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Venicemarathon, aperti “Exposport” e la “Family Run”

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VENEZIA (ITALPRESS) – Il lungo week-end di eventi legati alla Venicemarathon si è aperto ufficialmente questa mattina, al Parco san Giuliano, con due appuntamenti diventati ormai classici nel programma della corsa veneziana, giunta quest’anno alla sua trentaseiesima edizione. Tocca quota 31, infatti, “Exposport”: la rassegna espositiva è stata inaugurata alla presenza, in rappresentanza della Città, del vicesindaco e assessore comunale allo Sport, Andrea Tomaello, accompagnato dagli assessori Paola Mar e Simone Venturini e dal presidente della Commissione consiliare Sport, Matteo Senno. Con Tomaello, il compito di tagliare il nastro è toccato alla madrina della manifestazione, Giusy Versace, insieme al presidente e vicepresidente di Venicemarathon, rispettivamente Piero Rosa Salva e Stefano Fornasier, e al vicepresidente di Confindustria Venezia Rovigo, Paolo Armenio.

“Questa, come ho avuto già modo di dire – ha sottolineato Tomaello – è l’edizione dell’entusiasmo, dopo il periodo nero legato alla pandemia, con numeri nuovamente da record e tanta gente qua già da stamattina, che mi auguro sia ancora più numerosa domani e domenica, per un week-end all’insegna dello sport, e del voler stare insieme”. Anche l’Exposport”, dopo i due anni limitati dal lockdown, torna infatti non solo come prima, ma addirittura con un maggior spazio a disposizione per il centinaio di espositori, corredato anche dalla presenza esterna degli stand delle associazioni del Terzo settore del nostro territorio. Oltre ad essere anche la “casa” dei 15.000 atleti iscritti, la manifestazione, aperta anche domani dalle 9 alle 20, sarà animata da una serie di iniziative ed incontri. La mattinata si era aperta con l’ormai altrettanto tradizionale “Family run”, la corsa non competitiva a cui partecipano i ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori del veneziano, che si è svolta all’interno del Parco San Giuliano, con una grandissima partecipazione: oltre 4.000 i giovani atleti protagonisti. Per loro, a fine gara, un’opportunità in più: quella di “provare” nuovi sport, grazie alla presenza di una ventina di associazioni che stanno danno vita in questi mesi alla manifestazione “Salta Cori Zoga”, promossa dal Comune con il sostegno del PonMetro.

foto: ufficio stampa Comune di Venezia

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Al via l’undicesima edizione del Festival della Politica

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VENEZIA (ITALPRESS) – L’emergenza ambientale, i cambiamenti climatici, le politiche di mitigazione ma anche la guerra in Ucraina, la crisi energetica, l’attualità politica in ambito nazionale e internazionale. Sono i temi che affronterà quest’anno il Festival della Politica dal titolo “La terra trema”. La manifestazione, giunta all’XI edizione, è promossa dalla Fondazione Gianni Pellicani, in collaborazione con la Fondazione di Venezia, M9 – Museo del ’900, Comune di Venezia e Camera di Commercio di Venezia Rovigo e Delta Lagunare. Realizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il Festival è patrocinato da Regione Veneto e Città Metropolitana di Venezia.
Dopo l’anteprima nella giornata di ieri, la rassegna prende il via da oggi, giovedì 20 ottobre, fino a domenica 23 ottobre.
La presentazione questa mattina all’auditorium “Cesare De Michelis” dell’M9 di Mestre alla presenza, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale dell’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin. All’appuntamento hanno preso parte i rappresentanti di tutte le Istituzioni e realtà che da sempre sostengono l’iniziativa.
“Una manifestazione matura in cui ormai la città si riconosce – ha dichiarato il direttore Nicola Pellicani – che contribuisce ad arricchire le iniziative cittadine di carattere culturale, oltre a costituire un volano dal punto di vista economico e di promozione del territorio. Il titolo dell’edizione 2022, volutamente provocatorio, vuole evidenziare alcune questioni al centro del Festival. La manifestazione – ha aggiunto – generalmente si svolge nel mese di settembre, ma quest’anno, per non sovrapporsi alla campagna elettorale, abbiamo fatto slittare l’evento di un mese e mezzo”. Con 75 ospiti e 35 incontri, tutti su prenotazione ma ad ingresso libero, fino ad esaurimento posti, la rassegna per la prima volta si svolgerà “al coperto”, distribuendo i propri appuntamenti nel Teatro Toniolo e di M9-Museo del ‘900. Il programma, a cura della scrittrice Alessandra Viola e del filosofo Marco Filoni, proporrà incontri, dialoghi, interviste, spettacoli, presentazioni di libri, eventi speciali, workshop.

“L’aver spostato l’edizione 2022 dopo le elezioni – ha sottolineato De Martin – è la testimonianza della grande libertà di espressione che contraddistingue la manifestazione. L’Amministrazione comunale ha sin dall’inizio sostenuto questo progetto che intende portare, con una pluralità di punti di vista, la riflessione politica e i libri in mezzo alle persone. Questa città, già da marzo, con la Fondazione di Venezia capitale mondiale della sostenibilità si sta proponendo in modo forte a livello planetario. La città per prima deve cominciare a dare il buon esempio rispetto ai singoli cittadini: per questo è importante l’essere riusciti ad ottenere molti finanziamenti per dare infrastrutture nuove al territorio”.

Dopo l’inaugurazione della libreria della politica in Piazza Ferretto, aperta fino al 23 ottobre dalle 10 alle 19.30, la manifestazione continuerà nel pomeriggio, alle 16 con l’incontro “Piccole Apocalissi crescono: come si sta ridisegnando il mondo con la pandemia, la guerra e la questione climatica”. A seguire dalle 17 la presentazione di tre libri: al chiostro M9 “Scienza e politica nell’età della sfiducia”. Chiara Valerio ne parlerà con Enrico Pedemonte. Alle ore 18.30 all’auditorium M9 Claudio Cerasa discuterà del suo “Le catene della destra” con il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Modera Alda Vanzan. Alle ore 21 Michele Santoro introdurrà al percorso personale e politico che ha ispirato il suo ultimo libro, “Non nel mio nome”. Tutti gli eventi del Festival della Politica sono ad ingresso libero.

foto: ufficio stampa Comune di Venezia

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Il 25 ottobre passeggiata patrimoniale a Porto Marghera

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VENEZIA (ITALPRESS) – Prosegue, con un appuntamento il 25 ottobre, il ciclo autunnale delle Passeggiate patrimoniali organizzate dal Comune di Venezia in collaborazione con Europe Direct, volto a scoprire una zona poco frequentata e conosciuta del nostro territorio: la zona industriale di Porto Marghera.
“E’ un’occasione importante per vedere una parte di territorio oramai entrata nel contesto della città, una opportunità per scoprire una parte rilevante della storia e dell’economia dei luoghi, non sempre conosciuti nonostante la loro vicinanza e la loro immagine sia quotidianamente sotto gli occhi di molti” afferma Paola Mar, assessore al Patrimonio, Promozione del Territorio e Università del Comune di Venezia. “Porto Marghera è senza ombra di dubbio una pagina fondamentale per la storia del Novecento e per il nostro futuro”.
La passeggiata sarà guidata dal professor Carlo Rubini, fondatore dell’Associazione Triveneto “Trekking Italia”, il quale accompagnerà i partecipanti lungo un inedito percorso che partirà dalla prima zona industriale di Porto Marghera, area che per prima ha conosciuto gli insediamenti industriali negli anni dal 1919 al 1925, con industrie quali la Vetrocoke, la Montecatini Fertilizzanti, la Breda, ed altre ancora che si incontreranno lungo il cammino. Ci si inoltrerà in un percorso di Archeoindustria ripercorrendo alcune tappe fondamentali per la vita economica e sociale del nostro territorio, prendendo visione di quella che fu quella grande epopea industriale e di ciò che ora ne rimane: spesso edifici ormai deserti ed abbandonati, luoghi silenziosi dove in parte la natura ha ripreso il suo posto, intervallati a fabbricati riconvertiti soprattutto per attività terziarie e di logistica, in un susseguirsi di storia passata e presente, da cui si può partire per provare a riflettere su un possibile futuro.
La passeggiata a Porto Marghera si terrà martedì 25 ottobre alle ore 11. Punto d’incontro: ore 10.50 vicino al bar “Canton”, all’angolo tra via della Libertà e via Pacinotti (via di accesso al Palaexpo). La partecipazione è gratuita e ci si potrà prenotare inviando una mail a: [email protected] indicando nome, cognome e numero di telefono delle persone iscritte (massimo tre iscritti per mail). Si accetteranno prenotazioni pervenute in ordine cronologico fino ad esaurimento dei 25 posti disponibili.

foto: ufficio stampa Comune di Venezia

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Inaugurata la mostra fotografica “I giardini classici di Suzhou”

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VENEZIA (ITALPRESS) – L’assessore comunale all’Ambiente, Massimiliano De Martin, ha preso parte questa mattina all’inaugurazione della mostra fotografica “I giardini classici di Suzhou”, che si trova al primo piano di Ca’ Bottacin . L’iniziativa rientra nel palinsesto de “Le Città in Festa” ed è organizzata dall’Università Ca’ Foscari Venezia, dalla Città di Suzhou e dall’Istituto Confucio di Venezia. Sono intervenute, tra gli altri, la concittadina onoraria di Suzhou, Laura Fincato, e la rettrice di Ca’ Foscari, Tiziana Lippiello. “Suzhou è definita la Venezia della Cina – ha esordito l’assessore De Martin – e anche se il giardino viene concepito in un’ottica diversa da quello occidentale, senza dubbio è l’importanza dedicata alla qualità degli spazi verdi a costituire un ulteriore punto di incontro tra le due città. L’obiettivo comune è quello di valorizzare la biodiversità territoriale e arricchire il concetto di qualità urbana. In quest’ottica a Venezia e in Terraferma abbiamo posto in essere numerosi interventi di rigenerazione urbana e riqualificazione ambientale, volti alla realizzazione di corridoi ecologici e alla creazione di spazi verdi fruibili dai cittadini, ma soprattutto con lo scopo di valorizzare habitat naturali e riportare la natura all’interno della città. Nel 2024, in occasione dei 700 anni dalla morte di Marco Polo, spero possiamo essere uniti nel ricordare l’uomo che ha reso possibile, in quel passato, relazioni che fino ad oggi rimangono vive nelle nostre quotidianità”.

La mostra espone trenta fotografie degli storici giardini della città cinese di Suzhou, gemellata con Venezia dal 1980. Essi, per la loro bellezza, a partire dal XVI e XVII secolo, divennero il modello del tipico giardino cinese e oggi, degli oltre duecento giardini presenti nell’epoca d’oro della città, ne sono conservati sessantanove. I giardini di Suzhou sono in sostanza un versione ridotta del mondo e ripropongono gli elementi base di acqua, pietre e piante, secondo i dettami filosofici di Zhuangzi e Laozi. Venivano create artificialmente colline e corsi d’acqua, piantati alberi e arbusti. Completavano l’opera gli edifici nello stile tradizionale cinese, che venivano usati per la meditazione, per bere il tè, per suonare o ascoltare musica. Marco Polo descrisse questi giardini ne “Il Milione” e dal 1997 alcuni di essi sono Patrimonio Unesco. La mostra, ad ingresso gratuito, è visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 e rimarrà aperta sino al 28 ottobre.

foto: ufficio stampa Comune di Venezia

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Teatrino Groggia, il 23 ottobre parte la stagione dedicata ai bambini

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VENEZIA (ITALPRESS) – Al via “A pesca di sogni 22.23”, il cartellone per bambini e famiglie al Teatrino Groggia di Venezia Il Settore Cultura del Comune di Venezia ha incaricato anche quest’anno La Piccionaia, Centro di Produzione Teatrale di ideare e realizzare una stagione per bambini e famiglie al Teatrino Groggia di Venezia. La stagione apre con lo spettacolo “AAA Cercasi custode per piccolo pianeta” inserito nell’ambito del progetto “Palcoscenici Metropolitani” del Comune di Venezia con il sostegno del MiC e in collaborazione con il Teatro Stabile Veneto – Teatro Nazionale. Domenica 23 ottobre alle 16.30 Carlo Presotto, Matteo Balbo e Pierangelo Bordignon saranno in scena in “AAA cercasi custode per piccolo pianeta”, uno spettacolo divertente e coinvolgente per parlare con semplicità ed immediatezza a bambini e adulti di importanti tematiche ambientali legate al naturale equilibrio del Pianeta Terra e ai rischi che quotidianamente lo minacciano.

Due esperti scientifici in cerca di lavoro trovano l’inserzione su di un quotidiano: AAA Cercasi custode per piccolo pianeta. Decidono allora di raccogliere informazioni per capire se sia il caso di accettare l’incarico. Scoprono che su quel pianeta ci sono diverse specie di vita, che si avvicendano, si trasformano, si adattano alle trasformazioni dell’ambiente. Rimangono colpiti dalle api, e dalla danza con cui comunicano tra di loro la posizione dei fiori dai quali raccogliere il nettare. Scoprono che la loro presenza è determinante per la riproduzione di molte specie vegetali attraverso l’impollinazione. Ma scoprono anche che questa forma di vita è a rischio di estinzione, a causa delle attività di un’altra specie, quella dell’uomo. L’uomo è l’unica specie vivente del piccolo pianeta in grado di modificare completamente l’ambiente in cui vive, ma anche di trasformare un mare in un deserto, come nel caso del lago di Aral. Proiettato nel domani, l’uomo va alla ricerca di sempre nuove tecnologie, ma cosa accadrebbe se imparasse ad usare a fondo quella meravigliosa risorsa che è il cervello? E cosa accadrebbe se le tecnologie avessero un cuore? I nostri esperti scientifici scoprono che di custodi, il piccolo pianeta ne ha già moltissimi. Sono tutte quelle persone che, con il cervello ed il cuore, si chiedono ogni giorno come i loro gesti possono contribuire alla tutela del delicato sistema di relazioni tra gli esseri che vivono sulla terra. Biglietti unico € 7 | porta il nonno a teatro, un nonno e due nipoti € 14 Disponibili on line: www.vivaticket.it Prenotabili su: www.piccionaia.org/teatrinogroggia Al botteghino: in Teatro a partire da un’ora prima dell’inizio di ciascuno spettacolo

In partenza sabato 5 novembre due laboratori per i più piccoli, la mattina, dalle 10.30 alle 12.30 per i bambini dai 4 ai 6 anni e al pomeriggio, dalle 15 alle 17 per quelli dai 7 ai 10 anni. Il percorso è costituito da 4 incontri e si concluderà sabato 3 dicembre. Due percorsi dal titolo Oplà lab, condotti da Aurora Candelli, per portare i bambini, con gli strumenti del teatro, ad esprimersi con fantasia, immaginazione e creatività attraverso una molteplicità di linguaggi. Lavoreranno col corpo e la voce, il movimento e il suono, i pensieri e le emozioni. Oplà lab utilizza un approccio ludico per un percorso di conoscenza e di sviluppo delle potenzialità individuali e delle capacità di comunicazione, relazione, espressione e creatività. Il laboratorio avrà l’obiettivo di favorire l’instaurarsi di un clima non competitivo e collaborativo, un’atmosfera accogliente e che sappia valorizzare l’apporto di ciascuno. Alla fine del percorso è prevista una restituzione finale per i genitori. Aurora Candelli è un’attrice, regista e formatrice de La Piccionaia, laureata in Psicologia Clinica con Master in Psicopatologia dell’apprendimento, oltre al ruolo di attrice riveste anche quello di formatrice progettando e conducendo laboratori teatrali dedicati all’età evolutiva. Iscrizioni: 30 euro. Tel. 041 0970154 mail [email protected] www.culturavenezia.it/groggia.

foto: ufficio stampa Comune di Venezia

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Con “Martina, Stella di Mare” nuova offerta di itinerari educativi

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VENEZIA (ITALPRESS) – È in arrivo un nuovo progetto per gli Itinerari educativi dell’Assessorato comunale alle Politiche educative di Venezia. Si chiama “Martina, Stella di Mare” ed è stato presentato questa mattina con una conferenza stampa che si è tenuta nella Sede del Rotary International – Distretto 2060, alla quale sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore comunale alle Politiche educative, Laura Besio, la responsabile del Servizio Progettazione educativa del Comune di Venezia, Daniela Galvani, l’assessore alle Politiche educative del Comune di Martellago, Silvia Bernardo e, per il Rotary, l’assistente della governatrice Distretto Rotary 2060, Elisabetta Fabris, il presidente del Rotary Club Venezia Castellana, Romeo Pastore e Franco Cecchi, socio ideatore e responsabile del progetto.
L’iniziativa infatti è stata realizzata con l’apporto del Rotary Club Venezia Castellana in collaborazione con il Rotary Club Trieste ed è in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e con le Linee Guida ministeriali per l’insegnamento dell’educazione civica (art. 3 della legge 20 agosto 2019, n° 92). Si tratta di un concorso rivolto agli alunni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e della prima classe della scuola primaria e si propone di sensibilizzare le nuove generazioni alla riduzione dell’uso quotidiano della plastica e a garantirne un corretto riuso e smaltimento per proteggere mari ed oceani. Come ha spiegato la responsabile del Servizio Progettazione educativa Galvani, gli insegnanti delle scuole che aderiranno a questo itinerario proporranno ai bambini giochi e iniziative sul tema della riduzione dell’uso della plastica, grazie anche al libro “Martina, Stella di mare”. Si tratta di un testo, curato dalla disegnatrice Nicoletta Costa, rivolto ai più piccoli, dal quale poi prendere spunto per ideare giochi, prodotti grafici e letterari.

Agli elaborati ritenuti migliori da una commissione di esperti saranno assegnati dei buoni spendibili in una libreria del territorio e in primavera ci saranno anche una mostra in cui saranno esposti tutti i lavori realizzati dai bambini ed una cerimonia di premiazione. “Lo scopo dell’attività rivolta ai nostri ragazzi – ha sottolineato l’assessore Besio – è quello di rivolgersi a loro con un linguaggio semplice e diretto, a loro misura insomma, perché possano poi, da cittadini, essere portatori di buone pratiche. Questa proposta del Rotary, alla quale sicuramente faranno seguito altre occasioni di fare rete, funge da stimolo per la socializzazione, l’aiuto reciproco e il rispetto per l’ambiente. Come Amministrazione comunale abbiamo a cuore il tema ambientale e proprio sull’uso corretto della plastica abbiamo già aderito alla campagna del Wwf ‘Plastic smart cities’, perché crediamo che solo attraverso un lavoro di rete tra associazioni, istituzioni e cittadini si possano ottenere dei risultati concreti”.

foto: ufficio stampa Comune di Venezia

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Il vicesindaco Tomaello a presentazione stagione del Cus Venezia Volley

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VENEZIA (ITALPRESS) – Oltre 300 persone tra atleti e familiari hanno partecipato ieri sera al Palasport G.B. Gianquinto “Arsenale” alla presentazione della stagione 2022/23 della sezione volley del C.U.S. (Centro universitario sportivo) Venezia. Nel corso dell’appuntamento, a cui ha preso parte in rappresentanza della città il vicesindaco e assessore allo Sport Andrea Tomaello, insieme al presidente della Municipalità di Venezia Murano Burano, Marco Borghi, sono stati illustrati i numeri della prossima stagione. Erano inoltre presenti il presidente del C.U.S. Massimo Zanotto, insieme al capo sezione Davide Marinelli, al direttore tecnico Andrea Grandese, oltre a tutti gli altri tecnici e dirigenti, il presidente regionale CONI, Dino Ponchio, il vicepresidente FIPAV regionale Giancarlo Vianello e i rappresentanti degli sponsor.
Sono oltre 300 gli iscritti alle attività della sezione pallavolo, di cui 130 a livello agonistico. Le attività giovanili volley S3 e avviamento contano 150 iscritti; 40 sono invece i partecipanti ai corsi amatoriali universitari. 13 sono i campionati federali che vedranno la partecipazione delle squadre veneziane: 3 maschili, con capolista in serie C, e 10 femminili: la squadra ‘targata’ Antenore Energia competerà in serie B2 dopo la promozione raggiunta nel giugno scorso.
Nel corso della serata sono stati premiati con una targa del C.U.S. due ragazzi: Sara Tocco, selezionata dalla rappresentativa provinciale per giocare al torneo dei territori e Andrea Grandese, allenatore rappresentativa provinciale.
Il vicesindaco Tomaello si è complimentato con le ragazze della squadra femminile per la promozione e ha rivolto un in bocca al lupo a tutti per prossimi tornei, ringraziando lo staff tecnico, i dirigenti e gli sponsor, che rendono possibile l’organizzazione di tutte le attività.

foto: ufficio stampa Comune di Venezia

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Al via il 19 ottobre la Venice Fashion Week 2022

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VENEZIA (ITALPRESS) – Venezia capitale della moda esclusiva e sostenibile ma anche dell’artigianato. Dal 19 al 29 ottobre torna la settimana della moda veneziana: sette giorni di sfilate, mostre e conferenze. La Venice Fashion Week, giunta alla sua decima edizione dopo l’esordio nel 2013, è stata presentata stamani a Ca’ Farsetti alla presenza degli assessori al Turismo Simone Venturini e alla Promozione del territorio Paola Mar.
Obiettivo dell’iniziativa, organizzata dall’agenzia “Venezia da Vivere” con il supporto del Comune, e ambientata tra gallerie d’arte, palazzi e spazi pubblici, è sostenere i giovani talenti creativi oltre a salvaguardare e promuovere l’artigianato. A introdurre il calendario degli eventi (in allegato) i suoi organizzatori, Laura Scarpa e Lorenzo Cinotti, insieme all’esperta di moda Marina Iremonger, collegata in videoconferenza, e a Fabrizio D’Oria, direttore operativo di Vela Spa. Gli eventi prendono il via il 19 ottobre. Tra gli appuntamenti più rilevanti: il weekend dello shopping sostenibile (22 e 23 ottobre) e ‘Ornamenti’, il salone degli accessori di design e artigianali che si terrà dal 26 al 28 ottobre a Palazzo Sagredo, novità del 2022.

Questa edizione della Venice Fashion Week torna inoltre con un ciclo di conferenze e workshop con i protagonisti della moda sostenibile per affrontare diversi temi: dall’educazione del consumatore al turismo sostenibile, dalla formazione dei nuovi artigiani all’upcyling. Venezia si propone come città esemplare per la transizione alla sostenibilità, hanno evidenziato i due organizzatori. E’ da sempre una fabbrica lenta di moda etica. Una moda caratterizzata da tessuti preziosi e durevoli. L’obiettivo della manifestazione – è stato detto – è proseguire l’attività svolta finora e trasformare la città in un laboratorio di talenti creativi, anche universitari, provenienti da tutto il mondo che producano magnificenza e qualità.

“Accogliamo con grande entusiasmo questo evento che negli ultimi anni è cresciuto, in sinergia con l’Amministrazione comunale ed è pronto a nuovi traguardi. E’ in corso un lavoro di riposizionamento comunicativo della città. Durante il Covid abbiamo lavorato per intercettare nuove forze, energie e filoni da coltivare. Tra questi la moda, sia in termini di fashion show che di valorizzazione delle eccellenze territoriali” le parole dell’assessore Venturini.
“Il calendario di Venezia – ha proseguito l’assessore – è ora costellato di eventi di moda, iniziative di grande richiamo internazionale. Qui giunge un turismo ricercato in cerca di creazioni auteniche, eclusive e uniche, come quelle dei nostri artigiani dei settori moda, legno, gioielleria, vetro e così via. Dobbiamo far conoscere queste bellezze inserendole in un circuito complementare al turismo di altà qualità. Turismo e artigianato insieme dunque per elevare Venezia, che ora si propone anche come capitale della moda sostenibile. Torniamo ai capi esclusivi, che durano, creati con passione, con materie prime pregiate. Questa edizione della Venice Fashion Week permetterà di scoprire le bellezze artigiane di Venezia insieme a una serie di eventi collaterali”.

“La città si presta ad accogliere l’iniziativa al meglio perché l’artigianato di qualità, sostenibile ed esclusivo fa parte del suo dna” ha aggiunto l’assessore Mar. “A Venezia da sempre si produce arte, moda e artigianato di lusso. Qui dall’anno 1000 si realizzano grandi tessiture, ricordiamo ad esempio la lavorazione della seta, ma si producono anche fantastici gioielli. Venezia luogo sostenibile, fucina di un artigianato altrettanto sostenibile: in città infatti non si è mai prodotto su larga scala. La Venice Fahion Week è il risultato di un lavoro di squadra, in sinergia con l’Amministrazione comunale, ma anche con Vela Spa e gli organizzatori, che ringrazio: in tutti questi anni si è lavorato molto, anche nel periodo Covid. All’inizio non è stato facile, ma con tenacia ed entusiasmo è stato possibile dar vita a una manifestazione di grande richiamo”.

FOTO: ufficio stampa Comune di Venezia

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