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Venezia, sette magazzini comunali concessi ad attività produttive

VENEZIA (ITALPRESS) – È stata firmata a Ca’ Farsetti la concessione, a canone di locazione (con contratto 6+6) di sette magazzini di proprietà comunale, da tempo abbandonati e non utilizzati, ai rappresentanti legali di alcuni esercizi commerciali e produttivi della città storica per la conservazione e il deposito delle merci. La firma del contratto è avvenuta a seguito del Bando pubblicato nel mese di gennaio 2023 da parte del Settore Conservazione e Valorizzazione dei Beni Immobili del Comune di Venezia. Gli spazi, di metratura diversa, sono distribuiti tra il Centro storico (2 a San Marco, 1 a Cannaregio, 2 a Dorsoduro, 1 a Catello) e Burano (1). Dopo una prima sistemazione da parte del Comune di Venezia, le ditte avranno il compito di restaurare i magazzini con interventi di manutenzione e di adeguamento impiantistico necessari all’adeguamento del magazzino alle necessità dell’attività d’impresa previo parere dell’Ufficio Tecnico comunale. Se l’importo della riqualificazione supererà il 50% del canone, i locatari potranno usufruire di una riduzione dell’affitto del 50% per i primi sei anni. “È un’operazione importante – il commento dell’assessore al demanio, Paola Mar – con cui viene rimesso in circolo il patrimonio comunale: l’Amministrazione mette a reddito propri spazi inutilizzati a beneficio di attività produttive che si impegnano a restaurarli per le loro esigenze lavorative”.

– Foto Ufficio stampa Comune di Venezia –

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Venezia, a 2000 metri convegno sull’acqua “Dalle Dolomiti al mare”

VENEZIA (ITALPRESS) – Il “Signore delle Cime” di Bepi De Marzi e il “Va’ Pensiero” di Giuseppe Verdi cantato a 2018 metri di altitudine dal coro del Teatro La Fenice al Rifugio Galassi sotto l’Antelao, hanno aperto la prima giornata della 2° edizione del laboratorio-convegno “Dalle Dolomiti al Mare”.
Un’iniziativa che vede come capofila il Comune di Venezia insieme a Club Alpino Italiano, Cai di Mestre, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa, Fondazione Dolomiti UNESCO e Europe Direct Venezia Veneto a cui si sono aggiunti quest’anno il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, il Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano del Fiume Piave e il Teatro La Fenice. L’acqua, il suo valore, la sua gestione, il suo utilizzo, la sua forza tra i temi al centro della tre giorni di incontri e convegni in quota con protagonisti i ricercatori, i docenti universitari, gli scienziati ed esperti del settore.
“Il valore aggiunto di questo evento è la presenza di molti scienziati e ricercatori con i quali dobbiamo capire bene cosa sta accadendo per portare poi soluzioni a valle, in città – ha dichiarato l’assessore all’ambiente Massimiliano De Martin, introducendo la prima giornata di lavori -. Gli investimenti in tema ambientale sono importanti nei prossimi anni e per questo la politica deve avere un ruolo fondamentale per sapere come e dove allocare la risorse in progetti ingegneristici, che possano tutelare l’ambiente ma anche la popolazione. La presenza e la performance del coro del Teatro La Fenice con il ‘Va’ Pensiero’ sono stati il valore aggiunto di quest’anno: la cultura, la musica, sono una calamita eccezionale per avvicinare più possibile le persone ad un linguaggio diverso. Per questo ringrazio il sovrintendente della fenice Fortunato Ortombina”.
Tra i relatori presenti anche il Responsabile del Centro Previsioni e Segnalazioni Maree del Comune di Venezia, Alvise Papa. “Sia Venezia che le nostre Dolomiti – ha affermato – sono due sentinelle formidabili per intercettare quelli che sono i cambiamenti climatici. Come stiamo riscontrando a Venezia l’aumento delle temperature minime, così lo stiamo registrando anche qui nelle nostre montagne con lo stesso trend. Questo è dovuto all’irraggiamento della terra e alla reazione dell’aumento delle temperature medie con effetto dello scioglimento dei ghiacciai. La quantità d’acqua piovana è inferiore e la reazione dei mari porta all’aumento dei fenomeni estremi, che stiamo riscontrando negli ultimi anni”.
“È stata un’esperienza meravigliosa. Fare musica a 2000 metri d’altezza sulle nostre montagne ci ha fatto provare un’emozione unica – sono le parole del sovrintendente della Fenice, Fortunato Ortombina -. Salire con fatica fin qui ma poi poter condividere il ‘Va’ Pensiero’, brano di Giuseppe Verdi per eccellenza ispirato dall’acqua, con tutti i partecipanti al convegno, è stato un gran momento di condivisone e anche di spettacolo. La musica si sposa bene con la montagna ma in genere l’opera ha numerosi elementi che riguardano la natura, l’acqua, di fuoco e di terra. Quindi grazie a chi ha pensato di invitarci e grazie per la calorosa accoglienza”.
Al convegno è intervenuto con un saluto anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. “L’acqua – ha detto – è l’elemento che unisce la montagna e il mare. Ha un valore enorme che va difeso in ogni modo possibile. Dobbiamo disinquinare dalle sorgenti fino alle foci i fiumi, i canali e i torrenti perché non ci deve abbandonare mai il pensiero che dobbiamo lasciare un ambiente migliore per i giovani. Gli effetti dei cambiamenti climatici vanno gestiti: bisogna ripulire gli invasi, fare le manutenzioni alle rive dei canali e dei fiumi e creare le vasche di laminazione che servono per contenere le bombe d’acqua, ma anche ad irrigare i campi nei periodi di siccità. Bisogna guardare in faccia il cambiamento climatico perché, con l’applicazione della scienza e della tecnica, se ne possono cogliere anche delle opportunità”.

– Foto Ufficio stampa Comune di Venezia –

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Venezia, firmato il protocollo d’intesa per “Città campus”

VENEZIA (ITALPRESS) – Una Venezia che è culla del sapere. Una città in cui la conoscenza diventa motore di progresso con e per il territorio. Ma anche l’occasione per mostrare Venezia al mondo da un’altra prospettiva: non più solo come luogo ‘mitico’ da visitare, ma come possibilità tangibile di residenza e lavoro. È questo il senso di “Venezia Città Campus” il cui protocollo d’intesa è stato sottoscritto a Ca’ Farsetti con l’obiettivo di realizzare nella città lagunare un centro di sapere e di eccellenza capace di attrarre, formare e trattenere giovani talenti con conoscenze avanzate, attraverso la qualità dell’offerta formativa e della ricerca, ma anche dei servizi correlati nel contesto di una comunità inclusiva, moderna e sostenibile. A firmare il protocollo sono stati il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, l’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione, Elena Donazzan, la rettrice dell’Università Ca’ Foscari Venezia Tiziana Lippiello, il rettore dell’Università Iuav di Venezia Benno Albrecht, il presidente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia Michele Casarin, il presidente del Conservatorio ‘Benedetto Marcello’ di Venezia Fabio Moretti, il presidente della Fondazione Venezia Capitale mondiale della Sostenibilità Renato Brunetta. Si tratta di un progetto-pilota che mira ad instaurare nuove relazioni tra gli atenei, le imprese e i territori, contribuendo a rafforzare il diritto allo studio, la didattica innovativa e percorsi che sappiano guardare al futuro, che sappiano anticipare le necessità del mondo delle imprese e della società in cui i ragazzi e le ragazze dovranno cercare lavoro una volta terminati gli studi. Fondamentale sarà potenziare l’offerta formativa allineandola alla media virtuosa europea, in modo da attrarre talenti da tutto il mondo. L’intesa punta infatti alla realizzazione di una Città campus di respiro internazionale, diffusa tra città storica e Terraferma (a Venezia, nelle aree di compenetrazione tra porto e città, a Mestre, nella zona di via Torino, e a Porto Marghera, attorno alle aree del Parco Scientifico Vega) anche attraverso l’attrazione di studenti, ricercatori, docenti e personale amministrativo da tutto il mondo. Oltre all’incremento della popolazione studentesca residente, il protocollo mira anche a sviluppare un’offerta occupazionale di qualità per il futuro dei giovani sia del territorio veneziano sia provenienti dall’estero. Per la realizzazione di questa molteplicità di obiettivi le Parti si impegnano all’attuazione del programma degli interventi, mirando all’assegnazione di risorse di competenza e ricercando singolarmente e congiuntamente fonti di finanziamento regionali, ministeriali, europee ed internazionali e condividendo la strategicità del progetto ai fini della programmazione e quantificazione delle risorse necessarie, nonché al rifinanziamento stabile della Legge Speciale per Venezia da parte del Parlamento. Tutte le risorse che verranno destinate e gli interventi che saranno realizzati nell’ambito del progetto “Venezia Città Campus” saranno interamente ed esclusivamente finalizzati al raggiungimento degli obiettivi del progetto secondo un principio di destinazione vincolata delle risorse, definito in base a futuri accordi attuativi. Per Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, “investire sul futuro è il cuore del nostro progetto. È una grande scommessa che facciamo con le Università e gli Istituti di alta formazione, con la collaborazione della Regione del Veneto e della Fondazione Venezia Capitale mondiale della sostenibilità. Un accordo politico per i prossimi decenni, trasversale, e aperto a tutti coloro che vorranno remare nella stessa direzione, senza gelosie. L’obiettivo è pensare agli studenti, ai ricercatori, ai professori universitari e alla loro vita rendendo la nostra città attrattiva’. ‘L’Università – ha aggiunto -, allargata magari anche al sistema universitario di Padova, insieme al Conservatorio di musica e all’Accademia di belle arti, come attuatore del talento del futuro. Con l’attrazione del capitale umano sarà automatico l’arrivo di nuovi investimenti, a cui dobbiamo dare la massima fiducia nel rispetto delle regole. È il momento di andare avanti, rimboccarsi le maniche, affrontare la sfida per una Venezia che cresce e si rinnova per il futuro delle nuove generazioni”. Tiziana Lippiello, rettrice Università Ca’ Foscari, ha commentato: “Oggi abbiamo firmato un Protocollo che unisce per la prima volta sette istituzioni della città con l’intento di rendere la ricerca e la didattica essenziali per lo sviluppo di Venezia. Ca’ Foscari contribuirà al progetto con lo spirito che da sempre la contraddistingue, ovvero continuando a operare per favorire il dialogo e l’individuazione di soluzioni concrete per i servizi necessari alla comunità studentesca e accademica e per valorizzare e internazionalizzare la didattica e la ricerca delle istituzioni veneziane di alta formazione. Mi auguro – ha aggiunto – che il Protocollo sia l’occasione per lavorare concretamente insieme e dare opportunità di studio e carriera alle nuove generazioni che amano Venezia e che vedono questa città come un luogo ideale per realizzare i propri sogni lavorativi e personali. È un impegno che ci assumiamo per il presente e per il futuro della città e dei suoi giovani”. Per Benno Albrecht, rettore Iuav, “fin dall’inizio l’Università Iuav di Venezia ha investito molto su questo progetto. Siamo convinti che Venezia Città Campus sia il quadro d’insieme su cui inserire tutte le strategie di sviluppo della città. Il nostro Ateneo si è posto come centro della progettualità di riferimento per le amministrazioni pubbliche, dando alla città gli strumenti tecnici per poter prendere decisioni fondamentali sul futuro. Iuav lavora da tempo sulla realizzazione concreta di residenzialità, spazi a disposizione degli studenti, infrastrutture che si inseriscono strategicamente nel quadro di Venezia Città Campus”. Michele Casarin, presidente Accademia Belle Arti, ha affermato: “Oggi è un gran giorno perché questo accordo conferma che Venezia sta attraversando un momento particolarmente favorevole in quanto, come mai accaduto in passato, attorno ad un progetto chiaro e ambizioso stanno lavorando insieme, le università, gli istituti di alta formazione ed i diversi livelli di governo del territorio con l’obiettivo comune di garantire alla città un futuro di sviluppo incentrato sui giovani, sulla ricerca e sulla cultura. Da parte nostra, come Accademia di Belle Arti, stiamo continuando ad incrementare il numero di studenti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, a sviluppare una didattica che sappia essere di qualità, attrattiva e sempre al passo con i tempi, e una dotazione organica, strumentale e logistica che sia di pieno e adeguato supporto a questo percorso in cui crediamo fermamente”. Fabio Moretti, presidente del Conservatorio Benedetto Marcello, ha spiegato che “la presenza degli studenti nella città storica di Venezia costituisce una ricchezza imprescindibile che contribuisce a mantenerla viva e resiliente come luogo del sapere. Fondamentale quindi svolgere ogni azione possibile mirata alla residenzialità dei giovani e soprattutto di coloro che attraverso lo studio della musica e dell’arte decidono di prepararsi al futuro nella città che nell’immaginario di tutto il mondo è il luogo dell’arte per eccellenza”. Per Renato Brunetta, presidente Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, “Venezia ha un’opportunità. Dalla monocultura turistica,un’economia a basso valore aggiunto, si può davvero ipotizzare di ripensare il tessuto socio-culturale cittadino. E lo si può fare grazie a ‘Venezia città campus’, una delle principali aree di attività della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità. Un progetto che mira a portare residenza nel territorio con giovani studenti, ricercatori e docenti. Venezia potrà così tornare anche ad avere quel ruolo di centro di produzione culturale che le è appartenuto nel passato e che fa parte della sua identità storica”. Secondo Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione e alla formazione, “la Regione ha scelto di sottoscrivere questo protocollo con la precisa volontà di sostenere un progetto che siamo convinti rappresenti un’occasione di stimolo, non solo per favorire l’attuazione del diritto allo studio universitario, ma soprattutto di rivitalizzare Venezia. L’impegno che ribadiamo in questa occasione è quello a sostenere i programmi di accessibilità alla residenzialità agevolata in primis, ma non solo, per gli studenti e i giovani. Venezia ha enormi potenzialità e per rivitalizzarla vogliamo investire tutte le energie possibili per fare in modo che i giovani vivano, lavorino e studino in centro storico. Lo abbiamo fatto di recente anche con il progetto Venezia I.C.O.N.A. e lo faremo anche sostenendo e realizzando gli obiettivi di Venezia Città Campus”.

– Foto Ufficio stampa Comune di Venezia –

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Festa del Reggimento Lagunari, Brugnaro “Risorsa per la comunità”

VENEZIA (ITALPRESS) – Festa in piazza Ferretto a Mestre, per il Reggimento Lagunari “Serenissima”, che ha celebrato il trentanovesimo anniversario della sua costituzione, sancita con Decreto del Presidente della Repubblica il 25 giugno 1984, in specialità di “Fanteria leggera e anfibia”. Alla cerimonia ha preso parte, in rappresentanza dell Città, il sindaco, Luigi Brugnaro, accompagnato dal Direttore generale, Morris Ceron e dagli assessori Laura Besio ed Elisabetta Pesce. Presenti anche il prefetto di Venezia, Michele Di Bari, il questore, Maurizio Masciopinto, autorità civili e militari del territorio, nonché le associazioni d’Arma e combattentistiche, con i loro labari.

“Quella dei lagunari – ha ricordato il comandante del reggimento, colonnello Ivan Falasca – è una storia gloriosa e millenaria, perché siamo eredi diretti dei ‘Fanti da Mar’ della Repubblica Serenissima. Oggi però, nel contempo, il nostro è un reparto moderno, dinamico e altamente qualificato, essendo l’unico addestrato per il combattimento anfibio.”

“Ma soprattutto – ha sottolineato il sindaco Brugnaro – i ‘Lagunari’ sono ora una risorsa indispensabile per la nostra comunità, per la sua sicurezza ed il suo benessere, che svolgono al meglio compiti importanti e delicati, come nell’ambito dell’operazione ‘strade sicure’, per cui abbiamo chiesto la loro collaborazione. Grazie quindi per il vostro lavoro. Siate fieri di quest’Arma, eccellenza dell’esercito: la Città vi riconosce e vi stima”.

Al termine della cerimonia sono stati consegnati riconoscimenti ai militi che si sono distinti in particolari missioni o per il servizio svolto nel corso della loro carriera.

– Foto Ufficio stampa Comune di Venezia –

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Venezia, al via il Wbc Amzing Muaythai World Festival

VENEZIA (ITALPRESS) – Una cerimonia suggestiva, con la sfilata delle bandiere in rappresentanza dei 50 paesi partecipanti e danze tradizionali thailandesi, ha dato il via al Palasport Gianquinto all’Arsenale di Venezia al Wbc Amzing Muaythai World Festival. Si tratta della più importante rassegna del 2023 nel panorama internazionale della muay thai, l’arte marziale originaria della Thailandia. L’evento, che rientra nel palinsesto de “Le Città in Festa”, promosso con il patrocinio dell’Amazing Muaythai Festival, in partnership con il Tourism Authority of Thailand, si svolgerà fino a domenica 25 giugno.
Alla cerimonia inaugurale ha preso parte in rappresentanza della città il presidente della Commissione consiliare Sport Matteo Senno, che ha dato il benvenuto a tutte le delegazioni, ringraziando per aver scelto Venezia per un evento sportivo così rilevante.
“Una manifestazione – ha evidenziato – che coniuga sport, solidarietà, cultura a un turismo di qualità”. Al consigliere è stato anche consegnato il contributo che il world Boxing Council ha devoluto all’Istituto Casa famiglia San Pio X di Venezia.
Presenti inoltre l’ambasciatore italiano in Thailandia Paolo Dionisi, Mauricio Sulaiman, presidente della WBC Boxe, Thanapol Bhakdibhumi, presidente della Wbc Muaythai mondiale e il segretario generale della Wbc Kevin P. Noone.
Oltre 500 gli atleti partecipanti alle competizioni insieme ai loro istruttori e agli arbitri.
Nei prossimi giorni gli appassionati italiani di sport da ring avranno modo di assistere ai Mondiali Wbc Muaythai dilettanti, suddivisi nelle categorie Adults e Youth. I match dei migliori thai-boxer amatoriali del mondo si terranno nel Palasport dell’Arsenale nelle giornate di venerdì e sabato, mentre la domenica mattina sarà interamente dedicata alle fasi eliminatorie e alle finali del torneo.
Nel pomeriggio di domenica 25 giugno si terrà la cerimonia di chiusura della manifestazione. Per assistere agli incontri è necessario acquistare il biglietto, disponibile in loco.
Il Wbc Amzing Muaythai World Festival – è stato sottolineato – nasce con l’obiettivo di realizzare una kermesse internazionale attraverso la quale conoscere non solo uno degli sport da combattimento più antichi del mondo, la muay thai, ma anche la cultura e le tradizioni millenarie della terra thailandese. Con una grande manifestazione sportiva all’insegna dello sport e della cultura, l’evento di Venezia – che per la sua realizzazione ha messo in relazione ai massimi livelli le istituzioni italiane e quelle thailandesi – omaggerà inoltre i 155 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Thailandia.
– Foto Ufficio stampa Comune di Venezia –
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Venezia, alle Gallerie dell’Accademia la mostra “Da Vivarini a Tiepolo”

VENEZIA (ITALPRESS) – Dieci nuove opere inedite vanno ad arricchire il patrimonio delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Capolavori di straordinario valore, appartenenti a collezioni private o inaccessibili, comprate di recente dallo Stato, in trattativa privata, in prelazione o in coattivo all’esportazione, sono esposte nella sala XVI del museo fino al 1° ottobre. L’inaugurazione della mostra, dal titolo, “Da Vivarini a Tiepolo”, si è svolta alla presenza del consigliere delegato “Città di Venezia, cultura: progetto futuro” Stefano Zecchi. Presenti inoltre il direttore delle Gallerie dell’Accademia Giulio Manieri Elia, il prefetto di Venezia, Michele di Bari, il soprintendente alle Belle arti e paesaggio Fabrizio Magani, rappresentanti del Ministero della Cultura e del Comando Carabinieri di Venezia. Tra i capolavori che si potranno ammirare il dipinto inedito Sansone e Dalila della pittrice veneziana Giulia Lama, di cui le Gallerie espongono anche Giuditta e Oloferne; le tre tavole di Bartolomeo Vivarini che si aggiungono a quelle già in collezione del Polittico dei Tagliapietra; la Coppia di amanti (La dichiarazione) di Bonifacio de’ Pitati, risalente al 1527-1528 circa e un disegno di Giambattista Tiepolo, il primo disegno acquisito dalle Gallerie che raffigura due teste di fantasia. Esposti inoltre il Cristo davanti a Caifa, di notevoli dimensioni, dell’artista lucchese Pietro Ricchi (1606-1675); la piccola e inedita tela montata su tavola di Francesco Fontebasso (1709-1769), dal titolo Matrimonio mistico di santa Caterina d’Alessandria e Estasi di santa Teresa d’Avila risalente al 1730-1733 circa; una scena della vita di San Pietro Martire di Antonio Vivarini. Le opere sono state acquisite grazie ai fondi in dotazione alla Direzione Generali Archeologia Belle Arti e Paesaggio e alla Direzione Generale Musei nel triennio 2021-2023 per un impegno di spesa complessivo superiore al milione di euro. Ognuno dei quadri porta con sé una storia unica e a volte singolare, come il dipinto di Bonifacio de’ Pitati e la piccola tela di Francesco Fontebasso, acquisite dalle Gallerie dell’Accademia da un’eredità fallimentare nel 2022, ma precedentemente oggetto di un’indagine del Nucleo dei Carabinieri per la Tutela Patrimonio Culturale di Venezia che ha consentito di recuperare 24 dipinti dispersi a causa di una bancarotta e di una conseguente ricettazione fallimentare. “Si tratta di opere diverse tra loro sia nella tipologia, dalle tavole di polittici rinascimentali ai disegni, sia nella cronologia, dal Rinascimento dei Vivarini al Settecento di Giambattista Tiepolo, ma in ogni caso parliamo di integrazioni molto significative per le Gallerie dell’Accademia, un museo così specialistico della Scuola pittorica veneta e veneziana, che raccontano una storia di successo in cui ognuno ha fatto la sua parte”, ha spiegato il direttore Giulio Manieri Elia. “Quanta bellezza siamo riusciti a mettere insieme e a regalare al mondo”, ha sottolineato il consigliere delegato alla Cultura Stefano Zecchi, complimentandosi per le nuove acquisizioni. “Questa operazione, così ben coordinata, dà dimostrazione di come la conoscenza proceda attraverso le grandi esperienze artistiche. Siete riusciti ad arricchire un patrimonio che è già straordinario, ma che dimostra qualcosa in più: i nostri musei non sono solo importanti luoghi di fruizione, ma anche luoghi di ricerca, in cui si porta avanti un perfezionamento del sapere identitario e collettivo, che non si esaurisce tra le mura di un museo. Bisogna continuare su questa strada, nella consapevolezza che per Venezia rappresenti la vera salvezza: la sua storia profonda, fantastica, è molto fragile perché troppo bella. Questa bellezza molto spesso viene svenduta: è importante invece radicarla nel vero valore della conoscenza”.

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Contrasto alle dipendenze, al via il servizio “New Way”

VENEZIA (ITALPRESS) – È partita oggi l’annunciata implementazione dei servizi comunali di Venezia per il contrasto alle dipendenze con il nuovo servizio “New Way”, ossia l’estensione in orario diurno dell’attività degli operatori di strada già in essere dalla fine del 2022 in orario notturno con il servizio “Stop and Go”.
Il progetto prevede la presenza 7 giorni su 7, dalle ore 8 alle ore 21, di due equipe di operatori di strada che si muoveranno con due automezzi furgonati lungo le strade cittadine interessate dal fenomeno dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti. Non vi sarà quindi alcuna interruzione del servizio Stop and Go, attivo dalle 21 alle 8. Il nuovo servizio sarà affidato sperimentalmente ad una cooperativa che già gestisce le attività in orario notturno.
Il lavoro degli operatori di strada del servizio New Way, che si integrerà con quello del personale del Comune di Venezia, consisterà nel contatto con i consumatori, finalizzato all’orientamento ai servizi comunali e sanitari ed all’accompagnamento, ove possibile, al Drop In per una più adeguata assistenza.
“Il progetto ha lo scopo di garantire un intervento sociale di prossimità su strada ed è rivolto alle persone che hanno una dipendenza da sostanze stupefacenti”, spiega Simone Venturini, assessore alla Coesione sociale. “Scopo del servizio è, da un lato, ridurre ed eliminare i comportamenti di queste persone che possono arrecare disagio, degrado e danno ai cittadini che abitano e lavorano in città e, dall’altro, offrire alle persone dipendenti da sostanze l’accesso a servizi basilari quali toilette e docce in un luogo appositamente allestito e lontano dalle abitazioni”.
“Il compito degli operatori – prosegue – sarà inoltre quello di garantire, alle persone che lo desiderano e accettano, un percorso sociosanitario di presa in carico finalizzato all’uscita dalla condizione di dipendenza in collaborazione con l’azienda ULSS. Ancora una volta il Comune di Venezia decide di investire più di ogni altro in campo sociale, anche con attività innovative e sperimentali, con la finalità di migliorare la qualità della vita dei cittadini e degli esercenti e di offrire a tutti la possibilità di uscire dal tunnel della droga. Resta ovviamente forte l’attenzione sulla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti. Sono, inoltre, allo studio le modalità di comunicazione con i Comuni di residenza dei consumatori di sostanze stupefacenti, molto spesso provenienti da comuni diversi dal Comune di Venezia, e delle relative aziende sanitarie, affinché garantiscano finalmente il sostegno, la responsabilizzazione e la presa in carico dei loro cittadini”.
Il servizio Stop and Go, attivo da settembre scorso, prevede l’ospitalità notturna fino a 15 persone per notte previo contatto in strada; sin qui sono state effettuate più di 2500 accoglienze notturne, e sono state effettuati più di 6000 contatti in strada.

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Al via lavori di efficientamento energetico della scuola “Penzo” al Lido di Venezia

VENEZIA (ITALPRESS) – Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori per l’efficientamento energetico della scuola primaria e dell’infanzia “P.L. Penzo” al Lido di Venezia. L’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Venezia Francesca Zaccariotto ha voluto effettuare un sopralluogo proprio in concomitanza dell’avvio del cantiere. L’edificio risale ai primi anni Ottanta ed è oggetto di una serie di interventi tra i quali l’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di 18 KWh di energia elettrica volta all’autoconsumo e di una pompa di calore con la sostituzione delle canalizzazioni per la ventilazione. Inoltre si procederà con il “relamping” dell’impianto di illuminazione interna ed esterna e la sostituzione dei serramenti esterni ai fini dell’efficientamento. In questo modo la scuola passerà dall’attuale classe E alla A3. L’opera di riqualificazione sarà attuata da parte del Comune di Venezia per una spesa complessiva di circa 763mila euro, cofinanziati dalla Regione Veneto per 493mila euro tramite i fondi del POR FESR 2014-2020. “L’obiettivo che ci siamo dati attraverso questo finanziamento è proprio quello dell’efficientamento energetico”, ha spiegato l’assessore Zaccariotto. “Interverremo con l’installazione di un impianto fotovoltaico, con il cambio di tutti i serramenti esterni e altri lavori sull’impiantistica dell’edificio. Grazie agli interventi la scuola passerà dall’attuale classe energetica E alla A3. Miglioriamo quindi la vivibilità di chi quotidianamente vive questi spazi, soprattutto gli alunni e il personale scolastico”. In particolare, sul tetto della scuola verranno installati 60 pannelli fotovoltaici da 300W, in colore con la copertura per un impatto visivo ridotto. Saranno inoltre sostituiti i serramenti esterni dell’edificio, per una superifcie complessiva di circa 400 metri quadrati. Le nuove vetrate, la cui consegna è già stata effettuata, garantiranno l’isolamento dell’edificio e faciliteranno la pulizia delle stesse. I corpi lampada al neon esistenti saranno anch’essi sostituiti con luci led, integrate col solare per ridurre ulteriormente il consumo e lo spreco energetico. Per concludere, il sistema distributivo dell’impianto di riscaldamento della scuola sarà rinnovato con un sistema di canalizzazioni isolate per portare aria calda nelle aule, riducendo al contempo il rumore di sottofondo.

– Foto Ufficio stampa Comune di Venezia –

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