Home Comune di Venezia

Brugnaro “Organizzare ciclo dell’acqua con scelte tecnologiche”

0

ROMA (ITALPRESS) – “Dobbiamo agire in questo momento non solo per l’Italia ma per il mondo intero e organizzare a declinare missioni ed esperienze. Venezia e i suoi cittadini hanno deciso di cambiare verso e il Mose l’abbiamo finito”. Lo ha spiegato il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, presente in Campidoglio al convegno “Roma, città dell’acqua. Tutela, Risorse, Futuro”. Brugnaro ha parlato di un aspetto collegato al tema discusso: “L’acqua si sporca e va depurata. Ci sono due modi di fare ambientalismo: prendere la paura e non fare niente e decidere di agire. Noi come nazione dobbiamo agire. Dobbiamo guardare avanti a cosa progettare in futuro e raccontare le nostre esperienze. Dobbiamo avere orgoglio del nostro paese e non dividerci tra le bandiere e le banderuole. L’acqua è il vero petrolio del futuro. Purtroppo le prossime guerre saranno fatte per quello. L’acqua viene inquinata da un sistema di gestione dei rifiuti antiquato. Le discariche sono pericolosissime perché gettano veleni sulle acque profonde. Ho sentito prima cose che non mi sono piaciute sull’irrigazione che consuma, sì, ma la vecchia”. Il sindaco di Venezia per l’appunto dopo aver parlato dell’attuale e diffuso sistema di irrigazione a goccia è stato chiaro: “Dobbiamo organizzare il ciclo dell’acqua. Credo che l’Italia debba fare una scelta tecnologica e credere nella scienza e nella fisica”.

Foto: ufficio stampa comune di Venezia

(ITALPRESS).

Premiati a Padova cinque agenti della polizia locale

0

VENEZIA (ITALPRESS) – Si è celebrata questa mattina a Padova la Giornata della Polizia locale regionale, in occasione della ricorrenza di San Sebastiano, patrono dei vigili urbani. In rappresentanza del Comune di Venezia hanno preso parte all’iniziativa l’assessore alla Sicurezza, Elisabetta Pesce, il comandante generale della Polizia locale, Marco Agostini, la banda musicale del Corpo e gli agenti che hanno sfilato con il gonfalone e la bandiera di guerra. “Oggi celebriamo con orgoglio gli operatori della Polizia locale – ha commentato l’assessore Pesce – Donne e uomini che si adoperano instancabilmente nel territorio comunale, promuovendo la legalità, il rispetto della comunità e contribuendo a rendere le nostre città più sicure”. L’assessore ha poi concluso ringraziando il Corpo della Polizia locale per “l’importante e lo straordinario lavoro svolto”. Il comandante Agostini ha evidenziato, durante la cerimonia, l’importanza della collaborazione tra i corpi della Polizia locale del Veneto.
Dopo l’alzabandiera in piazza dei Signori, con lo schieramento in rappresentanza delle Polizie locali dei Comuni del Veneto, si è tenuta la messa al Duomo di Padova e poi il corteo per le vie cittadine. Infine, la cerimonia civile nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Padova, con la consegna delle onorificenze per meriti speciali al personale della Polizia locale distintosi nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali. Per il Corpo della Polizia locale di Venezia hanno ricevuto onorificenze per meriti speciali gli agenti scelti Fabrizio Bortolozzo e Francesco Capone, l’agente Mirko Claudino e l’assistente Silvia Fantoni (assente alla cerimonia il premio è stato ritirato da una collega), oltre al commissario principale Massimo Turetta, come segno di riconoscimento per aver salvato la vita ad alcuni cittadini grazie al loro tempestivo intervento.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

(ITALPRESS).

Presentata quarta edizione di “Volare oltre lo sport, Liberi di esprimersi”

0

VENEZIA (ITALPRESS) – Si è tenuta al Municipio di Mestre la conferenza stampa di presentazione della 4a edizione del progetto “Volare oltre lo Sport – Liberi di esprimersi” a cura degli Itinerari educativi del Comune di Venezia e della Cgia di Mestre. Sono intervenuti, tra gli altri, gli assessori comunali alle Politiche educative, Laura Besio, e alla Coesione sociale, Simone Venturini, la responsabile del Servizio degli Itinerari educativi del Comune di Venezia, Daniela Galvani, l’atleta paraolimpico Moreno Pesce, per la Cgia di Mestre il presidente, Roberto Bottan, con i coordinatori dell’Ufficio Studi, Paolo Zabeo, e dell’Ufficio Sindacale, Giovanni Gomiero, il vicepresidente del Polo Nautico Sportivo Venezia, Augusto Gandini. “Il progetto è rivolto agli studenti delle scuole superiori – ha spiegato l’assessore Besio – e punta a promuovere la conoscenza e valorizzazione dello sport come strumento educativo di inclusione e socializzazione risaltandone i suoi valori, come il rispetto della diversità di ciascuno. E lo fa grazie ad esperienze pratiche e di vita, coinvolgendo in prima persona tanto i ragazzi quanto gli adulti che hanno reso possibile questo itinerario”.
La proposta si suddivide in più parti: la prima consiste in un incontro plenario di circa due ore, che si terrà il 20 febbraio all’Istituto Pacinotti di Mestre e che coinvolgerà circa 200 studenti. Durante la mattinata alcuni atleti disabili porteranno la loro testimonianza sportiva e umana relativa a sport d’acqua e di montagna. Inoltre, per la promozione del territorio, verranno presentati da alcune associazioni, attraverso l’ausilio di slides e filmati, alcuni sport legati al mondo dell’acqua a Venezia, quali vela, vela al terzo su barche tradizionali (sampierote), voga, canoa, canottaggio. La seconda parte invece consiste in due esperienze sul campo: il 28 febbraio gli studenti faranno una ciaspolata al rifugio Città di Fiume attraverso un percorso che consentirà anche ai principianti di cimentarsi con le racchette da neve e godere di uno splendido panorama sulle famose cime dolomitiche: Monte Pelmo, Marmolada, Croda da Lago, Lastoi del Formin; la seconda esperienza sarà invece una pagaiata sul fiume Sile, il 9 e il 18 aprile, grazie alla quale gli studenti potranno osservare gli abituali frequentatori del Parco come aironi, cigni, germani reali.
“E’ doveroso ringraziare la Cgia di Mestre per questa proposta e per il supporto che metterà in campo per poterla concretizzare – ha precisato l’assessore Venturini – a dimostrazione che un’associazione di categoria che rappresenta il mondo economico e produttivo può fare molto per il territorio e non solo per i suoi associati. In questo caso consente di mettere in campo le sue forze al servizio dell’educazione, dell’inclusione e dello sport, per il benessere di tutti”. Il progetto si concluderà a inizio maggio con una grande manifestazione al Polo Nautico di Punta San Giuliano, coinvolgendo oltre 300 studenti: tutte le classi che hanno aderito al progetto potranno infatti fare un’esperienza pratica e provare sul campo le discipline presentate nel primo incontro, come canoa, kayak, barca a vela, dragon boat, grazie agli istruttori del Polo Nautico stesso. La mattinata di sport prevede inoltre il coinvolgimento delle numerose associazioni del territorio che gravitano attorno al mondo della disabilità per favorire la coesione, l’inclusione e lo scambio di esperienze. Ci sarà anche un momento conviviale con un rinfresco per tutti i partecipanti e i ragazzi riceveranno dei gadget in ricordo della giornata.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

(ITALPRESS).

Al Teatro Toniolo in scena l’Iliade con Alessio Boni e Iaia Forte

0

VENEZIA (ITALPRESS) – Prosegue il cartellone della Stagione di Prosa 2023-24 del Teatro Toniolo, organizzata dal Settore Cultura del Comune di Venezia in collaborazione con il circuito multidisciplinare regionale Arteven. Dal 23 al 28 gennaio calcano la scena del teatro mestrino Alessio Boni e Iaia Forte insieme in un testo potentissimo, “Iliade. Il gioco degli dei”. Due attori conosciutissimi del panorama teatrale italiano che hanno scelto di portare lo spettacolo al Toniolo, palco che entrambi hanno già vissuto con spettacoli sempre molto apprezzati dal pubblico della città metropolitana. “Siamo nella seconda fase della stagione di prosa del Toniolo ed è un orgoglio vedere il teatro sempre colmo di spettatrici e spettatori di tutte le età- afferma la consigliera delegata a “Città di Venezia, cultura: attività teatrali e cinema”, Giorgia Pea- Il cartellone offerto sta riscuotendo un grande afflusso, confermando che il lavoro sulle politiche culturali che l’amministrazione del sindaco Luigi Brugnaro sta portando avanti è stato premiato ancora. Continueremo su questa strada offrendo alla cittadinanza scelte che rispondano alle loro passioni e le arricchiscano con contenuti di spessore, su testi tradizionali ma sempre attuali, interpretati da artisti di calibro straordinario”.

Iliade canta di un mondo in cui l’etica del successo non lascia spazio alla giustizia e gli uomini non decidono nulla, ma sono agiti dagli dèi in una lunga e terribile guerra senza vincitori né vinti. La coscienza e la scelta non sono ancora cose che riguardano gli umani: la civiltà dovrà attendere l’età della Tragedia per conoscere la responsabilità personale e tutto il peso della libertà da quegli dèi che sono causa di tutto ma non hanno colpa di nulla. In quel mondo arcaico dominato dalla forza, dal Fato ineluttabile e da dèi capricciosi non è difficile specchiarci e riconoscere il nostro: le nostre vite dominate dalla paura, dal desiderio di ricchezza, dall’ossessione del nemico, dai giochi di potere e da tutte le forze distruttive che ci sprofondano nell’irrazionale e rendono possibile la guerra. Ci sono tutti i semi del tramonto del nostro Occidente in Iliade che, come accade con la grande poesia, contiene anche il suo opposto: la responsabilità e la libertà di scegliere e di dire no all’orrore. A dieci anni dalla nascita, dopo I Duellanti e Don Chisciotte, il Quadrivio, formato da Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer, riscrive e mette in scena l’Iliade per specchiarsi nei miti più antichi della poesia occidentale e nella guerra di tutte le guerre.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

(ITALPRESS).

Teatro Toniolo, per “I Comici” doppio appuntamento con gli Oblivion

0

VENEZIA (ITALPRESS) – Torna la Stagione “I Comici” del Teatro Toniolo, organizzata dal Settore Cultura del Comune di Venezia con la collaborazione di Dalvivo Eventi, con un doppio appuntamento sabato 20 e domenica 21 gennaio e la stralunata comicità degli Oblivion e il loro Tuttorial, una guida contromano alla contemporaneità. Incantati dal richiamo suadente del Metaverso, gli Oblivion si proiettano nello spazio-tempo dei nostri giorni: dalle tendenze musicali del momento alle serie TV più blasonate fino ad arrivare alla satira di costume, alla politica e all’attualità, tutto finisce nello spietato frullatore oblivionesco, da cui esce una mappa canterina che in poche e semplici note risolve i grandi problemi dell’umanità. Una costante riscrittura delle follie e delle stranezze legate alla civiltà digitale dove ritrovare a sorpresa anche grandi miti del passato in un imprevisto ritorno al futuro.
Dopo aver affrontato i capisaldi della cultura italiana e internazionale finalmente un approfondimento sulla parte di programma che non si riesce mai a studiare: l’oggi! Con il virtuosismo dei loro arrangiamenti, gli effetti sonori più avveniristici e quella innata voglia di distruggere gli schemi, gli Oblivion raccolgono la sfida epocale di guidare spettatrici e spettatori verso una vera e propria trasfigurazione della realtà moderna per renderla meno complessa e ancora più idiota. Un anti musical carbonaro a metà tra avanspettacolo e dj-set.
Tuttorial sarà un vero e proprio strumento di orientamento, una mappa canterina dove in poche e semplici note, i grandi interrogativi umani avranno risposte finalmente alla portata di tutti; chiunque potrà fare successo diventando una star della poesia ermetica, il campione dell’ecologia circolare o un distruttore di famiglie reali. Una vera e propria guida per autostoppisti moderni adatta a tutti: Boomer, Millenials, gen. Z, gen. Alpha, Neanderthal. È finalmente arrivata la risposta alla transizione digitale.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

(ITALPRESS).

Giorno della Memoria, presentato il programma con oltre 60 appuntamenti

0

VENEZIA (ITALPRESS) – Sono oltre 60 gli appuntamenti cittadini organizzati dal Comune di Venezia in occasione del prossimo 27 gennaio, Giorno della Memoria. La presentazione del ricco calendario di eventi, caratterizzato da conferenze, mostre e presentazioni di libri è avvenuta oggi durante una conferenza stampa tenutasi a Ca’ Loredan alla presenza della presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano. “Un’importante occasione di riflessione storica, culturale e morale in difesa della libertà contro ogni violenza e sopraffazione per far partire ancora una volta da Venezia un grande messaggio di fratellanza, rispetto, condivisione e pace”, le parole della presidente. “Un messaggio che in questo particolare momento storico risulta di fondamentale importanza e che ci spinge ad essere ancora più attenti nel custodire, preservare e trasmettere alle nuove generazioni la memoria di quanto accaduto, il suo valore e i suoi insegnamenti come segno di civiltà e imprescindibile responsabilità collettiva. Proprio in questa direzione va anche quest’anno il pregnante coinvolgimento dei giovani e gli studenti delle scuole. In particolare, sono orgogliosa di aver coinvolto quest’anno i rappresentanti della Consulta Provinciale degli Studenti che con entusiasmo e sensibilità hanno raccolto l’invito a essere presenti ai nostri appuntamenti”.

Adempiendo alla legge 211/2000, l’Amministrazione ha quindi presentato un ampio programma di iniziative per ricordare le vittime dell’Olocausto, degli effetti delle leggi razziali e tutti coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere gli ebrei perseguitati e deportati, organizzate con il Coordinamento cittadino per il Giorno della Memoria, che comprende circa ottanta soggetti, tra enti, istituti e associazioni. La cerimonia cittadina del Giorno della Memoria si terrà domenica 21 gennaio alle ore 11 e sarà ospitata al Teatro La Fenice, dove sono previsti gli interventi del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, del sovrintendente del Teatro la Fenice, Fortunato Ortombina e del presidente della Comunità ebraica di Venezia, Dario Calimani. Seguirà il “Concerto per la memoria” con musiche di Schuloff e Ullmann eseguite dal sassofono soprano e sassofono contralto Valentina Renesto, al pianoforte Giuseppe Bruno, dal mezzosoprano Valeria Mela e con voce recitante di Delfo Menicucci. È possibile prenotare i biglietti della cerimonia sul sito www.teatrolafenice.it. L’ingresso è gratuito.

Alla conferenza stampa, tra gli altri, sono intervenuti il rabbino capo della Comunità Ebraica di Venezia, Alberto Sermoneta, il viceprefetto Francesco Martino, il vicepresidente della Comunità ebraica di Venezia, Paolo Navarro Dina, e Petra Schaefer per il Centro Tedeschi di Studi Veneziani. Per l’Amministrazione erano inoltre presenti Marco Borghi, presidente della Municipalità di Venezia, Murano, Burano e il consigliere della Municipalità di Favaro Veneto, Maurizio Gallo. “Anche quest’anno ci troviamo a rinnovare quello che è il significato della memoria dopo aver vissuto un 2023 particolare, che ci fa pensare”, ha dichiarato il rabbino capo. “La nostra generazione è chiamata figli della Shoah. Noi ebrei abbiamo il forte dovere di trasmettere la memoria di quello che è stato alle generazioni future. I viaggi della memoria sono l’antidoto necessario affinché si ricordi quello che è stato, ma non soltanto il 27 gennaio o i giorni prima o dopo, ma affinché si ricordi sempre, in ogni momento della propria vita. Noi non portiamo rancore, ma siamo consapevoli di quanto il ricordo sia fondamentale per la vita dei popoli, che non devono dimenticare la loro storia”.

Gli oltre 60 eventi organizzati, che si terranno in maniera diffusa sul territorio sino all’8 febbraio, sono quasi tutti a ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti. Il primo appuntamento da segnalare, arrivato alla sua 11esima edizione, sarà la posa delle Pietre d’Inciampo, Stolpersteine, che avverrà tra lunedì 15 e martedì 16 gennaio, per un totale di 26 pietre tra Venezia e Mestre. La cerimonia, in memoria dei cittadini veneziani deportati nei campi di sterminio nazisti, avrà inizio lunedì 14 alle ore 10 in Salizada dei Greci, nel sestiere di Castello, alla presenza, tra gli altri, di Gunter Demnig, artista ideatore delle Stolpersteine. Successivamente, alle ore 15, ci si sposterà in via Bembo 1, a Mestre, per proseguire con la deposizione. Infine, il 16 gennaio, alle ore 10, in Campo San Lio, a Venezia, vi sarà la deposizione di ulteriori 9 Pietre d’Inciampo. L’iniziativa è a cura della Presidenza del Consiglio Comunale di Venezia, della Comunità Ebraica di Venezia, del Centro Tedesco di Studi Veneziani, del Consiglio d’Europa Sede Italiana, di Iveser – Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea ed è in collaborazione con Venice e Veritas.

“Il 12 gennaio 2014 abbiamo iniziato a posare le Pietre d’Inciampo a Venezia e quest’anno arriveremo a 185 totali, confermando Venezia la terza città italiana dopo Roma e Milano per numero di pietre d’Inciampo”, ha precisato Marco Borghi, presidente della Municipalità di Venezia, Murano, Burano. “Per il secondo anno di fila, inoltre, poseremo delle pietre anche in terraferma. Ci tengo anche a sottolineare la positiva partecipazione e coinvolgimento di associazioni, istituzioni, cittadini privati che hanno deciso di dedicare una pietra, ovvero di sostenere il suo costo, nonostante non avessero parenti deportati”. Il 25 gennaio, a Palazzo Ca’ Corner, verrà inoltre inaugurata la mostra “1938-1945. La persecuzione degli ebrei in Italia. Documenti per una storia”. Si tratta di un’iniziativa della prefettura di Venezia in collaborazione con il Ministero dell’interno. È stata dedicata una pagina al Giorno della Memoria nel sito del Comune di Venezia, https://www.comune.venezia.it/it/content/giorno-della-memoria, dove si potrà scaricare il programma delle numerose iniziative cittadine, il programma della posa delle Pietre d’Inciampo e consultare il calendario che riporta tutti gli eventi pianificati giorno per giorno.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

(ITALPRESS).

MarcoPolo700, inaugurata a Palazzo Mocenigo la mostra “L’Asse del Tempo”

0

VENEZIA (ITALPRESS) – Con la mostra “L’Asse del tempo. Tessuti per l’abbigliamento in seta di Suzhou” al Museo di Palazzo Mocenigo si sono aperte ufficialmente questa mattina le celebrazioni per i 700 anni della morte di Marco Polo. Alla vernice erano presenti l’assessore comunale alla Promozione del Territorio e Università, Paola Mar, l’assessore comunale all’Urbanistica, Massimiliano De Martin, la rettrice di Ca’ Foscari, Tiziana Lippiello, la responsabile del Museo di Palazzo Mocenigo, Chiara Squarcina, il già sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri e cittadina onoraria di Suzhou, Laura Fincato, il presidente di Wavents srl, Massimo Andreoli, il consigliere culturale dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, Zhang Lingxiao, e il vicesindaco di Suzhou, Zha Yingdong che ha inviato un videomessaggio.

“Si tratta di una mostra che ci permette di rinsaldate i legami con Suzhou e con la Cina – ha esordito l’assessore Mar – grazie alla figura di Marco Polo, quale grande viaggiatore, grande diplomatico e commerciante, ma anche un uomo che ha saputo intercettare e conoscere a fondo una cultura diversa dalla nostra, l’ha saputa amare e diffondere in patria e nel mondo. Una personalità sempre attuale e contemporanea, un esempio per tutti i veneziani e non solo: quello che siamo oggi lo dobbiamo anche a Marco Polo, ai suoi viaggi, alle sue esperienze”. La mostra, che rimarrà aperta fino al 29 febbraio, fa parte di un più ampio progetto che ricorda e rinnova il legame storico tra le due città d’acqua Venezia e Suzhou, ufficialmente gemellate dal 1980 e che sorgono alle estremità della Via della Seta.

Per entrambe le città è forte il legame con la figura di Marco Polo che, durante il suo lungo viaggio in Oriente come incaricato del Kublai Khan, restò ammaliato da Suzhou e dalle sue sete. La seta è appunto la protagonista dell’esposizione di una ventina di abiti, creazioni originali, tessuti e fedeli repliche di antichi abiti provenienti dal Museo della Seta di Suzhou, centro per la ricerca, la tutela, la conservazione e la protezione della millenaria tecnica di tessitura che rese celebre la seta della regione dello Jiangnan. Creazioni come il broccato della dinastia Song, il lampasso, il Kesi, tappezzerie in seta, o il tipico ricamo di Suzhou conosciuto come pattern velvet, qui in mostra con preziosi esemplari, ancor oggi sono esempi del patrimonio culturale immateriale della Cina. “Sono creazioni che oggi – ha spiegato Squarcina – come al tempo del viaggiatore veneziano, suscitano stupore e meraviglia per la loro raffinatezza e preziosità. Un valore non solo estetico ed esecutivo ma anche una testimonianza dello scambio culturale, in un’ottica di collaborazione che, oggi come ieri, si traduce in inclusione, divulgazione e dialogo tra le istituzioni. Un lavoro congiunto tra tutti i componenti del comitato per le celebrazioni, che sottolinea il pregio inestimabile di questo omaggio alla figura di Marco Polo”.

Il dialogo con gli spazi del Museo, Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo che ospita le collezioni tessili e di abiti antichi dei Musei Civici, è l’occasione anche per comparare da un punto di vista estetico e manifatturiero lo stile dell’abbigliamento durante la Repubblica Serenissima con quello delle principali dinastie regnanti nell’antico impero cinese. La mostra è curata, oltre che da Squarcina, Andreoli e Fincato, dal direttore del Museo della Seta di Suzhou, Qian Zhaoyue, dal consulente del Museo della Seta di Suzhou, Liu Xu Dong. Il progetto è promosso dal Comune di Venezia, Fondazione Musei Civici di Venezia, Museo della Seta di Suzhou, Ufficio Affari esteri del Governo Popolare Municipale di Suzhou, Istituto Confucio presso l’Università Ca’ Foscari Venezia, Ufficio Municipale di Suzhou per la Cultura, la Radio, la Televisione e il Turismo, Radio e Televisione Media Group di Suzhou.
“Nessuna città nel corso degli anni – ha concluso Fincato – ha saputo mantenere relazioni vere, concrete, improntate sull’amicizia, basate sul rispetto delle diversità con la città di Suzhou. Questo primo appuntamento delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Marco Polo non a caso riguarda la seta, perché essa rappresenta la grande cultura cinese e la grande maestria del suoi artigiani. E il dono che ci è stato fatto da Suzhou, che ci ha prestato questi abiti per la mostra, è un segno di rispetto e di volontà di continuare i rapporti di amicizia che fin’ora ci hanno legato e onorato”.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

(ITALPRESS).

Via alle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Marco Polo

0

VENEZIA (ITALPRESS) – Venezia dà avvio alle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Marco Polo, avvenuta nel 1324. E lo fa con un primo calendario di iniziative importanti organizzate dal Comune di Venezia, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e la Fondazione Musei Civici di Venezia, ma anche a tantissime realtà associative della città, nazionali ed internazionali. Saranno occasioni per dare lustro alla memoria del veneziano, riconosciuto di aver scritto “il primo attendibile e completo resoconto dell’Oriente e il primo contributo alla reciproca conoscenza tra Asia ed Europa”. A supporto delle celebrazioni, lo scorso 29 dicembre è stato riconosciuto con decreto del Ministero della Cultura a firma di Gennaro Sangiuliano, su istanza del Comune e dell’Ateneo veneziano, il Comitato Nazionale per le celebrazioni, che vede come proponente il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e come presidente del Comitato Scientifico e Coordinatrice dei progetti la rettrice Tiziana Lippiello. Tante le iniziative pubbliche di carattere scientifico, espositivo, letterario, culturale, che si potranno seguire consultando il sito web dedicato leviedimarcopolo.it e attraverso i canali social di Venezia Serenissima (Facebook, Instagram, X, TikTok e Threads). Le celebrazioni (e con esse il Comitato) hanno una durata triennale, sono quindi previste iniziative anche nel 2025 e nel 2026.
“Marco Polo è conosciuto per aver scoperto l’Oriente lontano. La sua storia di grande viaggiatore è una storia che via mare e via terra ha dato origine al legame con quelle culture e popolazioni lontane – spiega il sindaco di Venezia e presidente del Comitato promotore Luigi Brugnaro – La riscoperta della sua figura evoca temi di grande attualità: come dialogare con altre culture senza rinunciare alla propria identità? Come regolare i rapporti tra i popoli e le città? Come trasmettere il saper fare e l’operosità? Le terre ed i mari che ha visitato nel suo viaggio lungo più di vent’anni, spesso ora sono aree critiche dal punto di vista diplomatico. Grazie anche al ricordo di Marco Polo, Venezia vuole dare ancora una volta un messaggio di speranza, di pace e di fratellanza. Per questo siamo aperti a ricevere nuove proposte’.
Alla conferenza stampa è intervenuto anche l’assessore alla Cultura della Regione Veneto, Cristiano Corazzari, che ha assicurato il sostegno, la vicinanza e la collaborazione dell’Ente perché si tratta di un progetto che richiama la storia di Venezia ed il suo essere città cosmopolita, luogo di incontro dove costruire relazioni.
Fondazione Musei Civici prende parte alle celebrazioni per Marco Polo nell’anno in cui ricorrono i 700 anni dalla morte con mostre, masterclass, incontri e momenti dedicati al pubblico dei più giovani e alle scuole. Evento di punta delle celebrazioni è la mostra ospitata a Palazzo Ducale dal 6 aprile al 29 settembre 2024, I mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano nel Duecento. Un viaggio nel viaggio: tra le sale di Palazzo Ducale, con oltre 300 opere provenienti dalle collezioni veneziane, dalle maggiori e più importanti istituzioni italiane ed europee, fino a prestiti dei musei dell’Armenia, Cina, Qatar e Canada. Opere d’arte, reperti, manufatti e incursioni nell’opera letteraria del mercante veneziano per ripercorrere la geografia fisica, politica e umana dei suoi incontri in Asia, al centro de Il Milione, con un’approfondimento dedicato proprio alla fortuna mondiale della sua opera letteraria tra Ottocento e Novecento, fino alle suggestioni della figura del mercante e della sua avventura nell’arte contemporanea. Un’esposizione preziosa, per ricordare il valore di inclusività culturale del viaggio, l’apertura, la curiosità verso la conoscenza e verso ciò che è altro da noi, di grande rilevanza ancora ai giorni nostri.
Il primo appuntamento in ordine di tempo è al Museo di Palazzo Mocenigo, che apre al pubblico dall’11 gennaio con “L’Asse del Tempo: Tessuti per l’Abbigliamento in Seta di Suzhou”: creazioni originali, tessuti e repliche di antichi abiti per raccontare la millenaria tecnica che ha reso celebre la seta della regione dello Jiangnan, ammirata e menzionata da Polo. Sempre Palazzo Mocenigo ospiterà dal 29 aprile al 30 settembre una selezione di abiti di scena e bozzetti, protagonisti dell’indimenticabile produzione RAI internazionale, lo sceneggiato Marco Polo del 1982, che vide compartecipazioni internazionali, tra cui la stessa Cina. Atteso per ottobre il consueto appuntamento con l’arte calligrafica, con le masterclass e la mostra nella Sala delle Quattro Porte del Museo Correr “Viaggio attraverso le scritture: le culture calligrafiche incontrate da Marco Polo.
Con il suggestivo titolo “Ad Oriente. Il mirabolante viaggio di Marco Polo”, dal 27 gennaio al 13 febbraio anche il Carnevale di Venezia 2024 celebrerà uno dei suoi più grandi viaggiatori, portando nelle calli, nei campi e nelle piazze della Città il tema del viaggio, della scoperta e dell’incontro con mondi prima solo immaginati, ma anche il viaggio inteso come un percorso alla ricerca di se stessi. Un fantastico viaggio verso l’immaginazione che volgerà lo sguardo “ad Oriente” sulle tracce del percorso che l’allora giovane Marco intraprese alla scoperta di nuove meraviglie.
Sin da questa settimana si entra nel vivo degli appuntamenti dedicati alla figura di Marco Polo: giovedì 11 gennaio, nell’Aula Magna “Silvio Trentin” dell’Università Ca’ Foscari, si terrà infatti la conferenza “Rapporti culturali Italia-Cina nell’anno delle celebrazioni di Marco Polo”, che vedrà l’intervento di S.E. Massimo Ambrosetti, Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese. Tra i primi appuntamenti del ricco calendario anche la due giorni di convegno dal titolo “La Venezia di Marco Polo. Il Codice Diplomatico Poliano (1288-1380)”, in programma per giovedì 25 e venerdì 26 gennaio e organizzata dall’ Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. “Raccontare oggi Marco Polo permette di capire come le relazioni fra diverse società, culture e come le rotte verso l’Oriente, non abbiano smarrito importanza e attualità – commenta Mariacristina Gribaudi, presidente di Muve – Per i nostri Musei è un’occasione preziosa per raccontarsi con diverse iniziative, ponendo in dialogo le straordinarie collezioni civiche con prestiti eccellenti, provenienti dalle maggiori istituzioni europee e asiatiche, come nella grande mostra in programma a Palazzo Ducale: un esempio eccezionale di come un’esposizione e le celebrazioni di un centenario siano momenti indispensabili di confronto e diplomazia culturale”.
“Tutto questo è reso possibile dagli sforzi del Comitato Nazionale guidato dal Sindaco e dal Comune di Venezia che, con questa iniziativa, rinnova l’impegno e l’investimento nella cultura come primo e principale veicolo di dialogo. Anche se oggi ogni parte del mondo è facilmente raggiungibile, l’incontro con ciò che è altro da noi può e deve destare ancora stupore e meraviglia, come fu per Marco Polo. Ricordare il suo viaggio nelle mostre e con le iniziative proposte da MUVE è un invito alla scoperta, alla conoscenza, alla comprensione”.
Tanti anche gli eventi del calendario cafoscarino che diventano un momento di riflessione sulla vita e l’opera di Marco Polo in un intenso programma scientifico e culturale: il Ca’ Foscari Short Film Festival, Incroci di Civiltà Festival internazionale di Letteratura a Venezia, Teatro Ca’ Foscari, un Convegno Internazionale di studi filologici e storico-culturali su Marco Polo per fare il punto sullo stato degli studi filologici e storico-culturali su Marco Polo, sul libro poliano e su temi connessi. L’Archivio Scritture e Scrittrici Migranti proporrà un’esposizione del lavoro effettuato dalle donne che risiedono presso la Casa Circondariale Femminile della Giudecca. Con gli scarti della seta, gentilmente offerti dalla Tessitura Luigi Bevilacqua, verranno prodotti dei quaderni con frasi su Marco Polo. Il progetto verrà presentato l’8 marzo a Ca’ Foscari.
A Ca’ Foscari Esposizioni, nella sede centrale dell’Ateneo, nel mese di aprile si terrà un’esposizione di reperti provenienti dalla collezione dei musei dell’Uzbekistan, incluso il Museo statale d’arte del Karakalpakstan I. V. Savitsky. Da un’idea di Fondazione Venezia 2002, inoltre, si svilupperà la mostra “Gli abiti di Marco Polo e gli abiti tradizionali in seta di Suzhou – Esposizione di abiti tradizionali e storici delle due città di Marco Polo: Suzhou e Venezia”, un’occasione di confronto e di dialogo tra due culture geograficamente distanti, ma accomunate dalla sapiente e preziosa arte della produzione tessile.
“Queste celebrazioni sono un’occasione per riscoprire la figura storica di Marco Polo al di là degli aspetti leggendari per i quali è universalmente noto; egli è stato un grande ‘ambasciatore’ dell’Italia e della Repubblica di Venezia, ha ricoperto un ruolo significativo in Asia dove è molto conosciuto, più che nel nostro Paese. Quest’anno avremo quindi modo di raccontare la storia di questo mercante e il significato che la sua vita e la sua straordinaria esperienza hanno avuto, quale ponte fra l’Europa e l’Asia. Mi auguro che queste celebrazioni siano anche l’occasione per rinsaldare le relazioni culturali fra queste due parti del mondo” spiega Tiziana Lippiello, rettrice dell’Università Ca’ Foscari. “Alle celebrazioni di Marco Polo prendono parte numerose istituzioni, veneziane, italiane e internazionali, che hanno aderito con grande entusiasmo e partecipazione e che per questo desidero ringraziare insieme al Ministero della Cultura che ha sostenuto fortemente il progetto. Sono orgogliosa inoltre del ruolo di Ca’ Foscari in questo progetto: l’eccezionale connubio di competenze storiche, filologiche e linguistiche sui Paesi visitati da Marco Polo e l’importante tradizione di studi su questa figura rende il nostro Ateneo unico sul piano internazionale” conclude Lippiello. Numerose sono le iniziative in programma: quelle di carattere scientifico che esploreranno in profondità lo studio accademico e di alta divulgazione internazionale della figura di Marco Polo, altre attività di tipo espositivo che prevedono diversi eventi focalizzati su Venezia e la rappresentazione del mondo asiatico proposta dal libro poliano grazie alle ricche dotazioni delle istituzioni e le loro reti di rapporti con prestiti e con l’utilizzo del digitale. Particolare attenzione sarà dedicata anche alle giovani generazioni, anche transnazionali, come il progetto “Alfabeto Marco Polo” che coinvolgerà 1000 piccoli studenti veneziani e turchi all’insegna della pace”.
“Da veneziana è stato per me un onore diventare nel 2012 cittadina onoraria della città gemellata di Suzhou, che Marco Polo descrive ne il Milione come ‘Sugiu nobilissima e grande città… hanno seta in grandissima quantità, facendo molti tessuti… son esperti mercanti, uomini di sottile intendimento…e ci sono 6000 ponti di pietra” – spiega Laura Fincato, già sottosegretaria agli Esteri – Ecco che apriamo le celebrazioni del 700esimo anniversario della morte del veneziano Marco Polo con una mostra di abiti e di tessuti di seta che trova nel museo in palazzo Mocenigo la sua splendida sede, abiti e tessuti che da Suzhou giungono come segno di amicizia. L’Asse del Tempo, titolo di questa esposizione, indica appunto che nel tempo si sono mantenuti e sviluppati i rapporti tra queste due ‘ mie’ città. Ringrazio il Sindaco Luigi Brugnaro per l’opportunità di poter fornire un contributo allo sviluppo di relazioni tra le due città, relazioni improntate al rispetto, alla reciproca comprensione e alla amicizia che, nel nome di Marco Polo, troveranno realizzazione”.
Le azioni sul piano locale, che comprendono letture pubbliche itinerari in città e cicli di conferenze per i cittadini puntano a mediare le complesse conoscenze della figura di un uomo del Medioevo e delle conseguenze del suo viaggio sull’apparato cognitivo dell’uomo occidentale. Verranno attivate e realizzate azioni teatrali e multimediali con laboratori sulla ricezione del mito poliano nei media novecenteschi: opera lirica, fumetti, riduzioni cinematografiche e televisive e workshop creativi a tema per gli studenti delle scuole primaria e secondaria di Venezia in collaborazione con Ufficio scolastico regionale del Veneto. Per il pubblico internazionale sono previste iniziative in collaborazione con la Rai per la trasmissione degli sceneggiati storici su Marco Polo. L’elenco delle iniziative potrà arricchirsi di nuove proposte: sul sito ufficiale www.leviedimarcopolo.it, tradotto anche in inglese e cinese, c’è una sezione dedicata attraverso la quale i soggetti pubblici e privati che a vario titolo intrattengono un legame storico con Marco Polo, e che siano interessati a proporre iniziative da inserire nel calendario delle manifestazioni, possono inviare il proprio progetto. Quanto proposto, verificato dal Comitato Scientifico, potrà esser parte di un calendario unico che sarà strumento di promozione delle iniziative e piattaforma di comunicazione indirizzata ad un pubblico internazionale, il più ampio possibile.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

(ITALPRESS).

Comune di Venezia su Facebook

Comune di Venezia su Twitter

Comune di Venezia su Youtube