta maggiormente informata e una partecipazione più attiva alle dinamiche del mercato libero – dichiara Stefano Besseghini, presidente ARERA -. La PLACET in deroga, infatti, consente ai clienti di confrontare facilmente le condizioni contrattuali ed economiche”.
I valori della componente Pfix determinata da tutti i venditori che forniscono clienti titolari di offerte Placet in deroga, in vigore dal 1° gennaio 2025, saranno pubblicati sul sito www.arera.it.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Italia-Montenegro, a Podgorica riunione del Tavolo Energia

MILANO (ITALPRESS) – Promuovere il dialogo tra Italia e Montenegro per favorire l’integrazione dei mercati energetici europei e balcanici. E’ questo l’obiettivo del Tavolo energia giunto al secondo incontro di oggi a Podgorica, organizzato dall’Ambasciata d’Italia in Montenegro. L’occasione per discutere dell’evoluzione del mercato elettrico montenegrino, nonchè fornire un aggiornamento sull’operatività del cavo di interconnessione MONITA e sui recenti sviluppi del Memorandum di Cooperazione tra i due Ministeri degli esteri, presenti con i loro ministri.
L’iniziativa è promossa da ARERA in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Balkan Energy School (BES), l’associazione no profit di diritto italiano istituita nel dicembre 2022 per supportare l’armonizzazione del quadro normativo a livello regionale, sostenere lo sviluppo del mercato energetico balcanico e la sua effettiva integrazione a livello europeo. Il 24 maggio scorso a Roma ha rappresentato un primo momento di confronto tra i due regolatori ARERA e REGAGEN, i due Ministeri competenti per l’energia, i due operatori di trasmissione TERNA e CGES e le due borse energetiche, GME e Belen, dei due Paesi.
“Il pieno utilizzo delle potenzialità dell’interconnessione sarà reso possibile nel momento in cui saranno completati gli interventi di sviluppo delle infrastrutture interne alla rete montenegrina e le infrastrutture di rete aggiuntive che collegano il Montenegro con i Paesi confinanti della Regione balcanica, come del resto previsto dall’accordo intergovernativo siglato nel febbraio 2010”, ha dichiarato Stefano Saglia, componente del collegio ARERA e presidente della BES dalla sua istituzione.
Nel 2017 le autorità di regolazione italiana e montenegrina ARERA e REGAGEN hanno sottoscritto un Memorandum of Cooperation tra le cui finalità c’è la collaborazione bilaterale e multilaterale per armonizzare i quadri regolatori e promuovere lo sviluppo e l’integrazione dei mercati elettrici. Nello stesso anno, i due regolatori insieme ai loro omologhi di Albania e Serbia hanno favorito la creazione di un gruppo di lavoro composto dai gestori di rete e di mercato dei rispettivi Paesi al fine di valutare le condizioni per l’avvio di un progetto di integrazione dei mercati elettrici (market coupling). A tal fine, l’8 maggio 2024, i due regolatori hanno stipulato un secondo Memorandum of Cooperation, con il quale è stata definita la governance della loro cooperazione.
La normativa europea prevede, tra le altre cose, che ARERA e REGAGEN si coordinino per approvare le metodologie necessarie al funzionamento del mercato integrato.

– Foto ufficio stampa ARERA –

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Energia, da luglio 2025 la nuova bolletta più semplice e chiara

MILANO (ITALPRESS) – Dal 1° luglio 2025 debutterà la nuova Bolletta luce e gas degli italiani, con un frontespizio uguale per tutti con le principali informazioni generali, uno ‘Scontrino dell’energià, per capire a colpo d’occhio consumi e prezzi, e un Box offerta che ricorda le condizioni sottoscritte per verificarne l’applicazione. Lo rende noto l’Arera.
Approvata a seguito di un lungo processo di consultazione con imprese, consumatori e stakeholder e sottoposta all’Analisi dell’impatto della regolazione (AIR), la delibera 315/2024/R/COM introduce una revisione organica delle informazioni indicate nella bolletta e della loro organizzazione, estendendola poi alla totalità dei clienti finali connessi in Bassa Tensione (domestici, condomini, piccole e medie imprese e BT altri usi come box, cantine e magazzini).
I venditori avranno 12 mesi di tempo per adeguare i propri sistemi all’invio della nuova bolletta.
“Una riforma auspicata da tempo e da più parti, che evolve la struttura introdotta nel 2014 con la Bolletta 2.0, allineando le informazioni per tutti e rendendole ancora più chiare e semplici, ma soprattutto dando rilevanza al ruolo dei consumatori, mettendoli in grado di verificare i consumi e le proprie scelte di efficienza energetica e di comparare agilmente il proprio profilo con le proposte del mercato”, dichiara il presidente di Arera Stefano Besseghini.
La nuova Bolletta sarà composta da: Frontespizio unificato, che corrisponde alla prima facciata della bolletta in cui i venditori sono tenuti a riportare l’importo da pagare e tutte le informazioni essenziali sul cliente sul tipo di servizio in cui è rifornito, sul contratto di fornitura, su fatturazione e pagamenti, etc.; Scontrino dell’energia, che riporterà la formazione del costo complessivo dell’energia in relazione ai volumi consumati secondo la struttura quantità x prezzo, suddiviso in “quota consumi” e “quota fissa”, più la “quota potenza” per l’energia elettrica, e ulteriormente dettagliato per voci di spesa (vendita e ‘rete e onerì). In questa sezione saranno riportate separatamente anche l’Iva e le accise, eventuali bonus, altre partite (interessi di mora, prodotti e/o servizi aggiuntivi etc.) e il canone RAI; Box offerta, contiene gli elementi dell’offerta utili al cliente per verificare che sia correttamente applicata come da contratto sottoscritto; Elementi informativi essenziali, in questa sezione, organizzata in box uniformi e omogenei, dovranno essere riportate le informazioni relative alle caratteristiche tecniche della fornitura, letture e consumi, ricalcoli, informazioni storiche sui consumi e la potenza massima prelevata, stato dei pagamenti e rateizzazioni, etc.
Gli Elementi di dettaglio, invece, continueranno a riportare le informazioni dettaglio destinati a una comprensione approfondita. Il documento dovrà essere disponibile in un formato standard, mediante un canale digitale raggiungibile tramite il QR code e l’URL riportati in bolletta.
Infine, con un successivo provvedimento, sarà approvato il Glossario con le definizioni delle principali voci riportate in bolletta a cui i venditori dovranno attenersi. Anche il Portale Offerte sarà adeguato alle nuove definizioni ove necessario.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Arera, nel 2023 oltre 7.5 mln di bonus elettrico e gas sociali erogati

ROMA (ITALPRESS) – Nel 2023 sono stati erogati 7,6 milioni di bonus sociali elettrico e gas,
per un importo stimato riconosciuto di oltre 2,4 miliardi di euro. E’ quanto emerge dal Rapporto sugli esiti del monitoraggio sull’erogazione dei bonus sociali effettuato dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Si conferma quindi efficace il meccanismo dei bonus energetici, che ha permesso di allargare la platea dei consumatori economicamente più deboli, anche grazie all’automatismo e al potenziamento nel 2023 con interventi mirati da parte del Governo. In particolare, la legge 29 dicembre 2022, n. 197 che, a fronte dell’emergenza del rialzo dei prezzi, aveva innalzato la soglia Isee utile per accedere alla compensazione energetica (bonus elettrico e gas) a 15 mila euro (nel 2022 la soglia era stata già innalzata a 12.000, rispetto alla soglia base pari a 8.530) e a 30 mila euro per i nuclei familiari numerosi. L’incremento del numero dei beneficiari, infatti, è stato calcolato in media del 22% (+21,5% per l’elettrico e +23,1% per il gas), con l’aumento delle soglie che ha consentito di riconoscerlo a 1,5 milioni di clienti elettrici e 1 milione di clienti gas in più rispetto al 2022. Tale platea è venuta meno dal 1° gennaio 2024, con il calo delle quotazioni internazionali e il ritorno alle soglie ISEE pre-crisi.
Per il presidente di Arera, Stefano Besseghini occorre considerare una possibile evoluzione: “Oggi la difficoltà è intercettare la fascia di consumatori non classificabili come poveri in senso stretto ma la cui bassa capacità di spesa li espone a rischi quando aumentano i prezzi dell’energia. Il passaggio di alcuni oneri generali di sistema presenti in bolletta alla fiscalità generale permetterebbe di incrociare meglio gli effettivi livelli di reddito e di intervenire sulla povertà energetica”. Nel periodo gennaio-dicembre 2023 sono stati erogati circa 4,576 milioni di bonus elettrici per disagio economico (erano 3,8 milioni nel 2022 e 2,5 milioni nel 2021, anno di prima applicazione del meccanismo automatico di riconoscimento), di cui 1,5 milioni di nuclei familiari appartenenti alla soglia potenziata del 2023, tra i 9.530 e 15.000 euro di ISEE. Mentre sono poco più di 3 milioni i bonus gas (2,4 milioni nel 2022 e 1,5 milioni nel 2021). Risultano invece 64.828 (+24% rispetto al 2022) i bonus elettrici per disagio fisico, per chi utilizza apparecchiature elettromedicali per supporto vitale.
Nello specifico, per quanto riguarda il bonus elettrico, si registra ancora un incremento diffuso in tutte le aree del Paese e il maggior numero di bonus riconosciuti nelle regioni del Sud (32,67%) rispetto alle altre quattro aree del Paese (Isole, Nord Est, Nord Ovest e Centro). In termini di crescita il numero dei beneficiari rispetto al totale dei percettori di bonus è aumentato però in maniera più significativa in Friuli-Venezia Giulia (+31%), in Lombardia, Veneto, Abruzzo e Molise, con incrementi percentuali in questi casi intorno al 25%. La Campania si è attestata nel 2023 a quasi il 29% di percettori di bonus sul totale delle forniture domestiche di quella regione. Anche per il bonus gas, il maggior numero di riconoscimenti c’è stato nelle regioni del Sud (28,8%), anche se la Lombardia resta la regione con più beneficiari in assoluto (12% delle forniture domestiche della Regione). In termini di crescita rispetto all’anno precedente, il numero dei beneficiari rispetto al totale dei percettori di bonus gas è aumentato in maniera più significativa, oltre che nelle regioni più sopra citate per il bonus elettrico, in Puglia, Sicilia, Calabria e Basilicata, con valori intorno al +25%.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Besseghini “Per l’energia c’è un nuovo protagonismo del Mediterraneo”

ROMA (ITALPRESS) – Superata la fase più acuta della crisi dei prezzi nel settore dell’energia, il 2023 ha visto un progressivo assestamento su una “nuova normalità” in cui, lungi dal tornare alle quotazioni precrisi, i mercati sono diventati più reattivi e globalizzati. La domanda elettrica è risultata in diminuzione del 2,9%, arrivando a circa 287,3 TWh. La flessione ha interessato tutti i settori eccetto i trasporti e la pesca che sono risultati in aumento di oltre il 5%. E’ quanto emerge dalla relazione annuali dell’Arera, presentata al Parlamento dal presidente Stefano Besseghini. “Superata la fase più acuta della crisi dei prezzi – che ha avuto (forse) l’unico effetto positivo di aumentare il livello di consapevolezza dei consumatori verso le tematiche energetiche e di prezzo – abbiamo visto l’attenzione dell’opinione pubblica modificarsi e stiamo assistendo al ritorno di un dibattito focalizzato sulla contrapposizione di singole soluzioni e che sembra aver poco capitalizzato i principali insegnamenti del periodo di crisi – ha detto Besseghini -, stanno tornando sul tavolo temi che l’emergenza aveva giocoforza portato in secondo piano, non necessariamente con una nuova consapevolezza”. Sul mercato elettrico nel 2023 Enel si conferma il primo produttore con una quota del 16,9% seguito da Eni al 9,5%. Se si guarda alla sola produzione termoelettrica, invece, Eni è tornato a essere il primo operatore nella generazione termoelettrica, coprendo il 16,5% mentre per Enel, secondo operatore, la quota è pari al 15,2% (lo scorso anno le posizioni risultavano invertite con quote pari rispettivamente a 13,9% e 18,3%).Complessivamente, per l’anno 2023, i costi derivanti dall’incentivazione delle fonti rinnovabili sono risultati pari a circa 7 miliardi di euro, in aumento rispetto all’anno precedente quando, per effetto degli elevati prezzi di mercato dell’energia elettrica e dei meccanismi di funzionamento degli incentivi descritti, il costo di alcuni strumenti incentivanti si è annullato. Nel 2023 il consumo netto di gas naturale è diminuito di 7 miliardi di metri cubi rispetto all’anno precedente (-10,4%), arrivando a 60,3 miliardi di metri cubi dai 67,3 miliardi di metri cubi del 2022. La produzione nazionale di gas naturale ha registrato l’ennesima diminuzione (-12,2% decisamente superiore a quella del 2,7% registrato nel 2022) attestandosi a 2.728 milioni di metri cubi; in calo anche le importazioni nette scese a 8,8 miliardi di metri cubi (-12,9% rispetto al 2022) a causa della discesa delle importazioni lorde diminuite di 10,8 miliardi di metri cubi (-14,8% rispetto al 2022) solo parzialmente compensata dalla riduzione delle esportazioni (-2 miliardi di metri cubi) che nel 2022 avevano avuto una crescita un pò anomala. “Il meccanismo dei bonus energetici si è rivelato efficace per i consumatori economicamente più deboli, anche grazie all’automatismo e alla flessibilità potenziati con interventi trimestrali mirati da parte del governo – ha aggiunto Besseghini -, malgrado ciò è emersa in tutta la sua evidenza la difficoltà di intercettare una fascia di consumatori non classificabili come poveri in senso stretto ma che, in presenza di costi straordinari dell’energia, possono vedere compressa in maniera significativa la propria capacità di spesa ed essere portati a compiere scelte di consumo che li avvicinano alle caratteristiche della povertà energetica”.
Per il presidente di Arera “l’elemento con più chiaro riscontro è una recuperata centralità dell’area del Mediterraneo. In presenza della fornitura russa, abbondante e a basso costo, lo sguardo dell’Europa verso il Mediterraneo era inevitabilmente uno sguardo residuale e concentrato, al più, sulla possibilità di coinvolgere questi Paesi in iniziative di decarbonizzazione spesso di dubbia sostenibilità rispetto alle loro esigenze di sviluppo. Il cambio di asse nella fornitura di gas e l’evoluzione del ruolo del GNL permettono di rilanciare un nuovo protagonismo del Mediterraneo”.
In relazione all’acqua, nella relazione si legge che nel 2023 a livello nazionale il valore delle perdite idriche (M1) si attesta in media a 17,9 metri cubi/km/gg (indicatore M1a-Perdite lineari) e al 41,8% (indicatore M1b-Perdite percentuali), con valori più contenuti al Nord e valori medi più elevati al Centro e nel Sud e Isole. Per quanto riguarda le interruzioni di servizio (M2), quasi il 60% della popolazione è servito da gestori che hanno garantito una buona continuità del servizio di erogazione, evidenziando una durata delle interruzioni inferiore alle 3 ore/anno per utente. In media, tuttavia, a livello nazionale il valore del macro-indicatore si attesta a circa 59 ore/anno a utente. Nel 2022 la produzione nazionale dei rifiuti urbani è stata pari a circa 29,1 milioni di tonnellate in calo dell’1,8% rispetto al dato 2021. Il dato di produzione riferito all’anno 2022 segna nuovamente una contrazione, a fronte degli incrementi invece rilevati per gli indicatori socioeconomici, quali prodotto interno lordo e spesa per consumi finali sul territorio economico, rispettivamente pari al 3,7% e 6,1%.
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– Foto: xc3/Italpress –

Arera, nel terzo trimestre bollette dei clienti vulnerabili +12%

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ROMA (ITALPRESS) – Dal 1° luglio termina il servizio di Maggior Tutela per 3,7 milioni di clienti domestici non vulnerabili, che passeranno automaticamente al Servizio a Tutele Graduali con il fornitore selezionato tramite asta. Delle circa 30,2 milioni di utenze domestiche, 22,7 milioni sono oggi servite nel mercato libero, mentre 7,5 milioni sono rimaste o rientrate nella Maggior Tutela (3,8 milioni clienti vulnerabili che continueranno ad essere serviti in tutela e 3,7 milioni di non vulnerabili che passeranno al Servizio a Tutele Graduali). Le condizioni di fornitura del Servizio a Tutele graduali cui saranno trasferiti i clienti non vulnerabili oggi risultanti in Maggior Tutela dureranno poco meno di tre anni (fino al 31 marzo 2027) al termine dei quali, in mancanza di una scelta espressa, i clienti continueranno a essere riforniti dallo stesso venditore, ma sul mercato libero. Le condizioni economiche del Servizio a Tutele Graduali sono uguali in tutta Italia e includono la componente in quota fissa denominata “parametro gamma” pari a -72,65 euro/Pod/anno. Tale componente verrà aggiornata annualmente dall’Autorità in funzione del numero di clienti riforniti nel Servizio a Tutele Graduali. Le condizioni economiche relative alla Spesa per la materia energia comprendono anche una componente a copertura dei costi di approvvigionamento dell’energia pari alla media mensile dei valori a consuntivo del prezzo all’ingrosso (PUN ex post) e una componente a copertura dei costi del dispacciamento.
Dalla somma del “parametro gamma” con la riduzione delle componenti di commercializzazione in Maggior Tutela, da 58 a 41 euro/Pod/anno, si arriva, sulla base degli elementi a oggi disponibili, a un valore per il Servizio a Tutele Graduali di circa -113 euro l’anno rispetto alla Maggior Tutela.
Si ricorda, a tal proposito, che i clienti domestici elettrici non vulnerabili già passati al mercato libero hanno il diritto di rientrare nel servizio di Maggior Tutela fino al 30 giugno 2024, mentre i clienti domestici vulnerabili manterranno sempre il diritto di rientrare nel servizio di Maggior Tutela.
Per farlo occorre rivolgersi all’esercente il servizio di Maggior Tutela del proprio Comune. ARERA ha pubblicato sul proprio sito l’elenco degli esercenti la Maggior Tutela e la modalità per ricercarli in base al Comune. In alternativa è possibile chiamare lo Sportello per il Consumatore al numero verde 800.166.654.
Sono clienti vulnerabili coloro che si trovano in una delle condizioni tra: più di 75 anni, percettore di bonus sociale, soggetto a disabilità (L.104/92), residente in un modulo abitativo di emergenza o isola minore non interconnessa.
Per i clienti vulnerabili ARERA continuerà ad aggiornare trimestralmente le condizioni economiche della Maggior Tutela fino all’espletamento delle aste previste dal Decreto-legge 181/23 (c.d. Dl ‘sicurezza energetica’). Inoltre, in occasione del primo aggiornamento per i soli clienti vulnerabili, l’Autorità ha aggiornato il valore delle componenti di commercializzazione (Pcv e dispBT) per la Maggior Tutela, che passano da 58 euro/Pod/ anno a 41 euro/Pod/anno.
Dall’odierno aggiornamento – il primo per i soli clienti vulnerabili – il calcolo sarà effettuato considerando per il “cliente tipo” consumi di 2.000 kWh/anno, più rispondenti ai consumi effettivi di un ‘cliente medio’, e pubblicato sul sito dall’Autorità insieme con quello consueto calcolato su 2.700 kWh/anno. L’aggiornamento per il prossimo trimestre luglio-settembre 2024, per la bolletta elettrica del cliente tipo segna quindi un +12%. Si è infatti arrestato il trend ribassista dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica, che ha caratterizzato l’ultimo trimestre del 2023 e l’inizio del 2024.
Le stime del prezzo dell’energia (PUN) per il prossimo trimestre sono in aumento a circa 109 euro/MWh. In termini di effetti finali, la spesa per il cliente tipo nell’anno scorrevole3 (compreso tra il 1° ottobre 2023 e il 30 settembre 2024) sarà di circa 514 euro, riavvicinandosi ai livelli precedenti alle crisi, segnando un -41,1% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° ottobre 2022- 30 settembre 2023). Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, il prezzo finale per cliente tipo (con consumi annui di energia elettrica pari a 2.000 kWh) risulta così di 24,32 centesimi di euro al kWh, comprensivo di imposte, contro i 21,71 centesimi di euro al kWh del trimestre precedente. La variazione del +12% è sostanzialmente legata all’aumento complessivo della spesa per la materia energia (+23,8%).
Restano invariate, invece, le tariffe di rete (Trasporto e gestione contatore) e gli oneri generali di sistema.
“Siamo in presenza di un momento importante per l’evoluzione del mercato elettrico. L’autorità si è attivata per tempo per consentire un passaggio al mercato libero progressivo, rispettoso delle scelte dei consumatori e in grado di evitare incrementi dei costi legati alla transizione. È importante la collaborazione che il sistema bancario sta garantendo per assicurare la continuità anche sul tema dei sistemi di pagamento automatici delle bollette, ad ulteriore garanzia dei clienti – afferma Stefano Besseghini, presidente Arera –. Dal 1° luglio il focus dell’autorità si concentrerà sul monitoraggio della evoluzione delle condizioni di mercato, per permettere ai consumatori di avere quella chiarezza delle condizioni che è prerequisito di qualunque scelta”.
In occasione dei cambiamenti legati al termine del servizio di Maggior Tutela dell’elettricità, l’Autorità ha rafforzato tutti gli strumenti attualmente a disposizione dei consumatori, presentandoli con la campagna informativa “CHIEDI ALL’ARERA” – ideata per affiancare le altre azioni istituzionali di comunicazione. Oltre alla diffusione di uno spot tv e radio, ogni settimana l’Autorità pubblica attraverso i profili social video tutorial dedicati alle forniture dell’energia. I consumatori possono inoltre trovare consigli e informazioni sul sito arera.it, sulla pagina Facebook “Il Portale Offerte”, sui profili ARERA su X e LinkedIn e sull’Atlante per il consumatore, una guida che riassume tutele, garanzie e diritti previsti dalle norme finora stabilite dall’Autorità. Per un contatto telefonico anziché digitale, l’Autorità ricorda il numero verde dello Sportello per il consumatore 800.166.654. Il prossimo 9 luglio, in occasione della Relazione annuale di Arera a Parlamento e Governo, saranno fornite ulteriori statistiche sul passaggio da maggior tutela a libero mercato e viceversa e sui cambiamenti del mercato di luce e gas, in aggiunta ai dati statistici definitivi 2023 su tutti i settori di competenza dell’Autorità.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Elettricità, entro 30/6 le istruzioni per rientrare nella maggior tutela

MILANO (ITALPRESS) – Un motore di ricerca sul sito ARERA per trovare in modo facile e veloce, inserendo il nome del Comune, il fornitore a cui richiedere il rientro in Maggior Tutela per l’elettricità.
L’esigenza nasce dal fatto che dal 1° luglio i clienti domestici che saranno ancora serviti in Maggior tutela passeranno automaticamente nel Servizio a Tutele Graduali e i clienti domestici vulnerabili1 continueranno ad essere serviti in Maggior tutela anche dopo tale scadenza. I clienti che si trovano nel mercato libero potrebbero quindi voler ritornare nel servizio di Maggior Tutela.
I clienti domestici elettrici che si trovano nel mercato libero, infatti, hanno il diritto di rientrare nel servizio di Maggior Tutela fino al 30 giugno 2024, rivolgendosi all’esercente il servizio nel Comune in cui si trova la fornitura.
Per aiutare i clienti che non conoscono il nome dell’esercente il servizio di Maggior Tutela nella zona in cui desiderano cambiare il fornitore, l’ARERA ha realizzato un motore di ricerca che in pochi click consente di trovare il fornitore e il link alle pagine che contengono le istruzioni per il rientro dal mercato libero al tutelato.
Oltre all’utilizzo delle pagine web dell’Autorità, è sempre possibile richiedere informazioni anche telefonicamente, utilizzando il numero verde gratuito dello Sportello per il Consumatore Energia e Ambiente di ARERA: 800 166 654.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Arera, riparte la “sperimentazione Smart” con Gse sull’auto elettrica

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MILANO (ITALPRESS) – Il futuro della mobilità elettrica passa da una sua efficiente integrazione con le reti elettriche, per questo Arera riapre la possibilità di aderire alla sperimentazione che prevede benefici economici per favorire la ricarica dei veicoli elettrici fino al 31 dicembre 2025. L’iniziativa, avviata nel 2021 e ora prorogata per altri due anni, dà la possibilità ai clienti che aderiscono di aumentare la potenza disponibile del proprio contatore fino a 6 kW senza cambiare il proprio contratto e senza pagare i costi associati all’operazione. La sperimentazione consente di sfruttare le potenzialità offerte dai contatori elettronici, promuovere l’installazione di wallbox intelligenti e spostare i consumi per la ricarica domestica dei veicoli elettrici nelle ore notturne e/o festive, quando si riduce la domanda di energia e la rete è più “scarica”. Da domani 15 febbraio e fino al 31 dicembre 2024 i possessori di un veicolo elettrico, che ancora non aderiscono all’iniziativa, potranno presentare la domanda attraverso il sito del Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Chi già partecipa alla sperimentazione invece continuerà a beneficiare delle agevolazioni senza dover ripresentare la domanda.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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