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CHINNICI “INSULARITÀ PROGETTO ANCORA INCOMPLETO”

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La risoluzione che riconosce lo stato di insularità della Sicilia e della Sardegna “è stata votata con convinzione” dal Parlamento europeo ma “poi si è fermata lì”, “è questa la verità”. Lo ha detto Caterina Chinnici, capolista del Pd nella circoscrizione Isole alle elezioni europee, nel corso di un forum dell’Agenzia di Stampa Italpress.

“Abbiamo chiesto una strategia specifica per l’insularità, che significa una serie di interventi, fra cui anche una fiscalità di vantaggio che potrebbe aiutare questi territori – ha aggiunto l’eurodeputato -. Occorre che a fronte delle premesse che questa legislatura ha posto, la prossima lavori perché diventino interventi concreti e perché la commissione adotti misure e finanziamenti specifici per le Isole”. 

Per Caterina Chinnici, però, sarebbe utile anche una maggiore collaborazione tra eurodeputati che, pur provenendo dallo stesso Paese, non riescono ancora a fare squadra su tematiche di particolare interesse per i territori.  

“Gli italiani purtroppo a volte si sono distinti per assenza e soprattutto non c’è stata continuità da una legistatura all’altra”, ha aggiunto l’europarlamentare.

“Fa rabbia anche che ci sia una gran quantità di finanziamenti disponibili e che spesso in regioni del Sud come la Sicilia si perdano. L’obiettivo nei prossimi mesi è quindi quello di lavorare anche per la semplificazione delle procedure per ottenere i finanziamenti indiretti. Chiederò anche alla Regione Siciliana di attivare l’ufficio di Bruxelles e che i funzionari facciano formazione anche in Europa”.

 

 

CHINNICI “QUOTE TONNO PENALIZZANTI PER LA SICILIA”

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“Auspico che la ripartizione delle quote per la pesca del tonno decisa dal governo nazionale possa essere oggetto di revisione in tempi rapidi, perché nei termini attuali risulta iniqua e molto penalizzante per l’isola di Favignana, comportando di fatto la non sostenibilità sul piano economico dell’attività già programmata”.
Lo ha detto oggi Caterina Chinnici, eurodeputata di S&D, intervenendo al congresso nazionale Konsumer Italia in corso sull’isola delle Egadi, all’interno della tonnara ex stabilimento Florio. A fine mattinata l’europarlamentare siciliana ha incontrato una delegazione dei pescatori insieme con i responsabili locali del PD.
“Oltre a essere molto importante per l’economia e dal punto vista occupazionale, la pesca del tonno e il suo indotto rappresentano un pezzo della storia e della cultura di questo territorio e dell’intero Paese – ha sottolineato l’europarlamentare siciliana – e occorre fare tutto il possibile per tutelare questa risorsa, che può costituire un valore anche in chiave turistica. Meritano il giusto approfondimento le osservazioni avanzate dai pescatori, che ritengono il sistema delle quote inadatto alla pesca condotta con reti fisse per un solo mese all’anno. Come europarlamentare farò la mia parte a sostegno del comparto e lavorerò con i colleghi per un’attribuzione di quota tonno generale all’Italia il più possibile adeguata, fermo restando che poi la suddivisione interna è competenza del governo nazionale”.

CATERINA CHINNICI AL “SALENTO BOOK FESTIVAL”

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L’ultimo appuntamento del mese di giugno del Salento Book Festival vede i riflettori accesi prima sull’imponenza della storia da non dimenticare. Domani (30 giugno) a Corigliano D’Otranto, in piazza Vittime di Mafia, nei pressi del Castello, alle 20.30, Caterina Chinnici presenta il libro “E’ Così lieve il tuo bacio sulla fronte” (Mondadori), dedicato a Rocco Chinnici, il giudice ucciso da Cosa nostra nel 1983, che ha rivoluzionato la lotta alle mafie. Il 29 luglio 1983 la mafia fa esplodere un’autobomba in via Pipitone Federico a Palermo: muoiono il giudice Rocco Chinnici, gli uomini della sua scorta e il portiere dello stabile dove il magistrato viveva insieme alla moglie e ai figli. Rocco Chinnici era da tempo nel mirino. Innovatore e precursore dei tempi, aveva intuito che, per contrastare efficacemente il fenomeno mafioso, era necessario riunire differenti filoni di indagine, comporre tutte le informazioni e le conoscenze che ne derivavano. Per farlo, riunì sotto la sua guida un gruppo di giudici istruttori: Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e Giuseppe Di Lello. L’anno dopo la sua morte, questo gruppo prenderà il nome di “pool antimafia”.
La storia ci tramanda come e perché Rocco Chinnici sia stato ucciso. Ci tramanda un eroe. A lui però non sarebbe piaciuto essere chiamato così. Era prima di tutto un uomo, un padre, cui è toccata in sorte una vita straordinaria, o forse un destino, che lui ha scelto di assecondare fino alle estreme conseguenze. Dopo decenni di silenzio, Caterina Chinnici, la figlia primogenita – a sua volta giudice, a sua volta impegnata nella lotta alla mafia, a sua volta sotto scorta – sceglie di raccontare la loro vita “di prima”, serena nonostante le difficoltà, e la loro vita “dopo”. Sceglie di raccontare come lei, i suoi fratelli e la madre abbiano imparato nuovamente a vivere e siano riusciti a decidere di perdonare: l’unico modo per sentirsi degni del messaggio altissimo di un padre e un marito molto amato…
Incontra l’autrice Lara Napoli.
Il primo luglio a Galatone, serata dedicata al teatro e in particolare alle storie salentine interpretate dal cantautore Mino De Santis e dall’autore e attore Fabrizio Saccomanno in “Trapule”.
Ogni anno, la manifestazione, organizzata come sempre dall’associazione culturale Festival Nazionale del Libro, presieduta dall’ideatore della manifestazione, Gianpiero Pisanello, ospita gli scrittori delle più importanti case editrici nazionali, ma anche personalità del mondo dello spettacolo, della cultura, dell’arte, della musica, dello sport e della comunicazione.
Oltre alle presentazioni dei libri, il programma si arricchisce con concerti, reading, live show, laboratori di lettura e iniziative legate al mondo dei libri dedicate ai bambini e ragazzi.
Il Salento Book Festival è finanziato dall’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia nell’ambito del FSC 2014-2020 e con la partecipazione di Comune di Corigliano d’Otranto, Città di Galatina, Comune di Galatone, Comune di Gallipoli e Città di Nardò. L’evento è patrocinato dall’Università del Salento e da Puglia Events.

CORRUZIONE, CHINNICI “UE PRENDA PROVVEDIMENTI CONCRETI”

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“Un’interrogazione orale al Parlamento europeo sul tema della lotta alla corruzione” è stata presentata al Parlamento europeo dall’eurodeputata PD Caterina Chinnici, membro del gruppo dell’alleanza progressista di socialisti e democratici. “Un tema importante nel quale l’Ue deve essere presente” sottolinea Chinnici, “per dare un indirizzo autorevole ai paesi europei e gli strumenti per contrastare efficacemente la corruzione. Purtroppo” continua l’eurodeputata “la corruzione interferisce in maniera veramente drammatica sull’economia dell’Ue” spiega Chinnici. “L’interrogazione vuole sollecitare la Commissione che nel 2011 aveva pubblicato un pacchetto di misure per la lotta alla corruzione. Il pacchetto prevede “fra le altre anche una relazione biennale che faccia il punto in termini comparativi della situazione della lotta alla corruzione negli stati” continua Chinnici “e che fornisca degli strumenti efficaci per contrastarla impegnandosi anche a far parte del GRECO, cioè un gruppo di stati per il contrasto alla corruzione”. L’eurodeputata racconta che “Il primo rapporto è stato presentato nel 2014 ma è stato anche l’unico: la prima e ultima relazione” afferma Chinnici. “Nonostante nel 2013 la risoluzione conclusiva della Commissione CRIM avesse evidenziato proprio che i costi della corruzione in ambito europeo erano decisamente elevati”.

“Diverse stime attestano questi costi a circa 600-700 addirittura a 900 miliardi di euro annui” dichiara l’eurodeputata. “La risoluzione aveva anche evidenziato che ci sono 3.600 organizzazioni criminali che interferiscono nell’economia dell’Ue”. Chinnici spiega inoltre che “non c’è stato un seguito alla relazione e la Commissione ha sostenuto che il così detto semestre europeo fosse già sufficiente a coprire il tema della lotta alla corruzione”.
L’eurodeputata crede che occorra di più. “E’ vero è stata adottata di recente la direttiva PIF, la direttiva per il contrasto agli interessi finanziari dell’Unione” spiega Chinnici, ed “è stato adottato il regolamento per la costituzione della procura europea che dovrà coordinare le attività d’indagine contro i reati finanziari a danno dell’unione” commenta l’eurodeputata.
“Questo non è ancora sufficiente” afferma l’eurodeputata. “Perché in realtà non si è intervenuti in termine di prevenzione e anche la repressione fino a questo momento è affidata ai sistemi penali dei singoli stati”. 

“Con l’interrogazione” spiega Chinnici “si vuole richiamare la Commissione a farsi da portatrice di questo impegno nella lotta alla corruzione”. Chinnici crede infatti “che sia necessario adottare misure concrete e non soltanto una relazione che faccia il punto e che dia delle indicazioni”. L’eurodeputata spiega che per esempio, bisognerebbe dare una definizione comune di criminalità organizzata. “Credo sia importante adottare delle misure di tutela per gli informatori” conclude Chinnici, “dei testimoni e dei collaboratori di giustizia che possano far emergere situazioni di corruzione”.

AGENZIA EU-LISA, CHINNICI “STRUMENTO IMPORTANTE”

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“Una fondamentale base giuridica per il potenziamento anche infrastrutturale dei sistemi informativi dell’Ue su larga scala finalizzati alla sicurezza e per rendere sempre più qualitativo ed efficace l’accesso delle autorità nazionali alle informazioni, assicurando un alto livello di tutela dei diritti e della privacy”. Così Caterina Chinnici fotografa il valore del nuovo regolamento dell’agenzia Eu-Lisa approvato oggi a Strasburgo dalla plenaria del Parlamento Europeo e al cui testo l’eurodeputata ha lavorato come relatore per conto del gruppo S&D. Eu-Lisa è agenzia dell’Unione Europea alla quale è affidato il compito di gestire sotto il profilo tecnologico i database dei sistemi informativi su larga scala in materia di libertà, sicurezza e giustizia.

La nuova regolamentazione ne amplia e rafforza il mandato creando le condizioni legali per includervi anche tutti i sistemi creati più di recente e quelli in corso di formazione o di aggiornamento. Tra le disposizioni più importanti, quella che impegna a sviluppare l’interoperabilità tra i singoli sistemi ove previsto negli specifici strumenti legislativi che li regolano. La norma è stata formulata sulla base una proposta di Chinnici, recepita nel regolamento durante il negoziato trilaterale tra Parlamento, Consiglio dell’UE e Commissione Europea. “L’interoperabilità tra i sistemi – spiega Chinnici – permetterà alle autorità nazionali che consultano un database di sapere se informazioni pertinenti all’oggetto della ricerca sono presenti anche in altri database per i quali la normativa europea autorizza questo collegamento. Eu-Lisa – aggiunge – possiede l’esperienza e le professionalità per poter sviluppare l’interoperabilità così come, in generale, per garantire una costante, rapida ed efficace circolazione delle informazioni tra le autorità responsabili nei vari stati membri dell’UE. Il rafforzamento del suo mandato è quindi un passaggio molto importante, considerata la rilevanza che questi sistemi informativi hanno nella gestione e nel controllo delle frontiere esterne dell’Unione, essenziali per il corretto funzionamento dell’area Schengen. Va anche sottolineato che, sebbene eu-Lisa non abbia accesso ai dati veicolai dai sistemi, nel regolamento è stato inserito un solido rinvio alla normativa europea sul data protection”. Tra le norme sostenute con forza dalla relatrice S&D anche quella che consente a Eu-Lisa di fornire ai paesi membri supporto tecnico nell’uso di sistemi decentralizzati o di prevedere componenti tecnici che possano facilitare la distribuzione dei dati in Europa.

CHINNICI: “COMMISSIONE UE PUBBLICHI REPORT SU LOTTA A CORRUZIONE”

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“È accertato che in Europa agiscono circa 3.600 organizzazioni criminali la cui interferenza illecita nuoce gravemente all’economia, e già nel 2013 la risoluzione della commissione Crim ha stimato in circa 670 miliardi i maggiori costi subiti annualmente dalle imprese nell’Unione Europea per effetto del crimine organizzato e della corruzione. È indispensabile che la Commissione Europea dica, prendendo posizione con fermezza, quale strategia intende adottare per contrastare il fenomeno della corruzione e svolga, se vuole essere credibile su questi temi, una seria valutazione sulla conformità delle proprie istituzioni alla convenzione Onu contro la corruzione, ancora non pienamente attuata sebbene ratificata quasi dieci anni fa”. Lo afferma Caterina Chinnici è intervenuta stamattina nel dibattito della plenaria del Parlamento Europeo, riunita a Strasburgo, sull’interrogazione orale che chiede all’esecutivo dell’UE di riprendere la pubblicazione delle relazioni biennali sulla corruzione, “essenziali – sottolinea l’eurodeputata siciliana, relatrice del testo per conto di S&D – allo scopo di incentivare gli stati membri ad applicare i molti strumenti istituzionali e legali esistenti”.

“Nel 2014 la commissione ha emanato un primo rapporto contenente specifiche raccomandazioni – aggiunge Caterina Chinnici – ma da allora non lo ha più fatto malgrado avesse annunciato la pubblicazione con frequenza biennale. Quanto contenuto nel cosiddetto Semestre europeo non può bastare per attribuire la giusta rilevanza alla lotta contro la corruzione nell’agenda europea. Sono state sì varate leggi importanti, come la direttiva Pif e il regolamento sulla Procura europea, ma non è stato fatto abbastanza per la prevenzione e, in sostanza, si delega l’azione anti-corruzione ai sistemi penali degli stati membri. Servirebbero, fra l’altro, norme uniformi a livello europeo per la protezione di informatori, testimoni e collaboratori di giustizia, e andrebbe stabilita con la dovuta specificità una nozione giuridica comune di criminalità organizzata”.

 

TERRORISMO, GUIDA COMMISSIONE PARLAMENTO UE A ROMA E SICILIA

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L’incontro con il capo della Polizia e direttore generale della pubblica sicurezza Franco Gabrielli, il comandante generale dei Carabinieri Giovanni Nistri e il comandante generale della Guardia di Finanza Giorgio Toschi, ha aperto il programma della missione che ha visto impegnata per tre giorni in Italia la commissione speciale del Parlamento Europeo sul terrorismo (Terr), a Roma e in Sicilia. Ad accompagnare la delegazione l’eurodeputata siciliana Caterina Chinnici, componente della stessa commissione Terr. 

Nella prima giornata la rappresentanza della commissione Terr ha incontrato anche il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho, il capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Santi Consolo e i responsabili di Eunavfor Med operazione Sophia. Ieri il trasferimento in Sicilia per un ciclo di incontri con esponenti delle istituzioni, delle unità operative e delle organizzazioni umanitarie attive nella gestione della crisi migratoria. Dopo un briefing a Catania con la task-force regionale dell’UE che riunisce i rappresentanti di Frontex, Eunavfor Med, Easo, Europol ed Eurojust, gli eurodeputati si sono recati in visita all’hotspot di Pozzallo. Presenti anche il prefetto di Ragusa Filippina Cocuzza e il questore Salvatore La Rosa.

Stamattina, ancora a Catania, una visita a bordo della motonave Dattilo ormeggiata al porto e poi gli incontri con il prefetto Silvana Riccio, il questore Alberto Francini e gli esponenti del gruppo interforze istituito presso la procura di Siracusa che sul terrirorio si occupa di immigrazione irregolare e casi di sospetti collegamenti con il terrorismo. Oltre a Nathalie Griesbeck, presidente della Terr, hanno partecipato alla missione altri sei esponenti della commissione: i vicepresidenti Jeroen Lenaers e Geoffrey Van Orden, Ana Gomes, Helga Stevens, Maite Pagazaurtundùa Ruiz e Kristina Winberg. “Questa visita ha tratto spunto anche da alcune audizioni svolte durante i lavori parlamentari – dice Caterina Chinnici – e ha offerto alla commissione Terr l’occasione per approfondire, fra l’altro, le buone prassi italiane sul fronte del contrasto al terrorismo e della prevenzione della radicalizzazione all’interno delle carceri. È stato possibile, inoltre, acquisire informazioni sulle modalità dei controlli di sicurezza che vengono eseguiti durante le procedure di identificazione e registrazione dei migranti”.

CHINNICI “ONORARE MEMORIA VITTIME DI MAFIA CON PICCOLI GESTI”

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“Il modo migliore per onorare la memoria dei servitori dello Stato che si sono battuti per la legalità e la giustizia è contribuire tutti insieme ad affermare quotidianamente questi fondamentale valori, anche con i piccoli gesti”. Lo ha detto Caterina Chinnici concludendo, sul palco del teatro Garibaldi di Piazza Armerina, la quindicesima edizione del premio intitolato al padre Rocco, fondatore del pool antimafia. “Un premio genuino che tutti gli anni cerca di rendere merito a persone che si sono distinte per il loro impegno concreto”, ha sottolineato l’eurodeputata siciliana a margine dell’evento.

Per l’impulso dato alla trattazione delle questioni incentrate sulla tutela dei diritti è stato premiato il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani. “La mafia è composta da una minoranza di persone – ha detto Tajani ricevendo il riconoscimento – ed è destinata a perdere perchè il bene alla fine vince sempre. Noi non siamo il paese della mafia e non dobbiamo dare l’idea di esserlo. L’Italia è il paese delle persone perbene, di chi lavora, il paese di Rocco Chinnici, di Falcone, di Borsellino e di tutte le persone che mettono in gioco la propria vita per garantire la nostra sicurezza. Questa è l’Italia che con amore dobbiamo valorizzare, la nostra patria, che è parte della più ampia patria europea”.

Organizzato dall’Istituto comprensivo “Chinnici-Roncalli” con il patrocinio delle amministrazioni regionale e comunale, il premio “Rocco Chinnici” quest’anno è stato conferito anche al procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho, a Vittorio Rizzi (prefetto capo della direzione centrale anticrimine del Ministero degli Interni), Amedeo Bertone (procuratore della Repubblica direzione distrettuale Caltanissetta), Roberto Di Bella (presidente del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria), Bernardo Petralia (procuratore generale di Reggio Calabria), Francesco Rattà (dirigente della Squadra mobile di Reggio Calabria), all’ex prefetto di Palermo Giosuè Marino, a Girolamo Di Fazio (dirigente generale della Polizia di Stato), a don Vincenzo Sorce (presidente “Casa famiglia Rosetta”), al produttore cinematografico Luca Barbareschi, all’attore Sergio Castellitto, e ai giornalisti Federica Angeli, Paolo Borrometi e Piero Melati.

 

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