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A EICMA LE INNOVAZIONI BOSCH PER LE DUE RUOTE

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Che si tratti di sistemi di assistenza smart, di soluzioni di connettività o di nuovi sistemi di propulsione, Bosch ha le soluzioni adatte alle moto del futuro. Per Bosch, tutte le soluzioni e le tecnologie innovative rappresentano un ulteriore passo verso la realizzazione della propria visione di una mobilità senza stress, senza incidenti e con emissioni ad impatto prossimo allo zero.

Ecco le novità principali allo stand Bosch (Stand G55, Padiglione 13).

SISTEMI DI ASSISTENZA ALLA GUIDA PER VEICOLI A DUE RUOTE 

In base alle stime della ricerca Bosch sugli incidenti, i sistemi di assistenza basati su radar potrebbero evitare un incidente motociclistico su sette. Questi assistenti elettronici vigilano continuamente e, in caso di emergenza, reagiscono con maggiore prontezza rispetto al viaggiatore. La tecnologia su cui essi si fondano combina sensori radar, impianto frenante, gestione del motore ed interfaccia uomo-macchina (HMI). Dotando le moto di un radar che capta la realtà esterna è possibile applicare le nuove funzioni di sicurezza e assistenza per le moto ed ottenere la percezione accurata dello spazio intorno al veicolo.

 

FUNZIONALITÀ DEI SISTEMI BOSCH DI ASSISTENZA ALLA GUIDA PER VEICOLI A DUE RUOTE 

ACC – Adaptive Cruise Control

Guidare nel traffico intenso e mantenere un’adeguata distanza di sicurezza fra veicoli, richiede un grande sforzo di concentrazione e, nei lunghi periodi, può risultare molto faticoso. L’ACC regola la velocità del veicolo in base al flusso del traffico e mantiene la distanza di sicurezza necessaria. In questo modo si possono prevenire efficacemente i tamponamenti causati dalla guida ad una distanza troppo ravvicinata al veicolo che precede. L’ACC non solo offre un comodo aiuto, ma consente anche ai motociclisti di concentrarsi di più sulla strada, in particolare nel traffico intenso. 

Forward Collision Warning

Nel traffico anche la minima distrazione può avere gravi conseguenze. Bosch ha sviluppato un sistema di allarme di collisione per i motocicli per ridurre il rischio di tamponamento o per attenuarne le conseguenze. Il sistema si attiva all’accensione del veicolo e assiste il pilota nelle diverse modalità e velocità di guida. Se rileva che un altro veicolo è pericolosamente vicino e il motociclista non reagisce alla situazione, lo allerta con un segnale sonoro o visivo.

Blind Spot Detection

Questo sistema copre l’intero campo visivo intorno alla moto per aiutare i motociclisti a cambiare corsia in modo sicuro. Un sensore radar funge da occhio elettronico del sistema di riconoscimento del punto cieco e rileva gli oggetti nei punti difficili da vedere. Ogni volta che un veicolo entra nel punto cieco del pilota, la tecnologia lo allerta tramite un segnale visivo, ad esempio nello specchietto retrovisore.

L’EVOLUZIONE DELL’ANTILOCK BRAKING SYSTEM (ABS)

Dalle eBike al powersport, Bosch sviluppa la tecnologia ABS per le moto sin dal 1984. Ha realizzato la versione più piccola e leggera con prestazioni ottimizzate per aumentare la sicurezza di guida per i motociclisti di tutte le regioni. Un numero sempre crescente di Paesi nel mondo, tra cui Unione Europea, Giappone, Taiwan e Brasile, stanno rendendo obbligatorio l’ABS per le moto o lo faranno nel prossimo futuro. Oggi, questo sistema di sicurezza non è solo rivolto ai motocicli, ma anche ad una più ampia gamma di veicoli: dal powersport all’eBike.

Bosch ha lanciato il primo sistema frenante antibloccaggio per eBike prodotto in serie del mercato. Grazie a un sistema intelligente e innovativo, sarà possibile prevenire il blocco della ruota anteriore della bicicletta e limitare il sollevamento della ruota posteriore. In questo modo si riduce lo spazio di frenata ed il rischio di collisione e ribaltamento.

 

Secondo i ricercatori specializzati, quasi un quarto degli incidenti che coinvolgono le biciclette elettriche potrebbe essere evitato con l’uso dell’ABS. Inoltre, potrebbe essere ulteriormente ridotto il numero di incidenti che comportano lesioni gravi. 

Entro la fine del 2018, l’ABS per eBike sarà disponibile in commercio su modelli selezionati. Per i veicoli powersport, Bosch ha sviluppato, in collaborazione con BRP, la prima applicazione al mondo dell’ABS su veicolo fuoristrada (ATV). I modelli BRP Outlander e Renegade usciti nel 2018 e 2019 sono dotati del sistema ABS Bosch.

Soluzioni per l’elettromobilità

Le soluzioni di mobilità per l’ambiente urbano devono essere flessibili, accessibili e soprattutto altamente efficienti. Con le soluzioni per sistemi di propulsione di Bosch è possibile elettrificare biciclette, scooter, moto e veicoli a tre ruote. Oltre a rivolgersi ai clienti quali utilizzatori finali, queste soluzioni possono trovare anche applicazioni commerciali. All’EICMA di quest’anno vengono presentate due soluzioni commerciali: la e-cargo bike con velocità fino a 25 km/h e la e-cargo tricycle con velocità fino a 45 km/h.

 

Le soluzioni di elettromobilità per Bosch non si limitano ai sistemi di propulsione. Nel sistema eScooter integrato di Bosch, un’App integra informazioni sul veicolo, funzioni di connessione e social in due interfacce: le modalità range e compass. I motociclisti possono facilmente gestire il viaggio sfruttando questo design intuitivo e minimalista, mirato a soddisfare le esigenze tipiche di ogni situazione specifica.

ALTRE NOVITÀ DELLO STAND BOSCH

Nuovo sistema Motorcycle Stability Control (MSC) migliorato

Il nuovo Motorcycle Stability Control è disponibile come sistema semiautomatico o completamente integrato. Il volume dell’unità è stato ridotto del 35% ed il peso del 20% rispetto alla precedente unità della nona generazione. In questo modo si riducono tempi e costi di installazione per la casa motociclistica e si permette l’installazione del sistema anche su moto più piccole. L’unità utilizza tecnologie all’avanguardia per le auto ed è stata sviluppata per soddisfare funzionalità future, come i sistemi avanzati di assistenza alla guida per il motociclista. Sarà presentato in anteprima mondiale allo stand Bosch ad EICMA.

 

Sistemi di gestione del motore

I sistemi di gestione elettronica del motore costituiscono il cuore di una tecnologia efficiente ed economica, che consente ai veicoli a due ruote di rispettare le future norme sulle emissioni quali Euro 5 e BS 6 (Bharat stage 6), incluso OBD l/ll. Combinati alla tecnologia dei sensori altamente sviluppata, i sistemi di gestione del motore hanno incrementato considerevolmente l’efficienza rispetto ai sistemi di carburazione convenzionali e possono ridurre le emissioni di CO2 fino al 16% a seconda della situazione. Il componente principale del nuovo sistema di gestione del motore è la centralina elettronica. Questo piccolo computer analizza tutti i dati provenienti dai sensori del sistema di propulsione e trasmissione, regolando, tra l’altro, l’accensione e la quantità di carburante iniettato.

 

Per affrontare le future normative sulle emissioni come la Bahrat Stage 6 in India, Bosch ha sviluppato anche una nuova mini sonda lambda riscaldata specificatamente progettata per le applicazioni su veicoli a due ruote. La sonda lambda misura il contenuto di ossigeno nei gas di scarico e aiuta ad ottimizzare il rapporto aria/carburante.

La filettatura M12 e il design ottimale del tubo di protezione consentono un’installazione compatta, con potenza del riscaldatore ottimizzata per i veicoli a due ruote. La durata operativa prevista del componente è di circa 100.000 km. La nuova mini sonda lambda riscaldata entrerà in produzione di serie nel 2019.  

Integrated Connectivity Cluster con mySPIN

I sistemi avanzati di assistenza alla guida richiedono un’interfaccia uomo-macchina (HMI) focalizzata sull’utente per soddisfare le funzionalità specifiche dei motociclisti.

L’Integrated Connectivity Cluster di Bosch combina in un unico dispositivo la strumentazione tradizionale con un’ampia gamma di funzioni di infotainment.

 

L’Integrated Connectivity Cluster si connette allo smartphone del conducente via Bluetooth e consente, grazie ai comandi intuitivi a manubrio, di effettuare e ricevere telefonate, accedere ai propri elenchi di contatti e ascoltare musica. 

mySPIN, soluzione per l’integrazione di smartphone, consente anche altre funzionalità. Permette di portare il contenuto dello smartphone del guidatore sulla moto, sullo scooter o su veicoli powersport. In questo modo tutti i costruttori possono disporre di una piattaforma aperta con un’ampia gamma di opzioni. mySPIN ha anche il potenziale per sfruttare il know-how delle principali App di terzi, per la semplicità d’uso e per la capacità di ridurre al minimo le distrazioni, aumentando così il comfort di guida e la praticità.

 

SEMICONDUTTORI, BOSCH CRESCE PIÙ DEL MERCATO

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Oggi tutte le automobili utilizzano semiconduttori: non più una novità, ma un dato di fatto. Tecnologia chiave del mondo moderno, questi chip sono i componenti essenziali dei sistemi elettrici, compresi quelli dei veicoli. Regolano il sistema di propulsione e la gestione del veicolo, dicono al sistema di navigazione in quale direzione procede il veicolo e segnalano all’airbag quando attivarsi. Con un’esperienza di oltre 45 anni nella produzione di semiconduttori, Bosch oggi è tra i produttori leader mondiali dei chip per le applicazioni per la mobilità. “Sebbene i semiconduttori siano impiegati da moltissimo tempo, non abbiamo ancora sfruttato appieno il loro potenziale. Questi componenti sono fondamentali per la mobilità dei nostri tempi tanto che oggi è impossibile immaginare i veicoli senza di essi”, spiega Jens Fabrowsky, membro dell’executive management della divisione Automotive Electronics di Bosch. Nel 2016, qualsiasi veicolo di nuova immatricolazione in ogni parte del mondo aveva in media oltre nove chip Bosch a bordo.

“Nel campo dei semiconduttori per le automobili abbiamo un vantaggio unico: Bosch è la sola azienda che vanta uguale esperienza nel settore automotive e in quello dei semiconduttori”, afferma Fabrowsky. Nel 2018, ogni nuovo veicolo aveva a bordo semiconduttori per un valore di 370 dollari (fonte: ZVEI) e, come conseguenza della sempre maggiore elettrificazione e automazione, nei prossimi anni si prevede un ulteriore aumento della domanda di chip per i veicoli.

Il mercato globale dei semiconduttori vale miliardi: la società specializzata in ricerche di mercato Gartner prevede che le vendite globali di semiconduttori raggiungeranno i 451 miliardi di dollari nel 2018. Solo nel 2019 il mercato sarà cresciuto a un tasso annuale di oltre il 5% (fonte: PwC). “Il business dei semiconduttori di Bosch cresce più rapidamente rispetto al mercato”, sottolinea Fabrowsky. Nel mercato dei semiconduttori la nuova tendenza è produrre chip per l’automotive. Bosch rende smart i veicoli già dal 1970, quando iniziò a dotarli di specifiche applicazioni di circuiti integrati, gli ASIC.

In un’automobile i chip sono esposti a forti vibrazioni e temperature estreme, che vanno da sotto zero fino a ben oltre i 100°C. Ne deriva la necessità di standard di robustezza più elevati per questi particolari componenti. Lo sviluppo di semiconduttori in grado di resistere a tali stress per l’intera vita utile di un veicolo è un processo impegnativo. Ed è qui che Bosch trae vantaggio dal suo particolare doppio ruolo: mentre le altre aziende possono elaborare le informazioni raccolte dai semiconduttori, Bosch può, inoltre, applicare la sua profonda conoscenza dei principi fisici inerenti i chip e delle modalità di raccolta dei dati per l’integrazione ultima nei sistemi dei veicoli. “La nostra esperienza a tutto tondo nei semiconduttori ci permette di sviluppare nuove funzioni per l’automotive e migliorare costantemente i chip stessi”, prosegue Fabrowsky.

Bosch detiene più di 1500 brevetti e richieste di brevetto per l’ingegnerizzazione e la produzione dei suoi semiconduttori.

 

PRIMO SENSORE SMART DI POSIZIONAMENTO PER WEARABLE

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Bosch Sensortec ha presentato alla fiera Electronica di Monaco il BHI160BP, il primo sensore smart di monitoraggio della posizione, che utilizza sensori inerziali integrati per migliorare la geolocalizzazione tramite GPS.

Impiegato su un modulo GPS o GNSS, il BHI160BP consente agli utenti di sfruttare al massimo il monitoraggio del posizionamento pedestre, con risparmi di energia fino all’80% rispetto a una normale soluzione solo GNSS, e tutto senza rinunciare alla precisione. Gli utenti potranno godere di una maggiore durata della batteria e di intervalli più lunghi tra le ricariche dei dispositivi indossabili come gli smartwatch, i dispositivi di monitoraggio per il fitness e altri dispositivi mobili come gli smartphone o dispositivi audio smart. Questo nuovo approccio al monitoraggio della posizione pone i presupposti per una nuova classe di dispositivi compatti con batterie ancora più piccole.
Il BHI160BP monitora la posizione di una persona applicando in maniera intelligente un algoritmo basato su un sensore inerziale per il posizionamento pedestre (PDR, Pedestrian Dead reckoning). 

 

Per mantenere la precisione, calcola la posizione relativa dell’utente in base ai dati raccolti dai sensori inerziali e quindi si ricalibra a intervalli di pochi minuti per ricevere la posizione assoluta fornita dal modulo GNSS/GPS. Questo permette al modulo GNSS/GPS di rimanere in modalità sleep per la maggior parte del tempo, riducendo drasticamente il consumo di energia del dispositivo e estendendo i tempi di operatività.  La funzionalità di monitoraggio della posizione fornita dal BHI160BP consente al dispositivo di mantenere una precisione ottimale anche quando il segnale GNSS è bloccato o debole, in prossimità di edifici alti o in luoghi sotterranei. La navigazione pedestre è quindi assicurata in qualsiasi momento, anche in aree schermate interne, come in metropolitana. Il BHI160BP è un nuovo membro della famiglia BHI160 di Bosch Sensortec e aggiunge funzionalità specifica nelle applicazioni per il monitoraggio della posizione. 

Offre una soluzione pronta all’uso che si integra rapidamente e facilmente in una progettazione di sistema, senza richiedere aggiornamenti a un nuovo modulo GNSS, riducendo significativamente il time-to-market. Se la configurazione corrente è ottimizzata per l’uso con ricevitori GNSS (come i GPS), il BHI160BP può supportare anche la maggior parte delle comuni tecnologie di localizzazione globale. Oltre a migliorare la localizzazione, il BHI160BP può essere utilizzato anche per gestire il riconoscimento dei gesti e l’orientamento 3D con calcoli 3D eseguiti dal sensore stesso, invece che tramite un processore dell’applicazione.

DA BOSCH PRIMO QUADRO STRUMENTI CURVILINEO AL MONDO

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Bosch sta lanciando il primo quadro strumenti curvilineo al mondo nell’abitacolo di un veicolo di serie.

“Il tempo dei display strumentali piatti è finito. Con il primo quadro strumenti curvilineo mai realizzato al mondo, Bosch proietta l’abitacolo del veicolo in una nuova dimensione”, commenta Steffen Berns, presidente di Car Multimedia. Il quadro strumenti “curvilineo” festeggerà il suo debutto con l’Innovision Cockpit della nuova Volkswagen Touareg. Volkswagen sta sostituendo la tecnologia di visualizzazione analogica dietro al volante con un display curvilineo ad alta risoluzione facilmente configurabile. In base a ciò che il guidatore decide di vedere in qualsiasi momento, lo schermo è in grado di mostrare mappe di navigazione di grandi aree, informazioni per il conducente o lo stato dei sistemi di assistenza. Il segreto della nitidezza e del contrasto dei nuovi display è un nuovo processo di fabbricazione, grazie al quale il quadro strumenti riflette la luce oltre quattro volte in meno, anche in piena luce solare.

La linea del display riproduce la naturale curvatura dell’occhio umano. In questo modo, il guidatore è in grado di individuare con maggior facilità le spie luminose e i segnali di avvertimento, anche ai margini dello schermo. Questo gli assicura inoltre un evidente vantaggio rispetto ai tipici monitor curvilinei del salotto di casa, dove solo una persona per volta ha la possibilità di sedere nella posizione con l’angolo di visione ottimale. Al contrario, il quadro strumenti curvilineo del veicolo si adatta sempre in modo ideale alla visuale del guidatore. “Il guidatore trae vantaggio dal quadro strumenti curvilineo in termini di sicurezza e comfort. Al tempo stesso, questo tipo di display offre alle case automobilistiche più libertà e spazio nella progettazione dell’abitacolo”, ha affermato Berns. Oggi, le case automobilistiche tendono a evitare sempre più spesso l’uso di interruttori, manopole e comandi meccanici; i monitor di grandi dimensioni sono in cima alla lista dei desideri, proprio come il quadro strumenti curvilineo prodotto da Bosch. Sotto la sua superficie, il quadro combina un gran numero di display digitali, occupando quasi due centimetri di spazio in meno rispetto a uno schermo non curvilineo di dimensioni comparabili.

Tachimetro, mappe di navigazione ed elenco telefonico: i contenuti visualizzati sul quadro strumenti, con una diagonale dello schermo di quasi 31 centimetri (12,3 pollici), sono determinati dal guidatore a seconda della situazione di guida e delle preferenze personali. Un sistema di controllo intelligente, invisibile al driver, che si nasconde dietro il cockpit all’interno di una centralina di controllo. Il sistema assicura che il guidatore sia sempre in grado di visualizzare esattamente i contenuti che desidera vedere a colpo d’occhio. È possibile scegliere, per esempio, tra le informazioni dettagliate sul viaggio in corso, la mappa di navigazione, i contatti telefonici o i dettagli della playlist in riproduzione. Ogni singola informazione può essere visualizzata a schermo intero o in combinazione con altri contenuti. In questo modo, coloro che desiderano visualizzare la mappa di navigazione e la lista telefonica oltre al tradizionale tachimetro, riescono a farlo in modo agevole e comodo, effettuando le selezioni tramite il comando multifunzione al volante o il touchscreen dell’infotainment.

È anche possibile eseguire uno zoom mirato sulla mappa di navigazione direttamente sul quadro strumenti – un’altra novità che debutterà nell’Innovision Cockpit di Touareg.

Vibrazioni, variazioni di temperatura, vulnerabilità ai malfunzionamenti: i requisiti di qualità e robustezza richiesti per i display dei veicoli sono elevati. Inoltre, il guidatore deve essere in grado di leggere in modo affidabile le indicazioni sullo schermo anche quando il sole colpisce direttamente il display del veicolo. Ecco perché il nuovo quadro strumenti curvilineo di Bosch è realizzato attraverso un processo di fabbricazione speciale. Fino ad oggi, questo processo è stato utilizzato per realizzare schermi per display piatti ad alto contrasto, anche in condizioni di luce ambientale intensa. In collaborazione con i suoi partner, Bosch utilizza questo processo per la prima volta nella produzione su larga scala di un display curvilineo per l’abitacolo del veicolo. Nell’incollaggio ottico, come viene chiamato questo processo, viene utilizzata una pellicola per unire il display e il vetro direttamente l’uno con l’altro. Il quadro strumenti riflette oltre quattro volte meno luce. Per il guidatore, questo significa che non c’è praticamente alcun effetto di abbagliamento ed il display risulta nitido e con un contrasto bilanciato sia alla luce diretta del sole che al buio.

 

CITTÀ DEL FUTURO PIÙ SICURE E INTELLIGENTI

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Bosch ha presentato allo Smart City Expo World Congress di Barcellona soluzioni e progetti che miglioreranno la vita di chi vive in città. Tre quarti dell’energia prodotta al mondo viene consumata nelle città, nonostante queste ultime occupino soltanto il 2% della superficie terrestre. Le nuove tecnologie consentono di ridurre il consumo energetico nei centri cittadini e di abbassare i costi operativi, inoltre, rendendo una città intelligente è anche possibile soddisfare le esigenze in termini di sicurezza, energia, efficienza e comodità delle persone. Le città diventano intelligenti quando software e sensori si combinano per offrire una connettività intelligente tra veicoli, edifici e dispositivi. Nelle città aumenta la richiesta di sicurezza, efficienza energetica e accessibilità ai servizi. Queste sono soltanto alcune delle sfide derivanti dalla crescente urbanizzazione. La chiave per superarle è avere città “smart”: intelligenti e connesse. In molti Paesi, queste città rappresentano già una realtà: Bosch offre diverse soluzioni che contribuiscono a rendere le città più intelligenti e ad aumentare la qualità di vita dei cittadini.

Bosch offre, in questi progetti, soluzioni nel campo della mobilità, dell’energia, degli edifici, della sicurezza ed e-governance. In altre parole, servizi rivolti all’amministrazione digitale delle città. Nel campo della mobilità, ciò significa monitoraggio ambientale, parcheggi connessi, gestione della flotta, elettromobilità e trasporti multimodali. Le soluzioni energetiche comprendono centrali elettriche virtuali, sistemi di riscaldamento, acqua calda e sistemi di raffreddamento ad elevata efficienza energetica, e accumulo energetico. In termini di sicurezza, Bosch offre sistemi di prevenzione degli incendi, controllo degli accessi e videosorveglianza. Le soluzioni Bosch per gli ospedali intelligenti alleggeriscono il carico di lavoro tecnico e amministrativo degli operatori e del personale ospedaliero. Per gli edifici residenziali, Bosch offre, infine, sistemi ed elettrodomestici connessi in rete.

Dal 2018, ad esempio, Bosch ha implementato a Siviglia un sistema di gestione intelligente della folla, volto ad aumentare la sicurezza in questa città. Utilizzando le funzioni di analisi video delle telecamere Bosch come sensori intelligenti, il sistema raccoglie informazioni in tempo reale su flusso di dati e folle, rilevando, inoltre, gli oggetti che si muovono velocemente o veicoli di grandi dimensioni all’interno delle zone pedonali. Il sistema comprende l’illuminazione intelligente, una funzione molto precisa di conteggio delle persone e dei veicoli, e meccanismi per il controllo della folla che migliorano la sicurezza, soprattutto in occasione di grandi eventi nei centri storici delle città.

SECONDA EDIZIONE TALENT PROGRAM SU INDUSTRY 4.0

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Dopo il successo di Bosch Industry 4.0 Talent Program, sono aperte le candidature per la seconda edizione del progetto. Bosch, infatti, è alla ricerca di 15 ragazzi in possesso di una laurea Magistrale conseguita brillantemente in Ingegneria Meccanica, Elettronica, dell’Automazione, Informatica, Meccatronica, Elettrica o Matematica. Il Talent Program dedicato all’Industry 4.0. offre una formazione specifica per preparare giovani talenti altamente qualificati ad assumere un ruolo di rilievo in ambito Industry 4.0. I candidati selezionati saranno inizialmente assunti con un contratto di apprendistato di alta formazione di due anni, durante i quali frequenteranno un Master esclusivo in Industry 4.0, frutto della collaborazione tra il Cefriel – Politecnico di Milano e TEC, la Scuola di Formazione del Gruppo Bosch in Italia. Inoltre, durante il percorso, è previsto un periodo di formazione di 6 mesi in Germania, in uno dei plant d’eccellenza per l’Industry 4.0 di Bosch. In questo modo, i neo assunti potranno sviluppare soluzioni pratiche per migliorare le performance aziendali attraverso la digitalizzazione delle macchine e l’IoT.

I 15 ragazzi potranno conoscere così, tutte le realtà del Gruppo Bosch e seguiranno progetti trasversali in ambito produttivo e commerciale, entrando a far parte del team di riferimento per tutte le tematiche riguardanti l’Industry 4.0 nelle sedi del Gruppo Bosch in Italia: Bari, Brembate, Offanengo, Nonantola, Milano e Villasanta. I 17 ragazzi della prima edizione si accingono a rientrare dall’esperienza semestrale svolta in Germania. È possibile candidarsi al Bosch Industry 4.0 Talent Program, fino al 4 febbraio,attraverso il sito Bosch o la pagina LinkedIn www.linkedin.com/company/bosch-italia/. Le selezioni si svolgeranno a partire dal mese di dicembre nelle città di Genova, Roma, Napoli, Padova, Palermo, Ancona e Torino e si svolgeranno attraverso assessment di gruppo e colloqui individuali, fino all’ultima prova di selezione: un hackathon per testare le capacità informatiche, di programmazione e sviluppo software dei candidati.

SONDAGGIO BOSCH, TEDESCHI NON TEMONO ROBOT COLLABORATORI

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L’intelligenza artificiale trasformerà la vita a casa, nel traffico o al lavoro. Questo futuro non è così lontano. Gli smartphone sono già dotati di assistenti vocali intelligenti e i medici utilizzano l’intelligenza artificiale per fare le diagnosi. Ma anche se i sistemi intelligenti esistono già, la maggior parte dei tedeschi (85%) non ha ancora un quadro chiaro dell’uso che oggigiorno viene fatto dell’intelligenza artificiale. E si può dire lo stesso della conoscenza che l’opinione pubblica ha dell’intelligenza artificiale. Anche se la maggioranza di chi ha risposto al sondaggio (82%) conosce il termine “intelligenza artificiale”, oltre la metà (53%) sa solo vagamente cosa significa. Sono questi i risultati di un sondaggio effettuato da Bosch e dall’istituto di ricerche di mercato Innofact durante i preparativi per la conferenza sull’intelligenza artificiale AI CON a Renningen, vicino a Stoccarda.

Parlando di AI CON, dove più di 200 esperti esamineranno le opportunità e le sfide relative all’intelligenza artificiale, Michael Bolle, Direttore Digital & Technology, ha affermato: “Più i sistemi intelligenti vengono utilizzati nella vita di ogni giorno, più diventa importante mostrare alle persone i vantaggi che ne derivano e in questo modo promuovere l’accettazione di questa tecnologia chiave. Dobbiamo trasmettere il messaggio che saranno le persone ad avere il controllo dell’intelligenza artificiale”.

La guida autonoma è un esempio dei vantaggi che l’intelligenza artificiale può portare alle persone. Bosch si impegna per rendere il trasporto su strada privo di emissioni, incidenti e stress. Oggi, nove incidenti su dieci sono attribuibili a errori umani: la tecnologia intelligente potrebbe utilizzare l’intelligenza artificiale con uno scopo preventivo. L’industria manifatturiera connessa è un altro ottimo campo di applicazione per l’intelligenza artificiale. In una fabbrica intelligente, le persone e le macchine lavoreranno in team in modo intelligente.

I robot sostituiranno le persone nei compiti più faticosi e pericolosi e impareranno con l’esperienza. In questo modo, si ridurrà il carico di lavoro delle persone. Il sondaggio Bosch ha rivelato che molti tedeschi si ritengono pronti ad accettare questo scenario. Due terzi degli intervistati (67%) sono convinti che l’industria manifatturiera e il settore della mobilità trarranno grandi vantaggi dall’intelligenza artificiale e, inoltre, sono disposti a lavorare con un robot se quest’ultimo si occupasse dei lavori ripetitivi. La metà degli intervistati riesce ad immaginare questo tipo di situazione e dedicherebbe il tempo libero guadagnato ad attività sociali e ricreative. Le opinioni sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale variano a seconda dell’età: la fascia tra i 18 e i 29 anni è quella che considera le applicazioni legate all’intelligenza artificiale come le più potenzialmente utili per smartphone e abitazioni.

Per questo studio condotto per conto di Bosch, l’istituto di ricerche di mercato Innofact ha intervistato 1.022 persone tra i 18 e i 69 anni in tutta la Germania. L’indagine è stata svolta nell’ottobre del 2018.

 

A GENOVA TERZO APPUNTAMENTO CON #NEETANDIAMOAVINCERE

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Sono iniziati gli appuntamenti dedicati alla presentazione del progetto sperimentale #NEETandiamoavincere, in collaborazione con lo studio legale specializzato in diritto del lavoro LabLaw studio Legale Failla Rotondi & Partners e Randstad. Gli incontri vedono la partecipazione delle aziende partner del progetto, dei mentor aziendali, di enti e istituzioni locali e di alcuni giovani NEET pronti a raccontare la loro esperienza. 

Dopo gli incontri svolti a Bologna e Pescara, il progetto sarà raccontato il 26 novembre, alle 16.30, presso il Centro Sportivo DLF Palagym a Genova. Nelle settimane successive, seguiranno gli appuntamenti a Padova, Napoli e Milano. L’obiettivo del progetto #NEETandiamoavincere, avviato lo scorso giugno, è quello di aiutare i NEET (Not Engaged in Education, Employment or Training), ragazzi che non si formano e non lavorano, ad inserirsi nel mondo del lavoro, coinvolgendoli in una serie di attività mirate a orientarli al futuro professionale. I protagonisti sono 9 ragazzi provenienti da tutta Italia, di età compresa tra i 20 e i 29 anni (disoccupati da almeno 12 mesi e residenti in Italia). 
Nel corso dei 6 mesi di stage formativo, i giovani selezionati hanno avuto modo di vivere un’esperienza utile per conseguire buone pratiche e strumenti per la ricerca attiva del lavoro. Giunti ormai al quarto mese di stage, i NEET sono supportati da esperti e atleti testimonial del progetto “Allenarsi per il Futuro” in un percorso mirato a sottolineare l’importanza della salute e del benessere. Parallelamente, i giovani sono seguiti in un percorso motivazionale dedicato alla scoperta delle proprie passioni, dei sogni e degli obiettivi personali. Per tutta la durata del progetto, inoltre, i ragazzi sono sostenuti da un mentor aziendale col compito di visionare e guidare i partecipanti nel loro percorso formativo. 

Bosch, con una lunga tradizione di formazione, in questi ultimi anni ha intensificato le attività di orientamento ai percorsi professionali, sviluppo delle competenze e apprendimento dei giovani. Il Gruppo, per i propri valori e cultura aziendale, è riconosciuto nel campo dell’innovazione e dell’alta formazione erogata. In questo progetto ciò che fa la differenza è la capacità di creare il proprio valore aggiunto in termini di visione, motivazione, determinazione e capacità pratica.

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