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BOSCH REALIZZA GIRO D’AFFARI DI MILIARDI CON INDUSTRY 4.0

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L’Industry 4.0 è decisamente entrata a far parte della realtà delle fabbriche e i risultati si vedono: negli ultimi quattro anni, Bosch ha realizzato più di 1,5 miliardi di euro grazie alle applicazioni per l’Industry 4.0. Entro il 2022 Bosch intende generare ogni anno un giro d’affari di oltre un miliardo di euro grazie all’offerta di prodotti e servizi per l’Industry 4.0.
L’azienda ha presentato la fabbrica del futuro alla fiera di Hannover: i veicoli autonomi per il trasporto consegnano i componenti negli spazi di lavoro digitali, le soluzioni della robotica supportano i lavoratori nella produzione e il controllo qualità viene eseguito con l’aiuto dell’intelligenza artificiale (IA). Grazie al 5G, la comunicazione tra macchine e sistemi avviene senza interruzioni e praticamente in tempo reale. Bosch trasforma questa visione in realtà.

L’Industry 4.0 migliora la competitività

Bosch ha riconosciuto fin da subito il potenziale dell’Industry 4.0 iniziando a connettere produzione e logistica già nel 2012. È una strategia che migliora la competitività, come evidenzia la crescita sostenuta del settore di business Industrial Technology di Bosch che, secondo i dati preliminari, lo scorso anno è stata dell’8,9% (al netto degli effetti valutari, la crescita si è attestata all’11%) raggiungendo un fatturato di 7,4 miliardi di euro. “L’Industry 4.0 mantiene le promesse. Le soluzioni digitali e connesse rendono le fabbriche più efficienti, più flessibili e più produttive” ha dichiarato Rolf Najor, membro del Board of Management di Bosch e responsabile di questo settore di business. I progetti Bosch lo stanno dimostrando, come, per esempio, lo stabilimento di Bosch a Blaichach, in Germania, ha introdotto nuove tecniche di produzione moderna che hanno aumentato, in sei anni, i volumi di ABS ed ESP del 200%, senza ampliamenti delle strutture o acquisizioni.

Bosch entra nel mercato dell’intralogistica con i sistemi di trasporto autonomi
A cosa serve una produzione altamente automatizzata se poi il materiale non arriva alla linea di produzione in tempo e nelle giuste quantità? “Chi pensa in una logica di fabbrica del futuro, cancella i confini tra produzione e logistica. È l’unico modo per realizzare con successo l’Industry 4.0 nella realtà” ha spiegato Najork. Alla fiera di Hannover, Bosch Rexroth ha presentato l’ActiveShuttle: questo veicolo di trasporto autonomo porta i materiali dal magazzino al punto esatto della linea di produzione in cui servono. Una piattaforma hub integrata facilita il carico e lo scarico e gli operatori non devono muovere un dito. Grazie agli scanner laser, l’ActiveShuttle individua il percorso che deve compiere, riconosce la presenza di altri veicoli e persone e può anche apprendere: il sistema di trasporto crea la propria mappa della struttura aggiornandola costantemente.

Il software crea le basi dell’Industry 4.0
I tre pilastri che assicurano il successo della fabbrica del futuro sono le persone, le macchine e i dati. Per garantire che lavorino insieme in modo coordinato, serve un software intelligente. “L’Industry 4.0 sarebbe inconcepibile senza il software. Con la nostra business unit Bosch Connected Industry stiamo ampliando ulteriormente la nostra posizione di leader in questo campo e unendo le nostre competenze nel mondo software e nei servizi sotto il nome di Nexeed” ha dichiarato Stefan Aßmann, responsabile di Bosch Connected Industry. Così facendo, l’azienda aiuta i propri clienti a monitorare i trasporti, produrre prodotti in modo rapido ed efficiente e consegnarli in modo sicuro, affidabile e puntuale. Per fare un esempio, con Nexeed Track & Trace, è il mezzo di trasporto stesso che trasmette le informazioni sulla propria posizione, la temperatura e le vibrazioni. Gli esperti di logistica possono quindi monitorare lo stato dei vettori in qualsiasi momento e calcolare se le merci arriveranno puntuali.

L’intelligenza artificiale è una tecnologia chiave del futuro
Con l’aiuto dell’intelligenza artificiale le macchine possono imparare a diventare intelligenti e a fare previsioni. Si tratta di un enorme potenziale perché le macchine potranno compiere quelle attività lunghe e faticose che ora gravano sul personale umano. “Bosch considera l’IA una tecnologia fondamentale. Ci siamo prefissati di dotare tutti i prodotti Bosch di IA o di includerla nel processo di sviluppo e produzione entro la metà del prossimo decennio” ha spiegato Najork. Per raggiungere questo obiettivo, Bosch si concentra su una tecnologia IA che sia sicura, solida e tracciabile. Alla fiera di Hannover, Bosch ha presentato ViPAS, un sistema di ispezione ottica della qualità basato sull’IA. Dotato di un braccio di presa, tecnologia d’avanguardia per il sistema ottico e software intelligente, il sistema è semplice e facile da utilizzare. In un progetto pilota nello stabilimento di Bosch a Norimberga, ViPAS ha completato 12.000 procedure di test con una percentuale di successo del 99,9%. In pratica, ViPAS ha distinto tra componenti buoni e difettosi con una precisione quasi perfetta.Il passo successivo consiste nel perfezionare ulteriormente ViPAS internamente per rendere questa tecnologia pronta per essere impiegata in vari stabilimenti.

Il 5G accelera l’Industry 4.0
Il nuovo standard 5G per la comunicazione mobile svolge un ruolo chiave in molte applicazioni dell’Industry 4.0. Il 5G trasmette fino a 100 volte più velocemente rispetto allo standard precedente. L’affidabilità è aumentata e i ritardi nella trasmissione dei dati si sono ridotti al minimo. “Il 5G sarà il sistema nervoso centrale della fabbrica del futuro” ha dichiarato Andreas Müller, ricercatore Bosch e presidente della 5G Alliance for Connected Industries and Automation (5G-ACIA). Per dar forma al nuovo standard fin dall’inizio, in modo che soddisfi le necessità dell’industria, Bosch ha assunto la presidenza dell’organizzazione, fondata nel 2018. A oggi l’iniziativa raccoglie oltre 40 aziende e istituti di ricerca di tutto il mondo. Bosch prevede di testare il 5G nei propri stabilimenti prima della fine dell’anno. Alla fiera di Hannover, Bosch si unirà ai propri partner Nokia, Qualcomm e BigRep per presentare i vantaggi del nuovo standard. A tale scopo le aziende porteranno per la prima volta la connettività a una stampante 3D con l’aiuto del 5G. Sarà quindi possibile affidare a un cloud alcuni degli elementi di comando che di norma sarebbero integrati nella macchina. Le macchine dotate di questa funzionalità sono più agili, meno costose e più facili da mantenere.

La Svezia è un partner di importanza strategica per Bosch
Bosch e la Svezia sono legate da una lunga tradizione. Il fornitore internazionale di tecnologie e servizi è presente dal 1904 nel Paese scelto come partner country di quest’anno per la fiera di Hannover. Attualmente Bosch impiega oltre 1.600 collaboratori in nove sedi in Svezia e qui, nel 2018, ha generato un fatturato per circa 1,1 miliardi di euro. Anche in Svezia Bosch si concentra sulle soluzioni connesse. Ne è un esempio lo stabilimento svedese di Bosch Rexroth a Mellansel, in cui gli impianti idraulici ad alte prestazioni del marchio Hägglunds sono collegati a sensori e applicazioni basate su cloud e si utilizzano metodi di machine learning. Il risultato è l’incremento della produttività e la migliore disponibilità dei sistemi di azionamento. Un cliente che ha messo in pratica la soluzione dell’Industry 4.0 è LKAB, nella miniera di ferro di Kiruna, la città più a Nord della Svezia.

 

BOSCH PRESENTA CORSO GUIDA SICURA PER AZIENDE

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Presentato presso l’Auditorium Bosch di Milano, il corso di guida sicura promosso dalla Scuola di Formazione Bosch TEC (Training, Esperienze, Competenze). L’iniziativa è rivolta alle imprese che vogliono offrire un corso di guida sicura ed eco-compatibile ai propri collaboratori che utilizzano l’auto come strumento di lavoro. La novità formativa è stata illustrata da Sabrina Castellan, responsabile Bosch TEC, e da Gian Maria Gabbiani, pilota e responsabile del corso che, per l’occasione, ha presentato in anteprima la vettura con cui gareggerà al Campionato Italiano TCR DSG Endurance: una Volkswagen Golf GTI.

La sicurezza alla guida è per Bosch un tema di importanza fondamentale, il corso nasce dunque dall’esperienza dell’azienda nel mondo automotive ed è basato sul concetto di conoscenza del proprio stile di guida e della propria auto. Un percorso formativo che porta a comprendere le reali interazioni uomo-auto-ambiente, insegnando a individuare i pericoli e ridurre al minimo i rischi. Progettato e implementato nel 2018, il corso ha coinvolto oltre 150 collaboratori Bosch in 9 sessioni. L’obiettivo di quest’anno è di raddoppiare il numero di corsisti, nonché di estendere l’offerta anche a società esterne. 

Il corso ha la durata di un giorno e si svolge presso l’Autodromo di Franciacorta, a Castrezzato (BS). Composto da 3 rettilinei e 13 curve, il circuito si sviluppa per oltre 2,5 km ed è stato progettato e realizzato per garantire più elevati standard di sicurezza per gli utenti. Il corso è composto da una parte teorica (posizione di guida, tecniche di sterzata, dinamica del veicolo e trasferimenti di carico, sistemi di sicurezza attiva e passiva, guida eco-compatibile, ecc.) e da una parte pratica, realizzata in pista e su aree attrezzate, con un rapporto allievo/istruttore di 4 a 1. La parte pratica prevede diverse esercitazioni su fondi a bassa aderenza (sottosterzo, sovrasterzo, slalom, skid, frenata d’emergenza con evitamento di un ostacolo, frenata differenziata) con l’obiettivo di sperimentare le principali tecniche di guida sicura con la propria auto per garantirne la massima efficienza. Inoltre, il corso offre la possibilità di effettuare una diagnosi personalizzata dello stile di guida e dello stato del veicolo che si utilizza quotidianamente per aumentare la consapevolezza e la sicurezza di chi è al volante.

 

BOSCH CONCLUDE IL VIAGGIO A BORDO DEL TRENO VERDE

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Oggi si è concluso ufficialmente il viaggio di Bosch a bordo del Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane. Partito il 18 febbraio scorso da Palermo, il convoglio ha raggiunto Milano lo scorso 3 aprile, presso il binario 1 della stazione di Porta Garibaldi, alla presenza di Claudia Maria Terzi – assessore alle Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile di Regione Lombardia e Marco Granelli – assessore Mobilità e Ambiente del Comune di Milano. Bosch ha percorso l’Italia in 12 tappe (Palermo, Bari, Napoli, Roma, Pescara, Arezzo, Civitanova Marche, Rimini, Padova, Genova, Torino e Milano) per sensibilizzare i visitatori sul tema della mobilità sostenibile, allestendo un proprio corner all’interno della seconda carrozza.
Ogni tappa, della durata di tre giorni, ha accolto scolaresche e visitatori. Ben 16.000 studenti hanno avuto la possibilità di interagire con i materiali messi a disposizione da Bosch, in compagnia di Roby, la mascotte di Missione Ambiente.

Questo progetto, che rientra nelle attività di Corporate Social Responsibility dell’azienda, da oltre dieci anni ha l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi e le loro famiglie sull’importanza dei piccoli gesti quotidiani, nella salvaguardia delle risorse ambientali e nell’uso responsabile delle nuove tecnologie.
Bosch ha presentato agli oltre 30.000 visitatori la propria visione della mobilità fondata sui tre pilastri automazione, connettività ed elettrificazione. Nel 2018, la multinazionale tedesca ha completato 30 progetti di mobilità elettrica e punta, entro il 2025, a raggiungere un fatturato di cinque miliardi di euro in questo settore. Il futuro della mobilità, dunque, per Bosch è a zero emissioni.
Per questo, in occasione delle tappe di Torino e Milano, Bosch ha esposto due eBike, esempio virtuoso di una mobilità sostenibile. Le biciclette a pedalata assistita permettono, infatti, rapidi spostamenti grazie a batterie sempre più leggere e performanti.

La tappa del capoluogo ligure, invece, è stata l’occasione per Bosch di presentare Progetto Genova, dedicato agli studenti delle scuole limitrofe al Ponte Morandi. L’iniziativa di Allenarsi per il Futuro, il progetto di Bosch e Randstad per l’orientamento e la formazione dei giovani nelle scuole attraverso la metafora dello sport, mira a offrire almeno 20 PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), coinvolgendo circa dieci istituti superiori del territorio.
La missione di questa 31° edizione del Treno Verde è stata quella di definire il quadro delle migliori esperienze nazionali e tracciare le linee guida per una mobilità a zero emissioni. Questo obiettivo è perseguito anche da Bosch che da anni si impegna a creare un ambiente urbano sicuro, connesso e sostenibile offrendo servizi e soluzioni che, passo e dopo passo, plasmano la mobilità del futuro.

BOSCH, GIRO D’AFFARI 1,5 MLD CON INDUSTRY 4.0

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Negli ultimi quattro anni, Bosch ha realizzato più di 1,5 miliardi grazie alle applicazioni per l’Industry 4.0. Entro il 2022 Bosch intende generare ogni anno un giro d’affari di oltre un miliardo di euro grazie all’offerta di prodotti e servizi per l’Industry 4.0.

L’azienda ha presentato la fabbrica del futuro alla fiera di Hannover: i veicoli autonomi per il trasporto consegnano i componenti negli spazi di lavoro digitali, le soluzioni della robotica supportano i lavoratori nella produzione e il controllo qualità viene eseguito con l’aiuto dell’intelligenza artificiale (IA). Grazie al 5G, la comunicazione tra macchine e sistemi avviene senza interruzioni e praticamente in tempo reale. Bosch ha riconosciuto fin da subito il potenziale dell’Industry 4.0 iniziando a connettere produzione e logistica già nel 2012. 

È una strategia che migliora la competitività, come evidenzia la crescita sostenuta del settore di business Industrial Technology di Bosch che, secondo i dati preliminari, lo scorso anno è stata dell’8,9% (al netto degli effetti valutari, la crescita si è attestata all’11%) raggiungendo un fatturato di 7,4 miliardi. I progetti Bosch lo stanno dimostrando, come, per esempio, lo stabilimento di Bosch a Blaichach, in Germania, ha introdotto nuove tecniche di produzione moderna che hanno aumentato, in sei anni, i volumi di ABS ed ESP del 200%, senza ampliamenti delle strutture o acquisizioni. Alla fiera di Hannover, Bosch Rexroth ha presentato l’ActiveShuttle: questo veicolo di trasporto autonomo porta i materiali dal magazzino al punto esatto della linea di produzione in cui servono. Una piattaforma hub integrata facilita il carico e lo scarico e gli operatori non devono muovere un dito. Grazie agli scanner laser, l’ActiveShuttle individua il percorso che deve compiere, riconosce la presenza di altri veicoli e persone e può anche apprendere: il sistema di trasporto crea la propria mappa della struttura aggiornandola costantemente. 

BOSCH, SOLUZIONI INNOVATIVE PER MEZZI PESANTI

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Che si tratti di escavatori, autocarri con cassone ribaltabile o trattori, Bosch offre varie soluzioni per macchine agricole e da cantiere che riducono notevolmente sia i costi operativi sia le emissioni. Il fornitore di tecnologia e servizi arricchisce il suo portfolio con soluzioni innovative, come per esempio il trattamento connesso dei gas di scarico. In occasione della fiera “bauma” a Monaco di Baviera, Bosch ha presentato la sua gamma di prodotti. 
La posizione e le prestazioni delle macchine da cantiere, specialmente nei siti più grandi, risultano spesso difficilmente rilevabili. TRACI (Bosch Asset Tracing Solution) fornisce questi dati in tempo reale aiutando gli operatori a pianificare la movimentazione del veicolo nel modo più funzionale possibile. Questa soluzione connessa basata sull’IoT permette ulteriori miglioramenti nell’efficienza e nell’utilizzo del parco auto. La soluzione Bosch è costituita da una scatola sensori altamente affidabile, dal software di analisi basato su cloud e da una gamma di servizi digitali. 

Anche il segmento off-road sta assistendo ad un aumento della varietà e della complessità dei sistemi di propulsione. Le norme richiedono sistemi per il trattamento dei gas di scarico sempre più efficienti, mentre si sta diffondendo l’utilizzo di carburanti alternativi o sistemi di propulsione elettrici. Con la Vehicle Control Unit (VCU), Bosch offre una centralina elettronica estremamente flessibile e ad alte prestazioni che coordina tutti i componenti del sistema di propulsione. La VCU, assolvendo in parte alcuni compiti dei componenti, permette la semplificazione e standardizzazione delle centraline elettroniche subordinate più vicine ai componenti. La VCU può inoltre connettere il sistema di propulsione ad altre funzioni quali ad esempio l’infotainment, la telematica o la driveline, semplificando in tal modo l’introduzione delle funzioni cross-domain. I sistemi di iniezione AdBlue uniti ai convertitori catalitici SCR (selective catalytic reduction) consentono il trattamento complessivo dei gas di scarico. Tali sistemi aiutano ad assicurare che le macchine da costruzione rispettino gli standard fissati relativi ai gas di scarico fino al Tier 4 final (USA) o allo Stage 5 (UE). 

Il sistema di dosaggio Denoxtronic 2.2 evo è una versione più affidabile del sistema Bosch Denoxtronic 2.2. Bosch ha progettato la versione estremamente compatta Denoxtronic 6-5 per le macchine da costruzione più piccole. La variante 6-HD presenta un tasso di dosaggio che va fino a 15 kg/h e lo rende particolarmente adatto ai motori di grandi dimensioni. La nuova applicazione IoT di Bosch Web-based Validation ridurrà in futuro i tempi di sviluppo. La funzione basata su cloud trasferisce costantemente i dati del sistema di propulsione dai veicoli connessi. Queste informazioni permettono a Bosch e al cliente di adattare in maniera più rapida e precisa i sistemi di trattamento dei gas di scarico e i loro componenti alle varie applicazioni.

Bosch offre sistemi di iniezione per motori diesel nei settori on e off-highway in grado di spaziare dai motori medi a quelli di grandi dimensioni. Inoltre, il portfolio include il controllo motore e una serie di sensori, nonché i sistemi di trattamento dei gas di scarico. La centralina elettronica del motore si occupa della gestione del motore e insieme ai sensori forma la centralina elettronica principale del sistema di iniezione. I sensori trasmettono informazioni precise e aggiornate dal motore e dal tubo di scarico, creando la base per tutte le funzioni, dalla generazione della miscela al trattamento dei gas di scarico.

BOSCH, MOBILITY SOLUTIONS SI CONFERMA IN CINA

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Anche lo scorso anno Bosch ha mantenuto la sua posizione in Cina. “Nel 2018 il nostro settore di business Mobility Solutions ha avuto una performance positiva in un mercato difficile”, ha dichiarato Stefan Hartung, membro del Board of Management di Robert Bosch GmbH e presidente del settore di business Mobility Solutions. Nel 2018, il settore Bosch Mobility Solutions ha aumentato le vendite in Cina dell’1% registrando un fatturato di 10,5 miliardi di euro, corrispondente a circa il 22% delle vendite globali di questo business. Tra gli altri fattori, Bosch ha beneficiato di una forte domanda di soluzioni per l’elettromobilità e i sistemi di assistenza alla guida, oltre che di un florido mercato nell’area delle tecnologie per i veicoli commerciali, sull’onda di una crescita del 3% di fatturato per 4,4 milioni di veicoli nel 2018. Bosch prevede che il 2019 non sarà un anno facile per il mercato dell’auto cinese. “Quest’anno il mercato cinese sarà ancora frenato” ha commentato Hartung, senza cedere però al pessimismo. 

Infatti, il numero di veicoli ogni 1.000 persone in Cina è di circa 170, quindi con un potenziale di penetrazione ancora importante. In Germania il rapporto è di circa 690 veicoli per 1.000 abitanti. “Il mercato cinese è ben lungi dall’essere saturo e per Bosch rimane enorme nel medio e lungo termine” ha aggiunto Hartung. Il segmento di veicoli con batteria, celle a combustibile e sistemi di propulsione ibridi plug-in è cresciuto di oltre il 50% nel 2018, pari a 1,26 milioni di NEV venduti. In passato la Cina aveva offerto generosi sussidi per i sistemi di propulsione alternativi. Sebbene da allora il governo abbia ridotto i finanziamenti e preveda la loro graduale eliminazione, il futuro della Cina sono i NEV. Bosch affronta la nuova tecnologia dei sistemi di propulsione con un approccio aperto. Il fornitore di tecnologie e servizi continuerà a migliorare il motore a combustione interna ed è leader del mercato dell’elettromobilità in Cina. 

Inoltre, per restare al passo con i trend futuri dell’elettromobilità, Bosch ha intrapreso una collaborazione con gli esperti di chassis e tecnica per autoveicoli di Benteler. Questo accordo mira allo sviluppo del rolling chassis, una piattaforma modulare completamente attrezzata per la guida, che può essere usata in modo flessibile come base per vari tipi di carrozzeria. Lo scopo di questa collaborazione è comprendere meglio quale tipo di domanda di prodotti e sistemi Bosch è richiesta per sistemi di propulsione, freni e sterzo, e quale può produrre un concept di questo tipo, oltre che promuovere il progresso mirato di tali prodotti e migliorare il modo in cui operano insieme.

UTENSILI BOSCH, NUOVA CLASSE DI PERFORMANCE

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Una nuova classe di performance per gli artigiani, una novità mondiale per gli amanti del fai-da-te: con gli utensili Biturbo dedicati ai professionisti e la gamma YouSeries per gli utilizzatori attenti al design e con le massime esigenze, Bosch presenta i nuovissimi utensili a batteria. “Bosch Power Tools è sinonimo di innovazione”, afferma Henk Becker, Managing Director di Robert Bosch Power Tools GmbH. “Stiamo modellando lo sviluppo del settore in termini tecnologici. Il nostro obiettivo è immettere sul mercato le batterie ricaricabili più piccole e più potenti per sostituire nel lungo termine gli utensili a filo con apparecchi alimentati a batteria. Con i nuovi utensili Biturbo per artigiani entriamo in una nuova classe di performance. Per la prima volta, gli utensili a batteria sono migliori degli utensili a filo”. I nuovi elettroutensili professionali Bosch sono ottimizzati per prestazioni elevate grazie alle batterie ProCore18V. Sono quindi più potenti di tutti i precedenti utensili a batteria Bosch. Il principio di base è una sincronizzazione ottimale del motore brushless con il sistema elettronico e la batteria. In questo modo è possibile sfruttare appieno il potenziale delle batterie ad alte prestazioni. Inoltre, gli utensili Biturbo offrono altri vantaggi come peso ridotto e display interattivo: i professionisti possono quindi adattare gli utensili alle proprie esigenze.

 

Con la nuova gamma YouSeries, Bosch lancia sul mercato un nuovo formato di potenza che rivoluziona il mondo del fai-da-te. Per gli eleganti utensili a batteria vale il motto “semplice, compatto, diverso”. L’uso è intuitivo, anche per chi è meno esperto. La gamma YouSeries segue costantemente la tendenza alla miniaturizzazione e pertanto non si rivolge solo agli amanti del fai-da-te classico. “La nostra linea YouSeries non incarna il tipico elettroutensile. I prodotti si adattano alle esigenze degli utilizzatori attenti al design”, spiega Henk Becker.

“Attraverso tre piccoli utensili utili nella quotidianità, mostriamo come Bosch utilizza le innovazioni per creare tecnologia per la vita”, aggiunge. I trapani-avvitatori, le levigatrici multifunzione e gli aspiratori presentano dimensioni fino al 50% più piccole, vantano un peso ridotto di almeno un terzo e sono potenti quanto gli utensili della gamma a 12 V. La linea YouSeries è sorprendentemente potente e incredibilmente piccola, oltre ad avere un design accattivante.

 

BOSCH ITALIA, FATTURATO IN CRESCITA DEL 6%

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Anno positivo per i conti di Bosch Italia, con un 2017 che si chiude con un fatturato di 2,5 miliardi di euro, il 6% in più rispetto all’esercizio precedente. E’ quanto emerge dalla conferenza annuale sui dati di bilancio del gruppo, che in Italia è attivo con 20 società, 4 centri di ricerca e 6.200 collaboratori. “Sono numeri che ci portano ad affrontare la tecnologia in maniera attiva. Il 2017 è stato un anno positivo e siamo soddisfatti dei risultati raggiunti, confermando il trend di crescita dell’esercito precedente – ha spiegato l’ad del gruppo Bosch Italia Gerhard Dambach -. Per il 2018 ci attendiamo un’ulteriore crescita del fatturato, anche se molto dipenderà dall’andamento dell’economia italiana e dalla ripresa dei consumi. L’azienda, in particolare, sta intensificando l’offerta dei prodotti e dei servizi innovativi con elevato contenuto tecnologico, con un’ampia selezione di soluzioni connesse compatibili con l’internet of Things”. 

Oggi Bosch si sta infatti concentrando principalmente su una serie di soluzioni connesse nell’ambito della Smart city, dell’industria 4.0 e della casa intelligente. In particolare, si sono intensificate le iniziative e le attività rivolte ai servizi alla mobilità, con un incremento delle vendite per la divisione Automotive Aftermarket e il rafforzamento dei programmi per le officine Bosch Car Service e AutoCrew. Positivo anche l’andamento del settore legato all’Industrial Technology, con Bosch Rexroth, società del gruppo fornitrice di applicazioni e sistemi per l’industria, che ha anticipato le tendenze tecnologiche attuali impiegando le tecnologie ibride ed elettriche e trainato la crescita soprattutto nella componentistica dei controlli e azionamenti elettrici. Positivi anche i settori Energy and Building Technology è quello della termotecnica. Nel 2017 è stato avviato anche un processo di ridefinizione degli spazi di lavoro aziendali che rispecchiano la filosofia “inspiring working conditions” di Bosch, un nuovo modo di lavorare più sensibile, autonomo e moderno grazie alla tecnologia: pc portatili con connessione remota, postazioni mobili, macchine interconnesse. Nel 2017 Bosch ha lanciato anche un Talent Program dedicato all’industria 4.0, il progetto Bit, nato per offrire una formazione specifica ai giovani talenti altamente qualificati, per poi inserirli negli organici di Bosch Italia. In questo primo anno, grazie a questo progetto, sono stati sviluppati 19 progetti che hanno creato 1,1 milioni di euro. “Ho qualche dubbio che l’Italia sia pronta per creare la cosiddetta fabbrica del futuro – ha concluso il numero uno della multinazionale tedesca in Italia -, non per mancanza di budget o di persone in grado di farla, ma per la mancanza di competenze, di formazione e di conoscenza di quali passi vadano fatti. Per questo abbiamo voluto, con il progetto Bit, formare degli ambasciatori dell’industria 4.0 per il settore industriale italiano”.

 

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