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Diodato al Teatro Toniolo in autunno, biglietti in vendita

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VENEZIA (ITALPRESS) – Alla vigilia della partecipazione alla 74esima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Ti muovi”, Diodato annuncia un nuovo tour autunnale nei più prestigiosi teatri italiani che tocca anche il Teatro Toniolo: il 5 ottobre alle 21 il cantautore salirà sul palco del teatro di Mestre scegliendolo tra i 16 teatri italiani che lo ospiterà.
“Le politiche culturali del sindaco Luigi Brugnaro e gli investimenti sui teatri della città sono premiati da scelte artistiche come queste. E’ un orgoglio per la nostra città essere preferiti da cantanti e attori riconosciuti a livello nazionale ed internazionale. Il Teatro Toniolo si conferma un luogo di eccellenza per le attività culturali di tutta la città metropolitana. Il Toniolo fa parte di una strategia culturale sempre in evoluzione e gli investimenti sulla nuova Biblioteca Vez e l’ex Emeroteca implementeranno un percorso culturale vivace nel cuore di Mestre dedicato alla cittadinanza ed ai visitatori” è il commento di Giorgia Pea, consigliera delegata “Città di Venezia , cultura: attività teatrali e cinema”.
Cantautore intenso e ricercato tra i più apprezzati del nuovo pop italiano, Diodato torna nel 2024 al Festival di Sanremo con “Ti muovi”, portando sul palco dell’Ariston tutta la sua cifra stilistica, energica, elegante ed unica. Il brano uscirà su tutte le piattaforme digitali nella notte di mercoledì 7 febbraio e sarà accompagnato dal videoclip ufficiale, una rappresentazione del legame indissolubile tra l’emozione e il movimento interiore, che si riflettono anche all’esterno.
Biglietti disponibili da martedì 6 febbraio alle ore 16:00 nei circuiti di prevendita abituali.
L’evento è organizzato dal Settore Cultura del Comune di Venezia in collaborazione con Fiaba Music.
“Ti muovi”, scritto, composto e arrangiato dallo stesso Diodato, che ne firma anche la produzione artistica con Tommaso Colliva – produttore discografico di fama internazionale al fianco del cantautore dall’album “Che vita meravigliosa” – è una ballad intensa ed energica, un prezioso viaggio nell’animo di un essere umano che si trova ad affrontare emozioni inaspettate. E l’emozione, partendo dall’etimologia della parola stessa, è qualcosa che crea movimento, che scuote equilibri e rimette in discussione le verità che avevamo con fatica costruito. È il riaffiorare di sensazioni e visioni che sembravano essere lontane, ma che riemergono con forza forse anche per volontà.
Nella serata di venerdì dedicata alle cover, Diodato si esibirà sul palco del Teatro Ariston con “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De Andrè, uno dei brani che l’hanno ispirato a diventare il cantautore che è oggi. Al suo fianco ci sarà un amico, Jack Savoretti, cantautore di origine genovese che lo accompagnerà in quest’esibizione unica per omaggiare Fabrizio De Andrè a 25 anni dalla sua scomparsa su uno dei palchi più importanti della musica italiana.
Diodato torna sul palco dell’Ariston per la quarta volta a dieci anni dalla sua prima partecipazione nel 2014 con il brano “Babilonia” e per la prima volta dopo aver trionfato nel 2020 con “Fai Rumore” (triplo platino), brano che ha portato ufficialmente nel 2022 sul palco di Eurovision a Torino con una versione alternativa, inedita e una performance che ad oggi viene riconosciuta come una delle più belle ed emozionanti viste all’Eurovision.
In occasione dell’annuncio del tour di Diodato nei teatri, il cantautore è pronto per un nuovo capitolo musicale che racchiude e celebra proprio la dimensione live. Il palco è da sempre per il cantautore un porto sicuro ed è proprio lì che finalmente si libera l’energia di ogni brano, creando una connessione unica con il pubblico in un momento di condivisione. È per questo che il cantautore ha annunciato che questa primavera pubblicherà un album realizzato attraverso il processo inverso, che si distingue dal metodo classico: Diodato, infatti, ha scelto di registrare in studio un disco che coglie e cristallizza le emozioni dei live e tutta l’energia che ha vissuto sui palchi di tutta Italia negli ultimi anni, donando nuova vita al suo repertorio.
A gennaio 2024 Diodato ha vinto il Ciak d’Oro per la categoria “Miglior canzone originale” con il brano “La mia terra”, parte della colonna sonora del film Palazzina Laf, diretto da Michele Riondino con cui condivide la direzione artistica dell’Uno Maggio Taranto Libero e Pensante.

– Foto: Comune di Venezia –
(ITALPRESS).

Venezia, Brugnaro alla Bit di Milano presenta il contributo d’accesso

VENEZIA (ITALPRESS) – “Venezia è luogo di tutta l’umanità, chi viene a visitarla deve rispettarla”. Con questo auspicio il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha presentato nel pomeriggio la sperimentazione del contributo di accesso all’interno della BIT – Borsa internazionale del Turismo di Milano, in corso fino a domani, 6 febbraio, nei padiglioni della Fiera di Milano. Per quanto riguarda il provvedimento, che prende origine dalla legge di Bilancio del 2019, poi aggiornata nel 2021, il sindaco ha ricordato che l’obiettivo è quello di definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e di disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della città, per garantirle il pieno rispetto che si merita. “Il ticket a Venezia è necessario: l’obiettivo non è quello di chiudere la città, ma di non farla scoppiare – ha spiegato il sindaco agli operatori dell’informazione dopo aver mandato in onda un servizio della settimana Incom 02490 del 03/07/1964 dal titolo ‘Turismo di massa o turismo di qualità’ – si tratta di una misura sperimentale che serve per cercare di rendere prenotabile un centro storico di difficile gestione, ma anche di difficile manutenzione. Abbiamo bisogno della comprensione di ciascuno, perché non possiamo starci tutti insieme nello stesso momento”. Nello specifico si è stabilito che il Contributo di accesso dovrà essere corrisposto da ogni persona fisica, di età superiore ai 14 anni, che acceda alla Città antica del Comune di Venezia, salvo che non rientri nelle categorie di esclusioni ed esenzioni. In linea generale, il contributo sarà richiesto ai visitatori giornalieri che non soggiornano in strutture poste nel Comune di Venezia. A norma di Legge, non dovranno pagare il Contributo di accesso i residenti nel Comune di Venezia, i lavoratori (dipendenti o autonomi), anche pendolari, gli studenti di qualsiasi grado e ordine di scuole e università che hanno sede nella Città antica o nelle Isole minori, i soggetti e i componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver pagato l’IMU nel Comune di Venezia. La conferenza è stata anche l’occasione per presentare il palinsesto di eventi pensati per essere distribuiti lungo tutto l’arco dell’anno in modo da rendere quanto più fluida la loro fruizione, insieme all’assessore al Turismo del Comune di Venezia, Simone Venturini, e al direttore operativo di Vela spa Fabrizio D’Oria. Nell’anno delle celebrazioni dei 700 anni dalla morte del celebre mercante e viaggiatore veneziano Marco Polo, è stato creato un comitato nazionale #MarcoPolo700, con decreto firmato dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha come presidente il sindaco Luigi Brugnaro. Le attività per l’anniversario sono state amplificate con il Carnevale 2024, intitolato proprio “Ad Oriente. Il mirabolante viaggio di Marco Polo”, e stanno proseguendo con mostre, convegni, seminari e pubblicazioni, sia a livello locale che nazionale ed internazionale. Anche la Festa del Redentore avrà uno spettacolo pirotecnico dedicato a Marco Polo, mentre la Regata Storica richiamerà la figura del giovane viaggiatore veneziano. A Palazzo Mocenigo fino al 29 febbraio sarà visitabile la mostra “Abiti storici del museo della seta di Suzhou”, in attesa dell’esposizione clou a Palazzo Ducale, nell’Appartamento del Doge: “I mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano nel Duecento” dal 6 aprile al 29 settembre. Tante le attività pubbliche di carattere scientifico, espositivo, letterario, culturale già programmate, ma l’elenco delle iniziative potrà arricchirsi di nuove proposte: sul sito ufficiale www.leviedimarcopolo.it, tradotto anche in inglese e cinese, c’è una sezione dedicata attraverso la quale i soggetti pubblici e privati che a vario titolo intrattengono un legame storico con Marco Polo, e che siano interessati a proporre iniziative da inserire nel calendario delle manifestazioni, possono inviare il proprio progetto. “La società Vela spa opera per conto dell’Amministrazione pubblica per funzioni di accoglienza e promozione della città – ha aggiunto il direttore operativo di Vela spa Fabrizio D’Oria – Quest’ultimo aspetto richiede un impegno sempre maggiore per ideare proposte che tengano conto di molteplici fattori, di una società in continua evoluzione e di un bilanciamento sostenibile tra esigenze dei cittadini e aspettative dei visitatori. In questo senso, tra i compiti istituzionali di Vela vi è quello della promozione del territorio veneziano e, in particolare, della valorizzazione economica dei prestigiosi asset di proprietà del Comune di Venezia. Grazie anche ai recenti interventi strategici dell’Amministrazione comunale, ad esempio, il Lido sta riassumendo un ruolo centrale nell’attività convegnistica mentre l’Arsenale si apre sempre più a manifestazioni e fiere di alto livello, contemporaneamente ad una sempre più diffusa attività in tutto il territorio. E di programmare un palinsesto di eventi che qualifichi l’offerta cittadina valorizzandone specifiche eccellenze come avviene in occasione del Salone Nautico e del Salone dell’Alto Artigianato Italiano”. “Venezia, ‘la più antica città del futuro’, ha dimostrato di saper interpretare le novità – ha spiegato l’assessore al Turismo Simone Venturini – il nostro obiettivo è di trovare un nuovo equilibrio tra le esigenze di chi a Venezia ci abita, ci lavora o ci studia e chi Venezia la intende visitare e conoscere. Il “mordi e fuggi” complica in determinate giornate la gestione dei flussi, a favore di tutti i visitatori che intendono conoscere in modo più approfondito la nostra città prendendosi il giusto tempo (almeno una/due notti) per entrarci in sintonia e per scoprire il suo patrimonio artistico, le sue tradizioni, il suo artigianato. Nel 2024 sperimenteremo per 29 giorni questo accesso con prenotazione e faremo tesoro di questa esperienza”. Il programma 2024 prevede eventi tradizionali che riaffermano il patrimonio storico-culturale della città, manifestazioni che sono ormai entrate a pieno titolo a far parte del calendario cittadino, come il Salone Nautico, che quest’anno giungerà alla quinta edizione e che si rivolge ad un pubblico trasversale, dagli addetti ai lavori alle famiglie, e al più recente Salone dell’Alto Artigianato Italiano, che alla sua prima edizione, nel 2023, ha riscosso un successo di pubblico e l’entusiasmo degli espositori. Confermata la grande musica in città con l’Omaggio a G. Puccini del Teatro La Fenice in Piazza San Marco (13 luglio), oltre alle molteplici iniziative che valorizzeranno il litorale del Lido con le sue spiagge attrezzate e l’ampia varietà di sport praticabili all’aria aperta.
“Vi aspettiamo a Venezia e ve lo dico con il cuore – ha concluso il sindaco Brugnaro – ma serve rispetto: rispetto degli ospiti, rispetto per i cittadini e per la città. E forse, se questa sperimentazione funzionerà, potrà essere utilizzata in altri luoghi del mondo”.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Comune di Venezia

Biblioteca che vai, storia che trovi. Al via attività bambini

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VENEZIA (ITALPRESS) – La Rete Biblioteche del Comune di Venezia ha ideato una programmazione primaverile 2024, dedicata ai giovani esploratori della città. Da febbraio a maggio, un ricco calendario che offre 31 appuntamenti pomeridiani per bambini e ragazzi, di tutte le età, prenderà vita nella Rassegna “Sulle Tracce di Marco Polo”. Un progetto che si inserisce nelle celebrazioni dei 700 anni dalla morte del celebre mercante e viaggiatore veneziano, di cui ieri si è insediato il comitato nazionale #MarcoPolo700 che ha come presidente il sindaco Luigi Brugnaro e che ha visto la presenza del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Le attività si svolgeranno in diverse sedi, tra la terraferma, il centro storico e le isole, coinvolgendo le seguenti biblioteche: Biblioteca Vez Junior, Biblioteca di Marghera, Biblioteca di Zelarino, Biblioteca Bruno Bruni di Favaro Veneto, Biblioteca Bettini Junior di Venezia, Biblioteca di Giudecca, Biblioteca Hugo Pratt a Lido, Biblioteca Cagnaccio a San Pietro in Volta, Biblioteca di Burano e Biblioteca di Murano.
“Si arricchisce ulteriormente l’offerta di eventi e iniziative per i ragazzi della nostra città – dichiara l’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini – Attraverso la figura di Marco Polo avranno l’opportunità di scoprire il mondo che ci circonda, vicino e lontano. Lo potranno fare attraverso linguaggi innovativi, imparando anche a sviluppare attività di gruppo. Sarà un lungo viaggio contraddistinto da tante tappe da percorrere insieme”. “Dopo il Carnevale dedicato al mirabolante viaggio di Marco Polo proseguono le attività culturali dedicate all’illustre cittadino della Serenissima – aggiunge la presidente della Commissione Cultura, Giorgia Pea – La rete bibliotecaria della nostra città, attraverso queste iniziative, si rivolge ai bambini e alle loro famiglie, agli studenti e ai giovani aiutandoli a familiarizzare con l’immenso patrimonio culturale ereditato, attualizzandolo e declinandolo in chiave contemporanea e innovativa”. La Rassegna offre un’occasione unica per immergersi creativamente nella cultura e nelle suggestioni vissute da Marco Polo nel suo lungo viaggio. Grazie alla preziosa collaborazione con le associazioni Didatticando e Passacinese, la rassegna propone laboratori, letture e avventure rivolte a tutte le età, per mettersi sulle tracce di Marco Polo e delle sue gesta. L’avventura inizia il 7 febbraio alle ore 17,00 in Biblioteca Vez Junior con “Racconti, viaggi e colori”, una lettura ad alta voce con laboratorio su Marco Polo per bambini dai 5 ai 7 anni. La Rassegna si estenderà in tutte le Biblioteche con racconti, sfide e colori, letture e laboratori adatti a tutte le età. Per i più piccoli, “Viaggi, scoperte e avventure” consentirà genitori e bambini di sperimentare suoni, odori e sensazioni con una lettura a bassa voce pensata proprio per loro. “Sulle Orme del Mercante” proporrà una lettura animata con laboratorio sulle tracce di Marco Polo, coinvolgendo i bambini più grandi nella scoperta degli oggetti e dei prodotti che il viaggiatore veneziano riportò nella sua città. Per una sfida intrigante, “In Fuga sulla Via della Seta” offrirà un laboratorio di enigmi e indizi in stile Escape room per ragazzi dagli 8 ai 12 anni, ripercorrendo il viaggio lungo la Via della Seta per fare ritorno a Venezia. “La Rete biblioteche è sempre stata una priorità dell’Amministrazione Brugnaro, gli investimenti e l’impegno quotidiano stanno dando i loro frutti e vengono premiati dai cittadini – spiega l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini – Sono i numeri a certificarlo: incremento dell’11% degli orari di apertura dei servizi, aumento degli utenti attivi 59% e dei prestiti dell’8% rispetto all’anno pre-pandemia. Nella nostra attività di potenziamento ci siamo concentrati sui luoghi, come nel caso della ristrutturazione di alcune sedi con nuovi arredi, in particolare nelle biblioteche di Bissuola e Favaro, sui servizi, con il potenziamento di tante attività e rassegne, come questa dedicata a Marco Polo”. Si è rivelata una ulteriore esperienza di successo il Bibliobus, che continua a percorrere incessantemente le strade dei quartieri cittadini con sempre più date, portando la biblioteca viaggiante nei parchi, a scuola, nelle zone più periferiche, animando la lettura con esperienze creative e incontrando tanti nuovi cittadini.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

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Sindaco Brugnaro riceve ex presidente francese Hollande

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VENEZIA (ITALPRESS) – Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro questa mattina ha incontrato a Ca’ Farsetti François Hollande, presidente della Repubblica francese dal 2012 al 2017.

 

foto: ufficio stampa comune di Venezia
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Presidente Consiglio Damiano accoglie studenti in visita da Portogruaro

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VENEZIA (ITALPRESS) – Oltre mille studenti del Liceo Statale XXV Aprile di Portogruaro hanno invaso questa mattina il piazzale della Stazione ferroviaria Santa Lucia in occasione di una visita didattica a Venezia. Ad accoglierli, in rappresentanza del sindaco di Venezia e della Città metropolitana Luigi Brugnaro, è stata la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano. Presenti il dirigente scolastico Daniele Dazzan, il Commissario straordinario della città di Portogruaro Iginio Olita e in rappresentanza dell’Università Ca Foscari il prorettore al Diritto allo studio, Elti Cattaruzza. Ad aprire la giornata l’esibizione degli studenti dell’indirizzo musicale dell’Istituto. Al termine della breve cerimonia gli allievi, divisi in gruppi e accompagnati dagli insegnanti, hanno fatto visita ai musei della città.

“Venezia è una Città faro della nostra storia e della nostra cultura” ha detto il dirigente scolastico Dazzan spiegando il motivo della visita. “Venezia ha sempre rivolto il suo sguardo al mondo, un invito che oggi vogliamo rivolgere ai nostri studenti”.
“Siamo felici di accogliere nella nostra città così tanti giovani” così la presidente Damiano si è rivolta ai ragazzi. “Quella di oggi è una grande opportunità per vivere e conoscere l’arte e la cultura della nostra città, conosciuta in tutto il mondo per il suo spirito di accoglienza e di rispetto. Sono sicura che sarà un momento di crescita importante, una visita che vi porterà a scoprire Venezia, la città dei popoli” ha concluso Damiano evidenziando l’importanza della scuola e dell’istruzione, ricordando che a Venezia è nata la prima donna laureata della storia, Elena Lucrezia Cornaro Piscopia.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

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Dai tifosi della Curva Sud del Venezia capi di abbigliamento per i bisognosi

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VENEZIA (ITALPRESS) – I supporter della Curva Sud Vecchie Maniere del Venezia Calcio, al Municipio di Mestre, hanno consegnato al sindaco Luigi Brugnaro alcuni capi d’abbigliamento e accessori (guanti e cappelli) da destinare alle persone bisognose della Città. Presenti anche l’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini, e il direttore del Settore Coesione sociale del Comune di Venezia, Danilo Corrà, che si occuperà della distribuzione.
Un’iniziativa – si legge nella nota del Comune – promossa dalla Curva Sud Venezia-Mestre, che ha voluto rinnovare anche quest’anno il gesto di generosità.

– Foto: ufficio stampa Comune di Venezia –

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44° Anniversario omicidio del dirigente petrolchimico Sergio Gori

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VENEZIA (ITALPRESS) – Quarantaquattro anni dopo, per non dimenticare. E’ stata intensa e molto significativa, questa mattina, in viale Garibaldi a Mestre, dove risiedeva, la commemorazione dell’assassinio del vicedirettore del Petrolchimico, Sergio Gori, compiuto dalle Brigate Rosse il 29 gennaio 1980. Presenti infatti alla cerimonia, con l’assessore Renato Boraso, a nome della Città, il prefetto, Darco Pellos, il questore, Gaetano Bonaccorso, il comandante dei Carabinieri di Venezia, Nicola Conforti, il comandante provinciale della Guarida di finanza, Giovanni Salerno, una qualificata delegazione del gruppo aziendale del Petrolchimico “Giuseppe Taliercio”, nonché, per il Comune di Venezia, l’assessore alla Sicurezza, Elisabetta Pesce, ed il consigliere Gianfranco Bettin, e per la Municipalità Mestre Carpenedo, in rappresentanza del presidente Pasqualetto, indisposto, il consigliere delegato, Enrico Giorgiutti.
Gori venne ucciso dalle Brigate Rosse in una fredda mattina d’inverno, appena uscito dalla sua abitazione, mentre si stava recando come ogni giorno al lavoro: fu il primo di tre efferati delitti compiuti dal gruppo a Mestre in meno di un un anno e mezzo, tra l’inizio del 1980 ed il maggio del 1981.
“Questo è a tutti gli effetti – ha sottolineato l’assessore Boraso – un ‘luogo della memoria’, uno dei simboli di un periodo buio vissuto dalla nostra città e dall’intero Paese. Noi che c’eravamo non dobbiamo dimenticare quanto è avvenuto e, nel contempo, abbiamo il compito di raccontarlo e farlo conoscere alle nuove generazioni, cominciando dal mondo della scuola.”
L’assessore ha chiuso il suo intervento leggendo un messaggio inviato dal presidente della Regione Zaia.Molto sentito l’intervento della figlia di Gori, Maria Grazia, che lo ha ricordato non solo come importante dirigente di un grande gruppo industriale, ma anche come uomo, nella vita quotidiana.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

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Il sindaco Brugnaro a Ca’ Corner per l’inaugurazione della mostra sulla Shoah

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VENEZIA (ITALPRESS) – Nell’ambito delle celebrazioni organizzate in occasione del Giorno della Memoria, istituito dal Parlamento italiano con la Legge 211 del 20 luglio 2000, questa mattina, a Ca’ Corner, sede della Città metropolitana e della Prefettura, si è tenuto un doppio appuntamento volto a ricordare lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Ad aprire l’evento, l’inaugurazione della mostra documentale “1938 – 1945. La persecuzione degli ebrei in Italia. Documenti per una storia”, frutto di un’iniziativa della Prefettura di Venezia in collaborazione con la Città Metropolitana di Venezia, il Centro di documentazione ebraica contemporaneo, il Ministero dell’Interno e il Ministero della Cultura. Hanno preso parte al momento del taglio del nastro il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, Wanda Ferro, il prefetto di Venezia, Darco Pellos, il rabbino capo di Venezia, Alberto Sermoneta, il presidente della Comunità ebraica, Dario Calimani, il consigliere Regione Veneto, Francesca Scatto, il presidente Fondazione Centro Documentazione Ebraica Contemporanea, Gadi Luzzatto Voghera, il direttore Ufficio scolastico regionale, Marco Bussetti, il presidente Consulta studenti, Lorenzo Bracciali oltre a numerose autorità civili e militari tra cui la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, e l’assessore Simone Venturini. Nel corso della cerimonia è stato inoltre letto un messaggio a sostegno dell’iniziativa del presidente della Regione Luca Zaia.
L’apertura della mostra, che resterà visibile al pubblico fino all’8 febbraio 2024, è stata accompagnata da un’esibizione musicale degli studenti del liceo musicale Marco Polo di Venezia. L’esposizione illustra, attraverso testi, documenti ufficiali, giornali, lettere private, diari e foto, la persecuzione antiebraica attuata in Italia dal 1938 al 1943, articolata in quattro sezioni (gli ebrei in Italia dal 1848 al 1938, gli ebrei in Italia dal 1938 al 1943, la Shoah e gli ebrei dopo il 1945).
“Questa esposizione è un tributo alla sofferenza delle tante persone vittime dell’atrocità, private della loro dignità all’interno dei campi di sterminio”, ha dichiarato il sottosegretario Wanda Ferro. “Un’occasione per rafforzare la memoria di un momento oscuro della nostra storia, difficile da raccontare, ma che questa esposizione riesce a tenere viva grazie ai documenti dell’epoca che ben ricostruiscono ciò che è stato. È una chiamata alla responsabilità per ciascuno di noi, perché non venga mai abbassata la guardia. Una memoria che deve essere tramandata ai giovani, a cui dobbiamo insegnare che la diversità non è una minaccia, non deve fare paura. La memoria dell’Olocausto deve rafforzare la nostra identità democratica, celebrare il Giorno della Memoria vuol dire rinforzare i principi della giustizia, della libertà e del rispetto”.
“La nostra è una comunità viva, che partecipa ai momenti di collettività importanti come è la celebrazione del Giorno della Memoria”, ha detto il sindaco Brugnaro. “Ma è una comunità in cui dobbiamo riuscire a portare la voce dei nostri giovani perché il ricordo di ciò che è stato non sia solo retorica. Iniziamo dalle scuole, è necessario raccontare ai nostri ragazzi un pezzo di storia, ottant’anni di cambiamenti rapidi che dal 1945 hanno cambiato la nostra società. La parola chiave è integrazione, perché la storia delle nostre comunità è una storia di integrazione, come quella di cui è testimone la nostra città dove la comunità ebraica non solo è stata accolta ma ne è diventata parte integrante e questo dobbiamo raccontarlo a tutto il mondo per lasciarne traccia. La memoria non può essere solo un momento di riflessione, una cerimonia che ricorre periodicamente. Fare memoria vuol dire anche difendere i presidi di libertà che sono stati costruiti negli anni e che ancora oggi sono messi a rischio, penso a quanto accade in Israele e in Ucraina. La scelta di appendere le bandiere nei palazzi del Comune è la volontà di difendere baluardi di libertà, frutto di sacrifici, di patti e accordi che sono intercorsi negli anni, non di sostenere scelte o decisioni che riguardano i singoli Stati”.
A margine dell’inaugurazione della mostra, nella Sala consiliare di Ca’ Corner, si è tenuta la cerimonia nel corso della quale il sindaco Brugnaro e i rappresentanti di altri otto Comuni hanno consegnato tredici medaglie d’onore ai familiari di cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

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