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IMMOBILIARE, SPAZIANI “RIDURRE PATRIMONIALE”

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“Ieri Confedilizia aveva chiesto al presidente del Consiglio Conte, di pronunciarsi sull’indiscrezione giornalistica secondo la quale il Governo avrebbe in preparazione una nuova patrimoniale sugli immobili. Oggi Palazzo Chigi smentisce ‘categoricamente’. Ne prendiamo volentieri atto, ribadendo tuttavia il nostro appello a ridurre la patrimoniale che gli immobili sopportano già. Si tratta di 21 miliardi l’anno fra Imu e Tasi, che stanno devastando il comparto immobiliare e tutto il suo immenso indotto. Se vogliamo favorire la crescita, è questa è una delle strade da seguire”. Lo afferma il presidente della Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.

 

NOVITÀ SU PRELIMINARI E ACQUISTI DA COSTRUTTORE

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Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo in materia di crisi di impresa e dell’insolvenza, arrivano alcune novità di interesse per il settore immobiliare, in tema di contratti preliminari e di tutela degli acquirenti di immobili da costruire. Lo segnala Confedilizia precisando che, con riguardo al primo aspetto, il provvedimento chiarisce, anzitutto, gli attuali dubbi circa lo scioglimento del contratto preliminare di vendita immobiliare nell’ambito di una procedura di liquidazione giudiziale. Si prevede, infatti, che il curatore possa sciogliersi dal preliminare anche quando il promissario acquirente abbia proposto e trascritto, prima della liquidazione giudiziale, una domanda di esecuzione in forma specifica (domanda che ha lo scopo di provocare una pronuncia che produce gli stessi effetti del contratto non concluso). Tale scioglimento, tuttavia, non è opponibile al promissario acquirente nel caso in cui la domanda in questione venga poi accolta. 

Una seconda novità riguarda l’ipotesi del subingresso del curatore nel contratto preliminare: si prevede che gli acconti eventualmente versati prima della liquidazione giudiziale possano essere considerati opponibili alla massa solo nella “misura pari alla metà dell’importo che il promissario acquirente dimostra di aver versato”. 

Quanto alle novità recate alla disciplina degli immobili da costruire, il provvedimento modifica il decreto legislativo n. 122 del 2005, allo scopo di rafforzare le tutele finora previste in favore degli acquirenti di tale genere di immobili. In questa prospettiva viene, infatti, stabilito che la mancata consegna della polizza decennale postuma (e non più solo, quindi, il verificarsi di una situazione di crisi del venditore) sia motivo di escussione della fideiussione prestata dal costruttore a garanzia delle somme riscosse, nonché di nullità del contratto (“che può essere fatta valere solo dall’acquirente”). Inoltre, si dispone che, con successivi decreti ministeriali, vengano definiti i modelli standard di fideiussione e della polizza di assicurazione. Ancora, si prescrive che degli estremi della polizza assicurativa, così come della sua conformità ai requisiti standard, venga fatta menzione nell’atto di trasferimento dell’immobile. Infine, si prevede che il contratto preliminare e ogni altro contratto comunque diretto al successivo acquisto della proprietà o di altro diritto reale sugli immobili oggetto del dlgs siano “stipulati per atto pubblico o per scrittura privata autenticata”.

CONFEDILIZIA “BENE IMPEGNO GOVERNO SU SISMABONUS”

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“L’impegno del Governo per un sempre maggiore sviluppo del Sismabonus, manifestato oggi dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Vito Crimi, è molto positivo. Come Confedilizia ha sempre sostenuto, l’obiettivo del miglioramento della sicurezza del nostro patrimonio edilizio si può raggiungere solo attraverso una decisa politica di incentivi alla realizzazione di interventi sugli immobili. Il problema della scarsa conoscenza delle detrazioni in essere esiste e a questo fine sarà sicuramente utile la campagna informativa annunciata dal Governo. Per altro verso, occorre apportare alcune migliorie alla normativa vigente – che da parte nostra stiamo già sottoponendo ai Ministeri competenti – affinché di essa possano avvalersi tutti i potenziali beneficiari, con particolare riferimento alle famiglie meno abbienti”. Lo afferma il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.

 

IMMOBILI, COMPRAVENDITE NON ABITATIVI -27,1%

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In un anno le compravendite di immobili ad uso artigianale, commerciale, industriale e ufficio sono diminuite del 27,1%. Il dato è contenuto nel rapporto sul mercato immobiliare diffuso oggi dall’Istat e mette a confronto il terzo trimestre del 2018 con il corrispondente periodo del 2017. 

In particolare, nel Nord-Ovest il calo è stato del 26,6%, nel Nord-est del 41,1%, nel Centro del 22,1%, nel Sud del 13,7% e nelle Isole del 17,1%. “Si tratta di numeri – commenta il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa – che confermano come vi sia urgente necessità di attuare politiche in grado di restituire vitalità ad un comparto, quello degli immobili ad uso diverso dall’abitativo, che soffre particolarmente a causa di mille fattori, non ultimo quello della asfissiante tassazione. L’avvio della cedolare secca per le locazioni di negozi, che pure necessita di miglioramenti, è un primo passo in questa direzione. Ma occorre fare di più. È necessario – e il discorso vale anche per moltissimi immobili residenziali – incentivare il ritorno di interesse degli investitori su uno sterminato patrimonio edilizio che rischia di essere condannato all’estinzione. E lo si può fare – aggiunge – da un lato, rimuovendo i vincoli legislativi sui contratti di locazione commerciale, risalenti addirittura a quarant’anni fa, e, dall’altro, varando misure di forte sgravio fiscale condizionate all’effettuazione di interventi di ristrutturazione e riqualificazione di questi beni, tali da consentirne il riutilizzo in tempi ridotti. Gli effetti virtuosi così generati sarebbero estesi all’intera economia e a migliorare sarebbe anche l’aspetto delle nostre città e delle nostre zone rurali”, conclude Spaziani Testa.

CONFEDILIZIA “LA PATRIMONIALE C’È GIÀ”

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“In questi giorni sono stati diversi gli esponenti del Governo che hanno smentito il proposito di introdurre una ulteriore imposta patrimoniale, dal presidente del Consiglio Conte ai vicepremier Di Maio e Salvini. Oggi lo fa anche il sottosegretario all’Economia Garavaglia, ma con un’aggiunta importante, quella di ricordare che in Italia la patrimoniale c’è già: si chiama Imu-Tasi e dal 2012 ad oggi ha pesato per 150 miliardi sugli immobili italiani, diminuendone il valore di almeno 2.000”. Così il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa. “In vista del Def, allora, sarebbe più produttivo se le forze politiche – anziché evocare la misura più autolesionista che possa immaginarsi – si confrontassero sugli interventi che potrebbero realmente favorire la crescita: riduzioni fiscali che incentivino le attività (il comparto immobiliare, con il suo immenso indotto, sarebbe l’ideale da questo punto di vista) e tagli coraggiosi alla spesa pubblica”, conclude.

 

CONFEDILIZIA, LIBERARE COMPARTO DA VINCOLI

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Confedilizia ha partecipato alla riunione del tavolo indetto dal vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio al Mise, nel corso della quale il ministro ha annunciato l’imminente varo di un disegno di legge contenente misure per la crescita.

Nel corso del suo intervento, il presidente Giorgio Spaziani Testa ha evidenziato come la crescita e lo sviluppo, in Italia, potrebbero passare per l’immobiliare – con enormi benefici sia per le piccole e medie imprese, sia per i cittadini – se solo si liberasse il comparto da alcuni vincoli che lo limitano. 

Fra le proposte che Confedilizia porta all’attenzione del Governo, vi è la rivisitazione del regime fiscale delle società immobiliari, allo scopo di favorire investimenti di questi operatori in particolare nell’edilizia residenziale, e una serie di modifiche alla disciplina degli incentivi fiscali per interventi sugli immobili, tese a favorirne un più esteso utilizzo. Anche la cedolare secca sugli affitti dei negozi, introdotta con l’ultima legge di bilancio, è stata oggetto di una richiesta di Confedilizia. “Per consentire a questa misura così importante di esprimere tutte le sue potenzialità – ha osservato Spaziani Testa – è essenziale che ne sia estesa la portata, anzitutto eliminando la limitazione dell’applicabilità ai contratti stipulati nel 2019”.

 

CONFEDILIZIA “GOVERNO NON DIMENTICHI CANTIERI PRIVATI”

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“L’imminente varo del decreto cosiddetto ‘sblocca cantieri’, deve essere l’occasione per incentivare il ritorno d’interesse degli investitori per un immenso patrimonio edilizio privato, la cui rivitalizzazione avrebbe enormi effetti positivi sulla crescita e sull’occupazione. Una strada può essere quella dell’introduzione di sgravi fiscali, finalizzati all’effettuazione di interventi di riqualificazione degli immobili tali da consentirne il riutilizzo in tempi ridotti”. Così il presidente della Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.

“È inoltre essenziale stabilizzare le detrazioni per ristrutturazioni, risparmio energetico e miglioramento sismico, nonché perfezionarle al fine di renderle applicabili anche laddove ora sono impedite da ostacoli di natura pratica. Ancora, occorrono interventi per favorire la locazione da parte di società e persone fisiche e bisogna incentivare le permute immobiliari, di fatto irrealizzabili per via di imposizioni fiscali irrazionali. Non si perda quest’occasione: oltre ai lavori pubblici, vanno stimolati quelli privati”, conclude.

 

CONFEDILIZIA “DA ISTAT CONFERMA DEL DISASTRO IMMOBILIARE”

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“L’Istat certifica, per l’ennesima volta, che i prezzi delle case continuano inesorabilmente a scendere. Sono risparmi delle famiglie che vanno in fumo, investimenti che evaporano, anni di lavoro che vengono resi vani. Non è un destino ineluttabile, tanto è vero che tutto ciò accade solo in Italia, mentre nel resto d’Europa il mercato immobiliare è florido. La politica potrebbe fare qualcosa, ad esempio iniziando a correggere gli errori compiuti negli ultimi anni, a partire dalla masochistica tassazione patrimoniale che dal 2012 opprime il patrimonio immobiliare privato, una risorsa che viene assurdamente trattata come un nemico”. Lo afferma in una nota il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.

“L’occasione c’è: è il decreto crescita in fase di elaborazione. Ma per coglierla è necessario aver compreso quanto il settore immobiliare potrebbe tornare ad essere, se liberato dalla morsa fiscale, il compiuto e ineguagliato motore di sviluppo che è sempre stato”, aggiunge.