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Al via il 20 ottobre a Mestre “Via Piave in Festa Winter Edition”

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VENEZIA (ITALPRESS) – Torna Via Piave in Festa in versione autunnale e invernale. Tre gli appuntamenti domenicali, all’interno della rassegna Le Città in Festa, che animeranno via Piave dai giardini fino alla rotonda dei Papaveri, il 20 ottobre, il 17 novembre e il 22 dicembre. La manifestazione è stata presentata questa mattina con una conferenza stampa che si è svolta in Villa Querini a Mestre, alla quale sono intervenuti gli assessori comunali al Commercio, Sebastiano Costalonga, e alla Sicurezza, Elisabetta Pesce, il presidente della Municipalità di Mestre Carpenedo, Raffaele Pasqualetto, l’amministratore unico di Vela, Piero Rosa Salva, il direttore operativo di Vela, Fabrizio D’Oria, il presidente del Gruppo organizzato indipendente ambulanti (Goia), Gilberto Marcolin.
“Via Piave in Festa Winter edition”, a cominciare da domenica 20 ottobre dalle ore 10 alle 20, sarà una nuova occasione per i cittadini per vivere l’esperienza di una ricca proposta gastronomica, artigianale e commerciale, dove i visitatori potranno gustare le eccellenze e le specialità culinarie del territorio veneziano e fare acquisti nei negozi (che rimarranno aperti per l’occasione) e nelle oltre 30 bancarelle. Durante la mattinata i visitatori saranno intrattenuti dalle tante associazioni del territorio che proporranno dimostrazioni sportive e laboratori per bambini. Nel pomeriggio sarà dato spazio ad artisti di strada, giocolerie, bolle di sapone, spettacoli dal vivo e naturalmente musica e dj set. Per tutta la giornata funzioneranno anche aree giochi, street food e un percorso espositivo.

Soddisfazione è stata espressa dagli assessori Costalonga e Pesce per una manifestazione che torna dopo la sperimentazione estiva ma destinata a trasformarsi in un appuntamento fisso: “Visto il successo di ‘Via Piave in Festa’ versione estiva – ha esordito Costalonga – ci siamo nuovamente riuniti attorno a un tavolo e abbiamo messo in campo le forze dell’Amministrazione comunale, di Vela, degli operatori economici e delle associazioni per dare una veste più legata alla stagione invernale a questo importante appuntamento mestrino. Dopo gli appuntamenti del 2024 non escludo che nel 2025 le giornate di festa in via Piave verranno cadenzate circa una volta al mese”. “In primo piano l’aspetto della sicurezza – ha precisato l’assessore Pesce – grazie anche alla presenza degli agenti di Polizia locale impegnati nei controlli stradali e nella gestione dell’ordine pubblico. Ma ovviamente è l’iniziativa stessa che, fungendo da presidio sul territorio, terrà lontano chi, in via Piave, viene purtroppo per delinquere. La presenza degli ambulanti, delle tante attrazioni, dei negozi e degli esercenti aperti e soprattutto della cittadinanza trasformerà, come è già successo, questa via in un luogo sicuro e piacevole da vivere per i cittadini di tutte le età”.

Durante ognuna delle tre domeniche ci saranno delle modifiche alla viabilità con la chiusura alle auto di via Piave a partire dalle ore 8.30, per permettere agli ambulanti di allestire le proprie postazioni. Per i residenti di via Felisati sarà possibile accedere alle abitazioni tramite via Carducci e uscire da via Sernaglia. Sarà inoltre possibile parcheggiare in vari punti e sarà allestito uno speciale parcheggio dedicato in via Dante, con 180 posti auto (vedi mappa). Inoltre domenica 22 dicembre, in occasione del Natale, la festa e la zona pedonale si estenderà a via Carducci per unire così via Piave a Piazza Ferretto ed offrire maggiori possibilità a cittadini e visitatori di fare acquisti.
“Rispetto all’estate abbiamo voluto spostarci dal sabato alla domenica – ha aggiunto il presidente Pasqualetto – ed estendere la manifestazione a tutta la giornata per offrire un’opportunità di svago anche a chi esce la mattina, magari per una passeggiata o per la messa. Inoltre, a quelli già presenti, si affiancheranno nuovi operatori economici, attirati dal successo registrato in estate”. “‘Via Piave in Festa’ – ha concluso Rosa Salva – rappresenta un presidio, voluto dall’Amministrazione comunale, per permettere la fruizione di questa porzione di città con momenti di serenità per la cittadinanza. Vela, in qualità di braccio operativo del Comune, si adopera affinché le indicazioni ricevute si svolgano nel migliore dei modi, trovando così un riscontro di gradimento negli utenti finali”.

foto: ufficio stampa Comune di Venezia

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Al via la seconda edizione di “Murano illumina il mondo”

VENEZIA (ITALPRESS) – Il vetro di Murano torna a illuminare il salotto più bello del mondo, Piazza San Marco a Venezia, con la seconda edizione di Murano Illumina il Mondo, il progetto promosso da The Venice Glass Week e Comune di Venezia che quest’anno vede la straordinaria partecipazione di undici artisti e architetti internazionali dal calibro di Joseph Kosuth, Philippe Starck e Kengo Kuma, a cui è stato chiesto di reinterpretare un oggetto di uso quotidiano, il lampadario, utilizzando tecniche vetrarie antiche e moderne. Tutti gli artisti coinvolti hanno accettato l’invito a mettersi alla prova con il vetro artistico di Murano realizzando, insieme ai sapienti maestri muranesi, progetti originali e affascinanti, a dimostrazione del sodalizio vincente tra vetro e arte contemporanea. Per tutto il periodo invernale, da fine novembre a fine febbraio, sarà quindi possibile ammirare undici splendidi chandeliers che si accenderanno al calar della sera, frutto della collaborazione con undici tra le più prestigiose fornaci muranesi, che hanno messo a disposizione gratuitamente per la città le loro competenze tra tradizione e sperimentazione.
Gli artisti e i designer – che sono stati selezionati da un Comitato Scientifico composto da Rosa Barovier Mentasti, storica del vetro, David Landau, Trustee di Pentagram Stiftung, Chiara Squarcina, dirigente Area Attività Museali della Fondazione Musei Civici di Venezia e i curatori Mario Codognato e Alma Zevi – hanno aderito al progetto Murano Illumina Il Mondo condividendo l’obiettivo di dare visibilità all’isola di Murano non solo come industria artigianale, ma anche come centro internazionale di sperimentazione e collaborazione. “Le tradizioni secolari di Venezia prendono forma nella prestigiosa cornice di Piazza San Marco grazie all’incontro tra l’antica arte del vetro di Murano e la maestria di undici artisti di fama internazionale che hanno scelto di celebrare la Serenissima realizzando undici nuovi lampadari. Pezzi unici e pregiati della seconda edizione di Murano illumina il Mondo, che abbiamo deciso di riproporre dopo il grandissimo successo dell’anno scorso – dichiara il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro – Sarà una grande mostra a cielo aperto, nel cuore della città, che farà scoprire ai cittadini e ai visitatori l’eccellenza dei maestri vetrai in un crocevia tra ricerca, qualità e innovazione”.
Gli artisti e gli architetti che hanno aderito al progetto sono: Kimiko Yoshida, Marina e Susanna Sent, Emmanuel Babled, Hans Weigand, Joseph Kosuth, Philippe Starck, Deborah Czeresko, Fiedler O’Mastrangelo, Kengo Kuma, Arturo Tedeschi – Nicola Moretti – Matteo Silverio a cui si aggiungono gli alunni della Scuola Abate Zanetti di Murano. Le fornaci che hanno prodotti i lampadari sono: Gianni Seguso, Marina e Susanna Sent, NasonMoretti, Berengo Studio, AAV Barbini Specchi Veneziani, Aristide Najean, Massimiliano Schiavon, Giorgio Giuman, Salviati, Vetrate Artistiche Murano e Scuola Abate Zanetti. Il coordinamento della produzione e in particolare il rapporto tra artisti e fornaci è stato affidato a Giordana Naccari. Ognuno degli undici lampadari è stato disegnato, progettato e realizzato appositamente per Murano Illumina il Mondo rispettando specifici parametri di dimensione, peso e caratteristiche strutturali per garantire il totale rispetto del delicato luogo in cui vengono installati. Il Comitato Organizzatore di The Venice Glass Week è composto da: Comune di Venezia, Fondazione Musei Civici di Venezia, Le Stanze del Vetro – Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e Consorzio Promovetro Murano.

– Foto ufficio stampa Comune Venezia –

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L’assessore Besio in visita all’Istituto Comprensivo Franca Ongaro

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VENEZIA (ITALPRESS) – Un sopralluogo nelle classi “ritrovate”. Avevano rischiato la chiusura ma la campanella è suonata anche quest’anno per la classe prima della primaria Parmeggiani al Lido e per le classi singole alla primaria Zendrini a Pellestrina, dove si rischiava la pluriclasse. Mercoledì 9 ottobre l’Ufficio scolastico regionale, con il direttore Marco Bussetti, e il Comune di Venezia, con l’assessore alle Politiche educative Laura Besio e il consigliere delegato ai Rapporti con le Isole Alessandro Scarpa Marta hanno fatto visita alla Scuola primaria Zendrini dell’Istituto comprensivo Franca Ongaro di Pellestrina.

Un sopralluogo per toccare con mano i risultati raggiunti e al contempo un incontro che è stata occasione per confermare il buon dialogo tra scuola, famiglie, istituzioni e uffici scolastici, sia della Regione che territoriale. “Pellestrina è nel cuore di questa Amministrazione, testimonianza ne è il racconto che facciamo di lei e delle altre isole quando ne difendiamo la specificità e la necessità di proteggerla, anche scolasticamente parlando – ha spiegato l’assessore Besio – Abbiamo oggi un alleato nell’Ufficio scolastico che in più occasioni, come quella di quest’anno, ha dimostrato di saper ascoltare, valutare e, nel quadro generale delle risorse a disposizione, valorizzare. Grazie a tutti, a partire dai genitori”.

Ad accogliere la “delegazione istituzionale” e a fare gli onori di casa il dirigente scolastico reggente Marco Vianello e parte del Consiglio di istituto, con alcuni genitori. Presente anche la consigliera di Municipalità del Lido, rappresentante per il territorio di Pellestrina, Antonietta Busetto. Il consigliere comunale delegato ai Rapporti con le isole, Alessandro Scarpa Marta, ha sottolineato l’importanza del riconoscimento della ‘specificità’ delle scuole di Pellestrina: “Quella della scuola nelle isole è una tematica portata avanti da diversi anni, con incontri svolti in Comune assieme all’assessore Besio, per dare la massima disponibilità e permettere agli alunni di avere un ambiente sano e confortevole e soprattutto di mantenere tutte le classi, anche nel caso di un calo di iscritti, senza ulteriori accorpamenti. Il problema è molto sentito dai genitori e dalle famiglie e grazie al lavoro svolto si è riusciti a mantenere anche quest’anno tutte le classi della scuola Zendrini di Pellestrina”.

Dopo una visita alla materna e alla primaria, i genitori e il personale scolastico hanno omaggiato gli amministratori di una pubblicazione sulla storia della Scuola elementare Bernardino Zendrini, che raccoglie numerosi registri scolastici risalenti al periodo tra gli anni precedenti e immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, con foto delle classi, episodi significativi della vita scolastica e informazioni storiche anche sulla vita sociale, culturale e economica dell’isola di Pellestrina all’epoca.

foto: ufficio stampa Comune di Venezia

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Consegnati oltre mille diplomi di laurea agli studenti di Ca’ Foscari in Piazza San Marco

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VENEZIA (ITALPRESS) – Si è svolta questa mattina, in piazza San Marco, la consegna dei diplomi di laurea ad oltre mille studenti di Ca’ Foscari. Ad aprire la cerimonia è stata la rettrice Tiziana Lippiello che ha accolto le neo dottoresse e i neo dottori sul palco per la proclamazione. A portare le congratulazioni dell’Amministrazione è stato il consigliere con delega “Città di Venezia, cultura: progetto futuro” Stefano Zecchi: “Ca’ Foscari è una celebre università di cui bisogna essere orgogliosi – ha detto rivolgendosi alle studentesse e agli studenti – Stiamo vivendo un momento storico particolare, ma la cultura e lo studio ci consentono di andare avanti e superare le difficoltà che incontrerete nella vita. Focalizzatevi sulle vostre passioni e sui vostri sogni, trasformandoli con umiltà in idee e poi in realtà. Fondamentale è il rispetto per il prossimo, la cosa più difficile da imparare e insegnare è quella di ragionare con la propria testa per essere liberi”. La cerimonia di proclamazione dei laureati della sessione estiva 2023/2024 si è chiusa con il tradizionale lancio del tocco.

foto: ufficio stampa Comune di Venezia

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Il settore Cultura celebra i 100 anni dalla morte di Franz Kafka

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VENEZIA (ITALPRESS) – Il 2024 segna i cento anni dalla morte di Franz Kafka. Il grande scrittore di Praga ha inciso profondamente nella letteratura mondiale, muovendosi dentro spazi angusti, realtà mutevoli, stati dell’animo messi sulla carta come edifici labirintici e quasi inarrivabili.
La sua vita breve (poco più di quarant’anni) ha attraversato anni cruciali tra Otto e Novecento e ha messo in luce una capacità rara di raccontare e affrontare le profondità dell’animo, privato e collettivo.
Dal 15 ottobre al 30 novembre il Centro Candiani, la Casa del Cinema, il Teatro Toniolo e il Teatrino Groggia diventano i luoghi in cui incontrare il pensiero dell’autore polacco, per un focus ad amplio raggio che punta ad analizzare non solo l’opera letteraria, ma anche la produzione cinematografica da essa derivata.
Un omaggio alle sue narrazioni, fortemente visive (da La metamorfosi a Il processo, passando per racconti ed epistolari come le Lettere al padre) sta infatti anche nel territorio della settima arte, con quel Processo messo in scena da Orson Welles nel 1962, capace di restituire l’atmosfera cupa ed espressionista di una delle più grandi narrazioni sul potere.
“L’amministrazione del sindaco Luigi Brugnaro partecipa alle celebrazioni di questo importante centenario con una selezione di eventi dedicati al grande scrittore, e lo fa aprendo le porte di tutti i nostri spazi culturali che sono diventati ormai un punto di riferimento per i nostri cittadini – spiega la consigliera delegata “Città di Venezia, cultura: attività teatrali e cinema”, Giorgia Pea- per l’occasione sono stati organizzati incontri, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche con un approccio integrato e multidisciplinare per valorizzare uno degli scrittori più importanti del novecento. Appuntamenti che condurranno gli spettatori in un percorso che, esplorando la vita e la produzione artistica di Kafka, metterà in luce la modernità della sua opera”.
Il Centro Candiani e la Casa del Cinema propongono la proiezione del capolavoro di Wells, rispettivamente il 15 ottobre a Mestre e il 16 ottobre a Venezia. Il Centro Candiani ospita inoltre in Auditorium due spettacoli teatrali: domenica 20 ottobre la lettura scenica di Francesco Montanari La metamorfosi di F. Kafka e venerdì 8 novembre lo spettacolo di Attori per caso dedicato all’opera Lettere a Milena.
Martedì 19 novembre, infine, l’ultimo appuntamento al Centro è con l’incontro L’universo inquieto di Kafka a cura di Franco Fusaro e Lucia Lombardo. Il Teatrino Groggia omaggia lo scrittore con un Laboratorio teatrale rivolto all’infanzia e due spettacoli teatrali.
Sabato 16 novembre il fil rouge tematico del workshop per bambini dai 7 agli 11 anni e famiglie, condotto da Pierre Campagnoli e innescato in particolare dal romanzo Il Castello, indaga la relazione tra bambino e adulto rispetto alla complessità labirintica del mondo che viviamo, in un’atmosfera leggera, giocosa e fortemente comica.
Domenica 17 novembre il palco è tutto per la performance comica Kafkamorto della compagnia Baladam b-side, dedicata a un pubblico di giovani adulti. I due performer, in dialogo tra loro e con il pubblico, esplorano ironicamente l’immaginario kafkiano proponendo dialoghi surreali e frammentatissimi, attualizzando i contenuti di riferimento e de-costruendo la nostra realtà attraverso il linguaggio.
Conclude infine la proposta, sabato 30 novembre, lo spettacolo per tutti Circo Kafka di Roberto Abbiati in cui lo spazio scenico si tramuta in un surrogato di circo: è il dramma di K, o forse la commedia di K… al pubblico scoprirlo. Gli appuntamenti al Teatrino Groggia sono cofinanziati dall’Unione europea – Fondo Sociale Europeo Plus, nell’ambito del Programma Nazionale PN Metro Plus e Città medie Sud 2021-2027.
Chiude idealmente la rassegna dedicata all’autore polacco il Teatro Toniolo con lo spettacolo Racconti disumani di Alessandro Gassman con Giorgio Pasotti.
Due straordinari artisti si misurano con le parole di Franz Kafka in due storie per parlare, Pasotti interpretando e Gassmann dirigendo, agli uomini degli uomini.
Una relazione accademica e La tana sono i racconti di Kafka da cui è tratta la sceneggiatura, due storie di animali, sembrerebbero, una che mette a nudo la superficialità di un modo di essere attraverso comportamenti stereotipati e facili, l’altra che racconta quel bisogno di costruirsi il riparo perfetto che ci metta al sicuro da ogni esterno. Lo spettacolo, inserito nel cartellone della Stagione di Prosa 2024.25 organizzata in collaborazione con Arteven circuito multidisciplinare regionale, va in scena dal 22 al 24 novembre. Il 22 novembre inoltre una replica speciale è dedicata al matinée per le scuole.

– Foto: ufficio stampa Comune di Venezia –

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Al via la 12^ edizione di “Dritti sui Diritti – nuove generazioni. Siamo tutti coinvolti”

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VENEZIA (ITALPRESS) – L’Assessorato alla Coesione sociale del Comune di Venezia propone anche per il 2024 la manifestazione “Diritti sui Diritti – nuove generazioni. Siamo tutti coinvolti”, giunta quest’anno alla sua dodicesima edizione. Diritti sui Diritti, come da tradizione, vuole porre l’attenzione su come la comunità educante può garantire ai più piccoli il rispetto dei loro diritti fondamentali, così come sancito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo del 1989. Per la dodicesima edizione della manifestazione si è scelto di riflettere sul tema dell’errore e del riflesso che nelle nuove generazioni può avere la possibilità di non essere sempre performanti con il timore del fallimento. l’obiettivo primario è quello di promuovere incontri e confronti che facilitino conoscenze e prossimità e che favoriscano l’esercizio dei propri diritti attraverso il confronto e l’uso di diversi linguaggi.
(ITALPRESS) – (SEGUE).

A presentare la nuova edizione, questa mattina in conferenza stampa alla Biblioteca Vez di Mestre, è stato l’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini, insieme a Danilo Corrà, direttore dell’Area Coesione sociale ed Elisabetta Baroni, funzionaria dei Servizi sociali del Comune di Venezia. “Tutta la comunità educante è chiamata a condividere e collaborare per costruire una società in grado di sostenere la crescita di bambini e ragazzi, nonostante i complessi cambiamenti sociali e culturali che stiamo attraversando in questi anni”. Questo il commento dell’assessore Venturini all’inizio della conferenza che ha sottolineato come il mese di ottobre sia dedicato allo sviluppo delle tematiche inerenti ai diritti dell’infanzia, invece per quanto riguarda il mese di maggio si porrà particolare attenzione ai temi inerenti l’affido e alla promozione della solidarietà familiare.
“Anche quest’anno – ha dichiarato Venturini – il programma della manifestazione sarà particolarmente significativo. Il nostro Comune è tra quelli che investe maggiori risorse nel sociale e in particolare, come in questo caso, sull’area infanzia e adolescenza. Attraverso il confronto e l’uso di diversi linguaggi si vuole focalizzare l’attenzione sul tema della responsabilità educativa affinché tutti possano diventare promotori delle risposte ai bisogni dei bambini e dei ragazzi della propria comunità. Dobbiamo tutti interrogarci su come potenziare gli interventi a favore dell’infanzia e dell’adolescenza”.
“La manifestazione – ha commentato Elisabetta Baroni – è stata realizzata in un’ottica di sussidiarietà orizzontale con soggetti del pubblico, dell’associazionismo, del terzo settore, del privato sociale compresi i singoli cittadini, che attraverso la creazione di una rete operativa di più di 60 soggetti, hanno progettato circa 45 eventi in diversi luoghi della città di terra e di acqua. Per noi diventa fondamentale responsabilizzare la cittadinanza al tema dell’accoglienza, dell’affido e dell’ospitalità familiare. Tutti gli eventi che proponiamo sono importanti e seguiti da soggetti che da anni collaborano con il nostro servizio”.
Con l’occasione, sono stati presentati alcuni numeri inerenti al Servizio Infanzia e Adolescenza che si occupa di progetti sociali ed educativi a favore di minori di età compresa tra i 0 e i 18 anni e dei loro adulti di riferimento, attraverso progetti diversificati e che vede l’impiego di 45 operatori dipendenti. “Si tratta di un servizio – ha aggiunto Venturini – che negli ultimi anni ha offerto appoggio inerente alle conflittualità intragenitoriale che più delle volte si riversa anche nei confronti degli operatori”.
Dello stesso tono anche il commento del direttore Corrà che ha posto l’attenzione sugli importanti investimenti fatti dal Comune di Venezia sul tema dei minori: “Quest’anno il Servizio Infanzia e Adolescenza prevede una spesa di 10milioni e 500mila euro. Tra i lavori più importanti sicuramente quello di rete fatto su tutto il territorio, ad esempio pensiamo al servizio ‘Rete ad alta intensità educativa’ che coinvolge più di 100 Enti del terzo settore, i Servizi sanitari, le scuole e la Pubblica Amministrazione con lo scopo di contrastare la povertà educativa e promuovere una cultura dell’infanzia e dell’adolescenza capace di rispettare i diritti dei minori. Il Servizio Infanzia e Adolescenza si occupa di oltre 1500 progetti di sostegno alla crescita di cui circa 900 sono individualizzati di cura e protezione”.
“Il ‘Servizio Educativo Domiciliare’ risulta essere uno strumento importante per il supporto di circa 280 bambini e ragazzi e delle loro famiglie. Ad oggi i minori in affido sono 134, di cui 74 residenti e 60 minori stranieri non accompagnati. Sono invece 10 i minori con progetto di solidarietà e sono 37 le famiglie già formate e disponibili all’accoglienza. Tra i progetti del Servizio anche ‘Adolescenti in città’ che lavora con una media di 200 minori all’anno e si pone l’obiettivo di incontrare gli adolescenti nei luoghi di aggregazione spontanei, al fine di prevenire e contenere le situazioni di rischio e devianza sociale. Sono invece 130 i minori a cui si rivolge il progetto ‘Rom Sinti e Caminanti’ rivolto, per l’appunto, all’inclusione e all’integrazione dei bambini Rom, Sinti e Caminanti, implementando anche attività di animazione di quartiere con presidio stabile nei luoghi della città con la più alta densità di povertà educativa” aggiunge Corrà.
“Sono 35 i progetti che si avviano ogni anno attraverso il protocollo R.I.A. che offre luoghi in cui i minori adolescenti possono sperimentare le loro competenze. Il progetto ‘Mind the gap’ coinvolge all’anno 100 giovani Neet tra i percorsi di affiancamento individualizzato sia per la formazione che lo sviluppo di competenze. Per concludere, sono 38 gli Istituti scolastici in cui è presente il Pool Scuola che ricevono una media di 70 richieste di collaborazione a favore di minori in condizioni di vulnerabilità o rischio” conclude Corrà.
Diritti sui Diritti ha preso ufficialmente il via venerdì 4 ottobre al Centro Culturale Candiani, con il convegno dal titolo “FUTURI POSSIBILI: promuovere l’uguaglianza di genere e contrastare la povertà educativa” organizzato da Save the Children in collaborazione con il Servizio Infanzia e Adolescenza. Nei prossimi giorni saranno numerose le attività per bambini e ragazzi organizzate anche con le scuole, convegni e seminari. Si ricordano, tra gli altri appuntamenti, venerdì 11 ottobre, dalle ore 16 a Mestre in Villa Franchin, l’Open day dell’Affido Familiare, sabato 12 ottobre dalle ore 16 in Piazza Ferretto a Mestre “Giochi di strada laboratori ludici” per bambini con i giochi di una volta con la partecipazione dell’associazione Nonno Banter 57.
Venerdì 18 ottobre alle ore 10 a Mestre al Liceo Statale Stefanini, il “Progetto Identità”, una presentazione dei risultati del progetto e attività interculturali co-gestite dai ragazzi Minori Stranieri non Accompagnati e studenti dello Stefanini a cura di Servizio Infanzia e Adolescenza in collaborazione con Università di Padova, coop. Coges e Liceo Stefanini. Non da ultimo, da questo martedì 8 ottobre e per altri tre martedì successivi (15, 22 e 29 ottobre) dalle 17 alle 19 si terranno a Campalto quattro incontri per conoscere più da vicino l’affido e la solidarietà familiare, finalizzati all’individuazione e formazione di persone e famiglie disponibili ad un percorso di reale solidarietà.
“Un forte ringraziamento quindi a tutti gli organizzatori per aver dimostrato, ancora una volta, come sia possibile attraverso i legami sociali costruiti nel tempo garantire ai bambini e ai ragazzi delle occasioni in cui sperimentare una piena, libera e responsabile cittadinanza attiva”, ha infine concluso Venturini.

foto: ufficio stampa Comune di Venezia
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Polizia Locale sgombera il sottopasso Santa Maria dei Battuti

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VENEZIA (ITALPRESS) – Prosegue l’attività della Polizia locale nell’ambito del programma “Oculus” volto alla riqualificazione degli edifici abbandonati nel territorio del Comune di Venezia. Mercoledì 2 ottobre è stato effettuato lo sgombero del sottopasso Santa Maria dei Battuti, in via Giovanni da Verrazzano. L’intervento è stato condotto in collaborazione con gli operatori sociali del Pronto Intervento dell’Area Coesione sociale del Comune di Venezia e il personale del Gruppo Veritas che ha provveduto alla rimozione dei bivacchi e alla chiusura del cancello applicando una catena con apposito lucchetto.
L’operazione si colloca in un ampio filone di stretta collaborazione tra la Polizia locale e l’Area Coesione sociale. Il progetto “Oculus”, infatti, oltre al costante aggiornamento della mappatura di aree critiche di disagio, ha come obiettivo anche il contatto, l’orientamento e l’eventuale presa in carico da parte dei Servizi sociali delle persone senza dimora in situazione di grave vulnerabilità, individuate durante gli interventi di sgombero.
Nel corso dell’intervento di mercoledì scorso è stata riscontrata solo la presenza di due giacigli di fortuna. “È essenziale mantenere un intervento costante e capillare su tutto il territorio – dichiara l’assessore alla Sicurezza, Elisabetta Pesce – per evitare che si instaurino situazioni croniche difficili da risolvere. Nel caso si ripresentassero nuovi accampamenti la Polizia locale interverrà con prontezza, garantendo che l’area del sottopasso Santa Maria dei Battuti non torni ad essere occupata da persone senza fissa dimora, prevenendo così forme di degrado urbano. Desidero esprimere i miei ringraziamenti agli agenti della Polizia locale per il loro costante impegno e dedizione. Un riconoscimento particolare va anche agli operatori di Veritas e agli operatori sociali per il prezioso lavoro svolto quotidianamente a supporto della comunità”.

– Foto: Comune di Venezia –

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Aperto all’Arsenale di Venezia il Salone dell’Alto Artigianato Italiano

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VENEZIA (ITALPRESS) – L’Arsenale di Venezia torna protagonista del saper fare manuale italiano. Si è aperta oggi, all’Arsenale di Venezia, la seconda edizione del Salone dell’Alto Artigianato Italiano, un evento unico che per quattro giorni, fino a domenica 6 ottobre, celebra l’arte e l’artigianato italiano nel cuore della laguna, culla di antichi mestieri e di un saper fare tramandato nei secoli. Il taglio del nastro si è svolto alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro e dell’assessore allo Sviluppo economico della Regione del Veneto, Roberto Marcato.
“Inauguriamo oggi la seconda edizione del Salone dell’Alto Artigianato Italiano, nato lo scorso anno come una sfida, e oggi già entrato a far parte del calendario annuale cittadino grazie al numero crescente di espositori e al gradimento di pubblico e operatori registrato fin da subito” ha esordito il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro “In un’epoca di produzione di massa e standardizzata, l’artigianato artistico italiano continua a ricoprire un ruolo fondamentale nel tessuto economico, culturale e sociale del paese, dando anche una forte connotazione identitaria ai singoli territori. L’Italia vanta una lunga storia in questo senso, eccellendo in arti che sono diventate punto di riferimento internazionale: dal vetro di Murano all’oreficeria, dalla ceramica alla lavorazione del legno e del ferro, dai tessuti pregiati a tutti quei mestieri che, da Nord a Sud, rappresentano la ricchezza stessa del territorio”.

“All’Arsenale presentiamo una selezione di queste realtà, per raccontare storie e mostrare i volti di chi ancora oggi realizza a mano o con tecniche antiche oggetti preziosi e unici al mondo. Venezia e la sua laguna sono in primo piano come luogo di produzione di oggetti di qualità e non solo come luogo di transito di merci e culture tra Oriente e Occidente. Un patrimonio che ha saputo rinnovarsi nel tempo arrivando sino a noi e, in alcuni casi, dimostrandosi capace di accogliere gli strumenti di oggi senza però snaturare l’anima dei prodotti. Sarà nostra cura introdurre azioni e iniziative volte alla tutela di questi saperi che sempre più corrono il rischio di subire concorrenza e riproduzioni a costi inferiori. E promuovere la formazione di questi mestieri presso le nuove generazioni offrendo uno sbocco professionale ad un numero sempre più ampio di cittadini di oggi e di domani. Auguro quindi un buon Salone a tutti, ringraziando sin da ora chi si è speso e ha lavorato alla sua realizzazione” conclude Marcato.

La fiera, sin dalla prima edizione, è stata riconosciuta dalla Regione del Veneto di interesse nazionale e ha ricevuto dal RINA la certificazione ISO 20121 assegnata agli eventi gestiti secondo i principi di sostenibilità. “Ringrazio ancora una volta il sindaco Brugnaro e l’Amministrazione del Comune di Venezia per aver immaginato e realizzato questo Salone, che si presenta accresciuto e rafforzato in questa seconda edizione, e che la Regione Veneto ha ritenuto doveroso riconoscere come una fiera di interesse nazionale – ha aggiunto l’assessore Marcato – È necessario che le istituzioni si occupino della realtà straordinaria dell’artigianato che, in Veneto, conta 122mila imprese. Come ente pubblico dobbiamo sostenere le eccellenze del nostro territorio che coniugano tradizione, arte e innovazione”.
Nel suo discorso, l’assessore Marcato ha poi continuato sottolineando come il sapere artigiano non solo sia uno degli elementi portanti dell’economia italiana e del Veneto, ma anche un ambito in cui lavoro e arte si uniscono, costituendo un patrimonio importantissimo che non può essere perso. “Dobbiamo far capire ai giovani che fare l’artigiano è bello, perché permette di dare libero sfogo alla propria fantasia e creare qualcosa di veramente interessante che rimarrà nella storia della nostra civiltà”, ha concluso l’assessore regionale.
Durante la cerimonia di apertura, inoltre, è stata data lettura del messaggio del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: “Il Salone è una straordinaria vetrina per il nostro patrimonio culturale e manifatturiero: un’occasione per ammirare l’ingegno e la creatività dei nostri artigiani che rendono il Made in Italy un valore aggiunto riconosciuto e ammirato in tutto il mondo. Con oltre 140 espositori e una vasta gamma di settori rappresentati – dalla gioielleria all’arredo, dalla lavorazione del vetro all’alta sartoria – l’esposizione è un tributo al saper fare nazionale, alla passione e alla maestria contenuti nelle nostre eccellenze. Gli artigiani italiani non sono solo custodi di tradizioni secolari, ma sono anche pionieri di un nuovo modello economico in grado di unire l’estetica, la qualità, e il rispetto per l’ambiente. È un modello che guarda al futuro con fiducia, sapendo che l’identità culturale e il radicamento territoriale rappresentano un valore aggiunto insostituibile”, ha affermato il Ministro, che ha concluso il suo messaggio con un augurio a scoprire le meraviglie create dalle inimitabili maestrie italiane.

Organizzata da Vela spa con il coordinamento del direttore operativo Fabrizio D’Oria e del direttore commerciale Alberto Bozzo, la manifestazione ha registrato un incremento sia nel numero degli espositori sia negli spazi utilizzati. Oltre 140 artigiani hanno portato in laguna la propria unicità, identità culturale e tradizione regionale, all’interno delle Tese e delle Nappe di San Cristoforo, su un totale di 7.000 metri quadrati di spazi espositivi. Vasta la gamma di lavorazioni in esposizione, da sempre sinonimo di Made in Italy – da tessuti pregiati a lavori in ceramica, gioielleria, vetro soffiato, mobili di design e molto altro ancora – che contribuisce a rendere l’esposizione multisensoriale e creativa, un vero e proprio spaccato della ricchezza culturale e artistica del paese.

Numerose le dimostrazioni dal vivo, in tutti i campi, che tutti i giorni animeranno la manifestazione, oltre a varie occasioni di approfondimento di tecniche e conoscenze e alla preziosa testimonianza degli studenti di alcune delle principali Scuole di artigianato presenti nella Tesa 113 a cura della Fondazione Musei Civici di Venezia Il Salone dell’Alto Artigianato Italiano è promosso dal Comune di Venezia e organizzato da Vela Spa nell’ambito del progetto “Venezia e la sua laguna: gestione e valorizzazione dei flussi turistici” finanziato dal Ministero del Turismo per la valorizzazione dei Comuni a vocazione turistico-culturale nei cui territori sono ubicati siti riconosciuti dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Partner istituzionali della manifestazione sono: Regione Veneto, Camera di Commercio Venezia e Rovigo, Venice World Sustainability Capital Foundation, CNA Venezia, Confartigianato, Fondazione Musei Civici Venezia, oltre a Venis, AVM Spa e Veritas. Partner: Intesa San Paolo e American Express. Partner tecnico: Artemest ed Henoto.

foto: ufficio stampa Comune di Venezia

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