Home Consiglio regionale Campania

SANITA’ E LAVORO AL CENTRO DEL QUESTION TIME

Sanità e lavoro, questi i temi principali al centro della seduta odierna del Question Time in consiglio regionale. Una giornata caratterizzata dalle polemiche sollevate dei Cinque Stelle sui criteri di conferimento degli incarichi nelle aziende sanitarie locali e nelle aziende ospedaliere. “Non c’era alcuna ragione di straordinarietà che giustifichi il commissariamento della Asl di Salerno. Abbiamo inviato una segnalazione al Ministero della Salute, al Mef, all’Agenas e per conoscenza all’Anac. Non si può continuare con questa gestione personalistica della sanità campana, in barba a tutte le norme”. Attacca così Valeria Ciarambino, esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, commentando la risposta del vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola all’interrogazione presentata dai pentastellati sulla nomina di un nuovo commissario per l’Azienda ospedaliera dei Colli di Napoli, Antonio Giordano, già direttore generale della Asl di Salerno, e il commissariamento di quest’ultima. “In un sol colpo – dice Ciarambino – De Luca ha nominato un nuovo commissario straordinario per l’Azienda dei Colli, ha commissariato la Asl di Salerno e nella vicenda entra anche l’ospedale Rummo di Benevento, perché l’attuale commissario di Salerno era direttore generale del Rummo. Tre sfaceli in un solo colpo”.

Toni più pacati su un altro fronte caldo della sanità in Campania, ossia la carenza di anestesisti rianimatori all’Ospedale Rummo di Benevento A sollevare la questione, il consigliere di maggioranza Erasmo Mortaruolo del Pd. “Si tratta – dice – di una carenza cronica ma negli ultimi tempi ha assunto una critica drammaticità. Risultano operative solo 11 unità per effettuare turni di guardia con carico di lavoro di 7/8 notti al mese (altre 4 unità sono dispensate e garantiscono solo guardie diurne e festive). In vista dell’estate, in particolare per i mesi di luglio agosto e settembre, si profilano difficoltà nel garantire le guardie”. Rassicurazioni dal vice di De Luca: “L’Azienda – spiega Bonavitacola – ha proceduto all’espletamento di apposite procedure per il reclutamento a tempo determinato di anestesisti rianimatori, la cui graduatoria è stata esaurita. Successivamente è stata stipulata una convenzione con l’Asl di Salerno per attingere alla graduatoria aperta per la selezione a tempo indeterminato di sei anestesisti. Su 69 idonei interpellati presenti in graduatoria, quattro hanno comunicato la propria disponibilità e sono stati regolarmente assunti presso il Rummo. Nel contempo si è bandita apposita procedura concorsuale per il reclutamento a tempo indeterminato di medici anestesisti pubblicato in Gazzetta ufficiale il 18 maggio scorso, attualmente in corso di espletamento”. 

Sul fronte del lavoro, è Armando Cesaro, presidente del Gruppo di Forza Italia, a prendere la scena interrogando il governo regionale sullo stato dell’arte della vertenza ex Montefibre di Acerra. “Ad oltre otto mesi dal riconoscimento dello status di area di crisi industriale complessa dell’area acerrana dell’ex Montefibre, da noi fortemente sollecitato, l’unico dato certo è che dei 350 lavoratori finiti in mezzo ad una strada solo 27 si vedranno prorogare gli ammortizzatori sociali, mentre per la riconversione e il rilancio industriale del territorio siamo all’anno zero, ad una vergognosa situazione di stallo”.

Più tutele per i lavoratori delle compagnie di navigazione marittima. La mozione, presentata da Maria Grazia di Scala di Forza Italia, è stata approvata con le modifiche concordate con il consigliere delegato Luca Cascone (De Luca Presidente). All’origine della mozione l’aumento di incidenti sul lavoro che, secondo i dipendenti delle compagnie, erano il diretto riflesso dell’incremento delle ore lavorate. Per la consigliera di Scala è ora “auspicabile una modifica del regolamento e non solo delle linee guida come previsto nella mozione approvata. Senza un efficace sistema sanzonatorio, queste norme sono inutili”.

Subito il risanamento e la messa in funzione dello Stadio Collana, il secondo impianto della città dopo il San Paolo, che oggi si trova in condizioni di assoluta fatiscenza. L’argomento è stato discusso oggi nel corso della seduta del consiglio regionale. Al centro del dibattito la mozione presentata dalla consigliera Maria Muscarà del Movimento 5 Stelle, approvata a maggioranza. L’impianto, di proprietà della Regione, è stato affidato in comodato d’uso al Comune di Napoli fino al 2014. Poi, in quell’anno ci fu un bando per l’assegnazione dell’impianto per una durata di 15 anni. Da allora, c’è stato un lungo contenzioso legale, risolto solo recentemente con l’assegnazione della gara ad una società privata, la Giano. Nel frattempo, il Collana ha perso la possibilità di essere inserito nei finanziamenti per le Universiadi con la conseguente distribuzione dello stanziamento dei 12 milioni, previsti per l’impianto vomerese, ad altre strutture sportive.

La mozione prevede che l’impianto passi immediatamente nella disponibilità della Giano e che si costituisca un tavolo tecnico fra istituzioni e associazioni sportive per definire il futuro dell’impianto. Nel corso della riunione la giunta ha anche annunciato che il passaggio delle consegne fra la Regione e l’impresa Giano è già programmato per la prossima settimana.

La seduta del consiglio regionale è stata sciolta per mancanza di numero legale. Il capogruppo di Forza Italia, Armando Cesaro, aveva chiesto il voto elettronico per la votazione della mozione presentata in aula dall’esponente dem Enza Amato. Con soli 21 presenti, non è stato possibile proseguire i lavori. La seduta è stata così sospesa per un’ora. Al rientro in aula, il vice presidente del consiglio, Ermanno Russo, ha ripreso la votazione, ma sono risultati presenti solo 17 consiglieri. A Russo non è rimasto che convocare la riunione dei capigruppo. Finito l’incontro, l’annuncio del presidente del consiglio, Rosa D’Amelio: “Il consiglio si aggiornerà lunedì a partire dalle 14”.

 

CONSIGLIO ‘PARALIZZATO’ DA CONSIGLIERI CHE LASCIANO AULA

Manca per la seconda volta in un giorno il numero legale e la seduta del consiglio regionale della Campania viene sciolta. Tutto è rinviato a domani, a partire dalle ore 14.

Il numero legale è venuto a mancare la prima volta su una mozione presentata dalla consigliera dem Enza Amato, discussa venerdì scorso. Un’ora di sospensione, durante la quale si è svolta la riunione dei capigruppo.

Tornati in Aula, il presidente del consiglio Rosa D’Amelio e il vice presidente della giunta Fulvio Bonavitacola hanno espresso solidarietà al consigliere regionale del Verdi, Francesco Emilio Borrelli, vittima di un’aggressione mentre filmava l’attività di alcuni parcheggiatori abusivi. Bonavitacola ha fatto, poi, il punto sull’incendio del capannone industriale a San Vitaliano, nel napoletano, annunciando di aver chiesto all’Arpac, di programmare, per maggior cautela, dei prelievi di campioni delle produzioni agricole nelle zone circostanti l’impianto andato in fiamme.

Ripresa la discussione, è stata votata con 26 voti a favore la mozione con cui il Pd chiedeva modifiche alla delibera di giunta dell’aprile 2003 circa la determinazione della platea dei Comuni definita “ad alta tensione abitativa”, quelli, cioé individuati dal Cipe cui si applicano le agevolazioni fiscali previste per la stipula dei contratti concordati e le misure previste per la morosità incolpevole. 

 

Esclusi fino ad ora i Comuni della cosiddetta “zona rossa”, ossia l’area a rischio eruzione del Vesuvio, quali Boscoreale, Boscotrecase, Cercola, Ercolano, Massa, Ottaviano, Pollena Trocchia, Pompei, Portici, San Giuseppe Vesuviano, San Giorgio a Cremano, Sant’Anastasia, San Sebastiano al Vesuvio, Somma Vesuviana, Torre Annunziata, Torre del Greco, Terzigno, Trecase.

Ma sulla mozione per la nuova regolamentazione delle prestazioni sanitarie rese in libera professione intramoenia, di cui è primo firmatario Franco Moxedano, è venuto a mancare per la seconda volta il numero legale. Solo 23 i presenti. I Cinque Stelle hanno annunciato emendamenti per l’applicazione di pene severe ai consiglieri che disertano l’Aula. “Le sanzioni – ha chiosato il presidente D’Amelio – già ci sono. Se si fanno più severe, sarò la prima firmataria perché in consiglio, se eletti, bisogna esserci”.

 

SÌ A NUOVE REGOLE PER PRESTAZIONI IN INTRAMOENIA

0

Dopo lo stallo dei giorni scorsi, in cui è mancato più volte il numero legale, il consiglio regionale della Campania è tornato a riunirsi oggi in un clima più sereno, che ha consentito anche l’approvazione di mozioni presentate dalle opposizioni. Via libera dell’Aula alla mozione presentata dal consigliere di maggioranza Francesco Moxedano per una nuova regolamentazione delle prestazioni sanitarie rese in libera professione intramoenia. Disco verde, poi, al progetto di potenziamento dell’impianto di videosorveglianza presso lo Stir di Casalduni, nel beneventano, a firma del consigliere dem Erasmo Mortaruolo. Via le barriere architettoniche dalle stazioni ferroviarie dei trasporti regionali e dei trasporti nazionali per facilitare la mobilità delle persone con ridotta capacità motoria o sensoriale: la mozione presentata dal consigliere Carmine De Pascale (De Luca Presidente) impegna il governo regionale ad assumere iniziative e provvedimenti in merito ai trasporti regionali per eliminare gli ostacoli fisici che limitano o impediscono la mobilità e l’accesso alle vetture, per garantire i necessari requisiti di accessibilità sia agli spazi esterni che a quelli interni delle stazioni ferroviarie e l’accesso e lo stazionamento su sedia a ruote mediante l’installazione di passerelle, ascensori, impianti di sollevamento, rampe mobili o altri mezzi idonei di elevazione.

Al centro del dibattito, anche la crisi delle aziende Auchan di via Argine, a Napoli, e Comdata a Pozzuoli. Per entrambe le vertenze, il consiglio regionale ha assicurato l’interessamento diretto della giunta.
Approvate anche due mozioni presentate dalla consigliera di Forza Italia, Flora Beneduce. La prima riguarda il rilancio del complesso del Monte Faito e impegna il presidente della giunta affinché venga individuato un unico ente gestore che, dotato di un budget economico, possa operare sulla base di programmazione di azioni costanti di progettazione, finanziamento, esecuzione e verifica di interventi di tutela e valorizzazione del sito.
La seconda riguarda, invece, i cosiddetti famaci innovativi. La mozione impegna il presidente della giunta a intervenire presso ministero della Salute al fine di trovare la migliore soluzione per risolvere la prescrizione di tali medicinali.
Approvata, infine, la mozione che favorisce l’istituzione di sportelli di prossimità per ovviare ai disagi creati dalla riforma della geografia giudiziaria, che ha determinato la soppressione, in Campania, di tre tribunali e numerosi sedi distaccate.

VIOLENZA GENERE, “D’AMELIO “ANCHE LIBRI UTILI AL CONTRASTO”

0

“Un bel libro che si legge con passione. Nel dipanarsi della storia, pubblicata peraltro da un editore del nostro territorio, emergono tante contraddizioni della nostra società, come la violenza di genere. Un fenomeno culturale che va contrastato con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. A partire dall’Osservatorio sul fenomeno della violenza sulle donne che abbiamo istituito in Regione, a tutte le iniziative messe in campo per incidere sulla mentalità dei giovani, soprattutto dei maschietti”. Così il presidente del consiglio regionale della Campania, Rosa D’Amelio, che stamattina è intervenuta alla presentazione, nella Sala Nasssiriya della sede della Regione, del romanzo “La ragazza di Vizzini – Una storia a due cuori” (edizioni Delta 3), scritto a quattro mani dall’avvocato cassazionista Emanuela Sica e dal giornalista Michele Vespasiano.

Il romanzo racconta il percorso di rinascita di un uomo e una donna, quest’ultima vittima di violenza psicologica e fisica da parte di un compagno che la colpevolizza spacciando per sentimento il possesso esclusivo del suo corpo.

“La storia di un amore tossico – aggiunge il presidente dell’Osservatorio, Rosaria Bruno – simile a tante storie vere che abbiamo ascoltato fino ad oggi. Da una stima dell’utenza dei centri antiviolenza e presso il servizio sanitario, il nostro territorio è fortemente interessato dal fenomeno. E i dati non sono confortanti: in sei mesi, tremila donne vittime di violenza si sono rivolte al servizio sanitario. Siamo la seconda regione, dopo la Lombardia, per numero di femminicidi. Il fenomeno si mostra sempre più trasversale, non si differenzia per provenienza sociale, né per grado di istruzione, come pure evidenzia il romanzo di Sica e Vespasiano che ho molto apprezzato”.

IL CONSIGLIO REGIONALE SI RIUNIRÀ IL 10 LUGLIO

Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Rosa D’Amelio, si riunirà il 10 luglio 2018 dalle ore 11.30 alle 17.00, sul seguente Ordine del giorno: 1. Approvazione processi verbali sedute precedenti; 2. Comunicazioni del Presidente; 3. Convalida di consigliere regionale; 4. Prosieguo esame della Proposta di legge “Costituzione e funzionamento della Consulta di Garanzia statutaria ai sensi dell’articolo 57 dello Statuto della Regione Campania”; 5. Esame del disegno di legge “Misure di semplificazione in materia di governo del territorio e per la competitività e lo sviluppo regionale. Legge regionale di semplificazione 2018″ (se licenziato dalla Commissione Urbanistica e acquisito il parere della Commissione Bilancio); 6. Esame del Testo Unificato” Disposizioni per l’inclusione sociale, la rimozione delle barriere alla comunicazione, il riconoscimento e la promozione della lingua dei segni italiana e della lingua dei segni italiana tattile” (se acquisito il parere della Commissione Bilancio); 7. Delibera di Giunta regionale 359/2018 “Proposta al Consiglio regionale per l’autorizzazione al cambio del vincolo di destinazione originaria ed al diritto di preferenza in ordine alla diversa utilizzazione della struttura di provenienza ex Casmez sita nel Comune di San Sebastiano al Vesuvio (Na) denominata Asilo infantile – articolo 4, comma 3 legge regionale 16/1988”; 8. Esame della Proposta di legge “Disciplina per l’orientamento al consumo dei prodotti di qualità e per l’educazione alimentare nelle scuole”; 9. Esame della Proposta di legge: “Modifiche alla legge regionale 6 marzo 2015, n. 6 (Norme per il sostegno dei gruppi di acquisto solidale (GAS) e per la distribuzione di prodotti agroalimentari da filiera corta e di prodotti di qualità e modifiche alla legge regionale 8 agosto 2014, n. 20 – Riconoscimento e costituzione dei distretti rurali, dei distretti agroalimentari di qualità e dei distretti di filiera)”; 10. Esame della Proposta di legge: “Sostegno alla filiera agricola trasparente” ; 11. Esame della Proposta di legge “Modifica degli articoli 5 e 8 della legge regionale 12 febbraio 2018, n. 2 (Norme per la promozione dell’invecchiamento attivo e modifiche alla legge regionale 3 agosto 2013, n. 9 – Istituzione del servizio di psicologia del territorio della Regione Campania)”; 12. Esame della proposta di legge “Modifica della legge regionale 12 febbraio 2018, n. 3 (Azioni per il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata e disposizioni per il Piano regionale per i beni confiscati. Modifiche alla legge regionale 16 aprile 2012, n. 7)”; 13. Proposta di Risoluzione su petizioni “Completamento della riqualificazione e recupero del fiume Sarno”; 14. Esame del Testo Unificato “Norme in materia di impianti termici e di certificazione energetica degli edifici”; 15. Relazione conclusiva sull’attività della Commissione di inchiesta sulle società partecipate, consorzi ed enti strumentali dipendenti dalla Regione Campania; 16. Gradimento ai sensi dell’articolo 48 dello Statuto

 

APPROVATA COSTITUZIONE CONSULTA GARANZIA

0

Con 29 voti favorevoli su 40 votanti (6 contrari e 5 astenuti), il consiglio regionale della Campania ha approvato la proposta di legge “Costituzione e funzionamento della Consulta di Garanzia statutaria”, organo di alta consulenza giuridica della Regione Campania, previsto dall’articolo 57 dello Statuto della Regione Campania, relatore della proposta di legge il Presidente dell I Commissione, Alfonso Piscitelli.

Bocciati gli emendamenti proposti dal M5S e illustrati dal consigliere regionale Luigi Cirillo che chiedevano di “adeguare il compenso dei membri della Consulta in base agli atti prodotti e non con un’indennità di carica mensile fissa, pari al 70% di quella del consigliere regionale, per la quale è prevista una spesa di 270 mila euro l’anno. Perché nei mesi in cui i membri della Consulta non sono attivi – spiega Cirillo – paghiamo lo stesso un organo che non opererà”. La proposta del M5S prevedeva un pagamento di “800 euro ad atto e 1.200 euro per il relatore. Un compenso assolutamente adeguato – secondo l’esponente pentastellato -. Una modalità già sperimentata in Toscana”.

La Consulta, organo regionale autonomo, con sede presso il Consiglio regionale, svolge funzioni a garanzia dei principi espressi nello Statuto e dei rapporti tra gli organi da questo previsti. Si compone di cinque membri il cui incarico dura cinque anni. Possono essere nominati o eletti componenti della Consulta: professori universitari ordinari in materie giuridiche; magistrati delle giurisdizioni ordinarie e amministrative; avvocati iscritti all’albo professionale da almeno venti anni.

I cinque componenti della Consulta sono eletti dal Consiglio regionale, con votazione a scrutinio segreto, a maggioranza dei due terzi dei consiglieri, ovvero, a partire dalla sesta votazione, con votazione a maggioranza assoluta.

La Consulta esprime pareri sulla interpretazione dello Statuto regionale, delle leggi e degli atti amministrativi generali; esprime pareri sulla conformità allo Statuto degli atti preparatori con in quali la Regione partecipa alle decisioni dirette alla formazione degli atti normativi comunitari, nonché degli schemi di accordo con gli Stati esteri e degli schemi di intese con enti territoriali interni ad altro Stato; delibera sulla ammissibilità dei referendum regionali.

APPROVATO DL SEMPLIFICAZIONE

0

Dopo oltre 2 ore di dibattito, con 28 voti favorevoli su 39 votanti (11 contrari, 7 non votanti), il consiglio regionale della Campania ha approvato il disegno di legge “Misure di semplificazione in materia di governo del territorio e per la competitività e lo sviluppo regionale. Legge regionale di semplificazione 2018”, dalla quale sono stati stralciati gli articoli 3 e 4,relativi al governo del territorio. Nello specifico, si tratta della semplificazione in materia di riqualificazione del patrimonio esistente e del piano urbanistico territoriale per l’area sorrentino-amalfitana, che confluiranno in un diverso disegno di legge. “Questa legge – spiega la consigliera regionale Pd, Maria Antonietta Ciaramella, relatrice del disegno di legge – fa fare un grosso passo avanti alla Campania per la semplificazione. Più che polemiche in Aula, abbiamo registrato un confronto che è sempre positivo per la democrazia. Abbiamo approvato provvedimenti importanti per avere una Regione più leggera. In particolare, sul turismo, sono state approvate le zone a ‘burocrazia zero’. Siamo la prima Regione d’Italia in cui i distretti turistici diventano finalmente una realtà. In questo modo si chiede ai distretti di dotarsi di un comitato scientifico, che sia di supporto alla Regione, per valutare gli investimenti sulle aree omogenee”.

Il disegno di legge, ad iniziativa della Giunta regionale, si inserisce nell’azione governativa volta a razionalizzare, riordinare e ridefinire l’ordinamento giuridico regionale secondo principi di semplicità, efficienza ed efficacia dei processi decisionali regionali, di trasparenza, partecipazione e condivisione delle scelte più rilevanti, nonché della qualità della regolazione, in coerenza con le comunicazioni dell’Unione Europea in materia. In tale ottica, con la legge annuale di semplificazione per l’anno 2018, si semplificano e si razionalizzano i procedimenti normativi e amministrativi. Tra le altre novità, il disegno di legge interviene sul procedimento di pianificazione paesaggistica di competenza regionale, specificandone l’articolazione in tre fasi (preliminare, adozione e approvazione e prevedendo che il progetto preliminare di Piano possa prevedere un’articolazione in Ambiti territoriali identitari, connotati da omogeneità morfologica e paesaggistica, che costituiscono sezioni funzionali del Piano paesaggistico regionale per la parte di territorio interessato); valutazioni di incidenza (la norma è finalizzata ad integrare le competenze delegabili, su richiesta dei Comuni, in materia di incidenza, uniformandole con riguardo ai proposti Siti di Importanza Comunitaria, Zone di Conservazione Speciale e Zone di Protezione Speciale); lavori pubblici di interesse regionale (si prevedono procedure semplificate per i lavori pubblici di interesse strategico regionale, ovvero per i progetti finanziati, anche solo parzialmente, con fondi europei e/o fondi strutturali; volti a superare procedure di infrazione e/o procedure esecutive di condanne da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea per violazione della normativa europea; definiti strategici dal Documento di economia e finanza regionale).

Il disegno di legge interviene, altresì, per semplificare la normativa regionale in materia di cultura e turismo nonché per sostenere lo sviluppo e l’insediamento di nuove imprese sule territorio regionale e razionalizzare ulteriormente la spesa pubblica regionale. In particolare, il ddl interviene sulla disciplina delle attività regionali di promozione dello spettacolo, attraverso modifiche alla legge regionale 15 giugno 2007 n. 6, con interventi volti a rendere omogenee le definizioni inerenti alle attività degli esercizi teatrali, garantire sostegno e continuità agli esercizi teatrali che operano in aree disagiate e a rischio sociale, mediante riduzione del limite minimo delle recite da effettuare all’interno della struttura, a definire modalità di ammissione, assegnazione ed eventuale rideterminazione e revoca dei contributi concessi. Inoltre, in materia di attività professionali turistiche, adeguandosi alla legislazione nazionale, il ddl prevede la validità su tutto il territorio nazionale dell’abilitazione all’esercizio dell’attività di guida turistica. Allo scopo di garantire l’efficace attuazione delle disposizioni in materia di Zone Economiche Speciali (ZES), previste dall’art. 4 del D.L. 20 giugno 2017 n. 91, recante Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno, il ddl prevede che la Regione Campania, con successivi provvedimenti anche di natura normativa, adotta le misure di liberalizzazione e di semplificazione volte a snellire i procedimenti amministrativi nelle materie di propria competenza e ad individuare meccanismi di monitoraggio e di controllo a garanzia della rapida attuazione degli interventi e della tempestiva realizzazione degli investimenti nelle aree Zes.

E’ previsto, altresì, che la Regione Campania garantisce, nel rispetto dei vincoli di bilancio, la massima riduzione degli oneri istruttori previsti nell’ambito delle iniziative ricadenti nelle aree Zes, nonché la individuazione di maggiori livelli di contribuzione fino ad un massimo del cento per cento del valore dovuto dell’imposta regionale sulle attività produttive.

OK A DIFFUSIONE LINGUA ITALIANA SEGNI

0

Ok del consiglio regionale della Campania alla diffusione della Lis e della Lis Tattile, la lingua dei segni italiana. L’assise regionale ha approvato, con 36 favorevoli su 36 (7 non votanti), il Testo Unificato” Disposizioni per l’inclusione sociale, la rimozione delle barriere alla comunicazione, il riconoscimento e la promozione della lingua dei segni italiana e della lingua dei segni italiana tattile” – il testo unificato, frutto delle proposte di legge dei consiglieri Flora Beneduce (FI), Armando Cesaro (FI), Maria Grazia Di Scala (FI), Michele Schiano Di Visconti (Cd-Sc) Monica Paolino (FI), Gianpiero Zinzi (FI), Alfonso Longobardi (De Luca Presidente), Carmine De Pascale (De Luca Presidente), Maria Ricchiuti (L’Italia è popolare), Luigi Cirillo (M5S). I consiglieri intervenuti hanno sottolineato, tra le altre cose, l’importanza contenuta nel provvedimento di “investire sulla qualità degli interpreti, riconoscendo la lingua dei segni come strumento di cittadinanza”. Il Testo di legge promuove il riconoscimento, la diffusione, l’acquisizione e l’uso della lingua dei segni italiana (LIS) e della lingua dei segni italiana tattile (LIS tattile).

Tra i punti salienti, gli interventi regionali per favorire la diffusione della Lis e della lis tattile nelle attività di comunicazione e di informazione istituzionale e nell’accesso ai media, nell’accesso alla conoscenza del patrimonio storico, artistico, culturale regionale, al turismo e agli eventi culturali, ricreativi, sportivi, le attività di formazione per i bambini sordi, sordociechi o con disabilità uditiva in genere per sperimentare gli interventi logopedici e protesici per l’abilitazione linguistica orale precoce nell’apprendimento della Lis e della Lis tattile; le azioni di supporto agli studenti con disabilità uditive nell’ambito della collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e con le Università; la definizione del programma periodico delle attività da parte della Giunta regionale; interventi per l’inclusione lavorativa.

Consiglio regionale Campania su Youtube