930 mila euro per interventi nelle scuole di Pellestrina
Dall’inizio dell’anno restaurati 70 nizioleti e 80 numeri civici
VENEZIA (ITALPRESS) – Lo spessore dell’intonaco è di un centimetro e mezzo, lo sfondo bianco, la scritta in nero viene spugnata attraverso le “dime”, i caratteri tipografici in metallo di proprietà del Comune che vengono usati per riscrivere i nomi e i numeri civici che tramandano la storia secolare delle calli, dei campi e delle fondamenta del centro storico di Venezia e delle sue Isole. “Una toponomastica resiliente” la definisce l’assessore Paola Mar illustrando gli interventi di riqualificazione dei nizioleti. “Sono un patrimonio che sta molto a cuore ai veneziani. Ringrazio i cittadini e le associazioni del territorio per le loro segnalazioni che ci permettono di effettuare il nostro lavoro ancora meglio. Da gennaio ne sono stati restaurati oltre 70, a cui si aggiungono più di 80 interventi di ripristino dei numeri civici: ogni anno, mediamente, ne vengono eseguiti 120 per tipologia. I lavori di manutenzione della toponomastica vengono eseguiti da ditte selezionate sulla base di comprovata esperienza nell’ambito dei Lavori pubblici nella categoria ‘Restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela’ – spiega l’assessore – Trattandosi di spese correnti la durata dell’appalto è annuale con termine dei lavori al 31 dicembre di ogni anno. L’organizzazione dei lavori prevede che gli interventi siano eseguiti per zona, cercando di rendere efficiente il rapporto tra interventi eseguiti e spostamento delle aree di cantiere”.
Gli interventi vengono eseguiti a seguito della verifica da parte del Servizio Toponomastica della correttezza del toponimo, quindi vengono avviati i lavori di rifacimento dei nizioleti esistenti attraverso la rimozione dei lacerti di intonaco residuale, a cui segue la preparazione del fondo con il nuovo intonaco a base di calce, poi la realizzazione dello stesso con la tinteggiatura bianca e infine il tracciamento della filettatura di bordo del nizioleto. In maniera analoga vengono condotti i lavori di rifacimento dei numeri civici.
“I nomi riportati si tramandano da secoli – continua l’assessore alla Toponomastica Paola Mar – Sono custoditi in un archivio che ci permette di verificare quelli esistenti in passato e cercare di evitare denominazioni scorrette. Nel corso degli anni, inoltre, abbiamo potuto verificare che lo stato di deterioramento dei nizioleti può essere collegato, oltre che allo stato dell’intonaco, anche alla posizione dell’edificio sul quale si trovano. Per questo motivo stiamo lavorando alla creazione di un archivio che, partendo dalla localizzazione delle indicazioni, ci consenta di verificare le tempistiche di deperimento dei nizioleti e la loro eventuale dipendenza dal particolare orientamento”.
Entro la fine dell’anno sono previsti ulteriori 57 interventi di rifacimento di numeri civici a Castello (15), Cannaregio (17), Dorsoduro (7), San Marco (5), San Polo (5), Santa Croce (4), Giudecca (3) e Murano (1). Sono invece 96, sempre entro il 2023, i lavori di riqualificazione dei nizioleti che saranno eseguiti a San Polo (19), Cannaregio (17), Santa Croce (15), Castello (13), Dorsoduro (10), Giudecca (9), Murano (7), San Marco (3), San Pietro (1), Murano (1) e Burano (1).
foto: ufficio stampa comune di Venezia
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Venezia, riapre il nuovo approdo di Pellestrina Cimitero
VENEZIA (ITALPRESS) – A un anno e mezzo di distanza dall’avvio del servizio sull’impianto provvisorio, dopo 3 mesi di lavori e con un investimento di circa 400 mila euro, interamente sostenuto da AVM riapre, con la corsa di linea 11 in arrivo alle ore 09:10 a Pellestrina, il nuovo approdo di Cimitero. Lo rende noto il Comune di Venezia. L’intervento ha visto in parallelo la presenza del cantiere del servizio di trasporto pubblico – con la demolizione ad aprile 2022 della struttura e l’attivazione di un approdo sostitutivo a qualche metro di distanza per garantire la continuità del servizio – e il contemporaneo rifacimento della riva da parte del Provveditorato alle Opere Pubbliche, che ha dunque determinato le varie fasi dei lavori. Il nuovo impianto, realizzato in prossimità della fermata autobus di linea 11 che collega Lido Santa Maria Elisabetta con Pellestrina Cimitero, prevede a regime la dotazione di tornelli in entrata e uscita, emettitrici automatiche per la vendita dei titoli di viaggio e pannelli info-utenza. Tali dotazioni verranno installate nei prossimi mesi e consentiranno a regime di separare le corsie di entrata tra priority con e senza biciclette e all passenger con e senza biciclette. Per tutto il periodo estivo verrà ulteriormente potenziata la gestione a terra dei flussi – è spiegato ancora in una nota -, separando tramite steward e tendiflex gli accessi prioritari riservati ai possessori di tessera Venezia Unica, anche accompagnati da biciclette, rispetto agli altri passeggeri, al fine di agevolare la mobilità di residenti e pendolari. L’approdo realizzato provvisoriamente a gennaio 2022 per il servizio di trasporto pubblico, costato circa 70 mila euro e dotato di tutte le strutture di sicurezza per le attività di imbarco e sbarco passeggeri, verrà invece consegnato al Comune di Venezia. “Questa modalità consentirà all’Amministrazione comunale, per tramite di AVM, di governare i flussi in imbarco e sbarco di turisti e cicloturisti in visita all’Isola di Pellestrina, a vantaggio della vivibilità dell’isola e della sostenibilità del suo turismo”, sottolinea l’assessore alla Mobilità, Renato Boraso. “Abbiamo investito in isola circa 400 mila euro in infrastrutture a cui si aggiungono i costi del servizio di gestione a terra tramite personale di assistenza per garantire a residenti e pendolari l’accesso prioritario al servizio di trasporto pubblico – commenta il direttore generale del Gruppo AVM, Giovanni Seno – Entro un paio di mesi l’approdo di Pellestrina Cimitero verrà completato con l’allestimento definitivo, che prevede tornelli in entrata e uscita, emettitrici automatiche per la vendita dei titoli di viaggio, pannelli info-utenza per la comunicazione in approdo dei tempi di attesa dei vaporetti e la separazione, caso unico in tutta la Laguna, tra quattro differenti tipologie di passeggeri: priority solo pedoni, priority con biciclette, all passenger solo pedoni e all passenger con biciclette. Credo sia un segnale di forte attenzione che Comune di Venezia e AVM hanno voluto dare per la vivibilità dell’Isola. L’auspicio è che tali dotazioni vengano adottate dalla popolazione locale affinché ne venga conservata l’integrità come bene della comunità. Ringrazio i tecnici che si sono adoperati per la realizzazione dell’opera in tutte le fasi di cantiere”. “La realizzazione del nuovo approdo di trasporto pubblico di Pellestrina Cimitero e la contestuale consegna al Comune di Venezia dell’impianto provvisorio da destinare al servizio non di linea consentirà la progressiva messa in operatività delle politiche di gestione dei flussi ideate dalla Giunta e già condivise con la popolazione locale – evidenzia l’assessore al Bilancio, Michele Zuin -. La possibile esenzione delle Isole della Laguna di Venezia dal pagamento del contributo di accesso non deroga infatti alla volontà di questa Amministrazione di gestire il turismo in ogni sua forma, a vantaggio delle comunità locali e delle attività economiche insediate in ambiti territoriali fragili. Il servizio di trasporto e l’accessibilità generale all’isola di Pellestrina beneficerà di questi importanti interventi, anche economicamente rilevanti, condotti da AVM in accordo con il Comune di Venezia”. Soddisfazione per il nuovo impianto viene espressa anche dal consigliere delegato ai Rapporti con le isole, Alessandro Scarpa Marta: “Ho seguito questo progetto fin dall’inizio con molti sopralluoghi assieme ai cittadini e ai tecnici di Avm. Con questo pontile si andrà a migliorare l’interscambio tra i passeggeri del vaporetto con gli autobus della linea 11, facilitando lo sbarco e l’imbarco degli abitanti dell’isola di Pellestrina e di tutti i pendolari. Adesso monitoreremo assieme agli abitanti che tutto funzioni regolarmente in particolare il servizio della priority con biciclette per i residenti di Pellestrina che si devono recare a Chioggia. Questo nuovo pontile è stato realizzato dopo i lavori di ripristino del piazzale degli autobus del capolinea della fermata ‘Cimitero’ eseguiti da Avm. Ringrazio i residenti di Pellestrina per i suggerimenti che come sempre si sono rivelati preziosi per migliorare la vita quotidiana nell’isola”. Per il presidente della Municipalità Emilio Guberti: “La riattivazione del pontile era stata una delle richieste fatte per movimentare Pellestrina, c’era la necessità di questo pontile pubblico per gli attracchi momentanei e quindi ringraziamo il Comune che ha dato seguito alla nostra richiesta”.
– Foto: Ufficio stampa Comune di Venezia –
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A Venezia 28 rotatorie per migliorare la mobilità urbana e la sicurezza
VENEZIA (ITALPRESS) – Ventitré rotatorie già realizzate e cinque in fase di realizzazione: l’attività dell’Amministrazione comunale di Venezia per migliorare la mobilità e per garantire maggiore sicurezza sulle strade prosegue. Hanno preso il via i lavori alle due rotatorie in via Torino. L’Amministrazione, in previsione dell’aumento dei flussi di traffico che deriveranno dalle nuove importanti opere viabilistiche realizzate a servizio del compendio di via Torino e della Macroisola di Marghera, ha valutato di intervenire con la realizzazione di due rotatorie compatte provvisorie alle intersezioni, attualmente semaforizzate, di via Torino con viale Ancona e di via Torino con via Rossetto. L’intervento verrà approntato in forma sperimentale, con elementi provvisori New Jersey e segnaletica gialla, al fine di monitorare e verificare la nuova conformazione degli incroci, la correttezza delle manovre, l’effetto sui flussi di traffico e sui tempi di percorrenza dei mezzi e poter quindi procedere successivamente al perfezionamento della nuova configurazione e alla scelta definitiva progettuale alla luce dei risultati emersi. “Il cantiere intende sfruttare al meglio questo periodo di minor traffico e arrecare minor disagio possibile agli utenti – spiega l’assessore alla Mobilità, Renato Boraso – Verrà realizzata per prima la rotatoria all’incrocio tra viale Ancona e via Torino e a seguire la seconda rotatoria, per un tempo stimato di 80 giorni. E’ anche previsto lo spostamento di alcuni sottoservizi”. L’importo complessivo dei lavori è di 122.778,54 euro. “Un intervento – aggiunge Boraso – che ha l’obiettivo di fluidificare il traffico proveniente dalle intersezioni secondarie. La sostituzione degli impianti semaforici con due rotatorie permetterà di favorire il flusso tra via Torino e la nuova connessione con la SR11, attualmente in corso di completamento”. La fase sperimentale servirà a raccogliere una serie di dati per procedere poi con l’eventuale realizzazione definitiva delle rotonde, calibrando al meglio le geometrie, i percorsi pedonali e ciclabili, gli attraversamenti. Entro fine mese sarà invece avviato l’iter per i lavori alla rotatoria di via Tevere a Bissuola, un punto delicato della viabilità dove si sono verificati numerosi incidenti. L’obiettivo dell’Amministrazione – è spiegato in una nota – è quello di migliorare la mobilità urbana e la sicurezza stradale di questo ambito visto la presenza del polo scolastico. In particolare, si intende mettere in sicurezza l’incrocio stradale esistente fra le vie Tevere e Bissuola, attraverso l’inserimento di una rotatoria a raso a 3 bracci e raggio di 12 metri, che favorisca l’immissione dei veicoli sulla strada principale (via Bissuola) e allo stesso tempo riduca le velocità di transito. Inoltre, con l’attuazione dell’intervento, il Comune di Venezia intende incentivare l’uso della mobilità sostenibile, riorganizzando i percorsi ciclabili e pedonali e realizzando un nuovo percorso ciclabile, in sede propria, per collegare le vie Bissuola e Tevere. Questo consentirà agli utenti più deboli, provenienti da Carpenedo, di raggiungere l’area del plesso scolastico in sicurezza. Oltre agli attraversamenti in corrispondenza della rotatoria, verranno realizzati altri due attraversamenti ciclopedonali, dotati di idonea illuminazione e cartellonistica, uno su via Tevere, in corrispondenza dell’accesso al plesso scolastico, e uno su via Bissuola, incrocio con via Sforza. La riorganizzazione generale delle due vie prevede inoltre il rifacimento dei posti auto, realizzando nuovi stalli in corrispondenza del plesso scolastico. Il progetto prevede, nel tratto oggetto dell’intervento, la realizzazione di nuove aiuole verdi e la messa a dimora di 16 nuovi alberi. L’importo complessivo dell’intervento è di 700.000 euro di cui 300 mila finanziati con fondi regionali per “Interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale. Bando 2022”. L’accordo di programma tra Regione e Comune prevede l’aggiudicazione dei lavori entro il 25 ottobre 2023. “Siamo sicuramente dentro ai tempi in quanto stiamo approvando il progetto esecutivo e le modalità di gara”, conclude l’assessore Boraso.
– Foto: Ufficio stampa Comune di Venezia –
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L’Unesco raccomanda di inserire Venezia tra i siti a rischio. Per il Comune serve un confronto
VENEZIA (ITALPRESS) – L’Unesco ha raccomandato di inserire Venezia nella lista dei siti patrimonio dell’umanità in pericolo. Secondo l’agenzia dell’Onu, la città veneta rischierebbe danni irreversibili a causa di una serie di problemi, tra cui il cambiamento climatico e il turismo di massa.
“In merito alla raccomandazione di Unesco di aggiungere Venezia nella lista dei siti del patrimonio mondiale ritenuti in pericolo, Ca’ Farsetti fa sapere che leggerà con attenzione la proposta di decisione pubblicata oggi dal Centro per il Comitato per il Patrimonio mondiale dell’UNESCO e si confronterà con il Governo, che è lo Stato Parte con il quale l’UNESCO si relaziona”, fa sapere in una nota il Comune di Venezia.
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Borghi alla commemorazione dei tredici martiri di Ca’ Giustinian
VENEZIA (ITALPRESS) – Si è svolta, questo pomeriggio in Calle dei Tredici Martiri, la cerimonia in ricordo delle vittime della rappresaglia fascista del 28 luglio 1944. Alla commemorazione, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, ha preso parte il presidente della Municipalità di Venezia Murano Burano, Marco Borghi. Sono intervenuti anche la presidente dell’ANPI Venezia – Sezione 7 Martiri, Enrica Berti, e il presidente dell’ANPI Sandonatese – Sezione Silvio Trentin, Fabio Niero. Per onorare i tredici antifascisti uccisi è stata deposta una corona d’alloro sulla lapide situata in quella che oggi è chiamata Calle dei Tredici Martiri, proprio in ricordo dell’eccidio perpetrato dai fascisti.
Durante la seconda guerra mondiale, il palazzo Ca’ Giustinian, situato nella Calle, era sede del Comando Provinciale della Guardia Nazionale Repubblicana e di uffici di collegamento tedeschi. Individuato come obiettivo militare dalla Resistenza, in quanto da lì partivano gli ordini per i rastrellamenti, le esecuzioni, le spedizioni punitive, il 26 luglio 1944, il palazzo fu fatto saltare in aria da un commando partigiano. Nell’attentato morirono tredici persone. La rappresaglia fascista non tardò ad arrivare, e così il Tribunale Straordinario di Guerra, convocato nella giornata successiva all’attentato, dispose l’esecuzione di tredici detenuti politici antifascisti. Il giorno dopo, il 28 luglio, alle 5 del mattino, i prigionieri furono portati nella Calle dei Tredici Martiri, dove furono legati a gruppi di due o tre persone e fucilati da ufficiali e soldati della Guardia Nazionale Repubblicana.
Le tredici vittime, alle quali oggi è andato il ricordo di tutti i presenti, erano: Basso Attilio, Bertazzolo Stefano, Biancotto Francesco, di soli 18 anni, D’Andrea Ernesto, Felisati Giovanni, Gressani Angelo, Gusso Enzo, Levorin Gustavo, Nardean Venceslao, Momesso Violante, Peruch Amedeo, Tamai Giovanni, Tronco Giovanni. Le vittime erano tutte del Sandonatese, a eccezione di Felisati Giovanni, originario di Mestre, e Levorin Gustavo, di Padova.
“Ca’ Giustinian è una di quelle tappe della memoria che contribuiscono a costruire la comunità – ha dichiarato Borghi – una comunità sana, infatti, deve avere un passato e una memoria da ricordare, anche se dolorosa. Perché è nel presente che il ricordo acquista valore. Mantenere viva la memoria, però, è una responsabilità condivisa. Il ricordo si alimenta grazie alle istituzioni, ma anche all’associazionismo, ai tanti volontari, alla comunità”.
foto: ufficio stampa comune di Venezia
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Recuperata un’anfora attica, Venturini “Arricchirà il patrimonio archeologico”
VENEZIA (ITALPRESS) – Al Museo Archeologico nazionale di Venezia l’assessore comunale a Turismo, Simone Venturini, ha preso parte alla consegna al direttore regionale musei del Veneto, Daniele Ferrara, di un’anfora attica a figure nere, databile attorno al 500 a.C. e attribuibile al “Gruppo di Leagros”. Il manufatto è stato consegnato dal comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio culturale di Venezia, Emanuele Meleleo. Sono intervenuti, tra gli altri, la direttrice del Museo Archeologico nazionale di Adria, Alberta Facchi, dove l’anfora rimarrà esposta, funzionari del Ministero della Cultura e rappresentanti di Istituti universitari e di ricerca.
“Un grande grazie al Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio culturale di Venezia – ha esordito l’assessore Venturini – che rappresenta, nel panorama mondiale, un’eccellenza italiana unica nel suo genere. Ritrovare reperti archeologici e opere d’arte significa anche ricostruire un pezzo della nostra storia. Il Comune di Venezia è grato ai carabinieri perché ci troviamo in una città molto esposta, vista la vastità e la ricchezza del suo patrimonio artistico e culturale”.
“L’anfora che è stata recuperata – ha continuato Venturini – arricchirà ora il patrimonio archeologico della nostra regione, in cui anche il Museo Archeologico di Venezia gioca un ruolo fondamentale. Si tratta di un museo meno noto rispetto ad altri della città, ma credo invece che sempre di più questo luogo debba essere valorizzato e fatto conoscere per la qualità dei beni che custodisce e per il prezioso lavoro del personale che vi opera”.
Con “Gruppo di Leagros” si fa riferimento, nelle scienze archeologiche, a un insieme di ceramografi attivi ad Atene tra il 525 e il 500 a.C. Si tratta di artigiani specializzati nella tecnica “a figure nere”, della quale rappresentano l’ultimo grande momento, prima del definitivo sorpasso da parte della tecnica “a figure rosse”. Assieme all’hidria e al cratere, l’anfora è tra le forme predilette dal “Gruppo di Leagros”, al quale si attribuiscono vasi prevalentemente caratterizzati da figurazioni di carattere eroico, spesso tratte dai poemi omerici. A parte un unicum in Turchia, tutti i ritrovamenti delle anfore del “Gruppo di Leagros” ricadono soprattutto in Italia nell’antica Etruria (luogo di destinazione commerciale) e poi in Grecia.
L’anfora è stata sequestrata nel settembre 2022 dai Carabinieri Tutela Patrimonio culturale di Venezia, nell’ambito dell’operazione internazionale di polizia “Pandora VII” e a seguito della richiesta per il rilascio dell’Attestato di libera circolazione, presentata dal detentore del reperto all’Ufficio Esportazione di Venezia (ufficio del Ministero della Cultura che si occupa della circolazione internazionale dei beni culturali). La normativa vigente, infatti, prevede sui beni archeologici provenienti certamente o presumibilmente dal territorio italiano una presunzione di appartenenza allo Stato. Il privato che intenda rivendicare la proprietà di reperti archeologici è tenuto a fornire la prova che gli stessi gli siano stati assegnati dallo Stato in premio per ritrovamento fortuito, o che gli siano stati ceduti, sempre dallo Stato, a titolo d’indennizzo, per l’occupazione di immobili, o che siano stati in suo possesso, in data anteriore all’entrata in vigore della Legge n. 364 del 20 giugno 1909. Inoltre, in materia di compravendita di beni all’estero, il contratto di acquisto di un bene storico non costituisce idoneo titolo di proprietà.
Nella ricostruzione a ritroso della storia del manufatto è emerso che l’anfora era stata acquistata dall’ultimo detentore nel 2016 in un’asta londinese. Precedentemente apparteneva a una collezione privata belga, che nel 1935 fu data in deposito al Museo Reale di Arte e Storia di Bruxelles. Non sono invece state individuate informazioni certe più antiche. L’azione investigativa si è basata anche su esami tecnici e storico-artistici sull’anfora, anche in relazione alla sua provenienza, effettuati dagli archeologi della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna e della collaborazione strutturale dell’Ufficio Esportazione.
– Foto: Ufficio stampa Comune di Venezia –
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In piazza San Marco consegnate le lauree a 500 studenti della Ca’ Foscari
VENEZIA (ITALPRESS) – Si è svolta questa mattina, in piazza San Marco, la cerimonia di consegna dei diplomi di laurea ad oltre 500 dottori e dottoresse dell’università Ca’ Foscari di Venezia, laureati nelle sessioni straordinaria bis 2021/2022 ed estiva 2022/2023. Ad aprire le celebrazioni l’intervento della rettrice dell’università Ca’ Foscari, Tiziana Lippiello, che successivamente ha accolto gli studenti sul palco per la proclamazione insieme al prorettore Antonio Marcomini. La celebrazione si è poi conclusa con il tradizionale lancio del tocco.
A portare le congratulazioni dell’Amministrazione, la consigliera comunale Maika Canton. “La città oggi vi accoglie nel suo luogo più bello, nel momento conclusivo di un importante percorso, per voi e per le vostre famiglie, che con voi hanno sofferto e gioito in questi anni”, ha detto la consigliera nel suo discorso di saluto.
“Da questa piazza è passata la storia – ha aggiunto -, e da qui inizia la vostra storia. Vi affacciate al mondo del lavoro, che vi porterà ad affrontare nuove sfide e nuove responsabilità, ci saranno delusioni, e inevitabili difficoltà, ma con passione, perseveranza, e determinazione potrete raggiungere grandi obiettivi. Grazie a tutti voi per aver scelto Venezia per trascorrere i vostri anni di studio, perché in questo modo avete accolto lo spirito multiculturale e internazionale che ha sempre contraddistinto questa città straordinaria. Oggi è un giorno da dedicare ai festeggiamenti meritati per l’instancabile impegno vostro e di chi vi ha sostenuto e aiutato. Venezia resterà sempre nel vostro essere. Siate ambasciatori culturali di questa città”, ha concluso. Come da tradizione, sono inoltre stati nominati i migliori studenti e studentesse della sessione per ciascuna delle quattro aree disciplinari dell’ateneo: Alberto Marafatto per l’area economica, Alice Gribuoldo per l’area scientifica, Chiara Pravato per l’area umanistica ed Emiliano Zanelli per l’area linguistica, salito sul palco in rappresentanza dei quattro studenti per un saluto. Durante la mattinata hanno inoltre ricevuto il doppio diploma anche i laureati del Collegio Internazionale e dell’università di Groningen. Nella giornata di domani, 27 luglio, avrà luogo una seconda cerimonia dove verranno proclamati dottori e dottoresse altrettanti studenti dell’università.
foto: ufficio stampa comune di Venezia
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