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Bosch e R-Biopharm consolidano piattaforma di analisi Vivalytic

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Il mercato della tecnologia medica è innovativo, dinamico e in crescita. Bosch considera la tecnologia medica un settore di crescita strategico e intende ampliare la propria consociata Bosch Healthcare Solutions con sede a Waiblingen. Bosch ha attualmente siglato un nuovo accordo di collaborazione con la società tedesca di soluzioni diagnostiche R-Biopharm. Questa partnership si concentrerà sulla piattaforma universale di analisi diagnostica molecolare completamente automatizzata Vivalytic. Le due società investiranno un totale di 150 milioni di euro entro la fine del decennio. Nell’ambito di questa partnership strategica per lo sviluppo e la distribuzione, le due società intendono sviluppare nuovi test diagnostici in vitro1 per la piattaforma Vivalytic, incluso un test PCR per i batteri multiresistenti basato sull’innovativa tecnologia Bosch BioMEMS. I partner, inoltre, puntano a consolidare le proprie operazioni di marketing. Uno degli obiettivi di sviluppo della partnership decennale è un test per i batteri gram-negativi multiresistenti (MRGN) che sarà implementato utilizzando la nuova e innovativa tecnologia BioMEMS di Bosch. “Ci stiamo espandendo nel campo della tecnologia medica, un mercato che abbiamo definito come un settore di crescita strategico. La possibilità di applicare i nostri numerosi anni di esperienza e competenza nella ricerca e sviluppo di microchip, diagnostica molecolare e miniaturizzazione, oltre al nostro know-how sui processi di produzione, la rende una prospettiva particolarmente interessante”, ha dichiarato Stefan Hartung, Presidente del Consiglio di amministrazione di Bosch. “Nella tecnologia medica, i modelli di partnership rappresentano un utile mezzo per abbreviare i cicli di fabbricazione dei prodotti e aprire nuovi canali di distribuzione in questo mercato dinamico e innovativo”, ha aggiunto. La diagnostica molecolare decentrata (POC) si prospetta come un mercato del valore di miliardi. Bosch Healthcare Solutions e R-Biopharm intendono raggiungere fatturati nell’ordine di milioni entro il 2030.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Bosch –

Bosch e Randox investono sulla piattaforma di diagnostica molecolare Vivalytic

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ROMA (ITALPRESS) – Per molte malattie ogni minuto è prezioso, ma per stabilire se i sintomi di un paziente sono riconducibili a un semplice raffreddore, a un’influenza o a qualcosa di grave, come una meningite, in genere sono necessarie lunge e costose diagnosi di laboratorio. Con la piattaforma per diagnostica molecolare Vivalytic, Bosch intende rendere accessibile la diagnostica rapida e precisa nei punti di cura e diventare fornitore leader di mercato in questo ambito entro il 2030. A questo scopo Bosch ha siglato una collaborazione strategica con Randox Laboratories Ltd., una società leader di tecnologia medica e diagnostica. Le due aziende investiranno circa 150 milioni di euro in attività congiunte di ricerca, sviluppo e vendita di nuovi test per il dispositivo di analisi Vivalytic, fornito da Bosch Healthcare. Uno degli obiettivi è lo sviluppo di un test IVD per la sepsi – un’infezione generalizzata che può interessare uno o più organi – che sarà il primo a utilizzare la nuova tecnologia BioMEMS, altamente innovativa.
Bosch considera la tecnologia medica un settore di crescita strategico. Si prevede che, in futuro, la diagnostica molecolare point-of-care sia destinata a diventare un mercato del valore di miliardi. Bosch punta a raggiungere una posizione leader in questo mercato con il proprio dispositivo di analisi Vivalytic. ‘Sfruttando la tecnologia all’avanguardia dei nostri laboratori e delle nostre linee di produzione, intendiamo realizzare una crescita di lungo termine con partner nel campo della diagnostica di precisione’, ha dichiarato Stefan Hartung, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Bosch. ‘In questo settore, la tecnologia medica Bosch può trarre grandi vantaggi dalla nostra diversificazione, dalla nostra competenza e dai nostri progressi nell’automazione, nella miniaturizzazione e nella diagnostica molecolare, oltre che dalla nostra esperienza di sviluppo e produzione di microchip’, ha aggiunto Hartung. ‘Stiamo investendo a lungo termine nell’affascinante settore in crescita dell’high-tech e nel suo sviluppo costante insieme ai nostri partner. Con la nostra ‘Tecnologia per la vita’ possiamo contribuire ad alleviare il carico che grava sui professionisti del settore medico e contribuire a velocizzare la diagnosi e la terapia delle malattie’.
Crescita comune: diagnostica decentrata nei point-of-care
Bosch Healthcare Solutions e Randox uniscono le forze nel tentativo di accelerare lo sviluppo e il lancio sul mercato dei nuovi test e di rendere più efficienti i canali di distribuzione. La partnership si protrarrà per oltre dieci anni. Con Vivalytic, le due aziende intendono raggiungere fatturati nell’ordine di milioni entro il 2030. ‘A livello globale, le cure sanitarie si stanno spostando verso un modello di diagnostica decentrata e personalizzata, che consente di intervenire rapidamente con piani terapeutici individuali’, ha spiegato Marc Meier, Managing Director di Bosch Healthcare Solutions GmbH. ‘Insieme a Randox, vogliamo ampliare ulteriormente il portafoglio di test del nostro sistema di analisi Vivalytic. I nostri test PCR diagnostici molecolari completamente automatizzati forniscono risultati chiari direttamente sul luogo di raccolta dei campioni, riducono i tempi di attesa e alleggeriscono il sistema sanitario’, ha aggiunto Meier.
Bosch mette in campo la propria tecnologia e competenza di produzione nelle aree della diagnostica molecolare, nello sviluppo e produzione di microchip e nella miniaturizzazione. La piattaforma universale Vivalytic per la diagnostica molecolare è stata sviluppata dai ricercatori Bosch in un arco di tempo di oltre dieci anni e portata alla maturità per il mercato da Bosch Healthcare Solutions. Randox vanta 40 anni di esperienza nel design e nello sviluppo di test IDV altamente sensibili, eseguiti su varie tecnologie, tra cui le piattaforme per microfluidica. La vasta conoscenza del mercato, il fatturato globale e la rete di distribuzione della società, insieme, creano notevoli opportunità di crescita. ‘Da sempre Randox si impegna per migliorare la salute in tutto il mondo e vede l’esigenza di investire in progetti di ricerca e sviluppo che supportino il processo decisionale clinico in diverse aree patologiche. La diagnostica è da sempre una componente indispensabile dell’assistenza sanitaria. L’allineamento di scienza e tecnologia è la combinazione perfetta in un’area ad altissimo impatto, soprattutto negli ambienti più sotto pressione’, ha dichiarato Peter Fitzgerald, Managing Director di Randox Laboratories Ltd.
Bosch Healthcare Solutions e Randox avevano già collaborato durante la pandemia di Covid 19. Nella primavera 2020, Bosch aveva lanciato uno dei primi test PCR completamente automatizzati per il Coronavirus SARS-CoV-2. In poche settimane, Bosch e Randox sono state in grado di rendere disponibile per Vivalytic il test rapido, da utilizzare negli ambulatori medici, le case di cura, i centri di test e gli ospedali.
Uno dei focus della partnership con Randox è l’implementazione, sulla piattaforma di analisi Vivalytic, di un test multiplex per la sepsi ad alta sensibilità. La sepsi è una complicazione molto grave con conseguenze potenzialmente letali che può presentarsi in concomitanza a varie malattie infettive. Si tratta di un’emergenza medica che può causare il cedimento di più organi e richiede il trattamento immediato. Il test IVD per la sepsi si baserà per la prima volta sulla nuova tecnologia BioMEMS altamente innovativa, sviluppata dalle equipe di ricerca interne Bosch di Renningen e di Bosch Healthcare Solutions a Waiblingen. “Ci siamo posti l’ambizioso obiettivo di integrare le funzioni di un microchip al silicio ad alte prestazioni, basato sulla tecnologia dei microsistemi, nelle nostre cartucce di test per la piattaforma Vivalytic. Così facendo, combineremo la competenza unica di Bosch nelle aree dei chip MEMS, della diagnostica molecolare e dei microfluidi”, ha affermato Marc Meier.
“Gli esiti clinici della sepsi dipendono dalla rapidità della diagnosi e dalla somministrazione tempestiva di cure appropriate. Gli attuali metodi di diagnosi sono inefficienti e richiedono tempo. Contando su oltre 10 anni di esperienza nel campo della diagnosi delle malattie infettive, intendiamo sviluppare un test allo stato dell’arte per identificare la sepsi, basato sulla tecnologia BioMEMS, che consente l’high multiplex. Un test di questo tipo potrebbe rivoluzionare la diagnosi della sepsi, portando a esiti più favorevoli delle cure e a tassi di mortalità più bassi per questa grave condizione”, ha affermato Peter Fitzgerald.
Il potente chip BioMEMS aggiunge un ulteriore metodo innovativo di analisi alla cartuccia del test Vivalytic, consentendo di esaminare contemporaneamente e molto più rapidamente un gran numero di patogeni diversi. Il nome BioMEMS combina il concetto di sistemi microelectromeccanici (MEMS) e di microfluidica per applicazioni nel campo della tecnologia medica. Nella microfluidica, quantità minime di fluidi, dell’ordine di microlitri, vengono spostate in uno spazio minuscolo. La miniaturizzazione consente di eseguire più PCR (reazioni a catena della polimerasi) biochimiche qualitative in parallelo e in tempo reale su un solo chip BioMEMS. ‘Rispetto alle reazioni PCR precedenti, i volumi di liquidi sono ridotti di 1.000 volte, fino all’ordine di nanolitri. L’analisi dei fluidi viene affidata a un piccolo microchip’, ha spiegato Marc Meier. Con la nuova tecnologia BioMEMS, è possibile eseguire la ricerca completamente automatizzata di ben 250 caratteristiche genetiche (es. i patogeni) su una sola cartuccia e, in alcuni casi, in meno di 15 minuti. La cartuccia del test è, di fatto, un laboratorio altamente complesso, della grandezza di uno smartphone. Un altro vantaggio futuro dei BioMEMS sarà l’adattamento più semplice e veloce di nuovi test o di quelli esistenti sul chip stesso. Per esempio, i test esistenti possono essere facilmente ampliati per includere ulteriori funzionalità.
“La tecnologia dei BioMEMS apre la strada verso la nanofluidica, dove sarà possibile esaminare ogni patogeno in una provetta di reazione dello spessore di un capello” ha spiegato Meier. Per arrivare a questo risultato, Bosch intende creare più spazio su un chip MEMS ed espandere le cosiddette ‘nanocavità’. Grazie a queste minuscole cavità sarà possibile aumentare il numero di processi biochimici eseguibili in parallelo su un chip. Con il progredire della miniaturizzazione, questa tecnologia potrà verosimilmente essere impiegata anche in oncologia. I chip BioMEMS saranno fabbricati nello stabilimento di semiconduttori Bosch a Reutlingen, mentre la biointegrazione nella cartuccia sarà realizzata a Waiblingen, presso Bosch Healthcare Solutions.
Un ulteriore vantaggio dell’uso della piattaforma Bosch Vivalytic per i test PCR, oltre alla rapidità dell’analisi, è la semplicità di utilizzo: dopo aver prelevato il campione, basta posizionarlo nella cartuccia di test. La cartuccia, che contiene tutti i reagenti necessari per il test richiesto, viene inserita nell’analizzatore Vivalytic, che esegue l’esame in modo completamente automatizzato. Il personale medico dovrà solo seguire un breve training per imparare a usarlo. È dunque possibile eseguire point-of-care testing (POCT), ovvero test diagnostici direttamente nel punto di prelievo del campione, che sia un ambulatorio medico o un reparto di ospedale, senza dover passare per il laboratorio centrale, che spesso comporta lunghi tempi di attesa.
Bosch Healthcare Solutions distribuisce già svariati test per le vie aeree superiori e inferiori, come il SARS-CoV-2 – anche per più varianti e come test salivare – o un test per distinguere tra SARS-CoV-2, virus RSV e influenza. Sono disponibili anche test per i patogeni responsabili delle infezioni a trasmissione sessuale (STI) e le infezioni contratte in ospedale (MRSA/SA). A partire dall’estate è previsto un ampliamento del portafoglio con i test per la pertosse (Bordetella holmesii, Bordetella parapertussis e Bordetella bronchiseptica), per le infezioni del tratto urinario, per la meningite batterica, per le due malattie a trasmissione sessuale più diffuse (Chlamydia trachomatis; CT e Neisseria gonorrhoeae; NG), per le infezioni fungine (Candida auris) e tre test per malattie diarroiche (norovirus, Clostridioides difficile, HSP).

– foto ufficio stampa Bosch –
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Bosch amplia gamma di sensori di temperatura dei gas di scarico

I sensori di temperatura dei gas di scarico svolgono un ruolo importante nei veicoli moderni, in particolare quando si tratta di rispettare i limiti delle emissioni. Dal 2020 i sensori di temperatura dei gas di scarico fanno parte dell’offerta Bosch per le officine. Alla fine del 2023, sono stati aggiunti 107 codici prodotto alla gamma, che ora comprende circa 50 sensori di temperatura dei gas per autocarri pesanti e leggeri e oltre 230 per le auto. Il 10% dei sensori in portafoglio sono adatti per applicazioni ibride nel mercato europeo. Gli oltre 250 codici della gamma coprono 45 milioni di veicoli dotati di sensori di temperatura in Europa. I sensori della temperatura dei gas di scarico, che possono essere installati in più punti nel tratto di scarico dei motori diesel, benzina e ibridi, misurano la temperatura dei gas di scarico e la trasmettono come segnale elettrico alla centralina del motore. Per monitorarli nel sistema diagnostico di bordo è possibile utilizzare un tester di diagnosi come il KTS di Bosch, che consente ai professionisti dell’officina di identificare facilmente sensori usurati o difettosi. Poiché per l’installazione dei sensori è sufficiente un dado di raccordo, anche quelli difettosi possono essere sostituiti in modo rapido e semplice. Insieme ai sensori di particolato e ai sensori di ossido di azoto (NOx), le officine possono avvalersi di una gamma completa di sensori per il controllo preciso della composizione dei gas di scarico. Nel corso del 2024, Bosch prevede di continuare ad ampliare la gamma con ulteriori 70 sensori di gas di scarico.
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– Foto: ufficio stampa Bosch –

Bosch, arrivano i “Filter+ pro”

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ROMA (ITALPRESS) – FILTER+ pro di Bosch sta sostituendo definitivamente il FILTER+. “Dopo numerosi test sulla qualità dell’aria, l’ente di certificazione indipendente OFI CERT, con sede a Vienna, aveva già accertato le ottimali prestazioni di filtrazione del prodotto – spiega Bosch in una nota -. I test di OFI, infatti, hanno confermato la capacità del prodotto di filtrare e ridurre gli allergeni e il rischio di trasmissione di germi. Con diversi strati filtranti ben combinati, il prodotto è stato potenziato e garantisce aria più pulita e in gran parte priva di sostanze nocive nell’abitacolo. In questo modo protegge meglio la salute dei passeggeri e offre loro un maggiore comfort. Questo lo rende particolarmente indicato per le persone che soffrono di allergie”.
“Il nuovo FILTER+pro trattiene in modo affidabile anche i virus e previene la formazione di muffe. In particolare, lo strato del filtro antimicrobico è stato ottimizzato ed è ora efficace anche contro batteri, pollini e allergeni – sottolinea Bosch -. Lo strato al carbone attivo neutralizza gli odori sgradevoli e i gas nocivi come l’ozono o lo smog, mentre lo strato in microfibra ultrafine di FILTER+pro filtra oltre il 98% del particolato della grandezza di 2,5 micrometri o più. Grazie alle sue capacità filtranti, il filtro abitacolo Bosch riduce le reazioni allergiche come gli starnuti, che possono essere potenzialmente pericolose alla guida. Inoltre, sul parabrezza si accumulano meno depositi, riducendo così il rischio di abbagliamento. In questo modo, i filtri abitacolo contribuiscono alla sicurezza stradale. Infine, aiutano a mantenere il corretto funzionamento degli impianti di climatizzazione impedendo la formazione di depositi”.
“Con la sua offerta di filtri abitacolo per officine e mercato post-vendita – dai filtri standard e filtri al carbone fino al FILTER+pro – Bosch ora copre il 97% dei veicoli elettrici e ibridi e il 96% di tutte le auto in Europa. L’azienda offre un totale di oltre 650 diversi filtri abitacolo, con una copertura di più di 300 milioni di veicoli in Europa. Questo significa che le officine hanno il filtro abitacolo Bosch giusto per quasi tutti i clienti. Per mantenere prestazioni di filtraggio ottimali, Bosch consiglia di sostituire i filtri abitacolo ogni 15.000 chilometri o almeno una volta all’anno”, conclude la nota.

– Foto ufficio stampa Bosch –

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Bosch, tre nuove edizioni di NeetON per favorire l’occupabilità

Catania, Udine e Torino ospiteranno le nuove edizioni di NeetON, il progetto di formazione che ha l’obiettivo di favorire l’occupabilità dei Neet attraverso specifici corsi di formazione. Bosch Italia, in collaborazione con LabLaw, ManpowerGroup , Fondazione Human Age Institute e la Corporate Academy Bosch Tec, ha deciso di avviare anche nel 2024 NeetON, il progetto nato con l’obiettivo di trasferire competenze tecniche e trasversali che consentano ai Neet di entrare ed essere competitivi nel mondo del lavoro. Sono stati oltre 230 i Neet che hanno partecipato alle sedici edizioni precedenti, durante le quali sono state erogate più di 2.400 ore di formazione suddivise tra lezioni, incontri di orientamento e pillole formative in presenza e online, con la possibilità per gran parte dei partecipanti di consolidare il percorso con un’esperienza lavorativa. Circa l’80% dei partecipanti al progetto, infatti, ha avuto l’opportunità di intraprendere una carriera professionale dopo 6 mesi dal termine del progetto. Il 2024 vedrà tre nuove edizioni che coinvolgeranno in totale più di 50 ragazzi. Si punterà su due figure professionali: tecnico dell’automazione industriale e operatore Industry 4.0. A partire dal 18 marzo, Catania ospita per la prima volta NeetON presso Isola Catania, l’Innovation Hub di cui ManpowerGroup, con Experis, è partner, con l’obiettivo di creare sinergie per la crescita del territorio e l’incontro tra le persone che cercano lavoro, formazione e le realtà tecnologiche e industriali che caratterizzano quest’area, una delle “Tech Cities” secondo una ricerca di ManpowerGroup. In questa sede il corso NeetON ha l’obiettivo di formare giovani tecnici dell’automazione industriale. Il 3 aprile partirà poi una nuova edizione a Udine per diventare operatori Industry 4.0. Per partecipare, i ragazzi disoccupati da almeno 12 mesi, entro i 35 anni di età e residenti in Italia, possono inviare la propria candidatura sul sito Manpower al seguente link. Infine, in autunno, NeetON tornerà nella città di Torino, chiudendo gli appuntamenti del 2024. I partecipanti seguiranno lezioni in presenza e potranno consultare contenuti e approfondimenti tramite piattaforma digitale. A questo, si aggiungeranno i project work, grazie ai quali avranno l’opportunità di applicare concretamente le nozioni apprese, confrontandosi con le aziende per facilitare così il processo di ingresso nel mondo del lavoro. “Formazione e orientamento dei giovani, uniti alla responsabilità e alla sostenibilità sociale, sono temi al centro dell’attenzione di Bosch. NeetON ne è un chiaro esempio perché si pone l’obiettivo di restituire fiducia e motivazione ai ragazzi che non studiano e non lavorano, contribuendo così alla costruzione del loro futuro professionale. In particolare, le edizioni di quest’anno puntano a formare figure specializzate, in linea con le nuove esigenze del mercato del lavoro sempre più contraddistinto dalla trasformazione digitale”, ha dichiarato Roberto Zecchino, Deputy General Manager & Corporate Vice President Human Resources Bosch Group South Europe.
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– Foto: ufficio stampa Bosch –

Crescita a due cifre per Bosch Home Comfort Group nel 2023

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MILANO (ITALPRESS) – Bosch Home Comfort Group ha registrato un fatturato di 5 miliardi di euro nell’esercizio 2023, con una crescita nominale dell’11% rispetto all’anno precedente e una crescita al netto degli effetti valutari di circa il 14%. Il risultato è stato trainato dalle pompe di calore, ibride e non: in Germania, le vendite di pompe di calore sono aumentate dell’84%, quelle di pompe di calore ibride del 46%. Quindi, la crescita in entrambi i segmenti ha superato notevolmente quella di mercato, rispettivamente del 51% e del 12%. Bosch Home Comfort Group ha anche ampliato la propria offerta, introducendo efficienti caldaie a condensazione a parete che possono essere successivamente integrate da una pompa di calore, formando così un sistema ibrido. “Questi dati sottolineano la posizione leader di Bosch Home Comfort Group nelle soluzioni di riscaldamento sostenibili e la crescente importanza della tecnologia delle pompe di calore per l’intero mercato europeo”, ha affermato Jan Brockmann, CEO di Bosch Home Comfort Group. “Lo scorso anno, abbiamo già operato in un contesto di volatilità di mercato. Anche i tassi di interesse elevati e la percentuale ridotta di nuove costruzioni stanno influenzando il mercato del riscaldamento”, ha spiegato Brockmann.

Foto: ufficio stampa Bosch

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Strade più sicure, Bosch collabora con Microsoft per l’IA generativa

STOCCARDA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Uno scenario che nessun automobilista vorrebbe mai vedere: una palla che rotola sulla strada, inseguita da un bambino ignaro del traffico. In situazioni di questo tipo, mentre i guidatori possono valutarle utilizzando la loro esperienza, i sistemi di guida assistita e autonoma devono ancora imparare a farlo. Bosch sta perseguendo l’uso dell’IA generativa per migliorare ulteriormente le funzioni di guida autonoma. Per questo, Bosch e Microsoft stanno esplorando opportunità di collaborazione per sfruttare il potenziale dell’IA generativa. “Bosch sta lavorando per portare una nuova dimensione delle applicazioni di IA nel veicolo”, ha dichiarato Stefan Hartung, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Bosch, durante il Bosch Connected World (BCW) AIoT a Berlino. L’obiettivo è che l’intelligenza artificiale generativa consenta ai veicoli di valutare le situazioni e reagire di conseguenza, contribuendo a migliorare la sicurezza stradale. Una maggiore sicurezza sulle strade è anche l’auspicio del 60% dei partecipanti al Bosch Tech Compass di quest’anno, un sondaggio Bosch rappresentativo a livello mondiale sui temi della tecnologia e dell’IA. La collaborazione tra Bosch e Microsoft consentirebbe di portare le prestazioni delle funzioni di guida autonoma a un livello superiore. L’intelligenza artificiale generativa dovrebbe infatti contribuire a migliorare il comfort del veicolo garantendo una maggiore sicurezza per tutti gli utenti della strada. Per raggiungere questo obiettivo, la conoscenza completa dei veicoli e l’esperienza di Bosch nell’IA specifica per il settore automotive saranno preziose, così come l’accesso ai dati dei sensori del veicolo per alimentare l’IA generativa. “Nel nostro costante impegno per rendere le strade più sicure, Microsoft è ansiosa di esplorare le opportunità di collaborazione con Bosch per aprire la strada all’IA generativa”, ha dichiarato Uli Homann, Microsoft CVP e Distinguished Architect. Oggi, quando si tratta di istruire i sistemi per la guida autonoma, l’IA incontra i suoi limiti. Gli attuali sistemi di assistenza alla guida sono in grado di rilevare persone, animali, oggetti e veicoli, ma nel prossimo futuro l’IA generativa potrebbe aiutare a determinare se una situazione possa potenzialmente portare a un incidente. L’intelligenza artificiale generativa utilizza grandi quantità di dati per istruire i sistemi di guida autonoma, consentendo loro di trarre conclusioni migliori e agire di conseguenza. Per esempio, si potrebbe dedurre se un oggetto sulla strada davanti a noi è un sacchetto di plastica o una parte danneggiata del veicolo. Queste informazioni possono essere utilizzate per comunicare direttamente con il guidatore, per esempio visualizzando un avviso, oppure per avviare manovre di guida appropriate, come una frenata e l’accensione delle luci di emergenza. Bosch e Microsoft hanno già collaborato allo sviluppo di una piattaforma software universale per il collegamento senza soluzione di continuità tra le auto e il cloud, e si pongono ora l’obiettivo di lavorare insieme per identificare nuove opportunità in grado di portare la tecnologia all’avanguardia ai loro clienti e al settore dei veicoli autonomi.
“L’IA generativa è un acceleratore di innovazione. Può trasformare l’industria, come è avvenuto con l’invenzione del computer”, ha dichiarato Tanja Rueckert, membro del Consiglio di Amministrazione di Bosch e Chief Digital Officer. E’ quanto emerso anche nell’ultimo Bosch Tech Compass 2024: il 64% degli intervistati ritiene che l’IA sia la tecnologia di maggiore importanza per il futuro. Un anno fa, solo il 41% degli intervistati era di quest’idea.
In Bosch, dalla produzione al lavoro di routine in ufficio, l’impiego dell’IA generativa è già una realtà. Oltre a Microsoft, l’azienda collabora con molti partner, tra cui AWS, Google e Aleph Alpha. Bosch Ventures, che gestisce il venture capital del Gruppo Bosch, lo scorso anno ha investito nella società di IA Aleph Alpha. Inoltre, Bosch ha annunciato che collaborerà con la startup per trovare nuovi casi d’uso per i collaboratori e i clienti Bosch. “Bosch e Aleph Alpha intendono trarre insegnamenti gli uni dagli altri, avvalendosi del rispettivo know-how, e lavorare insieme a casi d’uso cross-domain” ha affermato Rueckert. Questa partnership sta già dando i primi frutti in Nord America: in collaborazione con Aleph Alpha, Bosch sta debuttando nel riconoscimento vocale basato sull’IA per conto di una importante casa automobilistica. Un chatbot è in grado di capire e rispondere alle chiamate di assistenza per guasto, avvalendosi dell’NLP, l’elaborazione del linguaggio naturale, capace di riconoscere dialetti, accenti e stati d’animo. La chiamata viene presa direttamente, riducendo al minimo i tempi d’attesa dell’automobilista. Ben il 40% delle chiamate è elaborato e risolto automaticamente; per domande più complesse, il bot trasmette tutte le informazioni rilevanti a un operatore del centro assistenza, che prende immediatamente in carico il caso.

foto: ufficio stampa Bosch

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Bosch amplia la gamma del sistema Professional 18V

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Bosch amplia la gamma del sistema Professional 18V nel nuovo segmento di utensili per il giardinaggio, aggiungendo il rasaerba a batteria GRA 18V2-46 Professional. Ha una larghezza di taglio di 46 cm ed è un potente utensile della serie Biturbo con motore brushless e una capacità di taglio su una superficie fino a 1.000 metri quadri. Grazie alla copertura completamente in metallo, il GRA 18V2-46 Professional è un rasaerba 3-in-1 particolarmente duraturo e robusto, perfetto per il taglio, la raccolta e la pacciamatura. L’altezza di taglio è facilmente regolabile tra 30 e 70 mm e la capacità del cesto raccoglierba è di 60 litri. Per la pacciamatura, è sufficiente sostituire il cesto raccoglierba pieghevole con il tappo per pacciamatura incluso nella dotazione. In tal modo sarà possibile spargere l’erba tagliata sul prato come fertilizzante. Un altro importante vantaggio rispetto ai modelli della concorrenza è il telaio in metallo di alta qualità con un blocco a sgancio rapido per la regolazione in altezza. Il GRA 18V2-46 Professional può anche essere riposto in posizione verticale per risparmiare spazio: basta rimuovere il cesto raccoglierba, ripiegare l’impugnatura verso il basso e posizionare l’utensile comodamente. In questo modo, il rasaerba occupa uno spazio minimo.
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– Foto: ufficio stampa Bosch –

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