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AL CES SOLUZIONI SMART PER MOBILITÀ E DOMOTICA

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Al CES 2019 di Las Vegas, dall’8 all’11 gennaio 2019, Bosch presenterà le risposte tecnologiche alle moderne sfide legate al campo dell’urbanizzazione, della crescita demografica e del cambiamento climatico. Soluzioni e servizi innovativi per la mobilità del futuro e per la domotica.
Bosch farà provare al pubblico un nuovo tipo di mobilità con il concept shuttle elettrico a guida autonoma completo di servizi integrati. Questo tipo di mobilità presto contraddistinguerà le strade delle città più importanti nel mondo: shuttle super silenziosi e senza conducente completamente connessi con l’ambiente circostante. Bosch fornirà hardware, software e nuovi servizi digitali per prenotare i veicoli, pagare le corse o condividerle con altri passeggeri.

In attesa del CES 2019, Bosch ha ricevuto un totale di ben sei CES Innovation Award. Gli Innovation Award del CES includono un programma annuale a cura della CTA (Consumer Technology Association) che si estende su 28 categorie e indica quali saranno le tendenze future. Guida elettrica e senza stress è invece l’obiettivo di Convenience Charging, il servizio Bosch che l’azienda presenterà al salone CES 2019 con un veicolo dimostrativo basato su un’Audi A3 e-tron. 

Questa soluzione integrata per la ricarica e la navigazione mette in evidenza i vantaggi quotidiani dell’elettromobilità. Per quanto riguarda le soluzioni per la domotica, i frigoriferi smart di Bosch con telecamere interne offrono oggi una nuova funzionalità: il riconoscimento degli alimenti e consigli per la conservazione. Il dispositivo riconosce automaticamente circa 60 tipi di frutta e ortaggi e suggerisce il punto migliore in cui riporli tramite l’app. Gli alimenti, conservati nel miglior modo possibile, rimangono freschi più a lungo e consentono di evitare sprechi. PAI, invece, è un proiettore Bosch installato sul piano di lavoro della cucina, che lo trasforma in un touch screen. 
Un sensore 3D integrato rileva quando l’utente tocca la superficie e attiva il comando touch. In altre parole, gli utenti possono accedere a un’ampia varietà di servizi digitali mentre cucinano o impastano, ad esempio possono trovare facilmente una ricetta o comandare gli elettrodomestici connessi.
Il sensore di benessere AIR offre una soluzione innovativa per il controllo delle condizioni dell’aria che respiriamo in casa. Registra e presenta i dati sulla qualità dell’aria, la temperatura e l’umidità oltre alla luminosità e al rumore.

PERFECTLY KEYLESS “CHIAVE” PER PREVENIRE FURTO AUTO

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Un hacker impiega meno di cinque secondi per manomettere il normale sistema di accesso keyless di un veicolo, un tipo di furto chiamato “relay station attack”. Tutto questo, però, è destinato a cambiare grazie all’app di chiave virtuale Bosch. “Il nostro sistema Perfectly Keyless rivoluziona i sistemi di accesso keyless. È la ‘chiave’ per prevenire i furti digitali” ha dichiarato Harald Kröger, presidente della divisione Bosch Automotive Electronics. La novità di questa soluzione consiste nella tecnologia ideata da Bosch che funziona con una chiave virtuale memorizzata nello smartphone. I sensori installati nell’automobile riconoscono lo smartphone del proprietario con la precisione di un’impronta digitale e aprono il veicolo solo in caso di esatta corrispondenza. La gestione della chiave digitale collega app e veicolo via cloud. Con Perfectly Keyless, Bosch introduce quindi una novità assoluta per i sistemi di accesso keyless offrendo sia praticità che sicurezza. La nuova chiave conservata nello smartphone può essere utilizzata per le auto, le flotte di car-sharing e i veicoli commerciali. Bosch ritiene che questo sistema con serratura di sicurezza incorporata abbia un enorme potenziale sul mercato mondiale.

Bosch rivoluziona l’accesso keyless
Con i sistemi di accesso keyless tradizionali, risulta ancora necessario avere con sé la chiave, per esempio nella tasca della giacca o in borsa. Per aprire la portiera e avviare il motore, la chiave comunica con l’automobile utilizzando un segnale radio nelle gamme delle alte (UHF) e basse frequenze (LF). Nella sua battaglia di riduzione dei furti, il settore automotive continua a perfezionare i sistemi esistenti. “Con Perfectly Keyless, Bosch brucia le tappe nello sviluppo dei sistemi di accesso digitale al veicolo. Il nostro motto è rivoluzione, non evoluzione” ha aggiunto Kröger. Invece di trasmettere i dati sulle frequenze radio basse o alte, il sistema Bosch usa lo smartphone come chiave virtuale e il Bluetooth come tecnologia di trasmissione. In altre parole, le chiavi dell’auto possono restare a casa. Inoltre, grazie a decenni di esperienza nel campo dei semiconduttori, Bosch rende questa connessione sicura come un’impronta digitale. Ogni smartphone contiene minuscoli microchip per gestire la comunicazione via Bluetooth, che svolgono un ruolo fondamentale nella soluzione offerta da Bosch. Insieme, i sensori installati nel veicolo e una speciale centralina elettronica, creano un sistema che apre la portiera solo in presenza dello smartphone contenente la chiave virtuale che, a sua volta, corrisponde alla serratura digitale del sistema Perfectly Keyless. Il sistema blocca i segnali di altri smartphone o dispositivi elettronici che manipolano la trasmissione radio. In questo modo Perfectly Keyless protegge dall’accesso non autorizzato.

Un viaggio senza chiavi
Le chiavi virtuali sono da tempo utilizzate dalle flotte per il car-sharing. I veicoli non partono fin quando il loro operatore ne autorizza l’accesso via cloud; solo a quel punto l’utente può aprire il veicolo, avviarlo e chiuderlo di nuovo tramite l’app. Questo scambio di informazioni tra il telefono e il veicolo si avvale della tecnologia NFC (near-field communication), un protocollo wireless per la condivisione di dati a distanza di pochi centimetri. Per avviare il veicolo, prima di ogni viaggio gli utenti devono posizionare lo smartphone in corrispondenza dell’area contrassegnata sul veicolo. Il sistema a quel punto riconosce l’utente e sblocca le porte. Con Bosch Perfectly Keyless, lo smartphone si può anche tenere in tasca. Questa innovazione comporta una maggiore facilità e praticità di utilizzo per gli automobilisti e per gli utenti dei servizi di car-sharing. La soluzione Bosch è progettata anche per gli autocarri e per flotte intere di veicoli commerciali. Questo significa niente più gestione manuale delle chiavi, niente più passaggi di mano e problemi di chiavi perse o rubate. Se lo smartphone contenente l’app Perfectly Keyless viene smarrito o rubato, è possibile disattivare la chiave digitale online, bloccando così l’accesso al veicolo.

BOSCH CONSOLIDA POSIZIONE NEL SETTORE IOT

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Al CES 2019 di Las Vegas, Bosch ha presentato le applicazioni e i servizi già disponibili nell’ambito dell’Internet delle cose (IoT). Dal concept di un veicolo-navetta che rende tangibile un nuovo tipo di mobilità, ai frigoriferi connessi che danno consigli sulla conservazione degli alimenti, fino ai tagliaerba intelligenti che imparano dall’esperienza, la gamma di soluzioni Bosch è enorme. 

“Bosch ha intuito fin da subito le straordinarie opportunità dell’IoT. Sono quasi dieci anni che plasmiamo attivamente il mondo connesso” ha dichiarato Markus Heyn, membro del Board of Management di Bosch. “Oggi siamo un’azienda leader nel settore IoT. Abbiamo gradualmente ampliato le nostre competenze nel software e nell’IT”, ha aggiunto. Avvalendosi del proprio cloud IoT, l’azienda ha già realizzato più di 270 progetti in campi quali mobilità, domotica, smart city e agricoltura. Il numero di sensori e dispositivi connessi con la Bosch IoT Suite è aumentato di quasi il 40% lo scorso anno ed oggi ha raggiunto gli 8,5 milioni.

Una delle chiavi per la crescita ulteriore e per sfruttare nuove opportunità di business per l’IoT, è l’Intelligenza artificiale (IA). Anche in questo campo Bosch svolge un ruolo decisivo per favorire nuovi sviluppi. “Avremo le capacità per utilizzare tutto il potenziale dell’IoT se riusciamo a combinarla con l’Intelligenza artificiale” ha proseguito Heyn. L’utilizzo dei dati provenienti da prodotti connessi può essere un acceleratore decisivo per lo sviluppo dell’IA. Allo stesso tempo, solo tramite l’Intelligenza artificiale le cose connesse possono diventare intelligenti e riuscire a prendere decisioni in autonomia.Per esempio, il rilevamento degli incendi basato su video dove, utilizzando l’analisi intelligente delle immagini, le telecamere di sicurezza sono in grado di identificare gli incendi in pochi secondi, prima ancora che i sensori del sistema rilevino il calore e il fumo. Gli incendi possono quindi essere segnalati con grande anticipo rispetto agli attuali sistemi di allarme antincendio o ai rilevatori di fumo, permettendo di risparmiare minuti preziosi e salvare vite umane.

Un secondo elemento chiave per il successo nell’era dell’IoT sono le partnership. La collaborazione siglata di recente con il provider canadese Mojio si è già concretizzata nella prima piattaforma IoT integrata per i veicoli connessi: in caso di incidente uno speciale algoritmo Bosch può identificare il luogo e il momento in cui si è verificato l’incidente e anche la sua gravità. Tramite il cloud di Mojio, i dati vengono trasmessi tempestivamente al centro assistenza Bosch che, a sua volta, invia automaticamente una chiamata di emergenza ai servizi di soccorso locali. Contemporaneamente viene inviato un messaggio ad un elenco predefinito di destinatari, con un SMS o tramite l’app Mojio. “Insieme a Mojio, colleghiamo i veicoli direttamente al cloud. Questo permette ai servizi di soccorso di arrivare sul luogo dell’incidente ancora più rapidamente che in passato” ha dichiarato Mike Mansuetti, presidente di Bosch North America. Dalla metà dell’anno prossimo, la soluzione sarà disponibile per quasi un milione di automobilisti in Nord America e in Europa.

#LIKEABOSCH, AL VIA CAMPAGNA IOT

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“Like a Bosch” è il motto di una nuova campagna globale che Bosch ha lanciato in concomitanza con il CES, la fiera dell’elettronica di consumo più grande del mondo. Lo scopo di questa campagna è promuovere Bosch come fornitore leader mondiale di prodotti e soluzioni connessi. Il punto focale della campagna è un videoclip hip-hop, il cui protagonista è un esperto utente IoT. Con la campagna “Like a Bosch”, l’azienda sta entrando in un territorio nuovo: l’approccio e il tono decisamente insolito segnano un punto di svolta per Bosch. Questa iniziativa cavalca l’onda del fenomeno “like a boss”, una serie di video e meme che sono diventati virali su internet, con decine di milioni di visualizzazioni. In questi video compaiono persone semplici che affrontano imprese bizzarre e grandi prove atletiche o superano ostacoli con abilità tecniche. Modificando due sole lettere, la campagna aziendale “Like a Bosch” dà nuova linfa a questo fenomeno virale. Il giovane che compare nel video di Bosch ha sempre una marcia in più su tutto, grazie alle soluzioni connesse di Bosch.

“Siamo partiti da un fenomeno internet globale e lo abbiamo reinterpretato in chiave ironica – ha detto Boris Dolkhani, direttore del Brand Management di Bosch -. Quando si parla dell’Internet delle cose, tutte le strade portano a Bosch. È questo il chiaro messaggio di questa campagna”. L’obiettivo dell’azienda è innescare un movimento IoT virale, diffondendo il messaggio su tutti i più importanti canali di comunicazione. Nel corso dell’anno, saranno online altre clip legate ai due pilastri dell’IoT: mobilità e vita connessa. La campagna creata da Jung von Matt, agenzia pubblicitaria con sede ad Amburgo, sarà lanciata tramite canali digitali e social media.

Bosch continua a crescere come leader dell’IoT: nel 2017, ha venduto 38 milioni di prodotti connessi al web. Oggi, il 20% dei circa 27.000 ingegneri informatici si concentra esclusivamente sull’IoT. Bosch si aspetta una crescita del mercato globale dell’IoT del 35% all’anno, per arrivare ad un volume annuale di 250 miliardi di dollari entro il 2020. Questi scenari hanno spinto Bosch a perseguire obiettivi ambiziosi, come quello di avere, entro il 2020, tutti i suoi dispositivi elettronici in grado di connettersi. Inoltre, si integrerà sempre di più l’Intelligenza Artificiale nei prodotti e servizi proposti nei prossimi anni.

 

BOSCH, DIVENTA AZIONISTA UNICO DI EM-MOTIVE

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Bosch assumerà il controllo totale di EM-motive, una delle più affermate aziende europee di produzione di motori elettrici. Nel 2011 Bosch e Daimler avevano fondato EM-motive come joint venture al 50%. Da allora l’azienda ha prodotto ben 450.000 motori elettrici. Fin dalla formazione della joint venture, Bosch si era assicurata l’opzione di acquisizione delle quote. Il cambiamento nella struttura della proprietà non avrà alcuna ripercussione immediata sui circa 340 collaboratori di EM-motive, che lavorano attualmente nelle sedi di Stoccarda e Hildesheim in Germania. Le due parti hanno concordato di non rivelare il prezzo di acquisto né altri dettagli sull’acquisizione. La joint venture EM-motive era stata avviata affinché fosse economicamente vantaggioso per i due partner entrare nella produzione di motori elettrici: considerati i bassi volumi iniziali, le due aziende hanno potuto dividere gli elevati costi necessari per sviluppare e produrre questo tipo di prodotti. “Per Bosch, l’acquisizione completa di EM-motive è un passo naturale del suo percorso per diventare leader nel mercato dell’elettromobilità. Rappresenta, inoltre, l’opportunità di conquistare una presenza ancora più ampia sul mercato”, ha dichiarato Stefan Hartung, membro del Board of Management di Bosch e presidente del settore Mobility Solutions.

 

BOSCH, NEL 2018 FATTURATO IN CRESCITA

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Il Gruppo Bosch continua il suo corso positivo. Nel 2018, nonostante il quadro congiunturale e la debolezza dei mercati, fatturato e risultato hanno raggiunto nuovamente i livelli record registrando il massimo storico. Secondo i dati preliminari, l’azienda fornitrice di tecnologie e servizi ha realizzato un fatturato dalla gestione operativa di 77,9 miliardi. Effetti valutari, pari a 2,1 miliardi, hanno inciso sensibilmente su questo dato. I ricavi corretti per le variazioni dei tassi di cambio sono aumentati del 4,3%. “Nonostante il difficile quadro congiunturale, Bosch ha registrato nel 2018 un buon andamento del business. Fatturato e risultati sono nuovamente a livelli record”, ha dichiarato Volkmar Denner, presidente del Board of Management di Bosch, in occasione della presentazione dei dati di bilancio preliminari. “Come leader nell’innovazione, determiniamo il cambiamento nei nostri mercati sia in ambito tecnico sia economico. La strategia di puntare sulla connettività ha dato i suoi frutti”, ha aggiunto Denner. Nel 2018 Bosch ha venduto in totale 52 milioni di prodotti connessi, il 37% in più rispetto all’anno precedente. Nell’esercizio 2018, l’Ebit operativo (risultato ante oneri finanziari e imposte) è stato pari a circa 5,3 miliardi. 

Si ottiene così un margine Ebit operativo previsto pari al 6,9%. “Nonostante le difficili condizioni economiche previste per il 2019, Bosch intende crescere meglio dei mercati di riferimento assicurando ancora un livello elevato di margine” ha affermato Stefan Asenkerschbaumer, vicepresidente del Cda e CFO. “Vogliamo aumentare la nostra competitività in tutti i settori in modo da finanziare l’espansione della nostra leadership tecnologica e quindi il futuro della nostra società”, ha aggiunto. Un obiettivo importante del lavoro di ricerca e sviluppo è la guida autonoma. Puntando a una mobilità senza incidenti, Bosch segue due percorsi di sviluppo. Sistemi di assistenza alla guida renderanno possibile una guida parzialmente autonoma dei veicoli privati. In questo settore la società prevede di raggiungere già quest’anno 2 miliardi di fatturato con queste soluzioni di assistenza alla guida. Il secondo percorso di sviluppo porterà alla guida senza conducente a partire dall’inizio del prossimo decennio. 

Nel 2018 Bosch ha completato 30 progetti di mobilità elettrica con un giro d’affari di diversi miliardi. Entro il 2025 l’impresa vuole raggiungere, nel settore della mobilità elettrica, un fatturato di 5 miliardi. Per il 2019 Bosch prevede una crescita economica a livello mondiale del 2,3%. “Le nostre caute previsioni sono determinante dai numerosi sviluppi geopolitici come la questione ancora aperta relativa alla Brexit e diversi conflitti commerciali. Un protezionismo economico aggressivo in forma di dazi doganali o i mancati accordi di libero scambio deteriorano le intenzioni di consumo e investimento” ha dichiarato Asenkerschbaumer, CFO di Bosch.

“ALLENARSI PER IL FUTURO”, OBIETTIVI E NOVITÀ 2019

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Continua anche quest’anno l’impegno di “Allenarsi per il Futuro”, il progetto ideato da Bosch Italia, in collaborazione con Randstad, per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, promuovendo la formazione e l’orientamento. 

Dal 2015, anno di avvio del progetto, ad oggi, sono state visitate oltre 1.300 scuole, incontrati circa 262.000 studenti e attivati più di 3.900 tirocini. Nel solo 2018, sono stati circa 466 le scuole visitate, 105.000 gli studenti incontrati e 1.889 i tirocini attivati.

Il 2019 porta con sé aria di novità. Il progetto di Alternanza scuola-lavoro, che ha visto Allenarsi per il Futuro in prima linea dal 2015, lascia il posto al PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), con una riduzione dei monti orari triennali. Cambiano i nomi, ma non le intenzioni: i nuovi percorsi, infatti, perseguono gli stessi obiettivi dell’Alternanza, offrendo agli studenti la possibilità di fare esperienza diretta del mondo del lavoro, affiancando attività di formazione e orientamento.

Allenarsi per il Futuro, dunque, prosegue il suo obiettivo con diverse iniziative speciali: con la volontà di estendere l’iniziativa a sempre più studenti su tutto il territorio italiano, nel corso del 2019 saranno visitate almeno 150 scuole, incontrati 30.000 ragazzi e attivati 1.000 tirocini. 

Il progetto dà la possibilità agli studenti di avvicinarsi concretamente al mondo del lavoro utilizzando la metafora dello sport attraverso le testimonianze di grandi atleti italiani. Durante gli incontri di orientamento organizzati nelle scuole, infatti, 36 campioni di diverse discipline sportive, come la pallavolista Maurizia Cacciatori, la schermitrice Margherita Granbassi, il judoka Pino Maddaloni, l’alpinista Marco Confortola, raccontano agli studenti la propria storia personale trasmettendo valori quali passione, impegno, responsabilità e soprattutto “allenamento” per raggiungere gli obiettivi personali e professionali nello sport come nel lavoro.

 

DA BOSCH SOLUZIONE PER GUIDA CONTROMANO

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“Digital is real”: è questo il tema della prima edizione dei Torino Digital Days che vedono Bosch protagonista per raccontare come la trasformazione digitale stia cambiando il nostro modo di vivere. Dal 6 al 9 febbraio, in diverse location del capoluogo piemontese, si susseguiranno talk, incontri, workshop, hackathon e laboratori aperti al pubblico. 

In particolare, in occasione del main event di venerdì 8 febbraio presso il Digital Hub al Teatro Vittoria di Torino, Bosch parteciperà al talk dedicato alla trasformazione digitale, con un focus sulle nuove frontiere della mobilità e sul servizio wrong way driver warning. Imboccare una strada contromano può rivelarsi fatale. In questi casi, il tempismo è tutto: allertare gli utenti della strada del pericolo imminente può contribuire a evitare o almeno limitare le conseguenze dell’impatto. Solo in Germania, ogni anno, vengono trasmessi circa 2.000 avvisi di veicoli in circolazione sulla carreggiata sbagliata. Tuttavia, molto spesso la comunicazione avviene troppo tardi e un terzo degli incidenti di questo tipo si verifica dopo che il guidatore ha già percorso una media di 500 metri. Per questo, Bosch ha sviluppato il wrong-way driver warning che, in caso di pericolo, invia un avviso al conducente che viaggia contromano e agli altri veicoli connessi nelle vicinanze, entro 10 secondi. 

In Germania il servizio è già attivo: il sistema di avviso di circolazione sulla carreggiata sbagliata di Bosch è stato infatti integrato nell’app Antenne Bayern. In questo modo, non appena un veicolo si avvicina a un ingresso o a un’uscita dell’autostrada, il wrong-way driver warning trasmette automaticamente dati di movimento al cloud Bosch in modo anonimo. La tecnologia Bosch confronta quindi la direzione del veicolo con la direzione di marcia consentita, che è memorizzata in un database online. Se queste due informazioni non combaciano, il sistema avvisa il guidatore contromano del suo errore. Inoltre, l’app allerta immediatamente anche tutti gli altri veicoli in pericolo che si trovano nelle vicinanze. La comunicazione basata su cloud si interrompe non appena cessa l’emergenza relativa alla guida contromano. Bosch sta lavorando attivamente con l’obiettivo di stringere partnership anche in Italia, fornendo il wrong-way driver warning gratuitamente agli sviluppatori di app che utilizzano il segnale GPS, così da porre le basi per la diffusione capillare della tecnologia.

 

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