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Inaugurata la pista ciclabile da Marghera a Venezia

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VENEZIA (ITALPRESS) – E’ stata inaugurata oggi alla presenza del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, la nuova pista ciclabile di via Delle Macchine – via Pacinotti. Il nuovo percorso ha un’estensione complessiva di 3 chilometri, una larghezza minima garantita di 2,5 metri ed è sempre separato dalle corsie veicolari tramite dispositivi di protezione quali cordoli o new Jersey. Un progetto che ha portato l’incremento della mobilità in città nell’area industriale di Marghera attraverso la realizzazione di nuovi attraversamenti percorribili in sicurezza e in grado di connettere tra loro la Città giardino, la nuova piscina comunale di via delle Macchine, il Parco Scientifico Tecnologico Vega e la preesistente pista ciclabile di collegamento alla città di Venezia.
Grande soddisfazione da parte del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro che ha tagliato il nastro della nuova ciclabile assieme al vicesindaco Tomaello e agli assessori Besio, Boraso, Pesce e Venturini. Presente inoltre il presidente della Municipalità di Marghera, Teodoro Marolo, insieme a numerosi consiglieri comunali e di municipalità: “Si tratta di un intervento strategico per tutta la cittadinanza – le parole del sindaco Brugnaro – non solo perché con questa opera da oggi si mette in sicurezza il collegamento ciclabile verso la nuova piscina, da e per Marghera, ma perché attraverso questo percorso ci sarà finalmente un collegamento diretto da e per Venezia con la prosecuzione successiva della pista ciclabile che arriva all’isola del Tronchetto fino alla partenza del Ferry per il Lido di Venezia. Questo passo avanti ci avvicina a una Marghera più inclusiva e orientata al futuro e fa parte di un progetto più ampio che mira a collegare via pista ciclabile tutto il territorio, promuovendo così la mobilità sostenibile. Un doveroso ringraziamento va ai lavoratori che hanno realizzato questa infrastruttura e ai cittadini che ci hanno dato fiducia”.
L’intervento ha anche reso possibile la riqualificazione generale delle viabilità interessate dai nuovi percorsi attraverso la riasfaltatura delle sedi stradali, il riordino delle aree verdi, la sostituzione ed il potenziamento dell’illuminazione pubblica esistente. Per garantire la sicurezza di pedoni e ciclisti inoltre, tutti gli attraversamenti ciclo-pedonali sono stati dotati di illuminazione con portali dedicati ed evidenziazioni a terra con specifica vernice colorata per renderli maggiormente visibili alla viabilità veicolare. All’altezza della rotatoria di via delle Macchine e via dell’Elettricità, per aumentare la sicurezza degli utenti del nuovo percorso, sono stati predisposti due impianti semaforici dedicati per l’attraversamento a chiamata per pedoni e ciclisti.
Lungo il tratto Vega di via Delle Industrie è stato inoltre attuata una riorganizzazione della sezione stradale che ha consentito l’alloggiamento su terra di 28 nuove alberature e, grazie alla nuova disposizione degli stalli auto a spina di pesce, all’ottimizzazione della sosta con aumento di 12 unità.
“E’ stata realizzata un’opera fortemente voluta da questa amministrazione comunale che porta sicurezza e riqualificazione delle aree nello stesso tempo, all’interno di un piano complessivo di riqualificazione che comprende anche i nuovi parcheggi per la Fincantieri. Gli interventi sono stati realizzati su aree pubbliche e/o ad uso pubblico per le quali non è stato necessario avviare alcuna procedura espropriativa – spiega l’assessore alla Mobilità, Renato Boraso – Ringrazio la ditta Ridemovi, gestore del servizio bike sharing free floating (a flusso libero) sia a pedalata muscolare che e-bike a pedalata assistita, che mettendo a disposizione dei mezzi ha consentito a tutti i presenti di inaugurare la pista”.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

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“A scuola di legalità”, oggi alla media Giulio Cesare di Mestre

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VENEZIA (ITALPRESS) – Una mattinata con gli agenti di Polizia locale e il cane antidroga Coco. E’ quella che hanno trascorso oggi circa 120 studenti delle classi terze medie dell’Istituto comprensivo di via Cappuccina “Caio Giulio Cesare”, grazie al progetto “A scuola di legalità”, promosso dagli Assessorati comunale alla Sicurezza e alle Politiche educative, in collaborazione con il Comando della Polizia locale di Venezia. Il progetto, che verrà poi riproposto anche in altre scuole del territorio, è rivolto agli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado e la sua finalità è di accompagnare i ragazzi in un percorso formativo che li renda responsabili nelle proprie scelte di vita futura.
A fare gli onori di casa, oltre alla dirigente scolastica, Michela Manente, e alla referente del progetto, la vicepreside, Laura Padula, per il Comune di Venezia sono intervenuti gli assessori alla Sicurezza e alle Politiche educative, rispettivamente Elisabetta Pesce e Laura Besio che hanno salutato i ragazzi e introdotto l’incontro. Quest’ultimo è stato tenuto dal comandante generale della Polizia locale, Marco Agostini, dal responsabile del Servizio Sicurezza urbana, Francesco Livieri, dal responsabile del Nucleo operativo Città di Terraferma, Gaetano Raguseo, dall’agente Marco Russo del Nucleo Unità cinofila e dagli agenti Marco Cammarota e Stefano Ugenti del Nucleo Pronto impiego Città di Terraferma.
Ad una prima parte teorica nell’aula magna della scuola, durante la quale gli agenti hanno illustrato ai ragazzi il loro lavoro sul campo, è seguita una parte dimostrativa nel cortile, dove il cane Coco ha fatto vedere ai ragazzi com’è in grado di scovare e riconoscere le sostanze stupefacenti. “La Polizia locale non è un’istituzione lontana ed autoritaria – ha dichiarato l’assessore Pesce rivolgendosi agli alunni – ma rappresenta un punto di riferimento per tutti noi. In qualsiasi momento potete rivolgervi agli agenti e chiedere il loro aiuto e la loro collaborazione. Abbiate fiducia in loro e nelle altre forze dell’ordine che, anche con l’incontro di oggi, potranno informarvi su come svolgono il loro lavoro e quali sono i comportamenti che possono mettere a rischio la vostra vita”.
Anche l’assessore Besio si è soffermata sull’importanza della legalità e del ruolo svolto dalla Polizia locale: “In questa grande partita – ha aggiunto – giochiamo tutti indossando la stessa maglia: istituzioni, scuola, famiglia. L’obiettivo comune è creare un clima di fiducia e supporto reciproco per il rispetto delle regole e la convivenza civile. Abbandoniamo luoghi comuni e stereotipi e apprendiamo invece quali stili di vita ci possono tenere lontani dai pericoli come le droghe, l’alcool, le situazioni di emarginazione e disagio”.
Il progetto si sviluppa in 3 fasi: innanzitutto la raccolta delle informazioni dagli alunni sulla loro percezione del senso della legalità e il rispetto delle regole e, in un secondo momento, un incontro come quello di oggi con gli agenti, per affrontare le tematiche del percorso formativo, quali il ruolo e le competenze della Polizia locale, il rapporto con le altre forze dell’ordine, gli strumenti in dotazione agli agenti. La terza e ultima fase sarà una visita guidata alla sede della Polizia locale al Tronchetto, in particolare per conoscere la Smart Control Room.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

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Presentati a Ca’ Farsetti i lavori del progetto europeo FUTURE UP

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VENEZIA (ITALPRESS) – Con una conferenza a Ca’ Farsetti questa mattina ha preso il via il progetto europeo “FUTURE UP. Young players building the future of Europe” che prevede un gemellaggio fra le città di otto paesi europei con lo scopo di promuovere la Carta europea dei diritti fondamentali. Oggi con la partecipazione della presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, si è svolta l’apertura dei lavori con un focus su Venezia come modello di libertà di fede e dialogo interreligioso assieme alla delegazione rappresentata da Fabio Malfatti, presidente del centro ricerche etnoantropologiche e responsabile del Dipartimento Partecipazione e Sviluppo Sostenibile.
“Siamo orgogliosi che Venezia sia parte attiva di questo percorso che incarna valori morali, civili, e soprattutto sociali e che danno continuità alla storia di Venezia che nel corso dei secoli si è fatta crocevia di popoli mettendo insieme culture e persone diverse- è il commento della presidente Damiano- Il tema dei diritti viene spesso dato per scontato, ma dobbiamo tutti ricordarci che vanno sempre difesi e tutelati. Come amministrazione comunale noi siamo sempre molto attenti a questi temi e ci occupiamo di diritti di genere, tutelando le donne attraverso politiche sociali e culturali importanti. Ci sono donne che ancora oggi in alcune parti del mondo subiscono una violazione inaccettabile dei loro diritti. Venezia è città europea per vocazione, da dove partono messaggi importanti e deve dare continuità a questa storia”.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

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Inaugurata la mostra fotografica “Re-Emerging”

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VENEZIA (ITALPRESS) – E’ stata inaugurata oggi la mostra “Re-Emerging” con il sostegno del Comune di Venezia all’interno dle palinsesto delle Città in Festa. Si tratta di un progetto multidisciplinare “che mira a esplorare le connessioni tra l’isolamento delle persone vissuto durante il lockdown e l’osservazione della Natura, che appariva cambiata dopo il brusco calo della pressione antropica, cercando in tal modo di evidenziare gli aspetti di adattamento e resilienza emersi da circostanze straordinarie” come ha sottolineato Giovanna Poggi Marchesi, ideatrice del Progetto stesso. Presente per l’Ammistrazione comunale Ermelinda Damiano, presidente del Consiglio comunale di Venezia: “Un progetto dal grandissimo valore scientifico, culturale, artistico ma soprattutto umano e sociale. L’esposizione fa riferimento a come la nostra città, Venezia, ha vissuto i lunghi mesi della pandemia, ponendo l’accento su diversi aspetti, tra cui quello ambientale. Nel complesso, ad emergere è il contrasto di sentimenti e sensazioni provati dalle persone durante il lockdown, dall’angoscia, alla realizzazione dell’importanza dell’aiuto reciproco e dei momenti di quotidianità trascorsi in famiglia. Sicuramente – conclude – una mostra che invita ad una necessaria riflessione su un periodo che, inevitabilmente, ha segnato la vita di ognuno di noi”
Le due scienziate ambientali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Alice Stocco e Silvia Rova durante il lockdown hanno diffuso un questionario per raccogliere i sentimenti negativi e positivi che le persone stavano sperimentando, invitandoli a riflettere sul rapporto con la Natura sia a livello individuale che collettivo. La loro analisi si affianca allo sguardo delle tre fotografe, dando evidenza e parola ai vissuti e proponendo insieme a loro una descrizione del lockdown più completa.
L’esposizione ha carattere immersivo con l’ausilio di realtà aumentata e di una mappa di fotografie digitale interattiva accompagnata dal tappeto sonoro dei rumori registrati durante la chiusura, quando il tempo e il vociare si erano fermati. Grazie a CORILA la mostra diventa anche l’occasione per creare un archivio digitale unico che raccoglie le immagini veneziane e le condivide con il resto del mondo mettendole gratuitamente a disposizione nel web. “Eravamo così di Gaby Wagner – Sentivamo così di Sophie Fauchier – Sognavamo così di Val Masferrer-Oliveira” è il percorso fotografico lungo il quale si snoda la mostra, i tre stati emotivi rappresentati dalle opere delle Artiste. L’imponente bellezza di Venezia riflessa nei canali, gli splendidi palazzi rinascimentali e le architetture gotiche della città vivono nelle fotografie di Gaby Wagner del primo lockdown nel 2020, un tripudio di luci, colori e assoluta perfezione. Negli introspettivi scatti del 2020 di Sophie Fauchier trovano posto, con estrema delicatezza, il silenzio dei luoghi, la solitudine degli abitanti e l’abbandono di una città fra le più idolatrate al mondo.
Le opere di Val Masferrer-Oliveira, sfumano tra realtà e sogno, ricreando una Venezia sommersa, evocando echi della leggendaria città perduta di Atlantide, fotografie oniriche dove si fondono etereo e tangibile, una visione poetica che diviene un avvertimento sulla fragilità di questa città così esposta agli effetti dei cambiamenti climatici Nulla è stato lasciato al caso in questo inedito e complesso “percorso”, incluso lo spazio espositivo che coincide con le Procuratie Vecchie, luogo simbolo della durata, della fedeltà alla tradizione e del prestigio della Serenissima Repubblica di San Marco, perfetto per dare evidenza al confronto fra il vuoto di persone e il silenzio a contrasto con l’affollamento rumoroso di oggi.
Un dialogo artistico e scientifico con il visitatore per portarlo a rivivere i sentimenti e i desideri che aveva provato durante quel tempo, a confrontare gli spazi della Venezia di oggi con quelli di allora, a stimolare nuove riflessioni sugli effetti di eventi così significativi della nostra esistenza.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

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Primo appuntamento nelle scuole primarie del progetto “Viva le api”

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VENEZIA (ITALPRESS) – Gli assessori comunali alle Politiche educative, Laura Besio, e ai Rapporti con il mondo dell’agricoltura, Renato Boraso, sono intervenuti questa mattina alla Scuola primaria Virgilio di Mestre, per il primo appuntamento del progetto “Viva le api”, promosso da Condiretti e rivolto agli scolari delle Primarie della Città Metropolitana di Venezia. Sono intervenuti, tra gli altri, il direttore di Coldiretti Venezia, Giovanni Pasquali, e la responsabile dell’Ufficio Relazioni esterne, Elena Trevisan. Il progetto coinvolgerà complessivamente 10 scuole, per un totale di 56 classi e 1050 bambini. “Grazie a Coldiretti per aver dato il via a questo progetto per conoscere il mondo delle api – ha esordito l’assessore Besio – per farci apprezzare da vicino un insetto così importante per tutti noi. In questo modo anche voi bambini avete la possibilità di conoscere dalla voce di contadini e apicoltori come si lavora la terra e quanto importanti siano le api nell’agricoltura e per la vita di tutti noi”.

Da febbraio a maggio gli esperti di Codiretti si recheranno nelle scuole per incontrare gli scolari: in particolare un apicoltore spiegherà come riconoscere le api, scoprendone il loro compito nell’ambiente e nella loro società organizzata dove ogni insetto (ape regina, fuco, ape operaia) ha il suo ruolo nella produzione di miele e come impollinatore. L’apicoltore farà conoscere ai bambini gli strumenti del suo mestiere, raccontando del suo lavoro, l’equilibrio stabilito con le api e i prodotti da loro ricavati. “Le api vanno amate – ha precisato l’assessore Boraso – perché senza di loro non ci sarebbe il cibo di cui ci nutriamo. Allo stesso modo dobbiamo ringraziare gli agricoltori, che sono coloro che coltivano la terra e producono il cibo. E i contadini, meglio di chiunque altro, sanno che le api vanno rispettate e protette, così come è necessario, da parte di tutti noi, rispettare la natura e l’ambiente in cui viviamo”.

Infine, come accaduto con il primo appuntamento di oggi, si farà conoscere l’importanza delle api quali bioindicatori per la sopravvivenza di molte specie botaniche. A questo proposito i bambini riceveranno in dono dei semi di fiori da piantare insieme ai coetanei nel giardino della scuola o a casa.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

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Inaugurazione anno accademico Istituto Universitario Salesiano Venezia

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VENEZIA (ITALPRESS) – Si è tenuta nell’Aula Magna della sede di Chirignago-Zelarino, la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025 dell’Istituto Universitario Salesiano Venezia (IUSVE) di fronte ad una vasta platea di rappresentanti delle istituzioni, amministratori, docenti e studenti. Dopo il benvenuto agli ospiti presenti da parte del direttore IUSVE, don Nicola Giacopini, il direttore dell’Opera Salesiana di Mestre, don Silvio Zanchetta, ha dato il via alla cerimonia con il tradizionale momento di preghiera, a cui ha fatto seguito l’introduzione del nuovo Anno accademico da parte del presidente IUSVE e ispettore Salesiani Nordest, don Igino Biffi.

Durante l’evento è stato ribadito quanto il progetto Iusve “Ecologia integrale e nuovi stili di vita”, inaugurato nel 2019-2020, continua a concretizzare ulteriormente il passaggio a “Paradigma dell’Ecologia integrale” con l’intento di porre la fondamentale domanda di senso alle tre missioni universitarie, ovvero quella strettamente accademica, quella di ricerca e quella di Terza missione. A portare i saluti dell’Amministrazione comunale è stata l’assessore all’Università, Paola Mar, che è così intervenuta: “Il tema della sostenibilità ha segnato il percorso storico e continua a segnare il presente della Città di Venezia. Infatti, non è un caso per cui la nostra Città sia candidata a ‘Capitale Mondiale della Sostenibilità’ in quanto da sempre mantiene il giusto equilibrio tra uomo e ambiente circostante attraverso azioni quotidiane di cui in primis siamo responsabili. E’ fondamentale far conoscere agli studenti, oggi qui presenti, l’impegno della Città di Venezia ad aspirare ad un futuro sempre più sostenibile che rimetta al centro il rapporto tra attività umana e risorse disponibili, tra qualità e dignità della vita e del lavoro”.

Il Dies Academicus ha visto la prolusione di Angela Ales Bello, presidente del Centro Italiano di Ricerche Fenomenologiche e dell’Associazione Italiana Edith Stein, oltre che professoressa emerita di Storia della filosofia contemporanea presso la Pontificia Università Lateranense di Roma che ha anticipato nella lectio dal titolo: “L’amore per la natura nel paradigma dell’ecologia integrale di Papa Francesco: una lettura fenomenologica” alcuni contenuti del volume “Amore senza confini. La Caritas negli scritti dottrinali di Papa Bergoglio”.

Tra le novità dell’anno anche la pubblicazione della nuova versione del sito di IUSVE progettato secondo la logica “mobile first”, che, secondo quanto ribadito durante l’evento, ottimizza la fruizione da dispositivi mobili e consente una migliore esperienza di navigazione. Spazio anche agli studenti, con l’intervento di quattro rappresentanti degli studenti in Consiglio di Istituto che hanno dichiarato quanto l’Università sia “luogo ricco di opportunità, di occasioni, di sfide, caratterizzato dal mettersi in gioco e dalla conseguente e inevitabile crescita, non solo didattica ma soprattutto personale”.

Successivamente sono stati consegnati i “Premi al merito” IUSVE e i Premi di tesi “Francesco Berto” agli studenti dei Baccalaureati e delle Licenze messi a disposizione da parte del Lions Club Mestre Castelvecchio. La cerimonia si è conclusa con il Solenne Atto Accademico da parte del direttore IUSVE, don Nicola Giacopini.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

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Venturini all’assemblea di rinnovo cariche di Confcooperative Venezia

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VENEZIA (ITALPRESS) – L’assessore comunale al Lavoro e allo Sviluppo economico, Simone Venturini, ha preso parte all’assemblea di rinnovo cariche di Confcooperative Venezia che si è tenuta all’hotel Laguna Palace di Mestre sul tema “La cooperazione come modello d’impresa”. Confcooperative Venezia – è stato spiegato – ha intrapreso un percorso di cambiamento e di sviluppo che vuole porre fine ad un periodo di poca stabilità che non dava la possibilità di fare investimenti, ritenuti invece indispensabili per affrontare un futuro sempre più imprevedibile.

“Le assemblee come quella di oggi sono molto importanti – ha dichiarato l’assessore Venturini – perché aiutano a riscoprire, nel nostro Paese, il ruolo di rappresentanza dei corpi intermedi quali interlocutori della politica e dei cittadini. Grazie a questi, le istanze del territorio possono arrivare a Roma e a Bruxelles e avere un peso. Il loro ruolo è un fondamentale motore di coesione sociale perché possono cucire dove gli altri strappano, possono fare proposte anziché proteste. Un’altra grande sfida è quella della sussidiarietà: la cooperazione è la sua espressione nel mondo imprenditoriale, di professionalità che si tramanda di generazione in generazione. Cooperazione significa anche lavoro, sacrificio, crescita personale, ma avere un lavoro non basta perché possono esserci contratti pirata, cooperative fasulle, situazioni di sfruttamento, troppi livelli di subappalto”.

L’assessore si è poi soffermato sulla sua esperienza nel sociale: “Nell’ambito sociosanitario e assistenziale la cooperazione è molto presente per tradizione – ha precisato – per capacità organizzativa, per flessibilità. E la cooperazione è anche un interlocutore privilegiato per la gestione dei servizi e per la coprogettazione. Inoltre molte cooperative sono di supporto al sistema di welfare pubblico per assorbire persone, famiglie e situazioni lavorative che altrimenti soffrirebbero in un mercato puramente competitivo”.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

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Al Candiani nuovo appuntamento del ciclo “6 suonato? Stagione giovane”

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ROMA (ITALPRESS) – Venerdì 23 febbraio alle ore 19.30 l’auditorium del Centro Culturale Candiani del Settore Cultura del Comune di Venezia è palcoscenico di un nuovo appuntamento di “6 suonato? Stagione giovane”, rassegna musicale proposta da Amici della Musica e inserita nel palinsesto de “Le Città in Festa”. Federico Zaltron (violino) e il Duved Dunayevsky Hot Four (Duved Dunayevsky, chitarra; Martino De Franceschi, contrabbasso; e Giangiacomo Rosso, chitarra) proporranno canzoni e brani musicali della tradizione jazz da ballo nordamericana degli anni ‘20 e ‘30. L’incontro tra Duved Dunayevsky e Federico Zaltron avvenne circa otto anni fa a Parigi.
I due musicisti realizzarono fin da subito di avere una sintonia musicale più che unica. Oggi sono sempre più consapevoli dell’eccezionalità di questa relazione musicale. La condivisione del medesimo rispetto per la tradizione e della stessa estetica musicale permette ai due musicisti di creare estemporaneamente una musica che è un flusso costante d’intuizione e che di continuo stupisce il pubblico e i musicisti stessi. Per questa occasione saranno accompagnati da due grandi talenti italiani: Martino De Franceschi e Giangiacomo Rosso. I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Toniolo. Nella mattinata i musicisti incontreranno gli studenti presso il Liceo Scientifico Giordano Bruno di Mestre.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

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