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Bosch Termotecnica rinnova il sito web in chiave “mobile first”

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Bosch Termotecnica ha completamente rinnovato il proprio sito Bosch Clima in chiave “mobile first” per renderlo facilmente consultabile ovunque, con qualsiasi device. All’interno di un progetto internazionale, l’Italia è stata scelta come Paese pilota per il rilancio del sito web della divisione Bosch Termotecnica. Bosch Clima è già online, interamente ripensato per migliorare la navigazione da cellulare e consentire di vivere un’esperienza intuitiva e completa. Il sito propone una nuova grafica per una fruizione ottimizzata e contenuti sempre aggiornati che lo rendono ancora più dinamico, ricco di notizie e servizi dedicati ai prodotti per il comfort domestico. Il menu è pensato per consentire una navigazione chiara e veloce. La barra di ricerca è sempre presente in alto, in ogni schermata, per poter trovare facilmente le informazioni di cui si ha bisogno. In basso, invece, sono presenti le icone di contatto, richiesta preventivo e assistenza che, con un semplice click, garantiscono una maggiore accessibilità ed interazione da parte del cliente finale. Dalla homepage è possibile accedere ai contenuti delle diverse sezioni dedicate all’ampia offerta di prodotti Bosch. Qui è possibile trovare tutte le informazioni utili e la documentazione tecnica dei singoli prodotti per scegliere la soluzione di riscaldamento più adatta alle proprie esigenze. Nei prossimi mesi le pagine prodotto saranno ulteriormente arricchite di contenuti per illustrare ai consumatori i vantaggi e il funzionamento dei prodotti. Inoltre, comprenderanno tutta la documentazione e le informazioni tecniche utili anche per i professionisti del settore. (ITALPRESS).

Bosch Italia sostiene la onlus Pane Quotidiano per il Natale

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Bosch Italia, in collaborazione con Davide Longoni, ha deciso di sostenere la Onlus Pane Quotidiano attraverso un’iniziativa molto speciale in occasione del Natale. Per tutto il mese di dicembre chi sceglierà di comprare il Bosch Bread by Davide – un pane di campagna a Km zero – presso i panifici di Davide Longoni a Milano, farà del bene a chi, oggi in città, vive situazioni di estrema difficoltà. Bosch Italia, infatti, raddoppierà il ricavato del Bosch Bread by Davide venduto e lo devolverà a Pane Quotidiano. Inoltre, dal 10 al 12 dicembre, con soli 5 euro si potrà acquistare, presso alcuni punti vendita Longoni, la shopper in cotone serigrafata a mano con i decori di Fornasetti, il cui ricavato sarà interamente devoluto all’Onlus milanese. L’Atelier Fornasetti ha contribuito all’immagine della sportina del pane nel segno della collaborazione artistica che, già da un paio di anni, ha in atto con l’eccellenza milanese nell’ambito della panificazione. Il momento che stiamo vivendo è molto complesso. La crisi economica degli ultimi anni in Italia e la recente pandemia hanno colpito pesantemente la popolazione, creando nuovi poveri che si sono aggiunti a chi già versava in condizioni di necessità. Per questo Bosch Italia ha deciso di dare il proprio contributo sostenendo Pane Quotidiano, l’organizzazione senza scopo di lucro nata a Milano che, da oltre 120 anni, ha l’obiettivo di assicurare aiuto alle persone più bisognose e fragili, distribuendo ogni giorno, gratuitamente, generi alimentari e beni di conforto a chiunque ne abbia bisogno, senza alcuna distinzione o discriminazione. “Un piccolo gesto spesso può fare la differenza per far sentire la nostra vicinanza a chi sta attraversando periodi di difficoltà. Per questo, in linea con i principi del nostro fondatore, abbiamo deciso di sostenere Pane Quotidiano attraverso l’iniziativa Bosch Bread by Davide durante le festività natalizie. Alla base del concetto di Panetteria 4.0, su cui si basa l’attività di Davide Longoni, c’è una ricerca delle materie prime di qualità e rispetto dell’ambiente che, insieme alla diversità e alla multiculturalità, sono temi condivisi anche dalla nostra azienda”, ha dichiarato Giuditta Piedilato, direttore Comunicazione e Relazioni Pubbliche Bosch Italia. (ITALPRESS).

Bosch, campagna Automotive Aftermarket a sostegno dell’ambiente

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Contribuire alla compensazione nell’atmosfera delle emissioni di CO2 attraverso la piantumazione di alberi in zone deforestate in Italia: questo uno degli obiettivi di eXtra Ricambisti, la terza edizione del programma di fidelizzazione di Bosch Automotive Aftermarket attiva fino a dicembre 2022. Acquistando almeno un motorino d’avviamento o alternatore della gamma Bosch Exchange tra l’1 e il 31 dicembre 2021, i ricambisti Partner contribuiranno alla salvaguardia dell’ambiente e alla tutela del paesaggio e della biodiversità nella nostra penisola. La campagna di Bosch Automotive Aftermarket sostiene “Regala un albero”, il progetto di salvaguardia ambientale attivo in Italia. Grazie agli acquisti effettuati dai Ricambisti Partner nel mese di dicembre 2021, infatti, Bosch contribuirà alla piantumazione di alberi nel territorio della Sila, in Calabria, tra aprile e luglio 2022. Al termine della campagna, verrà poi svolta un’estrazione finale tra i Ricambisti Partner aderenti all’iniziativa che avranno la possibilità di aggiudicarsi diversi premi “Green”, come e-bike, monopattini elettrici e tende da campeggio. I prodotti coinvolti nella promozione sono quelli della gamma motorini di avviamento e alternatori rigenerati Bosch Exchange. La rigenerazione, a differenza della produzione di componenti nuovi, richiede una minore quantità di materiale e di energia, riducendo così l’impatto ambientale. I motorini d’avviamento e gli alternatori rigenerati di Bosch soddisfano gli stessi standard dei ricambi originali e vengono sottoposti a rigorosi test funzionali e di qualità. In questo, modo si assicura un’alternativa di alta qualità e affidabilità a prezzi più contenuti e per tutte le riparazioni, sia di auto sia di veicoli commerciali. Per partecipare al programma eXtra Ricambisti basta compilare il modulo di registrazione sul sito www.extra-ricambisti.it e indicare fino a un massimo di tre Distributori Bosch presso i quali si acquistano abitualmente i ricambi Bosch.
(ITALPRESS).

Bosch, progetto di ricerca per un software di produzione automotive

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STOCCARDA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Più veloce, più flessibile, più efficiente: sono queste le caratteristiche che vengono tipicamente richieste nello sviluppo dei sistemi di produzione per l’automotive. Per realizzare questo obiettivo, le attività produttive odierne necessitano di una base tecnologica nuova. È esattamente ciò che si propongono di portare a termine, nel corso dei prossimi tre anni, le trenta aziende che partecipano al progetto di ricerca SDM4FZI (Software-Defined Manufacturing for the Vehicle and Supplier Industry), sotto la guida di Bosch, dell’Università di Stoccarda e del Karlsruhe Institute of Technology (KIT). Il loro obiettivo è progettare software in grado di eseguire in modo flessibile la pianificazione, la gestione e le modifiche in ogni area, dai singoli componenti fino ad intere fabbriche. Nell’industria automobilistica, consentirà di aumentare il numero di versioni e di apportare più rapidamente le modifiche a modelli e prodotti. Migliorerà anche la competitività. Il Ministero dell’Economia e dell’Energia tedesco finanzierà il progetto di ricerca con un totale di 35 milioni di euro.
Oggi spesso occorrono mesi, a volte anni, per predisporre gli elementi tecnici della catena di produzione di un nuovo modello, dal fornitore all’assemblaggio finale, e i costi economici sono notevoli: fattori che ostacolano la capacità di lanciare rapidamente i prodotti sul mercato.
Il motivo di fondo è che molti macchinari sono progettati e realizzati specificamente per un solo nuovo prodotto. Il software è in genere legato in modo univoco a un macchinario o a un prodotto particolare e non può essere riconvertito per altri processi. Il progetto SDM4FZI mira a creare un framework uniforme per le fabbriche, che consenta di costruire nuovi prodotti negli ambienti operativi esistenti senza lunghi tempi per riconvertire i macchinari. “Collegando varie metodologie dell’Industry 4.0, ci avviciniamo sempre più alla produzione adattabile” ha dichiarato il Project Manager di Bosch, Matthias Meier. “Un ecosistema per la produzione basata sul software ci permette di portare i vantaggi della tecnologia cloud nei processi produttivi. Il software permette di utilizzare la tecnica di automazione e i sistemi informatici per singole applicazioni specifiche senza dover costruire l’hardware da zero”.
I partner di progetto svilupperanno prototipi di macchinari e linee di produzione definite in larga parte dal software. I prototipi si basano su gemelli digitali, grazie ai quali è possibile pianificare, creare e testare virtualmente i sistemi di produzione. Questo consente di conservare le risorse e risparmiare energia e costi. Inoltre, nel corso della produzione è possibile rendere più versatili anche le fasi produttive, così che possano essere adattate più rapidamente alle mutevoli condizioni del mercato. Grazie ai gemelli digitali, le aziende possono preparare e implementare miglioramenti e utilizzare l’IA per analizzarli, senza interrompere il processo di produzione. L’obiettivo principale del progetto di ricerca dell’alleanza è di rendere la tecnica di automazione, i macchinari e i sistemi più flessibili, allo scopo di incrementare l’efficienza nella produzione dei componenti dei fornitori e dei veicoli.
Unendo le competenze di automazione, ingegneria meccanica, informatica e l’industria automobilistica, il consorzio intende creare una base di conoscenze comune dei requisiti e sviluppare soluzioni interoperabili. “L’elevato numero di partner che partecipano al progetto testimonia quanto sia importante il ruolo svolto dal software nella produzione di domani. Lavoriamo ad approcci pionieristici che miglioreranno la competitività delle aziende tedesche”, ha dichiarato Michael Neubauer, Chief Technology Officer di ISW dell’Università di Stoccarda.
(ITALPRESS).

Disponibile per l’aftermarket iniettore alta pressione Bosch HDEV6

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Nel 2023, più della metà dei motori a combustione approvati saranno dotati di impianti GDI (a iniezione diretta di benzina, ndr). Di conseguenza, crescerà anche la domanda di riparazione e manutenzione per questo tipo di motorizzazioni. Anche il numero di veicoli equipaggiati con sistemi di iniezione diretta di benzina Bosch è in costante crescita. Per consentire alle officine di eseguire interventi di riparazione su questi impianti, Bosch ha ampliato la propria offerta per l’aftermarket includendo gli iniettori ad alta pressione Bosch HDEV6. Evoluzione degli HDEV5, gli iniettori HDEV6 rappresentano la tecnologia di ultima generazione in fatto di iniettori ad alta pressione e sono progettati per pressioni di iniezione nominali fino a 350 bar. Ulteriore crescita grazie ai sistemi di propulsione ibridi I motori a iniezione diretta di benzina si distinguono per le loro prestazioni elevate combinate a consumi ed emissioni ridotti. Anche gli sviluppatori di motori scelgono l’iniezione diretta di benzina per i motori a combustione dei nuovi sistemi di propulsione ibridi. Il mercato legato alla già grande quantità di sistemi di iniezione diretta in uso continuerà a crescere proprio in virtù dell’ibridizzazione. Le case automobilistiche stanno equipaggiando sempre più motori con l’HDEV6. Bosch supporta le officine fornendo il know-how, i kit per la riparazione e i ricambi idonei, come l’HDEV6, incluso di recente. Le officine potranno quindi aumentare il loro potenziale di fatturato traendo vantaggio da questo mercato.

Per la diagnostica e la rimozione degli iniettori ad alta pressione Bosch, il software di diagnostica Esitronic 2.0 Online include una serie di importanti informazioni, trai i quali errori e sequenze di segnali, valori misurati e istruzioni per lo smontaggio e l’installazione. Per esempio, nel caso in cui si debba reinstallare un iniettore ad alta pressione dopo la pulizia ad ultrasuoni, vanno sostituite, tra le altre cose, le guarnizioni. Per questo scopo specifico, Bosch ha sviluppato il kit di strumenti BTG 5120: un kit che consente la sostituzione professionale dell’anello di tenuta in Teflon della camera di combustione, dell’O-ring e degli elementi di disaccoppiamento di quasi tutti gli iniettori di tipo HDEV5 e HDEV6. La valigetta compatta comprende un paio di pinze speciali, manicotti e perni di calibrazione. Inoltre, sono disponibili anche le istruzioni video online realizzate da Bosch, che spiegano come rimuovere e installare gli iniettori: https://youtu.be/qB8DdJsNPnU
(ITALPRESS).

Bosch amplia il portfolio di prodotti per la mobilità a idrogeno

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BRESCIA (ITALPRESS) – Bosch ha ampliato il proprio portfolio di prodotti per la mobilità a idrogeno aggiungendo componenti per i sistemi di stoccaggio, come le valvole o i regolatori di pressione dei serbatoi. A questo scopo, il fornitore di tecnologie e servizi ha intrapreso una partnership tecnologica con l’azienda italiana OMB Saleri, grazie alla quale i prodotti verranno ulteriormente sviluppati. “Nella corsa per arrivare alla neutralità climatica, l’idrogeno rappresenta un elemento importante del mix di sistemi di propulsione del futuro – ha dichiarato Uwe Gackstatter, presidente della divisione Bosch Powertrain Solutions -. La collaborazione con OMB Saleri ci permetterà di offrire componenti per i serbatoi a idrogeno per la produzione di massa”. La domanda di sistemi di propulsione alimentati a idrogeno crescerà fortemente nei prossimi anni, in particolare, per i veicoli commerciali. Bosch prevede che, entro il 2030, circa uno su otto dei nuovi veicoli commerciali immatricolati nel mondo saranno alimentati dalla cella a combustibile. Con l’accordo sottoscritto, Bosch e OMB Saleri giocheranno un ruolo da protagonisti nella fornitura di componenti per gli impianti di rifornimento a idrogeno. La loro collaborazione include un accordo per la concessione in licenza e lo sviluppo di diversi prodotti legati alle soluzioni per lo stoccaggio dell’idrogeno a pressioni comprese tra i 350 e i 700 bar. I team di ingegneri delle due parti laveranno per sviluppare ulteriormente i prodotti esistenti con lo scopo di ottimizzarli per la produzione di massa. Questa collaborazione unisce il know-how dei due partner. L’azienda italiana di tecnologia OMB Saleri, con sede a Brescia, è considerata uno dei maggiori esperti mondiali in componenti per soluzioni di stoccaggio dell’idrogeno. In quanto partner, Bosch beneficerà dell’esperienza ingegneristica, di una moderna infrastruttura di test e banchi di prova per l’H2 e di componenti che hanno già dimostrato il loro valore nelle applicazioni iniziali. In cambio, Bosch porterà la propria esperienza nella commercializzazione di prodotti innovativi, oltre a una rete globale di sviluppo e produzione in grandi volumi. Bosch ritiene che l’idrogeno abbia un futuro assicurato come vettore di energia e sta investendo fortemente in quest’area. Tra quest’anno e il 2024, l’azienda investirà complessivamente circa 600 milioni di euro nelle applicazioni fuel cell per la mobilità e altri 400 milioni di euro in quelle stazionarie per la generazione di elettricità e calore. Il portfolio per i veicoli spazia da singoli sensori a componenti essenziali come il compressore elettrico e le pile, fino a moduli fuel cell completi.

(ITALPRESS).

Bosch Sensortec e Politecnico Torino insieme per avvio dottorato ricerca

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Bosch, per innovare ed eccellere in un panorama sempre più competitivo, collabora con università e laboratori internazionali per sviluppare nuove tecnologie, condividere le migliori pratiche e contribuire allo sviluppo di futuri professionisti e curricula universitari. Nel mondo della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della produzione, la condivisione delle conoscenze può fare la differenza per promuovere idee innovative. Per questo Bosch Sensortec Italia, consociata del Gruppo Bosch, collabora con il Politecnico di Torino per l’avvio di un nuovo percorso di Dottorato di ricerca, in “Ingegneria Elettronica e delle Comunicazioni” con tematica “Magnetic MEMS speaker”. Questo progetto, della durata di tre anni, permetterà a uno studente del corso di Dottorato di poter scrivere un paper scientifico e la propria tesi seguendo un programma innovativo nell’ambito di soluzioni MEMS, in particolare, nell’approfondimento di strutture micromeccaniche con applicazioni in sistemi altoparlanti e magnetometri. La collaborazione sfrutterà capacità specializzate e attrezzature avanzate avvalendosi di esperti Bosch per fornire conoscenze tecniche in grado di risolvere complesse sfide ingegneristiche.
Il dottorando lavorerà a stretto contatto con il centro di progettazione italiano Bosch Sensortec che, in soli 6 anni dalla sua creazione, è riuscito a portare un contributo significativo nell’innovazione e nella realizzazione di progetti strategici. Dal 2015 la consociata italiana continua a crescere anche nel numero dei collaboratori, ad oggi quadruplicati (da 13 a 52 persone), ed opera in un ambiente fortemente interconnesso con le altre sedi dislocate in Europa, Asia e America con un continuo scambio di esperienze e competenze. “Questa collaborazione sinergica tra università e azienda è vitale per aumentare l’innovazione tecnologica attraverso lo scambio di conoscenze, tecnologie e nuove idee. Inoltre, è possibile accorciare le distanze con il mondo della ricerca per sviluppare i requisiti del settore e reclutare talenti emergenti” ha dichiarato Riccardo Campagna, Senior Manager ASIC Development Bosch Sensortec Italia.
(ITALPRESS).

Consorzio per supply chain semiconduttori a carburo di silicio

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Oggi molti dei progetti chiave puntano a un unico obiettivo: migliorare l’efficienza energetica allo scopo di salvaguardare l’ambiente. Questi progetti in genere riguardano aree come l’elettromobilità, le energie rinnovabili e il cloud computing, inclusi i data center. Gli esperti concordano che i semiconduttori al carburo di silicio (SiC) e i componenti che li contengono assicureranno l’uso più efficiente dell’elettricità a disposizione. L’obiettivo del progetto “Transform” (Trusted European SiC Value Chain for a greener Economy), finanziato con fondi pubblici, è quello di realizzare una supply chain europea resiliente per questa tecnologia, che spazi dai wafer e altri materiali base fino ai dispositivi finiti con semiconduttori di potenza SiC e alle applicazioni dell’elettronica di potenza. In un consorzio guidato da Bosch, un totale di 34 aziende, università e istituti di ricerca di sette Paesi europei ha unito le forze per realizzare questo obiettivo. “Lo scopo del progetto Transform è di assicurare all’Europa un ruolo di rilievo nelle nuove tecnologie basate sul carburo di silicio”, ha dichiarato Jens Fabrowsky, executive vice-president della divisione Automotive Electronics di Bosch. Il progetto, che si protrarrà fino al 2024 e finanziato con fondi pubblici, riguarda cinque casi d’uso nei settori dell’automotive, delle energie rinnovabili e dell’agricoltura. L’obiettivo del progetto Transform è quello di stabilire una filiera europea resiliente per la produzione di applicazioni di elettronica di potenza basate sugli innovativi dispositivi semiconduttori di potenza SiC. La domanda di questa tecnologia è destinata a crescere rapidamente, in particolare, per quanto riguarda le applicazioni con un uso intensivo dell’energia, come i sistemi di propulsione dei veicoli elettrici, le stazioni di ricarica e l’infrastruttura della fornitura di energia. Una previsione della società di ricerca di mercato e consulenza Yole indica che da qui al 2025, il mercato dei SiC, nell’insieme, crescerà in media del 30% annuo fino a oltre 2,5 miliardi di dollari. Il progetto Transform, pertanto, si occuperà anche dello sviluppo di nuove tecnologie SiC, oltre ai metodi e ai processi di produzione necessari. Inoltre, punterà ad assicurare la disponibilità di macchinari e attrezzature per la produzione di questa tecnologia presso fornitori europei, dai wafer fino alle applicazioni dell’elettronica di potenza finite.
(ITALPRESS).

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