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Conad Nord Ovest sostiene Fondazione Bambino Gesù

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Sostenere le strutture pediatriche di eccellenza nelle regioni in cui opera è l’obiettivo della campagna solidale “Con tutto il cuore” di Conad Nord Ovest arrivata alla sesta edizione. Oltre 2 milioni donati in questi anni, di cui 446 mila alla Fondazione Bambino Gesù, struttura pediatrica di eccellenza del Lazio. Nell’ultima edizione la campagna ha raccolto la cifra di 621 mila euro, di cui 74 mila interamente devoluti alla Fondazione Bambino Gesù di Roma indirizzata all’acquisto di un incubatore ad anidride carbonica, per il Dipartimento di Neuroscienze, utile alla cura dei piccoli pazienti affetti da epilessia è al sostegno della Campagna Sociale “Frammenti di luce” , dedicata alle cure umanitarie. La consegna dei proventi, svolta all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, ha visto la presenza di Mariella Enoc, presidente Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Federico Vigevano, direttore del Dipartimento di Neuroscienze e neuroriabilitazione, Cynthia Russo, responsabile Fundrasing e comunicazione sociale Fondazione Bambino Gesù, Valter Geri, presidente Conad Nord Ovest, Michele Orlandi, direttore Rete Toscana Sud, Lazio e Sardegna Conad Nord Ovest.
“Siamo arrivati al sesto anno di questa iniziativa di solidarietà che facciamo con i nostri clienti e siamo riusciti a donare oltre 2 milioni. Al Bambino Gesù in questi sei anni siamo arrivati a 450 mila euro e quest’anno siamo arrivati a fare una donazione di 74 mila euro per l’acquisizione di un’incubatrice particolare per i malati di epilessia”, ha detto Valter Geri, presidente Conad Nord Ovest, spiegando di aver contribuito anche “a un’iniziativa di solidarietà per aiutare le famiglie che vengono a sostegno dei bambini che purtroppo devono essere curati. Tutti gli anni facciamo questa iniziativa coinvolgendo tramite i nostri soci i clienti che – ha aggiunto – sempre di più apprezzano e ci danno questi tipo di riconoscimento, ci danno l’opportunità di essere vicini ai nostri territori in modo tangibile, aiutando i più deboli, in modo particolare i bambini”.

Quest’anno la campagna “Con tutto il cuore” è stata attivata nel Lazio per la Fondazione Bambino Gesù Onlus, in Valle D’Aosta, Piemonte, Liguria, nelle province di Bologna, Ferrara, Modena e nei supermercati della provincia di Mantova per l’Istituto Giannina Gaslini di Genova, in Toscana per la Fondazione Santa Maria Nuova a favore di reparti pediatrici dell’Ausl Toscana centro, in Sardegna per l’Associazione Sanremo per l’Azienda Ospedaliera G. Brotzu.
“Siamo molto grati a Conad Nord Ovest per il prezioso sostegno ai progetti di sviluppo dell’Ospedale”, ha detto Mariella Enoc, presidente del Bambino Gesù. “Conad sta diventando una azienda molto importante, sta diventando una realtà sempre più grande ma sempre una realtà di territorio molto vicina alle persone. Conad è un partner straordinario, un impegno che si rinnova e cresce di anno in anno – ha aggiunto – un esempio di grande partecipazione alle nostre attività a favore dei bambini. Il nostro ospedale è molto riconosciuto e se possiamo fare qualcosa, il nostro ‘marchio’ è a vostra disposizione”.
(ITALPRESS).

IL 2019 PREMIA LA FORZA DELLA MARCA

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Nel 2019 Conad è il retailer che cresce maggiormente raggiungendo la leadership con una quota del 13,3% sul totale mercato e del 22,8% sul canale dei supermercati. I prodotti a marchio Conad proseguono il trend di crescita con una quota nel largo consumo confezionato al 30,3%, 9,5 punti percentuali al di sopra della media Italia (fonte: Iri).
Il fatturato si attesta a 4 miliardi, in crescita dell’8% rispetto al 2018. Sono quasi 4.000 i prodotti in assortimento – 1.700 quelli lanciati e rilanciati lo scorso anno – che fanno capo ai brand Conad, Verso Natura Conad, Sapori&Dintorni Conad e a nuove linee che rispondono a più moderne esigenze di consumo: Conad Alimentum, Conad Piacersi, Conad Essentiae, Conad Baby, Parafarmacia Conad. Una strategia di sviluppo che ha sempre al centro e riafferma l’italianità dell’offerta: sono di provenienza nazionale il 90% dell’ortofrutta, le filiere del latte e dei derivati, quella del pomodoro e dei principali vegetali confezionati, i prodotti Sapori&Dintorni Conad. Così come i produttori dei brand Conad, anch’essi italiani per oltre il 90%. “Il valore dei prodotti a marchio Conad è sedimentato nelle collaborazioni con tanti piccoli e medi imprenditori locali. Si tratta di partnership basate su criteri di affidabilità, trasparenza, qualità e per questi motivi sono durature nel tempo”, sottolinea l’Ad di Conad Francesco Pugliese. “I prodotti a marchio Conad crescono molto più del mercato perché intercettano l’evoluzione dei bisogni dei clienti che ne apprezzano la qualità, la sicurezza e convenienza nel tempo. L’impegno – aggiunge – è di continuare a farla evolvere leggendo le esigenze dei clienti, accettando le nuove sfide per contribuire a progettare un futuro sostenibile, preoccupandoci di dare risposte concrete alle necessità del Paese e della comunità”. Significativo anche il valore che i prodotti a marchio Conad portano nelle comunità quale fattore di risparmio a fronte di una qualità garantita. Un esempio è l’iniziativa “Bassi e Fissi”, 520 prodotti di 95 categorie di consumo a prezzi fissi ribassati, che ha generato un risparmio medio per famiglia quantificabile in 1.441 euro all’anno. Attenzione anche alle buone pratiche di sviluppo sostenibile. Ne sono alcuni esempi, i progetti di efficientamento della logistica e dei magazzini attraverso l’impiego di pallet pooling per la riduzione della generazione di rifiuti, sprechi energetici e emissioni di gas serra, oppure le attività di piantumazione di 92.400 pioppi in Pianura Padana per la compensazione delle emissioni derivanti dalla movimentazione dei prodotti. Per favorire la diffusione della mobilità elettrica, Conad sta procedendo all’installazione di 240 colonnine elettriche per la ricarica delle auto presso i propri punti di vendita, sulla base del protocollo di intesa siglato con Enel.
(ITALPRESS).

DA 8 DICEMBRE NUOVO SPOT NATALIZIO

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Vicinanza, unione e relazioni con le comunità. Sono questi i valori che alimentano il nuovo spot natalizio di Conad. Se nell’immaginario comune il Natale è rappresentato da grandi alberi addobbati, Conad nel nuovo spot ribalta lo stereotipo offrendo un’altra prospettiva. Protagoniste sono le persone che anche a Natale lavorano, creando e portando valore alle comunità con cui si relazionano. “Con il nuovo spot abbiamo scelto di declinare l’augurio del Natale – dichiara Giuseppe Zuliani, direttore Customer Marketing e Comunicazione di Conad – sul valore dello stare insieme e sull’importanza di coltivare relazioni con i territori. In questo senso lo spot è la narrazione della quotidianità di uomini e donne che lavorano al servizio degli altri e intessono legami sui territori”. Lo spot sarà on air da domenica 8 dicembre sulle reti televisive, al cinema e con un’amplification sul digitale.
(ITALPRESS).

NOTTE “BIANCA” CONAD A CHOCOMODICA CON ATZEI

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Sarà una notte “bianca” con i fiocchi quella che aspetta tutti i visitatori di ChocoModica stasera. Grande spettacolo offerto da Conad Sicilia, main sponsor dell’evento, che porterà sul palco principale di Piazza Monumento uno dei giovani nomi più promettenti del panorama musicale italianao: Bianca Atzei. La cantante milanese, ma di origini sarde, porterà a Modica il suo repertorio fatto già di alcune hit che hanno scalato le classifiche di vendita. A cominciare da “La paura che ho di perderti”, scritto e cantato con Kekko dei Modà. Dopo la collaborazione con Gianni Morandi, nel 2015 ottiene un buon risultato al Festival di Sanremo con il brano “Il solo al mondo”.

Altri grandi nomi della musica italiana che collaborano con Bianca Atzei sono Ron, Loredana Bertè, J-Ax e Alex Britti. Nel 2016 svela le sue straordinarie capacità di imitazione partecipando con successo alla trasmissione “Tale e Quale”. Da novembre a dicembre 2017 rientra a far parte del cast della sesta edizione di Tale e quale show – Il torneo, in cui imita Emma, Noemi e Patty Pravo; nella classifica finale risulta essere ottava. Nel 2018 partecipa alla tredicesima edizione de L’isola dei famosi, condotto da Alessia Marcuzzi su Canale 5, classificandosi seconda. Il 26 gennaio 2018 viene pubblicato il singolo Fire on Ice, colonna sonora dei Campionati mondiali di pattinaggio di figura 2018. Il 15 giugno 2018 esce il singolo Risparmio un sogno, scritto da Ultimo, a cui segue, il 20 dello stesso mese un video musicale per la regia di Gaetano Morbioli. Il 31 agosto viene pubblicato il singolo Come in un’isola, in collaborazione con Jerico e Il Cile. L’ultimo singolo estivo è il tormentone “La mia bocca”.

Il concerto di Bianca Atzei (gratuito come tutti gli eventi targati ChocoModica) verrà introdotto dal deejay set di Sebastiano Avolese, quindi lo show nello show “… Aspettando Bianca”. Al termine del concerto non bisogna andare via perché saliranno in consolle Ybla, Ivan Cappello e Mattia Terranova.

Tutta la serata è organizzata grazie al patrocinio di Conad Sicilia: “La valorizzazione delle eccellenze della nostra magnifica Isola passa anche attraverso il sostegno concreto alle manifestazioni che le celebrano – spiega Vittorio Troia, direttore generale Conad Sicilia -. Abbiamo in Sicilia l’unico cioccolato IGP del mondo e come azienda protagonista nel panorama distributivo siciliano, sentiamo il dovere di promuovere le unicità della nostra terra, preservando e diffondendo la cultura del buon cibo e della sana alimentazione, sostenendo non solo la filiera produttiva ma anche tutte le attività che celebrano il territorio e le eccellenze locali, simbolo di una terra che produce ed esporta prelibatezze esclusive. Questo è il nostro modo di andare ‘oltre’ le cose e di essere impresa per la comunità, punto di riferimento per l’imprenditoria locale con i nostri 180 soci e gli oltre 350 supermercati distribuiti su tutta la regione in modo capillare”.

FILIERA LATTIERO-CASEARIA ASSET STRATEGICO PER MADE IN ITALY

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Il nostro Paese produce oltre 400 tipologie di formaggi, di cui 53 Dop che fanno dell’Italia il leader mondiale della produzione casearia di qualità. Si tratta di un paniere di ampie dimensioni che contribuisce a rendere il lattiero-caseario il settore agricolo europeo più importante in termini di produzione, dopo quello dell’ortofrutta. Sono questi alcuni dei temi affrontati nella ricerca realizzata dal Consorzio Aaster e che saranno discussi nel corso dell’incontro che si tiene il 22 novembre alle 17 al Centro Internazionale Loris Malaguzzi, a Reggio Emilia. A livello nazionale ha un valore di circa 16 miliardi di euro, di cui 2,7 miliardi si riferiscono all’export, e incide per circa il 12% sul fatturato dell’industria agroalimentare. L’offerta nazionale è fortemente concentrata in aziende di grandi dimensioni, che realizzano ben il 78% della produzione, e in regioni come Emilia Romagna e Lombardia che hanno un’incidenza rispettivamente pari al 17% e al 38% del totale nazionale. Le due regioni presentano un numero di capi e un livello di produzione di latte per azienda, oltreché di produzione unitaria di latte per capo, più alti della media europea e comunque comparabili a quelli di Francia e Germania.

Il territorio nazionale ospita la produzione del Parmigiano Reggiano che è anche il primo marchio Dop in termini di valore alla produzione. Il 2018 è stato un anno da record con 3,7 milioni di forme (circa 148 mila tonnellate di prodotto) e una crescita dell’1,3% rispetto all’anno precedente. È prodotto in particolare nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e in parte nelle province di Mantova e Bologna, dove contribuisce a disegnare il paesaggio agrario tra pianure, colline e montagne, racchiuse tra i fiumi Po e Reno. In questo territorio si trovano gli allevamenti, in cui le bovine sono alimentate unicamente con fieno e erba (erba medica e prato stabile) prodotti in quest’area. Delle circa 12 milioni di tonnellate di latte italiano consegnato, il 9% è destinato al consumo fresco e a lunga conservazione, il 50% alla produzione di formaggi Dop e il restante 40% ad altri usi industriali. Il 44% dei 6 milioni di tonnellate di latte destinato alle Dop è utilizzato per produrre Grana Padano, il 32% Parmigiano Reggiano e il restante 24% altre produzioni certificate.

A una offerta del latte così strutturata si contrappone una domanda più concentrata, rappresentata da circa 2.000 acquirenti, di cui una parte costituita da piccole cooperative o centri di raccolta, i quali, a loro volta, rivendono il latte alle industrie di trasformazione. Ciò fa sì che le aziende agricole conferiscano l’intera produzione di latte a un unico acquirente e le imprese di trasformazione abbiano invece numerosi fornitori. Da questo punto di vista, i settori a valle della materia prima agricola rappresentano le fasi che generano maggiore valore aggiunto nell’ambito della filiera. Le caratteristiche della filiera del latte e dei formaggi, il territorio e la comunità come fattori di competitività del comparto, ma anche i progetti di valorizzazione che rafforzano il posizionamento del settore a livello internazionale. L’incontro “Dialoghi con le meraviglie del nostro paese” si aprirà con il racconto delle evidenze emerse dall’indagine Aaster. Dopo i saluti di apertura del sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, coordinati dalla giornalista Marianna Aprile, si confronteranno sul palco Francesco Pugliese amministratore delegato Conad, Aldo Bonomi sociologo e direttore Aaster, Nicola Bertinelli presidente Consorzio del Parmigiano Reggiano, Simona Caselli, assessore all’Agricoltura, caccia e pesca Regione Emilia-Romagna, Ettore Prandini, presidente Coldiretti, Paolo Sckokai, docente Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. La serata proseguirà alle ore 21 con il concerto dal maestro Peppe Vessicchio e i Solisti del Sesto Armonico.

“I mestieri che si sviluppano nella filiera lattiero casearia e, più in generale, nel settore agroalimentare di qualità sono alla base della nostra economia”, spiega l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese. “È fondamentale valorizzare le specificità dei prodotti e porre l’accento sulla qualità, etica e unicità per agevolarne la conoscenza e la diffusione del valore sul mercato. In questo senso, anche settori caratterizzati da costi di produzione e di commercializzazione molto elevati possono trovare un loro mercato se a monte si lavora per un’adeguata valorizzazione del prodotto finito. Per evitare possibili indebolimenti della filiera c’è però bisogno della volontà e del contributo di tutti, comprese le istituzioni, a cui spetta il compito non facile di dare continuità a controlli volti a limitare i rischi connessi a pratiche sleali come le contraffazioni e il fenomeno dell’italian sounding”, aggiunge. La ricerca di Aaster evidenzia come l’area di esportazione più importante del settore sia il mercato europeo, con 318 mila tonnellate di formaggi italiani, seguito dal continente americano, con 40 mila tonnellate, e dall’Asia. Per quanto riguarda i tassi di crescita, si delineano nuovi mercati: Africa (+23%), America Latina (+21%), Oceania (11,5%) e Asia (+5,4%).

(ITALPRESS).

IN UN DOCUFILM LE FILIERE AGROALIMENTARI ITALIANE

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Un docufilm che racconti il nostro Paese da nord a sud attraverso le sue filiere agroalimentari. Un viaggio per immagini dal titolo “L’arcipelago del Made in Italy – Il grande viaggio Conad”, presentato allo Iulm alla presenza del rettore Gianni Canova, dell’amministratore delegato di Conad, Francesco Pugliese, del professore Aldo Bonomi e del regista Giuseppe Carrieri. Sono infatti gli studenti dell’ateneo milanese a realizzare il lungometraggio, che sarà pronto la prossima primavera. “Un progetto – ha detto Canova – che rientra nella strategia di innovazione che Iulm sta sperimentando, cercando di coniugare sempre di più un’attività concreta sul territorio a un’attività didattica in aula”. Da Salerno a Forlì, da Taranto a Campobasso, passando per Prato, Agrigento, Modena e Reggio Emilia, gli studenti vengono calati in realtà “molto diverse da quella di Mlano”, ha spiegato Pugliese, per “incontrare tanti giovani, soprattutto in quelle parti del Paese che più ha bisogno di fiducia e di credere nel futuro. Un viaggio per insegnare ai nostri giovani ad affezionarsi a ciò che fanno e ad alimentare la cultura del cambiamento”.
Il progetto nasce dall’iniziativa “Il grande viaggio insieme”, una serie di incontri cominciati nel 2015 nelle realtà più variegate dell’Italia per confrontarsi con il territorio e con le sue esigenze. Ogni tappa del ‘Grande viaggio’ ha una durata di tre giorni e ogni volta vede coinvolti i coltivatori, i trasformatori industriali, i rappresentanti degli agricoltori e delle associazioni contro il caporalato, le istituzioni locali e chi si occupa delle reti logistiche. Un mosaico di tessere e tasselli che unendosi danno forma a un’immagine del nostro Paese “che è migliore di come viene raccontata”, sottolinea infine Pugliese.
(ITALPRESS).

LA FILIERA DEGLI AGRUMI ALLA SFIDA DEL MERCATO

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Dalle arance a polpa rossa come le varietà Tarocco, Moro e Sanguinello della piana di Catania a quelle a polpa bionda come l’ovale d’Anapo del siracusano o le arance ombelicate di Ribera, dai mandarini Ciaculli della provincia di Palermo alle clementine di Taranto passando per le coltivazioni di bergamotto e cedro della costa tirrenica e ionica della Calabria fino alle arance del Gargano e ai limoni di Amalfi: la filiera agrumicola italiana è un variegato patrimonio di eccellenze, tradizioni e innovazione legate ai territori.

In Italia ci sono circa 62 mila aziende agrumicole e oltre 129 mila ettari coltivati. Con oltre un centinaio di varietà, di cui venti coltivate in Italia, solo da ottobre a giugno, le arance sono il fiore all’occhiello del settore agrumicolo e tra i prodotti più rappresentativi del sud del Paese. Sono infatti 85 mila gli ettari coltivati ad aranceti per una produzione di 1,6 milioni le tonnellate di arance. Più che ogni altro prodotto made in Italy, la filiera degli agrumi racconta la qualità e il valore della produzione italiana e quella del sud Italia in particolare.
Nel 2018 solo il valore della produzione di agrumi siciliana ha superato i 630 milioni di euro, pari al 13% del valore di tutta la produzione agricola regionale. Pur interessando tutte le nove province, la coltivazione si concentra maggiormente in quelle di Catania, Siracusa e Agrigento che da sole rappresentano più del 50% delle superfici e della produzione nazionali.

La qualità è il futuro della filiera agrumicola italiana, tra l’organizzazione della produzione locale e l’internazionalizzazione delle imprese italiane nel mercato europeo e mediterraneo. È questo il tema al centro della tavola rotonda Dialoghi con le meraviglie del nostro paese prevista per oggi alle 17 presso il Teatro Pirandello di Agrigento. L’evento rientra nella tappa siciliana del Grande Viaggio Insieme di Conad, dal 24 al 26 ottobre, che punta quest’anno i riflettori sul tema delle filiere agroalimentari.

Non è un caso che sia Agrigento la città scelta per parlare del settore degli agrumi e delle arance in particolare: sono molti i riconoscimenti di qualità tipiche certificate, basti ricordare quella del marchio Arancia di Ribera Dop, varietà coltivate nella provincia di Agrigento e per una piccola parte in provincia di Palermo. Ma ad essere interessate dalla produzione di agrumi sono tutte le province siciliane e in particolare Catania, Siracusa e Agrigento che da sole rappresentano più del 50% delle superfici e della produzione nazionali. In occasione della tappa di Agrigento, Conad ha affidato all’Istituto di ricerca Aaster il compito di realizzare uno studio socio-economico sul comparto. Il lavoro sarà presentato nel corso dell’incontro, dove si alterneranno i contributi e le testimonianze degli attori della filiera.

Protagonisti saranno gli attori stessi della filiera e si parlerà dell’evoluzione del mercato, delle sfide che l’agricoltura deve e può saper cogliere sul tema dell’innovazione ambientale e di filiera, le buone pratiche e le storie di successo, oltre alle questioni che attengono ai modelli di sviluppo, alle forme della rappresentanza e all’evoluzione della filiera.

L’incontro “Dialoghi con le meraviglie del nostro paese” si aprirà alle 17 al Teatro Pirandello, dove si partirà con il racconto delle evidenze emerse dall’indagine Aaster. Dopo i saluti di apertura del sindaco Lillo Firetto, coordinati dalla giornalista Marianna Aprile, si confronteranno sul palco Francesco Pugliese amministratore delegato Conad, Aldo Bonomi sociologo e direttore Aaster, Giuseppe Adorno Associato coop. Valle dell’Anapo, Edy Bandiera Assessore all’agricoltura Regione Siciliana, Marco Caruso Ricercatore CREA, Consiglio di Ricerca Agricoltura ed Economia Agraria, Sammy Fisicaro Responsabile commerciale Colleroni, Giuseppe La Rocca Direttore Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani, Paolo Parlapiano Responsabile vendite e marketing Parlapiano Fruit, Giovanni Romano Socio fondatore Fondazione di Comunità Val di Noto, Giovanni Selvaggi Presidente Consorzio Arancia Rossa di Sicilia Igp.

Saranno anche presenti i rappresentanti degli studenti dell’istituto alberghiero “Nicolò Gallo”. La serata proseguirà alle 21.00 con il concerto dal maestro Peppe Vessicchio e i Solisti del Sesto Armonico.

“La filiera degli agrumi e quella delle arance in particolare rappresentano la ricchezza della cultura mediterranea e raccontano la specificità dei territori”, annota l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese. “La sinergia tra tradizione, innovazione e organizzazione di filiera – evidenzia l’ad di Conad Francesco Pugliese – consentono al settore agrumicolo di rafforzarsi sul mercato italiano e internazionale. In questo senso, i produttori siciliani sono la testimonianza di come l’investimento in sostenibilità ambientale, sociale ed economica può rendere la filiera degli agrumi un modello in costante miglioramento sul piano dell’innovazione e al contempo come la qualità dei prodotti possa dare un’adeguata valorizzazione a tutti gli attori della filiera”.

Dalla ricerca emerge che le innovazioni tecnologiche legate alle fasi della produzione, trasformazione e commercializzazione impongono l’acquisizione di competenze sempre più specializzate da parte degli addetti, aprendo spazi di lavoro di sicuro interesse, anche e soprattutto per i giovani. L’esigenza è quella di informare e formare la filiera agrumicola siciliana, con iniziative partecipate e di alta levatura che permettano di maturare conoscenze e acquisire know-how in molti ambiti specifici, dall’agrumicoltura biologica alle tecniche di coltivazione, e anche alla ricettività turistica e alle normative sulla qualità.

Quello agrumicolo è il comparto più votato al biologico: l’Italia è il primo produttore al mondo di agrumi biologici con quasi 40 mila ettari di superficie agricola. Circa il 45% di tutta la produzione mondiale di agrumi biologici si trova in Italia. Un dato importante, se si pensa che in seconda posizione c’è il Messico, con un’estensione territoriale molto più ampia di quella italiana, ma con solo il 14,3% della produzione mondiale. A seguire c’è la Spagna con il 13,8%. Secondo i dati Ismea, la Sicilia è la regione con le maggiori estensioni agrumicole biologiche concentrare nelle province di Catania e Siracusa rappresentando complessivamente circa l’80% della superficie agricola biologica dedicata ad agrumi in Sicilia.


(ITALPRESS).

IL GRANDE VIAGGIO INSIEME FA TAPPA AD AGRIGENTO

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Il Grande Viaggio Insieme Conad arriva ad Agrigento. Il 24, 25 e 26 ottobre la città siciliana sarà la sesta tappa della quinta edizione del tour, il “giro d’Italia” che ormai da anni porta l’insegna nei tanti territori italiani, a scoprire le bellezze, i sapori e i saperi, ad ascoltare le voci della comunità. Saranno giorni dedicati all’incontro con le persone, alla pratica dello sport, alla degustazione del buon cibo, alla musica e a riflettere sul valore delle filiere produttive agroalimentari nel territorio e sulle eccellenze del Paese.
Il tour – che ha toccato finora 45 città – si arricchisce quest’anno di un nuovo elemento che vede protagoniste le filiere agroalimentari, con l’obiettivo di valorizzare i produttori locali e le eccellenze del Made in Italy, senza dimenticare di continuare a dare spazio all’ascolto delle comunità. Si parla d’integrità, di trasparenza, di crescita e valorizzazione del territorio in termini di sostenibilità economica, sociale e ambientale con la consapevolezza che ogni grande impresa cresce bene se sa creare sviluppo, lavoro e valore. Protagoniste della tappa siciliana sono le arance, coltivazione tra le più importanti della Sicilia e che rientra a pieno titolo nell’insieme dei prodotti tipici dell’agricoltura isolana.
“Anche ad Agrigento continueremo ad incontrare le persone, ad ascoltare storie e scambiarci idee, a costruire valore e a divertirci insieme. Con un elemento in più: la valorizzazione delle filiere agroalimentari – quella delle arance in particolare – impegno che Conad si è assunto ancor prima che i clienti ne facessero un elemento di scelta nel fare la spesa, ponendo attenzione alla qualità di ciò che portano in tavola e al rispetto di tutta la filiera”, annota il direttore generale di Conad Sicilia Vittorio Troia.
“È un equilibrio che Conad sostiene da sempre con professionalità, competenza e con un valido modello imprenditoriale – aggiunge -. Un modello che pone la persona e il territorio al centro e ha una solida base di valori condivisi e applicati in termini di sostenibilità economica, sociale e ambientale”.
“Conad ha scelto Agrigento, assieme ad altre otto importanti città italiane, per il suo ‘Viaggio’ all’ascolto delle comunità locali e all’approfondimento di tanti importanti temi avendo protagoniste le filiere alimentari, con l’obiettivo di valorizzare i produttori e le tante eccellenze del nostro territorio – sottolinea Lillo Firetto, sindaco di Agrigento -. Saranno giornate dense di eventi all’insegna del cibo, della musica e dello sport che coinvolgeranno l’intera città e che parleranno di rispetto del territorio in termini di sostenibilità economica, sociale e ambientale”.
La tre giorni agrigentina inizia il giovedì tra i giovani, nelle scuole, dove Conad incontrerà gli studenti delle quarte e quinte classi dell’istituto professionale alberghiero “Nicolò Gallo”. Il sociologo Aldo Bonomi, insieme a un rappresentante della Compagnia degli Chef, illustrerà loro i risultati dell’indagine condotta dall’istituto Aaster sulla filiera delle arance, filo conduttore anche di altri appuntamenti che animeranno la città. Un food truck targato Grande Viaggio Insieme sosterà, per tutta la durata del tour, in Piazza Marconi per diventare il set di laboratori culinari, aperitivi e degustazioni dei prodotti Sapori&Dintorni e Verso Natura. Protagonisti e attori di queste iniziative saranno i maestri della Compagnia degli Chef, i ragazzi dell’istituto alberghiero “Nicolò Gallo” impegnati nel contest “Cuochi di Classe” e nella “Masterclass cooking show”, i collaboratori e i dipendenti Conad e i clienti. Piazza Marconi sarà anche la location del Pasta Party di venerdì pomeriggio, occasione conviviale dove poter gustare un ottimo piatto di pasta, all’insegna dei sani valori dello sport.
Il venerdì pomeriggio sarà interamente dedicato all’approfondimento dell’indagine socio economica commissionata da Conad ad Aaster e dedicata alla filiera delle arance. Protagonisti saranno gli attori stessi della filiera e si parlerà dell’evoluzione del distretto, delle sfide della grande piattaforma di trasformazione delle arance, di esperienze, di storie di successo e percorsi d’innovazione sociale legati all’agricoltura, e si affronteranno le questioni che attengono ai modelli di sviluppo, alle forme della rappresentanza e all’evoluzione della filiera.
L’incontro “Dialoghi con le meraviglie del nostro paese” si aprirà alle 17 al Teatro Pirandello, dove si partirà con il racconto delle evidenze emerse dall’indagine Aaster. Dopo i saluti di apertura del sindaco Lillo Firetto, coordinati dalla giornalista Marianna Aprile, si confronteranno sul palco Francesco Pugliese amministratore delegato Conad, Aldo Bonomi sociologo e direttore Aaster, Giuseppe Adorno Associato coop. Valle dell’Anapo, Edy Bandiera, assessore all’agricoltura Regione Siciliana, Marco Caruso Ricercatore CREA, Consiglio di Ricerca Agricoltura ed Economia Agraria, Sammy Fisicaro responsabile commerciale Colleroni, Giuseppe La Rocca direttore Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani, Paolo Parlapiano responsabile vendite e marketing Parlapiano Fruit, Giovanni Romano socio fondatore Fondazione di Comunità Val di Noto, Giovanni Selvaggi presidente Consorzio Arancia Rossa di Sicilia Igp.
Saranno anche presenti i rappresentanti degli studenti dell’istituto alberghiero “Nicolò Gallo”. La serata proseguirà alle 21.00 con il concerto dal maestro Peppe Vessicchio e i Solisti del Sesto Armonico.
Musica e sport saranno i protagonisti del sabato, ultimo giorno della tappa. Mentre il maestro Vessicchio e i Solisti del Sesto Armonico suoneranno al Teatro Pirandello per offrire agli anziani un momento di gioiosa convivialità e tanti sorrisi, sin dal mattino Villa Bonfiglio sarà animata da diverse attività multidisciplinari organizzate dalla Uisp di Agrigento e che vedranno il coinvolgimento di insegnanti e alunni delle scuole elementari. Nel pomeriggio saranno tante le attività di danza, yoga e ginnastica, aperte alla cittadinanza. Non mancherà la corsa podistica “all’americana”, ad eliminazione per categorie di età.
Conad Sicilia ha chiuso il 2018 con un fatturato di 877 milioni di euro, che sarà ampiamente superato nel 2019 visto l’andamento delle vendite. La cooperativa conta 356 punti di vendita (35 Conad Superstore, 117 Conad, 93 Conad City, 67 Margherita, 25 Todis e 18 Tradizionali). A questi si aggiungono altri servizi: 2 Ottico, 14 parafarmacie e un PetStore. I soci imprenditori sono 181 e circa 4.000 i collaboratori tra sede centrale e rete di vendita. La cooperativa si conferma leader di mercato in Sicilia con una quota del 15.2% e si prepara a conquistare la leadership nel sud Italia a seguito della fusione con la cooperativa PAC2000A, che opera in Umbria, Lazio, Campania e Calabria e che sarà operativa dal 1° gennaio 2020. Il forte radicamento territoriale dei soci e il sostegno alle economie locali sono punti qualificanti dell’attività della cooperativa: con 310 fornitori locali sviluppa un fatturato di 130 milioni di euro a cui si aggiunge il valore delle ricadute sull’indotto locale.

(ITALPRESS).

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