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Bosch, nuovi filtri auto anche contro virus e muffe

Con l’inizio della stagione dei pollini i filtri abitacolo acquisiscono ulteriore importanza per l’attività delle officine. Sempre più automobilisti sono sensibili ai temi delle polveri sottili, degli allergeni e dei virus e dunque chiedono la migliore qualità dell’aria possibile all’interno del proprio veicolo. Con il filtro abitacolo Bosch FILTER+pro le officine sono ora in grado di offrire ai propri clienti un’ulteriore protezione per la salute degli occupanti del veicolo. Il nuovo filtro abitacolo rappresenta un ulteriore sviluppo del collaudato filtro FILTER+ di Bosch che separa allergeni e pollini, polveri sottili, batteri e gas nocivi. Inoltre, la generazione FILTER+pro migliorata è anche altamente efficace contro virus e muffe. Entro la fine del 2023, FILTER+pro sostituirà completamente il suo predecessore nella gamma Bosch. Vantaggi per la salute, la sicurezza e le attrezzature tecniche I tre strati filtranti ben combinati del FILTER+pro riducono efficacemente la quantità di sostanze inquinanti all’interno dell’abitacolo. Uno speciale strato antimicrobico agisce contro virus e batteri, previene anche il formarsi di muffe e trattiene sia gli allergeni sia i pollini nel vello del filtro. Lo strato di carbone attivo neutralizza i gas nocivi e maleodoranti. Infine, uno strato di microfibra ultrafine separa oltre il 98% di tutte le particelle di polvere sottili e fuliggine. La confezione del nuovo FILTER+pro evidenzia chiaramente le funzioni e i vantaggi per i clienti delle officine.Oltre a migliorare la qualità dell’aria, i filtri abitacolo Bosch offrono anche maggiori vantaggi per la sicurezza. In particolare, riducono la formazione di depositi sul parabrezza che potrebbero causare effetti di abbagliamento, inoltre, i finestrini si appannano meno. Riducono anche il rischio di reazioni allergiche – come gli starnuti – che potrebbero portare a situazioni di pericolo durante la guida. Un altro vantaggio: la riduzione dei depositi sulla ventola e sul sistema del climatizzatore ne favorisce la funzionalità. (ITALPRESS).

Bosch partecipa alla staffetta benefica della Milano Marathon

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MILANO (ITALPRESS) – Bosch Italia, dopo lo stop degli ultimi due anni, ha deciso con entusiasmo di partecipare alla 20° edizione della Milano Marathon, che si correrà lungo le strade della città, il prossimo 3 aprile. Aderire a questa iniziativa è sicuramente un segnale di ripartenza, di coesione e di orientamento al futuro. In particolare, Bosch partecipa alla Relay Marathon, una gara a scopo benefico e non competitiva, supportando la Fondazione Maria Letizia Verga https://comitatomarialetiziaverga.it/ che, da oltre 40 anni, è impegnata nella cura della leucemia infantile. Oltre 20 Team e circa 100 collaboratori Bosch correranno insieme per sostenere il progetto di ricerca Sport Therapy che ha lo scopo di offrire un’attività fisica mirata per favorire il recupero dei bambini e ragazzi affetti da malattie onco-ematologiche.
Lo sport è uno strumento educativo e di crescita molto potente per i ragazzi. “Lo sa bene Bosch che da sempre è attenta ai giovani e lo fa attraverso diversi progetti di solidarietà e iniziative di orientamento e formazione dedicati a loro, avvalendosi anche della metafora sportiva – si legge in una nota -. L’attività fisica mirata rappresenta un possibile approccio terapeutico per il corpo e per la mente e permette di coltivare e sviluppare valori come passione, impegno, spirito di squadra, qualità importanti nello sport e nella vita”.

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Guida autonoma, Bosch acquisisce lo specialista di mappe Atlatec

STOCCARDA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Bosch sta ampliando le competenze nella guida autonoma e rafforzando la propria posizione di mercato con un’acquisizione. Atlatec, con sede a Karlsruhe, in Germania, entrerà a far parte della divisione Bosch Cross-Domain Computing Solutions come società indipendente. Bosch e Atlatec hanno firmato un accordo in tal senso. Atlatec è uno dei fornitori più innovativi al mondo di mappe digitali ad alta risoluzione per l’assistenza alla guida e la guida autonoma. L’azienda, che è stata scorporata dal Karlsruhe Institute of Technology nel 2014, impiega circa 25 persone fra Germania, Giappone e Stati Uniti. “La prevista acquisizione di Atlatec amplia ulteriormente le nostre competenze nel campo delle mappe digitali ad alta risoluzione e ci rende ancora più diversificati. Rende Bosch l’unica azienda in grado di offrire ai propri clienti tutti gli elementi necessari della guida autonoma, dagli attuatori e sensori al software e alle mappe, da un’unica fonte. Stiamo qespandendo costantemente la nostra forte posizione in questo settore”, ha affermato Mathias Pillin, presidente della divisione Cross-Domain Computing Solutions. “In Bosch abbiamo trovato il partner giusto per noi, mentre facciamo il passo successivo per ampliare ulteriormente la nostra esperienza nella mappatura digitale”, ha dichiarato Henning Lategahn, CEO di Atlatec GmbH. E’ stato concordato che il prezzo di acquisto non sarà divulgato. L’acquisizione è soggetta all’approvazione delle autorità antitrust.
Le mappe digitali ad alta risoluzione svolgono un ruolo essenziale nel rendere le funzioni di guida autonoma sicure e facili da usare. Atlatec offre tutti gli elementi necessari per la mappatura: il portafoglio comprende non solo la registrazione e l’elaborazione dei dati, ma anche la creazione delle mappe stesse e il controllo di qualità richiesto.
Oltre ai sensori di bordo con tecnologia radar, video e sensori ad ultrasuoni, le mappe digitali sono un altro elemento indispensabile nella guida autonoma. Le informazioni che contengono, relative all’ambiente circostante al veicolo e agli eventi del traffico, vanno ben oltre il raggio di rilevamento dei sensori di bordo di un veicolo. Per la creazione di mappe, Atlatec ha sviluppato una soluzione scalabile con il Sensorbox e il software associato. I dati grezzi raccolti da questa soluzione vengono analizzati utilizzando l’intelligenza artificiale (IA) e arricchiti con informazioni importanti come i segnali stradali e la nitidezza delle curve, nonchè caratteristiche strutturali come i binari del tram. Poichè gli algoritmi di intelligenza artificiale sono in continuo apprendimento, anche le caratteristiche stradali e ambientali rilevate esclusivamente dall’IA sono in costante aumento. Sulla base delle informazioni della mappa un’auto a guida autonoma può, per esempio, regolare la velocità in tempo utile prima di una curva stretta.
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L’innovazione del Gruppo Bosch nella produzione di Maserati MC20

MILANO (ITALPRESS) – Bosch Rexroth, società del Gruppo Bosch e leader nelle tecnologie di automazione per il mondo industriale, è partner di Maserati nello sviluppo della linea di produzione Industry 4.0 della MC20 presso la storica sede della Casa del Tridente a Modena. Il Gruppo Bosch è pioniere da oltre 10 anni di questa nuova rivoluzione industriale. Il futuro della fabbrica è adattabile, connesso e modulare secondo Bosch che, nel tempo, è diventata fornitore e utente, non soltanto testando questa moderna forma di produzione nei suoi stabilimenti, ma anche introducendo soluzioni consolidate sul mercato. In questa visione l’uomo non segue più la macchina, ma accade il contrario. I prodotti partecipano attivamente alla loro produzione, navigano da soli attraverso il processo della linea e comunicano con uomini e macchine. Macchine e robot si riconfigurano costantemente, veicoli per il trasporto autonomo consegnano i componenti, sofisticati sistemi robotici prelevano i pezzi in lavorazione e li smistano, sistemi di assistenza supportano i lavoratori mentre il controllo qualità è svolto dall’intelligenza artificiale. Oggi negli stabilimenti Bosch sono connessi oltre 120.000 macchinari e più di 250.000 dispositivi quali telecamere integrate o robot.
La linea di produzione della MC20 è un esempio di industria connessa, ovvero i dati generati in linea nelle varie stazioni di lavorazione e dalle diverse operazioni vengono raccolti, conservati e analizzati. Le postazioni operatore Bosch Rexroth equipaggiate con gli avvitatori wireless NEXO hanno risposto a questa esigenza di connettività e trasparenza di produzione, risolvendo importanti sfide qualitative e tecniche.
Nexo di Bosch Rexroth è un avvitatore a batteria wireless dotato di controller integrato attraverso il quale è possibile verificare le operazioni di avvitatura durante tutto il processo produttivo. In ottica Industry 4.0, può immagazzinare e inviare tutti i dati e le curve di serraggio tramite la connessione wireless. NEXO offre sicurezza nei serraggi e semplicità di installazione oltre ad una elevata flessibilità nelle attività produttive. Può infatti essere utilizzato a multilivello, ad esempio in modalità manuale attraverso cui l’operatore può scegliere il programma o l’attività da eseguire mediante tastierino o lettore codice a barre integrati. In modalità automatica, invece, è il controllore di stazione che trasmette all’avvitatore il programma o l’attività da eseguire.
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Bosch aderisce al Muner, per la formazione dei professionisti del futuro

MILANO (ITALPRESS) – Bosch aderisce al Muner (Motorvehicle University of Emilia-Romagna) con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo della mobilità del futuro, della Motor Valley e dei futuri professionisti del settore. muner è stato fondato nel 2017 dalle principali università dell’Emilia-Romagna insieme ad alcune delle più prestigiose imprese al mondo del settore automotive, con il supporto della Regione Emilia-Romagna. Nell’ambito di questo progetto, imprese e università mettono a disposizione degli studenti know-how e tecnologie all’avanguardia, così da formare futuri ingegneri in grado di competere nel mercato del lavoro progettando veicoli stradali e da corsa, sistemi di propulsione efficienti e sostenibili, soluzioni per funzioni intelligenti e impianti di produzione per smart factory.
“La Motor Valley rappresenta un’area strategica per il settore Mobility Solutions di Bosch, in cui individuare e formare giovani talenti, valorizzando il territorio a livello internazionale” ha dichiarato Camillo Mazza, General Manager di Robert Bosch Branch in Italy. “L’innovazione tecnologica che accomuna Bosch e la Motor Valley ha permesso di scrivere la storia delle due e quattro ruote: per questo abbiamo scelto di sancire ulteriormente la nostra collaborazione mettendo a disposizione dei futuri professionisti tutte le competenze dei nostri esperti”.
“L’adesione al Muner rientra nell’ambito di Allenarsi per il Futuro, il progetto di orientamento dei giovani ideato da Bosch Italia in collaborazione con Randstad” ha aggiunto Roberto Zecchino, Deputy General Manager & Vice President Human Resources and Organization Bosch South Europe.
“Collaborando con università, enti di ricerca e altre imprese, non solo contribuiremo alla costruzione di percorsi universitari all’avanguardia, ma offriremo anche l’opportunità agli studenti di svolgere incontri di orientamento, visite aziendali e tirocini all’interno della nostra azienda, accompagnando gli studenti verso il mondo del lavoro”.
“Diamo con soddisfazione il benvenuto a questa nuova partnership, ampliando la rete di aziende che supportano e alimentano la nostra realtà in quest’anno denso di novità” ha commentato Andrea Pontremoli, Presidente di Muner. “A pochi anni dalla sua nascita, Muner innova il suo percorso di studi col nuovo Master in Electronic Engineering for Intelligent Vehicles, assegna le borse di studio stanziate dal prestigioso accordo con F1 e accoglie al suo interno nuovi partner: una spinta propulsiva continua per un’università all’avanguardia, radicata sul territorio ma attenta a tutti i processi di innovazione che la circondano. Insieme a Bosch, ai suoi professionisti e al prezioso know-how che caratterizza questa realtà, il percorso sarà certamente migliore”.
Aderendo al Muner, Bosch consolida quindi la sua storica collaborazione nella Motor Valley. La multinazionale tedesca è presente sul territorio emiliano con 7 sedi nell’ambito di attività di sviluppo, produzione, applicazione e vendita di prodotti e sistemi per l’automotive e l’automazione industriale, lavorando a stretto contatto con i clienti della Motor Valley, tra i quali Dallara, Ducati, Ferrari, Lamborghini, Maserati, Pagani.
Il settore di business Mobility Solutions è il più importante del Gruppo Bosch e, grazie alla vasta esperienza software e hardware, offre servizi e soluzioni per una mobilità sicura, sostenibile ed entusiasmante. Secondo Bosch, infatti, i veicoli saranno sempre più connessi con gli altri utenti della strada e con l’ambiente circostante. Inoltre, saranno sempre più alimentati elettricamente, più autonomi nella guida e forniranno servizi personalizzati alle persone a bordo.
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Bosch, oltre 250 milioni per produrre semiconduttori a Reutlingen

MILANO (ITALPRESS) – Per affrontare l’attuale carenza globale di chip, Bosch prevede di ampliare ulteriormente la propria fabbrica di wafer a Reutlingen. Oltre un quarto di miliardo di euro sarà investito nella creazione di nuovi spazi di produzione e clean-room da qui al 2025. Questa decisione aiuterà Bosch a soddisfare la domanda in continua crescita di chip utilizzati in applicazioni di mobilità e IoT. “Stiamo ulteriormente espandendo la nostra capacità di produzione di semiconduttori a Reutlingen”, ha affermato Stefan Hartung, presidente del board of management di Bosch. “Questo nuovo investimento non solo rafforzerà la nostra posizione competitiva, ma andrà anche a beneficio dei nostri clienti e aiuterà ad affrontare la crisi di approvvigionamento dei semiconduttori”. Il nuovo ampliamento a Reutlingen creerà altri 3.600 metri quadrati di spazio ultramoderno per le clean-room. A partire dal 2025 questa capacità aggiuntiva produrrà semiconduttori basati sulla tecnologia già presente nello stabilimento di Reutlingen. Bosch sta anche ampliando un impianto di energia e costruirà un edificio aggiuntivo per i sistemi di alimentazione che servono sia la nuova area di produzione sia quella esistente. La nuova area di produzione dovrebbe entrare in funzione nel 2025.
A ottobre dello scorso anno Bosch ha annunciato che avrebbe investito oltre 400 milioni di euro solo nel 2022 a Dresda e Reutlingen, in Germania, e a Penang, in Malesia. Circa 50 milioni di euro di questa cifra sono destinati alla fabbrica di wafer di Reutlingen. Inoltre, Bosch ha presentato piani di investimento, per un totale di 150 milioni di euro, nella creazione di ulteriori clean-room negli edifici esistenti, presso lo stabilimento di Reutlingen, nel periodo 2021/2023. Nel complesso, l’area per le clean-room a Reutlingen è destinata a crescere da circa 35.000 metri quadrati a oltre 44.000 metri quadrati entro la fine del 2025. Le fabbriche di wafer di Reutlingen utilizzano la tecnologia da 150 e 200 millimetri, mentre lo stabilimento di Dresda produce chip su wafer da 300 millimetri. Entrambi impiegano metodi di produzione all’avanguardia basati sul data-driven process control.
“I metodi di IA, combinati con la connettività, ci hanno aiutato a raggiungere un miglioramento continuo e guidato dai dati nella produzione a produrre chip sempre migliori”, ha dichiarato Markus Heyn, membro del board of management di Bosch e presidente del settore Mobility Solutions. Questo include lo sviluppo di software per consentire la classificazione automatica dei difetti. Bosch sta anche utilizzando l’IA per migliorare i flussi dei materiali.
Bosch sviluppa e produce semiconduttori da oltre 60 anni, di cui più di 50 a Reutlingen, sia per applicazioni automotive sia per il mercato dell’elettronica di consumo. I componenti dei semiconduttori prodotti da Bosch comprendono circuiti integrati specifici per le applicazioni (ASIC), sistemi microelettromeccanici (sensori MEMS) e semiconduttori di potenza.
L’ulteriore espansione del sito di Reutlingen servirà principalmente la crescente domanda di MEMS nei settori automotive e consumer, nonchè in futuro, i semiconduttori di potenza in carburo di silicio. “Bosch è già un produttore leader di chip per applicazioni automotive”, ha sottolineato Heyn. “E questa è una posizione che intendiamo consolidare”. Le misure per raggiungere questo obiettivo includono lo sviluppo e la produzione di chip in carburo di silicio che Bosch realizza da dicembre 2021. I chip sono destinati a giocare un ruolo sempre più importante nell’elettromobilità. Bosch è attualmente l’unico fornitore automotive al mondo che produce semiconduttori di potenza in carburo di silicio. Nello stabilimento di Reutlingen lavorano attualmente circa 8.000 collaboratori impegnati nello sviluppo e produzione di semiconduttori e di centraline elettroniche, nonchè nella divisione eBike Systems.
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Bosch, Huss Regional Director Europe South Home and Garden

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A partire dallo scorso 1 gennaio, Gustavo Huss ha assunto il ruolo di Regional Business Director Europe South per la business unit Power Tools Home and Garden. Nel nuovo incarico avrà la responsabilità delle funzioni vendite e marketing nei seguenti Paesi: Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, San Marino, Malta, Cipro ed Albania. La nomina di Gustavo Huss – si legge in una nota – rispecchia la volontà della business unit Home and Garden, parte della divisione Power Tools del Gruppo Bosch, di creare un’organizzazione in grado di rispondere in maniera più rapida e agile alle esigenze del mercato e dei consumatori. La responsabilità a livello regionale consentirà di avere un maggior focus sulla crescita del business DIY e giardinaggio, e di cogliere al meglio tutte le opportunità che anche i nuovi canali, sia on-line, che off-line, offrono. “Anche nei Paesi del Sud-Europa si sta registrando un trend positivo nelle vendite di elettroutensili per il DIY e il giardinaggio. La digital transformation ha cambiato le abitudini del consumatore anche nel nostro settore. In questo momento vogliamo sostenere i nostri clienti nel cogliere tutte le opportunità che questa trasformazione offre”, ha dichiarato Huss.
Huss, 49 anni, doppia nazionalità (argentina e tedesca) e formazione internazionale, lavora nella divisione Power Tools del Gruppo Bosch dal 2007, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità in diversi Paesi. Nel 2012 dopo un’esperienza in UK come International Brand Manager nella business unit Lawn and Garden, viene nominato in Germania Product Manager DIY per l’Europa e l’Asia. Precedentemente alla sua nomina come Regional Business Director Europe South è stato prima Marketing Director e poi Key Account Director DIY nei Paesi Nordici.
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Bosch crea startup per la tecnologia dei sensori quantistici

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Il Gruppo Bosch ha creato una nuova business unit per sviluppare il business dei sensori quantistici, con l’obiettivo di partecipare alla forte crescita prevista per questo mercato. La nuova startup metterà insieme i risultati delle ricerche fatti finora e li tradurrà in prodotti. Il Ceo della nuova startup è Katrin Kobe. Con un dottorato in fisica, porta in Bosch oltre 25 anni di esperienza manageriale di diverse aziende tecnologiche. Durante questo periodo ha sviluppato anche nuove aree di business. Attualmente 15 collaboratori stanno già lavorando nella nuova business unit. Il team, che è destinato a crescere nei prossimi mesi, sta cercando di attrarre, in particolare, ingegneri e sviluppatori di business. Per Jens Fabrowsky, vicepresidente esecutivo di Bosch Automotive Electronics, responsabile del business dei semiconduttori, “l’obiettivo è quello di aumentare il grande beneficio pratico degli effetti quantistici nelle varie possibili applicazioni come i sistemi di trazione per autoveicoli, oppure in medicina nella diagnosi neurologica”.
I sensori quantistici usano i singoli atomi di un gas o i difetti nei solidi come strumenti di misurazione atomica. Grazie al modo speciale in cui vengono inizializzati prima della misurazione e alla loro capacità di rilevare i singoli stati quantici dopo la misurazione, questi sensori raggiungono una precisione senza precedenti. Attraverso la tecnologia quantistica questo permetterà presto di effettuare misure che sono quasi 1.000 volte più precise di quelle fatte dai sensori MEMS (micro-electro-mechanical system) di oggi. I sensori quantistici saranno, per esempio, in grado di aiutare a diagnosticare condizioni neurologiche come l’Alzheimer e il Parkinson in modo più accurato e semplice. (ITALPRESS).

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