Una panchina viola per invitare i più piccini alle buone maniere ma anche a sviluppare il senso civico. Il progetto ‘La panchina della gentilezza’, realizzato dalla scuola primaria ‘Cesco Baseggio’ inserita nell’omonimo Istituto comprensivo di Marghera con la collaborazione del Comune, punta ad educare i giovani allievi ai valori di solidarietà, inclusione, rispetto reciproco e per le cose altrui. Una panchina di scarto, messa a disposizione degli studenti dal Comune, è stata oggi posizionata nel giardino della scuola. Gli alunni delle classi prime, coordinati dalla maestra Nicoletta Mancuso, hanno provveduto a ripulirla e decorarla: dopo averla pitturata di viola, colore simbolo della gentilezza, i ragazzi hanno apposto su di essa la dicitura “Sii gentile, sarai civile”.
Un monito per tutti gli allievi dell’istituto e non solo a rispettare i valori di rispetto reciproco contenuti nella Costituzione. La panchina, che sarà utilizzata anche per futuri progetti educativi, è stata inaugurata stamani alla presenza dell’assessore comunale alle Politiche educative, del dirigente scolastico Giuseppe Omar Licciardi e di Marco Mastroianni, direttore del settore Verde pubblico del Comune. Nel corso della cerimonia gli studenti hanno recitato in coro una filastrocca e letto ad alta voce frasi a tema.
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Educazione civica, a Marghera arriva la “Panchina della Gentilezza”
Venezia, le scuola vincitrici dell’European Parliament Ambassador School
Giornata conclusiva al Centro culturale Candiani di Mestre, nell’ambito degli appuntamenti della Festa dell’Europa 2022, del progetto rivolto alle scuole del Veneto che hanno aderito all’iniziativa “Epas – European Parliament Ambassador School” in collaborazione con l’Ufficio del Parlamento europeo di Milano. Durante la mattinata gli studenti delle sei scuole scelte hanno presentato i progetti svolti e spiegato il percorso fatto in questo anno per la realizzazione del lavoro finale. Il programma “Scuola Ambasciatrice del Parlamento europeo” infatti coinvolge le scuole di tutta Europa e consiste in un percorso annuale di formazione che culmina nella cerimonia di apposizione della targa di Scuola Ambasciatrice del Parlamento europeo che si svolgerà nei prossimi giorni nei singoli istituti scolastici, ovvero il Liceo Angela Veronese di Montebelluna, l’Istituto Maria Ausiliatrice di Padova, il Liceo Guarino Veronese di San Bonifacio, il Liceo Flaminio di Vittorio Veneto, l’Istituto Beltrame di Vittorio Veneto, l’Istituto Galilei di Belluno. Il percorso ha come scopo quello di avvicinare gli studenti all’Europa e al Parlamento europeo in particolare, farne conoscere il funzionamento, favorire le interazioni tra studenti e deputati europei nonché dare informazioni utili ai giovani sulle opportunità di formazione, tirocinio e lavoro che l’Europa offre loro. Attraverso la rete di scuole ambasciatrici sono anche favorite le relazioni con le scuole di altri paesi europei. Agli studenti era stato perciò richiesto di organizzare un’iniziativa di coinvolgimento della comunità scolastica e eventualmente della cittadinanza nel mese di maggio. I temi in campo quest’anno sono stati la tutela ambientale, il digital, la cittadinanza europea e la Conferenza sul Futuro dell’Europa. Dopo il saluto della presidente del Consiglio comunale di Venezia, sono intervenuti, tra gli altri, Francesca Vianello dello Europe Direct del Comune di Venezia, Chiara Landolfo dell’Ufficio di Milano del Parlamento Europeo, Francesca Margheriti di Italia Camp – programma Epas in Italia e in Veneto, Francesca Favino dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto e alcuni eurodeputati della circoscrizione Nord Est.
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A Forte Marghera incontro con Danish Industry su gestione acque
VENEZIA (ITALPRESS) – Instaurare un dialogo sulle buone pratiche e confrontarsi sulle conoscenze in materia di gestione delle acque. A Forte Marghera oggi pomeriggio, lunedì 16 maggio, si è tenuto un incontro a cui ha presenziato l’assessore comunale all’Ambiente con una delegazione di Danish Industry, la confindustria danese, accompagnata da Elia Alessandro Morciano, rappresentante dell’Ambasciata danese a Roma. Nel dettaglio, l’incontro ha avuto come tema centrale l’evoluzione di Venezia e il suo rapporto con la gestione dell’acqua nei secoli, in una città che prima di altre è chiamata sin da subito a misurarsi, per la sua configurazione, con i cambiamenti climatici. In particolare si è dibattuto su quali saranno le criticità da affrontare e quali le strategie da applicare per la sostenibilità su tutto il territorio, dal centro storico alla terraferma. L’iniziativa è stata occasione per scambiare esperienze con gli ospiti danesi, ai quali, al termine dell’incontro, è stato consegnato in omaggio un gagliardetto con lo stemma della città.
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Al Casinò l’evento “Crema per Venezia 1600”
VENEZIA (ITALPRESS) – Rinsaldare l’antica amicizia tra Crema e Venezia in occasione delle celebrazioni per i 1600 anni della nostra città. Questo l’obiettivo dell’evento “Crema per Venezia 1600”, ospitato questa mattina al Palazzo del Casinò. A rappresentare l’Amministrazione comunale è intervenuto l’assessore al Bilancio e alle Società partecipate. Per la città lombarda era invece presente l’assessore ai Beni culturali.
Per suggellare il legame tra le due città, il maestro gelatiere Mauro Bandirali ha realizzato uno speciale dolce, chiamato “Nodo d’amore”, utilizzando alcuni degli ingredienti tipici di entrambe le località, quali amaretto, cedro candito e spezie varie.
La scelta del nome, è stato spiegato, è legata al fatto che il nodo d’amore, noto nel linguaggio dei marinai come nodo 8, rappresenta lealtà, fedeltà e amicizia. Il dolce è stato poi donato simbolicamente a Venezia.
Nel corso dell’evento è stato anche ricordato come Crema abbia aderito con entusiasmo alla richiesta di partecipare ai festeggiamenti per i 1600 anni di Venezia. L’appuntamento odierno fa seguito a quello che era stato organizzato lo scorso settembre dall’associazione Mondi di Carta nella città lombarda, all’interno del Chiostro di Sant’Agostino.
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Basket, a Mestre il primo torneo per le scuole superiori del Veneto
Il parco San Giuliano di Mestre ha ospitato stamani la prima edizione del “Reyer School park”, un torneo di basket rivolto alle scuole superiori delle province di Venezia, Padova e Treviso. A partire dalle 9, ventidue istituti superiori, di tredici località diverse, si sono dati “battaglia” in un torneo 3×3. La squadra vincitrice, il liceo Morin di Mestre, è stata premiata con un piccolo bonsai, da coltivare e custodire nel corso di quest’anno per poi consegnarlo alla squadra prima classificata della prossima edizione dello “School park”, in una sorta di passaggio di testimone ecologico oltre che sportivo, che si ripeterà di anno in anno. Uno degli obiettivi della manifestazione, infatti, è anche educare gli studenti al rispetto e alla cura per l’ambiente, oltre che per le cose e le persone. (ITALPRESS).
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Intitolata al generale Palandri caserma Guardia di Finanza di Palazzo Civran
VENEZIA (ITALPRESS) – È stata Giovanna Palandri, nipote del generale Enrico, a scoprire la targa nell’atrio di Palazzo Civran, con cui viene intitolata ufficialmente a suo nonno la caserma della Guardia di Finanza, a Cannaregio, sede del I Gruppo e del Centro Addestramento di Venezia. La cerimonia si è tenuta questa mattina alla presenza di diversi rappresentanti della Gdf e di altre autorità militari e civili. Per l’Amministrazione comunale ha preso parte all’evento l’assessore alla Sicurezza.
Sono intervenuti, tra gli altri, il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Venezia Giovanni Salerno e il Comandante interregionale dell’Italia Nord – Orientale Bruno Baratti. Hanno presenziato il prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto, il questore Maurizio Masciopinto, il presidente del Tribunale, Salvatore Laganà ed altri esponenti delle Forze dell’ordine. Presenti, insieme a Giovanna Palandri, alcuni familiari del generale Enrico.
Palandri, nato a Firenze il 27 marzo 1896, è entrato nelle Fiamme Gialle giovanissimo nel 1914 ed è stato promosso sottotenente a soli 20 anni. Insignito della Medaglia d’argento al Valor Militare, ha combattuto entrambe le guerre mondiali. Da maggiore, fu scelto per far parte della Commissione Militare Italiana per l’organizzazione della Guardia di Confine Albanese. Fu poi nominato comandante del Battaglione Speciale “E”, con cui guadagnò la Croce di Cavaliere dell’ordine Militare d’Italia, ottenendo anche due encomi solenni. Si è congedato dal corpo nel 1960, dopo 46 anni di servizio.
Il suo nome viene dato alla caserma, si spiega nella motivazione, per aver contribuito, l’11 marzo 1921, all’arresto di un pericoloso contrabbandiere, nonostante questi fosse armato di fucile e tridente e lo avesse ferito in più punti.
Palandri, si legge, “riusciva a trattenerlo con strenua lotta per circa mezz’ora ed a farlo trarre in arresto da un drappello poi accorso”. A chiusura della cerimonia, la consegna di alcune targhe e dei fiori alla nipote, che ha ringraziato, commossa, per l’omaggio al generale Enrico.
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Comune e Università Iuav presentano il progetto “Venezia come Boston”
VENEZIA (ITALPRESS) – È stato presentato a Ca’ Farsetti il progetto “Venezia come Boston”. Si tratta di una iniziativa portata avanti dall’università Iuav, con il sostegno del Comune di Venezia, che ha tra i suoi obiettivi quello di aumentare fino a raddoppiare la popolazione studentesca e, contestualmente, ridisegnare gli aspetti urbani e di gestione del territorio. A parlarne sono stati il sindaco di Venezia e il rettore di Iuav Benno Albrecht. Favorendo sinergie, è stato spiegato, tra istituzioni culturali, sociali ed economiche e insieme ai diversi livelli dell’amministrazione locale, regionale, nazionale, Venezia si candida a fare da apripista per alcuni processi, come sta avvenendo con il progetto “Capitale Mondiale della Sostenibilità” che intende costruire una città della green economy a misura umana.
Venezia, è stato sottolineato durante la conferenza, oggi è una città scelta come vetrina, luogo in cui i migliori risultati, conseguiti altrove, vengono messi in mostra. Per far diventare la laguna teatro di dialogo, incontro e produzione attiva occorre l’aumento significativo di una popolazione connessa alle attività del sistema coordinato di cultura, manifestazioni artistiche e università. La piccola dimensione della città storica unita alla sua attrattività globale consente, secondo le linee guida di questo progetto, di immaginare a Venezia un centro di studi culturali, artistici e scientifici all’avanguardia in campo internazionale e in grado di formare e di trattenere le migliori menti operanti nei campi della transizione sostenibile.
“Il progetto per il futuro di Venezia si fonda sull’ipotesi dell’aumento significativo della popolazione studentesca – ha affermato il rettore Albrecht – e sul ruolo innovativo delle Università. L’Italia nei prossimi anni dovrà investire in formazione e ricerca e Venezia potrà essere il luogo chiave dell’intera operazione in Veneto. Raddoppiare gli studenti del polo universitario veneziano significa ridefinire in modo significativo dinamiche urbane, flussi, spazi della città storica, sistemi di trasporto e di collegamento per poter ospitare una comunità accademica dinamica, attiva e residente. Questa collaborazione con il Comune di Venezia offre al nostro Ateneo la possibilità di mettere al servizio della città competenze, idee, energie: dare forma al futuro di Venezia è un obiettivo ambizioso e di grande responsabilità, a cui dedicheremo tutto il nostro impegno”.
Secondo le stime di Iuav, per raggiungere le medie italiane ed europee occorrerebbe aggiungere 60.000 studenti in Veneto. Venezia è il luogo dove è possibile immaginare l’incremento più significativo, con 30.000 studenti in più. Una condizione che porterà anche a ridisegnare non solo l’offerta accademica, ma anche e soprattutto le dinamiche urbane conseguenti. Iuav ha infatti realizzato un prospetto che configura anche una nuova viabilità in grado di mettere in comunicazione i vari poli e punti d’interesse, con l’obiettivo di avere un Campus tra terraferma e centro storico che si sviluppa lungo una direttrice di 20 km, come accade a Boston.
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Gli studenti del Liceo Classico “Marco Polo” in visita a Ca’ Farsetti
VENEZIA (ITALPRESS) – Gli studenti della classe Quinta A del Liceo Classico “Marco Polo” di Venezia, accompagnati dalle loro docenti, hanno visitato i palazzi comunali di Ca’ Farsetti e Ca’ Loredan.
I ragazzi sono stati accolti dalla presidente del Consiglio comunale di Venezia e da alcuni consiglieri, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale.
La visita rientra nell’ambito del progetto “Il Comune in Comune”.
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