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CONFEDILIZIA E AISOS INSIEME CONTRO OSTEOSARCOMA

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«Ritengo che un’associazione storica come la nostra, che fa tante attività concrete in tutta Italia, abbia una responsabilità sociale. In questo caso si esprime nell’aiutare un’attività importante come quella di Aisos». Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, ha presentato così la nuova partnership della Confederazione della Proprietà Edilizia con l’Associazione Italiana Studio Osteosarcoma. Nella presentazione, tenutasi presso la Sala Einaudi della sede romana, ha sancito il sostegno di Confedilizia nella ricerca su una forma tumorale che colpisce prevalentemente in età pediatrica. «È bene – ha proseguito Spaziani Testa – che questi mondi si intreccino e si incontrino per un effetto moltiplicatore, arrivando fino alle associazioni territoriali. Dobbiamo far conoscere l’attività che svolge quest’associazione, composta da persone con varie competenze e professionalità». Spaziani Testa è membro del consiglio direttivo di Aisos. Francesca Maddalena Terracciano, Presidente Aisos e medico chirurgo, ha ricordato il primo contatto con Confedilizia: «Immagino ci abbiano scelto per una questione di meritocrazia. Ci siamo sentiti a dicembre 2017 e il 5 gennaio Confedilizia era nel consiglio direttivo».

Terracciano, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza di una diagnosi precoce che consente di avere una risposta immediata. Secondo i dati diffusi da Aisos, che conta 3000 volontari e 1500 medici, grazie a un protocollo di diagnosi precoce è possibile salvare 4 bambini su 5. «L’Osteosarcoma – spiega la nota dell’associazione – è il tumore maligno primitivo più frequente dell’osso che colpisce in età pediatrica. Insorge all’improvviso manifestandosi con un dolore acuto non responsivo ai comuni analgesici, con un livido che non passa e col tempo prende la forma dell’osso sottostante». Fino al 16 giugno è possibile sostenere la raccolta fondi con un sms al 45581 o chiamando da rete fissa. Barbara Peruzzi, ricercatrice Aisos e biologa, ha spiegato i progressi nella ricerca, mentre Carlo della Rocca, presidente del comitato scientifico di Aisos, ha ringraziato Confedilizia per «il lavoro di divulgazione e sensibilizzazione». Mariella Enoc, presidente del Bambino Gesù, ha ripercorso le tappe del caso del bambino inglese Alfie Evans, che l’ha vista coinvolta in prima persona nella ricerca di una possibile cura. Melita Cavallo, vice-presidente Aisos, ha invece esposto le difficoltà di mediazione culturale delle famiglie dei bambini stranieri, ringraziando «Confedilizia per il sostegno finanziario essenziale».

 

“GOVERNO STIMOLI CRESCITA ATTRAVERSO SETTORE IMMOBILIARE”

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“Al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e a tutti i Ministri del nuovo Governo, auguriamo di svolgere un lavoro proficuo nell’interesse dell’Italia. L’auspicio di Confedilizia è che fra le priorità dell’Esecutivo appena nato vi sia il rilancio del settore immobiliare quale mezzo – oltre che di salvaguardia del risparmio delle famiglie – di stimolo per la crescita, con effetti virtuosi sulle imprese, sul lavoro e sui consumi. La proprietà immobiliare, insieme con i tanti operatori di un comparto chiave per l’economia del nostro Paese, è pronta a fornire il suo contributo di idee e di esperienze per favorire l’adozione delle misure più idonee a correggere i tanti errori commessi negli ultimi anni, specie dal punto di vista della fiscalità”. Lo afferma in una nota il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.

“DA IMU-TASI-TARI 31 MILIARDI L’ANNO”

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“La ricerca del Caaf Acli per il Sole 24Ore dimostra che il sistema di tassazione sugli immobili va ripensato dalle fondamenta. Le aliquote medie di Imu e Tasi hanno ormai raggiunto il 10 per mille su basi imponibili che sono state aumentate del 60 per cento con la manovra Monti. Il tutto, senza risparmiare neppure le case affittate a canone calmierato e con un’imposizione che raggiunge livelli di accanimento in presenza di abitazioni che non si riescono a locare, per le quali in molti casi si applica persino l’Irpef (su un reddito inesistente)”. Lo afferma in una nota il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.

“In più, c’è la tassa rifiuti. In totale, la Iuc (vale a dire la somma di Imu, Tasi e Tari) pesa ogni anno per circa 31 miliardi di euro. Si tratta di un onere non più sostenibile e, soprattutto, di una tassazione puramente patrimoniale, che non tiene nel minimo conto la qualità e la quantità dei servizi offerti ai cittadini – aggiunge -. Occorre riformare radicalmente il sistema, sostituendo Imu, Tasi e Tari con un tributo effettivamente legato ai servizi e deducibile dal reddito di persone fisiche e imprese”.

 

IMMOBILIARE, “EMERGENZA ESISTE, LIBERARE SETTORE”

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“Secondo Confcommercio, negli ultimi 10 anni gli immobili delle famiglie italiane hanno perso – in media – il 13% del loro valore. Temiamo che il dato sia piuttosto ottimistico, soprattutto se si considera la svalutazione provocata dalle scellerate politiche fiscali avviate con la manovra di fine 2011, che hanno portato a 50 miliardi l’anno il carico fiscale sul settore (circa il 3% del Pil)”. Così il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.

“In ogni caso, l’emergenza immobiliare esiste. Ed è un’emergenza – per chi abbia voglia di vedere le cose in profondità – che non riguarda solo i proprietari, ma un intero comparto, estendendo gli effetti a tutta l’economia. L’immobiliare – aggiunge – va liberato dai troppi vincoli, normativi e fiscali, che lo frenano. Solo così si potrà sperare di far uscire dalla crisi tante piccole imprese, tanti professionisti, tanti operatori che – quando non ostacolati – producono crescita, creano posti di lavoro, stimolano i consumi. In assenza di un Governo, confidiamo che se ne possa parlare in sede di esame parlamentare del Def”, conclude.

SPAZIANI TESTA: “NON INSISTERE SU IMPOSIZIONE IMMOBILI”

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“In sede di audizione sul Def, la Banca d’Italia ripropone una tesi la cui fondatezza è stata smentita da studi autorevoli anche recenti, di cui uno in corso di pubblicazione su una prestigiosa rivista economica internazionale. Si tratta della tesi (di fonte Ocse) che in questo caso viene esposta dicendo che ‘inasprimenti della tassazione ordinaria della proprietà e del consumo tendano normalmente ad avere effetti relativamente più limitati sull’occupazione e, soprattutto nel medio periodo, sulla crescita’. Non è vero. Non esistono tasse buone e tasse cattive”. Così il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.

“Per quanto riguarda la proprietà, poi, il caso italiano ha reso evidente che la triplicazione dell’imposizione fiscale sugli immobili decisa dal Governo Monti (e non corretta successivamente) non ha solo svalutato i risparmi degli italiani, favorendo la contrazione dei consumi delle famiglie, ma ha anche determinato la chiusura di decine di migliaia di imprese e la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro. Si vuole insistere nell’errore?”, conclude.

 

AMICI VERI, ELISABETTA ERRIGO NUOVO PRESIDENTE

Si è concluso il Consiglio direttivo dell’Associazione “Amici veri”, l’articolazione territoriale di Catanzaro dell’associazione nazionale aderente a Confedilizia, che ha, tra gli altri, lo scopo di promuovere e tutelare gli interessi e i diritti degli animali domestici nonché gli interessi di coloro che li detengono, soprattutto in vista di una convivenza pacifica in ambito domestico, in condominio nonché in altri luoghi, anche pubblici, oppure aperti al pubblico.

L’Associazione prende il suo nome dalla storia di un amore struggente ed illustre assieme: Giuseppe Verdi soleva trascorrere parte dell’anno in campagna, nella Villa Verdi di Sant’Agata. Gli tenevano compagnia la moglie e – per tanti anni – un cagnolino maltese di nome Lulù. Verdi amava intensamente Lulù, con quell’affetto che solo chi ama gli animali e li considera parte integrante della propria famiglia può capire, tant’è che non solo gli fece fare il bel ritratto nel quadro che è tutt’ora conservato nella Villa, ma, alla sua morte, fece erigere nel giardino della stessa un cippo con scritto “Alla memoria di un vero amico”.   

Possono far parte dell’Associazione coloro che detengono uno o più animali domestici e anche coloro che, simpatizzanti dei diritti e delle tutele degli animali domestici, intendono mettere a disposizione i propri talenti e le proprie professionalità per tutelare e difendere gli interessi degli animali domestici stessi.

Il Consiglio ha eletto Elisabetta Errigo nuovo presidente dell’associazione, Antonella Cimarosa è stata chiamata alla carica di vice presidente, Rosy Lacava a quella di segretario – tesoriere mentre Benedetta Palombo è stata designata come addetto stampa e responsabile web e comunicazione. Il direttivo è composto da Sandro Scoppa, presidente di Confedilizia Calabria, Angela Fidone, coordinatrice del Tea Party Calabria, e Leonardo Antonio Riccio, past president della stessa associazione. Nel corso della riunione sono state anche delineate le linee programmatiche e di sviluppo dell’associazione.

Il nuovo presidente, Elisabetta Errigo, 27 anni di Catanzaro, è ricercatrice in Teoria del diritto ed ordine giuridico ed economico europeo presso dell’Università degli Studi “Magna Graecia”, dove è stata nominata Cultore di Diritto Processuale Civile e cultore di Diritto Privato. Autrice di vari saggi e pubblicazioni, è inoltre Consigliere alle Comunicazioni e Membro del Comitato Direttivo dell’Associazione ADI (dottori e dottorandi di ricerca italiani) di Catanzaro ed è anche iscritta al Ruolo dei Mediatori – Sezione Agenti Immobiliari, presso la Camera di Commercio di Catanzaro.

 

DEF, “OCCASIONE PER DARE MESSAGGI CHIARI A PAESE”

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“Inizia oggi il percorso del Documento di economia e finanza. Se è vero che il testo del Governo è prettamente ricognitivo, i Gruppi parlamentari hanno invece l’occasione – attraverso le risoluzioni che presenteranno sul documento, alla Camera e al Senato – per iniziare a inviare qualche segnale concreto al Paese e, in particolare, al mondo economico”. Così il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.

“Il settore immobiliare ha presentato, prima delle elezioni del 4 marzo, dieci proposte mirate a favorire il rilancio di un comparto che è tradizionalmente – soprattutto in Italia – un formidabile traino per la crescita e per la creazione di posti di lavoro. Le famiglie e le imprese che hanno investito o che operano nell’immobiliare, poco appassionate alle tattiche e alle contro-tattiche di questi giorni, attendono indirizzi chiari perché il settore sia liberato dai vincoli normativi e fiscali che lo frenano e sovente lo paralizzano.  Le azioni da svolgere sono tante. L’onere tributario sul comparto – aggiunge – deve essere certamente ridotto e reso equo, dopo l’incremento a 21 miliardi annui di quello patrimoniale. In sede locale va previsto un vero tributo sui servizi, deducibile dal reddito per tutti e a carico di colui che occupa il bene. I locali commerciali devono essere salvati dalla condanna all’abbandono, liberalizzandone i contratti di locazione, introducendo una cedolare secca e disponendo sgravi per le tasse comunali, con esenzione in caso di sfitto. Vanno stabilizzati gli incentivi per gli interventi di manutenzione, riqualificazione, efficientamento energetico e miglioramento sismico del patrimonio edilizio, oltre che stimolata la rigenerazione urbana. È necessario fornire ai locatori garanzie di rientrare in possesso dell’immobile in tempi certi in caso di morosità o a fine contratto. Occorre favorire lo sviluppo del turismo attraverso la proprietà immobiliare diffusa, così valorizzando anche il nostro esteso patrimonio di interesse storico-artistico. Le proposte sono in campo. Servono forze politiche pronte ad assumersi l’impegno a metterle in cantiere”, conclude.

RINUNCIA ALLA PROPRIETÀ, FENOMENO SU CUI RIFLETTERE

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“Il nuovo Parlamento – e, quando ci sarà, il nuovo Governo – dovrebbero riflettere su un tema che il Sole 24Ore è tornato a trattare più volte in pochi mesi, a riprova della sua (sconcertante) attualità: quello della rinuncia alla proprietà degli immobili”. Lo scrive il Presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, in un intervento sullo stesso quotidiano pubblicato questa mattina.

“Fino a qualche anno fa – rileva Spaziani Testa – sarebbe stato impensabile persino immaginare un fenomeno del genere. Ora, invece, capita che sempre più proprietari si informino sulle modalità con cui liberarsi di ‘beni’ che – in molti casi – non danno alcun reddito, sono fonti di spese e non hanno mercato, non essendovi nessuno disponibile ad acquistarli o a prenderli in locazione. È un fenomeno che fa il paio con un altro, quello del costante aumento delle cosiddette ‘unità collabenti’, vale a dire gli immobili ridotti in ruderi a causa del loro accentuato livello di degrado. Secondo gli ultimi rilevamenti dell’Agenzia delle entrate, rispetto al 2011 – ultimo anno pre Imu –  questi immobili sono aumentati del 70%, essendo passati da 278.121 a 474.165 (+196.044). Si tratta di costruzioni che costituiscono un vero e proprio peso per i loro proprietari, che in numero crescente li riducono in ruderi oppure li vedono finire in condizioni di fatiscenza”.

“È nello spropositato aumento della tassazione locale (patrimoniale) sugli immobili iniziato nel 2012 che risiede la principale causa dell’interesse per la rinuncia alla proprietà (unitamente – come rileva Angelo Busani sul Sole 24Ore del 26 marzo – alla ridotta capacità reddituale delle famiglie) – continua Spaziani Testa -. Il carico di imposizione fiscale abbattutosi sugli immobili a partire dal 2012, insomma, ha avuto i suoi effetti, e non poteva essere diversamente. L’Ici pesava per 9 miliardi di euro annui, l’Imu e la Tasi ne valgono circa 20/21 (dopo l’eliminazione dell’imposta sull’abitazione principale, con esclusione delle abitazioni in A1, A8 e A9). E se si aggiunge la Tari (rifiuti) – che in molti Paesi è compresa nell’imposta locale immobiliare – il conto arriva a più di 30 miliardi. Naturalmente, i due fenomeni evidenziati – rinunce alla proprietà e aumento dei ruderi – non sono la regola (anche se al di fuori dei centri medi e grandi la situazione è davvero critica). Tuttavia, il loro apparire avrebbe dovuto convincere la politica della necessità di intervenire. Se quella è la punta dell’iceberg, infatti, non è difficile immaginare che il resto del comparto non sia in salute – dice il presidente di Confedilizia -. E infatti il crollo generalizzato dei valori degli immobili è una realtà che ci distingue in negativo in Europa, per nulla mitigata da qualche annuncio di recupero nel numero di compravendite (che sono per lo più compra-svendite)”.

“E allora? Che fare? Dobbiamo rassegnarci a considerare gli immobili come un peso? No di certo. Possiamo agire. Occorre rimuovere i vincoli che impediscono al settore di essere motore di sviluppo dell’economia, incentivando l’investimento nell’immobiliare da parte di famiglie e imprese – dice Spaziani Testa -. L’onere tributario sul comparto deve essere certamente ridotto e reso equo. In sede locale va previsto un vero tributo sui servizi, deducibile dal reddito per tutti (come è in molti Paesi) e a carico di colui che occupa il bene, proprietario o inquilino che sia (in ossequio al buonsenso, oltre che in coerenza con quanto previsto all’estero). I locali commerciali devono essere salvati dalla condanna all’abbandono, attraverso l’introduzione di una cedolare secca sulla locazione di questi immobili (che nel settore abitativo è un successo) e mediante sgravi per le tasse comunali, con esenzione in caso di sfitto. Vanno stabilizzati gli incentivi per gli interventi di manutenzione, riqualificazione, efficientamento energetico e miglioramento sismico del patrimonio edilizio, oltre che stimolata la rigenerazione urbana. È necessario fornire ai locatori garanzie di rientrare in possesso dell’immobile in tempi certi in caso di morosità o a fine contratto. Occorre favorire lo sviluppo del turismo attraverso la proprietà immobiliare diffusa, così valorizzando anche il nostro esteso patrimonio di interesse storico-artistico. Bisogna intervenire e bisogna farlo presto”.