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CALABRIA, CONFEDILIZIA ATTIVA SERVIZIO VERIFICA CANONE LOCAZIONE

Al fine di venire incontro alle esigenze degli interessati alla stipula di contratti concordati di locazione (per esigenze abitative ordinarie – 3+2, per esigenze transitorie e per studenti universitari), anche per usufruire del regime fiscale agevolato della cedolare secca al 10%, Confedilizia Catanzaro ha attivato il servizio gratuito di verifica preventiva della rispondenza del canone. Tale verifica può consentire di conoscere anticipatamente l’ammontare minimo e massimo del canone locativo ovvero di riscontrare la sua congruità, nella diversa ipotesi di contratto in fase di conclusione o già concluso tra le parti, non solo per determinarsi in sede contrattuale ma anche per evitare di incorrere in errori o inesattezze, che potrebbero pregiudicare l’applicazione dell’accordo territoriale e del regime fiscale favorevole.

Al momento della richiesta del servizio di verifica preventiva del canone e per consentire un pronto e immediato riscontro, l’interessato dovrà comunicare o trasmettere i propri dati e quelli dell’unità immobiliare, specificando la via di ubicazione dell’immobile, la superficie effettiva, come desunta da visura catastale o altro documento, la presenza di accessori (balconi, terrazze, posto auto, ecc.), nonché la classe energetica e l’eventuale data di costruzione o di ristrutturazione del medesimo immobile. Dovrà altresì indicare se trattasi di unità ammobiliata o meno.

 

La verifica preventiva del canone ha funzione di orientamento per gli interessati ma non sostituisce la determinazione del canone in sede di rilascio dell’attestazione di rispondenza ai sensi del D.M. 17 gennaio 2017 e dell’accordo territoriale per la città di Catanzaro del 17 ottobre 2017, né può essere utilizzata al di fuori della finalità sopra indicata.

 

“IN LEGGE DI BILANCIO SERVE SVOLTA SU IMMOBILIARE”

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“Il vicepresidente del Consiglio Di Maio, così come aveva fatto il premier Conte, annuncia una legge di bilancio ‘coraggiosa’. Uno dei modi per attuare questo proposito è imprimere una svolta alle (errate) politiche sull’immobiliare adottate dalla manovra Monti in poi e dare ascolto, al contrario, agli avvertimenti a più riprese lanciati da due economisti non omologati che siedono nel Consiglio dei ministri, Tria e Savona. Si tratta, quindi, di prendere finalmente atto che aver preteso – dal 2012 ad oggi – oltre 150 miliardi di euro di imposte patrimoniali dalla proprietà immobiliare ha significato, non solo erodere i risparmi e gli investimenti di famiglie e imprese, ma anche comprimere i consumi, frenare la crescita e sacrificare innumerevoli posti di lavoro”. Lo afferma in una nota Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia.

“Occorre, allora, fare il contrario di quanto fatto finora – aggiunge -: liberare il settore immobiliare dalla morsa fiscale che lo opprime e consentire ai tanti operatori che lo animano di tornare a svolgere il loro tradizionale ruolo di motore di sviluppo dell’economia”.

 

SPAZIANI TESTA “NIENTE IMU SU NEGOZI SFITTI”

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“Anche un piccolo intervento di riduzione del carico ordinario Imu -Tasi puo’ essere fondamentale per iniziare, anche se il comparto necessiterebbe di uno shock fiscale uguale e contrario rispetto a quello del 2011. E potrebbero essere molto utili le due misure che il vicepresidente Matteo Salvini ha rilanciato di recente, ossia la cedolare secca per gli immobili non abitativi e l’eliminazione dell’Imu sui negozi sfitti”.
Lo dice, in un’intervista al Tempo, il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa. “Con il governo – aggiunge – stiamo mantenendo una buona interlocuzione e siamo fiduciosi che nella legge di bilancio, che è la prima occasione utile, si possa già vedere qualche iniziativa”.

Per Spaziani Testa “c’è una cosa che distingue il nostro dagli altri paesi. Noi, alla crisi internazionale che abbiamo subito dieci anni fa ne abbiamo aggiunto un’altra che siamo andati a cercarci: lo spropositato aumento di tassazione patrimoniale sugli immobili. Poi, certo ci sono altri elementi, compreso il fatto che dai noi c’è un livello di crescita economica di gran lunga inferiore rispetto agli altri paesi con diffuse difficolta’ redditizie. Ma è il problema della fiscalità che fa la differenza”.

CROLLO PONTE, CONFEDILIZIA APRE RACCOLTA DONAZIONI

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È attivo il conto corrente aperto dalla Confedilizia di Genova per raccogliere le donazioni in favore delle famiglie che hanno dovuto lasciare le loro case in conseguenza del crollo del Ponte Morandi. Il primo versamento è stato effettuato dall’Associazione stessa, che ha lanciato un appello pubblico ai propri associati e a tutti i cittadini genovesi affinché – con la loro generosità – possano contribuire ad alleviare i disagi delle tante persone coinvolte.

Coloro che, da tutta Italia, desiderino effettuare un versamento possono farlo utilizzando l’Iban IT13O0333201400000000961407 (Banca Passadore-Sede di Genova) – intestato  all’Associazione della proprietà edilizia di Genova – e indicando come causale “Confedilizia per Genova”.

Questa iniziativa si affianca a quella – avviata nell’immediatezza della sciagura  – dell’invito ai proprietari, già raccolto da molti, a comunicare all’Associazione l’intenzione di mettere a disposizione delle famiglie sfollate le loro case a condizioni particolari (il minimo previsto per i contratti di locazione agevolati). Invito che Confedilizia – a livello nazionale – ha rilanciato nei confronti delle sue oltre 200 sedi territoriali e dei rispettivi iscritti.

Le due iniziative continueranno ad essere divulgate con tutti i mezzi, utilizzando – per i social network – l’hashtag #CONFEDILIZIAPERGENOVA.

 

SPAZIANI TESTA “BENE VIMINALE SU OCCUPAZIONE ABUSIVA”

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“La circolare del Ministero dell’interno in materia di occupazioni abusive di immobili segna un passaggio importante del quale va dato atto al Ministro dell’interno Matteo Salvini, che al proposito aveva assunto impegni precisi. Essa, peraltro, richiama opportunamente l’attenzione sulla recente giurisprudenza che – facendo giustizia di precedenti indirizzi meno rigorosi – ha affermato il sacrosanto principio secondo il quale i proprietari di immobili devono essere risarciti dallo Stato per l’inerzia che questo manifesti sia nell’attività di prevenzione delle occupazioni illegali sia nella fase di repressione delle stesse”. E’ quanto afferma Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia che aggiunge: “L’auspicio è che l’impulso del Ministero dell’interno alla sollecita attività di sgombero dei troppi edifici illegalmente occupati in Italia non venga vanificato, da un lato, da manovre dilatorie da parte di quegli enti locali che la circolare chiama a collaborare per le attività di censimento e, dall’altro, da comportamenti compiacenti nei confronti di artate rappresentazioni di situazioni di “fragilità”. Sarebbe un film già visto, nei confronti del quale occorre approntare ogni possibile misura surrogatoria da parte dello Stato”.
(ITALPRESS).

“SU OCCUPAZIONI ABUSIVE QUALCOSA SI MUOVE”

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“Sulla piaga delle occupazioni abusive di immobili forse siamo giunti a un momento di svolta. La circolare appena emanata dal Ministero dell’interno segna un passaggio importante del quale va dato atto al Ministro dell’interno Matteo Salvini, che al proposito aveva assunto impegni precisi. Essa, peraltro, richiama opportunamente l’attenzione sulla recente giurisprudenza del Tribunale di Roma che – facendo giustizia di precedenti indirizzi meno rigorosi – ha affermato il sacrosanto principio secondo il quale i proprietari di immobili devono essere risarciti dallo Stato per l’inerzia che questo manifesti sia nell’attività di prevenzione delle occupazioni illegali sia nella fase di repressione delle stesse”. Lo scrive Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, in un intervento sul quotidiano Il Tempo.

“E di fronte a chi ha sollevato obiezioni rispetto alla nuova linea dettata dal Viminale, arrivando a parlare di ‘follia’, giova segnalare proprio alcuni passaggi della sentenza dello scorso luglio, riportati nella stessa circolare – prosegue Spaziani Testa -: quelli in cui si legge che l’occupazione abusiva di un edificio ‘non lede i soli interessi della parte proprietaria ma lede anche il generale interesse dei consociati alla convivenza ordinata e pacifica e assume un’inequivoca valenza eversiva’, aggiungendosi che ‘l’esecuzione degli sgomberi forzati può certamente determinare immediati, ma evidenti e limitati, turbamenti dell’ordine pubblico; la tolleranza delle occupazioni abusive, al contrario, può determinare situazioni di pericolo meno evidenti ma decisamente più gravi nel medio e nel lungo periodo'”.

“Considerazioni che assumono una valenza ancora più significativa di fronte alle evidenze sulla malagestione del patrimonio edilizio di proprietà pubblica. È notizia di questi giorni, ad esempio, che a Roma l’80% degli immobili del Comune, anche di pregio, è a disposizione – da anni – di gente che beatamente non paga il canone e che sovente non ha alcun diritto ad occupare tali beni – aggiunge il presidente di Confedilizia -. Ora l’auspicio è che l’impulso del Ministero dell’interno alla sollecita attività di sgombero dei troppi edifici illegalmente occupati in Italia non venga vanificato, da un lato, da manovre dilatorie da parte di quegli enti locali che la circolare chiama a collaborare per le attività di censimento e, dall’altro, da comportamenti compiacenti nei confronti di artate rappresentazioni di situazioni di ‘fragilità’. Sarebbe un film già visto, nei confronti del quale occorre approntare ogni possibile misura surrogatoria da parte dello Stato. Il passo successivo, poi, sarà quello di interessarsi anche ad altre forme di violazione dei diritti proprietari, apparentemente meno gravi ma in realtà altrettanto esiziali per un settore, quello immobiliare, già mortificato da una fiscalità scriteriata – conclude Spaziani Testa -: prima fra tutte quella rappresentata dai tempi inaccettabilmente dilatati delle procedure di liberazione degli immobili in caso, in particolare, di morosità. Tutti elementi che contribuiscono a scoraggiare l’investimento immobiliare e, con esso, lo sviluppo delle mille attività economiche con esso collegate”.

 

CEDOLARE SECCA, CATANZARO FA DA STIMOLO

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“L’esempio di Catanzaro, primo Comune in Italia che ha richiesto ufficialmente al Governo nazionale di applicare la cedolare secca per gli affitti non abitativi, deve essere da stimolo per le altre amministrazioni e il legislatore nazionale per tentare di risolvere il problema annoso della crisi del commercio e dei locali nel settore commerciale sempre più lasciati vuoti”. Lo ha detto il presidente nazionale di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, che è stato accolto nella città Capoluogo dal sindaco Sergio Abramo e dall’assessore agli affari generali, Danilo Russo, al quale è stato consegnato una targa premio per l’impegno dimostrato nel predisporre l’atto di indirizzo votato dal Consiglio.
“Visto lo stato di salute negativo del settore immobiliare, ancora più grave al Sud – ha aggiunto Spaziani Testa – e i problemi specifici del settore commerciale, colpito da una diffusissima situazione di sfitto per assenza di redditività, Confedilizia ritiene che un provvedimento adottato a livello nazionale possa consentire di diminuire la tassazione sui proprietari che mettono a disposizione locali per artigiani, commercianti e imprenditori, riducendo la distanza fra domanda e offerta. Una soluzione che può aiutare i giovani che vogliono aprire attività commerciali e favorire il recupero e la valorizzazione di aree a rischio degrado o sicurezza.  Questo settore, infatti, risente non solo dei problemi reddituali delle persone, ma anche delle criticità degli immobili che rappresentano una ricchezza dinamica, bisognosa di manutenzioni, per cui servono risorse e incentivi da destinare ai privati”. 

“FLAT TAX CONTENGA CEDOLARE SECCA LOCALI COMMERCIALI”

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“Il Sottosegretario Edoardo Rixi ricorda oggi in un’intervista il successo ottenuto da una flat tax da tempo in vigore nel settore immobiliare, la cedolare secca sugli affitti abitativi. In effetti, il ‘Rapporto sui risultati conseguiti in materia di misure di contrasto all’evasione fiscale e contributiva’, allegato alla nota di aggiornamento del Def 2017, evidenzia che, a partire dall’introduzione della cedolare secca sugli affitti abitativi, il divario fra gettito teorico e gettito effettivo del comparto (cosiddetto ‘tax gap’) è diminuito del 42% e la ‘propensione all’inadempimento’ (ad elusione ed evasione, in sostanza) si è ridotta del 40%”. Lo afferma in una nota il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.

“Anche alla luce di questi risultati, Confedilizia propone che il primo passo della flat tax prevista nel contratto di governo contenga l’introduzione della cedolare per i locali commerciali – aggiunge -. Si tratterebbe di una misura pro-crescita, richiesta anche dalle associazioni dei commercianti e degli artigiani, che permetterebbe nello stesso tempo di affrontare un problema che sta assumendo contorni gravissimi: quello dell’aumento inarrestabile del numero dei locali commerciali abbandonati, dovuto anche all’assenza di qualsiasi redditività per i piccoli risparmiatori che ne sono proprietari-locatori.

Il settore immobiliare si attende dalla prossima legge di bilancio un segnale di attenzione. Se questo fosse dato dal completamento della flat tax sugli affitti – nel tempo condivisa in modo trasversale dalle maggiori forze politiche – gli effetti benefici per l’economia intera si farebbero sentire molto rapidamente”.