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Servizi di ricarica Bosch contribuiscono alla mobilita elettrica

STOCCARDA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Il numero di veicoli elettrici circolanti è in continuo aumento in tutto il mondo. Ma quanto è conveniente ricaricare un veicolo elettrico? Quanto tempo si impiega per trovare un punto di ricarica libero? Infine, quanto è facile pagare alla stazione di rifornimento? Le risposte a queste domande determineranno il successo della mobilità elettrica e, di conseguenza, il raggiungimento degli obiettivi per il clima. “La semplificazione del processo di ricarica dei veicoli elettrici riduce lo stress dovuto al timore di restare senza autonomia ed è un prerequisito per il diffondersi di questa tecnologia. I servizi di ricarica Bosch offrono a chi guida un’auto elettrica facile accesso a una delle reti di punti di ricarica più grandi d’Europa, in costante crescita” ha dichiarato Markus Heyn, membro del Board of Management di Bosch e Presidente del settore di business Mobility Solutions. I clienti che utilizzano i servizi di ricarica Bosch hanno già accesso a ben 450.000 punti di carica a uso pubblico in 30 Paesi europei, una delle più grandi reti di ricarica in Europa. Per la prima volta, Maserati ha reso disponibili i servizi di ricarica Bosch per il suo nuovo modello elettrico, la GranTurismo Folgore, non solo in Europa, ma anche nella regione Asia-Pacifico nel corso del 2023.
I servizi di ricarica hanno un potenziale immenso. Entro il 2030, Bosch prevede che, a livello mondiale, più di un nuovo veicolo su tre sarà elettrico. In Europa potrebbero essere due su tre. Inoltre, si stima che, entro il 2035, un’auto su due di nuova immatricolazione in tutto il mondo sarà elettrica. “Nel corso di questo decennio ci aspettiamo una forte impennata del nostro business di servizi di ricarica, dal momento che all’accelerazione della diffusione della mobilità elettrica si accompagnerà la necessità di soluzioni di ricarica semplici e complete. Un dato di fatto che gioca a nostro favore” ha aggiunto Heyn. Entro la fine del decennio Bosch prevede che il business delle soluzioni di ricarica crescerà di oltre il 50% all’anno.
Bosch offre soluzioni di ricarica per le auto elettriche alle case costruttrici e alle aziende. I servizi di ricarica possono essere integrati facilmente e in modo flessibile nel sistema di infotainment del costruttore, sia dal punto di vista funzionale sia visivo, assicurando che l’esperienza di guida e di ricarica siano coerenti col marchio. I servizi di ricarica Bosch, quindi, renderanno la mobilità elettrica ancora più compatibile con l’uso quotidiano.
In Maserati, i servizi di ricarica Bosch saranno disponibili per la prima volta nella GranTurismo Folgore, appena presentata. Dopo essersi registrati ai servizi, i guidatori della GranTurismo Folgore possono visualizzare le informazioni relative al punto di ricarica nel sistema di navigazione e nell’app. Bastano pochi tocchi per trovare un punto di ricarica, fare il pieno e pagare. Per esempio, con l’app è facile essere guidati direttamente al punto di ricarica disponibile oppure visualizzare le informazioni su ristoranti e centri commerciali nelle vicinanze. Bosch evita anche la seccatura di consultare le tariffe dell’energia elettrica, elencando i costi e i termini di servizio che si applicano allo specifico punto di ricarica. L’addebito può avvenire automaticamente utilizzando i dati della carta di credito caricati nell’app.
Bosch offre servizi anche agli operatori dei punti di ricarica. I servizi software di Bosch consentono il controllo e la gestione remota dei punti di ricarica e li integra nella rete Bosch. L’azienda stipula i contratti con gli operatori dei punti di ricarica e collega le loro stazioni alla rete. A rendere più interessante l’offerta è la consapevolezza che la rete di ricarica di Bosch si espande costantemente. Entro la metà del 2023 conterà circa 700.000 punti di ricarica in Europa, Nord America e nella regione Asia-Pacifico. “Con i nostri servizi di ricarica e la nostra rete sempre più fitta, Bosch svolgerà un ruolo decisivo per il successo della mobilità elettrica in tempi ancora più rapidi, contribuendo anche a raggiungere gli obiettivi per il clima” ha aggiunto Heyn.

foto: ufficio stampa Bosch

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Bosch Termotecnica registra un fatturato record di 4,5 mld nel 2022

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FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – La chiave per una transizione energetica di successo risiede nell’edilizia sostenibile. L’importanza e la rilevanza di questo tema si riflettono nella costante ed elevata domanda di soluzioni rispettose del clima. Nell’esercizio 2022, Bosch Termotecnica ha registrato una crescita del fatturato di circa il 12% in termini nominali (circa il 13% al netto degli effetti valutari), raggiungendo i 4,5 miliardi di euro. ‘Nonostante la situazione macroeconomica sia stata molto sfidante, il nostro fatturato ha ancora una volta raggiunto un nuovo livello record, rendendo complessivamente il 2022 un anno positivo’, ha affermato Jan Brockmann, Presidente della Divisione Termotecnica di Bosch.
Per quanto riguarda i prodotti, le pompe di calore ad alta efficienza energetica sono state il principale motore di crescita, con un incremento delle vendite internazionali del 54%. In Germania, l’azienda ha registrato un aumento delle vendite di pompe di calore del 75%, superando nettamente il mercato. Nell’Unione Europea, Bosch prevede una crescita molto elevata in questo settore altamente dinamico e si è posta l’obiettivo di crescere più velocemente del mercato.

Il business di Bosch Termotecnica ha subito un significativo aumento percentuale a due cifre in numerosi mercati, tra cui il 68% in America e il 28% in Asia. I climatizzatori hanno guidato la forte crescita delle vendite negli Stati Uniti, dove Bosch Termotecnica dispone di un portafoglio prodotti altamente competitivo. Il mercato più importante in Asia è la Cina, dove la domanda di caldaie murali a gas per uso residenziale è stata elevata. Oltre alle cifre record, Bosch ha anche annunciato il cambio di nome da Bosch Termotecnica a “Bosch Home Comfort Group” a partire dal 1° aprile 2023. “Dopo la definizione, un anno fa, dell’obiettivo aziendale ‘Make. Home. Comfort. Green’, la ridenominazione rappresenta il passo successivo, logico e coerente”, ha dichiarato Jan Brockmann. “Il nuovo nome sottolinea il nostro portafoglio prodotti innovativo e il nostro impegno a guidare il megatrend globale verso l’elettrificazione, espandendo fortemente il nostro business delle pompe di calore, delle soluzioni ibride e dei climatizzatori. Grazie all’elettrificazione completa di tutti i flussi energetici e all’interazione intelligente ed efficiente tra tutti i dispositivi di consumo nell’edificio, combiniamo uno stile di vita sostenibile con un elevato livello di comfort”.

Nel 2022, gli investimenti complessivi di Bosch Termotecnica in ricerca e sviluppo sono aumentati del 13% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 216 milioni di euro. La forza lavoro globale è aumentata dell’1,4%, raggiungendo circa 14.400 collaboratori. Bosch Termotecnica prevede uno sviluppo positivo del settore del riscaldamento e della climatizzazione anche nel 2023. Il prerequisito per fare in modo che ciò avvenga è rappresentato dalla stabilità delle condizioni quadro per i materiali e la logistica. Allo stesso modo, è necessario continuare a sostenere finanziariamente i clienti finali nel processo di transizione energetica. Bosch Termotecnica è uno dei principali produttori di pompe di calore ad aver siglato una dichiarazione d’intenti congiunta con il governo federale tedesco per produrre 500.000 pompe di calore all’anno a partire dal 2025. “Per gestire la transizione energetica è necessario portare avanti con determinazione la diffusione di soluzioni rispettose del clima. Tra le altre cose, entro il 2025, investiremo un totale di 700 milioni di euro nell’elettrificazione e nel rafforzamento della nostra rete europea”, ha affermato Jan Brockmann.

All’inizio del 2023 è stato inaugurato un nuovo stabilimento di produzione per pompe di calore a Eibelshausen, nell’Assia centrale, in Germania, dove Bosch produce unità interne per la nuova generazione di pompe di calore particolarmente silenziose alimentate con il refrigerante naturale R290 (propano). Nella sede di Wernau, in Germania, il laboratorio e le strutture di prova per le pompe di calore e le soluzioni ibride sono attualmente in fase di significativo ampliamento. Dal 2020, le risorse di ricerca e sviluppo del sito sono aumentate in modo significativo. A Tranås, in Svezia, è stata ampliata la capacità delle linee di produzione esistenti e, nel febbraio 2023, è entrata in funzione un’ulteriore linea di produzione per le pompe di calore. I laboratori sono attualmente in fase di ristrutturazione e ampliamento. Inoltre, Bosch sta ampliando la propria capacità produttiva per le pompe di calore ad Aveiro, in Portogallo, dove l’attuale linea di produzione di unità interne per pompe di calore aria/acqua sarà integrata da una nuova linea di produzione per unità esterne nel 2023. Per aumentare l’attuale produzione di pompe di calore reversibili aria/acqua nella Joint Venture con Electra Industries, nel febbraio 2023 è stata posata la prima pietra di una nuova fabbrica di pompe di calore nella città israeliana di Ashkelon.

A partire dal 2024, il nuovo stabilimento produrrà non solo prodotti di climatizzazione per il mercato israeliano, ma anche pompe di calore per il mercato europeo. Per fare un esempio, considerando la quota particolarmente elevata di vecchi edifici non ristrutturati in Germania, Bosch Termotecnica stima che solo un terzo di questi edifici esistenti può essere riscaldato in modo efficiente con le pompe di calore. Circa due terzi degli edifici, invece, richiede investimenti talvolta considerevoli per essere adattati al funzionamento efficiente delle pompe di calore. “Stiamo quindi perseguendo una strategia che mira ad avere un portafoglio prodotti diversificato. Oltre alle pompe di calore, infatti, tale portafoglio comprende anche dispositivi ibridi a pompa di calore costituiti da una pompa di calore e da una caldaia a condensazione aggiuntiva per i picchi di carico. È l’unico modo per ottenere rapidamente una trasformazione dei sistemi energetici alla portata di tutti e per raggiungere l’obiettivo del governo tedesco di utilizzare il 65% di energie rinnovabili nei nuovi sistemi di riscaldamento” ha dichiarato Birte Lübbert, membro dell’Executive Management di Bosch Termotecnica, responsabile per la tecnologia, lo sviluppo, la produzione, la logistica e la gestione della qualità.

“Come parte di un sistema ibrido, le pompe di calore possono essere molto più piccole, il che le rende più economiche da acquistare rispetto alle pompe di calore singole. Queste ultime di solito richiedono un adattamento capillare e dispendioso del sistema di riscaldamento o la ristrutturazione del rivestimento dell’edificio” ha spiegato Lübbert. Nel 2022 Bosch Termotecnica è entrata nel nuovo e interessante mercato dei prodotti per il benessere. Alla fiera ISH, i marchi Bosch e Buderus presentano le soluzioni per questo nuovo settore. Si tratta di prodotti che offrono ai consumatori maggiore comfort e benessere in casa, come purificatori d’aria ad alte prestazioni, riscaldatori a pannelli a infrarossi ad alta efficienza energetica e condizionatori d’aria mobili. Le soluzioni smart home di Bosch, come i termostati intelligenti per radiatori, consentono di risparmiare fino al 36% sui costi di riscaldamento grazie alle opzioni di controllo flessibili e al consumo basato sulla domanda. Un approvvigionamento energetico efficiente per tutti i dispositivi che consumano energia è garantito dall’Energy Manager di Bosch: l’app è il ‘centro di controllo’ che trasforma una casa intelligente in una vera e propria casa verde.

L’energia solare generata internamente viene distribuita in modo intelligente e automatico, riducendo i costi dell’elettricità fino al 60%. L’Energy Manager decide quali componenti del sistema devono essere alimentati con l’energia elettrica a basso costo generata sul tetto: la pompa di calore di ultima generazione, la nuova wallbox per la ricarica dei veicoli elettrici (disponibile in Germania dal terzo trimestre del 2023) o gli elettrodomestici a risparmio energetico HomeConnect di BSH Elettrodomestici.

foto: ufficio stampa Bosch

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La gamma di filtri abitacolo Bosch copre il 96% del mercato auto

Polveri sottili, allergeni e virus sono motivo di preoccupazione per un numero sempre maggiore di automobilisti che vorrebbero la migliore qualità dell’aria possibile all’interno dei loro veicoli. I filtri abitacolo Bosch rimuovono in modo affidabile le sostanze nocive e gli odori sgradevoli, garantendo un’aria pulita e fresca. Bosch ha costantemente ampliato la sua vasta gamma di filtri abitacolo per l’aftermarket e ora copre circa il 96% del mercato europeo dei veicoli, sia che si tratti di filtri standard, di filtri ai carboni attivi o del nuovo FILTER+pro. Anche per i veicoli ibridi ed elettrici la copertura del mercato è molto elevata, pari a circa il 93%. Per quasi tutti i clienti, quindi, le officine hanno il giusto filtro abitacolo Bosch. FILTER+ di Bosch, presente sul mercato da cinque anni, è stato notevolmente migliorato. Il nuovo FILTER+pro non solo agisce contro allergeni, pollini, polveri sottili, gas nocivi e batteri, ma è efficace anche contro virus e muffe. Entro la fine del 2023, FILTER+pro sostituirà completamente il suo predecessore nella gamma Bosch. Con il filtro abitacolo Bosch FILTER+pro le officine sono ora in grado di offrire ai propri clienti un’ulteriore protezione per la salute degli occupanti del veicolo. I tre strati filtranti ben combinati del FILTER+pro riducono efficacemente la quantità di sostanze inquinanti all’interno dell’abitacolo. Uno speciale strato antimicrobico agisce contro virus e batteri, previene anche il formarsi di muffe e trattiene sia gli allergeni sia i pollini nel vello del filtro. Lo strato di carboni attivi neutralizza i gas nocivi e maleodoranti. Infine, uno strato di microfibra ultrafine separa oltre il 98% di tutte le particelle di polvere sottili e fuliggine. La confezione del nuovo FILTER+pro evidenzia chiaramente le funzioni e i vantaggi per i clienti delle officine. Per garantire l’efficacia del filtro, Bosch consiglia di sostituire i filtri dell’abitacolo ogni 15.000 chilometri o almeno una volta all’anno.
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-foto ufficio stampa Bosch

Bosch accelera sullo sviluppo del 6G

Si intensificano le attività di ricerca e sviluppo legate al futuro standard di comunicazione mobile 6G, con aziende e Paesi che investono fortemente in questa tecnologia. Bosch è in prima linea ed è parte attiva di progetti, collaborazioni e iniziative a livello nazionale e internazionale per porre basi importanti per la tecnologia 6G. “Il 6G sarà molto più che un’infrastruttura per la connettività. Aumenterà in modo sostanziale l’efficienza dei veicoli a guida autonoma, delle smart city e dell’industria connessa. Per questo, è un campo tecnologico di importanza strategica”, ha dichiarato Andreas Müller, che gestisce le iniziative Bosch legate al 6G. “Attualmente l’azienda conta circa 40 collaboratori impegnati nello studio di questa tecnologia, un numero che sarà probabilmente raddoppiato nei prossimi due anni”, ha aggiunto. Al Mobile World Congress 2023 di Barcellona, Bosch e Nokia hanno annunciato che la loro collaborazione, avviata nel 2017 per lo sviluppo di soluzioni IoT industriali nell’area del 5G, si amplierà con l’inclusione della nuova tecnologia 6G. Le due aziende conducono una ricerca congiunta sulla prossima generazione di reti e stanno studiando come usare le reti 6G per la comunicazione e per i sensori. Attualmente Bosch partecipa a cinque progetti a finanziamento pubblico mettendo a disposizione la propria competenza ed esperienza. Di questi, i progetti 6G-ICAS4Mobility, KOMSENS-6G e 6G-BRAINS si occupano in particolare dell’integrazione di comunicazione e riconoscimento ambientale basato sui sensori. Bosch è alla guida del primo progetto che, oltre a esaminare scenari pertinenti il traffico stradale, utilizzerà le conoscenze tratte come base tecnologica per le applicazioni del campo dei droni connessi nei sistemi di trasporto senza guidatore. I progetti 6G-ANNA e 6G-SHINE, invece, studiano le strutture per la nuova connettività, con l’obiettivo di potenziare l’efficienza delle future architetture E/E dei veicoli o delle celle robotiche. Inoltre, Bosch avrà un ruolo attivo nelle consultazioni preliminari e nelle attività relative agli standard di comunicazione mobile futuri all’interno di varie collaborazioni di settore.
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-foto ufficio stampa Bosch-

Bosch, nuova edizione di NeetON per favorire occupabilità dei giovani

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Napoli, Pescara, Torino e Udine ospiteranno le nuove edizioni di NeetON, nel segno della sostenibilità sociale. Partito nel 2019, il progetto di formazione che ha l’obiettivo di favorire l’occupabilità dei Neet attraverso specifici corsi di formazione, conta già dodici edizioni completate a cui si andranno ad aggiungere le quattro previste nel corso di quest’anno. Bosch Italia, in collaborazione con LabLaw, ManpowerGroup , Fondazione Human Age Institute e la Corporate Academy Bosch TEC, ha deciso di avviare anche nel 2023 NeetON, il progetto nato con l’obiettivo di trasferire competenze tecniche e trasversali che consentano ai Neet di entrare ed essere competitivi nel mondo del lavoro. Sono stati oltre 150 i Neet che hanno partecipato alle dodici edizioni precedenti, durante le quali sono state erogate più di 2.000 ore di formazione suddivise tra lezioni, incontri di orientamento e pillole formative in presenza e online, con la possibilità per gran parte dei partecipanti di consolidare il percorso con un’esperienza lavorativa. Il 2023 vedrà quattro nuove edizioni che coinvolgeranno in totale più di 60 ragazzi. Si punterà su tre figure professionali differenti: operatore Industry 4.0, manutentore di eBike e addetto alle vendite, figure molto richieste dal mercato. Si partirà il 20 marzo a Napoli con la prima edizione che avrà l’obiettivo di formare giovani operatori Industry 4.0. Dopo gli obiettivi già raggiunti lo scorso anno, con l’80% dei partecipanti al progetto che hanno avuto l’opportunità di intraprendere una carriera lavorativa, Napoli torna ad ospitare NeetON anche quest’anno. Per poter vivere quest’esperienza, i ragazzi disoccupati da almeno 12 mesi e residenti in Italia. A seguire, in primavera, partirà anche una nuova edizione a Pescara, in concomitanza con il Giro d’Italia che prenderà il via proprio dall’Abruzzo. Grazie a un corso di formazione specifico, i giovani Neet potranno acquisire le competenze necessarie per diventare manutentori di eBike. In un mondo in cui l’attenzione verso l’ambiente e la salvaguardia del nostro pianeta occupano una posizione fondamentale, Bosch, LabLaw e ManpowerGroup si impegnano a formare i nuovi professionisti del futuro, consapevoli che il mercato del lavoro richiederà sempre più figure specializzate in settori chiave per la sostenibilità. Infine, in autunno, NeetON arriverà per la prima volta nella città di Torino. Udine, la città che ha ospitato la prima edizione del 2019, chiuderà invece gli appuntamenti del 2023, con un’edizione aperta a coloro che desiderano diventare operatori Industry 4.0. La modalità formativa delle quattro edizioni prevede un mix tra presenza e online di ore formative erogate. I partecipanti, infatti, seguiranno lezioni in presenza e in live streaming e potranno consultare contenuti e approfondimenti tramite piattaforma digitale. A questo, si aggiungeranno i project work, grazie ai quali avranno l’opportunità di applicare concretamente le nozioni apprese, confrontandosi con le aziende per facilitare così il processo di ingresso nel mondo del lavoro. “La responsabilità e la sostenibilità sociale sono temi cari a Bosch che si impegna a formare e orientare i giovani al loro futuro professionale. In questo senso, NeetON si conferma uno strumento utile per i ragazzi che non si formano e non lavorano, perché contribuisce a restituire loro fiducia e motivazione, elementi che giocano un ruolo fondamentale nella costruzione del proprio futuro. Grazie a un percorso di formazione ad hoc e all’acquisizione delle giuste competenze, i giovani possono avvicinarsi concretamente al mondo del lavoro, riacquistando consapevolezza delle proprie capacità”, sottolinea Roberto Zecchino, Deputy General Manager & Corporate Vice President Human Resources Bosch Group South Europe.
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-foto ufficio stampa Bosch-

Alla “Rolex 24 at Daytona” debutta il sistema ibrido Bosch

ROMA (ITALPRESS) – I nuovi veicoli Le Mans Daytona Hybrid (LMDh) hanno debuttato con successo alla 61esima edizione della “Rolex 24 At Daytona”, la 24 Ore dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship. La nuova classe Grand Touring Prototype (GTP) ha gareggiato per la prima volta durante la Rolex 24 At Daytona, sostituendo la Daytona Prototype international (DPi). Sulla base di un accordo tra l’International Motor Sports Association (IMSA), l’Automobile Club de l’Ouest (ACO) e la Fia, sono stati stabiliti nuovi standard che consentono l’uso della tecnologia ibrida. Il sistema LMDh è caratterizzato da un’elevata efficienza in termini di costi grazie a componenti standardizzati che consentono ai costruttori di veicoli e ai team di competere in condizioni interessanti in occasione delle gare classiche di endurance come Le Mans, Daytona, Sebring e Spa-Francorchamps.
Nonostante i tempi di sviluppo sfidanti, sono partiti tutti e nove i modelli ibridi dei produttori Acura, BMW, Cadillac e Porsche, otto dei quali hanno raggiunto il traguardo: un grande successo per i produttori e i team, ma anche per Bosch Motorsport. L’Acura ARX-06 numero 60 del Meyer Shank Racing ha vinto nella classe GTP ed è stato il vincitore assoluto della Rolex 24 in tutte le classi di veicoli. Inoltre, i primi sei classificati della Rolex 24 At Daytona appartenevano alla classe GTP con la nuova tecnologia ibrida LMDh. Bosch è responsabile ufficiale dell’ingegneria di sistema per il sistema ibrido ed è inoltre il fornitore esclusivo del motore elettrico (MGU), dell’inverter (MCU) e della centralina ibrida (HCU), nonchè del sistema di frenata elettrica (EBS), che è anche in grado di recuperare energia. Il sistema ibrido è flessibile e può essere combinato con diverse tipologie di veicoli e motori, mantenendo le prestazioni elevate. Durante la guida, eroga una potenza di 50 kW che arriva fino a 200 kW in modalità di recupero. “La gara di Daytona è stata estremamente importante per verificare la nostra posizione in condizioni di gara reali – ha dichiarato Ingo Mauel, responsabile di Bosch Motorsport – Nel complesso, siamo molto soddisfatti del primo debutto della nostra tecnologia, che si è dimostrata subito all’altezza della prova di resistenza di 24 ore in una delle gare più importanti della stagione. Siamo felici per i costruttori e i team per questo debutto di successo”. Anche il sistema di frenata elettrica (EBS) di Bosch Motorsport ha resistito alle forti sollecitazioni della prima gara di endurance. Questa soluzione utilizza la tecnologia brake-by-wire, in cui l’elettronica trasmette il segnale di frenata. Quando il guidatore preme il pedale del freno, la centralina si attiva e il motore elettrico converte l’energia cinetica del veicolo in energia elettrica caricando la batteria. Quando la tecnologia ibrida è completamente ottimizzata, viene recuperata l’energia di frenata che, altrimenti, andrebbe persa in calore, in modo che il pilota possa correre al massimo delle prestazioni con meno carburante. “Nelle prossime settimane, fino alla gara di Sebring, ci sarà molto da fare – ha aggiunto Mauel – Abbiamo già imparato molto dalla prima gara e analizzeremo ulteriori soluzioni e dati insieme ai partner tecnologici, ai team e alla serie per migliorarci ulteriormente”.
– foto ufficio stampa Bosch –
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Bosch, nel 2022 utile netto sale a 3,7 miliardi

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STOCCARDA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Bosch, il fornitore di tecnologia e servizi, nell’esercizio 2022 ha realizzato un incremento del fatturato e dell’utile netto. In base ai dati preliminari, il Gruppo ha generato un fatturato totale di 88,4 miliardi di euro. Le vendite sono dunque aumentate del 12% rispetto all’anno precedente, pari a circa il 10% al netto degli effetti valutari. L’utile netto ante oneri finanziari e imposte (EBIT) ha raggiunto i 3,7 miliardi di euro pari a oltre il 4%. “Il difficile esercizio 2022 dimostra ancora una volta che Bosch è a prova di crisi e possiede una forte capacità innovativa”, ha dichiarato Stefan Hartung, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Bosch in occasione della presentazione dei dati di bilancio preliminari. “In un contesto sfidante, stiamo creando le nostre opportunità di crescita in tutto il mondo con investimenti mirati e rafforzando la nostra presenza internazionale. Vogliamo offrire alle persone di tutto il mondo una ‘tecnologia per la vita’, dando così anche un contributo alla società: dal riscaldamento rispettoso del clima al risparmio energetico, fino alla mobilità sostenibile”, ha aggiunto.

Bosch ha recentemente annunciato che nei prossimi dieci anni investirà 950 milioni di euro nel proprio Centro di ingegneria e produzione di Suzhou, in Cina. Qui verranno realizzate soluzioni e prodotti per la mobilità nel campo dell’elettrificazione e dell’automazione, specificamente progettati per rispondere alla domanda del mercato locale. Allo stesso tempo, Bosch sta rafforzando la posizione dell’Europa come polo high-tech. “Ne è un chiaro esempio l’ampliamento delle nostre fabbriche di wafer di Dresda e Reutlingen – ha spiegato Hartung -. Da qui al 2026 prevediamo di investire altri 3 miliardi di euro nel nostro comparto dei semiconduttori, anche per contrastare la carenza di chip nel settore della mobilità”. Inoltre, Bosch intende concentrarsi sull’espansione del business a livello globale in Paesi come l’Egitto, l’India, il Messico, gli Stati Uniti e il Vietnam. Secondo Bosch “la trasformazione del mercato e della tecnologia introdotta dalla connettività, l’automazione e l’elettrificazione in particolare, assieme alla crescente importanza della sostenibilità, saranno i motori di crescita degli anni a venire. L’aggiungersi della domanda delle aree emergenti, come i Paesi dell’ASEAN, creerà un’ulteriore fattore di sviluppo. In questo contesto, Hartung ritiene che l’azienda si trovi in un’ottima posizione per quanto riguarda la situazione economica e le politiche energetiche. Tuttavia, la crisi energetica che spinge l’inflazione potrebbe impattare negativamente sui consumi e sulla stabilità monetaria nel lungo termine”. Per questo motivo, è a favore dell’introduzione di una politica monetaria restrittiva da parte della Banca Centrale e allo stesso tempo, tuttavia, mette in guardia contro la formazione di blocchi economici globali. “Una frammentazione dei sistemi economici pone a rischio la forza innovativa e la prosperità di tutti” ha dichiarato Hartung. “L’azione per il clima, in particolare, necessita di una cooperazione internazionale”.

Hartung vede nell’ulteriore sviluppo delle energie rinnovabili un’opportunità per risolvere il conflitto di obiettivi tra sostenibilità ecologica ed economica. “La trasformazione dei sistemi energetici deve rimanere economicamente accessibile, non deve creare mancanza di energia nelle aziende e nelle case e deve fare a meno di ricorrere ai carburanti fossili ove possibile”, ha spiegato. Nonostante le sfide che presentano, le crisi energetica e climatica creano un aumento della domanda di tecnologia a impatto zero. Un fenomeno che apre una serie di nuove prospettive anche per Bosch: l’azienda genera già un fatturato di oltre 20 miliardi di euro con i prodotti per la casa. “Il nostro portafoglio di prodotti può influenzare positivamente circa il 90% del consumo di energia nelle utenze domestiche” ha affermato Christian Fischer, Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione di Bosch, Responsabile dei settori Consumer Goods e Energy and Building Technology. “Di questa cifra, l’85% riguarda il riscaldamento e la produzione di acqua calda e il 15% gli elettrodomestici”, prosegue.

Nell’esercizio 2022 Bosch ha compiuto progressi anche nella realizzazione dei propri target di sostenibilità e neutralità climatica. Nel corso dell’anno la percentuale di fonti rinnovabili per il consumo di elettricità dell’azienda è passata dall’89% al 94%. “Nel 2022 abbiamo raggiunto quasi la metà dell’obiettivo di risparmio energetico di 1,7 terawatt/ora che ci eravamo prefissati per il 2030”, ha dichiarato Filiz Albrecht, membro del Consiglio di Amministrazione e Direttore del Personale e delle Relazioni Industriali, oltre che responsabile della sostenibilità. “Tra gli effetti del nostro impegno verso la sostenibilità, figura anche quello di rendere Bosch più interessante come datore di lavoro.” Secondo Albrecht, l’orientamento sostenibile dell’azienda riscuote sempre più attenzione da parte di chi cerca un impiego. In un momento in cui la manodopera qualificata è carente, trovare i migliori talenti nel mondo diventa sempre più difficile per Bosch, sostiene Albrecht, evidenziando come l’India stia acquisendo sempre maggiore importanza nella corsa per assicurarsi gli esperti di software. Proprio in India, Bosch conta 17.000 collaboratori in questo campo, mentre a livello mondiale il numero è salito da 38.000 a 44.000. La richiesta di sviluppatori software rimane alta e la società conta di aggiungerne circa 10.000 entro la metà del decennio. “Presto Bosch impiegherà più di 50.000 persone nel settore dello sviluppo software”, ha rivelato Albrecht.

– foto ufficio stampa Bosch –

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Bosch acquisisce circa il 12% delle quote complessive di Husqvarna

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STOCCARDA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Bosch ha deciso aumentare la propria quota di azioni della storica azienda svedese Husqvarna AB. L’acquisizione porterà la sua partecipazione a circa il 12% del capitale azionario complessivo dell’azienda. Husqvarna è quotata al Nasdaq di Stoccolma. Con questa operazione, Bosch intende rafforzare l’alleanza sulle batterie delle due aziende. Husqvarna comprende anche la consociata Gardena e il suo marchio Flymo, entrambi partner della divisione Power Tools di Bosch nel progetto “Power for All Alliance”. “Perseguiamo una strategia di crescita nelle nostre attività di business per i consumatori. Questo comporta anche il rafforzamento delle partnership esistenti tramite partecipazioni azionarie. La nostra ‘Power for All Alliance’ per le batterie ricaricabili è una storia di successo che vogliamo veder crescere” ha dichiarato Christian Fischer, Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Bosch e Responsabile dei settori di business Energy and Building Technology e Consumer Goods.

La partnership “Power for All Alliance” è creata nell’estate del 2020 da Bosch Power Tools e da Gardena – consociata di Husqvarna – per il mercato europeo ed è una delle prime alleanze per le batterie cross-brand che include prodotti per attività in ambito domestico. “Power for All Alliance” comprende dieci marchi, con una gamma di circa 100 utensili, con l’obiettivo di offrire al consumatore il migliore e più diffuso sistema 18V cross-brand. Lo scorso anno, il brand Husqvarna ha ampliato “Power for All Alliance” con prodotti per il fai da te per il giardino.
Husqvarna si posiziona con successo nel mercato che include attrezzi professionali per la silvicoltura e il giardinaggio, attrezzatura leggera per movimento terra, robot tagliaerba e macchinari per la molatura. Le tre divisioni di Husqvarna, Forest & Garden, Gardena e Husqvarna Construction hanno successo economico con utensili, macchinari, soluzioni a batteria ricaricabile e robotica. La finalizzazione dell’acquisizione delle quote è soggetta all’approvazione delle autorità antitrust Brasiliane.

foto: ufficio stampa Bosch

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