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Venezia, prorogati al 30 settembre i dehors “straordinari” Covid

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Il Comune di Venezia ha prorogato fino al 30 settembre 2022 le occupazioni di suolo pubblico temporanee e straordinarie che erano state disposte per l’emergenza Covid. “Dopo attenta verifica della normativa, fatta dall’Avvocatura del Comune di Venezia, che ringrazio per il prezioso contributo e supporto, questa disposizione è in linea e coerente con il provvedimento, emanato a suo tempo, sul rientro dei plateatici a fine emergenza sanitaria – spiega l’assessore al Commercio e attività Produttive Sebastiano Costalonga – Siamo infatti riusciti a limitare l’automatismo della proroga prevista dalla norma nazionale ai soli plateatici cosiddetti Covid-19 concessi a chi ne era privo, escludendo gli ampliamenti dei plateatici ordinari. La disposizione ci permetterà, dunque, di avere più tempo per procedere con una più attenta valutazione di ogni richiesta di trasformazione da plateatico Covid a ordinario, nel rispetto delle attività ma soprattutto delle esigenze dei cittadini, che devono poter vivere la loro Città. Il mio compito – aggiunge Costalonga – resta la tutela delle attività produttive nel rispetto della città con grande attenzione alla tutela dei residenti che la tengono in vita. Con un lungo lavoro di concertazione, stiamo rivedendo, con la Soprintendenza, tutti i pianini del Comune, per mappare i plateatici ed evitare situazioni ambigue. Il Comune continuerà a vigilare con rigore per la tutela dei diritti dei residenti, effettuando controlli e sanzionando tutte le violazioni riscontrate”.

– Foto ufficio stampa Comune di Venezia –

(ITALPRESS)

La Rete Biblioteche raggiunge i piccoli lettori al mare

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VENEZIA (ITALPRESS) – Ritornano le letture sotto l’ombrellone. La biblioteca anche per quest’estate va al mare raggiungendo i piccoli lettori in spiaggia. L’estate 2022 è ancora all’insegna delle favole grazie al lavoro della Rete Biblioteche che continua a raggiungere le famiglie della città metropolitana sotto casa o nei luoghi di relax. Dopo il Bibliobus nelle strade di Mestre e la Bibliociurma tra i campi di Venezia, i bibliotecari delle sede della Hugo Pratt, dal 7 di luglio arrivano direttamente nelle spiagge del Lido. “Il lavoro rivolto alle famiglie dell’amministrazione del sindaco Luigi Brugnaro non va in vacanza e continua a pensare a soluzioni per rimanere vicino alle persone anche nei mesi di stop delle attività scolastiche- commenta l’assessore alla coesione sociale, Simone Venturini- Il Bibliobus, la bibliociurma e adesso i bibliotecari in spiaggia sono l’esempio virtuoso di un lavoro capillare nei confronti di tutte le persone che trovano nella cultura un elemento di interesse”.

Il ciclo di letture estive, dedicato ai bambini dai 5 ai 10 anni, parte giovedì 7 luglio e prosegue per tutti i giovedì fino alla fine di agosto, con inizio alle ore 17.00. Questo il calendario delle Letture in spiaggia con gli stabilimenti balneari che li ospiteranno a partire dalle ore 17.00: giovedì 7 luglio Bagni Alberoni; giovedì 14 luglio Quattro Fontane; giovedì 21 luglio Zona A; giovedì 28 luglio Paradise; giovedì 4 agosto San Nicolò; giovedì 11 agosto Quattro Fontane; giovedì 18 agosto Zona A; giovedì 25 agosto Paradise. La partecipazione alle letture animate sulla sabbia è gratuita con accesso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. In caso di maltempo l’evento sarà annullato. Il progetto è realizzato in partnership con Socio Culturale e Coop Culture.

foto: ufficio stampa Comune di Venezia

(ITALPRESS).

All’Auditorium Santa Margherita il trentennale della Fondazione di Venezia

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Idee e progetti per lasciare un segno. Questo il filo conduttore delle celebrazioni dei 30 anni della Fondazione di Venezia, che ha festeggiato il traguardo in una iniziativa all’Auditorium Santa Margherita. Un appuntamento a cui ha portato i saluti e l’omaggio della città la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano. Ad aprire la cerimonia Michele Bugliesi, presidente della Fondazione Venezia. Sono poi intervenuti il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, in videocollegamento, il presidente di Confindustria Venezia Vincenzo Marinese, il presidente Acri, collegato da remoto, Francesco Profumo e la Prorettrice alla Terza Missione dell’Università Ca’ Foscari Caterina Carpinato. Presenti anche lo scrittore Alberto Toso Fei e la storica e divulgatrice Desi Marangon per la presentazione del volume “I graffiti di Venezia”. Le celebrazioni del trentennale hanno rappresentato un’occasione per tracciare un bilancio delle azioni e dei risultati degli ultimi due anni sotto la presidenza di Michele Bugliesi. Con un focus particolare è, stato spiegato, sulla riorganizzazione degli asset patrimoniali e l’aumento della redditività, così da dare alla Fondazione maggiore forza nella capacità di intervento sulla città e su tutta l’area metropolitana. Cosa che, è stato specificato, ha portato la Fondazione ad aumentare la propria capacità erogativa del 30% (da 5 a 7 milioni di euro), con fondi da mettere al servizio di attività di sostegno per i più fragili e per lo sviluppo di nuove realtà produttive attraverso bandi. “Giornate come questa – ha spiegato Bugliesi – servono a ripercorrere i passaggi significativi della storia della Fondazione, ma anche a guardare avanti e capire come quella storia può essere messa a frutto per le scelte future. Oggi è un modo per ritrovarsi e per ringraziare ogni parte che rende viva la Fondazione. Dai rappresentanti istituzionali del territorio, ai relatori, ai membri degli organi direttivi della Fondazione, fino a chi rende operative le decisioni di quegli stessi organi. Le idee e i progetti che vogliamo realizzare sono frutto di un lavoro condiviso, reso possibile grazie a tutti voi”.  “Sono onorata di rappresentare l’Amministrazione comunale in questa importante occasione – ha detto Damiano nel suo intervento – che mette in luce il modo di operare della Fondazione caratterizzato da quel saper fare sistema che ha guidato questi 30 anni, nei quali è stato valorizzato un patrimonio fatto di persone, passione, professionalità e competenze al servizio della crescita culturale della città. Un percorso che non ha dimenticato i giovani, le scuole e le università: ed è proprio ai giovani che tutti noi dobbiamo rivolgere i nostri sforzi, per lasciare insieme un segno nella nostra città e nel nostro Paese”. “Sono lieto di partecipare a questa giornata che si svolge nella mia Venezia”, ha dichiarato Brunetta, che ha contribuito, nel 1992, alla nascita della Fondazione. “Questi 30 anni sono frutto di un percorso collettivo che fa parte di quello schema vincente che contribuisce a fare di Venezia una città proiettata sul futuro. Sono orgoglioso del lavoro fatto, della valorizzazione del capitale umano e sociale, della crescita dei giovani in questa realtà. Nel 1992 siamo stati degli innovatori con la nascita della Fondazione. E per il futuro, l’augurio è quello di collaborare con Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, realtà che mi onoro di presenziare. Le nostre due fondazioni, insieme, possono concorrere all’attuazione del progetto di Venezia come più antica città del futuro. Un modello per il nostro Paese e per il mondo”, ha concluso Brunetta.

– Foto ufficio stampa Comune di Venezia –

(ITALPRESS).

“Women for Freedom in Jazz”, concerti e solidarietà a Venezia

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Al via la sesta edizione della maratona di concerti e solidarietà “Women for Freedom in Jazz” che si terrà dal 7 luglio all’8 settembre sulla terrazza dell’Hotel Carlton di Venezia con 12 tra le più belle interpreti femminili del jazz del territorio. Le artiste si esibiranno per dare voce alle donne e ai loro bambini che si trovano in stato di emergenza nel mondo, grazie alla collaborazione con l’organizzazione umanitaria Women for Freedom e con il Comune di Venezia che ha inserito la manifestazione all’interno del palinsesto di appuntamenti “Le Città in Festa”. “Per l’Amministrazione comunale – ha detto la presidente del Consiglio comunale di Venezia, Ermelinda Damiano, durante la conferenza stampa di presentazione che si è tenuta questa mattina – è un onore supportare questa manifestazione. Il Comune di Venezia conosce molto bene le situazioni difficili che riguardano purtroppo molte donne, basti pensare all’intenso lavoro del nostro Centro Antiviolenza e degli uffici che si occupano delle donne vittime di tratta, solo per citare alcuni aspetti”.  “Quest’anno la rassegna sarà tutta nuova – ha spiegato l’ideatrice e organizzatrice Elena Ferrarese – anche grazie all’apporto di Caligola Music, per la data di apertura e quella di chiusura e, nel segno della rinascita e del rinnovamento, avremo tutti nomi nuovi di artiste che si stanno affermando nel panorama nazionale e internazionale con i loro nuovi progetti, ma anche artiste già note oltre Italia, con formazioni totalmente inedite”. Come per le passate edizioni, per assistere ai concerti sarà necessario cenare sulla terrazza dell’Hotel Carlton dalle ore 20.30 alle 22, con prenotazione obbligatoria. In questo modo, grazie alle eventuali donazioni, sarà possibile sostenere l’associazione umanitaria “Women for Freedom”: nelle precedenti cinque edizioni della rassegna sono stati donati complessivamente 21 mila euro. Il ricavato delle offerte di questa edizione andrà al progetto “Trampolin”, ovvero un progetto d’emergenza in Bolivia che mira ad aiutare le ragazze vittime di tratta e sfruttamento per ricollocarle nel tessuto sociale. In questo modo si darò loro l’opportunità di vivere una vita degna, per mezzo di nuovi strumenti di autonomia socio-economica, a partire dalla ristrutturazione e adeguamento di un immobile del complesso della Fondazione Munasim Kullakita dove verranno ospitate, fuori dai circuiti criminosi. Il “trampolino di lancio”, inteso come opportunità per le donne vittime di tratta, sarà anche quello delle artiste protagoniste di questa edizione che, dopo un periodo di blocco della musica, avranno ora la possibilità di lanciare e far emergere i loro nuovi progetti musicali.

– Foto ufficio stampa Comune di Venezia –

(ITALPRESS).

Venezia, firmato accordo per ridurre impatto navi da crociera

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Comune di Venezia, Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Capitaneria di Porto di Venezia e compagnie di navigazione operanti a Venezia e Marghera, hanno sottoscritto a Ca’ Farsetti l’accordo volontario “Venice Blue Flag 2022”, finalizzato a ridurre l’impatto di emissioni in atmosfera da parte delle navi da crociera che arrivano ed ormeggiano nei porti della Laguna di Venezia. L’accordo assume maggiore rilievo in un contesto modificato dalle limitazioni al traffico crocieristico nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca, introdotte dal Decreto-Legge 20 luglio 2021, n. 103, che ha portato Venezia a dover costruire un nuovo modello di crocieristica con la sfida di contemperare le esigenze di sostenibilità ambientale e salvaguardia della laguna con quelle di tutela del lavoro e dello sviluppo di questo importante settore economico. Il documento sottoscritto per la prima volta nel 2007 è stato ratificato nel 2008, 2009, 2013, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019 e nel 2021. “La grande novità di quest’anno – ha detto l’assessore De Martin – è che siamo riusciti, nonostante il periodo non facile, a sottoscrivere ancora una volta questo accordo e non era affatto scontato. Per questo voglio ringraziare a nome di tutta la città e dell’intero territorio della gronda lagunare quanti si sono impegnati per raggiungere questo risultato, nonostante la pandemia, la guerra e gli aumenti esorbitanti del costo del carburante. La portualità e la crocieristica stanno attraversando un momento molto complesso ma anche sfidante che dobbiamo affrontare prestando la massima attenzione al delicato ambiente lagunare. Infine voglio sottolineare la necessità di operare in modo coordinato tra Porti: per dare stabilità e sicurezze agli operatori è necessario che in Italia si operi in modo unitario, senza che i sistemi portuali italiani si facciano concorrenza tra loro, ma agiscano insieme per un fine comune”. In base a tale accordo le compagnie di navigazione si impegnano a far funzionare i motori principali e ausiliari delle navi passeggeri con combustibile per uso marittimo con tenore di zolfo non superiore allo 0,1 % in massa e questo non solo all’ormeggio, ma anche durante la navigazione prima dell’ingresso in area VTS Venezia e durante tutte le fasi di manovra all’interno dell’area portuale di Venezia (Venezia e Marghera); stesso impegno assunto, a partire dal 2018, anche per i rimorchiatori durante le operazioni legate al transito delle navi.

– Foto ufficio stampa Comune di Venezia –

(ITALPRESS).

 

A Palazzo Mocenigo il primo convegno nazionale sull’arte del merletto

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VENEZIA (ITALPRESS) – Si sta svolgendo presso il museo di Palazzo Mocenigo, a Venezia, il primo convegno nazionale dedicato all’arte del merletto. L’evento, dal titolo “Arte, conoscenza e patrimonio culturale immateriale. Itinerario dei saperi e saper fare il merletto in Italia”, è stato organizzato e promosso dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, in collaborazione con la Rete italiana della Comunità dei merletti, composta da 23 città del nostro Paese, tra le quali Venezia, e con l’Ufficio Unesco del Segretariato generale del Ministero della Cultura, che coordina il percorso di candidatura dell’arte del merletto a patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Al convegno, moderato da Chiara Squarcina, responsabile del Museo del Merletto e da Elena Sinibaldi, focal point nazionale per gli elementi culturali dell’Unesco, è intervenuta la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano.
(ITALPRESS) – (SEGUE).

“Devo dire grazie a tutte le comunità d’Italia che hanno aderito a questo percorso, avviato ormai diversi anni fa. E’ una giornata importante perché oggi si svolge qui a Venezia il primo convegno nazionale dedicato all’arte del merletto. La sinergia e la rete tra le comunità del merletto ci permette di portare avanti un’opera di tutela e valorizzazione di questo patrimonio culturale identitario” ha esordito Damiano, portando i saluti di sindaco e Amministrazione comunale. “Lo scorso 14 giugno abbiamo avviato la Biennale del merletto che proseguirà fino al 2 ottobre con tanti appuntamenti quali la mostra ‘Le ventitré anime del merletto italiano’ o l’ottava edizione del concorso ‘Un merletto per Venezia’. Il filo conduttore comune – ha proseguito la presidente del Consiglio – resta quello della candidatura a patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. In questo senso fare rete resta fondamentale”.

“Altrettanto necessario è cercare di tramandare queso saper fare alle giovani generazioni, magari anche avviando percorsi attraverso le scuole – ha aggiunto ancora Damiano – Esempi come quello di Ludovica Zane, la più giovane merlettaia di Burano, che ha iniziato a 15 anni e quest’anno espone uno dei suoi lavori nel nostro museo, ci danno la speranza che un tale patrimonio di saperi non vada disperso”. L’evento odierno, che ha visto gli interventi dei rappresentanti istituzionali degli altri comuni italiani che fanno parte della Rete della comunità dei merletti, fondata nel 2015, è stata occasione di confronto e condivisione di esperienze tra le varie realtà impegnate in prima fila nel portare avanti questa arte tradizionale. L’obiettivo resta quello di ottenere l’iscrizione nella Lista del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.

foto: ufficio stampa Comune di Venezia

(ITALPRESS).

Esercitazione a Porto Marghera, simulata maxi emergenza chimica

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Un incidente tra una ferrocisterna carica di ammoniaca e un autobus con a bordo una quarantina di passeggeri. E’ questo lo scenario dell’esercitazione di Protezione civile che questa mattina si è svolta nello stabilimento Carbones di Porto Marghera, in via del Commercio 5. Poco dopo le dieci la prima chiamata al 115 a seguito della quale è stata attivata un’imponente macchina dei soccorsi. Sul posto sono intervenuti 1 furgone e 4 mezzi dei Vigili del Fuoco, un’automedica e sette ambulanze del 118 provenienti anche dalle città più vicine. Nel luogo dell’incidente è stato allestito un Posto di Comando Avanzato che si è occupato della gestione delle diverse fasi dell’emergenza: dal soccorso ai feriti alle verifiche sull’inquinamento dell’aria per via della sostanza nociva trasportata dal convoglio ferroviario. Le Forze dell’ordine si sono occupate della messa in sicurezza e delimitazione dell’area, predisponendo i varchi di accesso alla zona in cui è avvenuto l’incidente. Sono intervenute una pattuglia della Polizia di Stato e una della Polizia Stradale, una pattuglia dei Carabinieri e due della Guardia di Finanza. In azione anche due pattuglie della Polizia locale che si sono occupate della gestione della viabilità attorno all’area. La presenza di una sostanza pericolosa ed il conseguente potenziale inquinamento ha impegnato i tecnici dell’Arpav e fatto scattare le procedure antinquinamento previste dalla Capitaneria di Porto, intervenuta con un mezzo navale minore, e dall’Autorità di Sistema Portuale. Le operazioni di soccorso sono state coordinate dal Centro di coordinamento istituito nella Centrale operativa della Polizia locale al Tronchetto. L’attivazione del Sistema comunale di Protezione civile ha garantito il supporto logistico ai soccorritori e la predisposizione delle aree di accoglienza per il momentaneo ricovero delle persone evacuate: all’operazione hanno partecipato 20 volontari del Gruppo comunale. Sul campo anche i volontari della Croce Rossa Italiana. L’esercitazione è stata organizzata dal Comune di Venezia e dall’Ulss 3 Serenissima nell’ambito del progetto Nex-Aid rete transfrontaliera sui sistemi di emergenza sanitaria e gestione delle maxi emergenze.

– Foto Agenziafotogramma.it –

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Posizionate due boe ondametriche davanti alle coste

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VENEZIA (ITALPRESS) – Un passo in avanti per la sicurezza costiera: posizionate due nuove boe ondametriche dinanzi alle coste veneziane. L’installazione degli apparecchi è stata realizzata ieri dal Centro Previsione e Segnalazione Maree del Settore di Protezione Civile del Comune di Venezia insieme alla società Etg di Firenze. “Le due boe serviranno a calibrare i modelli di previsione dello stato del mare. Modelli che il Centro Maree sta sviluppando con un gruppo di ricercatori del CNR di Venezia (Luigi Cavaleri, Francesco Barbariol, Alvise Benettazzo). La struttura modellistica infatti sta già fornendo un ausilio molto importante per tutta la costa veneta e del Friuli Venezia Giulia” spiega Alvise Papa, responsabile del Centro Previsioni e Segnalazioni Maree di Venezia. “Inoltre le boe, insieme agli strumenti già presenti sulla piattaforma ‘Acqua Alta’, permetteranno un più efficace monitoraggio degli eventi estremi. I dati degli strumenti saranno resi pubblici in tempo reale, a disposizione dei diportisti e dei pescatori. Si tratta di dati utili per le loro attività e per una navigazione sempre più sicura”.

L’intervento è stato realizzato con finanziamenti ottenuti nell’ambito del progetto europeo STREAM a cui il Centro Maree sta partecipando con altri importanti partner adriatici italiani e croati, tra cui istituti di ricerca come CNR ISMAR o CMCC. Questa installazione rappresenta l’ulteriore tassello di un complesso progetto che il Centro Maree sta conducendo dal 2016 per accrescere l’efficacia dei servizi offerti del Comune.

foto: ufficio stampa Comune di Venezia
(ITALPRESS).

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