Home Arte & Architettura

European Heritage Award al restauro della basilica di Collemaggio

È la Basilica di Collemaggio l’unico caso italiano tra i riconoscimenti assegnati nella categoria “Conservazione” degli European Heritage Awards/Europa Nostra Awards 2020 dalla Commissione Europea e da Europa Nostra. Un restauro che – come precisato nelle motivazioni della giuria – “rappresenta pienamente la rinascita della città”, in cui “il senso profondo di spiritualità e la partecipazione della comunità al progetto devono essere considerati come parte integrante dell’impresa”. Interamente curato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per L’Aquila e cratere, sia per la progettazione sia per la direzione dei lavori (affidata all’architetto Antonello Garofalo e alla storica dell’arte Biancamaria Colasacco), l’intervento ha interessato un luogo simbolo della città, devastato dal sisma 2009, con complesse lavorazioni di consolidamento, ricostruzione e restauro concluse in soli due anni. La Basilica è stata riaperta il 20 dicembre 2017 alla presenza del Ministro Dario Franceschini.
L’intervento è stato interamente sostenuto da Eni. La fase di studio, analisi e progetto si è svolta con il supporto di autorevoli esperti di tre Atenei italiani: Politecnico di Milano, “Sapienza” Università di Roma, e Università dell’Aquila coordinati rispettivamente dal prof. Stefano Della Torre, dal prof. Giovanni Carbonara e dal prof. Dante Galeota. L’attenta gestione dei tempi e delle fasi di cantiere si deve anche all’efficiente coordinamento di Eniservizi e alle competenze operative dell’impresa ARCAS di Torino.
(ITALPRESS).

Viaggio nelle viscere di Ercolano

0

Un suggestivo percorso lungo i cunicoli alla scoperta del Teatro Lapillo, l’antico accesso agli scavi di Ercolano utilizzato dai viaggiatori del Grand Tour nel Settecento. Questo l’originale contributo del Parco Archeologico di Ercolano disponibile sul canale YouTube del MiBACT, dove dall’inizio dell’emergenza coronavirus i musei, i parchi archeologici e gli istituti autonomi statali stanno fornendo contributi audiovisivi di ogni genere per permettere alle persone di continuare a godere del patrimonio culturale nazionale.
Scoperto nel 1710 da un contadino di Resina, Ambrogio Nocerino, nel corso dello scavo di un pozzo per irrigare il suo orto, il teatro rivelò subito i tesori che conservava: marmi preziosi immediatamente acquistati da un artigiano impiegato nella realizzazione della splendida villa del principe d’Elbeuf a Garnitello di Portici. Il principe, consapevole della collocazione dell’antica Ercolano nota sin dal XVI secolo, intraprese subito gli scavi che si sviluppano tutt’oggi a 25 metri al di sotto del livello stradale, un affasciante reticolo di cunicoli che a lungo costituì l’accesso ai resti della città romana per i viaggiatori dell’epoca e che oggi vengono ripercorsi in un video di grande fascino.
(ITALPRESS).

Le Scuderie del Quirinale aprono le porte virtuali della mostra “Raffaello”

Le Scuderie del Quirinale riaprono virtualmente le porte della mostra-evento “Raffaello.1520-1483” con video-racconti, approfondimenti e incursioni nel backstage che, attraverso i canali social, permetteranno di ammirare alcune tra le più belle opere esposte e presenteranno dettagli e curiosità sull’arte del pittore rinascimentale e sulla più grande rassegna mai tentata finora.
Con l’hashtag #RaffaelloOltreLaMostra sarà possibile ascoltare il racconto dei curatori e partecipare virtualmente agli incontri ospitati a palazzo Altemps prima dell’apertura al pubblico dell’esposizione. Da Silvia Ginzburg, che affronta il tema della giovinezza di Raffaello, ad Antonio Natali, che racconta il periodo fiorentino del pittore, fino ad Alessandro Zuccari, che ne approfondisce l’attività nella Capitale.
Tanti i contributi offerti anche dai curatori della mostra e da importanti studiosi che, attraverso pillole video, approfondiranno le opere e le grandi tematiche relative all’arte di Raffaello. La serie, introdotta dalla curatrice Marzia Faietti con “Qualche ragione, tra le tante, per amare Raffaello”, partirà con Matteo Lafranconi, curatore e Direttore di Scuderie del Quirinale, cominciando proprio dal punto in cui parte il percorso espositivo, con “La morte di Raffaello”. A seguire, i co-curatori Francesco Di Teodoro e Vincenzo Farinella approfondiranno la Lettera a Leone X, il progetto di Villa Madama, il rapporto di Raffaello con l’antico, con i suoi committenti e gli anni della gioventù. Infine, lo studioso Achim Gnann presenterà una riflessione su “Raffaello e Giulio Romano”.
Le attività online proseguiranno con #RaffaelloInMostra: video-passeggiate all’interno delle sale, arricchite da dettagli e curiosità sulle opere, e incursioni nel backstage, con il racconto dell’allestimento della rassegna che vanta capolavori provenienti dalle collezioni dei più importanti musei al mondo, per un totale di 204 opere, 120 dello stesso Raffaello tra dipinti e disegni.

TourismA, a Firenze arte, archeologia e ambiente

0

Torna a Firenze per il sesto anno consecutivo, organizzata da Archeologia Viva, “tourismA – salone dell’archeologia e del turismo culturale”, dedicato alla comunicazione delle grandi scoperte archeologiche e alla promozione del patrimonio e turismo culturale. La kermesse si svolgerà al palazzo dei Congressi dal 21 al 23 febbraio.
L’edizione 2020, presentata questa mattina in palazzo del Pegaso, vede la partecipazione attiva del Consiglio regionale. Come ha spiegato il presidente dell’assemblea della Toscana Eugenio Giani, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione, “la manifestazione negli anni ha assunto un carattere internazionale, e per questo siamo orgogliosi di avere un nostro spazio espositivo al suo interno”.
Due le iniziative organizzate dal Consiglio: la prima è un convegno dal titolo “Toscana a murAperte. Città murate, torri e castelli: alla scoperta di nuovi itinerari” in programma venerdì 21 febbraio 2020 alle 9 nella Sala Verde del palazzo dei Congressi: saranno presentati i risultati del sostegno che il Consiglio ha dato, con oltre 3 milioni di euro, ai progetti di valorizzazione e recupero di fortificazioni storiche e di creazione di nuovi itinerari. “Con la legge regionale 46/2016 abbiamo deciso di impiegare i nostri avanzi di amministrazione a sostegno dei progetti di tanti Comuni – ha detto Giani -. Un provvedimento che abbiamo rinnovato ogni anno, e che ci auguriamo che diventi strutturato nel prossimo futuro”.
La seconda iniziativa vedrà lo stesso presidente del Consiglio regionale, sabato 22 febbraio, alle 17 in auditorium del palazzo dei Congressi, tenere una lectio dal titolo «Magnus Dux Etruriae: gli Etruschi e Cosimo I de’ Medici» . “Questo è l’anno di Cosimo I – ha ricordato Giani -. Il 5 marzo del 1570, 450 anni fa, Cosimo fu incoronato solennemente con il titolo di Granduca, e iniziava un percorso che ha portato all’unità della Toscana e alla sua identità”. Sarà, poi, ancora il presidente Giani a tagliare il nastro di apertura della kermesse, il 21 al palazzo dei Congressi.
TourismA sarà un’occasione per fare il punto sulle ricerche archeologiche italiane all’estero, e sulle ultime tecnologie applicate alla conservazione e divulgazione del nostro patrimonio e per parlare di archeologia pubblica e dei numeri, in crescita, del turismo culturale. Come ha ricordato il direttore di “Archeologia Viva” Piero Pruneti, saranno un centinaio gli espositori con significative presenze straniere e 250 i relatori, con nomi importanti come Pupi Avati e Vittorio Sgarbi. Patrizia Piacentini, egittologa dell’Università statale di Milano, ha anticipato alcune scoperte, che verranno presentate durante la kermesse, fatte in recenti scavi di tombe ad Assuan, tra cui resti di pinoli e una tavoletta di legno con una testa di leopardo.
(ITALPRESS).

Musei, torna domenica gratis “stabile”

0

“La sperimentazione dell’accesso gratuito nei musei e siti archeologici statali la prima domenica del mese ha avuto un grande successo. In alcune domeniche è diventata una vera festa di popolo, con più persone nei musei che negli stadi della serie A. Oltre 17 milioni da quando è stata istituita con alcune edizioni che hanno superato i 430.000 visitatori nei soli musei statali”. Così il Ministro per i beni e le attività culturali, Dario Franceschini, al question time di oggi alla Camera dei Deputati ha annunciato la reintroduzione permanente delle domeniche gratuite a pochi giorni dalla #domenicalmuseo del 2 febbraio.
“Sia i numeri raggiunti che l’esigenza di stabilizzare un’abitudine – aggiunge- mi hanno portato a confermare la permanenza della domenica gratuita per tutto l’anno, sistema rivelatosi più efficace anche in termini comunicativi. Ho perciò già inviato al Consiglio di Stato il nuovo schema di decreto che ritorna al sistema felicemente sperimentato dal 2014, che ha prodotto un significativo incremento della conoscenza e della fruizione del patrimonio e un aumento degli introiti: i dati evidenziano un rapporto virtuoso tra numero di accessi gratuiti e numero di visitatori paganti”.
(ITALPRESS).

Colosseo superstar, record di visitatori

0

La Top 30 dei musei e dei parchi archeologici statali del 2019 regala conferme e novità, con il podio stabilmente occupato dal Colosseo, con oltre 7,5 milioni di visitatori, le Gallerie degli Uffizi, con quasi 4,4 milioni di ingressi, e Pompei, con circa 4 milioni di presenze. Seguono la Galleria dell’Accademia di Firenze e Castel Sant’Angelo, realtà che da molti anni occupano la cima della classifica della Top 30. Lo rende noto il MiBACT, sottolineando in una nota che tra i primi cinque istituti, in termini assoluti da segnalare la crescita di Pompei che vede aumentare di 160.000 unità i biglietti staccati nei soli scavi.

“A qualche anno dalla riforma dei musei i risultati straordinari si vedono sempre di più grazie al lavoro dei direttori e di tutto il personale. Più incassi vogliono dire più risorse per tutela e ricerca, servizi museali. Andremo avanti sul percorso dell’innovazione”, ha commentato il ministro per i Beni e le Attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.

Il 2019 ha visto anche importanti risultati, come il boom della Galleria Nazionale delle Marche, che con circa 70.000 biglietti in più rispetto ai quasi 195.000 visitatori del 2018 segna un +36,8%, sale di sette posizioni e entra al ventiseiesimo posto in TOP 30, dove mancava dal 2012. A seguire una crescita significativa dei musei napoletani, capeggiata dal Museo di Capodimonte, che aumenta del 34,2% i visitatori e con quasi 253.000 ingressi scala quattro posizioni in classifica e entra nella TOP 30.

Significative affermazioni anche per Castel Sant’Elmo, che passa da quasi 225.000 a 267.000 visitatori salendo dal trentesimo al ventisettesimo posto con un +18,7% di ingressi, e per Palazzo Reale, che con una crescita di visitatori dell’11% arriva a oltre 270.000 biglietti staccati che valgono il venticinquesimo posto in classifica, due posizioni in più rispetto all’anno scorso.

Bene in termini di crescita anche le Terme di Caracalla a Roma, con un aumento del 10,9% dei visitatori sul 2018, e il Castello di Miramare a Trieste, con un +10,7% di ingressi.

Buon risultato anche per Palazzo Ducale di Mantova, che da 324.000 visitatori passa a oltre 346.000 ingressi, un incremento del 7% su base annua che gli permette di salire di tre posizioni e piazzarsi al diciottesimo posto in classifica.

Complessivamente, evidenzia il MiBACT, nei primi trenta musei e parchi archeologici statali sono entrati nel 2019 quasi 30 milioni di visitatori (circa 700.000 ingressi in più rispetto al 2018 con un incremento del 2,4%) che rappresentano più della metà dei visitatori dell’intero sistema museale statale.

Non presenti nella Top 30, ma con un’ottima prestazione, da segnalare i musei della Basilicata, che nell’anno della Capitale europea della cultura hanno visto crescere gli ingressi di circa 50.000 unità, con un tasso di incremento prossimo al 20% tanto da poter parlare di un vero e proprio “Effetto Matera” nei principali luoghi della cultura lucani.

Inoltre, dalla loro istituzione nel luglio del 2014 a oggi le domeniche gratuite, recentemente reintrodotte e rese permanenti dal Ministro Franceschini, hanno portato oltre 17 milioni di persone nei soli musei statali, con un effetto volano sugli ingressi a pagamento e con benefici importanti per i musei più piccoli che hanno beneficiato di campagne di comunicazioni nazionali. Un dato sottostimato, perché non tiene conto dei tanti ulteriori visitatori dei musei comunali che hanno aderito contribuendo a fare della #domenicalmuseo un vero e proprio evento culturale per famiglie e cittadini con numerose edizioni da record in cui la presenza nei musei è stata superiore a quella di una giornata di campionato di calcio di “Serie A”.

Tra gli istituti gratuiti, infine, il MiBACT segnala l’exploit del Pantheon, che supera quota 9 milioni di visitatori, con un aumento del 4% pari a circa 400.000 visitatori in più rispetto al 2018. Ottimo risultato anche per il Vittoriano – recentemente reso autonomo insieme a Palazzo Venezia – che cresce del 9% portandosi a oltre 3 milioni di ingressi.
Dopo anni di continua crescita a doppia cifra il numero dei visitatori dell’intero sistema museale nazionale si assesta intorno ai 55 milioni.

Le prime cinque regioni per numero di ingressi sono il Lazio, la Campania, la Toscana, il Piemonte e la Lombardia. L’assestamento è stato causato anche dai numerosi fenomeni di maltempo che hanno caratterizzato l’autunno del 2018 e la primavera del 2019 e che hanno comportato la forte riduzione del numero visitatori soprattutto nei parchi monumentali e nei giardini storici: il Bosco di Capodimonte, ad esempio, ha avuto una consistente riduzione degli ingressi dovuta anche a lunghi mesi in cui ragioni di sicurezza non ne hanno permesso l’apertura e la piena fruibilità.
(ITALPRESS).

BOOM PER GLI UFFIZI DURANTE LE FESTIVITÀ NATALIZIE

Feste con il turbo, per il numero dei visitatori, alle Gallerie degli Uffizi e alla Galleria dell’Accademia a Firenze. Nel periodo delle vacanze natalizie, dal 23 dicembre scorso al 6 gennaio, i visitatori dei due complessi museali hanno sfiorato le 280mila presenze. 279.791, per l’esattezza, il numero totale: 61.440 all’Accademia; 218.351 tra Uffizi, Pitti e Boboli, che, insieme, sono cresciuti di quasi un terzo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A livello percentuale, l’aumento di ingressi registrato alle Gallerie degli Uffizi è infatti del 28,1%, cioè 47.873 in più rispetto alle feste natalizie 2018-19 (quando si erano raggiunte 170.478 presenze).
A trainare il risultato da record, oltre ad un ottimo andamento del flusso di visite in tutti e tre i luoghi del complesso (basti pensare che in occasione delle aperture prolungate di sera, agli Uffizi, si sono sempre superati i 10mila biglietti al giorno) sono state alcune giornate di queste vacanze, a partire dai primi tre giorni del nuovo anno. Dall’1 al 3 gennaio l’incremento delle presenze è infatti più che raddoppiato rispetto al 2019: 43.092 ingressi tra Uffizi, Palazzo Pitti e il giardino di Boboli, il 139,6% in più, con una crescita di 25.105 visitatori a confronto con lo scorso anno (Uffizi 21.761, +83,6% rispetto agli 11.852 del 2019; Palazzo Pitti 7.440, +197,6% rispetto ai 2.500 del 2019; Giardino di Boboli 13.891, +282,1% rispetto ai 3.636 del 2019). Numeri da capogiro alle Gallerie degli Uffizi anche per la prima domenica gratuita del mese, il 5 gennaio: in questo caso l’aumento è stato del 91,6%, +13.129 visitatori, pari in termini assoluti a 27.457 ingressi. Con una novità: per la prima volta, Palazzo Pitti ha superato gli Uffizi per numero di presenze (Palazzo Pitti 9.792, +141,2% rispetto ai 4.059 del 2019; Uffizi 7.390, +21,9% rispetto ai 6.065 del 2019; Giardino di Boboli 27.457, +91,6% rispetto ai 14.328 del 2019).

“Abbiamo raggiunto questo record grazie alle numerose aperture straordinarie, sia di lunedì che di sera, studiate appositamente per questo speciale periodo dell’anno e grazie alla ricca offerta culturale tra nuove sale e grandi mostre – ha commentato il direttore degli Uffizi Eike Schmidt-In questo modo, la presenza dei visitatori è stata distribuita lungo tutto l’arco della giornata diminuendo l’affollamento. Non soltanto i nostri capolavori sono stati visti da un maggior numero di persone che si trovavano a Firenze per le feste, ma è stata anche offerta una visita qualitativamente migliore, libera dallo stress della chiusura pomeridiana. E non dimentichiamo la magia e la quiete delle ore serali dentro al museo”.
(ITALPRESS)

MOSTRE, AD AOSTA “DINOSAURI IN CARNE E OSSA”

0

La mostra Dinosauri in carne e ossa in corso presso l’Area megalitica – Museo e parco archeologico di Saint-Martin-de-Corléans di Aosta, sta riscuotendo un grande successo.
Inaugurata il 6 dicembre, l’esposizione nella sua prima settimana di apertura ha registrato circa 2000 ingressi, un risultato di forte impatto. Grandi e piccini hanno apprezzato la proposta, lasciando testimonianze positive della loro visita.
La Mostra paleontologica proseguirà fino all’8 marzo 2020 con il seguente orario: da martedì a domenica dalle ore 10.00 alle 18.00, chiuso il 25 dicembre e il 1° gennaio.