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ARRIVA ANCHE A PALERMO IL “RIMPIATTINO”

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Arriva anche a Palermo e provincia il “Rimpiattino”, quello che nei paesi anglosassoni si chiama “Doggy bag”, un progetto contro lo spreco di Comieco e Fipe.

Il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica e la Federazione italiana pubblici esercizi hanno presentato nel capoluogo siciliano “Rimpiattino”, l’imballaggio per cibi che ha vinto il concorso riservato alla ristorazione italiana per sostituire appunto il termine “Doggy Bag”.
Si tratta della prima declinazione provinciale di un progetto nazionale.

“L’adozione di un modello di sviluppo e crescita sostenibile può diventare un’occasione di sviluppo per il mondo imprenditoriale”, spiega Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo.
Si parte da una trentina di adesioni “ma l’impegno è quello di allargare al massimo l’iniziativa – sottolinea Antonio Cottone, presidente di Fipe Palermo -, si istituzionalizza un modus operandi che già in tanti adottano”.

I “rimpiattini” sono realizzati in materiale compostabile, “sono anche oggetti ‘d’autore’ – evidenzia Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco -. Adottare questa buona pratica è un altro passo avanti nella crescita di comportamenti responsabili e sostenibili. Come la raccolta di carta e cartone che a Palermo sta crescendo sensibilmente, basti pensare che nel 2018 l’incremento è stato del 16% rispetto all’anno precedente”.

Il “rimpiattino” che verrà fornito dai ristoratori stessi, su richiesta del cliente, non avrà costi per il consumatore.

SI CHIUDE IL MESE DEL RICICLO DI CARTA E CARTONE

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Cala il sipario sul Mese del riciclo di carta e cartone che ha animato marzo con una serie di iniziative. La campagna, che ha riguardato tutto il territorio nazionale, è stata promossa da Comieco per sensibilizzare i cittadini sul valore e sulle potenzialità del riciclo dei materiali cellulosici, a partire dalle regole per una corretta raccolta differenziata.

Finale in grande stile a Genova sabato 30 marzo: l’artista Marco Nereo Rotelli, con la regia cinematografica di Maurizio Gregorini e sulle note di uno speciale dj set curato da Alessio Bertallot, userà i vecchi giornali buttati dai genovesi per dare vita all’Albero delle parole. Non solo un’installazione artistica, ma un evento “multisensoriale” per mostrare la natura della carta, materiale tanto antico quanto moderno nelle sue capacità di trasformazione e di rigenerazione. Una metafora particolarmente calzante per la città di Genova che, a distanza di mesi dalla tragedia del ponte Morandi, combatte per riaffermare la propria integrità e identità.

 

Protagonisti di questa seconda edizione del Mese del riciclo di carta e cartone, in particolare, sono stati i più giovani: circa 18 mila studenti delle scuole italiane hanno partecipato a “Riciclo Aperto”, assistendo in diretta alle varie fasi del processo industriale che porta la carta e il cartone buttati nel cassonetto a trasformarsi in nuova materia prima. Sono oltre un centinaio gli impianti tra cartiere, cartotecniche e piattaforme che hanno aderito quest’anno all’iniziativa.

Con il Palacomieco, la struttura itinerante che ha toccato nel mese di marzo quattro città siciliane (Gela, Siracusa, Acireale e Alcamo), è stato possibile avvicinarsi in maniera interattiva ai temi della raccolta differenziata e del riciclo di carta e cartone con filmati e quiz. Più di 80 squadre inoltre si sono rese protagoniste di una speciale caccia al tesoro seguendo il fil rouge della carta e del suo riciclo: si tratta di “Carta al tesoro” che quest’anno ha avuto come sfondo i centri storici di Napoli, Bari e Bologna.

 

E poi incontri educativi, workshop, convegni e altro ancora: dal Trentino alla Calabria, da Milano a Palermo sono oltre 50 mila gli italiani che sono stati coinvolti attivamente da questa campagna. Un risultato che rappresenta una conferma dei già positivi dati che l’Italia fa registrare nella raccolta differenziata di carta e cartone (oltre 3,3 milioni di tonnellate di materiale raccolto nel 2018). E anche una speranza in più per un futuro sempre più all’insegna della sostenibilità e dell’economia circolare.

 

AD ALCAMO ULTIMA TAPPA TOUR SICILIANO PALACOMIECO

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Si apre il sipario ad Alcamo sulla quarta e ultima tappa del tour siciliano di PalaComieco, la struttura itinerante che Comieco – Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica – porta nelle piazze italiane per avvicinare adulti e bambini ai temi della raccolta differenziata e del riciclo di carta e cartone.

In collaborazione con il Comune di Alcamo ed Energetika Ambiente e con il patrocinio della Regione Siciliana, da domani al 7 aprile sarà possibile conoscere le molte vite della carta direttamente in piazza Ciullo. L’ingresso è libero.

L’iniziativa rientra nella seconda edizione del ‘Mese del riciclo di carta e cartone’, la campagna nazionale promossa da Comieco che, anche quest’anno, gode della collaborazione della Federazione della carta e della grafica, Assocarta, Assografici e Unirima e il patrocinio di Anci, di Progetto Economia Circolare di Confindustria, del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Come nascono carta e cartone? Come si differenziano i rifiuti in modo corretto? A cosa serve la raccolta differenziata che fanno i cittadini? A questa e a molte altre domande risponderà PalaComieco attraverso installazioni interattive, giochi e quiz.

PalaComieco svela le diverse fasi del riciclo della carta e del cartone e mostra come una corretta raccolta differenziata rappresenti un tassello fondamentale nel processo di trasformazione che porta i rifiuti e gli scarti a diventare una risorsa e ad essere inseriti di nuovo in un meccanismo circolare virtuoso.

Tre speciali “scatole di cartone” all’interno delle quali giocare con la raccolta differenziata per imparare, divertendosi, il valore ambientale ed economico di un gesto così semplice e così importante. L’obiettivo è quello di crescere cittadini consapevoli e responsabili, in grado di compiere scelte e comportamenti sempre più sostenibili per il bene della collettività.

“Nel Comune di Alcamo la raccolta differenziata di carta e cartone registra risultati positivi; nel 2018 l’incremento è stato del 15% rispetto all’anno precedente e sono stati raccolti più di 44 chilogrammi per abitante, un dato di gran lunga superiore alla media regionale, che è di circa 24 chili per abitante – commenta Amelio Cecchini, Presidente di Comieco -. Iniziative come PalaComieco sono occasioni per mostrare ai cittadini cosa succede alla carta e al cartone una volta avviati al riciclo grazie alla raccolta differenziata, che, se svolta correttamente, non apporta solo benefici ambientali ma anche economici per tutta la comunità: nel caso di Alcamo, Comieco nel 2018 per la raccolta di carta e cartone sul territorio urbano e l’effettivo avvio a riciclo del materiale ha corrisposto quasi 130 mila euro”.

“Siamo molto orgogliosi che il nostro Comune sia così all’avanguardia per quanto riguarda la raccolta differenziata, il corretto riciclo del rifiuto è di fondamentale importanza non solo per l’ambiente in cui si vive, ma per l’intero pianeta – commenta il sindaco del comune di Alcamo, Domenico Surdi -.

I cittadini alcamesi sono stati pronti a recepire tutte le direttive riguardanti  la raccolta differenziata. Molto importante anche la partecipazione delle scuole che hanno aderito a Palacomieco con un’adesione di 841 alunni che saranno presenti in piazza Ciullo, è grazie a loro che la Città è riconosciuta tra le più Riciclone”.

COMIECO, CRESCE RACCOLTA CARTA E CARTONE

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Con quasi 3,3 milioni di tonnellate di materiale cellulosico raccolto dai Comuni (+52.600 tonnellate rispetto all’anno precedente) e un pro-capite che supera i 54 kg/abitante, la raccolta differenziata di carta e cartone in Italia nel 2017 è cresciuta del 1,6% rispetto al 2016. Risultati importanti che confermano il trend di incremento degli ultimi anni e che testimoniano come la raccolta differenziata sia ormai un’abitudine consolidata di senso civico. E’ quanto emerge dal XXIII Rapporto Annuale di Comieco – Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo di Imballaggi a base cellulosica, presentato a Palermo, che ha fotografato la situazione della raccolta differenziata di carta e cartone in Italia.

“L’Italia – secondo quanto sottolinea il rapporto – è un paese ricco di boschi poveri e per questo la nostra industria cartaria ha sempre fatto un ricorso massiccio al macero per alimentare i processi produttivi: con 10 tonnellate di macero riciclate al minuto l’Italia si conferma leader in Europa per il riciclo di carta e cartone. L’apertura di nuove cartiere (2 già operative e 1 in avviamento) potrà aumentare la richiesta di questa ‘materia prima seconda’ di ulteriori 1,2 milioni di tonnellate garantendo così un importante sbocco interno al materiale raccolto dai Comuni”.

Proseguendo l’analisi dei dati del 23esimo Rapporto, si nota che “a spingere il positivo risultato del 2017 è ancora una volta il Sud Italia con un +6,1%; a livello di raccolta pro-capite, l’Abruzzo ha confermato le performance migliori dell’area. Il Centro Italia è cresciuto dell’1,6% grazie soprattutto alle performance della già virtuosa Toscana. Il Nord si trova in una situazione di sostanziale stabilità, garantendo costanza in una raccolta già matura da anni anche se le performance migliorative di regioni storicamente ai vertici della classifica nazionale come Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Lombardia confermano che l’abitudine a fare bene stimola ognuno per la propria parte (filiera, amministrazioni, gestori e cittadini) ad un continuo sviluppo”.

“Dal 2014 Comieco sta investendo al Sud risorse importanti (8,3 milioni di euro stanziati fino ad oggi) per dare impulso alla raccolta. Un impegno che sta dando i suoi frutti se consideriamo che delle 52.600 tonnellate raccolte in più nel 2017 in Italia, oltre 41 mila provengono dalle regioni meridionali – sottolinea Amelio Cecchini, neo Presidente di Comieco -. Siamo quindi sulla buona strada per diminuire sempre di più il divario tra regioni del Nord e quelle del Sud, ma nel Meridione ci sono ancora oltre 600 mila tonnellate di carta e cartone che finiscono nell’indifferenziata e che potrebbero consentire a Comieco di corrispondere alle amministrazioni locali almeno altri 40 milioni di euro”.

“La Sicilia sui rifiuti sta voltando pagina. Stiamo generando un nuovo approccio di sistema dove la Raccolta Differenziata assume un’importanza capitale e strategica”, afferma l’assessore regionale all’Energia e ai Servizi di Pubblica Utilità, Alberto Pierobon, che si dice convinto della “necessità di imporre un nuovo passo di modernizzazione dell’intero sistema, centrato su concetti di partecipazione attiva del cittadino e di responsabilizzazione dei territori e delle filiere produttive. Si può fare di più certamente ma dobbiamo incrementare gli aspetti di premialità per il cittadino che recupera e convoglia i materiali differenziati verso i centri di raccolta diffusi sul territorio. Vogliamo dialogare con il sistema anche nazionale dei Consorzi e Comieco è un punto di riferimento cui vogliamo dedicare attenzione e approfondimenti, anche in Sicilia. Ringrazio il Presidente e la dirigenza del Consorzio per aver scelto Palermo e la sede del Parlamento Siciliano per presentare il Rapporto Nazionale sul recupero e riciclo di carta e cartoni in Italia nel 2017. Un segno di incoraggiamento e di credibilità – conclude l’Assessore Pierobon – che aiuta Istituzioni, territori e cittadini a lavorare insieme, a condividere soluzioni e buone pratiche, ad affermare quel concetto di Comunitas che si fa parte attiva e responsabile per la tutela dell’Ambiente e la qualità della vita delle persone”.

“Una buona raccolta differenziata di carta e cartone – aggiunge Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco – si traduce anche in importanti vantaggi economici per i Comuni: nel solo 2017 Comieco ha erogato 110 milioni di euro (+8% rispetto al 2016) ai 5.487 Comuni in convenzione per la gestione di quasi 1,5 milioni di tonnellate di carta e cartone raccolte dai cittadini. Dai suoi esordi nel 1985 ad oggi, il ruolo di Comieco è cambiato. Le quantità di carta e cartone gestite dal Consorzio nel 2017 sono state poco più del 45% della raccolta differenziata comunale totale, con un’incidenza media del 35/40% al Centro-Nord e ben del 75% al Sud. Si conferma quindi il ruolo sussidiario di Comieco, essenziale per la garanzia di riciclo e sviluppo dei servizi di raccolta soprattutto nelle regioni meridionali dove i Comuni faticano a fare rete”.

I numeri della raccolta differenziata di carta e cartone in Italia, secondo il rapporto annuale di Comieco, “sono destinati a salire se si considerano i nuovi obiettivi di sostenibilità fissati dall’Unione Europea che coinvolgono rifiuti e imballaggi. Il primo target è quello di raggiungere 3,5 milioni di tonnellate di carta e cartone raccolte in modo differenziato entro il 2020. Se si continua sulla buona strada intrapresa le 200 mila tonnellate ancora da intercettare non sono un traguardo impossibile. Il secondo obiettivo, entro il 2035, sarà il raggiungimento di un tasso di riciclo di imballaggi cellulosici dell’85%. Ad oggi il tasso di riciclo è poco sotto l’80%, ovvero in Italia si riciclano 4 imballaggi su 5”.

 

 

RICICLO CARTA E CARTONE, SUD PROTAGONISTA

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E’ arrivato il momento del Sud. Sul tema del riciclo di carta e cartone, il Mezzogiorno sta diventando sempre più protagonista e questo comporta, oltre a un maggiore rispetto per l’ambiente, ricadute economiche e occupazionali non indifferenti. La strada è stata tracciata, il divario con il Nord si sta accorciando e Comieco, che non a caso ha presentato a Palermo i dati del 23° rapporto annuale, ‘spinge’ la rimonta.

“Stimiamo nei prossimi anni una crescita nazionale del riciclo della carta e del cartone pari a un milione di tonnellate, con il 60% che dovrebbe derivare dal Sud – racconta Amelio Cecchini, presidente del Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica -. In particolare la Sicilia, che sta contribuendo molto alla crescita partendo da una posizione più bassa, può fare grandi cose con un 24-25%. Anche i dati del primo semestre del 2018 confermano questo trend positivo”.

Secondo Cecchini, ospite di un forum nella sede dell’ITALPRESS, in Italia, “nei prossimi 24 mesi, è prevista una crescita della domanda di carta e cartone per 1,3 milioni di tonnellate, con 3-4 impianti in programmazione, due già praticamente partiti in questi giorni, uno atteso a mesi e uno in progetto. Questo – osserva – genererà anche posti di lavoro, economicità e possibilità di una crescita economica. E poi vanno considerati tutti gli indotti, perché più riciclo è anche sinonimo di più turismo, per le attività collaterali e tutto quello che ne consegue, e sappiamo quanto questo sia importante in particolare per tutte le regioni del Sud”.

Il Mezzogiorno, e la Sicilia in particolare, è al centro dell’analisi di Roberto Di Molfetta, responsabile area Riciclo e Recupero di Comieco. “L’obiettivo che pensiamo possa raggiungere la Sicilia a brevissimo, diciamo entro due anni, è raddoppiare l’attuale livello di riciclo di carta e cartone, superare dunque le 200 mila tonnellate – sottolinea -. Abbiamo fatto anche un conto molto veloce in termini di maggiori corrispettivi che possono arrivare dall’accordo Anci-Conai di cui siamo gestori per quanto riguarda carta e cartone: tra corrispettivi nelle casse dei Comuni e minori costi di smaltimento parliamo di 20 milioni di euro l’anno, che si aggiungerebbero ai benefici di 6 milioni di euro di corrispettivi nel 2017 e almeno 10 milioni di risparmio in termini di mancato smaltimento”. Numeri importanti, da sfruttare necessariamente per un rilancio dell’Isola.

Si dice pronto a cogliere l’occasione Gaetano Armao, assessore regionale all’Economia. “E’ l’inizio di un percorso – afferma -. Siamo in forte crescita perché eravamo in drammatico ritardo. In ogni caso un trend è partito, i siciliani vogliono essere italiani a tutti gli effetti, non solo reclamando pari diritti ma anche impegnandosi a fare quello che fanno gli altri europei, ovvero pensare ai prossimi anni, cercando di percorrere responsabilmente un cammino che si faccia carico delle future generazioni”. E’ il concetto di economia circolare, che “punta sul riutilizzo delle risorse e non ne predica lo spreco. Un concetto entrato nel Def del 2019, l’obiettivo è farne un asse del nuovo piano industriale in Sicilia. Tutto questo determina nuove risorse disponibili, diminuzione dell’imposizione fiscale, delle tasse che si utilizzano per il servizio di discarica e per il conferimento dei rifiuti; sono anche risorse liberate per i Comuni per fare investimenti e diminuire il debito per le prossime generazioni. In questo modo – conclude Armao – potremo guardare i nostri figli con più dignità”.

 

 

 

 

 

 

 

 

AMELIO CECCHINI NUOVO PRESIDENTE COMIECO

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Si è svolta l’Assemblea Ordinaria e Straordinaria dei Consorziati di Comieco che, dopo aver approvato il Bilancio consuntivo 2017, il Piano specifico di prevenzione e il Piano attività e budget 2018, ha eletto i nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione in carica per il prossimo triennio. 

Il CDA neo eletto ha ringraziato per l’attività svolta il presidente uscente Piero Attoma e il vice presidente uscente Ignazio Capuano e ha nominato nuovo presidente Amelio Cecchini e nuovo vice presidente Michele Bianchi.

Questa la composizione del CdA eletto: Categoria “Produttori” Michele Bianchi, Andrea Bortoli, Alessandro Castelletti, Giancarlo Giacomin, Alberto Marchi; Categoria “Trasformatori” 

Emilio Albertini, Antonio Bellè, Amelio Cecchini, Michele Mastrobuono, Silvio Pascolini; Categoria “Riciclatori e/o Recuperatori” sottocategoria lett. m) Fabio Montinaro, Roberto Romiti, Enzo Scalia, Andrea Trevisan; sottocategoria lett. l), n), o) Stefano Benini.

Fa parte del CDA eletto anche il Collegio dei Revisori composto da Alessia Bastiani, Luigi Reale, Sergio Montedoro; confermato il direttore generale Carlo Montalbetti.

Amelio Cecchini è stato prima General Manager poi Amministratore Delegato degli stabilimenti italiani della SCA Packaging Italia, azienda per la quale è stato anche responsabile per il Sud Europa e Presidente del Consiglio di Amministrazione. È stato rappresentante dell’Associazione di riferimento GIFCO, Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato, operante all’interno di Assografici, nonché suo rappresentante nel CdA della FEFCO (Federazione Europea di riferimento). Ha collaborato alla creazione di Bestack, Consorzio senza scopo di lucro per la promozione e il sostegno degli imballaggi in cartone ondulato, di cui è stato membro del consiglio direttivo. Oggi ricopre l’incarico di Direttore Generale e Consigliere Delegato della Antonio Sada & Figli Spa e Presidente del GIFCO.

Michele Bianchi ha iniziato la sua carriera professionale nel settore del packaging nell’azienda svedese SCA Packaging presso lo stabilimento di Lucca per la quale ha ricoperto vari ruoli di responsabilità, da responsabile tecnologico a manager di produzione a responsabile marketing. Successivamente ha ricoperto ruoli di vertice presso la DS Smith Paper dove è stato direttore vendite e consigliere delegato. Attualmente ricopre l’incarico di amministratore delegato di RdM Group, azienda leader italiana nella produzione di cartone ricavato da materiale riciclato. Già consigliere di Comieco è membro del comitato consultivo di Assocarta, di CEPI Cartonboard e di ProCarton.

DIFFERENZIATA SI CONFERMA INDICATORE SENSO CIVICO

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Di fronte all’incertezza e al disincanto che oggi caratterizzano la nostra società, il punto di riferimento dei valori, dei comportamenti e del senso civico degli italiani rimane la famiglia.
E’ quanto emerge dall’Osservatorio Ipsos e Comieco sul senso civico, i cui risultati sono stati presentati a Casa Manzoni. Famiglia e amici intimi sono al primo posto nelle priorità degli intervistati: per il 28% (dato triplicato rispetto al 2001) la principale responsabilità di una persona è verso la propria famiglia e propri figli. E’ proprio in famiglia, infatti, che si forma la propria personalità (questo il parere del 63% degli intervistati) e la propensione al senso civico (60%). 

Non è tuttavia da sottovalutare il ruolo della scuola, ritenuta dal 65% degli italiani il soggetto più idoneo a stimolare il civismo nelle nuove generazioni. La raccolta differenziata si conferma una delle pratiche più semplici e immediate per contribuire al benessere della collettività e non solo un modo di smaltire i rifiuti. Tuttavia, se il 90% degli intervistati si reputa molto sensibile alle questioni ambientali, non altrettanto si riconosce questa sensibilità negli altri (41%). “L’Osservatorio Annuale del senso civico ha fotografato, a partire dall’inizio del 2000, l’attitudine degli italiani all’educazione civica – ha detto Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco, il Consorzio Nazionale per il Riciclo degli Imballaggi -. Anche quest’anno la raccolta differenziata risulta essere uno degli importanti indicatori di senso civico e questo non ci può che far piacere”.

La globalizzazione, la rete, i social network e la democrazia diretta, mettono in discussione soprattutto la politica e, in particolare, i partiti. Nelle scelte politiche viene messo al centro l’individuo (per il 67% degli intervistati) e criticato il modello democratico attuale (66% del campione). Internet è percepito in modo positivo dai cittadini perché consente la partecipazione diretta della popolazione, che può essere chiamata ad esprimersi su argomenti importanti (65%), soprattutto attraverso i social network (59%). E’ per questo motivo che il 63% del campione ritiene sbagliato limitare, attraverso delle leggi, la libertà di espressione su internet. Diventa centrale il tema delle competenze, ma se il 40% pensa che le persone debbano sostenere esami di cultura politica e generale per poter partecipare ai dibattiti pubblici, il 61% preferisce un leader politico onesto anche se poco competente, piuttosto che con esperienza, ma dalla dubbia onestà. Dal punto di vista internazionale, cresce l’idea che le nazioni debbano contare di più in Europa (79%), che il protezionismo non sia praticabile (75%) e che sia doveroso accogliere chi scappa da guerre e carestie (70%). Il 40% degli intervistati vede l’apertura dell’Italia alle imprese straniere e al commercio estero come opportunità (per la maggioranza giovani e laureati), mentre il 45% pensa che sia necessario proteggersi maggiormente.

STUDIO SU EFFICIENTE GESTIONE RIFIUTI E ARCHITETTURA

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Oltre 7,5 miliardi di persone nel mondo, che si stima possano arrivare a oltre il doppio entro il 2030, 4 miliardi di tonnellate di rifiuti prodotti ogni anno, che aumenteranno del 50% in 15 anni con la continua crescita della popolazione mondiale. Diventa prioritario trovare soluzioni per una gestione dei rifiuti sempre più efficace ed efficiente. E’ impossibile immaginare ambienti domestici, edifici o interi quartieri che non tengano in considerazione la quantità di rifiuti prodotti dagli abitanti e dalle loro attività. Architettura moderna e design risultano discipline centrali nel processo di un nuovo approccio economico e ambientale, diventando così pilastri per il successo dell’intero ciclo dei rifiuti verso l’economia circolare.

Queste le premesse che hanno dato vita allo studio, Atlas, sviluppato da Stefano Boeri Architetti e Comieco, per analizzare il dialogo tra una buona ed efficiente gestione dei rifiuti e l’architettura, ovvero una progettazione di ambienti che tenga conto dei problemi estetici e di spazio legati alla raccolta differenziata. Tre gli ambiti che descrivono i campi di intervento della ricerca selezionati in base al luogo in cui si gestisce la raccolta differenziata e al numero di persone coinvolte: la cucina, dove i materiali sono separati, il condominio, in cui i rifiuti vengono raccolti collettivamente, e il quartiere, dove il rifiuto è ritirato e destinato alle fasi successive. Ciascuno di questi ambiti è stato analizzato secondo criteri di igiene, decoro, accessibilità, sicurezza e disturbo acustico. 

Molteplici sono state le metropoli studiate, tra le quali l’esempio di successo della città di Milano. Con una popolazione di 1,3 milioni, i cittadini producono 496 kg/abitante di rifiuti, ma grazie ad un efficiente e puntuale sistema di raccolta porta-a-porta nell’area urbana si raggiunge oggi un tasso di riciclo di oltre il 52%. Sulla base dell’analisi delle best practices urbane sono stati proposti nuovi progetti per la città del domani: si va dalle borse componibili e dai composter a uso domestico, ai modelli di raccolta rifiuti condominiale, fino alle ecostation e i cassonetti a scomparsa pensati per il quartiere. Una delle soluzioni più innovative è il sistema pneumatico, dedicato ai condomini, che combina canne di caduta con un meccanismo ad aria compressa per trasportare il rifiuto sotto terra fino a un centro di raccolta. 

“La carta è il materiale presente nella raccolta differenziata con la percentuale (22%) più alta dopo l’organico”, ha dichiarato Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco. “E se sono stati fatti passi da gigante nel riciclo degli imballaggi cellulosici (ad oggi siamo all’80%), possiamo ancora migliorare l’intera gestione dei rifiuti nelle città. Pensiamo solo al boom dell’ecommerce e alla quantità dei cartoni che ogni cittadino si trova in casa e deve differenziare: nel 2017 si stima che, in Italia, siano stati consegnati 150 milioni di pacchi da acquisti online. Le grandi metropoli si stanno attrezzando per gestire la ‘rivoluzione’ del commercio elettronico, a partire da Milano, dove in base ai dati di Netcomm si contano 650.000 consegne ecommerce ogni mese (23.000 al giorno), a cui si aggiungono 1.500.000 consegne mensili della provincia”, conclude.

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