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EUROPARLAMENTO APPROVA REPORT COMMISSIONE TERRORISMO

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“L’attentato di ieri sera a Strasburgo dimostra che, malgrado i periodi di tregua, la minaccia terroristica in Europa non è affatto sopita, e che non bisogna mai abbassare la guardia. Oggi più che mai occorre proseguire nel cammino avviato in questa legislatura per rafforzare e aggiornare gli strumenti di contrasto al terrorismo, dando così risposta sia ai cittadini che chiedono più sicurezza, sia alle vittime innocenti degli attacchi e ai loro cari, a cui è rivolto il nostro primo pensiero. Ed è necessario porre finalmente massima attenzione alle politiche per la prevenzione, soprattutto sul terreno sociale”. Così Caterina Chinnici commenta il voto con cui la plenaria del Parlamento Europeo ha approvato il report finale della commissione speciale Terr, il cui testo accoglie numerosi emendamenti proposti dall’eurodeputata siciliana in veste di relatore per conto del gruppo S&D.

“Le raccomandazioni contenute nel report – spiega Chinnici, già relatore-ombra della direttiva UE antiterrorismo – daranno l’indirizzo alla futura legislazione e individuano come obiettivi principali l’integrazione socio-culturale, l’adozione di programmi educativi per prevenire l’estremismo violento tra i giovani e anche nelle carceri, la rimozione dal web dei contenuti che incitano all’odio e al compimento di attentati, il contrasto al finanziamento dei gruppi terroristici tramite lo scambio di informazioni tra agenzie e autorità di contrasto e il monitoraggio dei flussi finanziari, soprattutto nel campo delle valute virtuali”.

“In questo anno di lavoro nella commissione Terr abbiamo analizzato in dettaglio le possibili lacune del sistema – aggiunge l’eurodeputata – anche attraverso incontri con esperti ed esponenti delle agenzie europee e delle forze di sicurezza. Abbiamo portato a termine un lavoro molto complesso, fissando obiettivi precisi sul fronte della repressione ma anche e soprattutto in tema di prevenzione della radicalizzazione, fenomeno quest’ultimo al quale occorre fare fronte combattendo la marginalizzazione socio-culturale ed economica che spesso ne costituisce la premessa”.

“Importanti le disposizioni sul rafforzamento dei meccanismi di cooperazione e di condivisione delle informazioni, così come quelle che affermano la necessità di educare i più giovani a utilizzare consapevolmente i mezzi di informazione, soprattutto quelli connessi alla rete. Particolare attenzione è stata dedicata inoltre alla protezione delle vittime, con la previsione di un centro europeo di coordinamento.  Importante, inoltre, l’indicazione sull’ampliamento della sfera di competenza della Procura europea con l’inserimento delle indagini su terrorismo e criminalità organizzata transfrontaliera”, sottolinea Chinnici.

Il rapporto della Terr chiede, fra l’altro, l’istituzione di uno European Resilience Price che il Parlamento Europeo assegnerà annualmente al miglior progetto socio-culturale locale, e sollecita la creazione di un centro d’eccellenza dell’Unione Europea che valorizzi le buone pratiche degli stati membri e lavori in collaborazione con esperti, accademici, con le comunità religiose e i loro leader, provvedendo alla formazione delle diverse professionalità coinvolte e stabilendo partnership con i paesi terzi strategici. Il documento chiede, inoltre, una piattaforma europea che consenta ai cittadini di segnalare contenuti terroristici online, e sollecita gli stati membri a formare adeguatamente il personale carcerario che opera a stretto contatto con i detenuti affinché possa intercettare i primi segnali di radicalizzazione.

 

MAFIA, CHINNICI: “AZIONE CONTRASTO SU SCALA GLOBALE”

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“Nella più recente normativa il legislatore europeo ha riconosciuto in funzione antiterrorismo la validità delle strategie e degli strumenti sviluppati contro il crimine organizzato. Questa evoluzione è stata certamente influenzata dalla convenzione di Palermo sul crimine transnazionale, che a sua volta ha radici, per molti aspetti, nell’esperienza portata avanti in Italia dalla fine degli anni Settanta anche grazie al sacrificio di Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Oggi però i passi compiuti dall’Unione Europea devono essere affiancati da un’azione di contrasto su scala globale, perché globale è la dimensione acquisita dalla criminalità organizzata. Questa necessità è ben espressa proprio dalla convenzione di Palermo, che con le sue 189 ratifiche è tra gli accordi multilaterali internazionali di maggior successo”. Lo ha detto l’eurodeputata di S&D Caterina Chinnici nel corso della conferenza intitolata “Costruire il futuro della convenzione di Palermo”, che si è svolta al palazzo di giustizia del capoluogo siciliano su iniziativa del Ministero della Giustizia. Conclusioni affidate al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. 

Relatori il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho, il presidente della Corte di appello Matteo Frasca, il procuratore generale Roberto Scarpinato, il procuratore della repubblica Francesco Lo Voi, il vicepresidente del Csm David Ermini, il presidente dell’Anm Francesco Minisci, il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Chieti Francesco Testa e Antonio Balsamo, consulente giuridico della rappresentanza italiana presso la sede Onu a Vienna.

“Due punti di forza del diritto penale europeo contro criminalità organizzata e terrorismo sono la collaborazione tra autorità giudiziarie e la cooperazione sia informativa che operativa tra le autorità di contrasto – ha aggiunto Caterina Chinnici – ma nell’attuale legislatura ha finalmente assunto la dovuta importanza a livello UE il contrasto patrimoniale, attraverso la nuova disciplina dell’incriminazione del riciclaggio ma anche con il nuovo regolamento su confisca e congelamento dei beni che, per la prima volta, prevede il reciproco riconoscimento, tra stati membri, dei provvedimenti di confisca in assenza di condanna”.

“Le sfide future – ha sottolineato Caterina Chinnici – sono l’interconnessione e l’interoperabilità delle banche dati, la regolamentazione del rapporto tra nuove tecnologie e prova elettronica e l’adozione di un’accurata definizione comune di criminalità organizzata, la cui mancanza fa sì che attualmente in Europa continuino a esistere approcci molto diversi all’incriminazione del fenomeno associativo criminale. Al riguardo ho commissionato all’Università di Palermo uno studio giuridico comparativo e ho recentemente un’interrogazione alla Commissione Europea”. 

In questa euro-legislatura Caterina Chinnici ha lavorato come relatore per conto del gruppo S&D alla direttiva europea antiterrorismo, al dossier della commissione speciale sul terrorismo e al regolamento che ha istituito la procura europea, primo organo sovranazionale con autonomi poteri di indagine. 

 

CATERINA CHINNICI E FICARRA E PICONE INCONTRANO GLI STUDENTI A CALTANISSETTA

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L’esempio di Rocco Chinnici per i giovani, un’eredità per battere la mafia è il titolo dell’incontro nel corso del quale sabato, al Teatro Regina Margherita di Caltanissetta, con inizio alle 10, l’europarlamentare Caterina Chinnici e gli attori Ficarra e Picone incontreranno i ragazzi delle scuole superiori per un dialogo sul tema della legalità.

L’evento, riservato agli studenti, è stato organizzato dall’Amministrazione comunale in occasione dell’anniversario della nascita del magistrato fondatore del pool antimafia.

In programma la proiezione del cortometraggio Processo a Chinnici, presentato l’estate scorsa al Giffoni Film Festival. L’opera, prodotta da Ficarra e Picone e diretta da Marco Maria Correnti, mette in scena, con un cast interamente formato da adolescenti, un provocatorio e paradossale processo a Rocco Chinnici, accusato di avere osteggiato la pratica diffusa di intrattenere rapporti amichevoli con la mafia.

Anche attraverso alcune letture tratte dal libro “È così lieve il tuo bacio sulla fronte”, scritto da Caterina Chinnici, figlia di Rocco, saranno ricordate le innovazioni nei metodi investigativi introdotte dal capo dell’Ufficio istruzione del Tribunale di Palermo, ucciso dalla mafia nel 1983: dalle prime indagini bancarie all’intuizione della condivisione delle informazioni che ha poi influenzato la legislazione italiana ed europea per il contrasto alla criminalità organizzata.

E sarà ricordato il messaggio culturale che Rocco Chinnici rivolgeva proprio ai giovani, ai quali parlava recandosi spesso nelle scuole. 

Dopo un intervento di Caterina Chinnici, la giornalista Ornella Sgroi intervisterà Ficarra e Picone. In apertura il saluto del sindaco Giovanni Ruvolo.

Sempre sabato 19 gennaio ma a Misilmeri, città natale di Rocco Chinnici, nel pomeriggio si terrà la cerimonia del Premio del premio dedicato al magistrato, promosso dal Comune. In rappresentanza della famiglia parteciperà all’incontro il figlio Giovanni Chinnici.

Le cosche assassinarono Rocco Chinnici il 29 luglio del 1983 facendo esplodere un’auto imbottita di tritolo in via Federico Pipitone, davanti al palazzo in cui il giudice e la sua famiglia vivevano. La detonazione provocò anche la morte di due Carabinieri addetti al servizio di tutela, il maresciallo Mario Trapassi e l’appuntato Salvatore Bartolotta, e del portiere dello stabile Stefano Li Sacchi, oltre al ferimento dell’autista Giovanni Paparcuri. 

 

A BRUXELLES MOSTRA PER ANNIVERSARIO NASCITA ROCCO CHINNICI

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L’impegno professionale per la giustizia e la legalità, i momenti di vita familiare, le drammatiche scene della strage di via Federico Pipitone, a Palermo. Tutto in una mostra fotografica nel palazzo del Parlamento Europeo, a Bruxelles, in occasione dell’anniversario di nascita di Rocco Chinnici, magistrato fondatore del pool antimafia.

L’iniziativa, intitolata “La lotta contro il terrorismo e il crimine organizzato da Palermo a Bruxelles”, è promossa da Caterina Chinnici, magistrato, europarlamentare e figlia di Rocco, con il sostegno del gruppo europarlamentare S&D. 

“È un momento di riflessione sullo sviluppo della legislazione europea in tema di contrasto al terrorismo e alla criminalità organizzata”, ha detto Caterina Chinnici.

“Il titolo ‘da Palermo a Bruxelles’ vuole sottolineare quello che è stato il contributo che ha dato l’esperienza italiana a questa legislazione e più in generale alle misure di contrasto al terrorismo. Inoltre ho voluto corredare questo momento di riflessione anche con una mostra di fotografie dedicata a mio padre, Rocco Chinnici che è stato fra i primissimi magistrati a comprendere la reale pericolosità del fenomeno mafioso ed è stato il primo ad adottare metodologie fortemente innovative che oggi sono entrate a far parte della legislazione europea”, ha spiegato.

“Le immagini possono raccontare meglio delle parole chi era Rocco Chinnici. Inoltre, in occasione dell’anniversario della nascita, il 19 gennaio, abbiamo voluto ricordare chi era Rocco Chinnici anche con le scuole e i ragazzi, nei cui confronti nutriva tanta fiducia. È stato il primo ad andare nelle scuole per cercare un contatto con i ragazzi e sollecitare quella che definiva una nuova coscienza che potesse contrastare la presenza della mafia nella società”, ha concluso l’eurodeputata.

Nato il 19 gennaio del 1925, Rocco Chinnici era a capo dell’Ufficio istruzione del Tribunale di Palermo quando, il 29 luglio del 1983, fu assassinato dalle cosche. Un’auto imbottita di tritolo fu fatta esplodere in via Federico Pipitone, davanti al palazzo in cui il giudice e la sua famiglia vivevano. La detonazione provocò anche la morte di due Carabinieri addetti al servizio di tutela, il maresciallo Mario Trapassi e l’appuntato Salvatore Bartolotta, e del portiere dello stabile Stefano Li Sacchi, oltre al ferimento dell’autista Giovanni Paparcuri.

CHINNICI “SOSTEGNO UE A CAMPI PROFUGHI GIORDANIA DEVE CONTINUARE”

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In vista della terza conferenza sul futuro della Siria, che si terrà la prossima settimana a Bruxelles, l’eurodeputata di S&D Caterina Chinnici, presidente dell’intergruppo del Parlamento Europeo sui diritti dei minori, ha visitato il campo profughi di Za’atari in Giordania, dove vivono circa 80mila rifugiati, e uno dei centri nei quali l’Unicef gestisce i progetti finanziati dall’Unione Europea per assicurare protezione, istruzione, servizi sanitari e assistenza ai bambini e agli adolescenti fuggiti dalla guerra con le proprie famiglie.

“La Giordania ha compiuto e compie un enorme sforzo – ha sottolineato Caterina Chinnici – per offrire accoglienza a centinaia di migliaia di rifugiati, tra i quali oltre 340 mila minori. A loro, che sono i più vulnerabili, va sempre garantito il diritto di ricevere istruzione, di vivere e crescere in condizioni il più possibile dignitose, di costruirsi un futuro e non diventare una ‘lost generation'”.

 

“Per molti di loro tanto è stato fatto finora, anche grazie al supporto macrofinanziario da parte dell’Unione Europea e al fondamentale impegno sul campo da parte delle agenzie e delle organizzazioni internazionali che, con competenza, portano avanti i progetti di assistenza. Ancora tante, però, sono le famiglie che vivono al disotto della soglia di povertà, e per i loro figli è maggiore il rischio di dispersione scolastica o di subire forme di sfruttamento. L’impegno deve quindi proseguire. Molto c’è ancora da fare, e questo è compito e responsabilità sia dell’UE che della comunità internazionale”, ha aggiunto.

La visita della delegazione europarlamentare in Giordania si è conclusa oggi, al termine di tre giorni di incontri con famiglie rifugiate, bambini e ragazzi impegnati nei percorsi educativi, esponenti della società civile e delle organizzazioni non governative e rappresentanti istituzionali. Alla missione ha partecipato Anna Maria Corazza Bildt, portavoce del Parlamento Europeo per i diritti dei minori. La delegazione europarlamentare è stata accolta dal rappresentante di Unicef Giordania, Robert Jenkins.

 

EUROPEE, CHINNICI IN SARDEGNA “SFIDE SVILUPPO, TRASPORTI E TURISMO”

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“Le imprese delle nostre Isole, anche quelle consolidate e che rappresentano un marchio dei territori, hanno bisogno di più strumenti per poter affrontare le nuove sfide imposte dai mercati aperti e dagli scenari globali. Anche se sono già stati compiuti passi importanti in UE, questo è tra gli obiettivi prioritari ai quali si dovrà puntare nella prossima legislatura europea, anche considerando la condizione insulare e il fatto che gran parte del nostro tessuto produttivo è composto da piccole e medie imprese”.
Caterina Chinnici, eurodeputata di S&D e capolista del Partito Democratico nella circoscrizione Isole (Sicilia-Sardegna) alle elezioni europee del prossimo 26 maggio, traccia un bilancio dei due giorni trascorsi in Sardegna per incontrare cittadini e operatori economici.

Al centro del tour la visita alla zona industriale di Tossilo, a Macomer, dove Caterina Chinnici è stata accompagnata dalla deputata regionale uscente Daniela Forma. “Ho potuto conoscere da vicino – racconta la capolista del PD – realtà aziendali che in più settori, dalla trasformazione degli alimenti alla produzione di mangimi, alle grafiche per la stampa e il packaging, sono eccellenze espresse dalla Sardegna esprime sotto il profilo produttivo e anche occupazionale. Eccellenze che, come tutte quelle dei nostri territori, devono essere valorizzate e tutelate sia rafforzando gli obiettivi tematici all’interno dei programmi di coesione dell’UE, sia rendendo meno complesso sotto il profilo tecnico e burocratico l’accesso alle risorse”.
Nel programma di Caterina Chinnici in Sardegna anche due incontri, il primo giovedì ad Assemini e il secondo ieri sera a Nuoro, insieme con il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, anche lui candidato del PD alle europee, e con i vertici regionali del partito.

 
“Sono tante le sfide che Sicilia e Sardegna possono portare avanti insieme in Europa – sottolinea Caterina Chinnici – e tra queste la continuità territoriale, l’innovazione, il turismo sostenibile, la formazione e il lavoro. Tutto questo per un’Unione Europea che sia sempre più sociale e a misura delle persone, attenta alle esigenze specifiche dei territori. Occorre portare a Bruxelles una rappresentanza forte, e in questo senso ci sarà anche da aprire il dibattito sulla necessità che il Parlamento Europeo, unica espressione diretta dei territori tra le istituzioni dell’UE, abbia finalmente un autonomo potere di iniziativa legislativa. Anche per questo è importante andare a votare: ciò che viene deciso a Bruxelles determina il 70% delle regole applicate nei singoli stati membri”.

EUROPEE, CHINNICI “PROSEGUIRE CAMMINO VERSO NORMATIVA UE ANTIMAFIA”

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“Con le leggi dell’UE sulla procura europea e sulla confisca preventiva abbiamo portato a un livello più alto la normativa di contrasto alle organizzazioni criminali, le cui attività hanno ormai consolidata dimensione transnazionale. Sono questi gli strumenti legislativi necessari, oggi anche su scala europea. Adesso esistono, e l’azione antimafia nel nostro Paese potrà averne beneficio. Tengo molto a confermare il mio impegno proprio in questi luoghi, dove tra le difficoltà emergono energie positive. Se rieletta, lavorerò a una nozione giuridica europea di organizzazione criminale, necessaria per arrivare a una specifica normativa antimafia europea”.
Così Caterina Chinnici, capolista PD per le Isole alle elezioni europee, ha parlato ai cittadini di Corleone e poi ai cittadini di Castelvetrano, sottolineando che “la legalità è condizione indispensabile per qualsiasi forma di sviluppo economico e sociale”.

A Corleone, nella sala del Museo civico “Pippo Rizzo”, con l’europarlamentare di S&D c’era anche Carmelo Miceli, deputato nazionale del PD. A fare gli onori di casa il sindaco Nicolò Nicolosi, l’assessore Salvatore Schillaci e il presidente del Consiglio comunale Pio Siragusa.
A Castelvetrano, nella sede del PD, Caterina Chinnici è giunta in serata dopo altri due incontri tenuti a Salemi, con Leonardo Ciaccio, anche lui candidato PD, e il deputato regionale Baldo Gucciardi, e poi a Marsala dove oltre, a Gucciardi, sono intervenuti il capogruppo PD all’Assemblea regionale siciliana Giuseppe Lupo e Teresa Piccione, deputato nazionale e componente della direzione nazionale del PD.

CHINNICI INCONTRA SINDACATI LAVORATORI BLUTEC

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Da un lato, l’auspicio che sia presto definito il piano industriale dell’amministratore giudiziario per far partire i cicli produttivi e che, nel frattempo, lo Stato garantisca gli ammortizzatori sociali. Dall’altro, la disponibilità a verificare se sia possibile ricorrere a strumenti europei per accompagnare, ove necessario, la riconversione professionale di lavoratori che dovessero poi ritrovarsi esclusi. Ne ha parlato stamattina Caterina Chinnici, capolista PD per le Isole alle elezioni europee, durante un incontro organizzato dal deputato nazionale del PD Carmelo Miceli a Termini Imerese, alla presenza della rappresentanza PD locale, con gli esponenti sindacali della Fiom, Roberto Mastrosimone, della Uilm, Vincenzo Comella, e della Fim, Giacomo Raneri, mentre contemporaneamente allo stabilimento Blutec, nell’area industriale, era in corso il tavolo con l’amministratore giudiziario dell’impresa.

“In questi anni – ha detto Caterina Chinnici – il PD è stato molto vicino ai lavoratori ex Fiat e alla comunità locale attraverso l’impegno costante e le iniziative dell’onorevole Miceli: ho raccolto il suo invito ad approfondire l’eventualità finora inesplorata di un approccio europeo perché i fatti dai quali è scaturita l’inchiesta giudiziaria sui vertici Blutec hanno, inevitabilmente, appesantito una situazione di incertezza già grave per i lavoratori, per le loro famiglie e per l’intero territorio di Termini. Una situazione che, peraltro, rischia di ripercuotersi poi sulle altre sedi produttive di Blutec in Italia”.

 

“La vicenda è sempre stata affrontata da una prospettiva regionale e nazionale – ha aggiunto Chinnici – e questo è naturale dal momento che c’era un accordo siglato con Blutec per la reindustrializzazione e l’avvio di un nuovo ciclo produttivo con l’assorbimento dei lavoratori. Adesso invece c’è un’amministrazione giudiziaria. L’auspicio è che riesca a mettere in campo un piano industriale che accolga le istanze delle sigle sindacali e che quindi lo Stato, oltre a garantire nel frattempo tutti gli ammortizzatori sociali, metta senza esitazioni l’azienda in condizione di funzionare e ricevere commesse”.

“Parallelamente – ha concluso – per quanto in potere di un europarlamentare, in caso di prosecuzione del mio lavoro a Bruxelles verificherò con un’interrogazione se ci sono i presupposti anche numerici per attivare strumenti europei che diano sostegno a quanti non dovessero malauguratamente poter rientrare al lavoro. Penso in particolare a percorsi di riqualificazione e riconversione professionale da attivare, ove possibile, con l’aiuto del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, già utilizzato per ex dipendenti Alitalia, per il quale è in programma dal 2021 l’ampliamento del campo d’applicazione, oltre alla modifica della denominazione in Fondo europeo per la transizione”.

Al termine dell’incontro si è discusso anche delle prospettive per il rilancio dell’area portuale di Termini Imerese, soprattutto con riferimento alle risorse messe a disposizione dai programmi di finanziamento europei per il potenziamento infrastrutturale.

 

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