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Banche, Sforza Fogliani “Vanno sempre tutelate”

“Com’è che solo oggi le banche sono diventate ‘di rilevanza strategica’, a protezione giustificata ‘da ragioni di sicurezza’? Se lo sono, lo sono sempre. E se non lo sono, non lo sono mai. Non possono essere tali a intermittenza. Se quanto si sostiene oggi fosse stata (come è) cosa pacifica anche qualche anno fa, la riforma Renzi contro le Popolari (che ha consegnato al capitale estero fiorenti banche, facendo strame – anche – di una gran parte delle banche di territorio rimaste) non sarebbe, all’evidenza, stata mai varata”.
Così il presidente di Assopopolari, Corrado Sforza Fogliani, in merito alla golden power al settore creditizio. “Se alcuni anni fa si fosse tenuto presente che fu il sistema delle banche di territorio a preservare la concorrenza fra banche – la Banca d’Italia le difendeva per questo – e a trasformare il Paese da agricolo in industriale, proprio finanziando quel sistema delle piccole e medie imprese che costituiva, e costituisce, la nostra ricchezza nazionale e che oggi non ha invece più riferimenti o quasi, se questo si fosse tenuto presente, certo non si sarebbe fatto quel che si è fatto”, spiega Sforza Fogliani. “Non si sarebbe accettato supinamente il pensiero unico della finanza internazionale perfino anticipando per decreto legge il bail-in, così che siamo stati l’unico Paese, ad oggi e credo per sempre, in cui esso è stato applicato. Sono interrogativi, e pensieri, inquietanti. Ma speriamo servano, almeno, per il futuro. La storia ci insegna che, dopo ogni pandemia le cose non sono mai più andate come prima. Nel nostro secolo, speriamo sia così anche per il settore del credito. Di ricchezza bancaria, perlomeno in Italia, ne abbiamo già distrutta anche troppa”, conclude il presidente di Assopopolari.
(ITALPRESS).

Banche popolari, risultati positivi fondamentali per la ripresa

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Una crescita dei volumi intermediati con ricadute positive sulle economie locali. Questi, in sintesi, i primi risultati registrati dalla Banche Popolari a inizio anno. In particolare, gli impieghi vivi hanno evidenziato una crescita annua del 3% e i depositi del 6%.
Gli Npl diminuiscono di un ulteriore 20% anche grazie alle operazioni di cartolarizzazione
realizzate con continuità negli ultimi due anni per un valore di circa 3,5 miliardi.
Questi risultati positivi, malgrado un contesto economico emergenziale che negli ultimi mesi ha colpito il nostro Paese e l’economia mondiale, lasciano però concretamente aperta la porta alla possibilità di un indispensabile e robusto sostegno nella fase di ripresa che, si
spera, possa avviarsi al più presto. Per il segretario generale di Assopopolari, Giuseppe De Lucia Lumeno, “prossimità e radicamento territoriale continuano a essere essenziali per il
sostegno all’economia reale e alle famiglie maggiormente esposte alla tempesta in corso. Anche e soprattutto nei momenti di crisi, un sistema fatto di diversità di modelli di governance è il solo in grado di rispondere alle esigenze di un tessuto produttivo come
quello italiano, complesso e fatto prevalentemente di piccole e medie imprese”.
(ITALPRESS).

Le banche popolari al fianco della comunità

Interventi immediati in favore delle aziende, del commercio e delle famiglie. È questo il senso delle azioni che le Banche popolari stanno predisponendo per garantire la sopravvivenza economica del tessuto produttivo e la sussistenza delle famiglie. Le iniziative già decise sono molteplici e riguardano prevalentemente la sospensione dei pagamenti. Qualche esempio. La Banca di Piacenza ha istituito una procedura di istruttoria veloce (una semplice pec) per sospendere le rate di finanziamento fino a 12 mesi. La Banca Valsabbina, che opera in una delle aree più colpite, ha aderito alla moratoria per le PMI che prevede la sospensione della quota capitale delle rate dei finanziamenti per un periodo di 12 mesi, oltre a donare 300.000 euro agli ospedali bresciani. La Banca Popolare del Cassinate ha introdotto linee di credito dedicate mettendo a disposizione liquidità per circa 100 milioni. La Banca Popolare Pugliese e la Banca Popolare di Puglia e Basilicata hanno sospeso i mutui o proposto una loro rimodulazione. Per il segretario generale di Assopopolari, Giuseppe De Lucia Lumeno “le Banche popolari non restano indifferenti dinanzi al dramma che sta colpendo il nostro Paese. Se per il Credito popolare il sostegno alle famiglie e alle piccole e medie imprese è una regolare e quotidiana modalità di operare, esso assume significato e valore particolari nella drammaticità di questi giorni. Poter contare sulla propria banca, sapere che essa ti è accanto e non in contrapposizione, fa la differenza. Così la categoria contribuisce a vincere il virus e a gettare le basi per prefigurare la società che si configurerà dopo che esso sarà stato sconfitto. Siamo certi che gli altri istituti di credito e le istituzioni bancarie seguiranno l’esempio in una partita che si vince soltanto se si è uniti”. (ITALPRESS).

NEL 2019 25 MILIARDI DI FINANZIAMENTI ALLE PMI

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Con la crescita dei volumi intermediati, si chiude un 2019 positivo per le Banche popolari. Nel dettaglio, gli impieghi vivi, al netto delle sofferenze, sono cresciuti mediamente del 2%, mentre è proseguita la riduzione in accelerazione del peso delle partite problematiche sui conti delle banche, con un calo delle sofferenze lorde di oltre il 30%. Dal lato del passivo la crescita dei depositi è stata del 10%. Valori analoghi sono stati registrati dalle Popolari nel Mezzogiorno con un aumento degli impieghi vivi del 2,1%, una riduzione di circa un miliardo delle sofferenze lorde e un aumento dei depositi superiore al 9%. Il flusso dei nuovi finanziamenti, erogati nel corso del 2019, alle piccole e medie imprese ha superato l’importo complessivo di 25 miliardi e quello relativo ai nuovi mutui alle famiglie è giunto a un controvalore di quasi 14 miliardi. Inoltre, in linea con il rafforzamento patrimoniale già evidenziato negli ultimi anni e con le numerose operazioni di cessione delle partite problematiche, anche nel 2019 il coefficiente CET1 relativo ai requisiti patrimoniali delle Banche popolari salirà ulteriormente collocandosi su un valore medio del 15%, superiore a quello di sistema. Nel presentare questi dati, il segretario generale di Assopopolari, Giuseppe De Lucia Lumeno, sottolinea che si tratta di “risultati importanti che bisogna sempre tenere in considerazione quando si affronta il tema del Credito popolare. Va anche aggiunto il dato di fatto che le Banche popolari, senza mai perdere di vista il sostegno a favore dell’economia reale, stanno risolvendo concretamente i problemi di liquidità attraverso l’individuazione degli strumenti più idonei. Questi risultati positivi confermano, ancora una volta, come eventuali ipotesi e progetti di integrazione allo studio devono passare per gli istituti interessati che, attraverso i propri organismi, a cominciare dalle assemblee dei soci, sono gli unici legittimati a prendere decisioni”.
(ITALPRESS).

COOPERAZIONE BANCARIA MONDIALE IN ESPANSIONE

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Oltre 230 mila istituti, 524 milioni di soci, 820 milioni di clienti, 9.700 miliardi di euro raccolti e 7.700 miliardi di impieghi. È la fotografia della Cooperazione Bancaria nel mondo: numeri importanti che danno conto dell’incidenza di questa forma del sistema bancario e finanziario sull’economia mondiale. Un ruolo e un peso di prima grandezza che viene oggi analiticamente indagato dall’ultima pubblicazione dell’Associazione fra le Banche Popolari. “La scelta di mettere a disposizione, anche in Italia, la conoscenza di queste realtà e degli effetti positivi che ha prodotto e produce sull’economia mondiale nasce dalla considerazione della sua rilevanza visto il ruolo fondamentale riscontrabile sia in termini di istituzioni creditizie che di attività e di qualità nel sostegno dello sviluppo socio-economico – si legge in una nota -. Si tratta, infatti, di banche, realtà produttive che operano e che sono, a tutti gli effetti, validi esempi per uscire dalla profonda crisi economica e finanziaria che colpisce l’Occidente da quasi vent’anni”.
Il segretario generale di Assopopolari, Giuseppe De Lucia Lumeno, nel presentare la pubblicazione sottolinea “come il livello di attività e la considerazione che la Cooperazione Bancaria gode nel mondo costituisce, oggi in Italia, un utile insegnamento e l’indicazione di una delle vie da percorrere per contribuire a far uscire la nostra economia dal pendolo recessione-stagnazione che continua a non trovare una soluzione”.
(ITALPRESS).

LA COOPERAZIONE BANCARIA IN AUSTRALIA E NUOVA ZELANDA

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È stato pubblicato uno studio sulla situazione della Cooperazione Bancaria in Australia e Nuova Zelanda, un approfondimento che prosegue l’attività di ricerca promossa dall’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari.
“La Cooperazione Bancaria in Australia e Nuova Zelanda” è un volume completo, un ulteriore tassello nel progetto che l’Associazione sta realizzando per far conoscere la storia e lo sviluppo della Cooperazione Bancaria a livello internazionale.
La pubblicazione segue quelle già realizzate per la Cina, il Giappone, la Corea del Sud e l’India. Anche in questo Continente emergono istituzioni creditizie che hanno dato e continuano tuttora a dare un contributo rilevante allo sviluppo delle economie locali attraverso il sostegno alle famiglie e alle piccole e medie imprese. La Cooperazione Bancaria in Oceania riveste un ruolo ed una rilevanza sempre più ampia.
In Australia, il Business Council of Cooperatives and Mutuals (BCCM) conta oltre 2.000 cooperative che operano in diversi settori tra cui quello bancario e rappresentano 29 milioni di soci e l’8% del prodotto interno lordo.
Con 119 miliardi di dollari di patrimonio le banche popolari cooperative australiane sono una alternativa competitiva e concreta agli altri istituti di credito giuridicamente differenti. Una rilevanza certificata anche dall’associazione industriale australiana, consapevole del ruolo che tali istituti rivestono nel sostegno all’economia reale. Discorso analogo riguarda la Nuova Zelanda dove a 10 Credit Unions con circa 140.000 soci si aggiunge la Cooperative Bank of New Zealand, fondata nel 1993 e che serve oltre 115.000 clienti.
Nel presentare la pubblicazione, il segretario generale di Assopopolari, Giuseppe De Lucia Lumeno, sottolinea “la necessità, in un mondo globalizzato, di conoscere a fondo tutte quelle realtà produttive che operano positivamente e che possono rappresentare validi esempi per uscire dalla profonda crisi economica e finanziaria che ha colpito l’Occidente”.
(ITALPRESS).

ASSOPOPOLARI INCONTRA DELEGAZIONE GIAPPONESE

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Il segretario generale dell’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari, Giuseppe De Lucia Lumeno, ha incontrato una rappresentanza della Cooperazione bancaria giapponese guidata da Makoto HoJo, general affairs manager di AFCSIC, Agricultural and Fishery Cooperative Savings Insurance Corporation in Japan, e Yukari Shigeto dell’Istituto di Ricerche della Norinchukin, la Banca Centrale delle banche cooperative agricole giapponesi.
Norinchukin Bank e le Shinkin Banks sono realtà ricche di una lunga storia “che ha permesso all’economia reale di primeggiare a livello globale e fanno parte di un sistema di Banche popolari e mutualistiche diffuso in maniera omogenea in Giappone e in tutto il continente asiatico”, si legge in una nota di Assopopolari. L’appuntamento si colloca nell’ambito di una serie di attività di carattere internazionale promosse da Assopopolari tra le quali la pubblicazione di una serie di approfondimenti sullo stato della Cooperazione bancaria internazionale. A conclusione dell’incontro, nel quale “sono state affrontate, in maniera estremamente proficua – prosegue la nota -, diverse questioni che riguardano le problematiche e il futuro della cooperazione bancaria, sia nei rispettivi Paesi sia a livello mondiale, è stato promosso un accordo che prevede una più stretta collaborazione di studio, analisi e approfondimento sulle tematiche di interesse più rilevante della due realtà”.
“L’incontro – afferma il segretario generale di Assopopolari, Giuseppe De Lucia Lumeno – frutto di un costante e reciproco lavoro di relazione tra il Credito Popolare in Italia e quello internazionale, è stato di grande interesse e utilità. Un contributo comune al superamento delle difficoltà dell’economia europea e occidentale è possibile proprio mettendo in relazione tutte le esperienze che ci sono nel mondo tra le quali la Cooperazione bancaria”.
(ITALPRESS).

IN COREA DEL SUD COOPERAZIONE BANCARIA VITALE

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Con la pubblicazione di un saggio sulla Cooperazione Bancaria in Corea del Sud, prosegue il lavoro di approfondimento di carattere internazionale dell’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari. Si tratta del terzo di una serie di report specifici sui singoli paesi asiatici dai quali emerge come tali istituzioni creditizie abbiano dato e continuino a dare un contributo rilevante allo sviluppo dell’economia reale e al sostegno delle famiglie e delle piccole e medie imprese. Le istituzioni di Credito Popolare cooperativo diffuse sul territorio sud coreano risultano pari a circa 1.300 e servono oltre 20 milioni di clienti. A queste si aggiungono gli istituti della federazione delle cooperative forestali con 2 milioni di soci cooperativi, 80 mutual saving banks, il gruppo Nonghyup che rappresenta 2,4 milioni di soci di 1.165 cooperative e 904 Credit Unions con 5,8 milioni di soci. Numeri importanti in un continente dove operano 155.214 banche di credito cooperativo con 201 milioni di soci, una raccolta di 3.519 miliardi di euro e impieghi per 1.710 miliardi di euro. Il segretario generale di Assopopolari, Giuseppe De Lucia Lumeno, nel presentare la terza tappa di questo percorso di approfondimento, ha spiegato come “a qualunque latitudine la Cooperazione Bancaria, vitale e prossima alle esigenze di sviluppo dell’economia, mostra un radicamento di tali dimensioni che merita di essere indagata in maniera approfondita. Una conferma di un ruolo fondamentale svolto, nelle sue diverse forme, nel sostegno dello sviluppo socio-economico”. Questo studio e quelli precedenti sono propedeutici a una serie di incontri internazionali con le rappresentanze dei rispettivi Paesi.
(ITALPRESS)

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